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    Spalletti prima di Bodo-Juve: “Obbligati a fare punti, il margine di errore è basso”

    20:14

    Termina la conferenza di Spalletti e Cambiaso

    Termina la conferenza stampa di Luciano Spalletti: domani alle 20:45 il fischio d’inizio della partita tra Bodo Glimt e Juventus.

    20:11

    “Devo alzare il livello delle mie indicazioni e non la voce”

    Spalletti prosegue: “lo non ho fatto psicologia, ma so che quando le cose non vanno al meglio servono sguardi, abbracci e voler star insieme spartendosi le difficoltà. È importante avere questa disponibilità. Poi dipende dagli elementi con cui hai a che fare e loro sono top dal punto di vista del gruppo e relazioni tra di loro. Devo alzare il livello delle mie indicazioni e non la voce”. 

    20:11

    Spalletti: “Yildiz? Il riposo fa parte del gioco”

    “Non possono andare sempre al massimo. lo purtroppo leggo e vedo che a volte ci sono dei momenti naturali dove si va sotto al rendimento classico”. Su Yildiz: “Kenan non ha fatto qualche prestazione eccezionale e il riposo fa parte del gioco. A volte ci sono delle necessità che ti tengono fuori e devi incitare i compagni per dare il meglio di te. Si cambierà qualche giocatore. Per i numeri è una visione un po’ ridotta, Perchè loro hanno questa capacità di occupare gli spazi e ti portano in giro se non sei equilibrato. Noi non dobbiamo lasciare un vuoto dentro, perchè sono bravi e sanno giocare nello stretto. Noi dobbiamo stare molto dentro e far giocare fuori loro”. 

    20:10

    “Freddo? Con me è dura, sono stato cinque anni in Russia”

    Spalletti poi scherza sul clima rigido: “Con me è dura, perchè io sono stato cinque anni in Russia. Ho fatto una figlia in Russia e a me piaceva stare li”. Poi continua parlando delle difficoltà del sintetico: “È una difficolta reale perchè le abitudini, i rimbalzi. Sicuramente pagheremo qualcosa per questo, ma affronteremo questo. Tutti avevamo dei timori, poi dopo averle affrontate ci siamo adattare, ma questo può darci delle soddisfazioni. Il campo ci disturba ma noi vogliamo fare la nostra prestazione. Loro giocano bene, ma io parlo in maniera diretta ai miei calciatori. Loro debbono sapere che domani è una partita difficilissima. Noi con i match analyst abbiamo visto tutto. Il ritmo farà la differenza ma siamo già allertati al top. Per avere un riconoscimento dobbiamo passare da partite difficile. Noi non vogliamo giocare partite facile, ma quelle difficili per adattarsi e ricevere dei riconoscimenti. Poi domani ci rivedremo e chissà se ci saremo riusciti”. 

    20:07

    Le parole di Spalletti

    Spalletti prosegue: “Domani è un’altra storia e spero che sappiano adattarsi alle novità che ci sono qui. Devono essere bravi ad entrare in un meccanismo che funziona. Noi dobbiamo essere quelli che riconoscono la loro velocità e dobbiamo giocare un calcio tecnico anche su un campo così. A Firenze abbiamo fatto un primo tempo dove la palla girava troppo lentamente e dovevamo provare a fare delle giocate in mezzo per trovare delle soluzioni. Nel secondo tempo ho visto delle cose in più. Poi noi abbiamo tante qualità, ma dobbiamo fare bene a livello di passaggio e non dare agli avversari la possibilità di farci male. Domani dobbiamo abituarci al clima, poi non sbagliare troppo e infine anche qualche giocata. Dobbiamo anche creare dello spazio e dobbiamo andarcelo a cercare o prendere da qualche altra parte. Bisogna guardare oltre al primo passaggio per trovare continuità. Noi qui dobbiamo migliorare e mi aspetto questo”. 

    20:06

    Spalletti: “A Firenze non abbiamo fatto un disastro. Dobbiamo usare i cavalli che abbiamo”

    Inizia a parlare Spalletti: “Sembra che abbiamo fatto un mezzo disastro. Però i giocatori non hanno fatto così male come si vuol far sapere. lo sono stato il primo a dire che dovevamo fare di più e noi dobbiamo tirarli fuori. Dobbiamo usare i cavalli che abbiamo e tutte le nostre qualità. lo visto tutta la voglia di questa squadra e le responsabilità o si affrontano o si perde. Il campo e il clima sono uno svantaggio, perché io ho avuto la fortuna di lavorare all’estere, perché l’aria che respiri è diversa. È tutta una questione di abitudine ed è differente dal nostro. La nostra voglia di fare deve sopperire a questo gap che c’è. Loro sono bravi anche a scegliere i giocatori e non solo per il campo e per il freddo. Loro nel confronto internazionale hanno un valore importante”.

    Cambiaso: “In Champions il margine d’errore è molto basso”

    Cambiaso prosegue: “Il mister prima della Fiorentina ci ha fatto un discorso molto bello. Ha parlato del dovere che ti incatena, ma la volontà ti libera. A Firenze eravamo dispiaciuti perché abbiamo fatto una prestazione di livello basso. Eravamo a conoscenza del freddo in Norvegia  e l’abbiamo presa sul ridere. Ho parlato con Vicario. Lui mi ha spiegato la differenza del campo e dell’Intensità. È stato un confronto positivo. Siamo consapevoli che il margine di errore è basso. Domani dobbiamo fare punti perché è una partita importante”.  

    19:50

    “In due anni sono cambiate troppe cose”

    Inizia la conferenza di Cambiaso: “Qui è un’altra cosa, sensazioni diverse ma dobbiamo essere pronti. Sarà durissima ma dobbiamo farci trovare pronti. In due anni sono cambiate troppe cose. Su Firenze abbiamo già valutato con il mister e domani sarà molto difficile. Il problema domani può essere il clima e il campo, dobbiamo compensare in qualche modo. Poi loro in Nazionale hanno vinto entrambe le volte, ma vediamo domani. Noi dobbiamo prepararci al meglio. La differenza è a livello fisico perché adesso siamo a -6 e cambierà il respiro, la forza nelle gambe, le scarpe. Non gioco su un sintetico da quando avevo 17 anni e questa sarà la maggiore differenza”.

    19:40

    Cambiaso: “Sarà difficilissimo ma dobbiamo vincere”

    Anche Cambiaso ha parlato a Sky Sport: “Sarà difficilissimo, ho parlato anche con Vicario che è stato qua poco fa. Sarà diverso dal normale, noi ci dovreo far trovare pronti. Il nostro margine di errore è quasi vicino allo zero, dobbiamo fare punti e vincere la partita. Tolta l’ultima partita dove non siamo stati a livello, e ce ne siamo resi conto, le altre abbiamo giocato bene. Domani dovremo essere sul pezzo e fare tutto il possibile. Spalletti ci sta dicendo di continuare a lavorare, che è l’unica soluzione”.

    19:30

    Spalletti: “Openda e David? Non riuscirete mai a farmi parlare male dei giocatori”

    Prima della conferenza, Spalletti ha parlato ai microfoni di Sky Sport: “Sarà una partita durissima. Ai giocatori ho detto che sarà più dura di quello che pensano. Su questi campi così freddi ho avto a che fare, è differente l’abitudine di respirare. C’è sempre il gusto della sfida in queste cose qui. Il fatto dis travolgere tutto mi sembra prematuro. Non abbiamo fatto bene ma neanche male, siamo sulla via di mezzo che secondo me, riuscendo a metterci altre cose, si può alzare il livello della qualità. Per quanto li ho visti io, ci sono tutte le qualità, ma bisogna saperle riconoscere in alcuni momenti e alzare la qualità individuale, che ancora non è al massimo. David e Openda? Dal mio punto di vista diventa facile, bisogna vedere la loro disponibilità. Ma questi ragazzi sono perfetti e hanno voglia di partecipare e far vedere le loro qualità. Domani qualcosa cambierò, sennò si rischia di non avere fiducia, poi andare a fare delle analisi in maniera corretta. Non riuscirete mai a farmi parlare male dei giocatori. Bisogna essere più liberi, nel campo non c’è più rigidità dei ruoli. Vale anche per il Bodo con il terzino che va a fare la mezzala. Diventa tutto di sorpresa, anche per l’avversario. Hanno questa continua ruotazione dei ruoli che non te l’aspetti. Loro sono abituati a buttare già l’aria fredda, a noi sembrare di correre con più affanno”.

    19:20

    Bodo Glimt, Aleesami: “Tifo Juve fin da piccolo”

    L’ex Palermo Aleesami, oggi al Bodo Glimt, ha parlato nella conferenza stampa alla vigilia della partita: “Sono stato fan della Juve fin da quando bambino, però domani saremo avversari e da juventino non sarò così contento. L’ultima volta che le squadre italiane hanno sperimentato di giocare contro di noi in una gara sottozero è andata bene per noi. Abbiamo 2 punti, però abbiamo fatto buone prestazioni. La Champions League è difficile e il livello è altissimo. Noi contro il Monaco abbiamo giocato bene con le nostre possibilità, però purtroppo abbiamo perso. Dobbiamo dobbiamo migliorare nei piccoli dettagli. Non si dice mai che si deve vincere. Noi, però, vogliamo farlo e lo desideriamo tanto. Domani scendiamo in campo e faremo del nostro meglio”.

    19:10

    Il programma della Juve: Cambiaso in conferenza

    Juve che in mattinata ha svolto la rifinitura. Poi pranzo per i bianconeri e partenza verso la Norvegia. Il walk around all’Aspmyra Stadion di Bodø è previsto per le 19:15, poi alle 19:30 la conferenza di Spalletti, che sarà affiancato da Cambiaso.

    19:00

    In attesa per la conferenza di Spalletti

    Tutto pronto all’Aspmyra Stadion di Bodø per la conferenza di Luciano Spalletti alla vigilia della partita di Champions League tra Bodø Glimt e Juventus: inizio programmato alle 19:30.

    Aspmyra Stadion – Bodø LEGGI TUTTO

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    Pagelle Inter-Milan: Calhanoglu e Sommer doppia macchia, Maignan show e Allegri avanti di cortomuso!

    Pagelle Inter

    Sommer 5 Il gol è sulla sua coscienza: il tiro di Saelemaekers è una rasoiata rasoterra, ma arriva da 20 metri e non è neanche troppo angolata: lui si tuffa tardi e spinge poco con le gambe, respingendo corto il pallone.

    Akanji 5.5 Con Leao più centrale, il suo compito è meno gravoso: aiuta Acerbi nei raddoppi e controlla la sua zona finché non viene sorpreso da Pulisic sul gol.

    Acerbi 6.5 Leao fa il centravanti? Allora gli riserva il servizio dato a tanti “9” in questi anni di Inter: marcatura arcigna, anticipi duri e qualche colpo al limite.

    Diouf (40’ st) 6 Ingresso tonico.

    Bastoni 6 Con Pulisic che si muove tanto, finisce per avere tanta libertà, che però sfrutta fino a un certo punto.

    Carlos Augusto 5.5 Costretto a traslocare a destra, tatticamente fa il suo, ma ovviamente non è Dumfries e da quel lato l’Inter perde il 70% della sua spinta propositiva.

    Barella 6 Senza l’olandese, è lui ad allargarsi e crossare. Da un suo pallone nasce il secondo palo di Lautaro. Evita i duelli con Rabiot e cerca di assistere le punte.

    Calhanoglu 5 Il duello a distanza con Modric è uno dei temi della partita. A differenza del croato, lui ha più palloni da smistare. Il rigore fallito, però, è la macchia sulla partita.

    Zielinski (33′ st) 5.5 Non incide.

    Sucic 6.5 Nella prima frazione è il più libero degli interisti, all’inizio si incunea fra le linee rossonere, ma sul più bello manca sempre la giocata decisiva. Nella ripresa lievita.

    Dimarco 6 Senza Dumfries, diventa il terminale di tanti giropalla della squadra. Tanti cross, alcuni non ficcanti.

    Thuram 6 Pronti via e ci prova in tuffo di testa, trovando pronto l’amico Maignan. Poi gioca molto spalle alla porta perché il Milan basso non gli concede praterie per far male. Di testa ne prende molte, sua la torre per il palo di Lautaro. E poi si guadagna il rigore.

    Lautaro 5.5 Combatte e cerca di dare velocità all’azione offensiva, però non ci riesce sempre. Al 37’ ha l’idea giusta con l’esterno destro, ma Maignan è miracoloso.

    Bonny (21’ st) 5.5 Si vede poco e fallisce l’occasione dell’1-1 nel finale.

    All. Chivu 6 Perde la quarta partita in campionato, il terzo scontro diretto. Meritava? Forse no, ma i numeri restano. LEGGI TUTTO

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    Gasperini, Conte e Allegri: i tre tenori

    La sorpresa (assoluta) del primo terzo di campionato non può che essere la Roma, la Roma senza centravanti, la Roma fin troppo consapevole dei propri limiti ma anche capace di ricavare straordinarie risorse da una guida esperta e geniale quale è Gasperini, il teorico del poliruolo.

    Meno sorprendente è il percorso del Milan di Allegri che, vincendo (anche) il derby, ha raggiunto il Napoli di Conte, quello che avrebbe dovuto dimettersi o tirare schiaffi all’aria nello spogliatoio (fantasie non solo social di novembre).

    Sto parlando dei tre allenatori che hanno segnato gli ultimi quindici anni del calcio italiano, prototipi di altrettanti, differenti modi di fare calcio vincente.

    Ieri Max ha portato a casa il derby investendo sul contropiede e chiudendo così una positivissima serie di confronti diretti: ha battuto Bologna, Napoli, Fiorentina (un’ipotesi di grande), Roma e appunto Inter, pareggiato con Juve e Atalanta e insomma ha messo insieme 17 punti su 21 con una media di 2,42. È altrettanto vero che le maggiori difficoltà le ha incontrate con le piccole e le medie, lasciando sorrisi a Cremonese, Pisa e Parma.

    Inter-Milan mi ha divertito parecchio perché l’intensità è stata alta, insistito il gioco verticale e rispettato il copione: l’Inter ha mosso con più convinzione il pallone scontrandosi con una difesa attenta e un Maignan in gran serata; il Milan ha sfruttato tutto lo sfruttabile, mostrando una notevole solidità mentale alla quale hanno contribuito in particolare Rabiot e Modric.

    Due pali e un rigore sbagliato da Calhanoglu hanno condizionato la prestazione dell’Inter, alla quarta sconfitta stagionale: quattro su 12 sono tante, resto tuttavia convinto che questo campionato dai valori ancora indefiniti o non del tutto espressi sia in grado di premiare anche chi accumula un numero insolito di battute d’arresto.

    Nell’occasione Leão ha fatto l’accessorio, mentre mi ha entusiasmato il finale di Sucic: ha tecnica, misure e coraggio, nei venti minuti conclusivi è risultato addirittura protagonista e sfrontato.

    Sabato il Milan affronterà la Lazio: chiuderà pertanto il primo ciclo di scontri di livello proprio nel weekend di Roma-Napoli e Pisa-Inter. Evito perciò di trarre conclusioni: non escludo infatti che lunedì sera la corsa allo scudetto e agli altri tre posti d’oro possa offrirci nuove accelerazioni e arretramenti.

    PS. In tutta sincerità non riesco ad attribuire responsabilità particolari a Chivu: la partita l’ha fatta, le occasioni le ha create, le sostituzioni le ha centrate e la squadra ha chiuso in crescendo.

    Lo facciano gli altri. LEGGI TUTTO

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    Zapata, è ancora troppo presto ma Baroni assicura: “Non c’è un caso”

    TORINO – Contro il Como sarà la prima volta per il Torino senza Giovanni Simeone in questa stagione. Da quando è arrivato il Cholito non hai mai perso una partita e ha giocato spezzoni di gara importanti anche in Coppa Italia. In campionato è stato quasi sempre schierato titolare, l’unica volta in cui è partito dalla panchina è stata contro il Bologna, LEGGI TUTTO

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    Torino, difesa in crescita: la dimostrazione al derby e la buona notizia

    TORINO – Ripensando a come tutto è cominciato, con quei cinque gol presi a San Siro, si può affermare senza il timore di essere smentiti che il reparto del Torino che tra tutti ha mostrato una crescita evidente è proprio quello difensivo. Il derby, la partita affrontata prima della sosta, ne è solo l’ultima dimostrazione. Il cambio di assetto – da 4 a 3 – avrebbe potuto costituire una difficoltà ulteriore, al contrario LEGGI TUTTO

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    Allegri show con Buffon tra scudetti Juve e rigori: “Lo sai meglio di me, c’è il migliore”

    Buffon su Allegri e Conte

    Ospite nella trasmissione “Fuoriclasse” di Dazn, Buffon, che alla Juve è stato allenato sia da Allegri che da Antonio Conte, li ha messi a confronto: “Max sotto certi aspetti dà una fiducia superiore ai giocatori sul campo, soprattutto quelli di fantasia cerca di farli rendere per come istintivamente viene sul campo. Antonio cerca più di codificare il loro ruolo, tatticamente. Per quel che riguarda l’aspetto gestionale e mentale, sono tutti e due dei grandi, dei vincenti e lo percepisci. Conte ha la ferocia, Allegri il coraggio. Al di là di come vedi giocare le sue squadre e l’idea che ti fai, è uno di quelli che nei momenti delicati non ha paura e prende decisioni senza pensarci troppo. Conte è più conservatore sul suo lavoro iniziale, mentre ricordo che Allegri quando mise la Juventus a quattro punte con Mandzukic largo, si stava giocando la panchina. Ma non gliene fregava niente: è sempre estremamente ottimista e questo lo trasmette anche alla squadra”.

    Il momento del Napoli

    “Reputo l’inizio di stagione buono, il Napoli è a 2 punti dalla vetta della classifica e ha ancora le carte in regola per passare il turno, nonostante una sconfitta eccessiva e non da squadra di Conte”. Così Buffon sulla stagione del Napoli. “Nel mezzo tante dichiarazioni hanno fatto risvegliare l’ambiente, è anche lui che vuole che il torpore se ne vada, si è preso anche dei rischi in una piazza come Napoli, ma ha pensato che fosse l’unico modo per scuotere la squadra. Lui è molto schietto e sa quello che fa, ha ben chiaro l’obiettivo e le risposte che vuole avere”, ha aggiunto. Poi sul rapporto con lo spogliatoio: “Vedendo quella da parte dei giocatori, ha avuto la conferma che un certo tipo di lavoro e di percorso si può ancora fare. Quando dico di rischi parlo di spogliatoi che possono venire contro, ma credo lui abbia l’idea di avere ragazzi sani, seri e che sono con lui. E per questo fa un certo tipo di dichiarazioni”. LEGGI TUTTO