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    Youth League, il Milan batte ai rigori il Real Madrid e vola alle Final Four

    Raveyre tiene in partita il Milan, Sia firma il pareggio contro il Real
    Abate ha vinto la sfida nella sfida con Arbeloa, nonostante le Merengues abbiano dominato nel primo tempo facendo valere la propria qualità. Raveyre ha permesso ai rossoneri di andare al riposo in svantaggio di una sola rete: strepitoso il portiere francese, che è capitolato solo quando Gonzalo si è presentato dagli undici metri per trasformare un rigore contestato.
    Nella secondo tempo il Milan è entrato con un piglio diverso, più aggressivo, e il cambio di atteggiamento ha portato i suoi frutti. Pari sfiorato da Camarda, realizzato da Sia. La sfida si è decisa ai rigori dove Raveyre è stato ancora assoluto protagonista con due parate. Zeroli ha fatto espolodere la gioia Milan.
    Youth League, Milan-Real Madrid: la squenza dei rigori
    La squenza dei rigori:

    Perea (Real Madrid) gol, Bartesaghi (Milan) gol.
    Yanez (Real Madrid) parato, Simic (Milan) gol.
    Palacios (Real Madrid) gol, Simmelhack (Milan) gol.
    Fortuni (Real Madrid) parato, Scotti (Milan) parato.
    Gonzalo (Real Madrid) gol, Zeroli (Milan) gol. LEGGI TUTTO

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    Lukaku salta Brighton-Roma: non parte per la sfida di Europa League

    Gara delicata quella che attende la Roma nella giornata di domani. I giallorossi, guidati da Daniele De Rossi, giocheranno la gara di ritorno degli ottavi di finale di Europa League contro il Brighton. Una sfida da prendere con la dovuta attenzione, nonostante il rotondo risultato ottenuto nella partita d’andata all’Olimpico, per evitare cali di concentrazione. Un match nel quale la squadra capitolina dovrà fare a meno di un elemento importante.
    Europa League: Roma, Lukaku out col Brighton
    Si tratta di Romelu Lukaku: il centravanti belga questa mattina ha svolto allenamento differenziato, non partendo poi col resto del gruppo per la trasferta inglese. Non al top Chris Smalling e Renato Sanches, dopo le problematiche fisiche accusate nella scorsa settimana, e così vige la prudenza in casa giallorossa visti i tanti impegni ravvicinati (domenica in campionato c’è il Sassuolo, sfida chiave quella dell’Olimpico per continuare a coltivare la speranza del piazzamento Champions). Al posto del belga, nella gara di ritorno contro la squadra di Roberto De Zerbi, a guidare l’attacco dovrebbe esserci Sardar Azmoun. LEGGI TUTTO

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    Szczesny di nuovo papà, l’annuncio social della moglie: “Ti aspettiamo”

    TORINO – È tempo di nuovi arrivi in casa Juventus, ma non parliamo di calciomercato. Wojciech Szczesny e sua moglie Marina Luczenko aspettano il secondo figlio. Dopo la nascita di Liam nel 2018, annunciata dal portiere bianconero sui social, la coppia ha comunicato sui profili Instagram l’arrivo di un secondogenito. “Ti stiamo aspettando”, questo il messaggio condiviso da Tek e Marina accompagnato dalla loro foto insieme che mostra il piccolo Liam mentre abbraccia la pancia della mamma. LEGGI TUTTO

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    Juve al lavoro verso il Genoa, Allegri sorride: come stanno Rabiot e Perin

    “Questa mattina la squadra si è ritrovata allo Juventus Training Center dopo la giornata di riposo di ieri concessa da Massimiliano Allegri: i giocatori sono stati protagonisti di una seduta suddivisa per reparti. Per i difensori esercitazioni per la linea difensiva contro l’attacco avversario, per centrocampisti e attaccanti invece combinazioni per arrivare alla conclusione. Per l’allenamento di domani l’appuntamento è fissato nuovamente al mattino”. Questa la nota del club bianconero circa la seduta di lavoro odierno.
    Ma come stanno Mattia Perin e Adrien Rabiot? Il primo quest’oggi ha lavorato insieme agli altri portieri, il secondo ha svolto allenamento differenziato, ma nella giornata di domani dovrebbe riprendere a lavorare con il resto del gruppo. Dunque crescono le speranze di poter vedere il centrocampista francese a disposizione per la gara di questa domenica, che si giocherà a Marassi alle 12.30. LEGGI TUTTO

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    Calzona: “Siamo delusi, abbiamo concesso troppo. Su Osimhen era rigore”

    Francesco Calzona ha commentato ai microfoni di Mediaset la sconfitta in Champions League per mano del Barcellona di Xavi. Il tecnico del Napoli ha dichiarato: “C’è delusione perché siamo venuti qui a cercare di vincere. Siamo partiti malissimo, abbiamo perso tanti palloni e abbiamo concesso tante ripartenze. L’andata è stata un’altra partita. Era difficile organizzare qualcosa, ero arrivato da poco. Qui invece l’abbiamo preparata ma è stato difficile dopo il 2-0. Ogni volta che perdevamo palla eravamo larghi, abbiamo concesso nella prima parte ripartenze importanti”. Calzona ha poi aggiunto: “Ho sostituito Politano perché era stanco, in panchina ho calciatori di livello, volevo tenere il Barcellona sotto pressione. Matteo ha fatto una buona partita anche stasera”.
    Calzona sul possibile rigore
    “Rigore su Osimhen? A me sembra calcio di rigore, non riesco a capire come mai il Var non sia intervenuto. Però abbiamo avuto la possibilità di pareggiare anche con Lindstrom. Nel finale però cambiando modulo abbiamo perso le distanze e ho provato a inserire qualche attaccante in più”. Calzona ha poi concluso: “Questa squadra ha bisogno di certezze e al momento non possiamo permetterci cambi di modulo. Rivedendo l’immagine sembra rigore netto”. LEGGI TUTTO

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    Napoli-Mondiale per club, se esci ti Cancelo: Barcellona avanti, Juve in Usa

    Barcellona-Napoli: la diretta

    1′ – Iniziato il match di ritorno degli ottavi di Champions tra Barcellona e Napoli, si riparte dall’1-1 del Maradona

    4′ – Subito occasione Napoli con Osimhen che a tu per tu con ter Stegen si divora il vantaggio. Il nigeriano era comunque partito in fuorigioco

    9′ – Ci prova Fermin. Lo spagnolo classe 2003 calcia di poco a lato alla destra di Meret

    12′ – Ancora Fermin a impensierire il portiere del Napoli. Il centrocampista blaugrana si lancia nell’uno contro uno con Meret, ma soffre la marcatura difensiva e calcia alto

    14′ – Questa volta non sbaglia! Fermin Lopez firma il vantaggio: 1-0 Barcellona. Il giocatore raccoglie l’assist di Cancelo e calciando nei pressi del dischetto sblocca le marcature

    16′ – I blaugrana raddoppiano con Cancelo! Contropiede inarrestabile dei padroni di casa, che colpiscono il palo con Raphina e vanno poi a segno con l’ex Juve che si trova al posto giusto al momento giusto

    18′ – Proteste del Napoli per l’intervento di Christensen su Lobotka: lo slovacco è rimasto a terra dopo lo scontro. L’azione ha visto Osimhen lanciarsi verso la porta avversaria, difesa da Ter Stegen con un grande reazione di piede, ma anche in quella occasione il nigeriano era in offside

    18′ – L’arbitro ammonisce il difensore danese per il fallo su Lobotka

    25′ – Ancora Cancelo! Il portoghese si ricava lo spazio per il tiro ma non trova la porta

    29′ – Il Napoli torna in partita! Rrahmani segna il gol dell’1-2. Il difensore kosovaro riceve palla da Politano e la insacca alle spalle di Ter Stegen.

    35′ – Di Lorenzo vicino al pareggio! Gli uomini di Calzona non intendono cedere la scena al Barcellona. Il terzino azzurro colpisce di testa e costringe il portiere blaugrana a sbracciarsi.

    44′ – Ammonito Yamal per fallo su Mario Rui

    46′ – Giallo anche per Juan Jesus. Il centrale brasiliano decidere di spendere il fallo su Gundogan per impedire la ripartenza del Barca

    47′ – Spavento Napoli. Grande confusione in area, con il Barcellona che cerca lo spazio per il tiro. Brava la formazione ospite a difendere 

    Fine primo tempo – Lo aveva detto Xavi prima della gara di andata al Maradona. Barcellona e Napoli sono due squadre simili, con due trascorsi simili e un pronostico da 50 e 50. Non sembrava questa la sorte della gara nella prima mezz’ora di gioco, con i blaugrana in pieno controllo del match e il doppio vantaggio firmato Lopez e Cancelo nel giro di due minuti. Poi il Napoli ha fatto la voce grossa, e dopo aver accorciato le distanze con Rrahmani ha insistito alla ricerca del pareggio. 3-2 il parziale complessivo

    Si riparte – Squadre di nuovo in campo

    48′ – Kvaratskhelia vicino al pareggio! Il georgiano calcia di destro e sfiora il secondo palo alle spalle di Ter Stegen

    54′ – Il Barcellona risponde con Rafinha! L’esterno brasiliano raccoglie l’assist di Cancelo in area e calcia in porta. Meret respinge

    57′ – Arrembaggio del Napoli nella metà campo avversaria. Gli uomini di Calzona a caccia del 2-2

    61′ – Barcellona, si cambia: Fuori Fermín López, dentro Sergi Roberto. Esce anche Christensen, al suo posto Romeu

    63′ – Ammonito Traore per fallo su Cancelo

    64′ – Cambio anche per il Napoli: Lindstrom al posto di Politano. Dentro anche Olivera al posto di Mario Rui

    67′ – Giallo per Olivera. Entrata in ritardo dell’uruguaiano ai danni di Yamal

    67′ – Meret dice no a Rafinha! Ottima reazione del portiere del Napoli sul tiro del brasiliano

    68′ – Barcella a segno ma il direttore di gara ferma tutto per fuorigioco. Dopo l’ottima respinta di Meret sul colpo di testa di Lewandowski, Sergi Roberto calcia in porta ma la palla trova la deviazione prima di Araujo e poi di Yamal. Quest’ultimo in posizione irregolare

    72′ – È il Barcellona a fare la partita adesso. I blaugrana conducono l’assedio contro la difesa azzurra e costringono i difensori ospiti agli straordinari

    74′ – Ancora Meret a salvare il parziale. Il portiere respinge sul tiro dal limite di Gundogan

    78′ – Calzona richiama Traore: dentro Raspadori

    80′ – Lindstrom! Il danese vicinissimo al gol. Il suo colpo di testa sfiora il palo. Si dispera Calzona

    82′ – Gol del Barcellona! Lewandowski per il 3-1. Il polacco ritrova il doppio vantaggio trasformando un gran servizio di Sergi Roberto

    89′ – Traversa di Olivera! L’uruguaiano riceve palla da Kvaratskhelia e calciando di prima colpisce il legno. Il Napoli non molla e prova a riaprire la qualificazione. Inclusa quella per il prossimo Mondiale per club

    91′ – Kvaratskhelia! Gran tiro del georgiano che esce di pochissimo alla destra di Ter Stegen

    Finisce qui! Il Barcellona si qualifica ai Quarti di Champions League. Il Napoli porta a casa un’ottima prestazione, ispirato probabilmente dall’altra posta in palio: la qualificazione al Mondiale per Club. Un risultato che strappa dunque un sorriso ad Allegri, ancora in corsa per la prossima e inedita formula del torneo Fifa. LEGGI TUTTO

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    De Laurentiis sulle dimissioni di Sarri: “Troppo facile, gesto da perdente”

    “La decisione di Sarri mi ha stupito. Troppo facile dare le dimissioni”. Sono le parole di Aurelio De Laurentiis, che ai microfoni Mediaset ha detto la sua in merito all’addio alla Lazio da parte dell’ex allenatore del Napoli. Il patron degli azzurri si è detto sorpreso della decisione del tecnico – sulla panchina dei partenopei dal 2015 al 2018 – di interrompere il rapporto con il club presieduto da Claudio Lotito.
    “Non si lascia la squadra a pochi mesi dalla fine”
    “La sua decisione mi ha molto stupito, perché quando non si è più agli albori della carriera da allenatore ci si deve assumere le proprie responsabilità e portarle a termine fino alla fine – ha dichiarato De Laurentiis – . Troppo facile dare le dimissioni. Ovviamente non conosco i motivi interni di questa decisione, ma sia lui sia Lotito dovevano trovare insieme una soluzione. Non si lascia una squadra a pochi mesi dalla fine del campionato. Chi da le dimissioni è un perdente”, ha concluso il presidente del Napoli.
    De Laurentiis a Paramount Plus
    Nel pre-partita il presidente del Napoli ha affermato: ” Per noi stasera è importante passare il turno, soprattutto in vista del nuovo Mondiale per club. E in caso di vittoria confermo quanto già esternato, ovvero che darò più di 10 milioni ai calciatori”. LEGGI TUTTO

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    Bacigalupo, il portiere del Grande Torino e una vita lunga cent’anni

    Erano in undici: otto fratelli, di cui sette calciatori (due portieri e cinque giocatori di movimento), e tre sorelle. Pierino e Valerio, più giovane di sei anni, erano gli ultimi nati dei maschi. Il loro padre, Enrico “Richìn” Bacigalupo, aveva già fondato uno stabilimento balneare nella sua Vado, a due passi da Savona. Che poi per un certo periodo sarebbero diventati due: il Tivoli e il Lido Vadese. L’attività di famiglia, sin dagli Anni 10 del secolo scorso. Anche Valerio e i fratelli, fin da ragazzini, davano una mano. Tuttofare, sulla spiaggia. Ma anche bagnini. Con un fratello, Valerio salvò anche alcuni nuotatori in grande difficoltà, un giorno. Li riportarono a riva a uno a uno. «Sarebbero affogati, mio padre me lo raccontò tante volte», ci dice Paolo Bacigalupo. Figlio di Pierino. Il fratello maggiore che più di tutti si occupò della crescita di Valerio: «Erano vicini negli anni, così loro due facevano gruppo nel gruppo di famiglia».
    Impegno, sensibilità e generosità
    Il sangue, inteso come i valori morali, di Valerio e dei suoi fratelli e sorelle era la lezione dei genitori: impegno, sensibilità, generosità. Nel 1918 un rimorchiatore da demolire, ormeggiato alla bell’e meglio non lontano, per una mareggiata finì a riva e distrusse lo stabilimento dei Bacigalupo. Il proprietario del rimorchiatore era un imprenditore valdostano. Fu condannato, in tribunale. A quel punto Richìn Bacigalupo, se avesse voluto, avrebbe potuto richiedere un ingente risarcimento. Quell’uomo, disperato, si mise in ginocchio davanti a lui: «Lo prometto, vi pago a rete quando potrò, se no andiamo in rovina io e la mia famiglia». Implorò umanissima pietà. Il padre di Valerio Bacigalupo lo fece rialzare da terra: «Non voglio nulla. Ho costruito i bagni con i miei figli, ho tante braccia a disposizione e li ricostruiremo una seconda volta». Figlio di questo sangue morale era Valerio. Oggi sarebbe il suo compleanno: 100 anni. «Anche’u cusse femmu?». «Se vedemmu da u baci!». «Oggi cosa facciamo? Ci vediamo dai Bacigalupo». Si diceva così a Vado, già un secolo fa anni fa, come oggi. Ci incontriamo ai bagni dei Baci. Era tessuto sociale, erano tutti figli dei figli di Vado. Non era soltanto uno stabilimento balneare.
    Lo stabilimento intitolato a Valerio
    Nel 1951, due anni dopo la tragedia di Superga, Pierino intitolò lo stabilimento a Valerio. Valerio Bacigalupo “Daubaci”. Sempre, anche oggi, con il nipote Paolo al comando e l’ex giocatore del Genoa Roberto Arco a condurre il ristorante e il music bar. «Papà è mancato nel 2003. Lui faceva il mediano. Arrivò alle soglie della Serie A, poi fu frenato da un brutto infortunio. Ma erano ugualmente tutti palle di gomma, quei fratelli. A 70 anni, per sfida con gli amici di Vado, mio padre saltava ancora a piedi uniti sul bancone del bar, alto un metro. E poi sfotteva tutti in dialetto. Mi ripeteva che uno dei segreti loro era proprio il gran tempo passato in spiaggia a lavorare, correre… Avevano tutti un gran fisico già da ragazzini. Pettorali, addominali, cosce…. E Manlio lo educò da campione». Perché Manlio Bacigalupo, il fratello portiere di 17 anni più vecchio di Valerio, aveva vinto il primo scudetto del Torino nella sua prima stagione in granata, nel ‘28. Dopo quello revocato del ‘27. Oltre a due Coppe Italia con Genoa a Venezia. Poi Valerio, ingaggiato da Novo nel ‘45, ne avrebbe vinti 4 di scudetti col Grande Torino. Aveva cominciato nel Vado, come tutti i fratelli. Poi la Cairese, il Savona, il Genoa nel campionato di guerra del ‘44 e appunto il Toro. Anche Paolo ha giocato a pallone. A buon livello. «Fluidificante».
    Il pronipote Ricardo: portiere anche lui
    Suo figlio Ricardo, pronipote di Valerio, 14 anni, gioca nei Giovanissimi regionali del Città di Savona. Portiere, come il leggendario prozio. Anzi, al plurale: Valerio e Manlio. E anche Ricardo ha un modo spettacolare di interpretare le parate in tuffo. Valerio era celebre per le sue acrobazie. Un gatto volante. «Merito anche degli allenamenti in spiaggia». Faceva parte del “Trio Nizza” dalla zona in cui abitava, con Martelli e Rigamonti. Compagni, amici, scapoloni col sorriso sulle labbra, condividevano un piccolo appartamento. Sapevano divertirsi per come ci si poteva divertire nella povertà del dopoguerra: amicizie, svaghi semplici. Valerio in stanza conservava una sua foto incorniciata. Su cui aveva scritto di traverso: «A me stesso, con grande ammirazione». Un modo per caricarsi. Soltanto questo fine: perché era un ragazzo gioviale, umile e tutto fuorché presuntuoso. In ogni caso, sul prato, un campione. Anche della nostra Nazionale. «Oggi qui a Vado lo ricordiamo con un torneo giovanile che non è tanto un torneo, ma prima di tutto una festa per i suoi 100 anni: col sorriso, perché Valerio aveva quasi sempre un sorriso sulle labbra. Noi Baci siamo in prima fila nell’organizzazione». Dalle 14 e 30, le sfide under 15 tra Torino, Città di Savona, Vado e Quiliano-Valleggia. Poi dalle 19 e 30 l’evento si protrarrà “Dau Baci”, in riva al mare, tra cerimonie e una mostra storica in memoria di Valerio. Che riposa da 75 anni a Vado, insieme ai fratelli, alle sorelle, ai genitori. Paolo, Ricardo e la grande famiglia dei Baci e della comunità di Vado gli regaleranno una vita anche oggi nel ricordo che si reincarna, come tutti i giorni. L’aereo sorvolò Vado, di rientro a Torino da Lisbona. Valerio, da un finestrino, avrà osservato la spiaggia con un sorriso, anche se era il 4 maggio. Un secolo, correndo e saltando sugli stessi granelli di sabbia. LEGGI TUTTO