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    A Monza la mano di Gagliardini lancia un’Inter spietata: 5-1, +5 sulla Juve

    Monza-Inter, la partita

    Nerazzurri subito padroni della partita, schiacciano il Monza nella sua metà campo e al 10′ Gagliardini tocca di mano in area su colpo di testa di Lautaro Martinez: l’arbitro viene richiamato al Var e dopo una veloce revisione non ha dubbi, rigore per l’Inter con Calhanoglu che sblocca il parziale al 12′. I ragazzi di Inzaghi sono spietati e neanche un minuto dopo il gol del turco arriva l’immediato raddoppio firmato dall’asse Dimarco-Lautaro Martinez con il “Toro” che da pochi passi deve solo appoggiare la sfera per il 2-0 al 13′. Inter che sfiora anche il tris al 18′ con Dimarco ancora protagonista (questa volta sulla destra) ma il suo filtrante sul secondo palo per Thuram è troppo potente ed il francese non ci arriva. Dopo lo shock iniziale il Monza si fa coraggio, si affaccia nell’area nerazzurra e al 30′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Pessina insacca di testa dopo una carambola in area ma al Var annullano la rete per fuorigioco dello stesso Pessina.

    Al 61′ i ragazzi di Inzaghi mandano i titoli di coda ancora con Calhanoglu: palla in mezzo di Mkhitaryan dalla sinistra, Thuram nel cuore dell’area fa sponda indietro per l’ex Milan che da solo non può sbagliare una sorta di rigore in movimento per il 3-0. Al 69′ prima ingenuità dell’Inter con Darmian che stende Dany Mota in area e Pessina dal dischetto non sbaglia per il gol dell’1-3. Nel finale l’Inter dilaga: fallo di Akpa Akpro su Frattesi in area con Lautaro Martinez che questa volta si presenta dagli 11 metri e cala il poker e all’88’ Marcis Thuram mette la firma sulla partita con un bel mancino sul secondo palo dopo un contropiede ben condotto da Mkhitaryan. LEGGI TUTTO

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    Marotta: “Inter, obiettivo Scudetto. La Juve? Ha il reverendo Allegri…”

    “L’obiettivo dell’Inter è, dall’alto della sua storia e del suo palmares, di vincere le competizioni a cui partecipa. Poi vincerà la squadra migliore e se vincerà qualcun altro faremo i complimenti. Non siamo presuntuosi da dire che vinceremo lo Scudetto ma lotteremo fino alla fine per cercare di vincerlo”. Lo ha detto l’ad dell’Inter, Beppe Marotta, ai microfoni di Sky: “La metafora della lepre? In questo momento siamo in una fase interlocutoria per cui essere lepre o cacciatore cambia poco. In questo momento siamo lepre, tante critiche ci sono piombate addosso e bisogna avere la forza e la capacità di essere solidi e respingerle”.

    Su Allegri

    “Cosa rende la Juve la peggior inseguitrice? Ha un bel reverendo, che ha impartito una bella lezione inculcando una bella mentalità. Anche noi l’abbiamo, però loro rischiano sempre di essere competitivi. Per noi deve essere uno stimolo: la critica, i giornalisti parlano dello scontro del 4 febbraio ma si può anche scivolare in partite insignificanti contro squadre di provincia. Non credo che Inter-Juve sarà determinante per l’esito del campionato. Contattai Allegri per il post-Conte? Quando un tecnico va via, si contattano i tecnici liberi. Chiamammo lui perché era libero, così come Inzaghi. E ora siamo contenti e fieri di questa scelta, con tutto il rispetto per Allegri”, aggiunge Marotta. LEGGI TUTTO

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    Zeman vede i fantasmi: “Juve, due gol in fuorigioco”. Smentito dalle immagini

    A distanza di una settimana, è ancora Juventus Next Gen contro Pescara. A tornare sulla sfida della settimana scorsa, vinta dai bianconeri per 4-3, ci ha pensato il tecnico dei biancazzurri Zdenek Zeman. Il boemo, nella conferenza che precede il match tra gli abruzzesi e Perugia, non ha risparmiato una frecciata (neanche troppo velata) ai bianconeri.
    Zeman: “La Juve Next Gen deve salvarsi”
    La sfida del Moccagatta tra la Juve Next Gen e il Pescara è stata ricca di colpi di scena e ribaltamenti di fronte. Dopo un botta e risposta infinito, ad imporsi sono stati i bianconeri grazie alle reti di Damiani, Comenencia e Guerra (doppietta). Eppure per Zeman ci sarebbe stato qualche errore di troppo nella direzione della gara: “Il problema è che se prendiamo due gol in fuorigioco e cinque ammonizioni poi diventa difficile, anche perché la Juventus si deve salvare”. Il riferimento è alla situazione di classifica dell’U23 bianconera: la squadra di Brambilla è attualmente a 22 punti, a +4 sulla terzultima. Eppure, analizzando la sfida tra Next Gen e Pescara, non sembrano esserci casi di ingiustizia nei confronti dei biancazzurri… LEGGI TUTTO

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    Rabiot-Juve, per i tifosi bianconeri è lui il migliore di dicembre

    Adrien Rabiot è stato scelto dai tifosi come MVP del mese di dicembre per la Juventus. Ad annunciarlo è stato lo stesso club dopo aver chiuso un sondaggio in collaborazione con EA Sports FC 24. Il francese, ribattezzato Cavallo Pazzo dai supporters della Vecchia Signora, è entrato sempre più nel cuore del tifo bianconero e nell’ultimo mese è stato protagonista di prestazioni importanti, oltre che autore di gol pesanti per l’economia della classifica. Rabiot ha aperto dicembre con la rete allo scadere contro il Monza e l’ha chiuso con il centro decisivo nella vittoria contro la Roma dell’Allianz Stadium. 
    Rabiot, sempre più uomo Juve
    Due gol decisivi, importanti, per lui e per la Juve per restare aggrappati alla capolista Inter. Di fermarsi proprio non se ne parla, anche perché la corsa è una delle caratteristiche principali di Cavallo Pazzo, oltre alle qualità tecniche e fisiche. Adrien Rabiot ha voglia di continuare a correre e di essere protagonista per i bianconeri come ha dimostrato in questo anno e mezzo che l’ha portato sotto i riflettori. Determinante in campo ma anche e soprattutto nello spogliatoio dove si è guadagnato lo status di leader. Di lui si è parlato tanto di futuro, visto anche il contratto in scadenza a giugno. Sul rinnovo non dovrebbero esserci grossi dubbi nonostante la madre del calciatore abbia dato appuntamento in primavera per riparlarne. Ma la Juve vorrebbe anticipare i tempi per non rischiare spiacevoli sorprese, in primis dalla Premier League, e in questo senso la qualificazione alla prossima Champions League potrebbe essere un validissimo aiuto per accelerare. Dunque una squadra vincente in questi prossimi due mesi consentirebbe di trovarsi a parlare di contratto prima del previsto.  LEGGI TUTTO

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    Mourinho show: “Non sono Harry Potter, io esempio di professionalità”

    ROMA – Dopo il ko nel derby di Coppa Italia, la Roma si prepara per la prima di ritorno in campionato con la delicata trasferta di San Siro contro il Milan. Mourinho ha presentato così la sfida in conferenza stampa: “Ci sono giocatori che devono dare di più. Non voglio utilizzare i problemi come giustificazione per non fare quel qualcosa in più. Io con i giocatori non risparmio nulla, ieri c’è stata una riunione dura specialmente per qualcuno perchè sono stato chiaro”. Resta aperta la ferita della stracittadina, ma lo Special One chiarisce: “Il derby che abbiamo vinto è pesante, è un derby che vale un’umiliazione perchè i gol potevano essere anche 4 o 5. Quelli che abbiamo perso sono stati per un dettaglio, un errore nostro o dell’arbitro. Lo abbiamo fatto con la dignità di chi dà tutto e siamo usciti a testa alta. Qui è presente l’orgoglio di essere romanisti, bisogna metterlo in campo questo atteggiamento extra che va contro tutti”.

    “Abbiamo perso il derby, ma…”

    Mourinho sottolinea: “In questo momento siamo a 4 punti dalla Champions, abbiamo perso 8 punti in 3 partite dove non avevamo la squadra per giocare. Abbiamo giocato una serie di partite con un gruppo ridotto di calciatori, criticare va bene ma dimenticare la difficoltà del nostro momento non va bene. Abbiamo perso il derby ma c’è un campionato da giocare”. Il portoghese vive un momento complesso nella Capitale con qualche accusa che non ha certo digerito: “Non accetto in alcun modo che la mia professionalità, la mia dignità e il mio cuore per questo lavoro vengano messa in discussione. Se c’è un esempio perfetto di professionalità quello sono io”. LEGGI TUTTO

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    Inter, Buchanan subito decisivo: l’idea dei bookie. Monza, Maldini in gol?

    Ai test atletici effettuati alla Pinetina ha risposto alla grande. Tajon Buchanan, da poco arrivato all’Inter, vuole inserirsi il prima possibile nei meccanismi nerazzurri e chissà che Simone Inzaghi non possa concedergli un buon minutaggio già contro il Monza in campionato. Nel frattempo, il nome di Buchanan compare nelle scommesse sui marcatori di Monza-Inter. Ecco le proposte dei bookmaker.
    Buchanan, gol e cartellino? Un’ipotesi che stuzzica i bookie
    Partiamo dalla soluzione standard, ovvero Buchanan marcatore in qualsiasi momento del match. Un suo gol viene offerto mediamente a 5.50 volte la posta. L’offerta sale a 15 se l’esterno canadese sbloccherà Monza-Inter, la pazza idea “doppietta” fa salire il moltiplicatore fino a 50.
    A completare la panoramica ci sono anche le scommesse che prendono in considerazione un cartellino, dato a 5, l’assist bancato a 6 e per non farsi mancare proprio niente anche “Gol e cartellino” per una quota da 23 volte la posta. LEGGI TUTTO

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    Diretta Verona-Empoli ore 18: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    VERONA – Al Bentegodi inizia il girone di ritorno di Verona ed Empoli con un obiettivo in comune: mantenere la Serie A. All’andata, alla prima giornata, successo esterno dei gialloblù per 1-0 con il gol di Bonazzoli, ma ora scaligeri e toscani si trovano rispettivamente al terzultimo e penultimo posto con 14 e 13 punti e il 20° turno di campionato può già incidere molto sul futuro della stagione. Sono 26 i precedenti in terra veneta con 8 vittorie dell’Hellas, 10 dei toscani e 8 pareggi. Baroni, dopo le cessioni di Terracciano al Milan e quella di Faraoni alla Fiorentina, deve rinunciare anche allo squalificato Lazovic. Inamovibile Ngonge, solito dubbio in attacco tra Djuric e Henry con il primo favorito. Andreazzoli punta su Caputo in attacco al fianco di Cambiaghi in attesa di altri rinforzi dal mercato dopo l’arrivo di Zurkowski. In difesa assenti Ebuehi e Bastoni, sulle fasce giocheranno Bereszynski e Cacace.
    Verona-Empoli: diretta tv e streaming
    Verona-Empoli, gara valida per la 20ª giornata del campionato di Serie A, la prima del girone di ritorno, è in programma alle ore 20.45 al Bentegodi di Verona e sarà visibile in diretta esclusiva su DAZN.
    Le probabili formazioni di Verona-Empoli
    VERONA (4-2-3-1): Montipò, Doig, Magnani, Dawidowicz, Tchatchoua; Folorunsho, Duda: Mboula, Suslov, Ngonge; Djuric. All. Baroni. A disp: Berardi, perilli, Coppola, Amione, Cabal, Faraoni, Serdar, Hongla, Saponara, Cruz, Henry, Bonazzoli. Indisponibili: -. Squalificati: Lazovic. Diffidati: Magnani, Ngonge.
    EMPOLI (4-3-1-2): Caprile, Bereszynski, Walukiewicz, Luperto, Cacace; Zurkowski, Grassi, Maleh; Baldanzi, Caputo, Cambiaghi. All. Andreazzoli. A disp: Perisan, Berisha, Shpendi, Gyasi, Marin, Cancellieri, Fazzini, Ranocchia, Destro, Ismajili. Indisponibili: Bastoni, Ebuehi, Guarino, Kovalenko, Pezzella. Squalificati: -. Diffidati: Cancellieri, Fazzini, Grassi, Gyasi.
    Arbtiro: Doveri di RomaAssistenti: Perotti-M. RossiQuarto Uomo: MinelliVar: Di PaoloA-Var: Sozza
    Guarda su DAZN tutta la Serie A TIM e tanto altro sport. Attiva ora LEGGI TUTTO

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    Mago McKennie ora incanta la Juve: la rivincita, il rinnovo e lo Scudetto

    Da esubero a indispensabile in pochi mesi. Una parabola inaspettata quanto meritata per Weston McKennie, che ha saputo tramutare i fischi in applausi. A suon di grandi prestazioni, diventando un pilastro della squadra di Max Allegri. Tanto da giocare titolare in Serie A le ultime 17 gare. Il segnale di come il tecnico livornese non rinunci mai al centrocampista texano.
    McKennie-Pirlo non ci sarà contro il Sassuolo
    Sarà costretto a farlo martedì sera allo Stadium contro il Sassuolo soltanto per cause di forza maggiore (squalifica per somma di ammonizioni). Un peccato visto lo stato di forma del Maghetto, come è soprannominato l’ex Schalke per la sua passione nei confronti della saga di Harry Potter. Magie che sta iniziando a riprodurre in campo vedi i 2 assist sontuosi sfornati giovedì in Coppa Italia contro il Frosinone. Una prova da urlo al termine della quale sui social ha fatto il plebiscito di complimenti e meme celebrativi. Alcuni dei quali lo paragonavano addirittura a sua maestà Andrea Pirlo. Il termometro di come la considerazione del popolo bianconero sia radicalmente mutata nei confronti di McKennie, che in estate ha lavorato sodo per riguadagnare la fiducia di Allegri.
    McKennie, obiettivi Juve: “Adesso vogliamo raggiungere il piano A” LEGGI TUTTO