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    C’è da superare il momento no: Calabria porta tutto il Milan a cena insieme

    I rossoneri in un ristorante nella zona della movida cittadina, a due giorni dalla sfida contro l’Udinese

    Tutti insieme, a due giorni esatti dalla partita con l’Udinese. Il Milan in questi minuti è in un ristorante milanese a cenare: allenatore, staff, squadra, in una delle classiche zone della movida milanese. La cena, organizzata dal capitano Davide Calabria con mister Pioli, è ovviamente significativa in un momento non semplice, in cui le critiche dei tifosi salgono di intensità, soprattutto nei confronti dell’allenatore. Messaggio chiarissimo: non saranno due sconfitte e un pareggio in tre partite chiave a turbare l’armonia. Il Milan sarà in campo a San Siro sabato sera contro l’Udinese, poi ospiterà il Psg nella partita chiave del gruppo di Champions: con due punti nelle prime tre gare, non c’è spazio per altri errori. Prima della pausa, poi, andrà a Lecce, trasferta non semplice. L’Inter è a tre punti, non lontana. 

    come nel pre-scudetto—  I precedenti ovviamente non mancano, al Milan e in altre squadre. Uno però è forse più significativo degli altri. A dicembre 2021, Pioli portò la squadra e i dirigenti a cena per festeggiare il rinnovo del contratto. Un piccolo pezzo dello spirito da scudetto si formò quella sera. Famosi anche i pranzi a Milanello, tipico rituale estivo: una grigliata collettiva, un po’ festa di mezza estate, un po’ team building, diventata una tradizione. Anche così si costruiscono le squadre vincenti. LEGGI TUTTO

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    Toro, giovani alla ribalta: c’è Gineitis in vetrina

    TORINO – Giovani granata alla ribalta. Contro il Frosinone, tra i titolari, due ragazzi che arrivano dalle giovanile. Il portiere Gemello che torna a disputare una partita ufficiale dopo più di un anno e mezzo e, soprattutto, il centrocampista Gineitis, tra l’altro nazionale lituano. Ed è proprio su di lui che ci vogliamo soffermare: centrocampista moderno, abile nel catturare palloni, forte fisicamente, con il passare del tempo è diventato una certezza. Sì, il Toro si ritrova un giocatore importante, di prospettiva, utile per il presente e importante per il futuro. C’è da dire che il Toro ha diversi giovani interessantissimi in odore di prima squadra: il trequartista Savva, il difensore N’Guessan e il capitano della Primavera Dellavalle. Insomma, ragazzi in gamba che prima o poi troveranno spazio in prima squadra. Il Toro, dunque, si sta costruendo un futuro interessante con molti giovani che ha in casa. LEGGI TUTTO

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    Simeone glissa sul rinnovo con l’Atletico: “Nulla da dire”

    Simeone, l’Atletico Madrid e il contratto in scadenza
    In merito al rinnovo del contratto in scadenza ha commentato: “In questo momento non ho nulla da dire su questo. La mia testa è concentrata solamente sulla gara contro il Las Palmas, che sarà complessa perché affronteremo una squadra che gioca un calcio offensivo e ben organizzato”. Simeone allena l’Atletico Madrid dalla stagione 2011/2012. Con l’Atletico Madrid ha vinto ha vinto una Coppa di Spagna, due campionati spagnoli, una Supercoppa di Spagna, due Europa League e due Supercoppa UEFA. Simeone non aveva nascosto che gli farebbe piacere allenare la Lazio. LEGGI TUTTO

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    Kalulu operato, il Milan lo perde a lungo: la nota e i tempi di recupero

    Milan, infortunio Kalulu: il comunicato ufficiale
    Il Milan ha, infatti, comunicato che: “Pierre Kalulu, nella giornata odierna, si è sottoposto a un intervento chirurgico per risolvere la rottura completa del tendine del retto femorale sinistro. L’operazione, perfettamente riuscita, è stata eseguita in Finlandia dal professor Lasse Lempainen, alla presenza del Responsabile sanitario rossonero Stefano Mazzoni. I tempi di recupero sono stimati in quattro mesi”. LEGGI TUTTO

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    Totti e Spalletti pronti alla pace. L’idea del c.t.: “Andiamo insieme al Bambin Gesù”

    L’ex capitano della Roma aveva detto: “Se lo incontrassi lo saluterei con affetto”. Ora il tecnico di Certaldo rilancia: “L’avrei sempre voluto con me, potremmo vederci per far visita ai piccoli malati”

    Francesco Totti e Luciano Spalletti pronti alla pace. I protagonisti di uno dei duelli calcistici più discussi e sentiti del passato recente, sembrano pronti a seppellire l’ascia di guerra. Quella fatta reciprocamente volteggiare nell’ultimo anno della lunga carriera del capitano della Roma. Gran parte dei tifosi della Roma ancora storcono il naso quando sentono nominare il c.t. azzurro, come dimostrano i fischi partiti ogni volta che è arrivato all’Olimpico da avversario. Ma ora le cose possono cambiare.

    l’idea di spalletti—  Lo dice lo stesso Spalletti: “Sicuramente c’è stato un periodo in cui non sono stato capace di fargli capire che io non ho mai smesso di abbracciarlo, che l’avrei sempre voluto con me”. Poi l’apertura: “Prima della prossima partita all’Olimpico andrò a trovare alcuni amici che abbiamo in comune al Bambin Gesù, potrebbe essere una bella occasione per fargli visita insieme”.

    l’apertura di totti —  Il primo a lasciare uno spiraglio per la pace era stato Totti, che nell’intervista rilasciata a Walter Veltroni per il Corriere della Sera aveva detto: “Se lo incontrassi lo saluterei con affetto, mi farebbe piacere. Credo che tra noi ci sia un profondo legame. Anche perché quello che abbiamo passato insieme, quando arrivò da Udine, è per me, nella mia vita, qualcosa di irripetibile. Sia in campo che nel quotidiano. Io uscivo una o due volte a settimana con lui a cena. Luciano era una persona piacevole, divertente, sincera. Nella fase finale il nostro rapporto è stato condizionato dall’esterno, specie dai dirigenti o consulenti della società, e non ci siamo più capiti. Anche io ho fatto degli errori, ci mancherebbe. Credo che tutti e due, se tornassimo indietro, non entreremmo più in conflitto”. LEGGI TUTTO

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    Juve, la zebra e l’ovale tornano sulla maglia

    Torna la zebra sulla maglia della Juventus Sì, e anche il vecchio stemma ovale. Forza del vintage che tira sempre anche nel calcio. E lo sponsor tecnico della Juventus, Adidas, lo sa bene e sulla terza maglia della Juventus 24-25 riproporrà due simboli molto Anni Ottanta. Il suo vecchio marchio con il “fiore” a tre petali e lo stemma ovale, a strisce bianconere con la zebra rampante in mezzo.

    Juve, ritorno al passato

    Un ritorno al passato che non cancella il presente. La Juventus non ha intenzione di cambiare logo, con la doppia “J” introdotta da Agnelli nel 2017, anche perché ha avuto un successo globale notevole, ma il ritorno all’antico risponde a quella voglia di vintage che ha sempre molto successo. Basti pensare che la maglia Anni Cinquanta, utilizzata per festeggiare i 120 anni, nella partita contro il Benevento nel 2017 è ancora oggi una delle più richieste fra i tifosi. La nostalgia nel calcio è un business? Sì, ma certi ricordi sono senza prezzo. LEGGI TUTTO