consigliato per te

  • in

    Incredibile Mourinho: guarda Inter-Roma dalla tribuna stampa, accanto ai giornalisti

    Sembrava che, come successo il passato, avrebbe seguito il match dal pullman giallorosso e invece è nella parte della tribuna stampa riservata ai match analyst giallorossi, praticamente attaccato al secondo anello dove ci sono i tifosi nerazzurri. Con lui il fido Nuno Santos e un paio di uomini della sicurezza della Roma

    José Mourinho sorprende sempre. Il tecnico portoghese, squalificato per una giornata, sembrava destinato a guardare Inter-Roma dal pullman giallorosso e invece stavolta ha sorpreso tutti. Pochi minuti prima dell’inizio della gara si è presentato nella parte della tribuna stampa riservata ai match analyst giallorossi e si è seduto praticamente attaccato al secondo anello dove ci sono i tifosi nerazzurri. 

    Intorno a lui i giornalisti, molto sorpresi. Con lui il fido Nuno Santos, preparatore dei portieri, e un paio di uomini della sicurezza della Roma oltre ai match analyst con la camera tattica. LEGGI TUTTO

  • in

    Allegri, prove di 4-3-3 Juve: il tridente che voleva schierare col Verona

    Al minuto 62 della sfida tra Juventus e Verona Massimiliano Allegri ha richiamato in panchina Moise Kean, migliore in campo per distacco, ma coi nervi a fior di pelle dopo i due gol annullati. Una situazione resa ancor più delicata dall’ingenua ammonizione rimediata per un gesto di stizza. Spunta però un retroscena, che mostra come i piani del tecnico bianconero fossero ben differenti…
    Il tridente Chiesa-Vlahovic-Kean
    Dazn, infatti, è riuscita a risalire al foglio di appunti di Allegri dove, scritta a penna, c’era la formazione della Juve schierata con il 4-3-3: Chiesa largo a destra, Kean a sinistra e Vlahovic al centro. Inutile dire come sia stata proprio l’ammonizione, e più in generale il comprensibile nervosismo mostrato dall’italo-ivoriano, a far cambiare i piani di Max. L’ex Fiorentina ha fatto comunque il suo ingresso, ma al posto dello stesso duttile attaccante prodotto del vivaio bianconero, uscito poi bofonchiando “Perché?” e tirando dritto negli spogliatoi, prima di essere ‘recuperato’ da Pinsoglio e riportato in panchina. Un accenno di tridente si è poi visto nel finale, con il figlio d’arte scuola Fiorentina, Milik – entrato al posto del bomber serbo – e il giovane Yildiz, ma chissà che il tecnico livornese non stia lavorando a una Juve 2.0… LEGGI TUTTO

  • in

    Di Francesco: Vi spiego perché abbiamo perso, che fastidio. Soulé? È giovane

    E’ stata una partita pazza quella dell’Unipol Domus di Cagliari: il Frosinone avanti di tre gol si è fatto rimontare e ha perso in terra sarda. Dopo un primo tempo dominato con un Soulé in versione Dybala, doppietta e grandi giocate per l’argentino in prestito dalla Juve, nella ripresa Brescianini ha siglato il momentaneo 3 a 0 prima della reazione dei rossoblù. I gialloblù hanno visto sfumare i tre punti in pieno recupero con la doppietta di Pavoletti arrivata negli ultimi 5′ di partita. Al termine della gara ha parlato il tecnico Di Francesco. 
    Cagliari-Frosinone, parole Di Francesco
    Eusebio Di Francesco ha parlato a Sky Sport della sconfitta di Cagliari: “E’ inspiegabile per me stare qui a parlare di quanto successo, dopo un vantaggio di tre gol. Merito loro e grandissimi demeriti nostri: non riesco ancora a credere a quanto successo sul campo”. Sull’aspetto mentale: “Quei venti minuti sono stati deleteri sotto tutti i punti di vista. Non siamo stati bravi e li abbiamo pagati a caro prezzo. Paradossalmente preferisco perdere 4 a 0 rispetto a come è avvenuto oggi. Siamo venuti qui per fare la partita e poi ci siamo fermati, ci siamo accontentati e non posso accettarlo. Dobbiamo ripulirci in fretta. Mi ha dato molto fastidio”.  
    Il tecnico ha continuato: “Ai ragazzi ho detto che mi ha dato fastidio il fatto della perdita di tempo. Una mentlità che non mi piace perché siamo in vantaggio di tre gol, perfetto andiamo a cercare il quarto non dobbiamo pensare al falletto. Deve cambiare questo in Italia”. Su Soulé e Brescianini: “La gioventù un po’ si paga. Ha fatto due gol poi è sparito dalla gara e Matias deve essere più bravo in queste cose. Lo stesso Brescianini nell’errore sulla rete di Makoumbou. Dobbiamo sempre restare in partita fino alla fine”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Tacconi dimesso dall’ospedale. Il figlio Andrea: “Finisce un incubo durato quasi 2 anni”

    Era ricoverato dal 21 giugno per la riabilitazione dopo l’emorragia cerebrale che lo ha colpito nell’aprile 2022

    L’ex portiere della Juve e della nazionale Stefano Tacconi, è stato dimesso ieri dall’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, dove era ricoverato dal 21 giugno scorso per proseguire la riabilitazione dopo l’emorragia cerebrale che lo aveva colpito nell’aprile 2022. Prima di partire, in compagnia della moglie Laura e del figlio Andrea Tacconi ha incontrato tutti gli operatori dell’unità di Medicina Fisica e Riabilitativa, salutando medici, infermieri, fisioterapisti e personale sanitario. 

    il ritorno a casa —  La moglie di Tacconi, Laura Speranza, ha ringraziato l’intero ospedale Casa Sollievo. “Ringrazio tutti, i medici, i fisioterapisti, gli infermieri, gli operatori sociosanitari e i religiosi che ci sono sempre stati sempre vicini. Stefano tornerà a casa a Milano dove proseguirà la riabilitazione. Ma ci torna con una grande carica emotiva e fisica. A San Giovanni Rotondo abbiamo trovato veramente un mondo di emozioni, di aiuto, di forza. Sia da parte della scienza, sia da parte della fede, con Padre Pio, al quale, come sapete, siamo sempre stati molto devoti. Torniamo a Milano con tutto questo nel cuore e nella mente”.

    l’incubo —  “Finalmente finisce un incubo durato quasi due anni – ha comentato il figlio di Tacconi, Andrea – . Ieri è stata una grande emozione vedere papà finalmente fuori dall’ospedale. Ovviamente dovrà continuare a Milano un percorso di mantenimento ma si parla di un paio d’ore a settimana. Abbiamo lottato con lui fino ad oggi è un traguardo di tutta la famiglia, non ci siamo mai abbattuti e ci siamo dati supporto a vicenda. Ringrazio le tantissime persone che ci sono state vicine in questo percorso”. LEGGI TUTTO