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    Pjanic esclusivo: “Allegri e la Juve, De Rossi e Dybala: vi dico tutto”

    Come si sta a Dubai?«È stata una piacevole sorpresa, sia per la qualità della vita sia per quella del calcio. La mia famiglia è contenta e questo mi basta. Il livello del campionato è buono, non è l’Europa, ma qui ho un ruolo importante nel mio club e sto aiutando i più giovani a crescere. Nei giorni scorsi abbiamo vissuto anche il dramma dell’alluvione. Ci siamo spaventati, non è stato semplice affrontare quell’evento così anomalo, il caos in città e nel Paese. Non aveva mai piovuto così tanto, e con quella intensità poi: tutta colpa del cambiamento climatico. Ma questa è una città davvero incredibile: un giorno è in ginocchio, il giorno dopo è come nuova».
    Giocare negli Emirati non dev’essere molto stimolante.«Quello che più mi manca sono i tifosi europei. L’adrenalina degli stadi che mettevano una grande pressione. Qui ho portato la mia esperienza, sono nel posto giusto».
    E a luglio?«Posso decidere se attivare l’opzione per un altro anno di contratto. Devo riflettere, vedremo se ci saranno offerte dall’Europa. Di certo ho ancora voglia di giocare, sto bene, mi alleno forte e sono motivato. Ammetto che l’Europa mi manca».
    Dall’Europa all’Europeo, un obiettivo sfumato nei playoff.«L’ultimo sogno che volevo realizzare con la mia Bosnia, non meritavamo di passare, visto il pessimo girone fatto. È stata una grande delusione. Il mio è stato un bel percorso, ma non credo che continuerò con la nazionale. Sto ragionando molto su questo aspetto. Sono stati sedici anni bellissimi, il punto più alto il Mondiale in Brasile. Ma è il momento di voltare pagina».
    A giugno c’è l’amichevole tra la Bosnia e l’Italia del “suo” Spalletti.«Mi farebbe piacere ritrovarlo, vediamo. Luciano è un tecnico strepitoso, sono contento di vederlo ct della Nazionale. L’Italia si riorganizza con i tanti giovani che stanno emergendo. La certezza di questo gruppo è proprio quella di avere un grandissimo allenatore che ha fatto magie con il Napoli e adesso mette bene in campo la squadra e le sta dando idee interessanti. Sono certo che farà bene all’Europeo».
    Il Napoli è passato per poco tempo a un altro allenatore che lei conosce bene.«Non è stato uno scherzo per Garcia. Onestamente dopo uno scudetto non lo sarebbe stato per nessuno. Rudi aveva tanta pressione, Napoli è una piazza favolosa e al tempo stesso difficile: l’ambiente voleva dei risultati immediati e non sono state rispettate le aspettative di inizio stagione. Con Spalletti hanno giocato un calcio favoloso, sostituirlo non sarebbe stato semplice per nessuno».
    Napoli resta una piazza intrigante.«Assolutamente, e per qualsiasi giocatore. Avevo avuto qualche contatto in passato, ma non siamo mai andati fino in fondo. Sarebbe stato bellissimo giocare a Napoli, è un posto strepitoso. Il sentimento che i tifosi hanno per la squadra è incredibile, come a Roma dove ho trascorso cinque anni indimenticabili».
    Poi però ha deciso di andare via.«Questo è il calcio. Sono rimasto cinque anni, ma già in precedenza avevo rifiutato tante opportunità. La Juventus mi voleva già alla fine del terzo anno, rifiutai perché sentivo di dover dare ancora qualcosa, volevo provare a vincere con la Roma. Non ci siamo riusciti, così ho deciso di provare altro. L’ho fatto soffrendo, ma sapevo che quella era la decisione giusta. Mi cercava anche il Psg, sono andato alla Juve e non ho rimpianti. La Roma comunque resterà sempre nel mio cuore. A proposito, glielo dico subito: non avevo alcun dubbio su Daniele».
    Lei non è il primo che lo dice.«Ho trascorso con lui cinque anni e mi aspettavo di ritrovarlo un giorno in panchina. Sono felice, è un amico e gli voglio bene. Sta mostrando il suo calcio e sono contento del rinnovo. Ora arriva il difficile: riuscire a mantenere questo livello. Lui lo ripete sempre: questo lavoro è favoloso, ma è da pazzi tra studio e pressioni. Daniele conosce la piazza, sa gestire bene l’ambiente e anche la stampa. Lo sento parlare, ci sa fare».
    Nello spogliatoio aveva un peso rilevante.«Il primo difensore di ogni compagno di squadra. Se c’era qualcuno che parlava male di te, lui era sempre pronto a proteggerti. Da leader. Ed era il primo ad alzare la voce quando serviva, e così è anche da allenatore. Trova sempre le parole giuste. Sa meritarsi il rispetto dello spogliatoio. Ho avuto due fuoriclasse alla Roma: Totti era il leader tecnico, faceva magie in campo, De Rossi quello politico, lo definisco così. Mi ha sostenuto anche in un momento complicato alla Roma».
    Quale? Quando?«Ho avuto difficoltà con Zeman, non mi vedeva. E in un primo momento non faceva giocare neanche Daniele. Ma lui mi ha difeso e tranquillizzato. “Ma come fa a non capire quanto sei forte e utile in campo?”, diceva. Insomma, mi ha aiutato a superare il momento negativo. Non ero abituato a non giocare, e a un calciatore basta un attimo per cadere in una crisi di fiducia».
    De Rossi contro il Milan è stato perfetto.«Esatto, ha preparato la doppia sfida in modo impeccabile sotto l’aspetto tattico e mentale. Questo perché è intelligente, serio e preparato. Ma anche perché ha avuto tanti allenatori forti da cui ha imparato proprio mentre giocava. Ha preso qualcosa da loro e ha sviluppato un suo calcio. La mossa di El Shaarawy a destra per bloccare Theo e Leao? Sorprendente e perfetta, e avrà ripensato a qualche mossa simile fatta da qualche suo allenatore in passato. Mi viene in mente Spalletti, ad esempio».
    Glielo ricorda?«Non esattamente, Daniele sta sviluppando un suo tipo di calcio. Diverso dal passato. Lui fa parte di una nuova generazione di allenatori, sta portando qualcosa di personale. Il calcio sta cambiando, ma è chiaro che tragga spunto anche da Spalletti e da altri. Ha il suo stile di gioco con un calcio offensivo e propositivo, ma allo stesso tempo tiene anche la squadra corta e non concede troppo. Daniele ha una sua visione, non copia, trae spunto, perfeziona, completa. E rischia. Mi sarebbe piaciuto averlo come tecnico».
    Il Bayer Leverkusen è una bella gatta da pelare.«Xabi è un altro emergente, intelligente, carismatico, educato. Il Bayer è tosto, ma la Roma può farcela. Il Bayer paga forse l’inesperienza in Europa, la Roma invece arriva da due finali e può trarne vantaggio. Può vincere l’Europa League e qualificarsi in Champions».
    L’esonero di Mourinho l’ha sorpresa?«Supersorprendente, lo ammetto. Anche perché la Roma veniva da un trofeo vinto e una finale europea andata come sappiamo. E la piazza lo amava. Ma il calcio è questo, si dimentica tutto e la società ha deciso così. Perfetta la scelta del sostituto, Mou comunque ha fatto un grandissimo lavoro sul piano della mentalità».
    Non se la passa bene nemmeno Allegri.«È tornato alla Juve dopo che al 99%, e lo so per certo, stava per chiudere con il Real Madrid. Per lui la Juve è importantissima. Tutto quello che è successo al club ha inciso sulle scelte e sulle prestazioni della squadra, per questo mi sembra impossibile attribuire a Max le colpe di un rendimento non sempre esaltante. Allegri rimane Allegri, uno dei più vincenti e tanti club lo vorrebbero in panchina. Ha fatto il massimo fino a questo momento e non penso sia colpa sua se ci sono stati dei periodi negativi. In questi ultimi anni ha perso giocatori importanti».
    Dybala, ad esempio.«E non solo. Ronaldo, Chiellin i, Mandzukic, Bonucci, Buffon. Paulo è uno dei calciatori che più ho amato in campo, tra i più forti con i quali ho giocato. È tra i migliori tre del campionato, è un giocatore stratosferico. Sente il calcio, sa di calcio, ci capivamo a occhi chiusi. Esiste una Roma con Dybala e ce n’è una senza: due squadre completamente diverse. Non solo per i gol, ma anche per le occasioni che crea. I suoi passaggi non sono mai banali, e li fa a occhi chiusi. Per qualità tecniche e talento si diceva la stessa cosa quando la Roma aveva Totti. C’era una Roma con Checco e una senza. Spero che la proprietà faccia di tutto per trattenerlo. Sento spesso Paulo, è molto contento di Roma e della Roma, non faccio fatica a capire».
    Chi vince la Champions?«Il Real Madrid».
    E l’Europa League?«La Roma, spero (ride, ndr). Ho visto l’Atalanta battere il Liverpool, è stata incredibile. Ecco, odiavo giocare contro di loro, era davvero difficile affrontarli: un disastro! Gasperini sta facendo qualcosa di strepitoso e non da ieri».
    Si immagina allenatore?«Studierò per diventarlo. Adesso vedo il calcio alla mia maniera e vorrei trasmetterlo ai giocatori. Il calcio è nel mio sangue, e spero di affrontare un giorno tanti amici prima giocatori e ora allenatori». LEGGI TUTTO

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    Salernitana-Fiorentina diretta ore 18: dove vederla in tv, streaming e formazioni

    La probabile formazione di Colantuono
    SALERNITANA (4-4-1-1): Costil; Pierozzi, Fazio, Pirola, Bradaric; Vignato, Legowski, Basic, Tchaouna; Candreva; Ikwuemesi. All.: Colantuono
    A disposizione: Fiorillo, Ochoa, Allocca, Pellegrino, Pasalidis, Zanoli, Martegani, Sfait, Sambia, Gomis, Simy, Weissman.
    Indisponibili: Kastanos, Dia, Maggiore, Manolas, Boateng, Gyomber. Squalificati Coulibaly. Diffidati: Candreva, Gyomber, Pierozzi, Pirola.
    La probabile formazione di Italiano
    FIORENTINA (4-2-3-1): Christensen; Faraoni, Quarta, Ranieri, Parisi; Maxime Lopez, Duncan; Ikoné, Barak, Sottil; Kouame. All.: Italiano
    A disposizione: Terracciano, Martinelli, Kayode, Dodo, Biraghi, Milenkovic, Biagetti, Arthur, Mandragora, Castrovilli, Infantino, Caprini, Sene.
    Indisponibili: Belotti, Beltran, Bonaventura, Comuzzo, Gonzalez, Nzola. Squalificati: -. Diffidati: Milenkovic.
    Salernitana-Fiorentina, la cronaca
    Dopo aver conquistato la semifinale di Conference League al termine del doppio confronto con il Plzen, la Fiorentina vuole tornare alla vittoria in campionato. Il successo manca dallo scorso 26 febbraio, quando la squadra di Italiano si impose al Franchi contro la Lazio. I viola affronteranno all’Arechi una Salernitana vicina alla retrocessione in Serie B, ma i granata puntano a conquistare un risultato positivo tra le mura amiche. 
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    Diretta Monza-Atalanta ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    La partita con il Monza rappresenta una bella occasione: i biancorossi giocano un buon calcio e ti lasciano, allo stesso tempo, giocare. L’Atalanta già contro il Verona aveva fatto vedere cose molto buone e migliori rispetto a Cagliari ma, avanti di due reti, i bergamaschi si sono fatti raggiungere e hanno poi fallito a più riprese il gol della vittoria nel finale. Contro i brianzoli sarebbe molto importante tornare al successo anche in campionato, per mettere pressione alla Roma che lunedì gioca con il Bologna e giovedì 25 aprile terminerà la sfida interrotta a Udine.  
    Monza-Atalanta: quote e consigli sulle puntate
    Segui la diretta di Monza-Atalanta su Tuttosport.com
    Dove vedere Monza-Atalanta streaming e diretta tv
    Monza-Atalanta, gara valida per la 33ª giornata di campionato e in programma alle ore 20:45 allo U-Power Stadium di Monza sarà visibile in diretta in streaming su Dazn. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito
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    Le probabili formazioni di Monza-Atalanta
    MONZA (4-2-3-1): Di Gregorio; Birindelli, Izzo, Pablo Marì, A.Carboni; Bondo, Gagliardini; Colpani, Pessina, Zaerbin; Djuric. Allenatore: Palladino.A disposizione: Sorrentino, Gori, Donati, Caldirola, Pedro Pereira, D’Ambrosio, Kiryakopoulos, V.Carboni, Maldini, Vignato, Colombo. Indisponibili: Caprari, Machin, Bettella, Mota Carvalho, Ciurria. Squalificati: Gomez, Akpa Akpro. Diffidati: Gagliardini, Djuric.
    ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi; Toloi, Hien, Kolasinac; Holm, Ederson, Pasalic, Zappacosta; Miranchuk; De Ketelaere, Lookman. Allenatore: Gasperini.A disposizione: Musso, Rossi, Djimsiti, Bonfanti, Hateboer, Bakker, Ruggeri, Adopo, Koopmeiners, Scamacca,Touré. Indisponibili: Scalvini. Squalificati: nessuno. Diffidati: Gasperini, Lookman, Hateboer, Kolasinac, Koopmeiners.
    Arbitro: Giua (Olbia).Assistenti: Dei Giudici e Bercigli.IV uomo: Zufferli.Var: Mariani.Avar: Serra.
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    Diretta Torino-Frosinone ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Torino-Frosinone: quote e consigli sulle puntate
    Segui la diretta di Torino-Frosinone su Tuttosport.com
    Dove vedere Torino-Frosinone streaming e diretta tv
    Torino-Frosinone, gara valida per la 33ª giornata di campionato e in programma alle ore 15 allo stadio Olimpico di Torino sarà visibile in diretta in streaming su Dazn. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito
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    Le probabili formazioni di Torino-Frosinone
    TORINO (3-4-2-1): Scuffet; Milinkovic-Savic; Tameze, Buongiorno, Rodriguez; Bellanova, Linetty, Ilic, Vojvoda; Vlasic, Okereke; Zapata. Allenatore: Paro.A disposizione: Gemello, Popa, Lovato, Masina, Lazaro, Ciammaglichella, Kabic, Sanabria, Pellegri. Indisponibili: Djidji, Gineitis, Savva, Sazonov, Schuurs. Squalificati: Ricci. Diffidati: Linetty, Lovato.
    FROSINONE (3-4-2-1): Turati; Lirola, Okoli, Romagnoli; Valeri, Barrenechea, Mazzitelli, Zortea; Soulé, Reiner; Cheddira. Allenatore: Di Francesco.A disposizione: Cerofolini, Frattali, Monterisi, Lusuardi, Brescianini, Seck, Gelli, Ibrahimovic, Garritano, Kvernadze, Baez, Cuni, Kaio Jorge, Ghedjemis. Indisponibili: Bonifazi, Casom Harroui, Kalaj, Marchizza, Oyono. Squalificati: nessuno. Diffidati: Barrenechea, Oyono, Soulè.
    Arbitro: Rapuano (Rimini).Assistenti: M.Rossi e Mastrodonato.IV uomo: Camplone.Var: Valeri.Avar: Marini.
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    Calzona dopo Empoli-Napoli: “Colpa mia, ma la situazione era grave”

    21:32
    De Laurentiis negli spogliatoi all’intervallo
    Secondo quanto riportato dai bordocampisti presenti al Castellani, al termine del primo tempo il presidente De Laurentiis sarebbe sceso negli spogliatoi. Il Napoli era andato all’intervallo già in svantaggio contro l’Empoli e la sortita del patron non ha poi sortito l’effetto sperato.

    20:57
    Il laconico commento del sito ufficiale
    Il sito ufficiale del Napoli nel commentare con una mini sintesi il match di Empoli, chiosa laconicamente: “Il Napoli subisce la decima sconfitta in campionato che affievolisce e defocalizza i barlumi di luce per la tortuosa strada che porta in Europa”.

    20:42
    Mazzocchi sul confronto con i tifosi
    Mazzocchi ha poi raccontato del confronto con i tifosi: “La contestazione? Sono tifosi che fanno sacrifici per stare vicino alla squadra ed è giusto dopo tante gare che non sono andate come volevamo, dare loro soddisfazione ed ascoltare cosa ci dicono”.

    20:40
    Mazzocchi sul momento della squadra
    A fine partita ha parlato anche Pasquale Mazzocchi, che si è soffermato sul momento suo e della squadra: “Sono arrivato insieme al secondo allenatore e si percepiva che la squadra fosse in difficoltà. Sto cercando di mettere entusiasmo negli allenamenti, alzare l’intensità per far sì che gli undici che vanno in campo la domenica diano il massimo, ma non è un buon momento nè per me né per la squadra”.

    20:29
    Calzona sulla contestazione dei tifosi
    Calzona, infine, non si sottrae a un commento sulla rabbia dei tifosi: “Personalmente chiedo scusa ai tifosi del Napoli, a chi ci segue in trasferta, a chi fa tanti sacrifici. La contestazione ci sta tutta, la dobbiamo accettare. I tifosi napoletani fanno anche contestazioni equilibrate: posso solo ringraziarli e chiedere scusa per una stagione non bella”.

    20:27
    Calzona sui nuovi arrivati
    Calzona non fa sconti neanche ai nuovi arrivati, probabilmente in particolare a qualche scontento: “I giocatori nuovi sono arrivati in una stagione balorda. Quando si entra in corsa si vuole dimostrare di fare sempre qualcosa di più. Ma ci sono gli allenamenti, gli spezzoni di partita, dove si può dimostrare che in una squadra come il Napoli, ci si può stare”.

    20:24
    Calzona scuote la squadra
    Il messaggio alla squadra da parte di Calzona prosegue in modo molto chiaro: “Dobbiamo guardare alla prossima partita: bisogna lavorare molto sull’orgoglio. Stiamo lavorando tanto dal punto di vista tattico, ma se non capiamo che ci sono cose da migliorare che vanno oltre la tattica, non andremo lontano: la voglia di vincere, l’aggressività”.

    20:19
    Calzona sulla situazione che ha trovato
    Calzona prova a voltare pagina e chiede ai suoi giocatori di reagire: “Le vicissitudini del Napoli di quest’anno sono note. Onestamente non pensavo di trovare una situazione del genere. Giocando ogni tre giorni, qualche magagna l’abbiamo nascosta, ma poi sono uscite fuori. Dobbiamo uscire da questa situazione: lo dobbiamo alla società, che ci fa lavorare nel migliore dei modi, alla città e ai tifosi”.

    20:14
    Calzona si prende le colpe
    Calzona poi si assume tutte le responsabilità della situazione: “Siamo troppo leziosi, soprattutto nel primo tempo. La mancanza di rabbia nel riconquistare la palla è qualcosa che ci portiamo dietro da quando sono arrivato io. La colpa è mia, perchè non sono riuscito ad inculcargli il pensiero di andare a recuperare la palla alta e di essere aggressivi. Siamo una squadra forte, che deve stare più su in classifica. Se non ci siamo, la colpa è principalmente la mia”.

    20:11
    Calzona sulla Champions
    Quanto alle speranze di rimonta, Calzona è molto chiaro: “Se non vinciamo le partite e addirittura le perdiamo, è difficile pensare alla Champions. Dobbiamo onorare la maglia, dare di più: siamo la squadra che ha segnato di meno nei primi quindici minuti Non abbiamo mai un approccio come si deve. L’Empoli invece lo ha avuto ed ha vinto la partita”.

    20:09
    Calzona critica l’approccio
    Non si nasconde Calzona, che prova subito a dare una spiegazione alla pesante sconfitta: “Non ha funzionato l’approccio alla partita. L’Empoli è stato feroce, noi non abbiamo mai affondato. Siamo stati timidi ed è inconcepibile. La responsabilità è la mia perchè non sono riuscito a trasmettere a questa squadra la voglia di provarci fino alla fine”.

    20:07
    Squadra a rapporto dai tifosi
    Al termine del match i giocatori del Napoli sono arrivati sotto il settore ospiti, dove hanno scambiato alcune parole con i delusi tifosi del Napoli, che già prima del match avevano inscenato una manifestazione di protesta.

    19:46
    A breve le parole di Calzona al termine di Empoli-Napoli
    Grande attesa per le dichiarazioni del tecnico degli azzurri al termine della sfida di campionato contro l’Empoli.

    Stadio Castellani – Empoli LEGGI TUTTO

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    Marelli: “Mina pericoloso, è rigore per la Juve. Bremer? Era di spalle”

    Rigori, polemiche e tantissimi dubbi: come sempre il Var non ha chiarito al meglio le varie situazioni successe all’interno di Cagliari-Juventus, soprattutto ha fatto discutere su alcune decisioni o non decisioni, come la gomitata rifilata da Mina ad Alcaraz. L’episodio è successo al sesto minuto della gara con il punteggio ancora inchiodato sullo 0 a 0, ma né arbitro né da Lissone sono intervenuti per rivedere l’azione e valutarne le possibili sanzioni tra rigore e cartellino per il colombiano. Su questa circostanza ha detto la sua a Dazn l’ex arbitro Luca Marelli che ha analizzato anche gli altri penalty concessi al Cagliari. 
    Marelli, Mina-Alcaraz e i rigori del Cagliari
    Luca Marelli ha parlato così dei due rigori fischiati dall’arbitro Piccinini: “Il secondo rigore (quello di Szczesny su Luvumbo n.d.r.) è abbastanza evidente. Mentre sul primo c’è qualcosa da dire. Bremer si sbilancia scontrandosi con Gatti e, girato di schiena, colpisce il pallone con il braccio largo. Possiamo analizzare l’episodio con dei pro e dei contro. Nel primo caso c’è aumento del volume corporeo e il tocco è causato dallo scontro di due giocatori della Juve. Sui contro, invece, c’è il fatto che il difensore brasiliano è di spalle rispetto al colpo di testa e questa situazione non sarebbe punibile, ma con il braccio sopra l’altezza della spalla è quasi sempre rigore automatico”.

    Per quanto riguarda lo scontro Mina-Alcaraz: “In campo in pochissimi se ne sono accorti, infatti anche la Juve non si è lamentata. Ma effettivamente il gomito destro di Mina si allarga con molta pericolosità sulla testa di Alcaraz provocandogli una ferita. In questo caso si dovrebbe considerare la punibilità del gesto. A mio parere, in questa circostanza, c’è imprudenza da parte del difensore del Cagliari. E’ vero che sta saltando verso il pallone, ma quel braccio si allarga troppo verso la testa del giocatore della Juventus e pertanto ci stava il calcio di rigore, con ammonizione”. LEGGI TUTTO

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    Verona-Udinese ore 20.45: dove vederla in tv, streaming e formazioni

    La probabile formazione di Baroni
    HELLAS VERONA (4-2-3-1): Montipò; Tchatchaoua, Magnani, Dawidowicz, Cabal; Serdar, Duda; Folorunsho, Suslov, Noslin; Bonazzoli. All.: Baroni 
    A disposizione: Chiesa, Perilli, Belahyane, Vinagre, Coppola, Centonze, Charlys, Lazovic, Tavsan, Swiderski, Mitrovic, Henry. 
    Indisponibili: Cruz. Squalificati -. Diffidati: Folorunsho.
    La probabile formazione di Cioffi
    UDINESE (3-5-1-1): Okoye; Perez, Bijol, Kristensen; Ehizibue, Walace, Payero, Kamara, Samardzic; Pereyra; Lucca. All.: Cioffi
    A disposizione: Silvestri, Padelli, Kabasele, Tikvic, Ferreira, Ebosele, Zarraga, Zemura, Brenner, Success, Davis.
    Indisponibili: Ebosse, Giannetti, Lovric, Deulofeu, Thauvin. Squalificati: -. Diffidati: Perez, Giannetti, Ebosele, Thauvin, Success.
    Verona-Udinese, la cronaca
    Scontro salvezza di grande importanza quello che andrà in scena questa sera tra Verona e Udinese. In palio ci sono tre punti preziosi per la corsa verso la salvezza. Come ci arrivano le due squadre? Il Verona è reduce da un buon pareggio rimediato in casa dell’Atalanta, ma la vittoria manca dallo scorso 10 marzo, quando la squadra di Baroni si impose al Via del Mare contro il Lecce. L’Udinese, invece, non ha completato il match con la Roma a causa del malore di N’Dicka, con la sfida che riprenderà il prossimo 25 aprile dal minuto 71. 
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    Diretta Empoli-Napoli ore 18: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Segui la diretta di Empoli-Napoli su Tuttosport.com
    Dove vedere Empoli-Napoli: streaming e diretta tv
    Il match tra le formazioni di Nicola e Calzona è in programma sabato 20 aprile alle ore 18 allo stadio Castellani. L’incontro sarà trasmesso in streaming su DAZN e in diretta tv sui canali Sky Zona Dazn (canale 214).
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    Empoli-Napoli, le probabili formazioni
    EMPOLI (3-4-2-1): Caprile; Bereszynski, Walukiewicz, Luperto; Gyasi, Marin, Maleh, Pezzella; Zurkowski, Cambiaghi; Niang. Allenatore: Nicola. A disposizione: Perisan, Seghetti, Goglichidze, Grassi, Shpendi, Kovalenko, Caputo, Cacace, Cerri, Cancellieri, Fazzini, Destro, Bastoni. Indisponibili: Ebuehi, Ismajli, Berisha. Squalificati: /.
    NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Ostigard, Juan Jesus, Mazzocchi; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. Allenatore: Calzona. A disposizione: Gollini, Contini, Natan, Dendoncker, Traorè, Cajuste, Ngonge, Simeone, Lindstrom, Raspadori. Indisponibili: Olivera. Squalificati: Rrahmani, Mario Rui.
    ARBITRO: Manganiello della sezione di Pinerolo. ASSISTENTI: Del Giovane-Liberti. QUARTO UFFICIALE: Baroni. VAR: Di Paolo. ASS. VAR: Abisso.
    Empoli-Napoli: scopri tutte le quote LEGGI TUTTO