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    LIVE Al 45′ Real Sociedad-Inter 1-0: Inzaghi cerca la scossa con Thuram, Dimarco e Frattesi

    Triplo esordio dal 1’—  

    Un cambio a sorpresa nell’undici interista giusto a ridosso della partita. Dopo l’ultima riunione tecnica in albergo delle 18, Simone Inzaghi ha preso la sua decisione spiazzante per l’attacco nerazzurro: ha scelto di iniziare la sfida di Champions contro la Real Sociedad con Marko Arnautovic titolare accanto a Lautaro Martinez. Dopo quattro partite di fila giocate in campionato dal primo minuto da Marcus Thuram, il francese in gran forma si siede quindi in panchina. Al contrario, per il centravantone austriaco è il debutto da titolare nella sua seconda vita nerazzurra. Fino a ieri sera il figlio di Lilian era comunque in grande vantaggio sul compagno, tanto è vero che è stato provato lui ad Appiano nella formazione titolare accanto al collega argentino. Poi pochi minuti fa la decisione di puntare sui chili e i centimetri dell’ex punta del Bologna contro una difesa fisica come quella dei baschi, con la possibilità di utilizzare Thuram come arma in corso quando si apriranno gli spazi. Per il resto, confermato anche il debutto di Pavard nel ruolo di braccetto destro nella posizione occupata solitamente da Darmian, e la chance di Asllani come regista al posto dell’infortunato Calhanoglu. Carlos Augusto, invece, al posto di Dimarco. (cont.)Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Asllani, Mkhitaryan, Carlos Augusto; Lautaro, Arnautovic. LEGGI TUTTO

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    Gasperini, conferenza Atalanta-Rakow: il ko di Scamacca e le alternative

    BERGAMO – Giovedì, ore 21, l’Atalanta farà il suo esordio in Europa League ospitando i polacchi del Rakow Czestochowa, Gian Piero Gasperini ha parlato ai microfoni di Sky Sport alla vigilia.

    L’allenatore della Dea sul ritorno in Europa e sull’avversario da non sottovalutare: “Ritornare in Europa League dopo esser stati fuori un anno è bello. Assaporiamo questa nuova possibilità di giocare questa competizione. Nessuna squadra italiana può permettersi di prendere sotto gamba nessuno. Il livello del calcio europeo si è alzato di molto. Rakow è una squadra che ha vinto il campionato. E’ un girone difficile, speriamo di passare il turno. Abbiamo un’identità precisa e siamo consolidati. In attacco pensavamo di poter lavorare su qualcosa di nuovo ma abbiamo avuto questo problema con Scamacca e Touré. In Europa ogni partita è importante e si alza il ritmo”.

    Sul blackout di Firenze

    “La squadra ha un’identità precisa. A parte l’attacco e Kolasinac è la squadra degli altri anni. Chiaro che gli anni passano e pensavamo di poter lavorare su qualcosa di nuovo ma gli infortuni di Touré e Scamacca complicano le cose. Il problema di Scamacca è meno grave ma stare fuori anche 15 giorni vuol dire saltare cinque partite. Per il resto è chiaro che siamo all’inizio e qualche amnesia ci è costata in termini di risultato ma abbiamo fatto ottime prestazioni”. LEGGI TUTTO

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    Lazaro: “Questo è il posto ideale per me”. Soppy: “Walker e James i miei modelli”

    Esperienza ed esplosività per Juric: i due nuovi acquisti granata si sono presentati ai tifosi in conferenza stampa

    Inviato a Torino Mario Pagliara
    20 settembre

    – torino

    Oltre il ruolo, c’è un sorriso grande così a tenere insieme l’esperto Valentino Lazaro e il giovane, giovanissimo, Brandon Soppy. A Salerno, il primo ha inciso partendo titolare, il secondo è entrato in corsa cominciando a far brillare il suo potenziale. “Abbiamo sicuramente iniziato bene il campionato – racconta Valentino Lazaro -, ma il nostro obiettivo resta quello di ragionare partita dopo partita. Adesso il nostro imperativo è testa bassa e pedalare, poi a febbraio potremmo cominciare a ragionare sugli obiettivi”. Lazaro è reduce già dallo scorso campionato con il Torino, ma da quest’estate è di proprietà dei granata. “Quest’estate ho voluto fortemente il Toro e volevo solo il Toro, perché qui conosco tutti e mi trovo benissimo con tutti. E sapevo che questo è il posto ideale per me”.

    talento—  Soppy, classe 2002, ha invece messo piede da poche settimane al Filadelfia, dopo le esperienze italiane a Udine e a Bergamo. “Nelle mie prime esperienze italiane, pur avendo giocato poco, ho imparato molte cose – riflette Soppy -, ma ora mi sento sicuramente pronto. Il Torino è stata la scelta giusta in questo momento della mia carriera, perché un allenatore come Juric mi potrà aiutare sicuramente tantissimo nella crescita. Ovviamente, i gol e gli assist sono importanti, ma io voglio aiutare la squadra a vincere perché questo mi rende felice”. Soppy sprigiona positività da ogni lato, con quel suo sorriso che emana felicità. Si riconosce l’attitudine naturale ad essere un uomo spogliatoio. “A me piace lavorare tantissimo, nella mia vita sono molto concentrato sul calcio. I miei modelli da bambino? Walker e Reece James”. LEGGI TUTTO

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    Bayern, Real, Juve, Napoli: Frosinone sogna con le stelline delle big

    Dietro la squadra di Di Francesco che ha iniziato benissimo in campionato c’è una strategia di mercato precisa: così il ds Angelozzi ha attinto a piene mani dalle grandi d’Europa

    “Beati i primi che dovevano essere ultimi”. Capovolgiamo la frase evangelica e adattiamola al meraviglioso avvio di campionato del neo promosso Frosinone. A luglio i bookmaker erano implacabili e prevedevano l’immediata retrocessione per via di quella campagna acquisti al risparmio e piena di giovani spesso sconosciuti. Invece i gialloblù hanno prodotto tre indizi importanti (che sanno più di una prova) con le vittorie su Atalanta e Sassuolo, includendo il sostanzioso pareggio di Udine. Così quel pomposo quinto posto condiviso con 7 punti è un aperitivo da sogno per quest’incrociatore d’assalto approntato in economia, ma con grande saggezza.  LEGGI TUTTO

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    Islanda, Kazakistan, Israele, 5mila km per una partita: è la Conference dei viaggi infiniti

    “Conta il viaggio, non la destinazione” ovvero una declinazione di Marcel Proust (riadattato anche da capitan Jack Sparrow, uno che di lunghe traversate se ne intende) con vista sulle gare del giovedì sera. Se la Champions è la Coppa dalle Grandi Orecchie, la Conference League assomiglia molto alla Coppa dalle Grandi Distanze: quelle che emergono dagli otto gironi sono traversate non indifferenti, veri e propri tour del continente dai confini con il Mar Glaciale Artico fino alle porte dell’Asia. Abbiamo considerato, in linea d’aria, la tratta più lunga per ogni girone, giocando a calcolare la partita più “lontana” per ogni gruppo: alla Fiorentina tutto sommato non è andata male. Mentre il Girone B… LEGGI TUTTO