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    Natan al Napoli, dal Brasile arrivano conferme: i dettagli dell’operazione

    NAPOLI – L’arrivo di Natan al Napoli ha avuto conferma anche dal Brasile. Il 22enne difensore del Bragantino, infatti, è stato escluso dalla lista dei convocati per la partita di domani contro il Coritiba visto che il suo trasferimento in Italia è ormai in fase conclusiva. Stando a “Globoesporte”, il Napoli sborserà circa 10 milioni di euro per il suo cartellino, col 12% che andrà al Flamengo e il 18% al Porto Vitoria. Natan era arrivato al Bragantino nel 2021 in prestito dal Flamengo e un anno dopo era stato riscattato per 22 milioni di reais, circa 4 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Shomurodov: “È un Cagliari che ti ricarica”. E su Ranieri e Mourinho…

    «Mi trovo bene con la squadra, con i ragazzi, con il mister. Le vacanze sono state lunghe, praticamente sono durate un mese… I primi giorni è stato più difficile, ma adesso va molto meglio e sto bene. Mi sento carico e non vedo l’ora che inizi il campionato».
    Vacanze a casa?
    «Sì, in Uzbekistan».
    Ce lo racconta, l’Uzbekistan? Probabilmente la maggior parte di noi italiani non saprebbe collocarlo geograficamente in modo esatto… Nonostante una delle canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana si intitoli proprio Samarcanda!
    «Samarcanda è una città storica, ci vengono tanti turisti. Poi ci sono Bukhara e Khiva. Tutte e tre sono affascinanti, artistiche. E c’è la capitale Tashkent, anche questa molto bella. Io sono nato a Jarkurgan, l’accademia l’ho fatta a Mashal, è lì che ho iniziato a giocare a calcio. In Uzbekistan amiamo molto il calcio, è il primo sport. Poi ci piace molto la boxe: otteniamo risultati alle Olimpiadi, ai Mondiali. Io, però, venendo da una famiglia di calciatori, ho subito iniziato a giocare a calcio».
    Il piccolo Messi…
    «Massì, i giornalisti mi hanno soprannominato così, anche se non c’entro niente con lui. Né come fisico, né come modo di giocare. E poi Messi è Messi. Chissà come è nata questa cosa. Ora comunque non ho soprannomi, sono Eldor e basta».
    C’è qualche attaccante che ha ammirato e studiato in modo particolare?
    «Da ragazzino avevo Drogba e Fernando Torres come idoli, li studiavo e cercavo di capire i loro movimenti. Ora, beh, studio soprattutto i movimenti e gli schemi che mi suggeriscono i miei allenatori. Studio con Ranieri».
    Com’è stato l’impatto con il mister?
    «Ottimo. Anche se non ci siamo ancora detti nulla di speciale, ovviamente. La stagione è solo all’inizio. Mi ha chiesto come stavo fisicamente. So che può aiutarmi a crescere, ad esprimermi al meglio».
    L’obiettivo è quello di tornare alle prestazioni e alla continuità dell’esperienza al Genoa, giusto? Cosa serve per rendere di nuovo a quei livelli?
    «Conta molto l’aspetto psicologico. Mi sentivo forte, c’era l’ambizione. Sentivo la fiducia. Qui a Cagliari ci sono tutti gli ingredienti per ripetermi e credo possa essere l’occasione giusta: allenatore esperto e preparato, una società che crede in me, un bel gruppo pieno di entusiasmo. Tanti tifosi sono venuti con passione a fare il tifo anche in ritiro. Al campo, in albergo: ci aiutano tanto. La rimonta dello scorso anno ha entusiasmato la piazza e in squadra sento che c’è consapevolezza, c’è fiducia. Quelle partite di carattere giocate contro il Bari hanno colpito anche me e sono state una delle cose a cui ho pensato quando è capitata l’occasione di venire al Cagliari».
    Tra i nuovi compagni chi la sta aiutando di più a entrare nel gruppo?
    «Edoardo Goldaniga, che conosco dai tempi del Genoa. Poi anche altri giocatori più “vecchi”, i senatori. Pavoletti, ad esempio».
    Ruolo d’attacco: ha preferenze?
    «Quando si gioca con due attaccanti per me è più facile, io ho sempre giocato così e sono più vicino alla porta. Se gioco a tre devo stare a sinistra e ho bisogno di più tempo: devo dribblare e attaccare lo spazio. È diverso». LEGGI TUTTO

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    Atalanta: Scamacca a Roma, subito le visite mediche. Hojlund-United è ufficiale

    Gasperini avrà il suo nuovo attaccante. Fissati i test nella Capitale, poi andrà a Bergamo. La punta danese al Manchester

    Comincia da Roma l’avventura nerazzurra di Gianluca Scamacca. Nelle ultime ore l’Atalanta ha superato la concorrenza dell’Inter con un blitz, presentando un’offerta sia al West Ham che all’attaccante della nazionale italiana: 25 milioni di parte fissa, più 5 di bonus e una percentuale del 10% sulla possibile, futura, rivendita. E così, questo pomeriggio Scamacca è atterrato a Roma dall’Inghilterra e si è recato a Villa Stuart per effettuare le visite mediche ed iniziare la sua avventura bergamasca, nella Dea di mister Gian Piero Gasperini. 

    8 gol con il west ham—  Classe 1999, 25 anni il prossimo gennaio, il centravanti romano è reduce dalla vittoria della Conference League con il West Ham. Approdato a Londra l’estate scorsa, per circa 36 milioni di euro, dopo un campionato da protagonista al Sassuolo (16 reti nella Serie A 2021/22), Scamacca ha segnato 8 reti nella sua stagione inglese, tra Premier League e coppe, condizionato anche da qualche infortunio di troppo. E ora è pronto a ripartire da Bergamo.

    hojlund ufficiale—  E nel frattempo è arrivato il comunicato dell’Atalanta che ha ceduto “a titolo definitivo al Manchester United le prestazioni sportive di Rasmus Hojlund” che il club “ringrazia e saluta affettuosamente”. L’operazione frutta all’Atalanta 75 milioni di euro più 10 di ulteriori bonus. LEGGI TUTTO