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    Dybala, prove d’Inghilterra? Da Wimbledon alla F1 con Ferrari e Red Bull

    Full immersion di sport ma niente calcio per l’attaccante argentino che, dopo essersi concesso una capatina a Wimbledon, ha prolungato la sua vacanza in Inghilterra, a quanto pare decisamente gradita, con una visita al paddock britannico.

    Dybala ospite del box Ferrari: chiacchierata con Leclerc e Sainz

    Dybala è stato ospite del box Ferrari dove si è intrattenuto a lungo a colloquio con Charles Leclerc e Carlos Sainz, che hanno soddisfatto le sue curiosità prima dell’avvio delle qualifiche (in cui si sono punzecchiati con un team radio di fuoco), poi ha cambiato scuderia per premiare Max Verstappen fresco di conquista della pole position.

    Dybala e Verstappen, stretta di mano tra campioni del mondo

    Ventisettima partenza dalla prima fila in carriera per il pilota olandese due volte campione del Mondo, che ha stretto la mano a Dybala che ha provato la gioia di salire sul tetto del mondo in Qatar con la sua Argentina. LEGGI TUTTO

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    Gli algoritmi possono aspettare: altro che Moneyball, per ora il Milan fa un mercato vecchia maniera

    Gli acquisti portati fin qui a termine dal club rossonero sono basati sui rapporti personali e sulla valutazione di giocatori già noti. Nulla, però, vieta di servirsi di entrambi i metodi

    Loftus-Cheek, Pulisic e i parametri zero Romero e Sportiello sono arrivati, presto potrebbero aggiungersi Reijnders e Chukwueze e uno tra Morata, Taremi o Scamacca: ma il Milan non doveva fare un mercato alla “Moneyball” tutto algoritmi e statistiche? LEGGI TUTTO

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    De Gea saluta il Manchester United: “Pronto a nuove sfide”. Strada spianata per Onana

    Il 32enne spagnolo ha pubblicato un post su Instagram ringraziando i tifosi dei Red Devils dopo 12 stagioni: “È stato indimenticabile”. Il portiere dell’Inter è pronto a raccogliere l’eredità

    È finita un’era. Quella di David De Gea, che dopo 12 lunghe stagioni saluta il Manchester United a fine contratto e lascia quindi la porta sguarnita. Lo ufficializza lui stesso con un post Instagram di addio, anche se era già noto da diversi giorni che tra i pali dei Red Devils ci sarebbe stato un cambio della guardia. E l’annuncio della separazione interessa anche a queste latitudini, perché ora tutto è formalmente apparecchiato per il trasferimento di André Onana in Premier League. Un domino che fa felice anche Anatoliy Trubin dello Shakhtar Donetsk, che sullo stesso social network ha dimostrato di seguire la faccenda con particolare interesse.

    La lettera—  “Volevo soltanto mandare questo messaggio di addio a tutti i tifosi del Manchester United. Vorrei esprimere la mia inscalfibile gratitudine e il mio apprezzamento – si legge nel post di De Gea – per l’amore degli ultimi 12 anni. Abbiamo vinto tanto da quando Sir Alex Ferguson mi ha portato in questo club. Ho provato un incredibile orgoglio ogni volta che ho vestito questa maglia, che ho guidato la squadra, che ho rappresentato questa istituzione, la più grande società nel mondo: un onore concesso a pochi fortunati calciatori. È stato un indimenticabile e vincente periodo da quando sono arrivato qua. Quando ho lasciato Madrid da giovane non avrei pensato di raggiungere simili traguardi insieme. Ora è il momento giusto di affrontare nuove sfide, di spingermi verso nuovi orizzonti. Manchester sarà sempre nel mio cuore, Manchester mi ha formato e non mi lascerà mai. Quante ne abbiamo passate insieme”. LEGGI TUTTO

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    Roma, è arrivato Mourinho: “Non mi aspetto niente dal mercato. Frattesi all’Inter? Non sono dispiaciuto”

    Il tecnico giallorosso è tornato nella Capitale, lunedì è in programma il raduno. Ha parlato anche del caso Chiffi: “Volevano facessi le scuse pubbliche”

    José Mourinho è tornato a Roma, pronto a vivere la sua terza stagione in giallorosso. Lo Special One è atterrato intorno alle 14.30 all’aeroporto di Ciampino con un volo da Lisbona, insieme al fedelissimo Nuno Santos. Sorrisi e abbracci con Marco, l’autista del club che lo ha prelevato al suo arrivo, ma soprattutto tanta voglia di parlare. Anche se, almeno per il momento il portoghese preferisce non sbilanciarsi sul mercato che il club di Firedkin sta portando avanti. “Sono sempre pronto” esordisce lo Special One intercettato dai cronisti presenti nello scalo romano, ma quando si tratta di parlare di possibili nuovi rinforzi per la sua squadra il tecnico si trincera dietro un sorriso e risponde serenamente: “Non mi aspetto niente, sono contento di tornare a lavorare. Non ho preferenze su un giocatore in particolare, il mercato non è per me, io penso solo a lavorare. Lunedì mattina alle 8 si lavora. Non penso a niente, io sono un uomo di campo, sono contentissimo”. Dunque nessuna telefonata ad Alvaro Morata o ad altri calciatori: “Non ho parlato con nessuno, solo con i miei giocatori. Morata? Non parlo di mercato. Dispiaciuto per Frattesi all’Inter? No”. L’allenatore non si sbilancia neanche sulla questione del rinnovo contrattuale di Paulo Dybala: “Ci ho parlato, ma come ho fatto con tutti gli altri”.

    Mourinho conferma invece la richiesta – che non ha avuto effetti – di scuse pubbliche da parte della Procura Federale sul caso Chiffi per vedere ridotta la sua sanzione (10 giorni di squalifica e 50 mila euro di ammenda): “E’ vero, me lo hanno chiesto. Non mi sorprende niente, invece che stare in panchina con questo caldo ad agosto sarò tranquillo al fresco”. Nessuna risposta invece riguardo il suo rinnovo di contratto e il presunto incontro con Dan Friedkin che sarebbe andato in scena un paio di settimane fa. Il tecnico infatti, dopo essersi concesso un selfie con una tifosa che lo aveva riconosciuto nel tragitto dal terminal, ha preferito salire in macchina congedandosi con un classico “Ciao ragazzi”. LEGGI TUTTO

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    Lukaku-Inter, dall’Inghilterra: “Il Chelsea chiede 45 milioni di euro”

    I media britannici riportano che i Blues non si accontenteranno di 30 milioni, negoziazioni aperte per il ritorno del belga a Milano

    Trenta milioni non bastano. L’avviso arriva chiaro e forte dall’Inghilterra ed è diretto all’Inter: i media britannici riportano infatti che il Chelsea non è intenzionato ad accettare un’offerta che si aggira intorno quella cifra e, anzi, fissa un prezzo. Per riportare Romelu Lukaku a Milano per la terza volta – a titolo definitivo – servono 45 milioni. La trattativa tra i due club non è ancora entrata nel vivo, ma è come se la pista fosse già calda: la forbice tra domanda e offerta è proprio di 15 milioni ed è lì che gli uomini mercato dei nerazzurri proveranno a trovare la quadra all’operazione già al momento della prima proposta ufficiale.

    Il calciatore non ha intenzione di tornare a Londra e di cominciare il precampionato con Mauricio Pochettino – che ovviamente ha già dichiarato di aspettarlo per il primo allenamento -, ma allo stesso tempo i Blues non vogliono svendere un attaccante pagato oltre 100 milioni soltanto due anni fa. È tutto pronto per il fischio d’inizio. LEGGI TUTTO

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    Due giocatori per ruolo: ecco come potrebbe giocare la nuova Roma di Mourinho

    Già ufficializzati gli arrivi a parametro zero di Aouar e Ndicka, la Roma lavora adesso per l’acquisto sul calciomercato di un centravanti e di ulteriori rinforzi a centrocampo. Mourinho punta ad avere almeno due alternative per ruolo. Ecco la probabile formazione 2023/24 dei giallorossi nel caso in cui riuscissero a concretizzare tutti i nuovi acquisti LEGGI TUTTO

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    Dal rinnovo di Calha al colpo Frattesi: Inter più avanti di tutti sul mercato

    CalhanogluÈ il mese in cui si cucina e confeziona il nuovo contratto di Hakan Calhanoglu. Pedina fondamentale della nuova Inter, destinato a raccogliere definitivamente l’eredita di Brozovic dopo i positivi “provini” nella seconda metà della scorsa stagione, il turco ha “ufficialmente” firmato il rinnovo del contratto mercoledì legandosi all’Inter fino al 2027. Ma l’accordo tra il club, il giocatore e il suo agente, Gordon Stipic, viene raggiunto a fine febbraio. L’accordo è totale, tanto che bastano una stretta di mano e un impegno verbale con la promessa di mettere tutto nero su bianco una volta chiusa la stagione. Detto, fatto. Decisivi la volontà del giocatore e il tempismo della dirigenza, che prospetta al turco un ruolo centrale nella futura Inter proprio mentre Inzaghi lo sta definitivamente consacrando nel ruolo di regista. LEGGI TUTTO

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    Da Lalas a Pulisic e Weah, tutti gli americani nel calcio italiano

    In principio fu il figlio dei fiori. Il primo calciatore americano in Italia fu Alexis Lalas, due stagioni con la maglia del Padova prima di tornare oltreoceano. Il difensore venne notato grazie all’esperienza positiva a Usa 1994, segnò un gol in Coppa Italia contro l’Inter e uno in Serie A contro il Milan campione d’Europa. Un biglietto da visita non male, che gli valse tra l’altro un’auto in premio come miglior statunitense dell’anno alla sua prima stagione. Qualche tempo fa raccontò così la sua esperienza nella penisola in un’intervista alla Gazzetta: “Ero un alieno, non sembrava possibile che suonassi la chitarra oltre a giocare. Comprai un fax enorme e i miei compagni non capivano che mi serviva per comunicare con l’altra parte del mondo. E poi ricordo la sorpresa quando scoprii che esisteva una cosa quasi sacra chiamata schedina. Per non parlare del cibo, ancora ricordo una mozzarella mangiata a Napoli. Sono stati due degli anni più belli della mia vita, con compagni fantastici”. LEGGI TUTTO