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    Inter, che festa al matrimonio di Correa!

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    È una Joya giallorossa: Dybala vince il premio di gol più bello della stagione della Roma

    L’argentino era in corsa con quattro delle otto reti candidate: i tifosi hanno scelto quella segnata al Feyenoord in semifinale di Europa League

    Con quattro candidature delle otto totali, l’indizio sembrava chiaro: il primo anno alla Roma di Paulo Dybala è stato a dir poco spettacolare nonostante i problemi fisici che ne hanno ostacolato la continuità al servizio di José Mourinho. È infatti della Joya il gol più bello della stagione 2022-2023 secondo l’insindacabile giudizio dei tifosi che lo hanno votato ai danni delle altre sette reti in corsa. Il concorso è stato strutturato a scontri diretti, con l’iniziale suddivisione in quarti di finale, le successive semifinali e poi la finalissima.

    La rete che vale all’argentino la palma di trionfatore è quella siglata in semifinale di Europa League contro il Feyenoord: dopo l’1-0 di Rotterdam dell’andata i giallorossi ospitarono gli olandesi all’Olimpico e, sul punteggio di 1-1 che sarebbe costato l’eliminazione alla squadra dello Special One, una magia di Dybala valse il vantaggio e il prolungamento ai tempi supplementari, poi archiviati con due reti di Stephan El Shaarawy e Lorenzo Pellegrini. Insomma, un gol bello ma anche dannatamente utile. LEGGI TUTTO

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    Allegri-Giuntoli: l’intesa che deciderà il futuro della Juve

    Nonostante il ruolo del direttore sportivo stia perdendo il suo storico lustro, l’ultimo scudetto è passato dall’asse Giuntoli-Spalletti. Succederà la stessa cosa a Torino?

    Il rischio che i direttori sportivi possano finire presto nel ripostiglio dei mestieri estinti, accanto a spazzacamini e accenditori di lampioni, esiste eccome. In qualche modo, la sorte toccata a Paolo Maldini e Ricky Massara nel Milan di RedBird, ha anticipato i tempi. C’era una volta la saga degli Allodi, Moggi, Braida, Marotta… profondi conoscitori del gioco, in genere ex calciatori, che ricevevano dai proprietari un tesoro da investire e, insieme all’allenatore, si preoccupavano di progettare la squadra. Ora la fase di costruzione rischia di spostarsi molto più a monte. Il fondo d’investimento, che decide di rilevare la proprietà di un club, si presenta con un suo progetto tecnico, con un suo team di esperti, più o meno dotato di algoritmi, che individua i giocatori da acquistare. Al nuovo d.s., degradato dall’antico fascino carismatico di mammasantissima del mercato con pieni poteri e outfit abbagliante, resterà solo il compito di fare la spesa per conto terzi. Questo in un futuro prossimo, già cominciato. Intanto però l’ultimo scudetto, quello del Napoli, è nato sull’antica direttrice direttore sportivo-allenatore. LEGGI TUTTO

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    La Juve vuole tornare Juve? Riparta da Chiesa e Vlahovic

    Sui due talenti offensivi i bianconeri hanno investito parecchio negli scorsi mercati. Possibile che ora vogliano già smantellare l’attacco?

    Èstrano il mercato e sono curiose, o almeno in netta controtendenza, le mosse di alcuni club. Prediamo gli attaccanti. L’Inter, dopo aver acquistato Thuram, è impegnata nel tentativo di trattenere Lukaku, a costo di pagare stavolta il prezzo del cartellino. Il Milan ha provato a inserirsi sullo stesso obiettivo – appunto Lukaku – perché ha assoluto bisogno di un centravanti: non può assolutamente bastare Giroud. Ecco allora i nomi di Icardi o Scamacca. La Roma ha completato difesa e centrocampo, ma ha necessità assoluta di piazzare il colpo giusto lì davanti, per completare il mosaico. La Lazio sta scandagliando il mercato nazionale e internazionale per cercare un vice-Immobile, anzi un nuovo Immobile. Perché l’uomo delle quattro vittorie nella corsa al titolo di capocannoniere giustamente non è in discussione, ma è arrivato anche il momento di programmare il futuro. Prendendo qualcuno particolarmente forte, non una scommessa, che affianchi Immobile in questa stagione faticosa che prevede anche la Champions e poi possa aspirare a raccogliere la sua eredità.  LEGGI TUTTO

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    Alex Sandro tra la Juve e il sogno Premier, e l’Arabia sullo sfondo

    Il brasiliano ha guadagnato il prolungamento di un anno del vecchio contratto, con un ingaggio di 6,5 milioni di euro. Ma non è detto che resti in bianconero. Ecco perché

    Otto campionati in maglia bianconera, 309 presenze e 15 gol in tutte le competizioni, 10 titoli vinti (5 scudetti, 4 coppe Italia, 1 Supercoppa italiana): questa la fotografia della attuale parentesi juventina nella carriera calcistica del 32enne Alex Sandro, arrivato a Torino nel 2015 dal Porto dietro un esborso di 28 milioni. Se il suo bilancio juventino sia parziale o definitivo è ancora presto per dirlo. Ecco perché.  LEGGI TUTTO