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    Isaksen, il “mini Robben” tutto dribbling e dati: “Lazio, che talento”

    Erik Sviatchenko, il primo capitano dell’esterno durante i suoi anni nel Midtjylland, racconta la sua crescita: “In quel 5-1 ai biancocelesti fu magico. E quanto è scaramantico…”

    Un incrocio stradale, una dozzina di tetti e neanche un campo da calcio. Gustav Isaksen è cresciuto in un luogo senza porte dove l’impianto più vicino è a un’ora di macchina. Una di quelle cartoline del passato dove gli zainetti diventano i pali. Si chiama Hjerk ed è a ssettanta chilometri da Herning, casa del Midtjylland, il paradiso dei dati dove Isaksen è diventato grande sfornando un dribbling dopo l’altro. “Il bello è che la prima volta che l’ho visto stava cantando…”. E giù a ridere. LEGGI TUTTO

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    I Thuram all’Inter potevano essere due, poi il sorpasso di Samardzic a Khéphren

    Così i nerazzurri hanno costruito la loro strategia di mercato per un centrocampista di qualità: e alla fine la scelta è stata…

    Samardzic a breve diventerà ufficialmente un nuovo centrocampista dell’Inter, ma prima di concludere l’acquisto del tedesco naturalizzato serbo l’Inter ha pensato anche ad altre soluzioni. Lazar è stato pagato 4,5 milioni per il prestito, 16 per l’obbligo di riscatto più 2 di bonus. La cifra è stata abbassata inserendo una contropartita tecnica come Fabbian, il cui cartellino è stato valutato 4 milioni (ricompra nel 2025 per 12). Ma torniamo alle alternative: gli svincolati Pereyra e Kamada sono stati proposti, ma non hanno trovato unità di gradimento ad Appiano Gentile e in viale della Liberazione. Diverso il discorso per Khéphren Thuram, fratello del neo nerazzurro Marcus. Quando papà Lilian ha accompagnato il figlio ex attaccante del Borussia Mönchengladbach a Milano per le visite mediche e la firma sul contratto, ha approfondito il discorso relativo all’altro figlio, il centrocampista del Nizza. Non c’è stato molto bisogno di presentazioni: Khéphern è noto da tempo agli 007 nerazzurri che lo hanno seguito quando era nelle giovanili del Monaco e poi, con più insistenza, quando si è trasferito gratuitamente al Nizza. Lì è cresciuto molto grazie agli insegnamenti di Patrick Vieira, che è anche il suo idolo, e ora è uno dei giovani più interessanti del panorama europeo. Mediano dotato di notevole stazza (191 centimetri) e forza fisica, è bravo tecnicamente, elegante e in possesso sia di un buon tiro sia di una discreta accelerazione. Di certo ha caratteristiche che nessuno degli altri centrocampisti nerazzurri ha. Per questo è stato seguito e lo sarà anche nei prossimi mesi, considerando che il suo contratto con il Nizza scadrà nel 2025. C’è ancora molto tempo per arrivare a quella data e la concorrenza sul Khéphren (che si chiama così in onore del faraone egizio, figlio di Cheope, che aveva pelle nera) non manca perché tutte le grandi d’Europa hanno preso informazioni su questo 2001 nato a Reggio Emilia e che da bambino ha indossato la maglia del Barcellona, dove papà Lilian si era trasferito complici Calciopoli e la retrocessione in B della Juventus.  LEGGI TUTTO

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    “Ciao Fratello”, i social salutano Idris con la mitica scena del film Tifosi

    Diego Abatantuono in versione “Zebrone” e Idris che recita la parte di se stesso, prima di entrare in tribuna stampa…Idris è morto a Brescia venerdì. Il personaggio televisivo e giornalista, grande tifoso della Juventus, era ricoverato in ospedale da alcune settimane. Edrissa Sanneh, questo il nome completo, originario del Gambia, aveva 72 anni e viveva a Bedizzole. Era diventato noto al grande pubblico grazie alla trasmissione “Quelli che il calcio”. Nel corso degli anni Idris aveva intrapreso anche la carriera di attore, recitando nel film “Bianco e nero” di Fabrizio Laurenti nel 1990, nella serie tv “Butta La Luna” tra il 2006 e il 2009 e nel film “Tifosi” di Neri Parenti del 1999. LEGGI TUTTO

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    Inter-Milan con la stella in testa. Chi è la favorita?

    Le due milanesi partono con un obiettivo, strappare lo scudetto numero 20. I nerazzurri con più certezze, la squadra rossonera è tutta nuova, o quasi. Facciamo il punto

    stefano Pioli ha cambiato tela e disegnato un nuovo Milan, Simone Inzaghi ha ritoccato con qualche pennellata l’Inter vice campione d’Europa. Tema del nuovo quadro rossonero: forza e coraggio. “Forza”, cioè centrocampisti più muscolari, perché, soprattutto nei quattro derby persi del 2023, il Milan ha preso piena consapevolezza del debito di potenza e di una minore solidità d’impianto che ha determinato l’esito dei confronti, più ancora degli episodi di cronaca. Ecco l’arrivo del vitaminico Loftus-Cheek, dell’atletico Reijnders e dell’aggressivo Musah.  LEGGI TUTTO

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    Intensità, tanta pressione, costruzione dal basso: la Serie A si prepara così

    Garcia palleggia meno e va prima in verticale, Inzaghi aumenta la qualità sulla trequarti, Pioli cambia molto, Allegri più offensivo. La filosofia dei venti club del campionato al via

    I l tempo degli esperimenti non finisce mai, gli allenatori sono sempre al lavoro per trovare soluzioni nuove. Anche nel corso della stagione un’intuizione può fare la differenza e a due settimane dall’inizio del campionato non si può pensare che sia tutto definito.  LEGGI TUTTO

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    Allegri senza alibi. E con l’ok su Lukaku rischia tantissimo

    Il club bianconero cerca di accontentare il tecnico che deve rifarsi dopo un’annata-no. Ma oltre ai risultati servirà anche il gioco

    Allegri, non ci sono più alibi. È un ritornello nemmeno tanto estivo, ma per tutte le stagioni, che il tecnico della Juve deve accettare e imparare a memoria. Il refrain non parte soltanto dalla grande maggioranza della tifoseria, ma sotto sotto anche all’interno di una società che non si può più permettere a oltranza annate a mani vuote e bilanci in perenne rosso. Il direttore Giuntoli, appena subentrato, su mandato della proprietà, quindi da John Elkann in giù, cerca di assecondare le richieste di Max. Si spiega così l’ostinazione nella trattativa per l’ingaggio di Lukaku, con la contestuale partenza di Vlahovic: una mossa singolare, con ampi margini di rischio e importanti incognite, che l’allenatore avalla e incoraggia senza se e senza ma. LEGGI TUTTO

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    Matri: “Scudetto? Juve lontana dalle favorite. Bonucci e Cuadrado…”

    Si avvicina lo start per la prossima stagione e sono tante le previsioni che vengono fatte per il futuro. Sulla Juventus è intervenuto l’ex attaccante Alessandro Matri che, a margine della “Bobo Summer Cup” a Lignano ha fatto il suo pronostico sul campionato che attende gli uomini di Massimiliano Allegri.
    Per l’ex bianconero non sarà facile puntare allo Scudetto già da questo anno visti anche gli addii eccellenti che hanno sicuramente cambiato le gerarchie nello spogliatoio. Ecco il pensiero di Alessandro Matri riportato da tuttojuve.com.
    Matri, la Juve e la favorita per lo Scudetto
    Le parole di Matri: “Ad oggi per me la Juve è lontana dalle favorite. Dispiace vedere Bonucci fuori per scelte societarie e Cuadrado via a fine contratto. Sono curioso di vederlo all’Inter, se sta bene fisicamente può fare sempre la differenza. La grande favorita resta il Napoli: ha perso solo Kim e se non cede nessun altro si conferma la più forte”. LEGGI TUTTO