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    Guida alla 2ª giornata di Serie B: apre Reggiana-Empoli, chiude il clou Bari-Monza

    La Reggiana, pur sconfitta nell’esordio di Palermo (2-1), viene da una partita più che dignitosa, con la conferma di Dionigi in panchina c’è la possibilità di proseguire il buon lavoro fatto nelle ultime giornate della passata stagione, quando Dionigi trasformò e rivitalizzò una squadra che tanti davano già per spacciata e destinata alla C. Ma occhio all’Empoli. Il 3-1 con cui il club toscano ha liquidato il Padova nel debutto, ci dice che l’Empoli ha i mezzi per un campionato d’alta quota, come minimo. Anche perché il tecnico Guido Pagliuca, in rampa di lancio dopo i grandi risultati ottenuti con la Juve Stabia, potrebbe avere un asso nella manica: la punta Bogdan Popov, 18 anni, rifugiato dall’Ucraina, la vittoria sul Padova è arrivata grazie ai suoi due gol, e che doppietta ha fatto!

    Juve Stabia-Venezia, sabato ore 19

    La Juve Stabia potrebbe valere più di quanto si pensi. Si tende a credere che, con le partenze di nomi importanti come Pagliuca, Adorante e Floriani, la squadra valga meno dello scorso anno. Però, nella prima giornata, la squadra campana ha fatto una buona partita in casa dell’Entella, passando per prima in vantaggio, prima di subire l’1-1. C’è insomma la sensazione che Abate, allenatore che meritava una panchina di B, al di là del discutibile esonero subito in primavera alla Ternana, possa provare a proseguire il gran lavoro fatto in un biennio da Pagliuca a Castellammare di Stabia. Il Venezia invece, come certificano le agenzie di scommesse, è uno squadrone che ha tutti i mezzi per tornare in A dopo una sola stagione, è considerato secondo solo al super Palermo. Al debutto, i lagunari di Stroppa, hanno messo sotto 2-1 il Bari, soffrendo un po’ troppo i pugliesi nella ripresa. Ma è anche vero che il Venezia avrebbe meritato di andare all’intervallo con un margine larghissimo sui galletti, segno che la squadra, ha un potenziale enorme che potrà essere soppesato solo alla fine del mercato, visti i tanti giocatori in entrata e uscita che orbitano intorno al Venezia.

    Mantova-Pescara, sabato ore 19

    Confronto tra due delle squadre più in difficoltà. Il Mantova di Possanzini viene dalla sconfitta di Monza (1-0), seguita dal tonfo in Coppa Italia col Venezia (4-0). Certo, squadre ben più forti, ma se ci si abitua a prendere schiaffoni, poi è dura svoltare e dunque per il Mantova urge un’immediata inversione di marcia. Lo stesso discorso lo si può fare anche per il Pescara, una delle squadra più incomplete della B che ha debuttato crollando 1-3 dal Cesena. Vivarini, al momento, dispone di una squadra che se resta così o quasi, farà molta fatica a mantenere la categoria.

    Cesena-Entella, sabato ore 21

    Dove può arrivare il Cesena di Mignani? Dopo i playoff della scorsa stagione, il Cavalluccio romagnolo potrebbe anche confermarsi, visto il bel 3-1 ottenuto a Pescara nell’esordio, quantomeno fa ben sperare. Certo, c’è da capire se negli ultimi giorni di mercato sarà ceduto bomber Shpendi, già a segno contro il Pescara. Avvisato dunque l’Entella dell’esordiente Chiappella che andrà al Manuzzi per misurare il valore del Cesena e per capire quanto vale la formazione ligure, che tipo di campionato potrà fare dopo l’1-1 interno e in rimonta con la Juve Stabia al debutto.

    Palermo-Frosinone, sabato ore 21

    Il Palermo di Filippo Inzaghi è davvero la squadra più forte della B? Potrebbe dircelo il Frosinone di Alvini, una delle squadra più in forma, capace di eliminare il Monza in Coppa Italia e di imporsi nella 1ª giornata per 2-0 sull’Avellino. Davvero un bel test per i siciliani che pure hanno vinto e convinto nell’esordio, sempre al Barbera, con la Reggiana (2-1). Sì, probabilmente Inzaghi dispone dell’organico più forte. Ma le cose che si dicono quest’anno per il Palermo, sono le stesse che si dicevano un anno fa per i rosanero di Dionisi, e poi s’è visto come è andata a finire, dunque un po’ di prudenza non guasta. Inzaghi deve riuscire a dare alla squadra quella continuità di rendimento che nella scorsa stagione era una chimera. E approcciare il campionato vincendo le prime due partite di fila interne (cosa meno semplice di quanto appaia), vorrebbe dire far capire a tutta la concorrenza che a Palermo la musica è davvero cambiata. E soprattutto, va creato un feeling con una tifoseria che può fare la differenza: con la Reggiana erano in 31mila al Barbera, numeri già da A. Ma ora lo deve essere anche la squadra.

    Spezia-Catanzaro, sabato ore 21

    Partita utile a capire, soprattutto, come sta lo Spezia: il ko nell’esordio dei liguri, in casa contro la Carrarese, è stata una falsa partenza o un campanello d’allarme? Al tecnico D’Angelo tirare le somme, ricordandosi che già nella scorsa stagione, il 24 febbraio, il Catanzaro s’impose al Picco, l’arma in più dello Spezia, sempre dura imporsi nella bomboniera degli aquilotti. E il Catanzaro? Ad ora è tutto da inquadrare, con l’arrivo di Aquilani in panchina al posto di Caserta. Certo, non è stato molto entusiasmante l’esordio, con la squadra andata sotto in casa contro il Sudtirol e salvata dal genio del solito Iemmello. Dopo due stagioni di B chiuse sempre ai playoff, la sensazione è che non sarà semplice ripetersi in questa annata.

    Carrarese-Padova, domenica ore 19

    Il partitone che ha fatto la Carrarese a La Spezia nella prima giornata, fa sognare tanti tifosi apuani: non lo si dice apertamente, ma la Carrarese potrebbe fare un pensierino alla zona playoff, anche se il primo obiettivo dev’essere il mantenimento della categoria, traguardo non da poco per una piazza come Carrara che fino a l’altro ieri la B la vedeva col binocolo. Ma con Calabro in panchina, si stanno scrivendo pagine importanti della storia del club e chissà, potremmo essere solo all’inizio. Il Padova, all’esordio, è caduto 3-1 a Empoli, pagando il dazio della neopromossa. La sensazione però, è che la squadra di Andreoletti vada rinforzata in maniera robusta negli ultimi giorni di mercato, altrimenti potrebbero essere guai. In attesa di poter schierare il Papu Gomez che sarà squalificato fino al 19 ottobre. Ma per quella data, come sarà messo il Padova?

    Sudtirol-Sampdoria, domenica ore 19

    Il Sudtirol di Fabrizio Castori, il decano della B (71 anni), è partito con l’ottimo 1-1 di Catanzaro. Lo stesso Castori ha sintetizzato al meglio l’andamento della gara: “Se non c’era Iemmello (autore del pari in rimonta dei calabresi, ndr), la vincevamo noi”. Del resto, dal novembre scorso, quando Castori iniziò a rianimare un Sudtirol che pareva destinato al ritorno in C, la squadra è questa, un undici che si esprime meglio fuori casa che al Druso di Bolzano, dove deve riuscire a imporsi di più. Ci proverà dunque la Samp di Donati, reduce da un esordio flop, lo 0-2 incassato dal Modena lunedì sera a Marassi. La sensazione è che i blucerchiati abbiano fatto un ampio passo indietro, rispetto a quanto di buono avevano fatto vedere in Coppa Italia a La Spezia, seppur eliminati. Insomma, se non s’inverte la rotta, per la Samp un altro campionato di sofferenza potrebbe essere dietro l’angolo. Senza dimenticarsi che questa squadra, lo scorso 13 maggio era retrocessa in C ed è in B soprattutto grazie alle disavventure del Brescia, anche se, con Evani in panchina, i liguri furono bravi a vincere in maniera impeccabile il playout con la Salernitana, pur partendo sfavoriti. Ecco, il rischio è quello di rimpiangere, tra qualche partita, quel che di buono fece Evani (e la banda dei “manciniani”), nel finale della scorsa stagione, quando la squadra trovò finalmente un senso. Al momento però, c’è da andare nuovamente a cercarlo. Della serie, ma non era meglio confermare Evani, pur costando più di Donati?  

    Bari-Monza, domenica ore 21

    Il match clou della giornata. Non aveva tutti i torti il tecnico Caserta a dire che i suoi a Venezia, all’esordio in campionato, alla fine avrebbero meritato il pari perché in effetti, il secondo tempo giocato in Laguna dai galletti è stato notevole e meritava di più, anche se alla fine, la vittoria del Venezia ci stava tutta per quel che gli arancioneroverdi avevano fatto vedere nella prima frazione. Resta dunque una buona prestazione, al cospetto di uno squadrone e disponendo di una squadra profondamente rinnovata che va amalgamata al meglio: non è poco. Ora arriva un’altra big della B. Per il Monza di Bianco, è stato fondamentale iniziare in campionato battendo il Mantova (1-0), perché così si sono archiviate le scorie seguite all’eliminazione in Coppa Italia ad opera del Frosinone e si è dimostrato che il Monza ha tutto per fare un grande campionato. Dunque la partita del San Nicola alla fine dirà molto sul futuro di entrambe le squadre che, come minimo, dovrebbero essere da parte sinistra della classifica, anche per il nome che portano.

    Modena-Avellino, domenica ore 21

    Dopo il trionfo sulla Samp a Marassi (0-2), il Modena di Sottil va tenuto d’occhio: alla quarta stagione di fila in Serie B, gli emiliani potrebbero davvero avere la squadra capace di conquistare quei playoff che nelle passate stagioni sono sfumati per pochi punti. Per l’Avellino di Biancolino invece, è già una partita da non fallire assolutamente. Il 2-0 rimediato nell’esordio di Frosinone ha detto che questa squadra, seppur rimaneggiata allo Stirpe, rischia di avere grossi problemi in B ma chissà che nelle ultime ore di mercato arrivino i giocatori giusti. Resta il fatto che nella prima giornata le 4 squadre provenienti dalla C hanno raccolto un solo punto (il pari dell’Entella con la Juve Stabia) su 12. Segno che c’è da pedalare parecchio per le neopromosse. E l’Avellino che va a Frosinone senza fare un tiro in porta in 90’, probabilmente deve pedalare ancora di più. LEGGI TUTTO

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    Alvini, Frosinone da applausi: “Non voglio promettere nulla ma…”

    FROSINONE – Due uscite ufficiali e altrettante vittorie ottenute: la nuova stagione del Frosinone è iniziata nel migliore dei modi. Dopo il passaggio del turno in Coppa Italia strappato in extremis a Monza, infatti, i laziali hanno messo a referto il successo all’esordio in campionato contro l’Avellino, un modo per “riconquistare” definitivamente i propri tifosi dopo la scorsa stagione abbastanza turbolenta in termini di risultati. Tra gli artefici di questo convincen LEGGI TUTTO

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    Palermo, subito tre punti per Inzaghi. Vincono anche Monza e Empoli

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    Samp, almeno ora hai un’anima vera!

    GENOVA – Forse questa nuova Sampdoria ha davvero un’anima. L’eliminazione ai rigori in Coppa Italia con lo Spezia lascia parecchio amaro in bocca ai blucerchiati – anche per il gol vittoria annullato a Depaoli nel finale per un fuorigioco discutibile – ma il bicchiere sembra già mezzo pieno. Per una volta le luci sono state superiori alle ombre in una prestazione parsa di tutt’altro tenore rispetto a quelle della scorsa stagione. La squadra di Donat LEGGI TUTTO

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    Guida alla 1ª giornata di B: apre Pescara-Cesena, il clou è Venezia-Bari

    Pescara-Cesena, venerdì ore 20.30

    Il Pescara ritrova la Serie B dopo 4 anni, raggiunta dopo aver vinto i playoff di C con Silvio Baldini in panchina, nel frattempo rilevato da Vincenzo Vivarini: rifarà il miracolo di Catanzaro? Le premesse sono diverse, certo è che la squadra vista ai playoff di C, sostanzialmente confermata, potrebbe stupire pure in B, anche se è ancora un cantiere e si attende che si ufficializzi l’ingresso in società di Verratti. Il Cesena riparte da Michele Mignani in panchina, dopo lo scorso lusinghiero campionato chiuso con la qualificazione ai playoff, scalzando il più quotato Bari nelle ultime giornate. Si potrà fare meglio, visto che la squadra non è molto diversa da quella della scorsa annata? Intanto sarebbe importante tenere bomber Shpendi, su cui è spuntata la Fiorentina.

    Empoli-Padova, sabato ore 19

    Per la promozione in A le favorite dovrebbero essere altre, ma l’Empoli va tenuto d’occhio. Anche perché in panchina è sbarcato Guido Pagliuca, reduce dal miracolo Juve Stabia, prima portata in B e poi sotto la sua guida ai massimi storici (5° posto e semifinali playoff): insomma, potrebbe essere lui il miglior colpo di patron Corsi che ha già lanciato allenatori come Sarri e Spalletti. Il Padova si riaffaccia in B dopo sei anni, durante i quali il ritorno in seconda serie pareva una chimera, quasi sempre mancata per un soffio. C’è riuscito il tecnico Matteo Andreoletti, 36 anni, altro allenatore che va guardato con attenzione, al debutto in B. Padova che ha tesserato il Papu Gomez ma l’ex colonna dell’Atalanta sarà disponibile solo dal 20 ottobre, quando finirà la squalifica di due anni che deve scontare per doping.

    Entella-Juve Stabia, sabato ore 19

    La Virtus Entella di Chiavari (provincia di Genova) si riaffaccia alla B dopo 4 anni, grazie a un superbo campionato nel girone B della C, dominato con una trentina di partite senza ko. In panchina c’era Fabio Gallo, separatosi dal club per restare in C al Vicenza. Così l’Entella scommette su Andrea Chiappella in panchina, 37 anni, deb in B, in primavera ha fatto grandi playoff di C con la Giana Erminio di Gorgonzola, rivelazione del torneo. Nei precedenti campionati di B, l’Entella al massimo ha chiuso al 9° posto. Migliorarsi dunque, vorrebbe dire fare i playoff, almeno, anche se l’obiettivo stagionale può essere solo la salvezza. La Juve Stabia invece, riparte con tante partenze illustri (su tutte, Pagliuca in panchina e Adorante in attacco) che rendono sulla carta la squadra più debole di un anno fa. Ma attenzione, perché in panchina c’è Ignazio Abate, altro debuttante in B, reduce dal discutibile esonero in primavera alla Ternana in C, con la squadra che era ancora in lizza per la B diretta, da contendere proprio all’Entella. Pure lui va tenuto d’occhio anche se non sarà semplice per il club di Castellammare di Stabia confermarsi in B.

    Monza-Mantova, sabato ore 21

    Assieme a Palermo e Venezia, il Monza dovrebbe essere in pole position per il ritorno in A dopo un anno. La società sta completando il passaggio di proprietà dalla Fininvest della famiglia Berlusconi agli statunitensi del fondo Beckett Layne Ventures che ha affidato il mercato a Nicolas Burdisso e la società all’ex Roma Mauro Baldissoni. Però, dopo un prestigioso 2-2 in amichevole con l’Inter, è arrivato il ko interno in Coppa Italia dal Frosinone, campanello d’allarme che non va trascurato dal tecnico Paolo Bianco, giunto in Brianza dopo le esperienze per Modena e Frosinone. Il Mantova invece, in Coppa Italia ha preso 4 schiaffi dal Venezia. I lombardi tentano di affidare al tecnico Davide Possanzini una squadra più competitiva di quella che nella scorsa stagione ha mantenuto la categoria con qualche patema ma anche mostrando un calcio sbarazzino. Sfida dunque che può già dire molto sul futuro di entrambe.

    Palermo-Reggiana, sabato ore 21

    Il Palermo di Inzaghi dovrebbe essere la prima favorita per la promozione in A: mercato sontuoso ma soprattutto un allenatore che in B ha sempre fatto bene, portando in A Benevento e Pisa. Poi si sa, la B italiana è forse il campionato più imprevedibile al mondo, dunque un po’ di prudenza non guasta, anche alla luce delle tre precedenti annate fallimentari dei rosanero firmate dal City Football Group. La Reggiana invece, riparte da Davide Dionigi in panchina, colui che nella scorsa annata prese la squadra in stato comatoso e la portò a una brillante salvezza: potrebbero esserci le basi per confermarsi.

    Spezia-Carrarese, domenica ore 19

    Di fatto è un sentitissimo derby, vista la vicinanza tra La Spezia e Carrara (una trentina di chilometri). I liguri di Luca D’Angelo devono archiviare la Serie A persa in finale playoff con la Cremonese. Non sarà semplice, tanti big della squadra sono ambiti e probabilmente saranno ceduti, inoltre non c’è più Pio Esposito (19 gol nella scorsa stagione con lo Spezia), ma davanti Vlahovic e Artistico sono in grado di surrogarlo. La Carrarese di Antonio Calabro invece, dopo la salvezza in scioltezza della passata annata, prova a fare meglio: a un telaio ormai collaudato sono state inserite alcune pedine interessanti che potrebbero stupire.

    Venezia-Bari, domenica ore 19

    Il match clou della giornata. Il Venezia ha scelto in panchina Giovanni Stroppa, allenatore che ha portato in A già tre squadre (Crotone, Monza e Cremonese). Il 4-0 inflitto al Mantova in Coppa Italia, ha detto che il Venezia è già molto avanti e potrebbe essere davvero la squadra da battere. Il Bari invece, è tutto da scoprire. Dopo la mancata qualificazione ai playoff con Moreno Longo, i De Laurentiis sono ripartiti da Fabio Caserta in panchina a cui affidargli una squadra rivoluzionata che forse avrà bisogno di un po’ di tempo per l’assemblaggio migliore. Molto dovrebbe ruotare intorno al belga Verreth. Caserta lo definisce fondamentale ma quest’estate, la tragica morte del figlio di 14 mesi lo ha bloccato per una decina di giorni. E anche a lui, che a Brescia aveva fatto vedere cose importanti, va dato tutto il tempo necessario per superare il lutto.

    Catanzaro-Sudtirol, domenica ore 19

    Provaci ancora, Alberto Aquilani: l’ex centrocampista torna in panchina a Catanzaro dopo lo stop di un anno. Due stagioni fa non è che avesse incantato, all’esordio in B, col Pisa, squadra poi portata in A da Inzaghi pur restando quasi la stessa. Il club calabrese è reduce da due qualificazioni ai playoff: non sarà semplice ripetersi. Il Sudtirol invece, non poteva che confermare Fabrizio Castori in panchina che nella scorsa stagione, da subentrato a novembre, ha fatto un capolavoro, non solo ha salvato gli altoatesini ma il decano della Serie B (71 anni) ancora un po’ li porta ai playoff, anche grazie a un ottimo rendimento esterno: il Catanzaro è avvisato…

    Frosinone-Avellino, domenica ore 21

    Il Frosinone di Alvini, prima di domenica scorsa, era considerato una delle squadre meno attrezzate. Poi ha vinto in Coppa Italia a Monza e per i ciociari si è spalancata la prospettiva di una buona stagione, nonostante Alvini venga da tre fallimenti di fila (Cremonese, Spezia e Cosenza) e la squadra nella passata stagione abbia mantenuto la B grazie ai problemi del Brescia. L’Avellino invece, ritorna in Serie B dopo 7 anni e la notizia è che stavolta c’è una proprietà solida, i problemi economici degli ultimi anni dovrebbero essere alle spalle con patron Angelo Antonio D’Agostino e c’è spazio per sognare i tempi eroici di Juary, Tacconi e Vignola, erano gli anni ’80. Sulla panchina irpina c’è Raffaele Biancolino che ha fatto un capolavoro – da subentrato – nel riportare i lupi in B, dopo essere stato da bomber, quando lo chiamavano Pitone, una colonna dell’Avellino.

    Sampdoria-Modena, lunedì ore 20.30

    Non ha lasciato troppe scorie l’eliminazione (discutibile) patita dalla Samp in Coppa Italia ad opera dello Spezia. Panchina affidata a Massimo Donati, che ha subito dato identità e pugnacità alla squadra, la grande delusione della scorsa annata: il 13 maggio era retrocessa in C, si ritrova in B dopo i guai del Brescia e la vittoria ai playout con la Salernitana. Insomma, le delusioni della scorsa allucinante stagione potrebbero essere anche alle spalle. Ma attenzione al Modena, passato ad Andrea Sottil, uno dei quattro allenatori della Samp 2024/25. Lunedì sera gli emiliani hanno fatto un figurone in casa del Torino, preso a pallonate per un tempo, prima di soccombere 1-0. Si intravede insomma un Modena che potrebbe anche puntare ai playoff, mancati nei tre precedenti anni di B sempre per poco più di un soffio. 

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    Pafundi e Cherubini: i due colpi che si avvicinano alla Sampdoria

    La nuova Sampdoria forse prenderà forma da qui a fine mese ma oggi – alla vigilia della sfida con lo Spezia in Coppa Italia – è ancora un’idea tutta da costruire. Gli arrivi di Henderson e Jordan Ferri a centrocampo, di Cuni in attacco e di Victor Narro come esterno destro non sono ancora sufficienti per rinforzare adeguatamente una squadra che ha bisogno di ulteriori innesti per presentarsi con LEGGI TUTTO

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    Così Inzaghi lavora al sogno di Palermo

    «Quando un uomo riflette sembra un mendicante. Quando sogna si avvicina a Dio». Nel suo Hyperion, Friedrich Hölderlin, uno dei grandi poeti tedeschi a cavallo tra Settecento e Ottocento, raccontava qualcosa che, mai come oggi, si respira nelle strade e nei vicoli che attraversano Palermo. Dalla Vucciria alla Kalsa, passando per l’ottagonale piazza Villani (ma non chiamatela così, perché in città è, per tutti, “piazza de LEGGI TUTTO