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    Lapadula: “Spezia da impresa, in area di rigore ci vivrei”

    Vivono per il gol, hanno il gusto sfacciato di comandare l’istinto. La loro natura non la ingabbi in schemi. Con l’ossessione, batteranno sempre il talento. Segnare è ossigeno per loro. Per brevità chiamati bomber. Uno ha appena fatto fuori la Sampdoria, licenziato un mister e un ds, vinto un derby e rilanciato lo Spezia alla rincorsa del Pisa. Ma la storia di Gianluca Lapadula è di più, molto di più.  LEGGI TUTTO

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    Guida alla 33ª giornata di Serie B: apre Bari-Palermo. La “Samp dei sampdoriani” comincia dal Cittadella. Sassuolo, 2° match ball serie A

    Bari–Palermo venerdì ore 20.30

     

    Sfida di prestigio e incrocio da playoff, anche se, soprattutto per il Bari, gli spareggi promozione sono tutti da conquistare e col passo delle ultime giornate, dura per la squadra di Moreno Longo riuscire ad arrivare almeno ottava. Discorso diverso per il Palermo di Alessio Dionisi, reduce da due vittorie di fila che hanno proiettato i rosanero al 7° posto, con l’opportunità di conseguire il miglior piazzamento possibile in ottica playoff (il 4° posto della Cremonese dista 7 punti). Dunque, partita più importante per il Bari, oggi a -2 dal’8° posto, cioè dal Cesena. I pugliesi non vincono dal 22 febbraio, quando s’imposero a Mantova (0-1). Da allora, in 5 partite sono arrivati solo 4 punti: il cambio di marcia s’impone, se si hanno ambizioni.


    Carrarese–Catanzaro sabato ore 15

     

    Con una serie positiva di tre partite nelle quali sono arrivati 5 punti, la Carrarese di Antonio Calabro cerca di tenere a distanza di sicurezza la zona playout, sulla quale gli apuani hanno un margine di 3 punti. Battere il Catanzaro – a Carrara hanno già perso squadre come Pisa, Palermo e Bari… – vorrebbe dire mettere le mani sulla salvezza che a quota 40 sarebbe quasi in tasca. Il Catanzaro di Fabio Caserta invece, dopo essere stato la squadra più in palla del 2025, negli ultimi tempi sta perdendo colpi (due sconfitte nelle ultime 4 giornate). Pareva in grado di competere nella volate per il 4° posto ma ora la Cremonese dista 5 punti e c’è più da guardarsi le spalle dal Palermo che insidia il 6° posto dei calabresi (è a -2).


    Cosenza–Brescia sabato ore 15

     

    Di fatto, è davvero l’ultima spiaggia per il Cosenza, tornato dalla scorsa giornata sotto la guida di Max Alvini. A dispetto dell’ultimo posto però, i rossoblù calabresi sono ancora vivi. Nello scorso turno hanno sfiorato il colpo a Frosinone, in casa della squadra più in forma della B, incassando il 2-2 finale soltanto al 97’ e in 10 contro 11. Dunque, prima di considerare il Cosenza di fatto in C, è meglio aspettare l’esito di questa partita. Certo, al San Vito-Marulla non sbarcherà  un Brescia particolarmente in palla, reduce dal ko interno col Mantova (1-2), fra le polemiche di patron Cellino contro arbitraggio e Var. Lo stesso Cellino che sarebbe molto vicino alla cessione della società, affare che andrebbe in porto qualsiasi sia la categoria che affronterà il Brescia nella prossima stagione e dopo l’ultimo ko, le Rondinelle sono cadute in zona playout che oggi disputerebbero con la Reggiana. 


    Reggiana–Pisa sabato ore 15

     

    Venerdì scorso non è stato fortunato l’esordio di Davide Dionigi sulla panchina della “sua” Reggiana (è nato a Reggio Emilia e in granata esordì da attaccante in serie A): un 1-2 con la Cremonese che ha ulteriormente complicato il piano salvezza, con la Reggiana che oggi disputerebbe i playout (ha gli stessi punti della Samp su cui è in vantaggio negli scontri diretti, 0-1; 2-2). Adesso un altro appuntamento in casa, sulla carta ancora più proibitivo, anche se bisognerà vedere come reagirà il Pisa vice capolista alla sconfitta incassata sabato scorso in casa dal Modena (1-2). Un ko che ha riaperto la lotta per il 2°posto,  cioé per la A diretta, visto che lo Spezia s’è riportato a -5 dal Pisa. Filippo Inzaghi invita tutti alla calma, i nerazzurri toscani sono ancora padroni del loro destino. ma se non dovessero vincere a Reggio Emilia, la loro situazione sarebbe più difficile da gestire, come se al Pisa, alla volata per la A, fosse venuto il “braccino”. D’obbligo dunque, imporsi a Reggio Emilia (con tanti tifosi pisani che non faranno mancare il loro supporto), per scacciare quei fantasmi che aleggiano sul Pisa.


    Salernitana–Sudtirol sabato ore 15

     

    Sulla panchina dei campani esordisce Pasquale Marino, quarto allenatore stagionale dopo Martusciello, Colantuono e Breda. Trova una Salernitana che oggi retrocederebbe direttamente. Già nella scorsa stagione Marino allenò una squadra inguaiata che passò da 4 allenatori: era il Bari, Marino fu il secondo dopo Mignani e soltanto il quarto, Federico Giampaolo, riuscì a mantenere i pugliesi in B, vincendo il playout con la Ternana. Esperienza che potrebbe dunque tornare buona a Marino, la Salernitana è una delle grandi malate della B e non c’è più tempo per sbagliare. All’Arechi sbarca un Sudtirol reduce dal pari interno col Cesena (1-1), gli altoatesini hanno un solo punto di margine sulla zona playout. Ma se passano indenni questo scontro diretto, potrebbero mettersi sulla buona strada per la permanenza nella categoria, non va dimenticato che il Suditirol, prima dell’avvento di Castori era ultimo e dato da quasi tutti per spacciato.


    Sampdoria–Cittadella sabato ore 17.15

     

    Dopo l’ultimo tonfo (2-0 a La Spezia) e una classifica sempre più drammatica, è andata in scena la settimana della “Sampdoria ai sampdoriani”: via Semplici, terzo allenatore stagionale dopo Pirlo e Sottil, tocca ad Alberico Evani, già tecnico federale di formazioni giovanili e vice di Roberto Mancini quando era ct della Nazionale. E il Mancio, pur non figurando nel nuovo organigramma ma che s’è fatto vivo a Bogliasco, è il grande regista dell’operazione, in qualità di “primo tifoso” della Samp. Che vede il figlio Andrea tornare a fare il ds dei blucerchiati in sostituzione di Accardi. Con un altro uomo di Mancini, Attilio Lombardo, vice non qualunque di Evani. Oltre a Giovanni Invernizzi – altro elemento della Samp Scudetto 1991 – promosso da club manager a coordinatore dell’area tecnica. Basterà tutto ciò a risollevare il blucerchiati, che oggi retrocederebbero direttamente? Una prima risposta la darà il Cittadella di Alessandro Dal Canto. Bene ha fatto la Samp a varare prezzi popolari per la partita perché i granata veneti nelle ultime due stagioni hanno sempre vinto a Marassi, prima col Genoa e poi con la Samp. Oggi sono a +1 sui playout ma se Evani esordisce con un successo, li raggiunge in classifica.


    Modena–Sassuolo sabato ore 19.30


     

    Con la vittoria di Pisa (1-2) nello scorso turno, il Modena di Paolo Mandelli ha di fatto la salvezza in tasca e può provare a dare l’assalto alla zona playoff, che dista soltanto due punti. Niente male per una squadra che, quando il 3 novembre scorso l’aveva ereditata da Pier Paolo Bisoli, era penultima in classifica, davvero un bel risultato per un allenatore che è quasi all’esordio nella categoria (a 57 anni) e che prima si era quasi solo occupato di giovanili. Al Braglia sbarca la capolista Sassuolo, al secondo match point per la Serie A, il primo è sfumato col 5-3 incassato domenica scorsa a Palermo. Per avere l’aritmetica certezza della A, il Sassuolo dovrà guadagnare almeno due punti sullo Spezia, impegnato il giorno dopo a Mantova. Dunque Grosso deve uscire dal Braglia con una vittoria e sperare che il giorno dopo i liguri non vincano al Martelli. La combinazione non è delle più semplici, prende campo l’ipotesi che il Sassuolo possa festeggiare nel turno successivo, il Lunedì di Pasqua, quando i neroverdi ospiteranno il Frosinone e potranno brindare coi propri tifosi.

    Cesena–Frosinone domenica ore 15

     

    La domanda è: il Cesena di Michele Mignani è in grado di fare i playoff? Delle sei squadre dal 3° all’8° posto, i romagnoli sono quelli più a rischio, non solo perché sono ottavi. C’è proprio da capire se la squadra ha i mezzi per disputarli, dopo aver messo di fatto in tasca la salvezza, traguardo non trascurabile per una neo promossa e visti i fallimenti di squadroni sulla carta più forti. Una prima risposta la potrà dare il Frosinone di Bianco, imbattuto da 8 gare che con una risalita impetuosa dal penultimo posto s’è portato a +3 sulla zona playout e ora cerca di suggellare l’impresa. Per i ciociari, è meglio farlo già in questa partita, visto che poi dovrà affrontare le prime tre della classe che, molto probabilmente, saranno ancora impegnate per la A diretta e non potranno concedere nulla.


    Cremonese – Juve Stabia domenica ore 15


     

    Col successo di venerdì scorso in casa della Reggiana, la Cremonese di Stroppa ha mostrato di avere le carte in regola per vincere la volata per il 4° posto (facendo magari un pensierino al 3° posto, se lo Spezia, che dista 6 punti, dovesse perdere qualche colpo). Ma per aggiudicarsi tale volata, bisogna fare fuori la Juve Stabia di Guido Pagliuca, cioé la rivelazione del campionato, quinta in classifica a -3 dalla Cremonese. Le Vespe stabiesi scoppiano di salute e vengono da 3 vittorie di fila con 10 punti conquistati nelle ultime 4 uscite. Insomma, un posticipo da playoff che in realtà è molto probabilmente un anticipo di una sfida che potrebbe tenersi negli spareggi promozione.

    Mantova–Spezia domenica ore 17.15

     

    Neanche un mese fa il Mantova di Davide Possanzini, dopo due terzi di stagione positivi, all’improvviso pareva avvitarsi verso la C. Poi sono arrivate due vittorie di fila che mancavano come l’aria e ora i lombardi hanno 2 punti di margine sulla zona playout. Insomma, la salvezza è ancora tutta da conquistare e solo confermandosi sui livelli delle ultime uscite potrà arrivare. Lo Spezia avrà il vantaggio di giocare sapendo il risultato del Pisa. Dopo l’ultimo turno i ragazzi di D’Angelo si sono portati a 5 punti dal 2° posto, cioé dalla promozione diretta. E se i toscani dovessero avere problemi sabato a Reggio Emilia, l’occasione per avvicinare ulteriormente la zona promozione diretta si farebbe ghiotta. Senza dimenticarsi che lo Spezia deve anche difendere il 3° posto dall’assalto della Cremonese che scenderò in campo proprio poco prima dei liguri. Insomma, va a finire che, per difendere il 3° posto, alla fine lo Spezia potrebbe trovarsi secondo? Questo, almeno, è ciò che si pensa nel clan aquilotto. LEGGI TUTTO

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    Guida alla 32ª giornata di Serie B: via con Reggiana-Cremonese. Sassuolo, 1° match ball Serie A. Samp: derby chiave a La Spezia  

    Reggiana-Cremonese venerdì ore 20.30

     

    Sulla panchina della Regia fa il suo esordio in panchina Davide Dionigi che in settimana ha rilevato William Viali. Impresa non semplice salvare i granata, da tempo in picchiata, Dionigi, fra l’altro, negli Anni 90 esordì in A da attaccante proprio con la maglia della Reggiana. La Cremonese di Stroppa, dopo le belle vittorie su Catanzaro e Palermo, sembrava avesse le carte in regola per vincere la volata per il 4° posto, che ai playoff consente di iniziare dalle semifinali, saltando il turno preliminare. Ma nella scorsa giornata per i grigiorossi è arrivato il 2-2 interno con il Cittadella (coi veneti avanti 0-2) che ha ingarbugliato un po’ la volata, per la quale, oltre al Catanzaro, c’è anche la Juve Stabia.

    Brescia-Mantova sabato ore 15

    Entrambe se la stavano passando male ma nello scorso turno, è arrivata l’attesa riscossa: prima il Brescia ha vinto a La Spezia (0-1), poi il Mantova in casa ha messo sotto il Sudtirol (2-0). Insomma, il vento potrebbe essere cambiato per entrambe dopo un 2025 finora duro. Ma il mantenimento della categoria è ancora tutto da conquistare, col Brescia che ha un solo punto di margine sul Mantova che con la vittoria della scorsa giornata almeno ha agguantato la zona playout, chiudendo una serie no che l’aveva portata tra le tre squadre che retrocederanno direttamente.

    Cittadella-Carrarese sabato ore 15

    Altra scontro salvezza cruciale a cui guarderanno quelle 9-10 squadre impegnate a mantenere la categoria. Col 2-2 di Cremona, il Citta di Dal Canto ha dato segnali di ripresa ma adesso bisogna convincere anche in casa, i maggiori problemi stagionali si sono vissuti al Tombolato, dove troppe squadre sono passate quasi con facilità. Ma è anche vero che la Carrarese, lontano dalle Alpi Apuane, fatica a dare il meglio di sé. Tuttavia, la squadra di Calabro potrebbe approcciare la partita con l’entusiasmo per la vittoria in rimonta sul Bari dello scorso turno (2-1). E vincere nuovamente vorrebbe dire salire a quota 39, dove a quel punto la salvezza sarebbe in tasca o quasi.

    Frosinone-Cosenza sabato ore 15

    Il Frosinone di Paolo Bianco è la squadra del momento: il terzo tecnico stagionale dei ciociari (dopo Vivarini e Greco), nelle sue 5 partite ha messo insieme 13 punti, nessuno ha fatto meglio nello stesso lasso di tempo. Frosinone che viene da quattro vittorie di fila e se arriva anche la quinta, si sale a quota 39, cioè salvezza molto vicina e la possibilità di fare un pensierino a un piazzamento playoff, confermandosi con un passo simile. Nel Cosenza ultimo in classifica, si rivede in panchina Max Alvini, richiamato dopo la parentesi del duo Tortelli-Belmonte che in 4 uscite ha raccolto altrettanti punti. Cosenza che è a  -7 dai playout e a -9 dalla salvezza diretta. Mission quasi impossible, insomma, per Alvini, richiamato anche perché ha ancora un anno di contratto col Cosenza.

    Sudtirol-Cesena sabato ore 15

    Sia gli altoatesini che i romagnoli vengono da brutti stop nello scorso turno: il Sudtirol di Castori è caduto a Mantova (2-0), ko che ha un po’ complicato la volata salvezza, quando s’iniziava a sentirne il profumo; il Cesena di Mignani invece, ha perso in casa dalla Juve Stabia (1-2), scontro diretto per aggiudicarsi un posto ai playoff. Ma è anche vero che i romagnoli neo promossi dalla C, stanno concludendo una stagione positiva, la salvezza è di fatto in tasca e se arriva dell’altro, è un di più. Il Sudtirol invece, prima dell’avvento di Castori, lo scorso autunno pareva destinato al ritorno in C, dopo aver perso 5 partite di fila. Ora però il clan altoatesino ha bisogno di un colpo di reni per allontanarsi dalla zona playout che dista un solo punto.

    Pisa-Modena sabato ore 17.15

    Il Pisa manca dalla Serie A dal 1991. E in tutti questi anni, mai come oggi è stato vicino alla massima categoria. S’ipotizzava un lungo testa a testa con lo Spezia per andare in A. E invece, potrebbe essersi deciso tutto o quasi nello scorso turno, col successo del Pisa a Cosenza (0-3), a seguito del tonfo interno dello Spezia col Brescia (0-1), col risultato di portare i toscani a +8 sui liguri. Ma i nerazzurri di Inzaghi ora devono restare sul pezzo e col Modena di Mandelli ci vorrà molta attenzione. Nello scorso turno i canarini emiliani un po’ a sorpresa hanno messo sotto il Catanzaro (2-1): sono insomma un po’ la mina vagante della B e già nella gara d’andata avevano battuto il Pisa (1-0, gol di Caso). Dovessero replicare quel successo, si ritroverebbero con la salvezza in tasca e la possibilità d’inseguire un piazzamento ai playoff.

    Juve Stabia-Salernitana sabato ore 19.30

    Bollente derby campano. La Juve Stabia di Guido Pagliuca non smette di stupire e si conferma matricola coi fiocchi: nello scorso turno è andata a vincere a Cesena (1-2) e adesso è in lizza non solo per un piazzamento playoff ma anche per il 4° posto, con tutti i vantaggi che porta agli spareggi promozione. La Salernitana invece è reduce dal ko interno col Palermo (1-2) che ha ulteriormente complicato la corsa salvezza (oggi i granata sono tra le tre squadre che retrocederebbero direttamente), oltre a far nuovamente traballare la panchina di Breda (s’ipotizza il ritorno di Martusciello che aveva iniziato la stagione). Insomma, sarà un derby campano con una posta altissima, che va ben oltre i 3 punti in palio.

    Catanzaro-Bari domenica ore 15

     

    Qualche interrogativo sta prendendo forma sul Catanzaro di Fabio Caserta che nelle ultime tre uscite ha perso due volte: 2-1 a Modena nello scorso turno e, prima del 4-0 inflitto nel derby al Cosenza, lo stesso risultato il Catanzaro l’aveva subito dalla Cremonese allo Zini. Insomma, un mese fa si parlava di un Catanzaro che a sorpresa poteva fare anche meglio di quello dello scorso anno, cosa che a inizio stagione pareva impossibile. La verità probabilmente sta in mezzo anche se al momento i giallorossi appaiono meno in palla di Cremonese e Juve Stabia, le rivali per la conquista del 4° posto. Al Ceravolo però, sbarca un Bari che nello scorso turno ha perso la zona playoff col ko di Carrara (2-1). Sconfitta abbastanza preoccupante per la squadra di Moreno Longo, passata sì in vantaggio, ma una volta ribaltata, è evaporata dal campo. Bari che peraltro non vince dal 23 febbraio (0-1 a Mantova). Dopo di allora sono arrivati solo 3 punti: dura pensare di poter disputare i playoff con un passo simile, che al più garantisce una salvezza ormai in tasca.

    Palermo-Sassuolo domenica ore 15

    Per il Palermo di Alessio Dionisi ci sono in palio importanti punti per mettere in sicurezza la zona playoff, riconquistata nello scorso turno dopo la bella e convincente vittoria di Salerno (1-2). Ma soprattutto la gara offre al Sassuolo il primo match ball promozione. I neroverdi emiliani guidati da Fabio Grosso hanno 17 punti di vantaggio sullo Spezia terzo. Dunque, se sbancano il Barbera e, allo stesso tempo, lo Spezia non dovesse vincere in casa con la Sampdoria, sarebbe A per il Sassuolo (che è in svantaggio negli scontri diretti con lo Spezia e dunque è obbligato a portarsi ad almeno +19 sui liguri per brindare già in questo turno). E gli eventuali festeggiamenti, probabilmente si terrebbero in aereo, visto che il derby ligure inizia poco dopo la sfida del Barbera. In ogni caso, al Sassuolo bastano 5 punti da qui alla fine del campionato per avere la certezza di tornare in A dopo un anno.

    Spezia-Sampdoria domenica ore 17.15

    Dopo essere scivolato a -8 dalla promozione diretta, cioé dal Pisa secondo in classifica, lo Spezia di D’Angelo potrebbe badare soprattutto a difendere la terza piazza (la Cremonese, quarta, è a -6), che ai playoff consente di salire in A con 4 pareggi. Derby ligure invece drammatico per la Sampdoria, reduce dal bruciante 0-3 incassato nello scorso turno a Marassi dal Frosinone. In settimana la panchina di Semplici ha vacillato parecchio, anche perché con lui i blucerchiati hanno vinto solo 2 partite su 15. La classifica piange, la C sembra dietro l’angolo e in caso di ulteriore rovescio potrebbe arrivare il quarto tecnico stagionale, che potrebbe essere Iachini o Andreazzoli. Ma ha un suo fondamento il ritorno di Pirlo che era stato esonerato dopo sole 3 giornate. Il suo ritorno però, con ogni probabilità porterebbe all’allontanamento del ds Accardi, lo scorso agosto andato ai ferri corti col Maestro. Accardi che a sua volta potrebbe essere sostituito dal figlio di Roberto Mancini, Andrea, ora collaboratore del Barcellona ma che nella scorsa stagione, da ds della Samp, con pochi mezzi e con la società che aveva appena scampato per un soffio la ripartenza dai dilettanti, aveva contribuito a portare i blucerchiati ai playoff. LEGGI TUTTO

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    Inzaghi, il Pisa può diventare il capolavoro

    Dopo lo scorso turno, sembra proprio che la Serie A abbia preso la strada di Pisa, città che manca dalla massima serie dal 1991. E in questi 34 anni, mai il club toscano è stato così vicino al ritorno in quella A dove negli anni ‘80 scrisse non trascurabili pagine, sotto la guida del grande timoniere Romeo Anconetani, lo storico presidente che dà il nome allo stadio cittadino, assieme a quello di Arena Garibaldi (anzi no, ora lo sponsor obbli LEGGI TUTTO

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    Caos Sampdoria: Semplici resta? Forse sì, forse no

    GENOVA – Per ora la Sampdoria non ha preso la decisione definitiva. Oggi a Bogliasco potrebbe essere ancora Leonardo Semplici a guidare l’allenamento dei blucerchiati, finiti in piena zona retrocessione. Non c’è però alcuna certezza sugli scenari che possono cambiare di ora in ora. Ieri è stata un’altra giornata febbrile tra valutazioni e consultazioni interne ed esterne al club. Il presidente Matteo Manfredi continua a n LEGGI TUTTO

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    Serie B, guida alla 31ª giornata: via con Spezia-Brescia. La Samp non può fallire con il Frosinone a Marassi

    Cosenza-Pisa sabato ore 15

    Il Cosenza è reduce dai 4 schiaffi rimediati prima della sosta nel derby calabrese di Catanzaro. Ma in precedenza, la squadra aveva dimostrato di essere ancora viva, con l’arrivo del tandem Tortelli-Belmonte in panchina qualcosa di meglio s’era visto. Ma è ancora troppo poco per sperare di schiodarsi dall’ultimo posto. E al San Vito-Marulla sbarcherà un Pisa che non può fare sconti e che scenderà in campo sapendo il risultato dello Spezia. I nerazzurri di Inzaghi sono andati alla sosta col convincente 3-1 sul Mantova, che ha archiviato i due precedenti ko di fila, partita nella quale è brillata la stella del francese Matteo Tramoni che con una doppietta è arrivato a 11 gol in questa B: superati diversi problemi fisici, può fare una bella carriera. 

    Mantova-Sudtirol sabato ore 15

    Il cammino nel 2025 del Mantova di Davide Possanzini, quasi ricalca quello del Brescia, entrambe le lombarde col passare delle giornate si sono avvitate e la classifica dice che oggi il Mantova retrocederebbe direttamente, dopo aver trascorso quasi due terzi della stagione fuori dalla zona calda della classifica. Tuttavia la graduatoria resta molto corta e nulla è perduto, anche se bisognerà guardare con molto rispetto al Sudtirol di Fabrizio Castori. Il tecnico di San Severino Marche l’8 dicembre scorso rilevava una delle squadre più decotte della B, reduce da 5 ko di fila e ultima in classifica. Sotto la sua guida l’ha portata a marciare alla media di un punto e mezzo a partita, col Sudtirol che ha recuperato 9 posizioni e oggi ha un margine di due punti sulla zona playout, apparendo come una delle squadre più in salute nel groppone di dieci squadre che devono salvarsi.

    Modena-Catanzaro sabato ore 15

    Inizia a suonare l’allarme per il Modena di Paolo Mandelli. Il sostituto di Pier Paolo Bisoli, aveva brillantemente raddrizzato la baracca e pareva avviato verso una salvezza tranquilla, se non addirittura con la prospettiva di coltivare qualche sogno playoff. Poi la squadra s’è inceppata, ed è arrivata alla sosta con 2 ko di fila che obbligano tutto il clan canarino a guardarsi alle spalle (+3 sul playout). Vero, al Braglia il Modena è difficile da battere ma il Catanzaro di Fabio Caserta è impegnato in una serrata lotta con la Cremonese per la conquista del 4° posto (che ai playoff consente di non giocare il turno preliminare e di partire dalle semifinali): per i calabresi, vincere vorrebbe dire portarsi un punto davanti alla Cremonese, che scenderà in campo subito dopo la fine della partita, l’obiettivo dunque, è mettere pressione ai rivali grigiorossi, con cui però il Catanzaro è in svantaggio negli scontri diretti e dunque è obbligato ad arrivargli davanti per essere quarto. 

    Sampdoria-Frosinone sabato ore 15

    Cruciale scontro salvezza che i blucerchiati di Leonardo Semplici non possono fallire. La Samp, reduce da 4 pari di fila, oggi disputerebbe il playout contro il Brescia. Ma battere il Frosinone vorrebbe dire scavalcare i ciociari e approcciare al meglio la volata salvezza. Però attenzione alla squadra ciociara. Da quattro partite è sotto la guida di Paolo Bianco che ha messo insieme 10 punti, nessuno in B ne ha fatto di più nello stesso lasso di tempo, va dunque affrontato col dovuto rispetto. E pensare che soltanto un mese fa, il Frosinone era considerato con un piede e mezzo già in C: è la solita imprevedibile Serie B. 

    Cremonese-Cittadella sabato ore 17.15

    La Cremonese di Giovanni Stroppa è arrivata alla sosta mostrando le cose migliori della stagione: prima il 4-0 inflitto al Catanzaro, l’avversaria diretta per la conquista del 4° posto, ora dietro di 2 punti (che per gli scontri diretti a favore dei lombardi – 2-1 e 4-0 – diventano tre); poi il pazzesco 2-3 di Palermo, coi siciliani avanti 2-0 e ribaltati in 21’. Risultati che devono dare autostima al gruppo grigiorosso, ora a Cremona si spera solo che la sosta non abbia interrotto il momento magico. Il Cittadella è piuttosto inguaiato: ha perso 6 delle ultime 7 partite e conserva un solo punto di margine sulla zona playout. Insomma, i granata rischiano grosso, anche se fuori casa di solito si esprimono meglio che al Tombolato. 

    Sassuolo-Reggiana sabato ore 19.30

    Derby al Mapei Stadium, molto più importante per i granata di William Viali, la cui panchina traballa da qualche turno. Per il Sassuolo di Fabio Grosso invece, per quanto il derby sia sempre una gara a sé e speciale, alla fine sarà solo una tappa di avvicinamento per il ritorno dopo una sola stagione in Serie A, che di fatto è già in tasca, visti i 14 punti di vantaggio sullo Spezia terzo. La Reggiana invece, è come se fosse in zona playout, anche se oggi al suo posto li disputerebbe la Sampdoria, poiché la Regia è in vantaggio negli scontri diretti coi blucerchiati. I granata comunque, che in questa stagione, nelle sfide emiliano-romagnole hanno raccolto poco o nulla, devono assolutamente cambiare marcia, visto che non vincono dal 26 gennaio, quando misero sotto il Palermo (2-1). Da allora, in 7 uscite, sono arrivati la miseria di 4 punti: dura se non impossibile mantenere la categoria con un passo simile. 

    Carrarese-Bari domenica ore 15

    La Carrarese di Antonio Calabro nelle ultime 4 partite ha fatto solo 3 punti, gli apuani non vincono dal 5 febbraio, quando in casa misero sotto la Salernitana (3-2). Insomma, quella squadra che chiuse il 2024 in zona playoff, negli ultimi tempi conferma di avere il fiatone nella volata salvezza, e meno male che nell’ultimo turno è arrivato il 2-2 di Bolzano col Sudtirol, grazie a un colpo di tacco di Torregrossa al 92’. Il Bari di Moreno Longo invece, è reduce da tre pari di fila che comunque gli permettono di mantenere l’8° posto, cioè l’ultimo buono per disputare i playoff. Ma per avere la certezza di disputarli, non può certo bastare il passo degli ultimi tempi, serve uno scatto in più. 

    Cesena-Juve Stabia domenica ore 15

    In palio, c’è il titolo di matricola-rivelazione della stagione, ma pure il miglior piazzamento possibile ai playoff, coi romagnoli che sono settimi, a -6 dalla Cremonese quarta e i campani sesti, con un punto in più. Comunque vada, un gran bel campionato per entrambe. A Cesena, per la squadra di Michele Mignani, si parla anche di Serie A e per quanto possa sembrare eccessivo, è giusto, va rispettata la storia e il blasone del Cavalluccio romagnolo. La Juve Stabia invece, ha la salvezza in tasca e ora può andare a caccia di un lusinghiero piazzamento. Anche se questa stagione probabilmente verrà soprattutto ricordata per quella del lancio di Guido Pagliuca, fresco vincitore della Panchina d’oro della Serie C, per la già sorprendente promozione della scorsa stagione. Farà strada, c’è da scommetterci. 

    Salernitana-Palermo domenica ore 17.15

    La partita che chiude il turno è quella che potrebbe portare le più rilevanti conseguenze. Da una parte c’è la Salernitana di Roberto Breda, penultima in classifica ma ancora viva, la zona playout dista un solo punto ma per i granata ne sono arrivati 4 nelle ultime due uscite, insomma, il passo per provare a mantenere la categoria ci sarebbe. Ma l’attenzione è soprattutto sul Palermo di Alessio Dionisi. Prima della sosta, i rosanero hanno subito la sconfitta più bruciante: stavano battendo 2-0 la Cremonese ed è finita 2-3 coi grigiorossi che segnavano 3 reti in appena 21’. Vista anche la pausa di due settimane, si pensava che l’esonero di Dionisi fosse pressoché scontato. E invece la proprietà del City, dopo consultazioni durate diversi giorni, ha deciso di confermarlo, senza prendere in considerazione il fatto che la tifoseria ne chiede la testa da mesi, considerandolo alla base del flop di una stagione nella quale il Palermo avrebbe dovuto lottare per la A diretta e che invece ad oggi fatica a stazionare in zona playoff (è nono, a -1 dal Bari). LEGGI TUTTO

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    Samp, l’ennesimo weekend di paura. Semplici valuta un cambio modulo

    La Sampdoria arriva all’ennesimo week end di paura con l’ennesimo punto interrogativo alla voce portiere. In una stagione piena di errori e contraddizioni, con una squadra partita in estate per lottare per la A ma oggi in piena zona play out, non sembra esserci pace per uno dei ruoli chiave. Oggi a Bogliasco è previsto un test probabilmente decisivo per capire se Alessio Cragno LEGGI TUTTO