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    Salernitana-Inter 0-5: Inzaghi non molla la vetta e tenta la fuga

    SALERNO – Sesta vittoria di fila e prove di fuga per l’Inter di Simone Inzaghi, che domina all’Arechi nel secondo anticipo della 18ª giornata di Serie A e allunga in vetta, in attesa di vedere cosa faranno prima l’Atalanta (ora a -6 e attesa dalla gara casalinga contro la Roma) e poi il Milan (a-4) e il Napoli (a -7) che si sfideranno a San Siro in un importantissimo scontro diretto. A essere travolta dal ‘rullo compressore’ nerazzurro stavolta è la Salernitana di Colantuono, caduta sotto i colpi di Perisic, Dumfries, Sanchez, Lautaro Martinez e Gagliardini (0-5) e sempre più ultima in classifica (quarto ko consecutivo per i granata, il settimo nelle ultime 8 gare).
    Salernitana-Inter 0-5: statistiche e tabellino
    Le scelte dei tecnici
    Indisponibili Correa e Darmian per Inzaghi che lascia in panchina Skriniar e Lautaro Martinez per dare spazio a D’Ambrosio in difesa (con De Vrij e Bastoni) e a Sanchez in attacco, con il cileno a far coppia con Dzeko. In mediana è Brozovic il ‘cervello’ del 3-5-2 nerazzurro, con Barella e Calhanoglu ai suoi lati e le fasce consegnate a Dumfries e a Peris. Sull’altro fronte out Strandberg, Ruggeri, il senegalese Mamadou Coulibaly e Capezzi per il tecnico di casa Colantuono, che schiera i suoi ‘a specchio’ con i campioni d’Italia: il maliano Lassana Coulibaly è il metronomo in mezzo al campo tra Kastanos e Obi, dietro ci sono Gyomber e Gagliolo ai lati di Bogdan mentre capitan Ribery fa coppia con Simy davanti e Delli Carri e Ranieri sono gli esterni.
    Guarda la galleryInter straripante all’Arechi: Salernitana travolta dalla capolista
    Perisic la sblocca, Dumfries raddoppia
    Inter subita aggressiva e Salernitana ben presto chiusa nella propria metà campo, sono appena undici i minuti che impiegano i nerazzurri a sbloccare il match: angolo pennellato da Calhanoglu sulla testa di Perisic che si sfila dalla marcatura di Gagliolo e supera Fiorillo in girata. I granata accusano il colpo e rischiano di crollare immediatamente, tenuti però in piedi da un grande intervento del portiere che devia in corner una conclusione ravvicinata di Dumfries, innescato da Sanchez (13′). L’Inter è in controllo ma il diffidato Barella si prende un giallo evitabile (salterà la prossima sfida a San Siro contro il Torino) e per poco non viene punita da Ribery, che alla mezz’ora mette Obi davanti ad Handanovic bravo però a chiudere lo specchio a tu per tu con il nigeriano. Il brivido ‘risveglia’ la squadra di Inzaghi che ricomincia a comandare la partita e al 33′ raddoppia: Dzeko si libera con un bel movimento e riceve palla, servendo poi l’arrembante Dumfries che tutto solo in area non lascia scampo a Fiorillo. E prima del riposo è clamoroso l’errore di Dzeko che a porta vuota, dopo un’uscita a vuoto del portiere di casa, su azione da corner spedisce la palla a lato di testa (41′).
    Serie A, la classifica
    I nerazzurri dilagano nella ripresa
    Si va al riposo con la capolista avanti 2-0 e dagli spogliatoi rientrano gli stessi ventidue, con Colantuono che punta sulla voglia di riscatto dei suoi. E a reagire la Salernitana ci prova, alzando il baricentro, ma lascia inevitabilmente spazi a un’Inter che se li prende senza fare troppi complimenti. In uno di questi Barella invita D’Ambrosio, che cerca la porta scheggiando il palo (49′), mentre è magistrale la ripartenza orchestrata da Dzeko e Calhanoglu e finalizzata da Sanchez. Sul 3-0 e con la partita ormai ‘in ghiaccio’, Inzaghi può iniziare a gestire le forze e fa un triplo cambio al 56′ (dentro Vidal, Dimarco e Lautaro Martinez al posto di Barella, Bastoni e Sanchez) e getta nella mischia anche Gagliardini (per Brozovic al 71′). Tra i granata arriva invece il momento di Djuric e Schiavone prima (fuori Simy e Kastanos al 61′) e di Jaroszkynski e Gondo poi (al 71′ per Ribery e Ranieri). Mosse vane quelle di Colantuono, che non riescere a scuotere una Salernitana ormai in balia di un’Inter che cala anche il poker con Lautaro Martinez (77′) e nel finale (87′) fissa il risultato sul 5-0 con Gagliardini.
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    Salernitana-Atalanta 0-1: graffio di Zapata, la Dea soffre ma vince

    SALERNO – Un ‘graffio’ di Zapata e l’Atalanta sbanca l’Arechi, piegando la Salernitana nella fase finale di una gara sofferta e decisa dal colombiano su assist di Ilicic (il cui ingresso nella ripresa si è rivelato decisivo). La Dea ritrova così il successo dopo il pari con il Bologna e il ko con la Fiorentina, mentre ai granata non bastano Ribery e un’ottima prestazione (due legni colpiti) ad evitare la quarta sconfitta di fila.
    Salernitana-Atalanta 0-1: statistiche e tabellino
    Ribery titolare, ancora panchina per Ilicic
    Stadio Arechi ‘on fire’ per la prima da titolare di Franck Ribery, che Castori schiera dietro le punte Gondo e Djuric (inizio in panchina per Simy) in un 3-4-1-2 che vede Gyomber preferito a Bogdan nella retroguardia completata dal centrale Strandberg e da Gagliolo, con Kechrida e Ranieri ai lati dei due Coulibaly (il senegalese Mamadou e il maliano Lassana) piazzati in mediana. Sull’altro fronte 3-4-2-1 per Gasperini, che si affida a Miranchuk e Malinovskyi a supporto del centravanti Zapata (preferendoli a Ilicic e Pessina) mentre in mezzo al campo (con De Roon ancora squalificato) c’è ancora Pasalic ad affiancare Freuler, con Maehle e Gosens esterni e Demiral spalleggiato da Toloi e Palomino in difesa.
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    Granata arrembanti, fatica la Dea
    Avvio arrembante della Salernitana, che preme e protesta invano quando Gondo va giù in area su un contatto con Palomino (8′): l’arbitro Valeri lascia proseguire, ‘sostenuto’ via auricolare dal Var. Lo scatenato Castori e i tifosi sugli spalti provano a trascinare i granata, ma l’Atalanta regge l’urto e appena si affaccia in avanti sfiora il gol: numero al limite di Gosens che poi la piazza all’angolino, dove vola però Belec a negargli il gol. A Gasperini questo lampo non basta, rimprovera i suoi e trattiene il fiato quando Mamadou Coulibaly ‘scheggia’ la traversa della distanza (21′). Strandberg intanto controlla bene Zapata, con la Dea che prova ad alzare il baricentro ma non punge e rischia al 35′: tacco di Djuric e tacco di ritorno per lui da Ribery, ma Palomino è bravo a leggere e a intercettare l’ultimo passaggio del bosniaco destinato a Gondo. Molto più convincente la Salernitana, coraggiosa e pimpante ma incapace a sua volta di sbloccare la gara prima dell’intervallo a cui si arriva sullo 0-0 e con un giallo a Djuric per un braccio alto sul volto di Demiral, che torna negli spogliatoi ferito all’arcata sopraccigliare sanguinante.
    Guarda la gallerySalernitana-Atalanta, Demiral viene colpito al volto e esce dal campo insanguinato FOTO
    Obi sbatte sul palo
    Al rientro in campo così non c’è il turco ex Juve, che lascia il posto a Djimsiti (con Tolomino che passa al centro della difesa) come fanno Pasalic e Miranchuk con Koopmeiners e Ilicic. Al triplo cambio di Gasperini ‘risponde’ Castori rinforzando il centrocampo con l’innesto di Obi, dentro al posto di un Ribery stanco ma già nel cuore dell’ambiente granata. Il francese si siede in panchina a seguire una ripresa che vede subito pericolosa la Salernitana: passa appena un minuto e Gondo costringe Musso a volareper togliere la palla dall’incrocio. I campani cavalcano l’entusiasmo e insistono, ma dopo un prepotente allungo di Kechrida è largo di poco il destro di Djuiric (51′). Nell’Atalanta intanto fa il suo ingresso Zappacosta (fuori Malinovsky al 58′ per passare al 3-4-3), mentre sull’altro fronte c’è spazio prima per Bonazzoli e Jaroszynski al posto di Gondo e Ranieri (62′), poi per Bogdan a sostituire Gagliolo (68′). Ed è proprio Bonazzoli con un colpo di tacco a mettere davanti al portiere Obi, che di sinistro calcia però sul palo graziando Musso.
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    Il ‘graffio’ di Zapata
    L’attaccante prova allora a mettersi in proprio ma spara alto dal limite (72′) e l’ultima mossa di Castori è allora Simy al posto di Djuric, mentre in campo resta ancora l’atalantino Zapata che dopo un grande spunto di Ilicic (andato via col tacco a Bogdan) ‘gela’ l’Arechi: aggancio in area e girata vincente di destro (75′). Una mazzata per la Salernitana, che accusa il colpo e non riesce più a impensierire i nerazzurri, a cui nega invece il raddoppio una grande parata di Belec su Zapata (smarcato con l’ennesimo tacco della serata da Ilic) con il tap-in poi fallito da Zappacosta (85′). I campani non ne hanno più ma c’è ancora il tempo per la traversa colpita di testa da Gosens (decisiva la deviazione di Gyomber) e per l’ingresso di Pezzella al posto di Gosens. Poi arrivano il triplice fischio finale e la festa atalantina, mentre alla Salernitana non basta l’ottima prestazione a consolare dall’amarezza per la quarta sconfitta in quattro gare.
    Guarda la galleryZapata, che abbraccio con Ilicic dopo il gol in Salernitana-AtalantaTuttosport League “Torneo a Gironi”, crea la tua squadra ora LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia: l'Alessandria sfiora l'impresa con la Samp, Salernitana ok

    GENOVA – Impresa sfiorata dall’Alessandria, che nel match di Coppa Italia a Marassi contro la Sampdoria si porta due volte avanti, va al riposo in vantaggio di un gol ma nella ripresa viene rimontata dai padroni di casa: finisce 3-2 per i liguri che volano così ai sedicesimi di Coppa Italia. Inizio in salita per i blucerchiati di Roberto D’Aversa, sorpresi in avvio da un destro di Chiarello (8′). Il vantaggio infonde ulteriore coraggio ai piemontesi, che non si limitano a difendere mentre sull’altro fronte è la traversa a fermare Jankto e Gabbiadini non trova la porta. Non resta che affidarsi all’intramontabile Quagliarella, che al 28′ si ‘inventa’ il pari con una magia di tacco su cross di Gabbiadini. La situazione sembrerebbe essere tornata sotto controllo in casa doriana, ma c’è da fare i conti con Arrighini che va via in slalom e poi va giù in area dopo un contatto con Bereszynski: per l’arbitro è rigore e Corazza a ridosso del riposo riporta così avanti l’Alessandria. La Samp capisce che non c’è troppo da scherzare, rientra in campo carica e prima pareggia con un sinistro di Gabbiadini (72′), poi sorpassa con un colpo di testa di Thorsby pescato solo in area da Candreva. I ‘grigi’ di Moreno Longo non si arrendono e provano a rifarsi sotto ma nel finale restano anche in dieci (secondo giallo a Benedetti) e asono costretti a uscire dalla competizione, pur se a testa alta: a passare il turno è la Sampdoria che ai sedicesimi sfiderà il Torino.
    Sampdoria-Alessandria 3-2: statistiche e tabellino
    Salernitana avanti con Bonazzoli
    Troverà invece il Genoa (‘giustiziere’ del Perugia) la Salernitana, che dopo aver festeggiato il ritorno in Serie A inizia alla grande la nuova stagione: davanti ai tifosi tornati a gremire l’Arechi i granata stendono la Reggina con una doppietta di Bonazzoli (2-0) e staccano il pass per i sedicesimi della Coppa Italia. A partire meglio sono gli ospiti che nel primo tempo scaldano i guanti di Belec un paio di volte con Laribi e sfiorano la traversa con l’ex romanista Federico Ricci, mentre sull’altro fronte ci si affida alle conclusioni dalla distanza di Coulibaly la cui mira è però da rivedere. Controllato a vista dai difensori calabresi infatti, sembra intanto ‘ingabbiato’ il bomber Bonazzoli (all’esordio con i granata) che però si illumina a un soffio dal riposo: stop sull’assist di Ruggeri, veronica sul proprio marcatore e sinistro di controbalzo con palla all’angolino e tifosi in festa sugli spalti. Sbloccata la gara, si fa in discesa la strada per la squadra di Castori che nella ripresa assesta subito il colpo del ko: al 55′ è ancora Bonazzoli con il sinistro a mandare al tappeto la Reggina, stavolta su assist di Kechrida. Ad Aglietti non basta infatti gettare nella mischia l’ex romanista ed ex milanista Jeremy Menez per rientrare in corsa: regge fino alla fine il doppio vantaggio della Salernitana che passa il turno.
    Salernitana-Reggina 2-0: statistiche e tabellino LEGGI TUTTO