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    Vlahovic partito per Monaco tra pubalgia e mercato: Juve, cosa succede

    Dusan Vlahovic è volato a Monaco di Baviera in compagnia di un medico della Juventus per un controllo relativo al grado di guarigione dalla pubalgia da cui si sta curando con l’aiuto del dottor Hans-Wilhelm Müller-Wohlfahrt, luminare tedesco.
    L’attaccante serbo non è volato in Germania per questioni relative al mercato, ma per un semplice controllo fisico sotto la supervisione del club bianconero.
    Kane allontana Vlahovic dal Bayern
    Dunque, nessuna clamorosa svolta di mercato perché l’obiettivo primario del Bayern Monaco era e resta Harry Kane. Tra domanda del Tottenham e offerta del Bayern ballano 20 milioni di euro, ma la sensazione è che al momento del rientro del presidente degli Spurs Daniel Laevy dalle vacanze negli USA dovrebbe essere raggiunto un accordo per il trasferimento del centravanti inglese in Bundesliga. LEGGI TUTTO

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    Kane al Bayern? Il Tottenham pensa a Lautaro Martinez!

    Il mercato degli attaccanti si arricchisce di ulteriori novità. Oltre alla clamorosa situazione inerente al possibile scambio Vlahovic-Lukaku tra Juventus e Chelsea, anche il futuro di Harry Kane rappresenta un’incognita. Il centravanti del Tottenham, secondo i tabloid inglesi, sarebbe da tempo nel mirino del Bayern Monaco (che ha salutato Sadio Mané) che ora si starebbe convincendo a presentarsi a Londra con un’offerta da circa 100 mlioni. Ovviamente, se l’operazione dovesse andare in porto gli Spurs dovrebbero andare alla ricerca di un sostituto ideale per sostituire quello che è stato un punto fermo della rosa negli ultimi anni.
    Tottenham, i nomi per il dopo Kane
    Secondo il Sun sarebbero sette i nomi su cui il Tottenham potrebbe andare nel caso in cui Kane salutasse l’Inghilterra, e uno di questi è un protagonista assoluto della Serie A. Una delle idee della squadra del nuovo tecnico Postecoglu sarebbe infatti Lautaro Martinez dell’Inter. L’argentino viene da una grande stagione e il suo profilo sarebbe tra i più costosi, considerando la situazione in attacco dei nerazzurri dopo la rottura con Romelu Lukaku e l’arrivo di Marcus Thuram, oltre al possibile affare Scamacca. In ogni caso, gli altri nomi per l’attacco del Tottenham sarebbero Anthony Martial, Ivan Toney, Choupo-Mouting, Calvert-Lewin, Kolo Muani e Brennan Johnson. LEGGI TUTTO

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    Clamoroso: l'Instituto Córdoba meglio di Bayern e Psg!

    Un pareggio per salire sul tetto del mondo. Dopo lo 0-0 ottenuto contro l’Huracán, una squadra argentina si è tolta la soddisfazione di precedere i giganti d’Europa, i top team di mezzo mondo. E, ancora più a sensazione, non si parla di una rappresentante de Las Cinco Grandes, delle 5 supercorazzate del fútbol argentino: niente Boca Juniors, River Plate, Racing Club, Independiente o San Lorenzo de Almagro, insomma. In cima al mondo c’è l’Instituto Cordoba, la squadra in cui è cresciuta la Joya Paulo Dybala, che è tornato in Primera División dopo 17 lunghissimi anni di attesa. LEGGI TUTTO

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    Bayern ai quarti di Coppa di Germania, esordio per Cancelo e poker al Magonza

    MAGONZA (Germania) – Il difficile inizio di 2023 per il Bayern Monaco si interrompe in Coppa di Germania con un netto 4-0 sul campo del Magonza che vale l’accesso ai quarti di finale. Per la formazione di Naglesmann è tutto facile con la pratica chiusa in 45′. Apre le marcature Choupo-Moting che su assit del nuovo acquisto Cancelo, all’esordio con i bavaresi, non sbaglia. Il raddoppio è di Musiala, mentre il tris, prima dell’intervallo, porta la firma di Sanè. Con la partita in cassaforte è tutto facile per i campioni di Germania che nel finale calano il poker con Davies e portano a casa la qualificazione insieme a Stoccarda, Union Berlino e Lipsia. Finisce malissimo per il Magonza che chiude anche in 10 per il doppio giallo ad Hack.
    Magonza-Bayern Monaco, tabellino e statistiche
    Lipsia ai quarti: tris all’Hoffenheim
    Entra nel club delle migliori 8 della Coppa di Germania anche il Lipsia che piega con un netto 3-1 l’Hoffenheim. Partita subito indirizzata dagli uomini di Rose che con Forsberg, dopo solo 8′, e Laimer, al 41′, si portano subito sul doppio vantaggio. Nella ripresa Dolberg suona la scossa per i suoi dimezzando lo svantaggio al minuto 77, ma nemmeno il tempo di crederci che Werner chiude definitivamente i conti calando il tris. Nel finale l’Hoffenheim resta anche in 10 per il doppio giallo rimediato da Nsoki e per il Lipsia è tutto facile: vittoria e pass per i quarti.
    Lipsia-Hoffenheim, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Bundesliga, il Bayern riparte con un pareggio: 1-1 con il Lipsia

    LIPSIA (GERMANIA) – Dopo una lunga pausa iniziata con il Mondiale di Qatar, torna in campo con un big match la Bundesliga in occasione del 16° turno: Lipsia-Bayern Monaco. Sfida d’alta classifica che si chiude in parità con Nagelsmann che resta primo a quota 35, al terzo posto la formazione di Rose con 19 punti. Partono bene gli ospiti che colpiscono prima un palo con Gnabry e poi vedono annullarsi dal Var il vantaggio firmato Goretzka. Vantaggio che arriva prima dell’intervallo grazie al bomber Choupo-Moting bravo a battere Blaswich. Nella ripresa i padroni di casa non ci stanno e in apertura rimettono subito tutto in equilibrio con Halstenberg che calciando verso la porta trova una deviazione decisiva. Il match non si schioda dalla parità, anche se nel finale Muller spreca una grande occasione per portare a casa tre punti. LEGGI TUTTO

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    Dove andrà Cristiano Ronaldo? Intanto c'è chi ha già preso posizione…

    Sarà che Joao Mario ha appena dato in pasto ai media la sua interpretazione del caso («Bruno Fernandes e Cristiano Ronaldo? Non c’è niente, era solo uno scherzo»), ma la forte sensazione è che nessuno creda alle parole dell’ex interista. A parte la famiglia di CR7, naturalmente. Sarà che il Mondiale imminente rischia di fagocitare gossip, indiscrezioni e tracce concrete di mercato, però il tema resta caldissimo, tanto più dopo le ultime dichiarazioni rilasciate dal dottor – nel senso di medico di professione – Frederico Varandas, per tutti il presidente dello Sporting: «Non c’è mai stato nulla». Parole, snocciolate ai media portoghesi, che trasudano convinzione da parte del diretto interessato, e probabilmente anche una certa delusione per chi pensava che sì, questa sarebbe stata sul serio la volta buona per il ritorno del fenomeno portoghese nella sua Lisbona.
    Problemi (tanti)…
    Ciò non toglie che, prima o poi, Cristiano rientrerà nella sua casa (è il suo volere, da sempre), dove l’hanno svezzato, cresciuto e coccolato prima che facesse il grande salto in un top club. Ma il presente racconta di un campione inevitabilmente spento, nonostante i sorrisi di facciata, inutilmente condivisi con compagni di squadra e di Nazionale che evidentemente la sanno lunga. Come Scott McTominay e Harry Maguire che secondo fonti accreditate si sarebbero fatti portavoce di una vera e propria cordata anti-CR7, escludendo il diretto interessato dalla chat Whatsapp del Manchester United e facendosi promotori – altro rumour fresco fresco – di una volontà plausibilmente condivisa da un ampio clan di Diavoli Rossi. Della serie: se la famiglia Glazer non si libera di Ronaldo ora, quando? Avrebbero fatto capire, insomma, a chi comanda che il momento giusto è adesso e che non bisogna aspettare un secondo in più. Il tutto mentre l’entourage del 37enne portoghese, a meno di clamorose novità che al momento non risultano, non è che si stia impegnando più di tanto per approfondire la questione e contattare eventuali club interessati.
    …e soluzioni (poche)
    Il Chelsea in Inghilterra e il Bayern Monaco in Germania non sembrano così propensi ad accollarsi il maxi-ingaggio di un fuoriclasse che però non è più la freccia di un tempo. Qualcosa come 25 milioni netti più bonus – l’attuale stipendio di CR7, peraltro senza giocare – ereditando tuttavia un contratto a costo zero. Nell’accordo tra Ronaldo e lo United, infatti, è prevista una clausola di rinnovo annuale (2024) alla quale nessuno dà credito, nel senso che nessuno è disposto a scommettere un pound su una firma del genere. Così, in assenza di novità fuori dall’ordinario, Cristiano lascerà Manchester – dopo aver “vomitato” tutto il proprio disgusto per il club che lo paga profumatamente – per la seconda volta in carriera e a parametro zero se accetterà di restare da panchinaro di lusso alla corte di Erik ten Hag fino a giugno, oppure si dovrà trovare un’intesa economica con un club alla finestra (già, ma chi?) per liberarsi sei mesi prima. È l’ipotesi più verosimile, anche se ad oggi nessuna società seppur facoltosa pare disposta a fare uno sforzo per portarsi in casa un problema più che una soluzione. Gli arabi ci stanno pensando, ok. Ma il portoghese nel caso accetterebbe?
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