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    Reggina-Genoa, serata di gala

    TORINO – La 12ª giornata di Serie B si chiude stasera col botto: alle 20.30 va in scena Reggina-Genoa, rispettivamente a -8 e a -5 dalla capolista Frosinone. Dunque gli amaranto calabresi, facessero l’impresa di battere il Genoa, considerata la squadra più forte della categoria, li agguanterebbero in classifica, balzando dal 5° al 2° posto. E Inzaghi crede in una notte magica al Granillo: “Il Genoa è di gran lunga la squadra più forte, ma noi, grazie al nostro pubblico speciale, possiamo fare l’impresa con una gara perfetta”, dice Super Pippo per caricare i suoi, non escludendo qualche mossa a sorpresa nell’undici iniziale, anche se alla fine potrebbero giocare più o meno i soliti, con Ravaglia in porta (e non Colombi), impreziositi da un Menez falso nueve, finora autore di una bella stagione. Sull’altro fronte arriva un Genoa che fa molti più punti in trasferta che in casa (15 contro 7). Lontano da Marassi, la squadra di Blessin ha vinto a Venezia, Pisa, Ferrara, Cosenza e Terni e perso solo a Palermo. Ma è quasi impeccabile anche il cammino interno della Reggina, la squadra col miglior attacco della B (20 gol), che al Granillo ha già battuto Sudtirol, Palermo, Cittadella, Cosenza ma ha perso nell’ultima uscita interna dal Perugia ultimo. Blessin, reduce dal beffardo pari interno col Brescia, invita il Genoa a essere più conscio dei propri mezzi. A centrocampo ritrova Strootman, assente nell’ultima uscita per la scomparsa del padre, prenderà il posto di Badelj, espulso contro il Brescia e squalificato. Dubbio sul portiere: lo spagnolo Martinez rientra dopo l’infortunio alla spalla ma il croato Semper l’ha sostituito ottimamente, mostrando di essere più reattivo e più sicuro del titolare. “Quando hai due portieri così forti, è una decisione difficile”, dice il tecnico tedesco che in caso di vittoria si riporterebbe in scia del Frosinone e potrebbe anche iniziare una fuga a due verso la A, visti i problemi che mostrano le altre squadre d’alta quota.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Genoa, quando incanti a Marassi?

    TORINO – Il campionato del Genoa,  in zona Serie A a -2 dal Frosinone primo, è sostanzialmente in linea con le attese dell’estate, anche se la proprietà della 777 Partners, periodicamente, non manca di ricordare alla squadra e all’allenatore Blessin che l’organico è il più forte della B e che dunque la categoria va vinta e basta, non c’è neanche da discuterne. Tuttavia, c’è un dato sul cammino della squadra di Blessin che inizia a farsi preoccupante: il rendimento interno. Il Genoa è in alto soprattuto per quanto hanno ottenuto i rossoblù in trasferta dove hanno vinto 5 partite (a Venezia, a Pisa, a Ferrara in casa della Spal, a Cosenza e a Terni) e perso solo a Palermo. Ma a Marassi, il piatto piange. E la cosa fa ancora più notizia se si pensa a quanto le fortune del Genoa siano da sempre legate all’urlo del Ferraris e in particolare della mitica Gradinata Nord, una delle più belle d’Italia. Basti ricordare quella storica partita del Genoa, ai tempi della A, in casa con la Roma: primo tempo 0-3 per i giallorossi, secondo tempo, col Genoa che attaccava sotto la Nord, partita ribaltata sul 4-3 grazie alla spinta della tana del tifo rossoblù più caldo. Nonostante la B, il Ferraris è sempre quasi pieno, le presenze medie a Marassi superano i 25mila spettatori, numeri inferiori solo a quelli del Bari e l’apporto del popolo rossoblù resta unico. Eppure, finora, pur non perdendo mai, in casa il Genoa ha raccolto  la miseria di 7 punti. Perché in fatto di vittorie interne, la squadra di Blessin è ferma al successo per 1-0 sul Modena della 6ª giornata. In tutte le altre uscite, soltanto pareggi: 0-0 con Benevento e Cagliari, 3-3 col Parma, fino all’1-1 col Brescia di sabato scorso. Un dato che inizia a farsi preoccupante, non s’è mai vista una squadra salire in A con numeri casalinghi così bassi. E non è detto che si riesca sempre a compensarli con un formidabile rendimento esterno. In tal senso, il test di lunedì sera in casa della Reggina, in un Granillo che si annuncia infuocato, potrebbe essere uno dei più probanti dell’intera stagione. Comunque vada a Reggio Calabria, poi bisognerà dare una sistemata alle uscite genovesi. Che prevedono, da qui alla fine del girone d’andata, gare contro Como, Cittadella, Sudtirol, fino a quella col Frosinone del 18 dicembre, e chissà per quella data come sarà messa l’attuale capolista ciociara. Quello che più preoccupa, è una certa sterilità dell’attacco. Se la difesa, con soli 8 gol subiti, è seconda solo a quella del Frosinone (7), l’attacco, con 14 gol segnati, dice che il Genoa finora ne ha fatti meno di squadre come Modena, Pisa e Spal, non certo prime forze. Col Brescia, il pari dei lombardi è arrivato nel finale perché il Genoa, già prima di trovarsi in 10 per il rosso a Badelj, non riusciva a chiudere la partita. Più in generale, la squadra di Blessin soltanto a Ferrara con la Spal è stata capace di vincere con 2 reti di scarto. Perché il Genoa non basa le sue fortune sulla brillantezza offensiva ma su una quadratura di fondo della squadra, “tedesca” come Blessin, a cui è un’impresa fare gol. Però, il mezzo flop col Brescia, una buona notizia l’ha portata: in porta ha giocato il croato Semper perché lo spagnolo Martinez lamentava un problema alla spalla. Per alcuni è stato il migliore dei rossoblù, e non a torto: senza la sua paratona pochi attimi prima che il Genoa passasse in vantaggio con Jagiello, sarebbe stata tutta un’altra storia. Considerato che Martinez finora aveva fatto (a malapena) il suo, con diverse sbavature ma per fortuna del Genoa perlopiù ininfluenti, sarebbe il caso di formalizzare il cambio fra i pali perché Semper in B ha sempre fatto (col Chievo) fior di campionati, con tante parate che portavano punti. E farlo ammuffire in panchina, a 24 anni, che è anche l’età di Martinez, quella in cui si vede quanto vale un portiere, assomiglierebbe a un delitto. LEGGI TUTTO

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    Genoa e Frosinone tentano la fuga

    TORINO – Dopo l’anticipo Bari-Ternana (0-0), l’11ª giornata di Serie B prosegue oggi con sei partite alle 14 e una alle 16.15, il big match Genoa-Brescia. Nei rossoblù assente il portiere Martinez (problema alla spalla), lo rileva Semper (che non è una seconda scelta). I lombardi non vincono a Marassi dal 1979, i liguri vogliono tentare la fuga e Blessin, dopo una settimana perfetta (vittorie in campionato a Cosenza e Terni, Spal superata in Coppa Italia), chiede ai suoi di tenere questo passo che ha portato il Grifone in vetta. Discorso analogo per l’altra capolista, il Frosinone di Grosso che è di scena a Cosenza, coi calabresi reduci da tre sconfitte di fila in cui hanno incassato 10 gol e con Dionigi che si gioca la panchina. Partita delicatissima per il Benevento: arriva il Pisa, che da quando è tornato D’Angelo non ha mai perso (8 punti in 4 gare), Cannavaro che invece ha raccolto due punti in 4 uscite, se la giocherà con una formazione assai rimaneggiata (10 assenti). In caso di ulteriore ko, può succedere di tutto, visto che l’ex difensore aveva già rassegnato le dimissioni dopo la sconfitta di sabato scorso a Como (respinte da patron Vigorito). Partita verità per il Cagliari di Liverani che ospita la Reggina di Inzaghi: i sardi non possono più sbagliare, rischiano di perdere il treno per la A e devono mettersi alle spalle una settimana difficile (lunedì il ko di Ascoli, poi le separazioni dal ds Capozucca e dal dg Passetti). Ma anche gli amaranto non se la passano bene, vengono da 2 sconfitte di fila, la squadra ha perso l’efficacia delle prime giornate. Tuttavia, Inzaghi dice di voler andare a Cagliari per comandare e tornare a lottare per la A diretta. Per il Parma, reduce dal ko di Bolzano in casa del Sudtirol, sarebbe il momento di tornare a correre: al Tardini c’è il Como, che dall’arrivo di Longo in panchina ha ottenuto 6 punti in 4 gare, anche se resta molto al di sotto delle sue possibilità. Parma comunque rimaneggiassimo: 13 gli assenti, in porta, fuori Chichizola e Buffon, tocca di nuovo a Corvi, parmigiano doc. Occhio anche a Modena-Palermo, nei siciliani inizia a vacillare la panchina di Corini (2 punti nelle ultime 5 gare, coi rosanero in zona retrocessione) mentre gli emiliani cercano l’acuto per archiviare il ko di Pisa di domenica scorsa, arrivato dopo 3 vittorie di fila. Bell’esame per la Spal di Daniele De Rossi che dopo il 5-0 inflitto al Cosenza attende la rivelazione Sudtirol: da quando c’è Bisoli in panchina, gli altoatesini non hanno mai perso, mettendo insieme i 17 punti attuali (in 7 uscite). De Rossi vuole cavalcare l’entusiasmo per il 5-0 sul Cosenza di 7 giorni fa ma il Sudtirol ha tutt’altro spessore, bel test insomma. E attenzione anche alla panchina di Javorcic: il suo Venezia non ha mai vinto in casa, è reduce dal pari di Brescia e oggi arriva l’Ascoli, gasato dalle ultime due uscite, in cui ha vinto a Bari e battuto in casa il Cagliari. Domani alle 16.15, il turno si chiude con Perugia-Cittadella.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    In B la 10ª giornata può cambiare tutto

    TORINO – Da oggi alle 14 scatta la 10ª giornata della Serie B, si potrebbe assistere a qualche mutamento al vertice della classifica dove le prime sette squadre sono divise da soli tre punti. Soprattutto nella gara delle 16.15, quando la Ternana ospiterà il Genoa. Gli umbri, in testa da soli, hanno un punto di vantaggio sui liguri che però sono fortissimi in trasferta, 4 vittorie su 5 uscite. Tuttavia la Ternana è la squadra più in forma, salita in vetta dopo 5 vittorie di fila. Partitona insomma, al Liberati, con almeno 10mila spettatori e una folta rappresentanza di tifosi genoani. Negli umbri Lucarelli dice di non dare peso alla classifica e chiede ai suoi umiltà e determinazione. Sull’altro fronte Blessin, reduce dal colpo di Cosenza e dalla vittoria in Coppa Italia eliminando la Spal, vuole chiudere alla grande la settimana, che da buona deve diventare perfetta. L’altra grande sfida è fra le 6 gare delle 14, a Frosinone, dove sbarca il Bari, entrambe a -1 dalla Ternana. I ciociari di Grosso in casa hanno sempre vinto e non hanno ancora incassato un gol. Il Bari, rimasto imbattuto nelle prime 8 giornate, è reduce dal ko interno con l’Ascoli e mercoledì è uscito dalla Coppa Italia, battuto a Parma. Ma nessuno immaginava che a questo punto della stagione si trovassero a un punto dalla vetta e hanno i mezzi per stupire ancora. Nel gruppone delle seconde, c’è anche la Reggina di Pippo Inzaghi che riceve il Perugia ultimo, in settimana tornato sotto la guida di Fabrizio Castori, dopo che Silvio Baldini si è dimesso a seguito dei 3 ko rimediati nelle sue 3 uscite. Super Pippo chiede ai suoi di non sottovalutare la gara e sotto sotto spera di riprendersi la vetta della classifica, persa una settimana fa dopo il ko di Parma. E a proposito di Parma, a -3 dalla vetta, è di scena al Druso di Bolzano, in casa della rivelazione Sudtirol che sente profumo di playoff dopo aver conquistato, con Bisoli in panchina, i 14 punti attuali, frutto di 4 vittorie e 2 pari, senza alcun ko col sostituto di Greco e Zauli. Insomma, un bell’esame per gli emiliani che hanno fatto 10 punti nelle ultime 4 partite ma restano parecchio rimaneggiati (oggi 8 assenti) però recuperano Chichizola per la porta (sempre indisponibile Buffon). Il Brescia, 1 punto nelle ultime 3 uscite, a -3 dalla testa, riceve il Venezia per tornare a correre come quando era salito in vetta. Nei lagunari, che oggi disputerebbero i playout col Palermo, rischia il posto il tecnico Javorcic, reduce da 2 ko di fila. Stesso discorso per Dionigi sulla panchina del Cosenza, che fa visita alla Spal, dove Daniele De Rossi insegue la sua prima vittoria da allenatore, dopo aver esordito con lo 0-0 di Cittadella e aver perso in Coppa Italia col Genoa a Marassi. Nei bassifondi, sfida Fabregas-Cannavaro, cioè fra campioni del mondo, in Como-Benevento: I lariani da tre giornate sono guidati da Moreno Longo con cui hanno raccolto una vittoria e 2 ko. I campani passati all’ex difensore non riescono a decollare (2 punti in 3 partite): in caso di vittoria, il Como acciuffa il Benevento a quota 9. Il turno prosegue domani con due sfide (Pisa-Modena e Palermo-Cittadella) e si chiude lunedì con Ascoli-Cagliari.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Genoa, assalto alla vetta

    TORINO – Passano le giornate e col tempo il Genoa sta dimostrando di poter rispettare il pronostico dell’estate, quando era considerato il primo favorito per la promozione in A. La conferma è attesa per domani a Terni, quando i rossoblù saranno di scena in casa della prima in classifica che li precede di un solo punto. Dunque con la possibilità di fare il sorpasso e magari andare in testa da soli, anche se al vertice della B ci sono 7 squadre divise da appena 3 lunghezze. Però è un fatto che finora il Genoa si sia espresso meglio fuori casa che a Marassi. In trasferta, i ragazzi di Blessin hanno vinto 4 partite su 5 (successi a Venezia, Pisa, Ferrara e Cosenza), perdendo solo a Palermo. Per l’amministratore delegato del Genoa, Andres Blazquez, “la squadra ha cominciato forte, si è ripresa dopo una piccola crisi e ora sta giocando molto bene con il nuovo modulo (il 4-2-3-1, accantonato il 4-2-2-2, ndr), che rappresenta l’identità e la forza della squadra. Siamo in crescita e il nostro obiettivo è vincere il campionato e andare in Serie A. Il cammino è ancora lungo ma abbiamo le possibilità di farcela. La Ternana? Arriviamo bene a questa gara, i giocatori sono quasi tutti a disposizione e le assenze non preoccupano perché qui sono tutti titolari. La rosa è forte, andremo là per vincere. Il campionato è lungo e serve regolarità, almeno una media di due punti a gara. Per vincere dobbiamo fare anche di più e per questo dobbiamo mettere tutti i giocatori in campo, ruotarli per restare sempre competitivi. Per questo abbiamo fatto un investimento importante per costruire questa rosa”.Dopo l’unica sconfitta stagionale, il 9 settembre a Palermo (1-0), il Genoa ha raccolto 10 punti in 4 partite. La Ternana di Lucarelli però, ha fatto ancora meglio, mettendo insieme 5 vittorie di fila (con successi importanti in rimonta a Parma e Benevento) che dallo scorso turno l’hanno proiettata in vetta da sola, facendo dimenticare l’inizio sofferto di stagione, in cui le Fere erano cadute ad Ascoli e Modena. Quasi pienone al Liberati: previsti almeno 8mila spettatori, con una folta rappresentanza di tifosi rossoblù. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    La Reggina di Inzaghi all'esame Parma

    TORINO – Dopo l’anticipo Venezia-Frosinone (1-3 che ha portato i ciociari di Grosso temporaneamente in vetta, assieme a Reggina e Bari), la 9ª giornata di Serie B prosegue oggi con 8 gare, sette alle 14 e una alle 16.15, dove il Bari, spera di allungare ricevendo l’Ascoli. Mignani, la guida dei pugliesi, dice di sorriderci su al pensiero che la squadra ora sia considerata una favorita per la A. Certo, le big sarebbero altre, ma è anche vero che il Bari non ha ancora perso e sembra avere una marcia in più di tutti, col miglior attacco del campionato, 18 gol, di cui 13 segnati dalla premiata ditta Cheddira & Antenucci, i migliori marcatori del torneo (8+5). Proverà a limitarlo l’Ascoli di Bucchi, che non se la passa bene (2 punti nelle ultime 5 partite), avrà in difesa Bellusci squalificato, con l’allenatore che potrebbe essere messo in discussione in caso di pesante ko. L’altra capolista, la Reggina, ha un esame di maturità non da poco, va a Parma, cioè in casa di una delle squadre teoricamente più attrezzate per la promozione. Negli emiliani però, è lunga la lista degli indisponibili e nelle ultime ore s’è aggiunto anche Man, in totale sono 8 gli assenti per Pecchia, compreso lo squalificato Juric. Buffon è fuori e visto che Chichizola non è al meglio, potrebbe esordire fra i pali il 21enne Corvi, parmigiano doc. Finora, i calabresi di Inzaghi hanno beneficiato di un calendario relativamente abbordabile, questa potrebbe essere la gara della verità sulle effettive ambizioni della piazza, scossa in settimana da una perquisizione della Finanza in sede (ma per faccende legate alla precedente proprietà). Sfida di richiamo anche a Cagliari, dove sbarca il Brescia. I sardi, a -7 dalla vetta, un punto nelle ultime 3 gare, non possono più fallire e la squadra, per dare un segnale, ha chiesto di preparare la sfida in ritiro, senza che glielo chiedesse la società. I lombardi hanno perso il 1° posto dopo il pari interno col Cittadella e continuano a sostenere che l’obiettivo stagionale, visti i problemi giudiziari di Cellino e la rosa ristretta (ma rientra Cistana dall’infortunio, partirà dalla panchina), non può essere che la salvezza, anche se il 1° posto dista solo 2 punti. Clotet, tecnico del Brescia, sarà assente (ha l’influenza), lo rileva in panchina Gastaldello, uomo di fiducia di Cellino, probabilmente andrà anche lui in panchina da dirigente accompagnatore, nella piazza dove è stato presidente per 22 anni. Il Genoa, a -3 dalla vetta, ha mostrato finora solo parte del suo sconfinato potenziale. Il Grifone va in casa del Cosenza, dove in passato non ha mai vinto (5 ko e altrettanti pari). I calabresi di Dionigi non vanno presi sottogamba: è vero che nell’ultima uscita hanno perso al Granillo il derby calabrese con la Reggina, ma prima in casa hanno messo sotto l’ambizioso Como e sentono aria di playoff anche se l’obiettivo è una salvezza il più possibilmente tranquilla. Riflettori anche a Cittadella, dove sbarca la Spal in cui fa l’esordio assoluto da allenatore Daniele De Rossi che in settimana ha rilevato Roberto Venturato. Le squadre hanno gli stessi punti, 9, e inseguono la svolta, anche per non rischiare di essere risucchiate nella zona calda della classifica. E occhio anche a Palermo-Pisa: nei siciliani, Corini è reduce da 3 ko di fila ma avrà  ancora un paio di partite prima di rischiare l’esonero, di sicuro i rosanero sono una delle delusioni più grandi. Il Pisa è in ripresa: col ritorno di D’Angelo i toscani hanno lasciato l’ultimo posto e raccolto 4 punti nelle 2 uscite col tecnico-guru. Cannavaro invece, col suo Benevento insegue la prima vittoria su una panchina italiana (dopo 2 pari) ma non sarà semplice, ospitando una Ternana che è forse la squadra più in forma, viene da 4 vittorie di fila (come il Bari) e per quanto Lucarelli e patron Bandecchi invitino tutti alla calma, l’essere a -2 dalla vetta fa sognare tutta la città. Nel Benevento si rivedrà Forte in avanti (partirà dalla panchina) ma la squadra resta parecchio rimaneggiata. Il Modena di Tesser, in grande ripresa dopo due vittorie di fila, riceve il Como, da due turni sotto la guida di Longo che s’è sbloccato nell’ultima uscita battendo il Perugia, anche se i lariani restano attardati a 6 punti e le tante stelle, fra cui Fabregas, devono dare di più per raddrizzare la stagione. Domani alle 16.15, il turno si chiude con Perugia-Sudtirol. LEGGI TUTTO

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    Stasera Genoa-Cagliari: chi è da A?

    TORINO – Serata di gala in Serie B per l’anticipo dell’8ª giornata: alle 20.30 a Marassi va in scena Genoa-Cagliari, entrambe retrocesse dalla A, entrambe considerate in estate le prime favorite per la promozione, anche se i liguri sono a -1 dalla vetta (occupata da Bari, Reggina e Brescia) e i sardi, reduci da due sconfitte di fila in casa con Bari e Venezia, a -5. Nel Genoa, che invece viene da due vittorie consecutive (in casa col Modena e a Ferrara con la Spal), Blessin invita i suoi ragazzi a dare tutto per andare (almeno per una notte) in testa, avvisandoli però: il Cagliari è una squadra ferita e arrabbiata, ci vorrà una prova super. Il tecnico tedesco ha ancora qualche dubbio sulla formazione ma è probabile la conferma della stessa squadra che ha vinto a Ferrara, impostata sul più funzionale 4-2-3-1 (ormai in soffitta il 4-2-2-2 delle prime giornate), lo stesso modulo della passata stagione, grazie al quale non casualmente a Ferrara si è sbloccato su azione il bomber Coda, perché più padrone dell’attacco. Nel Cagliari, Liverani attende una reazione dalla squadra, una terza sconfitta di fila farebbe perdere contatto col vertice e la situazione si farebbe pesante. E in caso di brutto ko, anche la posizione dell’allenatore finirebbe in discussione, girano già i nomi dei possibili sostituti (Diego Lopez, Andreazzoli, Iachini, Stellone). Il dubbio principale sulla formazione dei sardi, è la posizione che occuperà in campo Nandez: nel 4-3-2-1 in appoggio (con Mancosu) all’unica punta Lapadula, o a centrocampo, sulla destra. Attesi al Ferraris almeno 23mila spettatori, l’ultima sfida fra le due squadre risale al 24 aprile, ovviamente in Serie A, 1-0, con la firma all’ultimo minuto di Badelj.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Brescia-Bari: chi è da A?

    TORINO – Dopo l’anticipo Cosenza-Como (3-1), la 7ª giornata entra oggi nel vivo con le tradizionali 7 partite delle 14 più una gara alle 16.15, Perugia-Pisa. Il clou è Bari-Brescia: i pugliesi di Mignani, gli unici ancora imbattuti, con 3 punti acciufferebbero i lombardi, in vetta con la Reggina. E in caso di vittoria, il Bari non potrebbe più viaggiare a fari spenti. Squadra solida, quasi identica a quella che ha guadagnato la promozione dalla C, in avanti già 8 gol del duo Cheddira-Antenucci (5+3), miglior coppia della B, con l’italo-marocchino che va a segno da 5 partite di fila, fresco di debutto nel Marocco che potrebbe portarlo ai Mondiali (sarebbe l’unico italiano presente, visto che è nato a Loreto). Bari che, tuttavia, non ha ancora vinto in casa (al San Nicola ci hanno già pareggiato Palermo e Spal) ma che prima della sosta è andata a vincere in casa della (presunta) corazzata Cagliari. Discorso analogo per il Brescia di Clotet, che pratica un calcio verticale, molto simile a quello del Bari e con lo stesso modulo, il 4-3-1-2. Il tecnico spagnolo continua a parlare di salvezza, viste le vicissitudini societarie di Cellino e la rosa ridotta all’osso. Ma se dovesse tornare dal San Nicola con un risultato positivo, non potrebbe più nascondersi, anche perché la squadra non è molto dissimile (ma con meno ricambi) da quella che nella passata stagione, con Inzaghi prima e Corini dopo, chiuse al 5° posto e si fermò in semifinale playoff. E a proposito di Inzaghi, Pippo e la sua Reggina capolista hanno una rognosa trasferta a Modena, squadra che ha vinto una partita e ne ha perse cinque. La società ha rinnovato la fiducia al tecnico Tesser ma è chiaro che non possono più fallire, in settimana dagli svincolati è stato pescato il mediano Andrea Poli (300 gare in A) ma ci vorranno almeno due settimane prima di vederlo in campo. Comunque per la Reggina che ha il miglior attacco (14 gol) e la difesa meno perforata (-2), non sarà un test semplice: il Modena ha giocato discrete partite finora, tant’è che gli scommettitori pagano la vittoria emiliana meno di quella calabrese. Reggina con oltre duemila tifosi al seguito. Altra sfida di cartello è Parma-Frosinone, Pecchia contro Grosso, due allenatori da tenere d’occhio. Gli emiliani prima della sosta avevano vinto e convinto sbancando Ascoli 3-1. In avanti, Inglese timbra con regolarità e si è messo alle spalle un lungo periodo buio. In più, è andato in gol anche Tutino (che due stagioni fa con le sue reti portò la Salernitana in A). Il Frosinone invece, a -3 dalla vetta, prima dello stop aveva messo sotto il Palermo. Grosso sta coltivando al meglio igiovani più promettenti della B e presto si faranno sentire anche i veterani (Mazzitelli, Sampirisi, Frabotta, Insigne) giunti negli ultimi giorni di mercato per dare spessore a un gruppo che potrebbe essere la rivelazione della B. E comunque, complimenti a Grosso per come ha saputo amalgamare rapidamente i suoi: della squadra della passata stagione sono rimasti non più di 2-3 titolari, eppure giocano come se fossero insieme da anni. L’altra presunta corazzata, il Genoa, a -4 dalla vetta, è di scena in casa Spal. Gara non semplice per i rossoblù che non hanno ancora messo in mostra tutto il loro potenziale, contro i ferraresi di Venturato in serie positiva da 5 giornate e che in casa hanno già battuto l’altra grande favorita per la A, il Cagliari. Nei rossoblù il tecnico Blessin invita a non sottovalutare gli avversari e chiede la svolta, dopo che la società ha invitato lui e la squadra a dimostrare di essere i più forti della B. Avrà in avanti un Gudmundsson in più, all’islandese è stata ridotta la squalifica, la sua vivacità potrebbe essere preziosa. Il Cagliari invece, riceve il Venezia, sfida delicatissima per entrambe: Liverani, se non svolta, rischia di perdere il treno per la A, Javorcic, se perde, potrebbe anche essere esonerato, visto che il Venezia ha solo 5 punti. E non sarà semplice neanche per il Palermo che riceve il Sudtirol, chi l’avrebbe detto, hanno gli stessi punti in classifica, 7. Corini, reduce da 5 giorni di ritiro con la squadra a Manchester, nella casa del City proprietario dei siciliani, o cambia marcia o la B che conta scappa via, visto che i siciliani sono già a 8 punti dalla zona A. Interessante anche Cittadella-Ternana, per verificare le ambizioni di entrambe: i veneti, con una vittoria, scavalcano gli umbri e potrebbero entrare in zona playoff, dove staziona la Ternana, reduce da due vittorie di fila pesanti (colpo a Parma e derby umbro sul Perugia), chissà, potrebbe esserci anche la squadra di Lucarelli per i posti che contano. Perugia-Pisa è da brividi. Negli umbri, solo 4 punti, esordisce in panchina Silvio Baldini che ha rilevato Fabrizio Castori: non farà grandi rivoluzioni tattiche, trasformando il 3-5-2 del predecessore in 3-4-1-2, avanzando Luperini sulla trequarti. Però l’ex tecnico del Palermo chiede di provarci, addirittura anche per la A. Di fronte ci sarà il Pisa, ultimo con 2 punti, tornato dopo tre mesi nelle mani di Luca D’Angelo, chiamato ad archiviare l’infelice parentesi con Rolando Maran. D’Angelo potrebbe schierare il Pisa con un inedito 4-2-3-1 con Gliozzi di punta supportato da Morutan, Mastinu e Tramoni. Domani chiuderà il turno Benevento-Ascoli, nei campani Cannavaro farà il suo esordio italiano in panchina. LEGGI TUTTO