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    Ranieri all'esame De Rossi

    TORINO – La 22ª giornata di Serie B si apre stasera, fischio d’inizio alle 20.30, con l’anticipo Cagliari-Spal, cioè Sir Claudio Ranieri si misura con Daniele De Rossi, già suo giocatore alla Roma, che sta imparando il mestiere di allenatore a Ferrara. In questi giorni le due squadre sono state associate al ritorno in Italia del mediano Radja Nainggolan, dopo che si è separato dall’Anversa. Il belga puntava molto all’ennesimo ritorno a Cagliari ma il club è rimasto piuttosto freddo sull’ipotesi, avendo altre priorità, soprattutto in difesa (patron Giulini si è mosso di persona per avere Colley dalla Samp ma la concorrenza della A resta forte). Così alla fine, per Nainggolan i passi più concreti li ha fatti la Spal o meglio, li ha fatti De Rossi. Il quale ha iniziato un pressing telefonico sul Ninja, già suo compagno ai tempi della Roma, che dovrebbe essere andato a buon fine, Nainggolan con ogni probabilità andrà alla Spal per provare a farla emergere dalla zona calda della classifica, l’annuncio dovrebbe arrivare dopo la partita. Campionato complicato quello del club di Ferrara che si sta rivelando in linea con quello della passata stagione, quando la Spal si salvò soltanto alla penultima giornata. Ora, con De Rossi (subentrato a Venturato lo scorso autunno), i ferraresi sono un punto sopra la zona playout e, al di là di Nainggolan, le prospettive non sono proprio rosee. Al mercato è partito il mediano Esposito, salito in A allo Spezia come era logico che fosse, visto che dallo scorso giugno è nel giro della Nazionale e non aveva senso che giostrasse ancora in B. Ceduti anche l’attaccante Finotto (al Cosenza) e il trequartista Proia (all’Ascoli via Vicenza). A livello di arrivi, si è fermi al ritorno in Italia dell’ala greca Fetfatzidis, ex Chievo e Genoa, tutto da verificare (giocava in Qatar), oltre al possibile rientro nei ranghi di “Pepito” Rossi, che si allena con la Spal ma che da svincolato può essere tesserato anche dopo il 31 gennaio, valutate al meglio le sue condizioni fisiche. Resta il fatto che per De Rossi non sarà semplice salvare la Spal, anche perché la lotta per non retrocedere è agguerrita e annovera piazze importanti. Stasera poi, tocca misurarsi con un Cagliari che dall’arrivo di Ranieri potrebbe aver iniziato un altro campionato. L’esordio di Sir Claudio, il 2-0 al Como alla ripresa del campionato in uno stadio esaurito e traboccante entusiasmo, aveva portato una certa euforia. Che si è un po’ sopita dopo la successiva uscita, lo 0-0 di Cittadella, coi sardi che a inizio ripresa si sono trovati in superiorità numerica senza riuscire ad approfittarne anzi, la squadra ha fatto fatica a creare palle gol, confermando il fatto che il Cagliari in trasferta qualche problema ce l’ha ancora. Ma comunque l’arrivo di Ranieri ha riportato i sardi in zona playoff: la promozione diretta al momento dista 10 lunghezze e per raggiungerla bisognerebbe confidare anche in crolli altrui. Ma puntare al miglior piazzamento playoff possibile, è nelle corde di questa squadra. Sul mercato, l’arrivo dell’italo-brasiliano Azzi ha portato grande dinamismo sulla fascia sinistra (e ha pure segnato il gol del 2-0 al Como), ora serve ancora un difensore centrale di livello (se sfuma Colley, alla fine potrebbe arrivare Gunter dal Verona) e una punta che possa essere alternativa a Pavoletti. Stasera intanto, fare tre punti con la Spal, vorrebbe dire proiettarsi temporaneamente nel cuore della griglia playoff, raggiungendo al 5° posto il Sudtirol e mettendo una certa pressione su tutte le altre squadre in lizza, in campo domani. Attenzione però, perché la Spal con De Rossi fa più punti in trasferta che in casa. Vedi le vittorie dei ferraresi a Reggio Calabria e Parma nelle ultime due trasferte. LEGGI TUTTO

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    Duello a distanza fra Genoa e Reggina

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Palermo-Bari 1-0), la 21ª giornata di Serie B prosegue oggi con 8 partite, si chiude domani alle 16.15 col posticipo, in cui la capolista Frosinone farà visita al Brescia. Oggi, fra le 7 gare delle 14, terrà banco il duello a distanza fra Reggina e Genoa, appaiate al 2° posto, a -6 dal primo. Il Genoa pare davvero aver svoltato con l’arrivo di Alberto Gilardino in panchina che nelle sue 5 uscite ha raccolto 13 punti (media 2.6 a gara). Ma oggi, al Vigorito, ha un test da prendere con le pinze, il Benevento di Cannavaro, una delle più grandi delusioni stagionali, appena un punto sopra la zona playout. La Strega punta molto sulla partita per rilanciarsi, dopo il deludente 1-1 di Cosenza della ripresa, coi campani agguantati all’89’. Il Benevento ha preparato la partita andando in ritiro anticipato e con Cannavaro rimasto in silenzio, senza la consueta conferenza stampa della vigilia, sarebbe stato bello chiedergli del suo confronto col Gila, insieme furono Campioni del Mondo nel 2006. Genoa che però in classifica rischia una penalizzazione di 2 punti, anche se la società si mostra serena. La Reggina di Inzaghi invece, è di scena in casa della Ternana. Gli umbri vivono un momento delicato da giovedì, quando il patron Bandecchi ha scoperto di essere sotto inchiesta, gli si contesta un’evasione fiscale da 20 milioni che coinvolge la sua università telematica, la Niccolò Cusano. La Ternana non è coinvolta, però il maxi sequestro operato dalla magistratura potrebbe avere ripercussioni su tutto il gruppo Bandecchi. Chissà con che stato d’animo la Ternana affronterà una Reggina che ha iniziato l’anno con il ko interno ad opera della Spal e che oggi sarà priva di Menez (squalificato, lo rileva Gori). Nella gara delle 16.15, il Cagliari di Ranieri gioca a Cittadella. Sir Claudio, dopo il buon esordio di una settimana fa, 2-0 al Como, chiede alla squadra, priva di Pavoletti, di cambiare marcia in trasferta. Ma attenzione al Citta: a dicembre si era avvitato chiudendo l’anno con 4 ko di fila, alla ripresa è andato a vincere in casa del Pisa che era ancora imbattuto con D’Angelo. E a proposito dei toscani, quinti, un punto sopra i sardi, oggi sono ospiti del Como. Gara delicata: i lariani, che oggi disputerebbero i playout col Cittadella, con Longo sono impegnati in una difficile risalita della classifica, i nerazzurri devono dimostrare che la caduta col Cittadella è stata un episodio e riprendere un cammino che prima di quel ko aveva un passo da A diretta. Il Sudtirol una settimana fa si è confermato in zona playoff superando in casa il Brescia, oggi è di scena in casa del Venezia: lunedì sera i lagunari di Vanoli hanno fatto una buona partita a Marassi mettendo in difficoltà il Genoa ma oggi sarebbero retrocessi e nonostante le potenzialità dell’organico, per Vanoli possono solo puntare a una salvezza peraltro tutta da conquistare. Il Parma, che una settimana fa franava a Bari, un 4-0 che ha fatto perdere la zona playoff, riceve il Perugia, ancora arrabbiato per il 3-3 subito nel finale dal Palermo, i 2 punti sfumati avrebbero permesso agli umbri, impegnati in una difficile risalita, di uscire dalla zona retrocessione. Vanno in casa di un Parma a pezzi (out anche Buffon e Mihaila), contestato dai tifosi che nelle ultime tre uscite interne hanno assistito solo a ko. Ore calde anche per l’Ascoli: dopo il ko di Terni, la tifoseria è in subbuglio e chiede alla società la testa del tecnico Bucchi che però ha da poco prolungato il contratto fino al 2025. I marchigiani vanno in casa della Spal, reduce dal colpo in casa della Reggina che ha permesso ai ragazzi di De Rossi di portarsi un punto sopra la zona playout. Il Modena di Tesser, a -3 dai playoff e a +3 dai playout, riceve il Cosenza di Viali ultimo in classifica: gli emiliani, che hanno iniziato il 2023 cadendo a Frosinone, non vincono in casa dal 15 ottobre (5-1 al Como). LEGGI TUTTO

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    Cagliari: perché Ranieri può farcela

    TORINO – Quando si dice svoltare. L’esordio di Sir Claudio Ranieri al Cagliari, a 35 anni di distanza dal primo, è stato trionfale. Lo stadio intanto: per il ritorno a casa di quell’allenatore che proprio sull’Isola iniziò a costruire una formidabile carriera, era esaurito, con un entusiasmo che in città non s’era ancora respirato dall’inizio della stagione. A dimostrazione che patron Giulini ha fatto la mossa giusta: ora tutta la piazza rema dalla stessa parte mentre col predecessore Liverani in un caso la contestazione era scattata anche dopo una vittoria. Poi, il 2-0 di sabato scorso sul Como, ha fatto fare al Cagliari un notevole balzo in classifica. Ora i sardi sono a quota 28 punti, ottavi, e non hanno solo agganciato la zona playoff, possono mettere nel mirino almeno tre squadre che lo precedono, visto che Ternana, Sudtirol e Pisa, distano solo un punto. Il Bari, quarto, è avanti 4 lunghezze. La zona A diretta, con Reggina e Genoa appaiate a quota 36, dista 8 punti e appare più difficile da raggiungere, bisognerebbe confidare anche in un crollo delle avversarie. Ma intanto, il traguardo di chiudere il campionato col miglior piazzamento playoff possibile, è alla portata, anche perché l’entusiasmo che si respira ora sull’Isola può dare una grossa mano. Al resto, ci penserà la sagacia tattica di Sir Claudio. Nel successo sul Como, c’è molto del suo manico. La gara l’ha sbloccata Pavoletti, promosso titolare quando con Liverani prevalentemente era alternativo al bomber Lapadula, adesso giocano insieme e potrebbero diventare una delle coppie d’attacco più belle della B, peccato per una distorsione alla caviglia che lo terrà fuori per un po’. Il raddoppio sul Como ha portato la firma dell’italo-brasiliano Azzi, giunto in Sardegna solo un paio di giorni prima della gara, convinto personalmente da Ranieri a scegliere il Cagliari (lui fino all’ultimo ha sperato in una chiamata nella A) e subito decisivo con le sue sgroppate sulla sinistra (“un bel cavallo”, l’ha definito Sir Claudio). Mentre la difesa è apparsa subito meglio registrata, dopo i tanti patatrac subiti in precedenza. Insomma, le giornate tese vissute con Liverani, sono già un ricordo, adesso il Cagliari va tenuto d’occhio perché l’entusiasmo può portare lontano e soprattutto il suo avvento ha cancellato tutti i malumori che sedimentavano dalla retrocessione. Ma ora bisogna confermarsi. Sabato il Cagliari di Ranieri sarà di scena a Cittadella, squadra che alla ripresa ha stupito tutti vincendo a Pisa. Gli impegni di gennaio si chiuderanno il 27 con l’anticipo in casa con la Spal di De Rossi. Fare il pieno in queste due uscite, cosa non certo impossibile, vorrebbe dire approcciare febbraio col vento in poppa e, molto probabilmente, a livello di classifica con una situazione rosea, anche perché tutte le dirette concorrenti almeno qualche problemino ce l’hanno. E vedremo nel frattempo cosa il mercato avrà portato a Sir Claudio. Si discute molto del ritorno di Nainggolan ma su di lui Ranieri è stato chiaro, se viene, deve farlo a determinate condizioni (traduzione: le uscite fatte dal belga con l’Anversa non sono minimamente tollerate). Ma si ha la sensazione che comunque la rosa, già così, abbia valori non trascurabili. Magari, la scorsa estate, gli scommettitori un po’ esageravano nei loro pronostici quando consideravano il Cagliari la seconda forza del campionato dietro al Genoa. Ma chissà, col tocco di Ranieri, fa ancora in tempo a diventarla. LEGGI TUTTO

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    Grosso, dove eravamo rimasti?

    TORINO – Dopo 19 giorni di pausa, torna la Serie B con sei partite, in campo per la 20ª giornata, la prima del girone di ritorno. Alle 16.15, la capolista Frosinone riceve il Modena per confermarsi, anche dopo la sosta, almeno una spanna sopra la concorrenza. Grosso dovrà fare i conti con 4 defezioni pesanti (Lucioni, Boloca, Kone e Mazzitelli). Ma il suo Frosinone ha già dimostrato di non soffrire le assenze, l’ampia e competitiva rosa finora ha permesso di sopperire a ogni problema, a patto che oggi non si sottovaluti il Modena di Tesser, a un punto dalla zona playoff, in trasferta sa essere temibile (ha vinto in casa di Ascoli, Spal, Parma e Sudtirol). Anche all’andata fu una partita equilibrata, il Frosinone vinse a Modena grazie a una sbavatura del portiere Gagno, poi uno dei migliori interpreti del campionato. Le altre cinque gare alle 14. La Reggina ospita la Spal e cerca quei 3 punti che la porterebbero almeno per qualche ora in vetta col Frosinone. E la Spal non vive un momento facile. Oggi la squadra di De Rossi, che con lui viaggia alla media di un punto a partita, disputerebbe i playout col Venezia e ha chiuso il 2022 cadendo in casa col Pisa. In più, al mercato ha appena perso il faro del centrocampo, quell’Esposito da giugno nel giro della Nazionale, approdato in A allo Spezia, non ancora sostituito in rosa. Invece, nel Cagliari che ospita il Como, a distanza di 35 anni Claudio Ranieri fa il suo secondo esordio sulla panchina sarda. Oggi il Cagliari è undicesimo ma a un solo punto dalla zona playoff. La squadra sarà debitamente rinforzata, per ora è arrivato l’esterno sinistro Azzi dal Modena, al resto ci dovrà pensare Sir Claudio: la stagione non è compromessa, l’entusiasmo che sta portando il suo ritorno può fare la differenza. Però attenzione al Como: ha vinto le ultime due partite del 2022, Moreno Longo sta raddrizzando la baracca e per la prima volta la squadra si trova fuori dalla zona calda (+2 dai playout). Però, uno dei match più interessanti della giornata, è Bari-Parma. I pugliesi, prima della sosta, sono stati scalzati dal 3° posto da un Genoa capace di vincere al San Nicola nonostante la spinta di quasi 50mila spettatori, curioso come i pugliesi siano la squadra meno sconfitta del torneo (3 volte) ma i ko siano arrivati tutti in casa, quando si dispone della tifoseria più numerosa della B. Bari che però resta la miglior matricola del campionato, in grado di difendere l’attuale 4° posto. In questi giorni in città si è quasi solo parlato del futuro delle stelle Cheddira e Caprile, la piazza è un po’ agitata ma è assai probabile che la famiglia De Laurentiis non li ceda a terzi ma alla casa madre del Napoli, lasciandoli fino a giugno a Bari in prestito. Pugliesi che trovano un Parma 6° in classifica, a -3 dal Bari, reduce dalla “vittoriosa sconfitta” in Coppa Italia a San Siro con l’Inter: con Pecchia il Parma ha sicuramente messo alle spalle le macerie di due stagioni fallimentari ma la squadra viaggia ancora a corrente alternata. Attenzione anche a Pisa-Cittadella. I toscani, col ritorno di D’Angelo in panchina non hanno mai perso e sono quinti a -10 dal Frosinone soltanto perché scontano ancora il pessimo avvio di stagione con Maran. Se no, con la media punti tenuta con lo storico condottiero nerazzurro, sarebbero in testa. E oggi ospitano un Cittadella che ha chiuso il 2022 con 4 sconfitte di fila che l’hanno fatto precipitare al penultimo posto: mai i veneti in questi anni avevano rischiato tanto, le 5 qualificazioni ai playoff (fra il 2017 e il 2021, con due finali disputate), oggi appaiono un ricordo lontano. Da non perdere anche Perugia-Palermo. Gli umbri prima della sosta hanno conquistato due preziose vittorie consecutive (sul Venezia e a Benevento) che hanno riportato entusiasmo a Perugia, il Grifone ha lasciato il fondo della classifica e ora è a un solo punto dai playout. Dovrà farci molta attenzione il Palermo di Corini, a -2 dalla zona playoff, che comunque, dopo diversi rovesci, prima della sosta aveva trovato una certa continuità, i siciliani sono imbattuti da 5 giornate, nelle quali hanno conquistato 9 punti. Domani altre tre gare (alle 14 Sudtirol-Brescia, alle 16.15 Cosenza-Benevento e Ternana-Ascoli), il turno si chiude lunedì con Genoa-Venezia (alle 18.45). LEGGI TUTTO

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    Bari-Genoa, notte da A

    TORINO – Com’è ormai da tradizione, a Santo Stefano trionfa per tutto il giorno la Serie B, in programma la 19ª e ultima giornata del girone d’andata con la ripresa fissata poi al 14 gennaio. Il clou è nella sfida delle 20.30, quando al San Nicola si affronteranno Bari e Genoa, stadio gremitissimo, si dovrebbe battere il record stagionale della B già stabilito dal Bari (con la Ternana, 38800 spettatori). Le due squadre, a -3 dalla Reggina seconda, cercano di agganciare la zona A diretta. Partita speciale per Michele Mignani, il tecnico dei pugliesi, genovese e doriano (da calciatore, ebbe una presenza nella Samp scudetto del 1991), reduce da 8 risultati utili di fila, col miglior attacco della B (29 gol segnati, come la Reggina), il minor numero di sconfitte (2) e il più alto numero di pareggi (9). Ma anche per Gilardino è una sfida importante, dopo aver raccolto 7 punti nelle sue precedenti 3 uscite (e senza subire reti) con questo ultimo impegno del 2022 il Gila si gioca la conferma sulla panchina del Genoa, visto che (formalmente) lo guida ad interim.  Però, salvo cataclismi, a gennaio sarà lui che cercherà di portare il Genoa in alto. La Reggina seconda gioca alle 15 ad Ascoli, trasferta non semplice per Pippo Inzaghi ma fondamentale per continuare la corsa alla A diretta, coi marchigiani reduci dal colpo di Cosenza mentre gli amaranto avevano fatto 0-0 in casa col Bari. Il Frosinone, capolista e campione d’inverno, a +6 su Bari e Genoa, alle 18 riceve la Ternana, gara diretta dalla livornese Ferrieri Caputi con una terna tutta rosa, per la prima volta in Italia. Umbri reduci dal tonfo in casa col Como che non riescono a fare il salto di qualità con Andreazzoli in panchina (e qualcuno inizia già a rimpiangere l’esonerato Lucarelli). Ciociari che cercano il successo interno dopo due pari di fila allo Stirpe (con Cagliari e Pisa), anche se prima in casa avevano sempre vinto. Attenzione al Pisa: da quando è tornato D’Angelo in panchina viaggia alla media di 2 punti a partita, alle 15 è di scena in casa della Spal, adesso i toscani sono quinti ma con un altro successo potrebbero mettere nel mirino la zona A diretta. Gara chiave anche per i ferraresi, con il tecnico De Rossi che cerca di risollevare la squadra dai bassi fondi, dopo la vittoria, un po’ fortunata, di Parma. E a proposito dei crociati, alle 15 giocano a Venezia: i lagunari stavano facendo bene con l’arrivo di Vanoli in panchina ma una settimana fa sono caduti a Perugia. Anche il Parma deve ritrovarsi, troppi tonfi seguiti a buone prove, manca la continuità. Il Sudtirol, tornato in zona playoff dopo la vittoria di Cittadella, alle 15 riceve il Modena, reduce dall’1-1 interno col Benevento. Sempre alle 15, il Cagliari, che dal 1 gennaio passerà sotto la guida di Claudio Ranieri (contratto fino al 2025), riceve il Cosenza per mettersi alle spalle i momenti di difficoltà vissuti con Liverani e cercare di agganciare almeno la zona playoff (ora distanti 4 punti). In panchina, in attesa di Ranieri, andrà Roberto Muzzi, club manager dei sardi che aveva già avuto una fugace e infelice parentesi in panchina, tre stagioni fa all’Empoli. Alle 12.30 invece, al Brescia c’è il debutto in panchina di Alfredo Aglietti, il sostituto di Pep Clotet comincia al Rigamonti dal Palermo, il cui tecnico Eugenio Corini è un ex importante per il Brescia, fu l’ultimo a portarlo in A nel 2019. Sempre alle 15, il Benevento di Cannavaro cerca 3 punti chiave, per dare un altro volto alla stagione, in casa contro il Perugia ultimo ma galvanizzato dalla vittoria di lunedì scorso sul Venezia mentre un altro scontro salvezza importante è Como-Cittadella, coi lariani reduci dal trionfo di Terni e i veneti che vengono da 3 ko di fila. LEGGI TUTTO

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    Genoa-Frosinone può riaprire la A

    TORINO – Dopo gli anticipi di ieri (Pisa-Brescia 3-0 e Reggina-Bari 0-0), la 18ª giornata di Serie B prosegue oggi con 7 partite. Il clou alle 20.45, quando al Ferraris il Genoa ospita la capolista Frosinone, da ieri sera campione d’inverno (la Reggina al massimo può raggiungerlo e condividere il titolo). Tutta la B farà il tifo per i rossoblù perché possa riaprirsi il campionato, ad oggi i liguri sono a -9 dai ciociari, la scorsa estate ci si sarebbe aspettati il contrario. Ma Gilardino, 4 punti in 2 gare sulla panchina del Grifone, sente che questa partita potrebbe rappresentare la svolta stagionale per il Genoa. Non sarà semplice giocare sui livelli consolidati del Frosinone, reduce dallo 0-0 interno col Pisa ma anche da 10 risultati utili di fila. Però stavolta il Gila, a differenza delle prime due uscite, ha avuto un’intera settimana per preparare l’impegno e Marassi fornirà la consueta spinta. Comunque, test probante per la capolista che si prepara a un mercato di gennaio che possa fornire gli ultimi innesti per conquistare la A (trattativa aperta per avere Baez e Tsjadout dalla Cremonese). Alle 18.45, una gara delicata, Palermo-Cagliari, soprattutto per i sardi: Liverani resta in discussione, la squadra è stata contestata anche dopo la vittoria (sofferta) di domenica scorsa sul Perugia.

    Al momento, il Cagliari insegue almeno i playoff ma se non svolta dove guardarsi alle spalle (è a +3 sui playout). Discorso non molto dissimile per il Palermo di Corini, in serie positiva da 3 gare nelle quali ha conquistato 5 punti. Vincere vorrebbe dire sorpassare in classifica i sardi e avvicinarsi alla zona playoff e soprattutto dare un minimo di continuità ad una stagione finora troppo altalenante, in cui la squadra non ha espresso tutto il suo potenziale. Tutte le altre gare alle 14. Il Parma, quinto, ospita la Spal per un derby regionale che può dire molto sul futuro di entrambi: i crociati sono reduci dal colpo di Brescia, una delle migliori prove stagionali, in cui Pecchia s’è inventato un 4-3-3 con Vazquez falso nueve: ha funzionato, sarà riproposto oggi. Ma è anche vero che più volte, quando i crociati sono stati sul punto di decollare, hanno deluso. Cercherà di approfittarne la Spal di De Rossi, che non se la passa affatto bene (oggi disputerebbe i playout ma per la società l’ex bandiera della Roma non rischia il posto): i ferraresi non vincono da 7 partite, sono reduci da due pari di fila e bisogna svoltare prima che sia troppo tardi. “Finora il mio lavoro – ha ammesso con onestà De Rossi – classifica alla mano è stato scadente”. Bel test per la Ternana, sesta in classifica, che riceve il Como (che non ha mai vinto in trasferta dove finora ha racimolato solo 3 pareggi): i lariani sono penultimi, cioè ben al di sotto delle attese estive e se non cambiano marcia fuori casa, sono guai e oggi mancherà anche Cerri, indisponibile dell’ultima ora.
    Domenica, in casa contro la Reggina, non avevano demeritato ma sono stati sconfitti da un rigore quantomeno discutibile. Il sorprendente Sudtirol di Bisoli, a -1 dalla zona playoff, va in casa di un Cittadella che, dopo la storica vittoria di Marassi sul Genoa, ha raccolto due sconfitte. L’Ascoli (dove il tecnico Bucchi ha appena rinnovato fino al 2025), a -2 dalla zona playoff, va a Cosenza, i calabresi non vincono da 4 gare nelle quali hanno raccolto 3 punti. Per i marchigiani invece, la vittoria manca da 6 partite (29 ottobre, 0-2 a Venezia). Interessante anche Modena-Benevento, entrambe a quota 21, a -3 dai playoff. I canarini devono riscattare la pesante caduta di Bari, giunta dopo un buon periodo. I campani di Cannavaro, reduci da due vittorie di fila, vogliono dimostrare di aver svoltato e di essere in grado di condurre tutto un altro campionato rispetto a quanto visto fino a ieri. Domani alle 20.30, il turno si chiude col posticipo Perugia-Venezia.
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    Grosso vicino al titolo d'inverno

    TORINO – Oggi 9 partite della 17ª giornata di Serie B. Il clou alle 20.30, quando la capolista Frosinone riceve il Pisa e ha la possibilità di aggiudicarsi il titolo d’inverno con due turni d’anticipo: è a +6 sulla Reggina, battuta giovedì a casa sua, uno 0-3 che dice come, al momento, di fatto i ciociari di Grosso non abbiano rivali. Il Frosinone viaggia alla media di 2.18 punti a partita ma stasera ospita l’unica squadra che ha un passo simile al loro (2 punti spaccati a gara). Il Pisa di D’Angelo infatti, è soltanto ottavo perché ancora sconta il pessimo avvio di stagione sotto la guida di Maran, quando nelle prime sei uscite mise insieme solo 2 punti. Poi, col ritorno della storica guida dei toscani, ne sono arrivati 20 in 10 gare, dunque al momento il Pisa è la squadra che ha più le carte in regola per provare a fermare la fuga del Frosinone. I ciociari però, in casa hanno sempre vinto, salvo pareggiare nell’ultima uscita allo Stirpe (2-2 col Cagliari). La Reggina seconda va a Como (ore 15) per provare ad archiviare la debacle di giovedì col Frosinone (neanche un tiro in porta). Oggi i lariani sarebbero retrocessi in C ma dall’arrivo di Longo stanno tenendo un passo che può portare alla salvezza, pur venendo da 4 pari di fila che comunque hanno mosso la classifica. Pronte ad approfittare di un altro eventuale rovescio della Reggina, le due squadre al terzo posto, Bari e Genoa. I pugliesi giovedì sono tornati al successo dilagando 3-0 a Cittadella, dimostrando che la squadra ha valori, anche se di sicuro ha risentito dell’assenza del capo cannoniere Cheddira, impegnato ai Mondiali col Marocco. Oggi alle 18 ricevono il Modena, in serie positiva da 5 gare (nelle quali ha raccolto 9 punti) e a una sola lunghezza dalla zona playoff. Per il Genoa invece, trasferta verità ad Ascoli (ore 15). Giovedì i rossoblù, passati da Blessin a Gilardino, sono tornati al successo (battendo in casa il Sudtirol che non perdeva da 12 uscite), ma servono conferme per capire se il Genoa ha veramente svoltato. Il Gila intanto, pur essendo ad interim, si gioca le sue carte: se i rossoblù con lui torneranno a correre, la conferma in panchina anche per il girone di ritorno che ripartirà a metà gennaio, sarà automatica. Oggi, potrebbe disegnare il suo Genoa col 4-3-1-2, cioè schierando Aramu alle spalle di Coda e Puscas, non più alternativi dunque, come ai tempi di Blessin, ma insieme in campo. Il Gila non convoca il centrocampista Manolo Portanova dopo la condanna in 1° grado per violenza sessuale di gruppo (giovedì era in lista ma era andato in tribuna). Sempre alle 15, scontro da playoff al Druso di Bolzano: la rivelazione Sudtirol riceve la Ternana, da due turni guidata da Andreazzoli il quale, dopo il ko di Venezia all’esordio, mercoledì ha battuto il Cagliari. E a proposito del sardi, sa di ultima chiamata quella per Liverani, il suo Cagliari alle 12.30 riceve il Perugia fanalino di coda e non può sbagliarla, la sua panchina vacilla da tempo, visto che col passo attuale i sardi incredibilmente rischiano più di fare i playout che di qualificarsi per i playoff. E il Perugia di Castori non va sottovalutato: ha vinto a Reggio Calabria e battuto il Genoa, non incassa gol da tre partite, resta staccato sul fondo solo perché ancora sconta il fallimentare interregno con Silvio Baldini (zero punti in 4 uscite). Sempre alle 15, si giocano tre delicati scontri salvezza: Benevento-Cittadella (Cannavaro insegue la sua prima vittoria interna coi campani ma è reduce dal successo di Parma); Spal-Palermo (butta male per De Rossi, 1 punto nelle ultime 4 gare sulla panchina dei ferraresi, invece Corini insegue la svolta coi siciliani, finora troppo altalenanti): Venezia-Cosenza (con Vanoli in panchina gli arancioneroverdi hanno raccolto 7 punti in 4 gare, i calabresi con Viali 6 in 5 uscite e sono imbattuti da 4 partite). Il turno si chiude domani sera, alle 20.30 il posticipo Brescia-Parma. LEGGI TUTTO