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    Glenn Stromberg vende l’Italia in Svezia: “Tutto iniziò con l’aceto balsamico…”

    Lo storico capitano della Dea si è lanciato nel commercio e nell’attività di intermediazione, dal cibo alle scarpe: “Ma Bergamo resta casa mia. Sonetti, Mondonico, Frosio, che belli quegli anni con gli Stones…” Le due ore e mezza di aereo tra Bergamo e Stoccolma sono per Glenn Strömberg uno scrigno di pensieri. Il filo conduttore tra passato e presente, tra vita di campo e sfera del commercio. All’Atalanta dal 1984 al 1992, lo storico capitano della Dea oggi si destreggia con successo tra telecronache per la tv pubblica svedese seguendo le grandi sfide a livello internazionale e attività di intermediazione. Con un piede nel settore alimentare e uno nella moda. LEGGI TUTTO

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    Quando Diego incontrò Zico. E provò la Mano de Dios

    In Udinese-Napoli del maggio 1985 Zico e Maradona si sfidano per la prima e unica volta in Serie A. E il Pibe tirò fuori il coniglio dal cilindro Prima della Mano de Dios venne la Mano di Diego. Ma El Pibe – all’epoca – non ebbe l’ardire di sostenere che le due cose coincidevano. Segnò con la sua manina santa, appositamente chiusa a pugno davanti alla fronte. Non disse niente, la sfangò. L’arbitro non se ne accorse, Diego non si pentì. Accadde in un pomeriggio primaverile di metà Anni 80 a Udine: prove generali per la grande furbata che El Pibe mise in scena al Mondiale messicano, un anno dopo contro l’Inghilterra. Era Udinese-Napoli 2-2, 12 maggio 1985, partita già di per sé carica di significati postumi: è quella la prima e ultima volta in cui si sfidano in Serie A Arthur Antunes Coimbra noto ai più come Zico e Diego Armando Maradona. LEGGI TUTTO

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    Duttile, veloce e potente: ecco perché Rudiger è perfetto per la Juve

    Il talento del Chelsea, dove arrivò dalla Roma nel 2017, in bianconero sarà il difensore giusto al posto giusto. È una vera antistar, ma porterà forza, aggressività, esperienza e capacità di adattamento Ho conosciuto personalmente Rudiger, il nuovo rinforzo per la Juve, sei anni fa. Stavo parlando con Totti, nel centro sportivo di Trigoria, quando lui è sfilato nella sala da pranzo. Ci ha visti, si è fermato, si è presentato, ha allungato la mano e gentilmente si è fermato a parlare per un quarto d’ora, scherzando e scusandosi – pensate un po’ – per l’invadenza. Il particolare – niente di straordinario già, perché dovrebbe essere la norma – serve però ad inquadrare il ragazzo, per nulla calato nel ruolo del personaggio e della star. LEGGI TUTTO

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    Inter, per l'attacco una vecchia volpe accanto ai giovani: Suarez, Cavani o…

    Scamacca o Haller rappresentano l’obiettivo di Marotta per il centravanti del futuro, ma l’idea è quella di affiancargli un giocatore di esperienza I vecchi, per così dire, e i giovani. Ma a differenza della visione pirandelliana, l’Inter ha capito che sono funzionali, possono coesistere e integrarsi. Su questi binari, forti dell’esperienza recente, i nerazzurri vogliono costruire l’attacco del futuro. LEGGI TUTTO

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    Non solo Dybala: il futuro di altri 4 si decide alla sosta. Fissati gli appuntamenti

    Un paio in dirittura d’arrivo, un paio da discutere: dopo il colloquio di lunedì con la Joya, tra martedì e mercoledì proseguiranno gli incontri per i restanti rinnovi in ballo. Ma ce n’è uno ancora da mettere in calendarioDa Dybala a tutti gli altri in scadenza al prossimo 30 giugno, è il momento della verità sul futuro. C’è chi è pronto a firmare (come Cuadrado e De Sciglio), chi deve ancora trattare (nel caso di Bernardeschi e Perin) e poi il numero dieci che vive uno dei momenti più difficili della sua vita bianconera e non ha mai fatto sua la centralità che Allegri e la Juventus gli avevano prospettato l’estate scorsa per rappresentare il nuovo ciclo. LEGGI TUTTO

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    Sarà un Roma-Lazio con effetti collaterali: dal derby dipende il futuro di molti

    Tanti i giocatori in scadenza o dati in partenza: da Mkhitaryan, a Zaniolo e Veretout tra i giallorossi, ma anche Luis Alberto e Milinkovic nei biancocelesti. Un guizzo domani all’Olimpico potrebbe cambiare il loro destinoIl derby è il derby, vale tutto senza neppure prendere in considerazione gli “effetti collaterali” o quello che il futuro potrà riservare ai protagonisti della sfida, nello specifico quella di domani all’Olimpico. Che però ci sono. Vediamo quali, in casa giallorossa e biancoceleste. LEGGI TUTTO

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    Milan-Messias, tutto in due mesi: il riscatto è in bilico, Maldini manda un messaggio per il futuro

    La carriera di Junior Messias è stata una montagna russa di emozioni. Cadute, risalite, le partite nei campi di provincia e l’umiltà di chi ha sempre creduto nel proprio sogno. Il Crotone come trampolino di lancio, il Milan come il punto più alto. Il giocatore non vuole più scendere da quel vagone rossonero che lo sta portando sempre più su, ma il futuro del classe ’91 è ancora in bilico e legato all’eventuale riscatto da parte dei rossoneri. L’ALTERNANZA – Ventitré presenze e cinque gol per il brasiliano, che con la maglia del Milan ha debuttato – e segnato – in Champions League, convincendo Pioli ad essere un’alternativa affidabile a Saelemaekers sulla trequarti destra nel 4-2-3-1. Più di una seconda scelta, l’allenatore li alterna da quella parte consapevole di avere sempre una soluzione valida. Ora però Messias deve alzare l’asticella, per rimanere in rossonero serve migliorare il livello delle prestazioni e trovare continuità di prestazioni. Il ragazzo si gioca tutto in due mesi, tempo nel quale deve convincere la società a investire la cifra del riscatto per prenderlo a titolo definitivo. LEGGI TUTTO

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    Sacchi: “Meno spese e più idee. Al calcio italiano serve una svolta: si riparte così”

    L’ex allenatore: “Serve coraggio e un gioco moderno, è un momento difficile. L’Atalanta è la squadra che ci ha rappresentato meglio, ringraziamola” Il tempo della decadenza, cupo e malinconico, è un avversario al quale Arrigo Sacchi si ribella con tutte le sue forze: “Le italiane sono fuori dalla Champions, ci aggrappiamo all’Atalanta in Europa League e alla Roma in Conference. È evidente che il momento è difficile, ma proprio adesso si deve agire, si deve dare una svolta per ottenere quel cambiamento, culturale e sportivo, che da troppo tempo stiamo aspettando. Se non imbocchiamo ora la strada dell’innovazione e del coraggio, quando lo facciamo?”. LEGGI TUTTO