E’ nata una stella? Forse. Non bisogna mai avere troppa fretta nel calcio, soprattutto con i giovani. Tutto vero, ma la stagione di Koni De Winter, almeno fino a questo punto, è davvero di quelle da ricordare. A maggior ragione se la tua carta d’identità recita 2002 alla voce anno di nascita. E non solo perché sul curriculum sono già riportate due presenze in Champions League con una maglia prestigiosa come quella della Juventus, ma anche per l’atteggiamento che questo ragazzo ha dimostrato di avere nel fare la spola tra la prima squadra e l’Under 23, sapendo vestire a corrente alternata i panni del comprimario e del leader.IMPATTO – Sono tanti i ragazzi che, una volta assaporato il calore dei riflettori, si montano la testa. Non De Winter, che con grande professionalità ha continuato a dare il massimo anche in Serie C nonostante le tante chiamate con la Juve dei grandi di Max Allegri, che più di una volta lo ha elogiato in conferenza stampa. Niente male per uno che ha giocato contro il Chelsea campione d’Europa nel palcoscenico più importante del calcio europeo. L’impatto di questo ragazzo, per personalità e serietà, è da grande giocatore. Se poi un grande giocatore lo diventerà davvero solo il tempo potrà dirlo, ma i segnali ci sono tutti. LEGGI TUTTO