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    Da “agghiacciante” ai consigli sessuali fino al vino in tavola: tutto Conte, il “cavallo pazzo”

    Quella detta dopo la sfida con l’Atalanta è solo l’ultima uscita del tecnico dell’Inter destinata a restare nella memoria…

    Metti un ristorante da 100 euro e il vino a tavola e viene fuori un pasto con i fiocchi. O semplicemente la dialettica di Antonio Conte: diretta, chiara, ficcante. Tramite immagini che sono destinate a rimanere nella memoria per anni. L’ultima uscita nel post-partita contro l’Atalanta, in risposta a chi lo accusava di meno furore rispetto al passato (“Chi lo dice deve togliere il vino dal tavolo”), è solo l’ultima di una serie di dichiarazioni iconiche. Da uno che si autodefinisce “non un leccaculo”, d’altra parte, bisogna aspettarsi uscite senza filtri. Al punto che anche Capello non mette soggezione: “Quando parla un guru del calcio dobbiamo solo inchinarci e dire Zi badrone”. Ironia, ovviamente. LEGGI TUTTO

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    L'impegno per l'Armenia, i gol e il ruolo alla Totti: chi è Mkhitaryan, nuovo re di Roma

    Scrive ai capi di Stato, è l’idolo di milioni di connazionali. Ora ha definitivamente conquistato anche i tifosi giallorossi. Grazie a un’invenzione “ispirata” da Spalletti

    La casa all’Eur, zona Laghetto, a due passi da dove abitava un certo Luciano Spalletti. L’ultimo a portare un trofeo a Trigoria, ormai 12 anni fa (quasi 13), il primo a scegliere, nella moderna era giallorossa, di giocare con un centravanti atipico di nome Francesco Totti. Non basta questo a raccontare la parabola di Henrikh Mkhitaryan a Roma, ma magari sono alcuni indizi che potrebbero regalare ancora un po’ di luce al momento magico dell’armeno. LEGGI TUTTO

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    Gioca Ronaldo? La Juve parte con più di un gol di vantaggio… E lui punta la leggenda Puskas

    Dopo lo stop per Covid il portoghese è tornato a segnare. Ora nel mirino c’è l’ungherese: CR7 è a -1 nella classifica dei migliori marcatori di ogni epoca

    La positività al Covid, le quattro partite saltate tra campionato e Champions. Un test importante per la Juve, messa alla prova dall’assenza del suo fenomeno. Juve che si è scoperta nuda e fragile senza Cristiano: una vittoria (con la Dinamo Kiev), due pareggi deludenti in campionato contro Crotone e Verona e la sconfitta senza discussione contro il Barcellona. LEGGI TUTTO

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    La Juve cresce: buone le ripartenze. Ma se le partite non le chiude…

    La squadra di Pirlo migliora senza essere ancora una big. Mancano regista e Dybala: così “mezza” Lazio si salva

    dal nostro inviato Fabio Licari
    9 novembre – Roma
    Ennesimo pari per la Juve, doloroso, ma diverso dagli altri. Non tutto è negativo. Il crollo nel finale è quasi inspiegabile, sarebbe però ingiusto cancellare l’impressione di un progetto che sta crescendo. Fino all’ultimo quarto d’ora non aveva giocato male. Ma — colpa grave — non era riuscita a monetizzare l’1-0 quasi immediato di CR7, l’unico pericoloso. Doveva chiudere, invece non è mai stata cattiva in area. LEGGI TUTTO

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    I rimpianti di Milan, Inter e Juve: manca il Dna delle grandi

    Rossoneri, nerazzurri e bianconeri hanno latitato in quella che è qualità decisiva di tutte le grandi squadre: saper dare il colpo del k.o.

    Dai e dai quel satanasso di Ibra dopo un (altro) rigore sbagliato, un incrocio dei pali e una serie innumerevole di tentativi ha salvato il Milan dalla sconfitta interna col Verona, che sarebbe stata immeritata. Nonostante il recupero in extremis, però, ai rossoneri resta l’amaro in bocca perché questa era una occasione ghiottissima per andare in fuga. Le grandi squadre, di solito, non steccano certe partite. LEGGI TUTTO

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    Referti, conti e tamponi: il laboratorio di Avellino rischia grosso

    La Procura irpina sta lavorando con quella federale. I reati ipotizzati: falso, epidemia colposa e frode

    Adesso più che mai serve chiarezza. La Asl è intervenuta in scivolata nei casi di Immobile, Leiva e Strakosha, bloccandoli alla vigilia della sfida con la Juventus, ma le preoccupazioni per la Lazio ora sono soprattutto per il fascicolo aperto dalla Procura di Avellino, direttamente collegato tra l’altro all’inchiesta della Procura federale. LEGGI TUTTO