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    Parma, Liverani: “Lontani dalla mia idea di gioco, ma ci arriveremo”

    UDINE, ITALY – JULY 29: Fabio Liverani head coach of US Lecce gestures during the Serie A match between Udinese Calcio and US Lecce at Stadio Friuli on July 29, 2020 in Udine, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

    Parma e Fiorentina non si fanno male. La sensazione è che alla fine, più che la voglia di vincere, abbia prevalso la voglia di non perdere, per motivi differenti. Dal punto di vista degli emiliani, un buon punto. Liverani analizza la sfida ai microfoni di DAZN

    CLASSIFICA –  Il Parma non ha preso gol, anche se non è riuscito a farne. “La Fiorentina ha avuto un possesso palla sterile molto verticale, non abbiamo subito molto. In questo momento la coperta lì davanti è un po’ corta. Dovevamo gestire la giocata, nel promo tempo si è creato qualcosa ma è mancata nell’ultimo passaggio. La squadra però sta crescendo in autostima e recuperando infortunati e lungodegenti potrà giocare un calcio diverso, anche come atteggiamento. Quando gli attaccanti troveranno la condizione potremo accompagnare meglio l’azione anche con gli esterni”.
    DIFESA –  La classifica si è mossa. “Abbiamo cambiato modulo, stiamo lavorando per creare un certo tipo di calcio. In questa stagione abbiamo fatto tre allenamenti insieme. Adesso la squadra mi risponde, quindi devo accompagnarla nel percorso di formazione. Poi, con il tempo, vedremo anche di cambiare qualcosa. Siamo in una situazione particolare, abbiamo cambiato allenatore e dirigenza, ma resto ottimista perché ho un gruppo dove tutti possono essere titolari è stata una scelta precisa. Mi piace molto l’idea di pensare che fra un mese e un mese e mezzo farò fatica a scegliere. Siamo un po’ lontani dalla mia idea di Parma, ma con il tempo ci arriveremo. Serviranno un po’ di tempo e fiducia ma sono fiducioso”. LEGGI TUTTO

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    Filippo Inzaghi: “Dobbiamo dimenticarci dell'anno scorso, la A è un'altra cosa”

    (Photo by Paolo Bruno/Getty Images for Lega Serie B)

    Il Benevento è sparito contro lo Spezia.  E affiorano i primi dubbi.  Dopo un grande inizio di campionato la squadra di Inzaghi si è un po’ persa. Contro i liguri, in una sfida importantissima in chiave salvezza la peggiore prestazione della stagione. Sconfitta pesante. Filippo Inzaghi analizza la partita ai microfoni di Sky Sport.

    CONCENTRAZIONE – La sensazione è che la squadra sia mancata come concentrazione. “Non sono stato bravo a far capire l’importanza della partita. Abbiamo giocato una buona partita dal punto di vista nervoso che del gioco. Dobbiamo dimenticarci dei punto di distacco lasciati alle nostre rivali in serie B. Adesso dobbiamo solo rimboccarci le maniche e ricordarci che la serie A è difficile. Questa partita ci deve fare riflettere, siamo mancati dal punto di vista della lotta e del carattere. Mi sento il principale responsabile. Dopo la sosta dobbiamo ripartire più forte di prima ma se non vinciamo le partite non possiamo accampare scuse. Chi ha l’esperienza deve metterla, e quelli dell’anno scorso devono tornare… quelli dell’anno scorso. Oggi l’avversario ci è stato superiore”.
    SALVEZZA – Per centrare la salvezza occorre tornare sulla terra: “Oggi avremmo perso corso chiunque. Abbiamo vinto le prime due partite ma siamo una neopromossa, non dimentichiamolo. Oggi la squadra ha lottato solo a tratti. Teniamoci di buono quello che abbiamo fatto, ma non deve capitare più una serata come questa.  In questi momenti sarebbe meglio giocare subito, ma la sosta ci sarà utile per recuperare qualche giocatore. Lavoreremo e cercheremo di lavorare sugli errori fatti. Questa è la prima partita che la squadra ha steccato, speriamo sia un episodio e di invertire la rotta alla ripresa del campionato”. LEGGI TUTTO

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    Spezia, Italiano: “Ci davano per spacciati… Ma questa è una vittoria importante”

    CESENA, ITALY – SEPTEMBER 27: Vincenzo Italiano head coach of Spezia Calcio gestures during the Serie A match between Spezia Calcio and US Sassuolo at Dino Manuzzi Stadium on September 27, 2020 in Cesena, Italy. (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)

    Il Benevento travolto dallo Spezia. I bianconeri passeggiano al Vigorito e conquistano tre punti che valgono non solo per la classifica ma anche e soprattutto per l’autostima. La squadra di Italiano dimostra di essere all’altezza della serie A. Il tecnico parla della sfida ai microfoni di Sky Sport.

    SUCCESSO – Un successo rotondo che alimenta la sensazione di poter restare nel salotto buono del calcio italiano spinto dai propri calciatori rivelazione: “Pobega può avere un futuro importante. Ha tempi di inserimento, qualità e fisicità. Nzola è un ragazzo particolare, si può chiamare come si vuole. Il ragazzo va gestito, in tutti i sensi. Ci sta dando grandi soddisfazioni, speriamo continui così perché per noi è molto importante. Abbiamo scelto una rosa ampia perché sapevamo che sarebbe stata una stagione complicata fra covid e infortuni. Hanno praticamente giocato tutti, ma siamo partiti in ritardo e dobbiamo crescere. Certo ottenere questi risultati dà grande soddisfazione. Il nostro intento è quello di non cercare solo di subire. Siamo novellini in questa categoria, ma non vogliamo farci prendere a pallonate. Con un po’ di coraggio potevamo avere anche qualche punto in più. Tutti ci davano per spacciati, invece vogliamo uscire a testa alta”.
    SALVEZZA – La salvezza, di questo passo, non appare impossibile. Lo Spezia gioca un gran bel calcio con giocatori magari non conosciutissimi ma assolutamente efficaci. Ventesima squadra per monte ingaggi, ma spirito di squadra è da Champions. “Ho avuto tanti bravissimi allenatori, tutti mi hanno lasciato qualcosa. Chi per lettura della partita, chi per tattica, chi per discorso motivazionale. Poi ognuno mette in pratica le proprie idee. Da calciatore ero un play, mi piaceva giostrare in mezzo e questo sistema di gioco l’ho fatto mio. I complimenti fanno sempre piacere, per tanti aspetti siamo ancora fuori condizione e molti ragazzi devono ancora capire il nuovo ambiente e il nostro paese. Se le risposte sono queste, significa che siamo sulla strada giusta. Venivamo da diverse prestazioni in cui meritavamo un po’ di più, ma non abbiamo perso fiducia ed entusiasmo. Ci siamo comportati bene e credo che la vittoria sia assolutamente meritata”. LEGGI TUTTO

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    Alessandro Orlando: “Conte è in difficoltà, sembra un'altra persona”

    Getty Images

    L’ex difensore Alessandro Orlando, nell’intervista concessa a TMW Radio, ha parlato del suo ex compagno di squadra Antonio Conte. Queste le considerazioni sull’allenatore dell’Inter: “Ho avuto la fortuna di essere suo compagno di squadra per un anno, e secondo me il vero Conte è quello dell’anno scorso. Oggi lo vedo un po’ in difficoltà, fa fatica a trasmettere realmente il suo DNA. Un Conte un po’ soft… Non è lui, insomma, è un’altra persona. Non so cosa ci sia sotto e non voglio neanche saperlo, ma lo vedo defilato. Non dico rassegnato, ma sicuramente non riesce a stimolare e trovare gli spunti giusti per far fare all’Inter il salto di qualità”. LEGGI TUTTO

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    Conte, dedica social per l'Inter: “La mia passione, il mio mondo”

    Antonio Conte è l’allenatore dell’Inter, e questo è un motivo in meno per stupirsi di quello di cui stiamo andando a parlare: del suo ultimo post, cioè, pubblicato sul proprio profilo Instagram: una foto in cui Conte mostra il proprio volto per metà coperto da un pallone di colore nerazzurro (che tiene in mano), il tutto integrato dalla didascalia: “My passion, my world”. La mia passione, il mio mondo.

    Forse non stupirà, certo, ma forse è anche un modo per rilanciare la propria appartenenza ai colori nerazzurri, proprio in una giornata – quella di oggi – in cui molti hanno additato il tecnico salentino di essersi presentato in conferenza stampa con un fare vagamente distaccato e poco entusiasta nei confronti di ciò che lo circondasse, nonché nel tenore delle risposte fornite ai giornalisti. Ecco, di seguito, il post pubblicato da Antonio Conte:
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