AMSTERDAM, NETHERLANDS – SEPTEMBER 07: Manuel Locatelli of Italy competes for the ball with Donny van de Beek of Netherlands during the UEFA Nations League group stage match between Netherlands and Italy at Johan Cruijff Arena on September 7, 2020 in Amsterdam, Netherlands. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)
Manuel Locatelli a tutto campo. Il centrocampista del Sassuolo, ha parlato ai microfoni di Cronache di Spogliatoio affrontando diversi argomenti. Dall’esordio alle ambizioni per il futuro, passando un inizio di carriera complicato e un futuro da costruire riprendendosi ciò che aveva perso
RIENTRO – Il ragazzo ha idee chiare. “Spero di tornare in una big e mi piacerebbe giocare la Champions League. Mi manca quella musichetta, e anche i tifosi. So che tutto passa da quest’annata con il Sassuolo, ma il presente è la cosa più importante. Per raggiungere il mio livello attuale ho dovuto fare un passo indietro, prendere la rincorsa e poi rilanciarmi. Mi ci è voluto tanto per mettermi in discussione. Davo la colpa agli altri, ma in realtà le colpe le avevo anche io. Quando me lo sono messo in testa, sono riuscito a trovare un equilibrio, poi tutto viene di conseguenza”.
CARRIERA – Schiacciato dalle attese, più che dalla responsabilità. “Ho ricevuto tutto subito e troppo velocemente. Ora sono in una realtà tranquilla e ne sono felice. L’ambiente che c’è a Sassuolo mi ha portato a essere la persona e il calciatore che sono adesso. Avevo bisogno di tempo e non mi è stato concesso. Adesso invece tutto è cambiato e i miglioramenti si sono visti”.7
FUTURO – L’incontro con De Zerbi è stato fondamentale. “Il nostro gioco si sposa totalmente con le mia caratteristiche. È tutto finalizzato, non è solo un possesso per divertirsi. Giocando a due riesco sia a palleggiare che a fare inserimenti e questo mi piace. Bisogna saper fare più ruoli e interpretarli nel modo migliore possibile. Mi trovo benissimo a due, sia con De Zerbi che con Mancini. L’esordio in nazionale è stata l’emozione più grande della mia vita. Sarò sempre grato al CT perché mi ha regalato il sogno più bello della mia infanzia. Il segreto del mister è la serenità che trasmette al gruppo”. LEGGI TUTTO