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    Pari Roma, le critiche sui social: “Mayoral? Meglio Kalinic. Che imbarazzo…”

    Delusione europea per la Roma. I giallorossi ottengono solo un incolore 0 a 0 contro il modesto Cska Sofia, mancando l’allungo decisivo nel gruppo A di Europa League. Una prova deludente per i giallorossi, che hanno commesso tanti errori nelle scelte decisive ed hanno rischiato a più riprese di subire il gol dello svantaggio. Un risultato che ha scatenato subito le ire dei tifosi, che sui social hanno sfogato tutta la loro frustrazione. “Squadra ed allenatore imbarazzanti, una noia mortale e col rischio di prendere il gol quasi in ogni occasione” il giudizio lapidario di Emanuele, mentre Piero punta il dito contro le seconde linee: “Panchinari deludenti, anche quest’anno sarà una delusione”. Disamine sulla squadra che si possono riassumere in un unico ed inequivocabile commento: “Questa Roma è peggio di quella di Carlos Bianchi”.

    Tra i giocatori più bersagliati sicuramente Rick Karsdorp, che secondo Andrea “non giocherebbe titolare neppure nella Lodigiani”. Non convince per il momento neppure l’impatto in giallorosso del bomber di scorta Borja Mayoral, tanto che Claudio arriva addirittura a chiedersi se “non fosse meglio tenere Kalinic”. Tante critiche feroci,  anche se c’è anche chi, come Ivano, non dimentica un po’ di sana ironia: “Mi sono annoiato peggio di quando accompagno la domenica mia moglie al centro commerciale”. Stesso tono utilizzato su Twitter  da un altro supporter giallorosso, che sottolinea la pochezza tecnica degli avversari della Roma di questa sera: “Praticamente abbiamo pareggiato con una comitiva di amici che se ritrova il giovedì per un calciotto”.

    Tra i pochi  a difendere la squadra dopo la prova di stasera c’è invece Fernando: “Non capisco tutte queste critiche guardate anche gli altri con rose molto più valide non è che facciano tutto sto gran calcio eh…”. Da apprezzare il tentativo di vedere il bicchiere mezzo pieno, anche se il passo indietro compiuto oggi dalla Roma non è ovviamente passato inosservato. LEGGI TUTTO

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    Ibra, che succede? Ancora un rigore sbagliato, è il terzo in tre mesi. Ma quell'assist…

    Zlatan Ibrahimovic calcia, e sbaglia, il rigore in Milan-Sparta Praga d’Europa League (credits: Getty Images)

    ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS – Seconda giornata del gruppo H d’Europa League, Milan-Sparta Praga 3-0. Dominio assoluto in campo per i rossoneri, in gol Brahim Diaz, Rafael Leao e Diogo Dalot. Nel primo tempo Zlatan Ibrahimovic ha sbagliato anche un rigore.

    E proprio su quest’ultimo episodio, è giusto fare un piccolo “focus”. Premesso che Ibra i rigori decisivi, quelli con la pressione a mille, difficilmente li sbaglia (qualcuno ricorda i gol nei derby di diversi anni fa?). Però è al terzo errore negli ultimi cinque calciati. Ha sbagliato contro l’Inter nel derby, ma segnando sulla ribattuta, e anche stasera contro lo Sparta Praga colpendo la traversa. Errore anche nel finale della scorsa stagione, in Milan-Cagliari dell’1 agosto.
    Tutti errori “indolore” fin qui, perché abbiamo poi vinto, ma lui stesso sa bene che deve lavorare maggiormente su questo principio. Non è un problema per lui “lavorare” e “migliorare”: è il suo pane quotidiano. Dunque, per come lo conosciamo, ci aspettiamo di non rivedere più errori dagli 11 metri d’ora in avanti.

    Ah, se aspettate che Ibra ceda il pallone a un compagno, probabilmente non lo conoscete bene. Gli unici rigori stagionali che non calcerà, saranno quelli assegnati quando lui non sarà in campo. Sapevatelo.
    LE PAGELLE DI MILAN-SPARTA PRAGA > > > LEGGI TUTTO

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    Anche il medico in Spagna accusa CR7: “Adesso è un esperto di tamponi…”

    Continuano a fare rumore le dichiarazioni di Cristiano Ronaldo sui tamponi. Il portoghese, una volta saputo che non avrebbe giocato contro il Barcellona, si è lasciato andare sui social, causando parecchie polemiche. In molti gli hanno risposto, sottolineando quanto in questo momento così complicato non c’era certo bisogno che una delle persone più celebri del mondo si mettesse a sindacare sui metodi di controllo e di arginamento di una pandemia globale. E adesso lo scontro arriva nel paese che per dieci anni è stato una seconda casa per CR7: la Spagna. A parlare è stato Fernando Simón, direttore del Centro di Coordinazione delle Allerte e delle Emergenze sanitarie.

    ESPERTO – Come spiega AS, l’esperto in pandemie del governo spagnolo ha partecipato a una diretta su Facebook e ha anche avuto modo di parlare delle dichiarazioni di Ronaldo, secondo cui i tamponi sono…una str***ata”. Un qualcosa che a Simón non va per niente giù. “I risultati dei test bisogna saperli interpretare correttamente, non è così semplice. E poi si creano situazioni come quella di Cristiano Ronaldo, che adesso è diventato un esperto di tamponi. Non voglio dire molto al riguardo, ma il ragazzo ha molte possibilità di imparare qualcosa al riguardo, se vuole”. Insomma, lo spagnolo sottolinea come il portoghese abbia parlato senza cognizione di causa.
    CAPIRE – Un qualcosa che però evidentemente fanno in molti in questo momento… “Da quando è iniziata la pandemia, tutti al mondo pensano di essere diventati esperti per quello che riguarda la salute. Vero, ci sono molti che lo sono sul serio e altri che durante questo periodo hanno imparato molto, ma ognuno al mondo ha la sua opinione. Ma parliamo di questioni che bisogna capire sul serio. Lo abbiamo detto molte volte, facciamo i tamponi perchè dobbiamo, non serve a niente che chi viene sottoposto alla prova poi sappia interpretare il risultato”. Insomma, va bene la frustrazione di non aver potuto giocare contro il Barça, ma per l’esperto spagnolo stavolta Cristiano…merita almeno un cartellino giallo. LEGGI TUTTO

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    Il problema è il centrocampo, Pirlo cerca soluzioni

    Arthur lento, Bentancur balla e Rabiot non sfonda. Dal mercato sono arrivati il brasiliano e McKennie, ma i due centrali non riescono a innescare i cinque uomini d’attacco e soffrono se attaccati: il Barça ha evidenziato limiti strutturali?

    Nella Juve ci sono problemi emersi contro il Barça per cui la soluzione è già bella chiara. Serve più personalità? Arriverà col ritorno di Chiellini e Ronaldo. Altri per cui servirà trovare tempo per gli allenamenti, come la ricerca di ritmo e spaziatura in attacco. Ma ci sono problemi che una soluzione al momento non sembrano averla. LEGGI TUTTO

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    Dzeko e Ribery, senatori al potere. Poi i bimbi europei ci sculacciano

    In Serie A c’è una gerontocrazia che in altri Paesi europei non si vede: da Barcellona e Ajax arrivano le lezioni più recenti

    Edin Dzeko ha guidato la Roma nel bel pareggio di San Siro contro il Milan, sul campo che Franck Ribery aveva illuminato nella sfortunata partita contro l’Inter. Un gol e una regia offensiva costante per il bosniaco. L’assist più bello della stagione (per Chiesa) e tante serpentine spettacolari per il francese. LEGGI TUTTO

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    Esterni d'attacco, un fantasista e le ali spiegate: ecco come fa il Cagliari a volare

    La crescita di Sottil, la corsa di Nandez che dà equilibrio, Joao Pedro che segna e fa segnare Simeone: da quando è passato al 4-2-3-1 Di Francesco ha svoltato

    Il Cagliari ha aperto le ali e ha cominciato a volare. Due vittorie consecutive in campionato, dopo aver ottenuto appena un punto nelle prime tre giornate (al debutto contro il Sassuolo), più un’altra in Coppa Italia contro la Cremonese, a puntellare e proseguire la virata tattica che ha svoltato l’inizio-stagione di Eusebio Di Francesco. LEGGI TUTTO

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    Bastoni e denari: il club vuole blindarlo ma c'è da raddoppiare l'ingaggio

    Il difensore ha un contrato da 1,5 milioni fino al 2023: novembre potrebbe essere il mese della nuova svolta

    Il futuro è adesso. Perché al di là degli obiettivi stagionale, c’è un progetto a lungo termine che deve riportare l’Inter in fretta alla vittoria, ma anche mantenerla negli anni ai vertici, in Italia e in Europa. Nella sede di Viale della Liberazione è appeso virtualmente un cartello di “lavori in corso”, nel senso che si è sempre occupati a pensare a come rinforzare l’Inter. LEGGI TUTTO