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    Napoli, De Laurentiis ha il sì di Tudor: oggi la firma

    Il presidente ha voluto un colloquio a quattr’occhi col tecnico: Igor accetta 7 mesi di contratto, la società ha l’opzione per un’altra stagione

    Maurizio Nicita-Andrea Pugliese

    13 novembre 2023 (modifica il 14 novembre 2023 | 09:01)

    Tudor ha detto sì al Napoli e oggi il tecnico croato potrà firmare il nuovo contratto che lo legherà al club azzurro, col presidente Aurelio De Laurentiis che si è tenuto l’ultima parola prima dell’ok definitivo, alla fine di una giornata molto intensa a Roma. L’imprenditore ADL sa di essere in uno snodo importante per il futuro della sua azienda più redditizia e naturalmente vuole prendersi tutto il tempo per valutare una scelta che deve rilanciare ad alto livello la squadra campione d’Italia, perché oltre a difendere ancora lo scudetto c’è da restare comunque nelle prime quattro e migliorare il cammino in Champions in vista della probabile fase a eliminazione diretta di febbraio. 

    il sì a quattr’occhi—  Dunque Igor Tudor ha detto sì e ha dimostrato al probabile nuovo presidente tutta la voglia di prendere in mano la squadra azzurra per portarla in alto. Lo ha detto a quattr’occhi a De Laurentiis il quale a un certo punto della trattativa ha chiesto all’amministratore delegato Andrea Chiavelli e all’agente dell’allenatore croato, Anthony Seric, di lasciarli soli. Una tecnica consolidata quella del produttore cinematografico quando si tratta di scegliere i collaboratori più stretti e importanti per i progetti di realizzare. Un modo per valutarne le qualità umane e morali. E così ha voluto ascoltare quali siano i concetti di gioco di Tudor, che non si fossilizzano a un sistema o numerini particolari, ma portano avanti un calcio aggressivo e propositivo, oltre che coraggioso perché intende portare in attacco sempre tanti uomini. De Laurentiis ha sentito, chiesto chiarimenti e probabilmente alla fine si sarà convinto che nel Napoli il problema non è tanto il 4-3-3 ma il modo di stare in campo e la mentalità con la quale si attacca e ci si difende.

    l’accordo—  Su questo aspetto si è discusso a lungo perché Tudor non intende essere un semplice traghettatore ma ha l’ambizione di voler creare un suo piccolo ciclo al Napoli. Alla fine il croato, per dimostrare la sua voglia di rientrare ad alti livelli – un mese fa per questo motivo ha detto no alla Salernitana – ha comunque accettato 7 mesi di contratto (per circa 2 milioni netti) e un’opzione unilaterale di riconferma per la società con un ingaggio sino al giugno 2025 di 3 milioni netti. Al di là del lato economico Tudor ha voluto dimostrare di credere in questa scommessa. E De Laurentiis, che è rimasto colpito positivamente, oggi deve sciogliere la riserva per arrivare alla firma dei contratti. Se tutto procede come previsto, il tecnico sarà annunciato in giornata, parallelamente all’esonero di Rudi Garcia, che ieri mattina è volato a Nizza per stare nei giorni di riposo accanto alla compagna Francesca Brienza e alla piccola Sofia. Domani pomeriggio a Castel Volturno è prevista la ripresa degli allenamenti e sarà la prima seduta diretta da Tudor, che dovrebbe anche essere presentato ai media.Gazzetta digital + Box Panini + Album a soli 80€, il modo più veloce e conveniente per completare la collezione!

    la giornata—   La giornata Ieri De Laurentiis, dopo aver dormito domenica notte a Napoli, dopo le 10 era già a Roma e dopo un breve passaggio a casa insieme al braccio destro Chiavelli si è spostato in auto. Tutti pensavano fosse diretto alla sede della Filmauro, che da un paio di mesi si è trasferita nella centralissima piazza Venezia, sempre a pochi passi dall’abitazione del presidente azzurro. E invece il numero uno del Napoli ha incontrato altrove Igor Tudor e il suo agente, lontano da occhi indiscreti. Alla Filmauro, però, intanto c’era un viavai continuo di uomini del Napoli: da quelli della comunicazione sociale ad Antonio Sinicropi, club manager del club e compagno di Valentina, la figlia di Aurelio. C’era anche il dirigente Tommaso Bianchini, Chief Revenue Officer degli azzurri. Tutti lì presenti per vari motivi, e pronti a lavorare sull’annuncio del nuovo allenatore. De Laurentiis invece, concluso l’incontro con Tudor e Seric nel primo pomeriggio interveniva ad un convegno organizzato da Advant Nctm (“La riforma dello sport dopo il decreto correttivo: le nuove prospettive”), a cui partecipavano anche il ministro dello sport Andrea Abodi e il presidente del Coni Giovanni Malagò. Qui il patron del Napoli ha parlato di diritti tv e pirateria, soffermandosi poi sul problema della violenza (“Nelle curve italiane non c’è legalità. Dobbiamo guardare all’Inghilterra, dove hanno fatto anche le celle negli stadi. E non si sente mai un coro contro…”) e anche sulla sconfitta di domenica contro l’Empoli: “Il Napoli ha fatto una partita appannata, giocando la gara in modo improprio e improbabile. Ma il bello del calcio è anche questo”. Infine, uscendo dal convegno, il presidente azzurro ha preferito non commentare l’attuale situazione, da quella in uscita di Rudi Garcia a quella in entrata di Igor Tudor. Nonostante le richieste dei cronisti. Oggi si attende il cinguettio ufficiale con foto e firma di Tudor. Il Napoli cambia lingua: ma dal francese al croato l’importante è farsi capire dai giocatori. 

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    Dilemma Juve: Kean o Vlahovic? Sei gare a testa da titolare e la maglia è ancora in bilico

    In un attacco che ancora deve trovare il miglior assetto non segna più nessuno da oltre un mese. Eppure è opinione comune che sia il meglio assortito della Serie A

    Livia Taglioli

    13 novembre 2023 (modifica alle 16:00)

    Che la Juve abbia il parco-attaccanti migliore della A per numero e assortimento è opinione diffusa. Ma allo stesso modo è sotto gli occhi di tutti che ancora quel bendiddio non produca a dovere, soprattutto in fatto di gol. Colpa dei singoli o di chi dovrebbe mettere gli attaccanti nella condizione di rendere al meglio? Anche qui il dibattito è aperto e non certo da oggi, anzi. Sia come sia, quel che è evidente è che Allegri ha provato e riprovato col gioco delle coppie, mandando in campo le punte in varie combinazioni. 

    da coppia fissa…—  Se Chiesa è l’attaccante che più spesso è partito titolare (9 volte su 10, considerando le due assenze per infortunio), Vlahovic e Kean seguono con 6 chance a testa, davanti a Milik a quota 2. Nel progetto iniziale la coppia titolare avrebbe dovuto essere quella composta da Chiesa e Vlahovic, compresenti infatti nelle prime 5 gare, arco di tempo in cui hanno realizzato l’intero loro bottino di gol (4+4). Anche in questo caso la gara-spartiacque è stata la disfatta col Sassuolo. Da lì in poi, complice anche qualche infortunio, la coppia non è più stata ripresentata in campo insieme dal 1′. E Vlahovic è ripartito dall’inizio una sola volta, alla decima contro il Verona.

    … al gioco delle coppie—  Contro il Lecce, con Kean infortunato, Milik ha iniziato al fianco di Chiesa, soluzione che non ha poi trovato seguito nelle successive partite. Dall’Atalanta in poi infatti una delle due maglie titolari è sempre stata assegnata a Kean, in una serie di sei gare consecutive ancora aperta. Per tre volte l’azzurro è stato affiancato da Chiesa, una da Vlahovic, in un’occasione ha agito col supporto di Miretti, sostituito nella ripresa da Milik, col polacco confermato insieme a Kean dal 1′ per la gara successiva, quella contro il Milan (con Vlahovic e Chiesa al rientro dai rispettivi infortuni prima in panca e poi in campo).Gazzetta digital + Box Panini + Album a soli 80€, il modo più veloce e conveniente per completare la collezione!

    staffetta irrisolta—  Totale? L’impressione è che la Juve in attacco ancora non abbia trovato il miglior assetto e che l’alternanza Vlahovic-Kean non abbia prodotto risultati brillanti né dato risposte definitive. Chiesa e Vlahovic non trovano la via del gol da 609 minuti, Kean, apparso in calando col Cagliari, non ha ancora centrato la rete nemmeno una volta, almeno ufficialmente. Gli ultimi due gol firmati dall’attacco bianconero li ha realizzati Milik, alla sesta e all’ottava giornata, quindi oltre un mese fa. Un bilancio troppo scarno per considerare fatti i giochi dell’attacco bianconero. Che pressa e copre bene, ma stenta sotto la rete avversaria.

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    Da Bennacer (già l’anno scorso) a Rafa: tutti gli infortunati della stagione del Milan

    Con i k.o. di Rafael Leao e Davide Calabria nella gara contro il Lecce dell’ultima giornata di Serie A, il Milan ha raggiunto la poco invidiabile quota di 24 giocatori infortunati in stagione. Da Bennacer (già fermatosi nel finale dello scorso campionato per una lesione alla cartilagine del ginocchio), al numero 10 portoghese, ecco tutti i problemi che hanno afflitto i calciatori rossoneri. Guarda il video LEGGI TUTTO

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    Colpani da Nazionale e da… top club. Chi lo vuole

    Il gioiello del Monza sta vivendo una stagione clamorosa e Palladino ha confermato che è pronto per una big. Il suo nome è sul taccuino di tanti club

    Scrivendo di Andrea Colpani, rischiamo di essere ripetitivi. Perché non è la prima volta che lo inseriamo in questa newsletter di mercato e perché tutti, dai compagni agli avversari, dai suoi dirigenti a quelli delle altre società, ne parlano benissimo. State certi che in futuro succederà ancora di più visto che Spalletti lo ha convocato per la prima volta in Nazionale, in occasione delle sfide decisive dei prossimi giorni contro la Macedonia e l’Ucraina. Il trequartista del Monza, a segno anche ieri sera contro il Torino, è già a quota 6 reti in 12 giornate: le sue qualità le aveva già mostrate la scorsa stagione, chiusa con 4 gol in Serie A, ma nel 2023-24 è ulteriormente cresciuto, ha trovato la giusta continuità di rendimento e sta disputando un’annata strepitosa.  LEGGI TUTTO

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    Retrocessione, tsunami dopo la vittoria dell’Empoli: ora rischiano in nove

    I risultati della 12ª giornata cambiano di nuovo le quote: si alza la quota salvezza Effetto tsunami sulla zona salvezza. La vittoria dell’Empoli a Napoli in pieno recupero e gli altri risultati della 12ª giornata agitano le acque della corsa per non retrocedere. Scopriamo allora le quote retrocessione della Serie A aggiornate al momento della terza sosta per le nazionali sui principali siti di scommesse. QUOTE RETROCESSIONE SERIE A—  
    E’ chiaro che la Salernitana ultima in classifica e ancora a secco di vittorie sia la principale indiziata per la retrocessione: la rimonta subìta in casa del Sassuolo sembra quasi una pietra tombale sulle ambizioni rimonta dei granata, distanti comunque appena cinque punti dalla zona salvezza. Guai arrendersi, come dimostra la cavalcata di Davide Nicola di un paio di stagioni fa: la Salernitana negli ultimi tre posti a fine stagione è in lavagna a 1.35 su Gazzabet e Planetwin365 e scende a 1.20 su Sisal. Attenzione però al Verona, che dopo le prime due vittorie ha inanellato una serie di otto sconfitte, di cui cinque consecutive che hanno fatto precipitare le quote retrocessione a 1.75 su Gazzabet e Betwat, 1.72 su Planetwin e 1.65 su Snai. Rischia grosso anche il Cagliari di Ranieri, terzultimo, in lavagna a 1.75 su Gazzabet e Snai e 1.72 su Sisal, al pari dell’Empoli che viaggia su quote analoghe. LE ALTRE SQUADRE A RISCHIO —  
    Nemmeno più su si può stare tranquilli però. L’Udinese, che dal ritorno di Cioffi ha conquistato una vittoria e due pareggi, è in lavagna a 4.00 sui principali siti di scommesse, mentre il fin qui sorprendente Frosinone di Di Francesco rischia di essere risucchiato nel vortice: è in lavagna a 3.75 su Gazzabet, 3.50 su Planetwin 365 e 4.00 su Snai. Anche il Lecce di D’Aversa dopo un inizio sprint ha mancato la vittoria nelle ultime sette gare: la retrocessione dei salentini vale 4.25 su Gazzabet e 4.50 su Snai e 5.00 su Sisal. Il Genoa di Gilardino ha oggi un margine di sei punti di vantaggio sulla zona calda: la quota del Grifone retrocesso è 7.50 su Sisal, 6.00 su Snai e 6.50 su Planetwin365. Infine il Sassuolo di Dionisi, a secco di vittorie da sei gare dopo l’exploit di San Siro contro l’Inter: la quota retrocessione dei neroverdi oscilla tra il 9.00 di Planetwin365 e il 10.00 di  Gazzabet, Snai e Betway.
    13 novembre 2023 (modifica il 13 novembre 2023 | 15:37)
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    “Muro difensivo e cuore dolce”: il Milan ricorda Bet

    Il Milan tramite un post su Twitter dà l’ultimo saluto ad Aldo Bet, storico leader difensivo del club rossonero negli anni ’70Il Milan saluta Aldo Bet con commozione tramite un post su Twitter. Lui che fu stopper rossonero vincitore dello scudetto del ’79, titolo che valse la stella sul petto milanista. Ecco il post.La didascalia, accompagnata da un fiocco nero simbolo di lutto, cita: “Una maglia cucita addosso per sempre, una stella accolta e salutata con commozione. Muro difensivo e cuore dolce, Aldo Bet. Ti ricorderemo sempre con affetto, stima e orgoglio. R.I.P.”Aldo Bet, nato a Mareno di Piave nel marzo del 1949, si trasferì al Milan dal Verona nel luglio del ’74. Giocò con la casacca rossonera dal 1974 al 1981. Qui divenne un vero simbolo della retroguardia difensiva, disputando 204 presenze e trovando due volte la gioia del gol. Con il Milan vinse la Coppa Italia del ’77 e, come detto in precedenza, lo scudetto che valse la stella nel ’79. Nella sua carriera conta oltre 300 presenze in Serie A, divise tra Inter, Roma, Verona e Milan, e 30 in competizioni europee. LEGGI ANCHE: Milan, ecco perché Cardinale ha salvato la panchina di Pioli >>>Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Milan senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Pianetamilan per scoprire tutte le news di giornata sui rossoneri in campionato e in Europa.
    13 novembre 2023 (modifica il 13 novembre 2023 | 12:16)
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