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    Berardi in formato Nazionale infiamma il mercato: la Juve ci prova ancora

    Il fantasista del Sassuolo sta dando spettacolo anche in azzurro e attira di nuovo le attenzioni delle big, bianconeri in primis ma non solo

    Altri due gol con la maglia della Nazionale per mandare un messaggio… alla Juventus. Domenico Berardi è stato il grande protagonista della vittoria dell’Italia contro Malta e magari nel mercato di gennaio il suo nome sarà di nuovo tra i più gettonati. Già due mesi fa è stato vicino a lasciare il Sassuolo e ad approdare a Torino, sponda bianconera naturalmente.  LEGGI TUTTO

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    Mercato Juve, non solo Sudakov: il nome nuovo che segue Giuntoli

    La Juventus è sempre attiva sul mercato, soprattutto quello che riguarda i giovani. Sul taccuino di Giuntoli sarebbe finito Sudakov, giovane promessa che milita nello Shakhtar Donetsk .Georgiy Sudakov è un giocatore che la Juventus sta seguendo già da tempo, addirittura le prime segnalazioni sono arrivate due anni fa. “É un giocatore molto offensivo, quindi un calciatore diverso da Pogba che può essere utile un domani per avere una caratteristica tattica differente. Trattare con lo Shakhtar Donetsk. è sempre molto complicato ma sicuramente Sudakov piace sia a Giuntoli sia a Manna.
    Non solo Sudakov sulla lista della Juventus
    Non solo Sudakov, c’è anche un altro giocatore  tra gli osservati speciali dell’ultimo turno di Champions League tra lo Shakhtar e l’Anversa. L’osservatore che ieri era presente alla partita di Champions League degli ucraini ha visionato anche il centrocampista giovanissimo Arthur Vermereen. Il giocatore dell’Anversa è sul tacquino di tanti grandi club europei tra cui il Barcellona e il Milan che lo aveva seguito l’anno scorso. Si tratta di un classe 2005, che la Juventus è andata a vedere da vicino, un mediano bravo nell’interdizione ma anche nello sviluppo del gioco. Il suo attuale allenatore Van Bommel ha valorizzato bene Vermereen e lui avrebbe anche quasi le caratteristiche simili a quelle di Pogba. Prezzo? Siamo intorno ai 10-12 milioni di euro, poi se un domani dovesse esserci un’asta con una concorrenza di più club è ovvio che chi lo deve vendere potrebbe approfittarne. LEGGI TUTTO

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    Un buon mediano e l’idea del signor Giacchetti: così nacquero le comproprietà

    La divisione dei cartellini tra due società fu introdotta nel 1959 grazie a Dell’Angelo, centrocampista di talento che però a Firenze non avrebbe trovato spazio. E allora…

    Fine anni Cinquanta, l’Italia vive il miracolo economico, dopo la guerra sono tornate le speranze, il futuro non è più un vicolo stretto e buio, si ragiona in grande, ci sono finalmente i soldi (quelli del Piano Marshall). Le case si riempiono di elettrodomestici, si firmano le cambiali, ci s’indebita, ma poi verrà qualcuno a pagare… Anche il mondo del calcio è coinvolto in questo gigantesco circo consumistico: i presidenti spendono e spandono, comprano questo e vendono quello, promettono successi ai tifosi, e pazienza se non mantengono, l’importante è che la ruota giri e il pubblico corra negli stadi e nelle ricevitorie a giocare la schedina del Totocalcio. Sembra un Paese impazzito quello in cui nasce il primo vero calciomercato, con sede ufficiale all’Hotel Gallia di Milano, dirigenti di società in giacca e cravatta, belle donne in attesa nella hall, bicchieri di whisky e un desiderio irresistibile di essere ciò che non si è. E poi, lassù all’ultimo piano, in una suite da mille e una notte, c’era il Principe Raimondo Lanza di Trabia, proprietario del Palermo, abituato a ricevere i colleghi e a discutere di contratti completamente nudo, sdraiato nella vasca da bagno, mentre sorseggiava champagne. A lui, a Gipo Viani e al presidente della Spal Paolo Mazza si deve l’invenzione del calciomercato moderno. LEGGI TUTTO

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    I talenti crescono in provincia: Colpani e Henrique pronti al salto di qualità

    Ecco a chi interessano i gioielli di Monza e Sassuolo che stanno brillando in Serie A

    Andrea Colpani e Matheus Henrique sono divisi da un anno e mezzo d’età (il talento del Monza è nato nel maggio 1999, quello del Sassuolo nel dicembre 1997), ma sono accomunati dal grande inizio di stagione e da un mercato che nella finestra di gennaio, o più probabilmente in quella dell’estate 2024, li vedrà protagonisti. Perché le loro prestazioni non stanno passando inosservate e tanti club hanno bisogno di ragazzi con le loro caratteristiche, ovvero talento, senso del gol e corsa.  LEGGI TUTTO

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    Verratti, ciao Europa. È già in Qatar: “Non vedo l’ora”

    Marco Verratti a Doha. Nelle prossime ore il centrocampista della Nazionale sosterrà le visite mediche di rito con l’Al Arabi e subito dopo firmerà il contratto faranoico che gli ha proposto il club qatariota. L’arrivo di Verratti ha, ovviamente, attirato l’attenzione dei media locali e il giocatore abruzzese non si è negato a microfoni e taccuini.
    Verratti: “Ho tanta voglia di fare bene all’Al Arabi”
    Ad Alkass TV Sport Verratti ha spiegato: “Sono molto felice e non vedo l’ora di cominciare questa stagione. Spero che potremo disputare una buona stagione, c’è tanta voglia di fare bene. Non vedo l’ora di scoprire tutto su questa nuova realtà, dallo stadio ai tifosi fino a società, compagni e allenatori”. Il Paris Saint Germain è già il passato, un altro top-player del calcio europeo giocherà in Medio Oriente. LEGGI TUTTO

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    Fiumi di denaro ai procuratori: paga il calcio, non succeda più

    I dati Fifa: 651 milioni finiti nella tasche degli agenti per le sole transazioni internazionali. In nessun settore dell’imprenditoria le intermediazioni raggiungono costi del genere

    Qualcuno ha forse pensato che negli anni scorsi i procuratori avessero incassato troppo denaro? Idea ingenua: al peggio non c’è mai fine. Così adesso, alla fine di questo mercato, la Fifa ci fa sapere che i soldi finiti nelle loro tasche sono di più, molti di più rispetto all’estate del 2022. La crescita fa quasi spavento: è pari al 41,2 per cento, da 461 a 651 milioni di euro. La cifra si riferisce solo alle intermediazioni tra club di federazioni diverse, vale a dire i trasferimenti internazionali. Un numero spaventoso ancorché parziale, perché non comprende non solo le operazioni che coinvolgono società dello stesso Paese, ma anche quello che i procuratori prendono direttamente dai contratti dei calciatori. E c’è un altro numero impressionante: se le operazioni internazionali hanno movimentato complessivamente 6,87 miliardi, addirittura il 9,5% di questi sono finiti agli agenti. Dieci anni fa la quota era quasi la metà: il 5,8%.  LEGGI TUTTO