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    Il Lecce corteggia la Juve. Il sogno Miretti aspettando Frabotta

    TORINO – Il Lecce, neopromosso in Serie A, sa perfettamente che per mantenere la divisione dovrà rinforzarsi tecnicamente perché altrimenti sarà impossibile neutralizzare il gap tecnico. La società salentina ne è ben conscia e ha dato mandato al proprio uomo mercato, Pantaleo Corvino, di compiere la missione. Tra le idee che hanno in mente i giallorossi c’è quella di provare sviluppare un canale interessante con la Juventus in modo da rappresentare un’opportunità in cui il club torinese può consentire ai suoi giovani di fare esperienza nel massimo campionato. Si è così bussato alla Juventus per verificare se ci sono margini per portare in Puglia, ovviamente in prestito, Fabio Miretti, il più grande talento emergente del mondo bianconero. Il centrocampista è considerato a tutti gli effetti un membro della rosa della prima squadra per la prossima stagione per cui difficilmente l’operazione potrà andare in porto. Ma, si sa, nel mercato mai dire mai. Nel frattempo si può considerare conclusa la prima operazione sul binario Lecce-Juventus, ovvero il passaggio del terzino Frabotta in giallorosso. Di proprietà juventina, l’ultima stagione l’ha trascorsa nel Verona. Sulla rotta Torino-Lecce potrebbe anche comparire l’attaccante brasiliano bianconero Kaio Jorge che deve recuperare minutaggio dopo lo stop per il problema al ginocchio. LEGGI TUTTO

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    Corvino: “Vlahovic-Chiesa? Vi spiego come giocheranno insieme alla Juve”

    TORINO – Direttore Pantaleo Corvino, innanzitutto complimenti a lei e al suo Lecce. E’ bello iniziare da quella foto che compare sul suo profilo WhatsApp: la tifoseria giallorossa e lo striscione “Pantaleo vinci”. Trasmette successo, emozioni, un legame forte. 

    «Beh, abbiamo raggiunto un obiettivo straordinario seguendo un percorso programmato ma non proclamato. Con fondamenta forti su tutti i livelli, compreso il settore giovanile. Abbiamo ricostruito e abbiamo avuto la meglio contro avversari forti in tutti i sensi, con immissioni di capitali di proprietà straniere ed italiane tra le più facoltose, che hanno alterato gli standard dei campionati di Serie B. Ecco perché sono molto orgoglioso. Felice per l’obiettivo raggiunto ma più felice ancora per il percorso di costruzione che stiamo attuando. Abbiamo costruito in così poco tempo un gruzzoletto, adesso dobbiamo lavorare sodo per creare un tesoretto. Dopo l’impresa di arrivare primi in B, servirà un miracolo per la salvezza in A». 

    Che Serie A si aspetta, ai massimi livelli? Milano resterà al centro del calcio italiano o la staffetta Inter-Milan è solo una coincidenza? 

    «Immagino una Serie A in cui saranno protagonisti non solo il Milan e l’Inter. Credo che ci saranno la Juve ed il Napoli, ma anche la Roma con la Lazio». 

    La Juve per recuperare punterà molto sul “suo” Vlahovic. 

    «Dusan è stato l’ultimo mio colpo nella Fiorentina. In quella squadra c’era un attacco con Vlahovic, Muriel, Chiesa e Simeone! Ora sto pensando a chi sarà il prossimo a Lecce, la mia Firenze del sud». 

    Quanto può ancora crescere Vlahovic e come può essere aiutato per esprimersi al massimo delle sue potenzialità? 

    «Ma Dusan è ancora un 2000. La Juve a quelle condizioni ed al mercato di gennaio ha fatto un grosso affare. Come lo ha fatto la Fiorentina a cederlo a quelle condizioni contrattuali. La Juve se lo godrà per tantissimi anni. Vedrete che coppia Federico e Dusan! Da far invidia al mondo intero». 

    Ci spiega perché, secondo lei, sono così ben assortiti. 

    «E’ una grande coppia perché Vlahovic e Chiesa hanno caratteristiche diverse e vanno a completarsi. Immagino Federico sulla fascia oppure dietro Dusan: non sarà facile per nessuno fermarli. Peraltro a livello umano il feeling tra di loro è molto forte». 

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