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    Ronaldo, la Juve, il Psg e l’obiettivo Mondiale: tra presente e futuro

    TORINO – Ora che Leo Messi s’è accasato al Paris Saint-Germain, vuoi vedere che l’emiro sta già pianificando quello che nessuno avrebbe mai immaginato? Riunire sotto la Tour Eiffel i due colossi del calcio mondiale, la Pulce e Cristiano Ronaldo: cose da pazzi, verrebbe da commentare, se non fosse che nell’estate 2022 scadrà il contratto del fuoriclasse portoghese con la Juventus. E insomma: se il Psg ha preso l’argentino a parametro, perché non dovrebbe farcela con il penta Pallone d’Oro, tanto più che fino a qualche giorno fa l’accostamento tra CR7 e il Paris era dato quasi per scontato nel gossip di radiomercato? Al netto dei punti interrogativi, dalla Spagna alla Francia prima di sconfinare nella Germania, fioccano le indiscrezioni su ciò che Ronaldo farà una volta che l’esperienza bianconera avrà fine. Intanto, al netto di eventuali sorprese di mercato e del fatto che quest’anno le rotazioni di Massimiliano Allegri (magari in stile Zinedine Zidane ai tempi del Real Madrid) dovrebbero coinvolgere anche lui (che probabilmente non la prenderà benissimo), c’è la ragionevole certezza che Cristiano non si muoverà da Torino.Guarda la galleryJuve, Allegri e la super coppia Ronaldo-Dybala

    Ronaldo, il futuro è già adesso

    Il futuro resta un’ipotesi, ma il futuro è già adesso, considerate le voci sul destino di Ronaldo al termine del quadriennio in bianconero. Il Paris Saint-Germain sul tema è sempre molto caldo e l’avvento di Messi non ha ridotto le capacità di spesa del presidente Nasser Al-Khelaifi. Tanto più che il richiamo dei Mondiali in Qatar nell’autunno 2022 resta fortissimo e nei piani del campione c’è l’ambizione di condurre il Portogallo a una cavalcata indimenticabile. La pista parigina è dunque la più sponsorizzata da chi conosce bene le strategie del Psg e anche l’agente Jorge Mendes, che sa fare benissimo il suo lavoro, ha avuto vari contatti per sondare il terreno durante l’estate, a margine ma non troppo da Euro 2020. Non se n’è fatto nulla, ma è possibile che se ne riparli, a meno che Cristiano non manifesti esplicitamente il desiderio di tornare subito a Lisbona, nel suo Sporting che lo riaccoglierebbe a braccia spalancate. La sensazione è che il ritorno a casa sia una destinazione quasi scritta nel suo futuro, ma ad oggi CR7 si sente ancora lontano dalla prospettiva di apporre una firma sull’ultimo contratto della sua carriera professionale. Al tempo stesso non sembrano decollare né le alternative esotiche, legate a un presunto trasferimento in un club della Major League Soccer americana, né soluzioni a loro modo eccentriche come l’Estremo Oriente o gli Emirati Arabi.

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    Cristiano Ronaldo, scatta il 4° anno: è tornato, ma ora dica che rimane

    TORINO – Il jet bimotore Gulfstream G200 proveniente da Lisbona ha toccato terra qualche minuto dopo le 15 di ieri, nell’area riservata ai voli privati dell’aeroporto di Torino Caselle, e l’applauso virtuale per l’atterraggio è scattato tra il popolo bianconero: CR7 is back, Cristiano Ronaldo è tornato. Nessuna immagine del giocatore, che ha raggiunto la villa sulla collina torinese. Come annunciato dal vicepresidente della Juventus Pavel Nedved, il fuoriclasse portoghese è rientrato alla base dopo un’Europeo a tinte chiaroscure (eliminato agli ottavi, si è parzialmente consolato vincendo la classifica marcatori del torneo, eguagliando il primato di gol – 109 – in Nazionale dell’iraniano Ali Daei e battendo il record di reti nella manifestazione di Michel Platini) e un periodo di vacanza trascorso con la compagna Georgina e i figli: in questo mese si è rilassato, tra gite in barca a bordo del suo yacht, auto di lusso, serate in famiglia o con gli amici, come ha ampiamente documentato sui profili social, ma ha avuto modo anche di riflettere sul suo futuro. LEGGI TUTTO

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    Calciomercato Juve, Gabriel Jesus e Icardi in allerta: dipende da Ronaldo

    TORINO – Il futuro di Cristiano Ronaldo tiene in sospeso anche quegli attaccanti che potrebbero diventare i suoi sostituti: Gabriel Jesus e Mauro Icardi su tutti. Alla Continassa ci si avvicina al summit con Jorge Mendes con grande pragmatismo. Ufficialmente vale il detto inglese: “no news is good news”. Tradotto: siccome l’agente di Cristiano non ha ancora inviato segnali di divorzio, come hanno svelato sia il dg Federico Cherubini sia il vicepresidente Pavel Nedved, Massimiliano Allegri attende il cinque volte Pallone d’Oro a Torino domenica. Nel mercato, però, tutto può cambiare anche da un momento all’altro. Vale sempre, questo principio: a maggior ragione se di mezzo c’è il Psg galattico di questi tempi. Ecco perché alla Continassa accanto al piano A (permanenza di Cristiano Ronaldo), da diverse settimane si lavora sottotraccia al piano B: cioè quello degli eventuali sostituti di CR7.

    Normale e logico che sia così, perché una cosa è certa: un attaccante che prenda il posto di Ronaldo nella Juventus non si trova dall’oggi al domani e più il tempo passa e più tutto può complicarsi. Per questi motivi la Juventus continua a tenere le antenne dritte su varie piste. Dipendesse unicamente dai bianconeri, ma non è detto che sia così perché il mercato a volte è fatto di incastri, se Cristiano optasse per il Psg, un secondo dopo Cherubini proverebbe a chiudere per Gabriel Jesus. Il 24enne brasiliano del Manchester City resta il primo della lista e per gli inglesi non è più intoccabile. Ma nemmeno in saldo, ripetono dalle parti di Manchester. E soprattutto in questo momento l’ex Palmeiras, oltre che dal futuro di CR7, dipende da quello di Harry Kane (Tottenham), obiettivo prioritario di Pep Guardiola. La Juventus, tramite i soliti intermediari, continua a tenere sondato il terreno.

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