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    Osimhen, il rapporto con De Laurentiis e la Premier: “Un giorno mi piacerebbe”

    “Ho un ottimo rapporto con De Laurentiis”, Osimhen è stato chiaro al media day della Nigeria. L’attaccante è impegnato in Coppa d’Africa con la propria Nazionale e ha anche segnato all’esordio, anche se le aquile non sono andate oltre il pari contro la Guinea Equatoriale. Dal campo al futuro, la punta ha risposto anche alle domande sul Napoli e sui suoi obiettivi, in particolare la Premier League.
    Osimhen, il rapporto De Laurentiis e il futuro
    “Sono felice con il presidente. Ho un ottimo rapporto con lui, sono sincero. Mi è sempre stato vicino sin da quando sono arrivato al Napoli nel 2020 e ho un ottimo rapporto anche con la sua famiglia” – ha dichiarato Osimhen. Il giocatore ha poi proseguito: “Per me è importante avere una buona relazione con il proprietario della squadra. Tra noi non ci sono mai stati problemi, quanto è successo non ha niente a che fare con mio rapporto con lui o la sua famiglia. Il presidente mi ha supportato sempre, anche fuori dal campo, e io ho dato il massimo per vincere lo scudetto anche per loro. È sempre importante avere questo tipo di relazioni con il proprietario del club”. E su un possibile futuro in Premier, l’attaccante è stato chiaro: “Certo che un giorno mi piacerebbe giocarci, per ora ho altri piano per la mia carriera. Ma quando sarà il momento saprete tutto”. LEGGI TUTTO

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    Crisi Napoli, la mossa De Laurentiis: tutti in ritiro prima della Salernitana

    Aurelio De Laurentiis ha deciso di adottare la soluzione del ritiro dopo il momento negativo che sta vivendo il Napoli. Il presidente ha voluto prendere questa strada soprattutto dopo il 3 a 0 subito contro il Torino. Una vera e propria involuzione rispetto a quella squadra che ha vinto lo scudetto qualche mese fa con una cavalcata davvero trionfale. In estate gli addii di Spalletti e Giuntoli, approdato alla corte della Juventus, sono stati i primi scricchiolii di una rosa cambiata soprattutto nel modo di stare in campo. Rudi Garcia è stato esonerato dopo qualche mese e al suo posto è tornato Walter Mazzarri. Il tecnico toscano non è al momento in discussione, ma il ritiro è stata la soluzione adottata dal Napoli in questo momento per preparare le prossime gare. 
    Napoli, squadra in ritiro: le ultime
    Dopo l’allenamento post partita di Torino, la squadra questa sera è attesa a Pozzuoli, sede del ritiro degli azzurri. Inoltre la squadre è da ieri in silenzio stampa, ha parlato soltanto il dirigente Meluso dopo la debacle contro i granata. Un segnale di quanto il momento dei partenopei sia davvero negativo. Con questa decisione De Laurentiis spera di far scattare la scintilla nel gruppo e riaccendere l’orgoglio nei calciatori: dallo scudetto di giugno ai meno 20 dalla capolista Inter in questo girone d’andata e 22 punti in meno rispetto ai 50 conquistati la scorsa stagione. Un confronto quasi impietoso, difficile da commentare perché si è vista poche volte un’involuzione così in pochi mesi. Al di là di questo ora Mazzarri dovrà lavorare tanto sulla testa per recuperare entusiasmo e voglia. Tra pochi giorni ci sarà il derby contro la Salernitana al Maradona e poi domenica la partenza per l’Arabia Saudita dove gli azzurri si giocheranno la Supercoppa Italiana al pari di Lazio, Fiorentina e Inter.  LEGGI TUTTO

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    Napoli, le urla di ADL e cosa ha detto a Garcia. Tudor in pole: i nomi in lista

    Ora basta. Il diluvio si è scatenato sullo stadio Maradona e Kovalenko ha messo i panni di Zeus, il Dio greco che scaglia fulmini all’indirizzo di Rudi Garcia: al 91’ l’ucraino è tornato a fare gol in Serie A dopo due anni e, di fatto, ha segnato pure la fine della tormentata esperienza del coach francese sulla panchina della squadra campione d’Italia. Tormentata e turbolenta, mai come ieri, con il presidente De Laurentiis precipitatosi negli spogliatoi al termine di un primo tempo piovoso e obbrobrioso, conclusosi con uno scialbo 0-0 al cospetto della formazione penultima in classifica e capace di segnare solo 3 gol in 11 partite.

    De Laurentiis, urla contro Garcia

    “Basta” ha detto il patron con un diavolo per capello e le urla che mai così forti si erano sentite all’indirizzo di Garcia nell’ultimo mese, quello trascorso quotidianamente al fianco del coach che avrebbe esonerato dopo la sconfitta casalinga contro la Fiorentina, se solo Antonio Conte gli avesse detto sì. Lo 0-1 di ieri contro la formazione di Andreazzoli, un allenatore che la scorsa estate avrebbe potuto e (voluto) raccogliere l’eredità di Spalletti, è stato il classico punto di non ritorno. Squadra azzurra in pieno caos tattico, con un inedito 4-2-3-1 e con Zielinski e Kvaratskhelia lasciati incredibilmente in panchina. Davvero troppo per la pazienza dei 50mila spettatori al Maradona che hanno apprezzato le geometrie dell’Empoli e hanno liberato i soliti fischi quando l’arbitro Prontera ha mandato le squadre negli spogliatoi per l’intervallo. LEGGI TUTTO

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    Osimhen, il Napoli e gli infortuni con la Nigeria: il dato che allarma

    Altro giro, stessa corsa. Victor Osimhen è tornato ancora una volta acciaccato dagli impegni con la sua Nigeria. Il centravanti tiene in apprensione il Napoli non solo in vista della trasferta al “Bentegodi” contro l’Hellas Verona, che rischia seriamente di saltare, ma più generalmente dato anche il momento delicato che i campioni d’Italia in carica stanno attraversando con Rudi Garcia ormai conclamatamente sulla graficola.

    Osimhen, quante partite ha saltato dopo le convocazioni della Nigeria

    Prima dell’ingresso nell’assemblea di Lega dove si discuterà dall’assegnazione dei diritti tiv per il quinquennio 2024/2029, il presidente De Laurentiis ha allargato le braccia in risposta a chi gli chiedeva quando sarebbe tornato a disposizione Osimhen. L’unica certezza è che nazionale, numeri alla mano, per Osimhen fa rima con successiva indisponibilità. Sono quindici le partite che l’attaccante saltò per l’infortunio a una spalla rimediato il 14 novembre 2020, sei quelle per il Covid che contrasse il primo gennaio 2021 a cui andarono a sommarsi altre due giornate di stop forzato per un nuovo contagio, il 30 dicembre 2021. Il più recente problema è stato un risentimento agli adduttori datato 28 marzo 2023: quattro partite fuori. Totale? Finora sono già ventisette le partite che Osimhen ha saltato rientrando dalle partite con la sua Nigeria. LEGGI TUTTO

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    Spalletti, l’Italia e Napoli: durissimo De Laurentiis su Gravina e Figc

    “Dopo la valanga di considerazioni astratte comparse su molti media, svolte da autorevoli commentatori e operatori della comunicazione, ritengo sia necessario fare chiarezza sulla vicenda Spalletti, legata al suo possibile impegno come Ct della Nazionale italiana di calcio. Ho sempre avuto grande rispetto per la Nazionale e quando ero giovane, oltre al Napoli era l’unica squadra che mi appassionava”. Inizia così una lunga lettera sul sito ufficiale del Napoli a firma Aurelio De Laurentiis, che spiega le sue ragioni sulla questione Italia.

    “Luciano Spalletti, pur avendo un ultimo anno di contratto con il Napoli, dopo aver vinto lo scudetto ha manifestato la volontà di prendersi un periodo di distacco dall’attività di allenatore poiché “molto stanco”. Per riconoscenza per il lavoro fatto, non ho battuto ciglio anche se avrei potuto chiedergli il rispetto del contratto. Gli ho quindi dato la possibilità di prendersi questo lungo periodo di riposo. Conseguentemente sono andato alla ricerca di un allenatore che potesse sostituire Spalletti, che fosse una persona di grande esperienza e prestigio. Sono molto contento di aver individuato Rudi Garcia che farà certamente un ottimo lavoro. Tornando a Spalletti, ascoltando la voce ed il sentimento dei milioni di tifosi del Napoli che sentono un profondo legame con l’allenatore della squadra Campione d’Italia, nel concedergli la possibilità di non adempiere al suo contratto, ho chiesto garanzie sul rispetto di questo periodo sabbatico, inserendo una penale nel caso in cui il suo impegno fosse venuto meno”. Continua ADL… LEGGI TUTTO

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    Mario Rui, ufficiale il rinnovo: i dettagli dell’intesa con il Napoli

    Dopo il rinnovo fino al 30 giugno 2028 di Giacomo Raspadori, la società azzurra ha reso noto di aver raggiunto l’intesa per il prolungamento di un altro contratto: quello di Mario Rui.
    Napoli, Mario Rui ha rinnovato: il comunicato ufficiale
    Il terzino portoghese va avanti insieme con il Napoli. Il comunicato ufficiale: “La SSC Napoli comunica di aver prolungato il contratto per le prestazioni sportive del calciatore Mario Rui Silva Duarte fino al 30 giugno 2026”. A corredo della notizia la foto di rito con il presidente Aurelio De Laurentiis, che ha provveduto all’ufficialità “parallela” con un post sul proprio account Twitter.

    Il bilancio di Mario Rui con il Napoli
    Arrivato al  Napoli dal 2018 dalla Roma, Mario Rui ha finora totalizzato con il Napoli 199 presenze, realizzato 3 gol e offerto 24 assit. Luciano Spalletti lo ha reso una pedina inamovibile mettendo a tacere i tanti scetticismi che avevano accompagnato la prima parte dell’esperienza di Rui al Napoli. Da calciatore contestato a idolo del popolo partenopeo. LEGGI TUTTO

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    Raspadori-Napoli, rinnovo al 2028: annuncio ufficiale e dettagli

    Attraverso una nota sul proprio sito il Napoli ha comunicato di aver esteso la durata del vincolo in essere con Giacomo Raspadori fino al 30 giugno 2028.
    Napoli, il rendimento di Raspadori nel primo anno in azzurro
    Arrivato al Napoli la scorsa estate dal Sassuolo, Giacomo Raspadori è entrato nel cuore dei sostenitori campani: ha chiuso la sua prima annata ai piedi del Vesuvio totalizzando 35 presenze, 6 gol e 5 assist tra Serie A, Champions League e Coppa Italia.

    Napoli, Raspadori e i gol all’ultimo respiro
    Per l’attaccante nel giro della Nazionale solo due le reti realizzate nella scorsa Serie A: il primo il 10 settembre 2022 al “Maradona” contro lo Spezia (89′), il secondo il 23 aprile scorso all’Allianz Stadium contro la Juventus. Il sigillo sul terzo scudetto del Napoli. Raspadori e il Napoli avanti insieme per la soddisfazione del presidente De Laurentiis, sorridente nella foto di rito al momento della firma del contratto. LEGGI TUTTO

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    Juve, il futuro dietro l’angolo: da Giuntoli in giù

    TORINO – A Udine si chiude il lavoro di Max Allegri per questa stagione. Le voci sul suo futuro sono tante. Il contratto è lungo, ha ancora due anni: bisognerà vedere alcune situazioni, al di là del risultato del Friuli. Il club dovrà capire quale strada intraprendere e la questione economica incide, eccome. Intanto deve vedere in quale Coppa si qualificherà la squadra e se l’Uefa poi interverrà. L’Europa League sarebbe più agevole – niente spareggi estivi – e più blasone rispetto alla Conference. E poi bisognerà chiudere bene, per la classifica “sul campo”, per quella reale e per il morale. LEGGI TUTTO