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    Bundesliga, apre il Bayern di De Ligt: quote e pronostico

    Il Bayern Monaco dell’ex juventino De Ligt dà il benvenuto alla Bundesliga 2022/23. I bavaresi venerdì sera (ore 20.30) fanno il loro esordio nel massimo campionato tedesco in casa dell’Eintracht di Glasner, campione uscente dell’Europa League.
    Eintracht-Bayern show, fai il tuo pronostico
    Bavaresi favoriti, scopri la quota del segno 2
    Ha perso il bomber Lewandowski ma il Bayern sembra essersene fatto ben presto una ragione. La vittoria per 5-3 sul Lipsia in Supercoppa tedesca, con cinque marcatori diversi, la dice lunga sulle potenzialità di una squadra che anche quest’anno si conferma quella da battere anche nelle quote elaborate dai bookie sul “Vincente Bundesliga”.
    L’Eintracht ha giocatori interessanti come Borre, l’uomo mercato Kostic (seguito con attenzione dalla Juve di Allegri) e il difensore Ndicka, monitorato prima dalla Roma e poi dal Milan. Senza dimenticare l’ex bavarese Mario Gotze, in cerca dell’ennesimo rilancio in una carriera fatta di salite e discese.
    Per le quote il Bayern parte favorito, il segno 2 vale mediamente 1.45. Ultimi tre precedenti (due sei quali vinti dall’Eintracht) decisi da un solo gol di scarto tra le due squadre.
    In sede di pronostico si può procedere con la combo X2 più Goal. LEGGI TUTTO

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    De Ligt: “La Juve? Era giunto il momento per una nuova sfida. Qui lo stile di gioco è orientato all'attacco”

    MONACO DI BAVIERA (Germania) – Matthjs De Ligt ha detto addio alla Juve dopo tre stagioni, 87 presenze e 8 gol in campionato: il difensore olandese, in un’intervista rilasciata alla rivista sportiva tedesca ‘Kicker’, ha spiegato i motivi che l’hanno spinto a lasciare i bianconeri per firmare col Bayern Monaco: “A Torino sono diventato un difensore completo, ma non c’è stato l’adattamento che mi aspettavo. Avevo ancora due anni di contratto con la Juve, ma sentivo che era tempo di una nuova sfida, di un nuovo ambiente”, spiega il neo-acquisto dei bavaresi. “Lo stile di gioco del Bayern si addice alle mie caratteristiche, perchè la squadra è orientata a praticare un gioco offensivo. Saputo del loro avvicinamento a giugno, mi sono subito interessato alla trattativa”.
    “Ronaldo e Messi hanno una classe mondiale, ma Sané…”
    “Cristiano Ronaldo e Lionel Messi sono ovviamente di classe mondiale”, afferma De Ligt nell’intervista. “L’avversario che mi ha causato più problemi finora è stato però Leroy Sané nella nostra partita internazionale contro la nazionale tedesca”. L’olandese ha dovuto marcare il suo attuale collega del Bayern uno contro uno in tutto il campo, “ed era ovunque”. Sulla possibile pressione ad indossare la maglia dei bavaresi, il difensore conclude: “Quando giochi per top club come il Bayern Monaco, hai sempre pressione. Che tu venga gratuitamente o meno, rimane lo stesso. Per me, sicuramente non importa perché pretendo sempre così tanto da me stesso che è abbastanza pressione”. LEGGI TUTTO

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    Rafaela Pimenta, la signora sposta i milioni (anche per la Juve): da De Ligt a Haaland, da Pogba a Romagnoli

    TORINO – C’è una signora che sposta i milioni. E fa guadagnare milioni. Si chiama Rafaela Pimenta, è un avvocato brasiliano esperta di antitrust, parla sei lingue ed è appassionata di calcio: dopo la scomparsa di Mino Raiola (unica sua socia, oltreché amica di vecchia data) ha preso le redini della scuderia. E si è trovata subito buttata in prima linea nell’estate più calda che potesse esserci. Ha intavolato due trattative con la Juventus: una per riportare Paul Pogba a Torino e un’altra per trasferire Matthijs De Ligt al Bayern di Monaco. Con bravura, diplomazia, qualche concessione e la giusta pressione ha accontentato tutti, lavorando su cifre, ingaggi e commissioni. Contenti i club, contenti i giocatori e contenti i genitori dei giocatori. Come Alfie Haaland, il papà di Erling, ex Golden Boy di Tuttosport, che ha scritto così dopo la presentazione del figlio quale nuovo giocatore stellare del Manchester City: «Bel lavoro Rafaela. E grande giorno per Erling e il City». Rafaela ha anche gestito il passaggio di Alessio Romagnoli alla Lazio da parametro zero. Tra gli assistiti Gigio Donnarumma, Marco Verratti, Moise Kean (della Juve, anche lui da sistemare) e Mario Balotelli che può lasciare la Turchia. LEGGI TUTTO

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    De Ligt, storia di un grande amore. Anche per la… pallavolo

    TORINO – Questa mattina le visite mediche, poi la firma sul quinquennale da 12 milioni all’anno e quindi la partenza per Washington, dove i suoi nuovi compagni del Bayern Monaco si stanno preparando alla stagione che sta percominciare. La Juventus, Matthijs De Ligt, l’aveva salutata ieri, con l’ultimo allenamento, gli ultimi autografi e gli ultimi selfie con i tifosi fuori dalla Continassa e un «Ciao» in favore di telecamera per quelli a casa, prima di entrare in aeroporto. Aveva salutato la Juventus e Torino, dove non è stato molto, 3 anni, ma dove lui e la fidanzata, la modella AnneKee Molenaar, olandese anche lei, si erano integrati a meraviglia. Da subito studenti modello di italiano, hanno vissuto la città giorno per giorno, come documentato dal profilo Instagram di AnneKee, tra una corsa al Parco del Valentino, un caffè in uno dei bar del centro o un giro notturno in macchina, di ritorno dallo Stadium, cantando «L’Italiano» di Toto Cutugno. La città e tutto quello che c’è intorno, a cominciare dalle Langhe dove la coppia non perdeva occasione per una gita fuori porta, allenamenti e partite permettendo. Perché ovviamente De Ligt nonera a Torino per fare il turista. Anzi.

    TRA CHIELLO E BONUCCI Subito proiettato in campo da titolare inamovibile a 20 anni, a causa dell’infortunio di Chiellini all’inizio della stagione 2019-20, la sua prima in bianconero, De Ligt è sempre stato tra i primi 10 juventini per minutaggio, anche due stagioni fa quando si operò a una spalla. E nell’ultima stagione è stato il primo assoluto, con 3690 minuti in campo. Minuti di qualità, anche se forse non ha raggiunto il livello che ci si aspettava al suo arrivo: probabilmente anche perché un po’ frastornato da tre cambi di allenatore (e allenatori molto diversi tra loro, a cominciare dal passaggio da Ten Hag a Sarri), abbinati ad altrettanti ct avuti con l’Olanda. Ma, se non ha rispettato fino in fondo le aspettative, con qualche errore di foga ogni tanto (il rigore su De Vrij nella finale di Coppa Italia per citare l’ultimo), è stato comunque il pilastro di una difesa in cui Bonucci e Chiellini hanno dovuto a turno fermarsi per recuperare forze e salute. Ingiustamente etichettato come “pallavolista”: se un paio di rigori per fallo di mano li ha commessi, due episodi nella sua prima stagione, uno punito contro il Lecce e uno non punito contro il Torino, furono presi successivamente ad esempio dall’allora designatore Rizzoli proprio per spiegare quando un tocco di mano o di braccio non sarebbe stato da sanzionare. Ora sarà materia per gli arbitri tedeschi. LEGGI TUTTO

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    Juve, Bremer quasi bianconero: contratto di 5 anni

    TORINO – La Juventus ha messo la freccia e il sorpasso sull’Inter per ottenere Bremer dal Torino è cosa fatta. Ora si tratta di tornare sulla corsia di marcia normale e allungare per vedere la sagoma dei nerazzurri sempre più piccola dallo specchietto retrovisore. Dunque Juventus in netto vantaggio per poter sostituire De Ligt – forse già stasera in partenza per Monaco con la sua agente Rafaela Pimenta a Torino dalla tarda mattinata per definire la chiusura del rapporto con i bianconeri – con il brasiliano Bremer che dovrebbe ottenere un contratto di cinque anni da 4.5 milioni a stagione mentre al club di Cairo andrebbero 40 milioni di euro. Intanto la Juventus si è portata avanti anche con Milenkovic, il viola costa 15 milioni di euro e quindi si profila l’accoppiata Bremer-Milenkovic per puntellare la difesa di Allegri. Al momento l’incontro tra Inter e Torino previsto dopo pranzo per Bremer è slittato di qualche ora, per il tardo pomeriggio, sempre che venga confermato. LEGGI TUTTO

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    Juve, ricordati le parole di Chiellini

    Giorgio Chiellini ha esordito nella MLS americana a modo suo. Vincendo. Il Los Angeles Fc ha sconfitto in trasferta il Nashville per 2-1: l’ex bianconero, che ha appena ricominciato la preparazione, è rimasto in campo per un’ora dando un contributo prezioso al successo del nuovo club, il secondo consecutivo da quando il totem juventino è approdato negli Stati Uniti. Il primo era stato particolarmente inebriante: il derby vinto con il Galaxy per 3-2. Giorgio, che aveva solo qualche allenamento nelle gambe, era rimasto in panchina per una scelta condivisa con il tecnico Steve Cherundolo). Il che non aveva impedito al campione d’Europa di celebrare l’exploit di Los Angeles su Instagram con una dedica significativa: “Una vittoria speciale per un inizio speciale”.Guarda la galleryJuve, da Bremer a Pau Torres e Milenkovic: chi arriva se parte De Ligt?

    Parole sagge

    Quando è stato presentato ufficialmente dal nuovo club, un giornalista gli ha chiesto: perché Los Angeles ha acquistato un difensore e non un attaccante? Chiellini ha risposto: “Perché gli attaccanti si prendono per vendere i biglietti, i difensori per vincere i campionati”. Parole sagge, parole quantomai opportune nelle ore in cui la Juve saluta de Ligt, contende Bremer all’Inter e punta anche su Milenkovic. Qui sta il punto: la cessione del Golden Boy olandese, operazione impeccabile ai fini del bilancio, impone tuttavia al club scelte tecniche dei primo livello per rafforzare la retroguardia di Allegri, quarta per rendimento fra le prime quattro dell’ultimo campionato. Attesissima alla prova dalla cintola in su, grazie agli arrivi di Pogba e Di Maria, alla presenza di Vlahovic e al recupero di Chiesa, sia pure ancora lontano nel tempo, la squadra bianconera è chiamata a colmare le lacune di un reparto che in questo momento può contare su un solo titolare fisso nel ruolo centrale: Leonardo Bonucci. Per opposti motivi, Gatti e Rugani ancora non lo sono. Il primo non vede l’ora di essere messo alla prova, Il secondo, all’ottava stagione torinese inframezzata dai prestiti al Rennes e al Cagliari, cerca la consacrazione definitiva in maglia bianconera. Ma, senza de Ligt, è impensabile che la difesa di Allegri non venga rinforzata a dovere. Arrivabene e Cherubini lo sanno: per questo tengono a mente le parole di Chiellini.

    Sullo stesso argomentoDe Ligt-Bayern, l’agente a Torino per rivedere la Juve. E poi a tutta su BremerJuventus LEGGI TUTTO

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    Juve, se cedi De Ligt te ne servirebbero due

    Nell’ultimo campionato la difesa della Juve ha incassato 37 reti in 38 partite, facendo peggio del Milan e del Napoli che hanno vantato la migliore retroguardia (31 gol i gol subiti) e dell’Inter (32). Se, con gli arrivi di Pogba e Di Maria, dalla cintola in su la squadra si è indubitabilmente rafforzata, i problemi potrebbero nascere dopo l’eventuale partenza di de LIgt qualora il reparto arretrato non venisse adeguatamente consolidato. Tradotto in soldoni: cara Juve, se cedessi l’olandese, per rimpiazzarlo te ne servirebbero due.Guarda la galleryJuve, da Bremer a Pau Torres e Milenkovic: chi arriva se parte De Ligt?

    DOPO CHIELLINI. Le ragioni di queste necessità sono diverse. L’addio al Capitano si farà sentire: per il valore assoluto del campione d’Europa, per la sua leadership, per tutto ciò che ha dato alla Juve nei suoi diciassette anni di militanza, scanditi da 561 presenze, 36 gol, 9 scudetti consecutivi, 5 Coppe Italia e 5 Supercoppe italiane. Leonardo Bonucci, 35 anni, raccoglierà la sua fascia e sarà il punto di riferimento, a patto che non debba rifare i conti con i problemi fisici che nella passata stagione l’hanno visto disputare 24 gare di campionato su 38. Federico Gatti, 24 anni, è un debuttante assoluto in Serie A anche se ha bruciato le tappe, giocando cosi bene nel Frosinone da guadagnarsi la convocazione e il debutto in Nazionale. In quanto esordiente nel massimo campionato, dovrà avere il tempo necessario per assorbire il salto di categoria fermo restando che il giocatore abbia tutto per ripagare la fiducia della Juve che l’ha preso addirittura nel gennaio scorso, lasciandolo in prestito al club ciociaro sino al termine del torneo di Serie B. E poi c’è Daniele Rugani, 27 anni, alla Juve dal 2015, sette annate in bianconero inframezzate dai prestiti al Rennes e al Cagliari, ma appena 18 le presenze complessive di cui 12 in campionato, 4 in Champions League, 1 in Coppa Italia e 1 in Supercoppa italiana.

    BREMER. Hasan Salihamidzic ha dichiarato alla Bild che il Bayern è “in buona posizione” nella corsa a de Ligt. “Sono stato alla Juventus per quattro anni da calciatore e ho un buon rapporto con il club. Abbiamo avuto due colloqui, ma ora dobbiamo essere pazienti e vedere che cosa succede”. È indicativo il fatto stesso che Cherubini abbia intensificato il pressing su Bremer per soffiarlo all’Inter e tenga sempre d’occhio Pau Torres. L’ideale, se partisse de Ligt, sarebbe prendere entrambi, ma non si può avere tutto. Dove sei, Romero?

    Sullo stesso argomento”De Ligt? Con la Juve buon rapporto, ho parlato con Arrivabene, Cherubini e Nedved”Calciomercato Juventus LEGGI TUTTO

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    Koulibaly, Skriniar, De Ligt: se l'Italia resta… indifesa

    TORINO – La Serie A si scopre indifesa. E’ la tendenza che caratterizza questa seconda settimana dall’apertura ufficiale del calciomercato scattata il primo luglio: l’addio all’Italia dei difensori di prima fascia. I segni premonitori erano nell’aria, ma davvero in pochi si aspettavano che a dare il via alle danze sarebbe stato quel Kalidou Kolibaly a cui il Napoli sembrava intenzionato a consegnare le chiavi dello spogliatoio con un rinnovo contrattuale fuori target, spiattellate ai 4 venti dal ds Giuntoli: «Gli abbiamo offerto cifre enormi, 6 milioni netti per cinque anni». Difficile che il ds del Napoli non sapesse già dell’accordo che il suo difensore aveva praticamente raggiunto con il Chelsea, anche perché non è che una “robina” così la si può chiudere in quattro e quattr’otto. Risultato: il difensore senegalese non si presenterà nemmeno al ritiro di Dimaro e volerà direttamente a Londra. Fuori uno. 
    OLANDESE VOLANTE Alla Juventus, invece, aspettano il rilancio del Bayern Monaco per Matthijs De Ligt. L’interesse, come ormai tutto il mono sa, è concreto anto da aver spinto il ds Salihamidzic a effettuare un blitz a Torino per discutere con la Juventus e con gli agenti del difensore. Offerta troppo bassa (60 milioni è la versione ufficiale dopo l’incontro) rispetto ai 100 milioni che chiede il club bianconero, ma è davvero difficile convincersi che un dirigente di quel calibro si sia presentato di persona (oltre che per confermare gli ottimi rapporti con la Juve) solo per un primo e così timido approccio. La realtà, piuttosto, è che i bianconeri debbono procurarsi il sostituto (Da Pau Torres a Milenkovic, da Bremer a Gabriel) prima di alsciare il via libera che, comunque, non sarà concesso a cifre troppo lontane dalla soglia dei cento milioni. Fuori due. 
    MILAN CIAO All’inter, infine, aspettano che il Psg si avvicini ancora un poco alla richiesta di 70 milioni per Milan Skriniar che ieri (ufficialmente per infortunio) non ha nemmeno partecipato all’amichevole dei nerazzurri. In Francia sono convinti di chiudere entro la fine della settimana, l’Inter tiene in caldo Bremer sperando di non dover innescare un’asta con la Juventus. Nell’attesa, fuori tre. 
    IMPOVERITI Tre dei più forti – forse i più forti – difensori della Serie A sono dunque in procinto di lasciare il campionato. La morale, a parte il fatto che tra i nomi di possibili sostituti non sbuca nemmeno un italiano di prospettiva (per ragioni anagrafiche non lo è certo Acerbi, accostato al Napoli), è sostanzialmente la conferma di un trend purtroppo di sempre più evidente negli ultimi anni. Quello che ha trasformato la Serie A in un torneo di passaggio e di apprendistato per poi poter approdare in tornei e club più prestigiosi o facoltosi non più solo in Premier, ma pure in Bundesliga e in Ligue 1. Non è una bella sensazione, a dirla tutta. LEGGI TUTTO