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    De Ligt ha detto alla Juve di volere andare via. Bayern a Torino!

    TORINO – Il Bayern nelle prossime ore è atteso a Torino. La missione dell’ex bianconero Hasan Salihamidzic, ora ds dei bavaresi, ha un nome e un cognome: Matthijs De Ligt. Quello che non è ancora noto alla Juventus, ma che sarà chiaro in giornata, è se davvero i campioni di Germania caleranno sul tavolo la fatidica offerta irrinunciabile. Almeno 90 milioni con i bonus. In attesa del super summit alla presenza del Bayern, dei dirigenti juventini e dell’avvocato Rafaela Pimenta, plenipotenziaria della scuderia Raiola e rappresentante dell’ex Ajax, ieri sono andati in scena i preliminari. Partita suddivisa in due “tempi”, ma stesso protagonista: De Ligt. Prima il 22enne di Amsterdam, presentatosi al JMedical con gli altri nazionali, ha incrociato i tifosi della Juventus accorsi al di fuori della clinica juventina. Alla vista dei capelli biondi del Golden Boy 2018, la gente non si è trattenuta: «Dai De Ligt, resta con noi». Il difensore ha continuato a firmare autografi, ma non ha replicato.Sullo stesso argomentoJuve, Pimenta nel Pogba day: De Ligt resta sul piattoJuventus

    Colloquio con la Juve

    La risposta che si aspettavano i tifosi, De Ligt l’ha riservata ai dirigenti bianconeri. E l’olandese ha ribadito quanto già anticipato nei giorni scorsi dall’avvocato Pimenta. Ossia la voglia di andare al Bayern per provare una nuova avventura dopo il triennio in Serie A. MDL, però, è un ragazzo intelligente e serio, non un tipo da strappi o azioni di forza. Tradotto: De Ligt ha confermato il desiderio di trasferirsi al Bayern, ma a patto che i tedeschi accontentino la Juventus. Seppur sbilanciarsi sia complicato, la sensazione è che se i tedeschi si muovono è perché sono determinati e vogliono arrivare al traguardo. Oggi, dopo i contatti dell’ultima settimana, sarà tutto più chiaro. Il Chelsea resta alla finestra, curioso di capire fino a dove si spingerà il Bayern. Curiosi di scoprire le carte dei tedeschi sono soprattutto l’ad Maurizio Arrivabene, il vice presidente Pavel Nedved e il ds Federico Cherubini. Alla Continassa non dispiacerebbe affatto continuare con De Ligt al centro della difesa, però i movimenti degli ultimi giorni confermano come in “casa Juve” ci si stia preparando alla ricca cessione dell’olandese. Un addio che, nel caso, sarà gestito come quelli passati di Paul Pogba (2016) e Zinedine Zidane (2001). Già, una volta monetizzato, Cherubini andrà al “contrattacco” portando a termine la semina dell’ultima settimana. Almeno quattro colpi, di cui due difensori (uno top e uno di prospettiva).

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    Attesa KK

    Il primo nome della lista resta quello di Kalidou Koulibaly e l’incontro milanese con Fali Ramadani, che del senegalese è l’agente, lo dimostra una volta di più. KK è la prima scelta di Massimiliano Allegri. Le prossime 48 ore saranno decisive anche per Koulibaly, domani atteso nel ritiro azzurro di Dimaro assieme al presidente Aurelio De Laurentiis. «A Kalidou abbiamo fatto una offerta quasi irrinunciabile, 6 milioni netti per cinque anni e un futuro ruolo da dirigente. Koulibaly si sta guardando intorno e ha preso tempo», ha svelato sabato il ds del Napoli, Cristiano Giuntoli. L’imminente faccia a faccia tra il difensore e De Laurentiis servirà per mettere fine al tormentone. Koulibaly potrebbe accettare il rinnovo, ma secondo i ben informati l’ok di KK è tutt’altro che scontato. A quel punto, nonostante l’importanza di Koulibaly per Luciano Spalletti, il divorzio immediato diventerebbe l’opzione più probabile dal momento che il Napoli non intende rischiare di perdere il suo giocatore più importante tra meno di dodici mesi a zero euro.

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    Una cosa è certa: non dovesse decollare il prolungamento, la Juventus proverà a tentare tanto il giocatore quanto il Napoli. E a quel punto, come capitato anche in passato, potrebbe succedere di tutto. ADL non vorrebbe privarsi di Koulibaly, però nel caso è pronto a sacrificarlo per 40 milioni. Alla Continassa valutano una offerta da 30 milioni più bonus. Ma Cherubini, come è normale che sia, viste le incognite e le variabili, si sta muovendo sotto traccia anche per altri centrali. A ruota di Koulibaly, nella lista bianconera, compare il nome di Gleison Bremer, sul quale l’Inter è segnalata in vantaggio. Ma il mercato può cambiare anche in fretta. Dovesse complicarsi KK, i bianconeri proveranno a sfidare i nerazzurri per il brasiliano del Torino. Tra le alternative resistono Presnel Kimpembe (Psg), Gabriel (Arsenal) e i più abbordabili Nikola Milenkovic della Fiorentina e Manuel Akanji del Borussia Dortmund. Oltre che su un difensore pronto subito alla Koulibaly o alla Bremer, Cherubini vorrebbe investire su un talento di prospettiva.

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    Tra le diverse piste sondate, una sembra stuzzicare più di altre: quella che porta a Rafa Marin del Real Madrid. Il 20enne spagnolo, reduce da una buona stagione nel Real Castilla (la squadra B dei blancos), ha cominciato il precampionato aggregato allo squadrone di Carlo Ancelotti. Dalle parti del Bernabeu sono in pressing su Rafa Marin per arrivare al prolungamento di contratto (scadenza 2023). La fumata bianca è possibile, però non certa. Alla Continassa tengono le antenne dritte in attesa di capire se sarà rinnovo o addio. Nella seconda ipotesi, per i bianconeri sarebbe una operazione simile a quella con cui nel 2014 venne acquistato dal Real Madrid il giovane Alvaro Morata, poi rivelatosi l’uomo decisivo nella cavalcata Champions 2015.

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    Caro De Ligt, vai pure via. Peccato Morata

    Se il tifo è una fede, molto meno lo è il calcio inteso come mestiere. Oggi sei qui, domani altrove. Finché un giocatore ha tanto valore sul mercato è assolutamente legittimo che cerchi di migliorare se stesso, nel prestigio e nel portafoglio. Inutile ripetere concetti ormai desueti financo patetici: le bandiere non esistono più, al loro posto affermati professionisti che non servono né la patria né la maglia ma la società che li paga. Quel lato romantico del calcio, dunque, non esiste più? È materiale per gli storici che rimpiangono altri tempi? Rispetto al passato oggi gli atleti hanno più possibilità di parlare direttamente e senza filtri. Colpisce quindi nel giorno dell’addio definitivo di Alvaro Morata quel post intriso d’amore per la Juventus e per Torino firmato insieme alla famiglia. Parole autentiche e veritiere, il centravanti spagnolo si è sempre sentito uno di noi e andar via per la seconda volta gli pesa, non c’è dubbio.Sullo stesso argomentoLa Juve saluta Morata: “Grazie di tutto Alvaro!”Juventus

    Molto diverso il caso De Ligt – a onor di cronaca, è dallo scorso inverno che sostengo verrà venduto – considerato da Allegri uno dei pilastri della rifondazione bianconera, che potrebbe andar via a fronte di un’offerta in denaro molto importante da reinvestire immediatamente su altri giocatori. Acquistato tre anni fa il difensore olandese è ancora giovanissimo, ha un fisico eccezionale, con Max è migliorato però ogni tanto è vittima di distrazioni che sono costate molto care. Certo, “non è da questi particolari che si giudica un giocatore” direbbe Francesco De Gregori, però è indubbio che il biondo Matthijs da alcuni mesi morde il freno, ci ha già fatto sapere che comunque a scadenza 2024 preferirebbe partire ma con la Premier alla finestra la nostra serie A comincia ad andargli stretta. Ecco, lo dico a lui e non solo, lo dico a quei giocatori che antepongono a ogni discorso la questione denaro manco si stesse parlando di indigenti: “se non ci credi vai pure”.

    Sullo stesso argomentoLa Juve al Chelsea: “Per De Ligt servono 110 milioni”Calciomercato Juventus

    Se non credi che la Juventus 2022-23 sarà di nuovo competitiva, se sei convinto che altri palcoscenici ti siano più congeniali, accomodati, se non senti particolare attaccamento per questa maglia che potrebbe essere sostituita da un’altra rossa, blu, gialla, svestiti e rivestiti senza esitazione. Sagge le parole di Maurizio Arrivabene: non si possono trattenere giocatori controvoglia. Pur apprezzandone lo stile e l’eleganza, il gioco a testa alta atipico in un difensore, i gol di testa e certi recuperi, non piangerò se De Ligt dovesse essere ceduto, anzi. Chiunque verrà al suo posto sarà benvenuto.

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    La Juve al Chelsea: “Per De Ligt servono 110 milioni”

    TORINO – La Juventus vuole evitare un “Ronaldo bis” con Matthijs De Ligt. Il messaggio, arrivato con chiarezza dalle parti di Stamford Bridge, suona più o meno così: se volete il difensore olandese, l’offerta deve essere di quelle irrinunciabili, ma anche rapida. […] Al Chelsea hanno capito perfettamente la situazione e, stando a quanto filtra da fonti inglesi, non sembrano per nulla spaventati né della tempistiche né dalle richieste della Juventus. Todd Boehly, nuovo presidente dei Blues e al momento anche ds dell’ex club di Abramovich, vuole accontentare il tecnico Thomas Tuchel. E il tedesco, persi a parametro zero Rudiger (Real Madrid) e Christensen (Barcellona), ha in testa soprattutto De Ligt.Sullo stesso argomentoArrivabene: “De Ligt? Impossibile trattenere chi vuole andare via”. Su Pogba e Dybala…Calciomercato Juventus

    Questione di età (22 anni), spessore internazionale e margini di crescita. L’ex Ajax è un investimento sicuro. Proprio per questo i ben informati sono certi che Boehly non si fermerà al “no, grazie ” incassato per la proposta da 50 milioni più uno tra Werner e Pulisic. Dai salotti della Premier League filtra una sensazione forte: presto il Chelsea raggiungerà – o quanto meno si avvicinerà – alla quota fissata dalla Juventus: 110 milioni. Meno della clausola rescissoria (120), ma comunque tanti soldi. Un’operazione simile alle cessioni di Zinedine Zidane al Real Madrid (2001) e Paul Pogba al Manchester United (2016). E d’oro, oltre all’incasso, sarebbe anche la plusvalenza per i bianconeri: saremmo intorno agli 80 milioni.

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    Sullo stesso argomentoJuve, mossa in difesa: dritti su Bremer se va via De LigtCalciomercato Juventus LEGGI TUTTO

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    De Ligt, vita da Premier? No, preferisce l'Italia. Ma la Juve…

    TORINO – Parla bene l’italiano, gira in centro tranquillamente, porta i cani al parco o in collina, si gode la città come i tantissimi studenti che la frequentano. Però è un calciatore, famoso, e veste la maglia della Juventus. Parliamo di Matthijs De Ligt, 22 anni, pilastro della difesa bianconera peraltro orfana quest’anno del capitano Giorgio Chiellini. Il colosso ex Ajax ama Torino e il nostro Paese. A Portofino scappa appena può con AnneKee e gli amici, per non dire delle Langhe o di Venezia. In Premier, a Londra o Manchester, non sarebbe certo lo stesso, ovvio. Ma dipende dall’offerta: la clausola da 120 milioni c’è e il rinnovo ancora no.

    SUL PIATTO Così, il pressing del Chelsea si fa importante: prima con contropartite come Werner e Pulisic, ora si attende il rilancio con contanti e basta. Il club di Agnelli vuole ripartire con De Ligt e lo lascerebbe partire (a malincuore, comunque) solo per un’offerta irrinunciabile. Che si avvicini ai cento milioni. Non dovesse arrivare, si dovrebbe però ridiscutere il contratto con prolungamento, perché la scadenza 2024 è troppo “pericolosa”. Al momento, comunque, con l’entourage rappresentato dall’avvocato brasiliano Rafaela Pimenta non c’è accordo. Si lavora su ambo i fronti, attendendo il rilancio dei Blues, con lo United del suo mentore ten Hag più defilato, al momento. LEGGI TUTTO

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    Relax De Ligt e Chiesa con le ladies: vacanze da Juve

    Con il mercato che nel frattempo continua a fare il suo dovere tra discussioni, trattative, vertici e strategie, Chiesa e De Ligt non pensano a nient’altro se non a godersi le vacanze insieme. Sui social l’esterno della Juve ha postato due storie: la prima in compagnia del centrale olandese, la seconda in cui si vedono le fidanzate dei due bianconeri, Annekee Molenaar (lady De Ligt) e Lucia Bramani (lady Chiesa). Relax totale a Portofino prima di riprendere la preparazione della stagione e tornare al lavoro. A Torino sperano sempre insieme visto che per De Ligt sono giorni caldi, con il Chelsea che minaccia all’orizzonte. Lui però sembra non pensarci tra sorrisi social, amore e una buona compagnia.Guarda la galleryDe Ligt e Chiesa a Portofino: le foto della vacanza fanno impazzire i tifosi LEGGI TUTTO

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    Werner, perché piace alla Juve. Perché la Juve piace a Werner

    TORINO – Perché Werner piace alla Juve. Perché la Juve piace a Werner. Storia di una trattativa di mercato sorprendente che improvvisamente prende quota nell’estate più strana dove la Premier acquista gente del calibro di Haaland e Darwin Nunez e vede la fuga di Lukaku e di altri insoddisfatti. Tra questi c’è proprio Timo Werner, attaccante tedesco del Chelsea che con Tuchel è diventato una riserva è ha voglia di cambiare aria (proprio come Romelu).
    IL CROCEVIA I Blues hanno inserito l’attaccante della Germania nella trattativa per Matthijs De Ligt (al momento dalla Continassa non si ritengono soddisfatti da quanto messo sul piatto, ricordiamo che la clausola dell’olandese è di 120 milioni). Ai bianconeri Timo farebbe comodo e Allegri lo accoglierebbe a braccia aperte, per la sua indole a muoversi e a mettersi al servizio del centravanti. Certo, sembra passata una vita quando segnava gol a grappoli al Red Bull Lipsia (93 in campionato). Al Chelsea, nonostante la Champions vinta da comprimario, non ha trovato l’ambiente giusto. Torino va bene, soprattutto se si bevono buoni cappuccini di cui va matto… LEGGI TUTTO

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    Juve, definito Pogba e si cerca il prolungamento per De Ligt, ma occhio al Chelsea

    TORINO – Rafaela Pimenta è l’erede di Mino Raiola e gestisce quindi i big della scuderia. Così, la Juventus e l’agente si sono riuniti per definire i dettagli mancanti all’operazione Pogba. Nei fatti, il ritorno del Polpo a casa è certo da settimane. Perché Paul ha deciso che solo alla Juve si sente vero Pogba. Contratto di quattro anni, stipendio da top e visite mediche da fissare prima del grande annuncio ai primi di luglio. Nel frattempo, il francese conclude le vacanze con la famiglia. Ma Pimenta è anche la rappresentante di Matt De Ligt: si valuta il rinnovo fino al 2025-2026, poi sarà il mercato a decidere, perché per Max Allegri è il punto di riferimento, ma se arrivasse (dal Chelsea) una offerta irrinunciabile allora l’olandese prenderebbe in considerazione la partenza. Così il club bianconero. Nel frattempo, si cerca l’intesa per allungare il contratto, tanto per mettersi al riparo visto che scade nel 2024. E il nome di Koulibaly resta dietro l’ombra… LEGGI TUTTO

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    La Premier tenta De Ligt, ma la Juve ha un piano

    La Premier lo tenta, con offerte economiche difficilmente rifiutabili e soprattutto con la possibilità di competere al vertice in ogni competizione, Champions League compresa. Matthijs De Ligt finora non ha dato certezze, in un senso come nell’altro: «Al momento sono in corso le trattative e quando sarà il momento deciderò se prolungare o se voglio guardare oltre. Guardo sempre a ciò che è meglio per me in termini di progetto sportivo. Due quarti posti consecutivi non bastano, dovremo fare passi in avanti in questa direzione. La Juventus è un club che vuole e deve sempre diventare campione», così aveva detto ai primi di giugno. Ma dalla Continassa hanno pronto il piano per convincere l’olandese a proseguire nell’avventura in bianconero e la dirigenza apparecchia il tavolo per un nuovo incontro funzionale a definire il rinnovo di contratto. Sullo stesso argomentoDe Ligt, Demiral, Koulibaly e ancora Arnautovic e Dzeko: Juve, come ti muovi?Juventus

    Sarà un vertice decisivo? Questo è ciò che si augura la Juventus, che nello specifico ha più fretta del giocatore e che approfitterà della necessità di parlare con l’avvocato Rafaela Pimenta – per definire i dettagli dell’affare Pogba – anche per entrare nel vivo delle discussioni per il prolungamento del nazionale oranje. In questo momento non è possibile escludere nessuna possibilità riguardo il centrale ex Ajax: da un lato c’è la trattativa per il rinnovo, dall’altra l’interesse crescente della Premier che lo rende uno dei difensori più appetibili in Europa. De Ligt non ha chiesto di essere ceduto, ma tutto ruota, appunto, attorno al rinnovo di contratto. […]

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    E in particolare su un aspetto, nodale nella discussione tra le parti: l’entità della clausola rescissoria. La Juventus punta a prolungare l’accordo fino al 2026, manovra che consentirebbe al club di ammortizzare i costi a livello fiscale. A livello di liquidità invece cambierebbe poco, perché all’Ajax devono ancora arrivare 30 milioni (ultime due rate di un pagamento dilazionato in 5 anni per 75 milioni, oltre ai 10 di commissioni). La Juventus inoltre sta applicando una politica di riduzione del monte ingaggi, ma per De Ligt ha pronta una proposta alla Pogba: la parte fissa resterebbe uguale (8 milioni netti circa) con una riduzione sui bonus. […] Si è già dato notizia del Chelsea, che deve rifondare la difesa e pensa a De Ligt come pietra della ricostruzione. Ma attenzione al Liverpool: attorno a De Ligt c’è fermento e la Juventus per questo vuole chiudere il prima possibile la questione rinnovo.

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