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    Inter, Dumfries parla da leader: “Tante critiche, ma non mi sono mai arreso”

    Tre gol nelle ultime quattro di campionato. Denzel Dumfries ha risposto sul campo alle critiche prendendosi la titolarità sulla fascia destra dell’Inter dopo l’infortunio di Matteo Darmian. L’olandese, infatti, inizialmente era partito con qualche difficoltà tanto che il tecnico nerazzurro gli aveva preferito l’ex Parma nella prima parte di stagione. Partita dopo partita, però, Dumfries è cresciuto nelle prestazioni e anche in zona gol: dopo la prima rete italiana firmata all’Olimpico nel 3-0 alla Roma, Denzel ha inserito il proprio nome nel tabellino dei marcatori anche contro la Salernitana e il Torino, decidendo con un perfetto destro all’angolino la gara contro i granata prima della sosta natalizia. Guarda la galleryInter-Torino, la decide Dumfries: Juric ko
    Inter, Dumfries: “In Olanda hanno una visione limitata”
    Nel corso di un’intervista a Sportwereld, il laterale dell’Inter rivela: “Sono sincero, quando ho firmato il contratto con l’Inter non ci ho pensato un attimo: l’ho fatto nonostante tante persone non credessero in me. Penso davvero che in Olanda si perda molto talento a causa di una certa visione dei calciatori. Semplicemente non ne vedono il potenziale, soprattutto con i difensori. Ma non mi sono mai arreso. Le persone che non hanno creduto in me? Mi dispiace per loro perché hanno una visione così limitata. Si può imparate tanto”. LEGGI TUTTO

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    Inzaghi non dimentica: “Facile dire ora che l'Inter è una corazzata”

    MILANO – Inter inarrestabile. I nerazzurri battono di misura il Torino con il terzo gol nelle ultime quattro dell’olandese Dumfries e conquistano la settima vittoria consecutiva, la sesta senza subire reti. Come un diesel, la squadra di Inzaghi è cresciuta esponenzialmente fino a conquistare il titolo di campione d’inverno. Al termine della partita contro il Toro il tecnico nerazzurro ha commentato: “Abbiamo fatto una partita importante, perché sapevamo che il Torino è una squadra difficile da affrontare. Siamo stati bravi a prepararla in questi giorni, sapevamo di questo pressing feroce, che ci avrebbero sporcato le giocate. Abbiamo fatto un’ottima partita, rischiando poco e nulla. Lo sapevamo, siamo molto soddisfatti per come abbiamo chiuso quest’anno”.Guarda la galleryInter-Torino, la decide Dumfries: Juric ko
    Inzaghi sulla crescita dell’Inter
    Inzaghi si complimenta con i suoi ragazzi per la crescita mostrata in questi mesi: “C’era grande speranza, dopo i primi 15 giorni avevo conosciuto il gruppo, ho aspettato chi è tornato dalla nazionale. Ora fa comodo a tutti dire che l’Inter è una corazzata, ma io ricordo che i giudizi non erano questi. Ora deve essere uno stimolo, ci saranno tante difficoltà. La società è stata brava a farsi trovare pronta – continua Inzaghi -, hanno acquistato giocatori funzionali al mio metodo, ci abbiamo messo del nostro, ogni staff e allenatore hanno il loro metodo. La squadra, nonostante fossimo sopra solo di un gol col Torino, era in controllo. Stiamo attraversando un ottimo momento, la squadra ha gestito molto bene il possesso del pallone”.
    Inzaghi e il regalo sotto l’albero. Sulle rivali…
    “Io devo essere sincero, al di là del titolo d’inverno avevo fiducia anche con il distacco che avevamo prima. Ora siamo contenti di aver chiuso il girone d’andata nel migliore dei modi, ma c’è un cammino lungo e pieno d’insidie. Abbiamo sempre avuto un pensiero alla Champions, in un mese e mezzo abbiamo recuperato il gap e accumulato un buon vantaggio”. Sul mercato di gennaio e il regalo sotto l’albero: “Il regalo è quello che mi farò, cioè stare con la mia famiglia. A volte trascuriamo i nostri affetti, ma sono la cosa più importante che abbiamo”. Inzaghi poi dribbla la domanda sulla rivale da temere di più: “Io penso che noi dobbiamo guardare il nostro cammino, il Torino è decimo in classifica ma abbiamo visto le insidie. Al di là degli scontro diretti tutte le partite sono molto insidiose”. LEGGI TUTTO