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    Milan-Juve: il gol di Tomori nasce da un fallo su Cuadrado FOTO

    MILANO – Il gol con cui il Milan va in vantaggio sulla juventus allo scadere del primo tempo è viziato da un fallo su Cuadrado. Se la posizione di Tomori che calcia in rete da pochi passi, ma tenuto in gioco dal distratto Alex Sandro che non sale, il problema è il corner che nasce da un’azione viziata da un fallo.

    Theo Hernandez, infatti, conquista il corner dopo aver commesso un fallo, anche piuttosto violento, su Cuadrado che l’arbitro Orsato non vede e che il Var lascia correre (in questi casi, in teoria, non può intervenire). Da quella palla conquistata fallosamente Theo ottiene il corner da cui nasce il gol, ma quell’azione sarebbe stata da fermare prima. LEGGI TUTTO

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    Juve, gli auguri a Cabrini: “Un grandissimo campione”

    TORINO – Con la maglia bianconera conta oltre 400 presenze, che gli hanno permesso di vincere praticamente tutto. Antonio Cabrini compie oggi 65 anni e la Juve non poteva che celebrare la ricorrenza. Per questo il club ha pubblicato su Twitter il messaggio di auguri verso l’ex difensore: “Un grandissimo campione oggi compie gli anni. Tanti auguri Antonio Cabrini”.Guarda la galleryI 60 anni di Antonio Cabrini: i momenti più belli di una carriera straordinaria
    Juve, Cabrini festeggia 65 anni
    L’ex terzino ha giocato precisamente 442 partite (segnando anche 52 reti) con la maglia della Juve, club con il quale ha vinto 6 scudetti (1976-1977, 1977-1978, 1980-1981, 1981-1982, 1983-1984, 1985-1986), 2 Coppe Italia (1978-1979, 1982-1983), una Coppa UEFA (1976-1977), una Coppa delle Coppe (1983-1984), una Supercoppa europea (1984), una Coppa Campioni (1984-1985) e una Coppa Intercontinentale (1985). A tutto questo, poi, va aggiunto il Mondiale vinto da protagonista nel 1982.
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    Quote Milan-Juve: quanto vale un gol di Vlahovic a San Siro

    Una grande classica del calcio italiano si appresta a illuminare la nona giornata di Serie A. Milan-Juventus, in programma sabato alle 18 al Meazza, non è certo una sfida qualsiasi. I campioni d’Italia nell’ultima partita disputata hanno vinto per 3-1 sul campo dell’Empoli mentre la “Vecchia Signora” ha conquistato i tre punti contro il Bologna. Le quote sorridono ai rossoneri ma i bianconeri faranno di tutto per uscire con un risultato utile da San Siro.
    Milan-Juve, indovina il risultato del big match e vinci i premi in palio!
    Esito Multigol Ospite 1-2, scopri la quota
    Il Milan è reduce dal brutto ko in Champions contro il Chelsea (0-3). Di questi tempi Pioli oltre che con gli avversari deve fare i conti anche con le numerose assenze. Pesante quella nelle fila bianconere di Di Maria, uno che cambia il volto delle partite con le sue giocate da campione (triplo assist contro il Maccabi Haifa).
    In più, partite del genere sono spesso bloccate e caratterizzate dall’equilibrio come dimostrano i precedenti della passata stagione: due gare in campionato e altrettanti pareggi, conditi dall’Under 2,5.
    Uno sguardo alle quote del match, nel complesso favorevoli al Milan che si gioca vincente al 90′ a 2.10 sui bookie Goldbet, Cplay e Begamestar. Il colpo della Juve è offerto a 3.60 mentre la X vale 3.30 per Goldbet e 3.38 per Cplay e Begamestar.
    Dunque Milan favorito per le principali agenzie di scommesse ma Vlahovic e compagni possono andare a segno al Meazza. L’esito Multigol Ospite 1-2 paga 1.63 su Cplay e Begamestar mentre su Goldbet la quota assegnata all’opzione “Juve segna una o due volte” è pari a 1.59. LEGGI TUTTO

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    Juventus: la variabile Milik per il Milan, Vlahovic a mille

    TORINO – Massimiliano Allegri parla prima dell’allenamento odierno e del risveglio muscolare di domani mattina per cui ha margine per muoversi sulla pretattica. E così il “miglioramento” di Milik da verificare con le ultime due sedute apre scenari multitasking sulla formazione che domani scenderà in campo al Meazza contro il Milan. In ogni caso la sensazione è che il polacco sarà della partita dal primo minuto ad affiancare un Vlahovic più carico che mai dopo gli ultimi gol segnati in campionato e in Champions League. LEGGI TUTTO

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    Milan-Juve, la gioca Zambrotta: “Vlahovic, sei nel posto giusto”

    TORINO – Gianluca Zambrotta, archiviata la Champions si ricomincia con il campionato: partitissima Milan-Juventus. Che è un po’ la sua partita per eccellenza. «E’ sempre bello assistere a questo tipo di match innanzitutto perché stiamo parlando di due squadre che hanno fatto la storia del calcio italiano così come di quello internazionale. Poi, per quel che mi riguarda, ci sono i ricordi che mi portano ai miei trascorsi a Torino e Milano. E’ chiaro che finisco sempre per guardare questa sfida con occhi diversi».
    La sua esperienza alla Juve: se chiude gli occhi e pesca dalla memoria un momento “potente”, emozionante, cosa viene fuori? «Sicuramente viene fuori la stagione 1999-2000, anche se non è stata fortunatissima visto che è quella dello Scudetto perso a Perugia all’ultima giornata… Però mi rimane impressa perché è il primo anno in una grande squadra come la Juve. E poi penso al primo Scudetto vinto, quello famoso del 2002 a Udine. Quelle sono chiaramente state annate di emozioni fortissime per un giovane che veniva dalle due stagioni al Bari».
    Su sponda rossonera, invece? «Lo Scudetto vinto nel 2011, che è il penultimo dalla storia del Milan. E poi ripenso alla Supercoppa vinta in Cina, a Pechino, contro l’Inter. Quelle sono state le parentesi più importanti nei 4 anni rossoneri».
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    Juve, Di Maria è il mago dei passaggi filtranti. Nessuno come lui in questa Champions

    TORINO – In fondo, si sapeva. Si sapeva che Angel Di Maria è un mago dell’assist e più in generale del gioco. D’altra parte di assist ne aveva servito uno anche nella sua prima partita da juventino, per Vlahovic nella sfida del 15 agosto contro il Sassuolo che aveva sbloccato in prima persona. Proprio quel giorno, però, si era procurato un infortunio muscolare di cui aveva avuto una ricaduta appena rientrato, poi era arrivata la sciagurata espulsione di Monza. Così, tra un problema fisico, un guaio disciplinare e quei dubbi sulla ripartizione delle motivazioni tra Juventus e Argentina, la cognizione di chi sia, ancora, Di Maria aveva finito per essere un po’ offuscata. In parte è proprio perché è uscita da quella foschia, disperdendola, che la partita del Fideo contro il Maccabi Haifa ha fatto sgranare gli occhi a chiunque l’abbia vista, ricordando a tutti ciò che tutti sapevano. E in parte è perché, pur conoscendo bene le qualità di un giocatore, il bello del calcio è che assistere a certe giocate lascia sempre con gli occhi sgranati di cui sopra. 

    Angel Di Magia

    Per giunta, contro il Maccabi Haifa l’argentino è andato anche ai limiti di ciò di cui lo si sa capace. Con gli assist, intanto: sfoderando una tripletta come in Psg-Bruges del 22 ottobre 2019, che lo ha portato a 39 assist in Champions League e che a un bianconero non riusciva da Juventus-Sampdoria 3-0 del 14 aprile 2018, quando Douglas Costa aveva mandato in gol Mandzukic, Höwedes e Khedira. Peraltro una tripletta in cui, se l’ultimo assist è stato “solo” un calcio d’angolo battuto alla perfezione per la testa di Adrien Rabiot, i primi due sono stati autentici pezzi di classe da inserire nelle compilation youtube dedicate al Fideo. E su youtube vale la pena guardarli e riguardarli per scoprire tutti i dettagli di talento distillati in quegli attimi. Il primo è il frutto combinato della straordinaria lucidità nel vedere sia l’uscita su di lui di Seck dalla difesa, sia l’inserimento di Rabiot nello spazio lasciato libero dal centrale; dell’astuzia nel nascondere la palla al difensore col piede destro, orientando il corpo verso la linea laterale per non fargli capire le proprie intenzioni; della tecnica straordinaria nel riuscire con un movimento repentino del sinistro a far passare la palla tra le gambe di Seck e farla arrivare precisamente sulla traiettoria di corsa di Rabiot, permettendo al francese di calciare di prima con il piede preferito, senza dover né deviare, né rallentare, né accelerare. Il secondo assist, quello a Vlahovic, può apparire a prima vista più semplice perché Di Maria aveva davanti a sé la metà campo quasi sguarnita del Maccabi, con il serbo lanciato in corsa: anche in questo caso, però, l’esecuzione è stata determinante nel mettere DV9 nelle migliori condizioni possibili. Calciando dal centro-destra, vicino all’intersezione tra cerchio e linea di centrocampo, se il Fideo avesse passato la palla d’interno sinistro l’effetto l’avrebbe portata ad accentuare il movimento in profondità, favorendo un’uscita del portiere e rischiando di costringere Vlahovic, scattato invece dalla parte opposta, a tagliare il campo in diagonale verso destra, arrivando sul pallone con il piede meno sensibile e troppo vicino a Cohen. Di Maria invece ha calciato con il mezzo collo esterno del mancino, dando al pallone un effetto che lo ha portato a girare verso sinistra, allontanandosi da Cohen che infatti ha rinunciato all’uscita a cui si stava preparando e permettendo a Vlahovic di deviare solo leggeremente verso il centro, arrivando sul pallone con il sinistro e tutto il tempo per controllarlo e prendere la mira. 

    Sullo stesso argomentoJuve, Di Maria e l’assist nel sangue: la rincorsa a Messi e… ZidaneChampions League

    Verticalità nel gioco

    I tre assist sono stati la punta dell’iceberg della prova di Di Maria: al di sotto di quella superficie scintillante c’è stato molto altro. Ci sono stati, per esempio, ben otto passaggi filtranti (dato Wyscout), più di quanti chiunque altro sia riuscito a farne in una sola partita in questa edizione della Champions League (secondo Messi con 6, sempre contro il Maccabi), ben sei dei quali riusciti (tra questi due assist e uno che non è diventato tale solo per l’errore di Vlahovic al tiro). Ovvero, per otto volte l’argentino ha passato la palla nello spazio, in direzione della porta avversaria e superando una linea difensiva, e per sei volte lo ha fatto con precisione tale da permettere a un compagno di raggiungere quella palla e creare dunque un’azione pericolosa. Dando una verticalità che nel gioco bianconero era spesso mancata in questo avvio di stagione. 

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    Rammarico per l’assenza contro il Milan

    Toccherà ai suoi compagni fare in modo che non manchi anche domani contro il Milan, quando il Fideo dovrà scontare il secondo dei due turni di squalifica rimediati con la gomitata a Izzo a Monza. Inutile cercare uno che lo sostituisca: un altro Di Maria nella rosa bianconera, e non solo nella rosa bianconera, non c’è. Contro i rossoneri Massimiliano Allegri ritroverà però Arkdiusz Milik, giocatore completamente diverso ma che garantisce più peso offensivo e più efficacia nella finalizzazione. E che contro il Bologna al 66’ aveva comunque offerto a Vlahovic un filtrante alla Di Maria, non sfruttato da DV9. Una coppia apparsa in netta ascesa, quella formata dal serbo e dal polacco: domani servirà salire un altro gradino. 

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    House of the Dragon, Aemond Targaryen tifa Juve!

    TORINO – Un tifoso speciale per la Juve: è Aemond Targaryen! È bastata una foto per scatenare i tifosi bianconeri appassionati di House of the Dragon, prequel di Game of Thrones. L’attore protagonista della serie di HBO, Leo Ashton ha pubblicato sul proprio profilo Instagram alcuni scatti della seduta di make up che lo porta ad indossare i panni del giovane Aemond nell’avvincente trama della serie Tv. Sotto quei panni, sorpresa, batte un cuore della Juve con il selfie che lo immortala in maglia bianconera. Ma di quale anno è la divisa che indossa Ashton? E’ quella del 2018/2019, del primo anno di Cristiano Ronaldo a Torino che portò alla conquista di Scudetto e Supercoppa Italiana. Chissà se alle spalle c’è proprio il nome e il numero di CR7. LEGGI TUTTO