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    Asamoah si ritira, l'omaggio social della Juve: “Grazie di tutto”

    TORINO – “Grazie di tutto, Asa! In bocca al lupo per il tuo futuro”, con queste parole la Juve ha voluto omaggiare Kwadwo Asamoah che ha annunciato il suo ritiro dal calcio. L’esterno ghanese chiude la sua carriera agonistica ha 33 anni e un passato lungo sei stagioni in bianconero, dal 2012 al 2018, che gli hanno permesso di conquistare sei Scudetti, quattro Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane, prima con Conte e poi con Allegri. Il saluto della Juve è lasciato tutto alle immagini e alla avventura trascorsa da Asamoah a Torino con le reti più belle, le giocate più spettacolari e i tanti trofei alzati al cielo. LEGGI TUTTO

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    Juve, Vlahovic e Di Maria affinano l'intesa: esultanza sincro!

    TORINO – E’ stata la notte della rinascita per Angel Di Maria che contro il Maccabi Haifa in Champions League si è preso la scena servendo i tre assist per le altrettante reti che hanno rilanciato la Juve in Europa. Una prestazione maiuscola per l’argentino, assoluto protagonista contro gli israeliani con due servizi ottimi per Rabiot e un’imbucata illuminante anche per Vlahovic. E proprio con l’attaccante serbo, il Fideo si è reso protagonista di un’esultanza particolare in occasione della prima rete della serata firmata dal centrocampista francese. Il pubblico dello Stadium ha immortalato il numero 22 e il numero 9 bianconero in una scivolata sincronizzata per andare a festeggiare la rete del momentaneo 1-0. Un’intesa speciale tra i due, peccato per Allegri che non potrà rivederli subito all’opera contro il Milan (Di Maria deve scontare un’altra giornata di squalifica) ma è chiaro che c’è sintonia e la Juve è pronta a godersela. LEGGI TUTTO

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    Juve, Chiesa accende i motori. E Milik punta il Milan

    TORINO – Il sorriso di Federico Chiesa è una delle migliori notizie degli ultimi tempi per la Juventus e i suoi tifosi. «Che bella sensazione», ha scritto sui suoi profili social ufficiali, espressione condivisa da tutto l’ambiente bianconero: pubblico, squadra, staff tecnico, dirigenza. E la sensazione, dando un’occhiata ai primi allenamenti, è che Fede stia correndo veloce verso la fase finale del suo lungo percorso di recupero da un infortunio capitato ormai nove mesi fa, con relativo intervento chirurgico. Si vede un Chiesa, oltre che sorridente e carico, che corre, che in certe azioni non ha paura di scattare e di calciare, che sulla velocità in allenamento non si risparmia. E affina l’intesa con Dusan Vlahovic, coppia che ha incantato ai tempi della Fiorentina e che adesso Allegri aspetta con ansia per poter disporre di quante più armi possibili nell’assalto bianconero su ogni fronte. E con Chiesa c’è anche Paul Pogba sulla via del rientro dopo l’intervento al ginocchio. A Milano non ci sarà Angel Di Maria, che sconta la seconda e ultima giornata di squalifica dopo il cartellino rosso rimediato a Monza, ma Allegri conta di avere al top per l’attacco Arek Milik, risparmiato ieri sera così da schierarlo nella migliore condizione possibile sabato a San Siro nell’atteso big match contro il Milan: il polacco deve fare i conti con un affaticamento muscolare che lo staff tecnico deve gestire con cautela. Del resto avere a disposizione Milik è fondamentale per l’allenatore livornese: ha dimostrato di essere la punta più in forma tra i bianconeri, in questo avvio di stagione. Ma ieri sera si è fermato Mattia De Sciglio: problema muscolare alla coscia destra da valutare nelle prossime ore, probabile però che il terzino (che è un ex rossonero) non riesca a recuperare per sabato. LEGGI TUTTO

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    Juve, Di Maria e l'elogio della moglie: “Continua a darci il tuo calcio e la tua magia”

    Di Maria, l’emozionante post social della moglie
    L’omaggio più importante per il calciatore, però, arriva dalla moglie Jorgelina Cardoso che, attraverso una Instagram Stories, ha incensato il fuoriclasse rosarino. “Non trovo più parole per elogiarti, sono molto orgogliosa di te, continua a darci il tuo calcio e che la tua magia non si esaurisce mai. Sei diverso. Ti amo con tutta la mia anima”, si legge.
    Juve-Maccabi, la moviola: le decisioni di Scharer e il gol annullato a Vlahovic
    Juve-Maccabi, De Sciglio ko: Allegri e il Milan all’orizzonte LEGGI TUTTO

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    Juve-Maccabi, la moviola: le decisioni di Scharer e il gol annullato a Vlahovic

    Dopo appena 16 secondi Tchibota rischia il giallo con un intervento da dietro su Cuadrado: cerca la palla e la zona non è pericolosa, tutto sommato fa bene Scharer a non ammonire. Fa male invece al 6’ a non fischiare il fallo su Di Maria di Abu Fani, che pur involontariamente tocca il destro di Di Maria che sta caricando il tiro dal limite dell’area. Al 15’ il Maccabi chiede un tocco con il braccio in area di McKennie in barriera, ma il texano ha deviato di spalla la punizione di Abu Fani. Al 44’ rischia qualcosa Seck con una spallata in area a Di Maria per proteggere l’uscita di Cohen, ma fa bene l’arbitro a lasciar correre.

    Al 7’ della ripresa il primo giallo, giusto, a Tchibota, per una trattenuta prolungata su Rabiot. Al 18’ annullato il 3-0 di Vlahovic per fuorigioco: questione di pochi centimetri, il bianconero al momento del passaggio di Di Maria era con la testa appena oltre Seck.

    Guarda la galleryVlahovic segna e lucida lo scarpino a Di Maria: il gesto dopo il gol

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    Asamoah si ritira: già pronto per un'altra carriera

    TORINO – Scarpini appesi al chiodo, ma senza dare l’addio al calcio. A 33 anni Kwadwo Asamoah ha deciso di chiudere la sua carriera agonistica, che per sei anni (dal 2012 al 2018) lo ha visto indossare la maglia della Juve: un’esperienza che ha consentito al ghanese di vincere sei Scudetti, quattro Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane (lavorando prima con Conte e poi con Allegri).

    Asamoah diventa procuratore

    Ora per lui – che conta anche 74 presenze e 4 gol con la nazionale del Ghana – è arrivato il momento di fermarsi, ma contestualmente è già pronta una nuova avventura da cavalcare, seppur in un altro ambito, quello dei procuratori. Come certificato da una foto postata sul proprio profilo Instagram, infatti, Asamoah entra a far parte della scuderia di agenti di Federico Pastorello. Sempre nel calcio, insomma, ma da un’altra prospettiva. LEGGI TUTTO

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    Youth League, Juve: tris al Maccabi, Montero al secondo posto nel girone

    TORINO – La Juve di Paolo Montero trova finalmente la prima vittoria nel girone di Youth League. A Torino i bianconeri superano il Maccabi Haifa per 3-1 grazie alle reti, tutte nella ripresa, di Yildiz, Hasa e Anghelè. La Juve, dopo il pirotecnico 5-3 della prima giornata contro il Psg e il pareggio per 1-1 col Benfica, si porta così a 4 punti e in attesa della sfida proprio tra i francesi e i portoghesi si porta al secondo posto. 

    RISULTATO FINALE: Juve-Maccabi 2-1 (Yildiz 46′, Ben Shimol 53′, Hasa 71′, Anghelè 79′)

    Finisce la partita: la Juve conquista la prima vittoria in Youth League. Le reti arrivano tutte nella ripresa. Montero sale a quota 4 punti, sorpasso in classifica proprio sugli israeliani. In attesa di Psg-Benfica la Juve è seconda nel girone

    3-1 Anghelè: assist perfetto di Strijdonck, il neo-entrato fa partire un destro imprendibile per il portiere avversario. Tris per la squadra di Montero

    2-1 Hasa: situazione incredibile nell’area del Maccabi. Huijsen colpisce il palo, poi Mancini viene steso e conquista un calcio di rigore per la Juve. Dal dischetto va Hasa che però sbaglia. Il numero 10 bianconero però recupera subito palla e prova il tiro che finisce in porta. 

    1-1 Ben Shimol: tutto da rifare per la Juve. Errore in fase di impostazione di Dellavalle, gli israeliani ne approfittano e pareggiano.

    1-0 Yildiz: sblocca subito la sfida la Juve. Il baby fenomeno turco si scatena con i dribbling, poi in area un rimpallo lo premia e gli permette di trovare il gol che porta i bianconeri in vantaggio.

    Inizia il secondo tempo: le squadre sono tornate in campo per la ripresa. I bianconeri di Montero hanno altri 45 minuti a disposizione per trovare il gol.

    Fine primo tempo: si chiudono senza reti i primi 45 minuti di gioco. Juve nettamente più pericolosa in campo e capace di sfiorare il gol in più occasioni. Al 22′ Huijsen ci prova con un tiro potente ma l’estremo difensore ospite reagisce bene. Poi al 33′ Hasa calcia di poco fuori e pochi minuti più tardi c’è il diagonale di Yildiz sul quale Greis si allunga compiendo un vero e proprio miracolo. Nel finale ancora Juve vicina al vantaggio con Ripani ma il portiere del Maccabi è di nuovo determinante.

    Juve-Maccabi, le formazioni ufficiali

    JUVENTUS (4-4-2): Daffara; Valdesi, Dellavalle, Huijsen, Rouhi; Hasa, Ripani, Boende, Strijdonck; Turco, Yildiz. All. Montero

    MACCABI HAIFA (4-3-3):  Greis; Feingold, Kay Laish, Eissat, Shibli; Ben Shimol, Hermesh, Otachi; Khalaili, Kahvic, Razon. All. Degu LEGGI TUTTO

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    Juve-Maccabi, il dilemma di Allegri. E intanto Pogba fa godere i tifosi

    TORINO – All’uscita del Training Center della Juventus non sono poche le persone in attesa: è un’immagine che quotidianamente ricorre, perché al netto di un avvio difficoltoso di stagione, la passione della gente per quei colori inconfondibili non si spegne, anzi. C’è Paul Pogba che a bordo della sua auto si ferma a scattare selfie e firmare autografi con i baby-tifosi bianconeri, come Alessandro che per il suo compleanno riceve gli auguri più belli e desiderati: «Tanti auguri Ale!», sussurra il Polpo e da questo momento in poi la vita del piccolo non sarà più la stessa. Dentro il JTC, Massimiliano Allegri fa le sue prove in vista del Maccabi Haifa, che non sarà il Real Madrid campione d’Europa, ma che per l’occasione va considerato alla pari dei merengues: non sarebbe cosa buona e giusta se la Juve sottovalutasse l’avversario o equiparasse il match di mercoledì sera a una sorta di passeggiata di salute.Guarda la galleryJuve, rifinitura Champions: i sorrisi di Chiesa, le facce e le esultanze

    Dubbi e certezzeTra i dilemmi che frullano nella mente del tecnico bianconero c’è la scelta del sistema di gioco: difesa a 3 oppure a 4? Al momento è del tutto possibile che la Juventus si schieri con il medesimo 3-5-2 già visto contro Paris Saint-Germain e Benfica e che, evidentemente, non ha portato benissimo in chiave qualificazione agli ottavi di Champions League, però è anche vero che il modulo con 4 difensori schierati contro il Bologna ha funzionato. Danilo-Bremer-Bonucci-Alex Sandro o De Sciglio da un lato; Danilo-Bonucci-Bremer dall’altro. L’obiettivo è naturalmente la doppia vittoria nel giro di una settimana contro gli israeliani, anche per giustificare l’attesa montante, relativa al ritorno di Pogba, che da quel maledetto 23 luglio non s’è più visto sui campi in cui ha giocato la Juve. Paul ha una voglia matta di mettersi all’opera e di testare la propria condizione con il bianconero indosso.
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