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    Juve, indicazioni Champions: vincono Maccabi e Psg, pari Benfica

    TORINO – Non solo Serie A, per la Juve c’è da rimettere in piedi anche il discorso qualificazione in Champions League. La formazione di Allegri è partita con due ko nei primi due appuntamenti: 2-1 al Parco dei Principi contro il Psg e stesso risultato allo Stadium contro il Benfica. Ora per i bianconeri c’è la sfida al Maccabi Haifa e il turno di campionato appena terminato per le tre euroavversarie ha fornito importanti indicazioni. Gli israeliani, nella sesta giornata, superano per 2-0 il Maccabi Tel Aviv nello scontro diretto per la vetta. Decide una doppietta di David che porta i suoi in cima alla classifica con 15 punti, a +2 dai diretti avversari odierni. Sorride anche la formazione di Galtier che con Messi e Mbappé si riprende la testa della Ligue 1: 2-1 al Nizza. Frena invece il Benfica che non va oltre lo 0-0 nella trasferta contro il Guimaraes: per “le Aquile” primo match senza i tre punti in otto giornate, ma vetta della classifica mantenuta a +3 da Porto e Braga. LEGGI TUTTO

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    Juve, gli auguri a Vucinic: “Buon compleanno!”

    Tramite un post pubblicato sul proprio account ufficiale di Instagram, la Juventus ha voluto fare gli auguri di compleanno a Mirko Vucinic, ex attaccante montenegrino bianconero che oggi compie 39 anni. “Buon compleanno!”, il messaggio della Vecchia Signora.

    Vucinic, i gol e i trofei con Conte

    Mirko Vucinic è arrivato a Torino nell’estate del 2011, trasferendosi dalla Roma di Luis Enrique alla prima Juve di Antonio Conte. Noto per essere un giocatore di classe assoluta ma incostante, fa il suo esordio all’Allianz Stadium in Juve-Parma 4-1 dell’11/09/2011 mettendo a segno un assist, mentre per il suo primo gol bisogna aspettare il match in casa contro il Bologna alla terza giornata di Serie A, terminato 1-1. Nei suoi tre anni alla Juve Vucinic ha messo a segno 26 gol e 22 assist in 96 presenze complessive, contribuendo alla vittoria di tre scudetti e due Supercoppe italiane.

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    Di Maria, la dichiarazione d’amore: “Ora la Juve è diventata casa mia”

    La collina di Torino come la Zona Norte di Rosario, come Calle Perdriel. Il capoluogo piemontese, dopo poco più di due mesi, è già “aria di casa” per El Fideo Angel Di Maria. Alla faccia di chi sostiene che alla Juventus non sia troppo interessato o affezionato, che il salto da Parigi al Piemonte sia stato oltremodo traumatico. No, non è così. Per nulla: il Fideo è calato “a full”, come dicono in Argentina, è totalmente coinvolto in ciò che accade al club bianconero e lo rivela lui stesso in una intervista esclusiva concessa a 433 nel programma “Deep Dive”. Quando compare sullo schermo una foto del 17 luglio, che lo vede a bordo piscina con Alex Sandro, Paulo Dybala, Danilo, Paul Pogba e Arthur spiega, con la voce incrinata dall’emozione: «Questo scatto risale al mio quarto o quinto giorno in bianconero. Ebbene, sembrava che fossi alla Juventus da 4 o 5 anni. Questa foto dimostra l’affetto e quello che è in realtà la Juventus: una gran famiglia. Per me essere arrivato qui è molto più che importante: mi sento come se fossi a casa. Dal primo giorno». Un messaggio d’amore puro, una dichiarazione d’intenti, una corrispondenza d’amorosi sensi tra il crack argentino e la società bianconera. Totale.Guarda la galleryJuve, prove anti-Bologna: Bonucci carico, Miretti c’è

    El Fideo a 360 gradi

    El Fideo non ha, però, solo parlato di Juventus: ha approfittato dell’occasione per raccontarsi a 360 gradi, per mettere sotto la lente d’ingrandimento non solo il Di Maria calciatore, ma anche e soprattutto l’Angel essere umano. «Cosa vuol dire per me famiglia? Significa essere tutti per uno, sempre, farsi trovare pronto in ogni occasione per mia moglie e le mie figlie. Io lotto, ho lottato e lotterò sempre per loro: sono la mia forza, il mio motore. La mia infanzia è il Rosario Central, lì ho iniziato a giocare a “futbol”, lì ho cominciato ad amare il pallone, una delle cose fondamentali nella mia esistenza. Adoro i tatuaggi, tutti hanno un valore e un significato: ho i nomi di mia moglie e delle mie figlie, le iniziali di ogni membro della mia famiglia. Sulla gamba destra ci sono la casa dove sono cresciuto, il primo pallone con cui ho debuttato in Primera Division, il Monumento a La Bandera di Rosario. Tutto ciò che ho sul mio corpo è speciale. La Copa America? È qualcosa per cui ho combattuto per 13 anni: dimostra il sacrificio, la costanza e il desiderio di centrare l’obiettivo». E chissà che presto, sul corpo del Fideo, non spunti anche un trofeo. Bianconero. 
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    La Juve prepara la sfida al Bologna: Miretti si allena con il gruppo

    TORINO – Prosegue la preparazione della Juve in vista dell’impegno in campionato contro il Bologna di Thiago Motta. Per la sfida dell’Allianz Stadium di domenica, con calcio d’inizio alle 20.45, i bianconeri si sono ritrovati questa mattina sotto la pioggia della Continassa per l’allenamento dell’antivigilia. 
    Juve, Miretti si allena in gruppo
    Agli ordini di Massimiliano Allegri, i bianconeri si sono focalizzati sul lavoro prettamente tattico: riconquista palla nella metà campo avversaria con ripartenza e sviluppo della manovra con attacco della linea avversaria. La partitella finale ha poi chiuso la sessione odierna. Nota lieta per lo staff di Allegri: Fabio Miretti ha infatti svolto l’intero allenamento con il resto del gruppo. Dopo l’infortunio dello scorso weekend in Under 21 – distorsione alla caviglia – il centrocampista azzurro sembrava a rischio per la sfida contro i felsinei ma dopo l’ultimo allenamento dovrebbe essere pienamente recuperato e si candida così a una maglia da titolare. LEGGI TUTTO

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    Bremer (ri)solleva la Juventus: lavoro e Bologna nel mirino

    TORINO – (e.e.) Bremer (ri)solleva la Juventus. Pesi e allenamento supplementare per rimettersi in carreggiata anche in campionato, dopo l’esordio nel Brasile. Il centrale ha un motto: il lavoro fa superare tutto. E con il lavoro cerca la via per ridare gioia alla Juve, da subito, contro il Bologna. Max Allegri, anche per sfruttare al meglio i suoi dovrebbe puntare sulla difesa a tre con l’ex granata, Danilo e Bonucci. Gatti prima alternativa. LEGGI TUTTO

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    Perin, la scelta dei tifosi: è l'Mvp di settembre della Juve

    TORINO – I tifosi della Juve hanno scelto: Mattia Perin vince il premio del mese di settembre come MVP of the Month powered by FIFA23. L’estremo difensore bianconero, chiamato a sostituire Szczesny per infortunio, ha difeso alla grande la propria porta in un mese dove non sono certo mancate difficoltà per lui e compagni. Come successo a Vlahovic nel mese di agosto, è stato eletto vincitore dai supporters che l’hanno votato su juventus.com dopo ogni gara disputata. Tante belle parate che gli hanno permesso di ottenere questo riconoscimento, la premiazione ci sarà allo Stadium prima del fischio d’inizio della sfida contro il Bologna di Thiago Motta. LEGGI TUTTO

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    Torino, si riparte da Napoli ma serve di più contro Kvaratskhelia. Scossa Sanabria. Probabile formazione

    TORINO – Tre sconfitte nelle ultime quattro partite non hanno permesso al Torino di affrontare la sosta con serenità. Nello stesso tempo, la pausa è servita a Juric per fare il punto della situazione e lavorare, seppure a ranghi ridotti perché gli impegni delle nazionali hanno portato via dal Filadelfia tredici stranieri e Pellegri – che si è infortunato con l’Under 21 -, sui limiti evidenziati dagli incontri di cui sopra, nei quali i granata si sono dovuti arrendere all’Atalanta (con due leggerezze difensive che hanno causato altrettanti rigori), all’Inter (palla persa in uscita quando mancava soltanto un minuto al 90′) e al Sassuolo (la peggior prestazione di questo inizio di stagione, soprattutto per la pochezza nella fase offensiva). Insomma, i problemi di attenzione e concentrazione del passato campionato si sono ripetuti con troppa facilità. Da qui la necessità di cambiare rapidamente il trend, anche perché il calendario che attende il Toro non consente certo distrazioni. Tra le nove avversarie in quarantré giorni che attendono la squadra di Juric prima della lunga pausa per il Mondiale, infatti, ci sono il Napoli (sabato al Maradona), la Juventus (15 ottobre), l’Udinese (23 ottobre), il Milan (30 ottobre) e la Roma (13 novembre). Le altre sono Empoli (9 ottobre), Cittadella in Coppa Italia (18 ottobre), Bologna (6 novembre) e Sampdoria (9 novembre). Insomma, servirà ben altro atteggiamento per riuscire a mantenere una posizione di classifica che permetta di coltivare ambizioni per quando si ricomincerà, momento in cui sarà riaperto il mercato dove la società deve operare almeno due interventi importanti (un centrocampista e una punta) e provare a chiudere la trattativa rimasta di fatto in sospeso con il Leicester per Praet.

    LA PROBABILE FORMAZIONE

    (4-3-2-1) Milinkovic-Savic; Schuurs, Buongiorno, Rodriguez; Singo, Lukic, Linetty, Lazaro; Vlasic, Radonjic; Sanabria. All. Juric
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    La lezione di Bonucci: «Mai giocare mentalmente una partita il giorno prima»

    TORINO – Parla in quanto testimonial di un integratore e le sue parole consentono di conoscere comunque un’altra sfaccettatura del personaggio Leonardo Bonucci, capitano della Juventus (e della Nazionale), che con la fascia al braccio sta per tagliare il traguardo delle 482 presenze in bianconero, prima e dopo l’infelice parentesi milanista: diventerà il sesto giocatore juventino più presente nella storia del club affiancando Roberto Bettega. Tempo di aspettare domenica sera, Allianz Stadium, c’è Juve-Bologna, appuntamento che Leo non può saltare. Domanda: come si dorme prima di una partita importante? Risposta: «Sono sincero, io ho sempre dormito serenamente sia la notte prima che il pomeriggio. L’unica volta in cui ho dormito malissimo è stata prima della finale dell’Europeo 2012, la mia prima finale in una grande competizione: lì ho sofferto. Avevo commesso l’errore di giocare la partita già il giorno prima, perciò tutta l’adrenalina si era già messa in moto. Lo dico sempre: si migliora attraverso gli errori, tanto è vero che poi non ho sbagliato più. E ora prima di una finale dormo 7-8 ore in serenità. Dopo una finalissima cosa succede? Beh, dipende dal risultato: se vinci hai buoni motivi per non dormire, se perdi preferisci prenderti qualcosa per dormire e per non pensare». Tra poco tocca di nuovo al campo e il popolo bianconero non aspetta altro che rivedere la vera Juventus, sostenuta da Bonucci in formato Nazionale.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO