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    Modena-Venezia: chi balza in zona A?

    TORINO – L’8ª giornata di Serie B inizia oggi con cinque partite, le altre cinque domani. Fra le quattro gare delle 14, spicca Modena-Venezia, due protagoniste di questo inizio di stagione, entrambe appaiate al 4° posto, a -1 dalla zona Serie A. Ma gli emiliani – guidati da Paolo Bianco, debuttante in B -, teoricamente potrebbero esserci dentro, dovendo recuperare la gara col Brescia. Però il Modena, ancora imbattuto, sarebbe più in alto anche se non avesse solo pareggiato contro le neopromosse Lecco e Feralpisalò, non proprio prime forze del campionato. E i canarini vengono da tre pareggi di fila, visto che nell’infrasettimanale hanno pareggiato 0-0 in casa Sudtirol (con un pizzico di sfortuna in meno, potevano anche vincere). Il bilancio con Bianco comunque, resta lusinghiero perché la squadra appare più solida dietro ma anche in mezzo, la mediana orchestrata da Gerli (fortissimo, ma non ne parla nessuno) è fra le più interessanti della B. Dall’altra parte un Venezia che nell’ultimo turno è uscito ridimensionato dal Palermo, capace di superarlo 3-1 al Penzo anche se gli arancioneroverdi hanno disputato una buona partita. Ma ora c’è da capire come reagirà la squadra di Vanoli a una botta che ha interrotto un’ascesa che prima pareva quasi irresistibile. Entrambe le squadre comunque, hanno le carte in regola per disputare un campionato nei dintorni del vertice, cosa tutt’altro che scontata ai nastri di partenza, soprattutto per il Modena. Sempre alle 14, il Brescia ospita l’Ascoli, i lombardi tornano a giocare col proprio pubblico in presenza, dopo due turni a porte chiuse per i fatti incresciosi del playout della scorsa stagione. Attenzione alle rondinelle di Gastaldello: sono ancora imbattute e non hanno subito gol. Ma hanno giocato solo quattro gare (e fatto otto punti), un po’ presto per farsi un’idea precisa delle potenzialità della squadra. Al Brescia mancano le partite con Modena in casa e con Palermo e Sudtirol in trasferta (si recupereranno, rispettivamente, il 24 ottobre, l’8 e il 28 novembre), esami che avrebbero detto molto della consistenza reale del Brescia. Però per il club col maggior numero di partecipazioni alla B ci vuole rispetto e l’obiettivo dichiarato della salvezza – come è logico che sia per una squadra che è stata riammessa dalla C – può essere sempre cambiato in corso d’opera. Sull’altro fronte un Ascoli che sta iniziando a ingranare dopo aver incassato quattro sconfitte nelle prime cinque uscite. Negli ultimi due turni sono arrivati 4 punti col 2-2 di Cremona e il 2-0 alla Ternana. Il test di Brescia diventa quindi una specie di esame per capire quanto vale l’Ascoli, in cui sta emergendo il portoghese Pedro Mendes, già 5 gol, era coi bianconeri già nella scorsa stagione durante la quale era stato un po’ sotto utilizzato (ma c’era più concorrenza nell’attacco marchigiano). Sempre alle 14, si giocano Feralpisalò-Spezia (in campo a Piacenza, gardesani carichi per la loro prima vittoria in B, a Lecco, liguri in cui Alvini si gioca la panchina, ha raccolto 2 punti in 6 gare) ma soprattutto occhio a Pisa-Cosenza, due squadre di cui non s’è ancora capito che cosa faranno da grandi. I toscani di Aquilani sono in serie positiva da tre turni, in cui hanno fatto 5 punti. La squadra è stata completata nelle ultime ore di mercato, un po’ di tempo per valutarla meglio ci vuole. Le potenzialità però, non mancano e sicuramente vale di più del 12° posto attuale. Il Cosenza martedì ha perso in casa dalla Cremonese, forse tradito dall’euforia per aver vinto – e con merito – 8 giorni fa a Palermo. I calabresi di Caserta però, sbarcano all’Arena Garibaldi con gli stessi punti (8) del Pisa, risultato non trascurabile, visto che il Cosenza deve salvarsi mentre il Pisa ambirebbe ai playoff. Infine, alle 16.15, va in scena uno scontro salvezza, Ternana-Reggiana. Negli umbri è iniziata la discussione sulla panchina di Lucarelli. Non va dimenticato che a inizio stagione si è puntato su di lui per due motivi, essenzialmente: diversi allenatori avevano detto no mentre lui ha ancora un contratto, eredità della gestione Bandecchi, che lo lega alla Ternana fino al 2025. Finora le Fere hanno racimolato solo 2 punti (pari con Sudtirol e Bari) ma raccolto anche prestazioni sfortunate e viziate da qualche decisione arbitrale sfavorevole. In attacco però, si sta mettendo in luce Antonio Raimondo, classe 2004, in prestito dal Bologna, a segno già due volte (e pure bei gol). Anche se le sue reti non hanno portato punti, il ragazzo ha stoffa e va seguito con attenzione. La Reggiana di Nesta invece, sta iniziando a carburare, è in serie positiva da quattro partite in cui ma raccolto 5 punti. Partita che può far capire se l’ex difensore può puntare a qualcosa di più della salvezza perché l’organico potrebbe valere anche un campionato tranquillo, senza patemi. Domani, completano il turno Bari-Como, Cittadella-Lecco, Palermo-Sudtirol, Sampdoria-Catanzaro e il clou Cremonese-Parma. LEGGI TUTTO

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    La Samp di Pirlo parte da Terni

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Bari-Palermo 0-0), la 1ª giornata della Serie B prosegue oggi con tre gare, fischio d’inizio alle 20.30. Andrea Pirlo debutta con la Sampdoria al Liberati di Terni. C’è molta curiosità per i blucerchiati, l’ultimo acquisto, l’attaccante Sebastiano Esposito, ex Bari in prestito dall’Inter, sarà arruolatile solo dopo la partita. Infortunati i due elementi che hanno seguito Pirlo dai turchi del Karagumruk, Borini e Ricci. La squadra vista in Coppa Italia che a fatica ha eliminato il Sudtirol ai rigori, non dà l’impressione di partire in prima fila nella lotta per la A ma ai blucerchiati non mancano i mezzi per smentire tutti, come ha riassunto lo stesso Pirlo alla vigilia. Sull’altro fronte, una Ternana in totale rifondazione dopo il passaggio di proprietà da Bandecchi a Guidi. Il monte ingaggi va drasticamente abbattuto e così quasi tutti i big della squadra sono state ceduti (Partipilo, Palumbo, Donnarumma, Pettinari, Martella, Di Tacchio), finora respinti gli assalti per Diakité (valutato 2 milioni) difensore che probabilmente sarebbe già pronto per la Serie A. I ranghi si stanno completando con tanti giovani usciti dai più grandi vivai, più qualche elemento esperto come Casasola e Labojko. Il tecnico Lucarelli, richiamato in panchina dopo la separazione con Andreazzoli, non ha nascosto la sua preoccupazione anche se la Ternana vista in Coppa Italia a Salerno (sconfitta 1-0), ha mostrato valori non trascurabili. Allo Zini, la Cremonese di Ballardini ospita il Catanzaro di Vivarini. I lombardi stanno facendo un buon mercato con gli arrivi del Mudo Vazquez (25 gol in due stagioni di B col Parma), Collocolo (era l’ambito gioiello dell’Ascoli), Bertolacci (di ritorno dalla Turchia), dal Cesena l’interessante Brambilla per la mediana, dall’Argentina il difensore Abrego (soffiato alla Samp), dalla Juve Next Gen un Sekulov in rampa di lancio, dal Parma è tornata l’ala Zanimacchia (ma gli emiliani lo rivorrebbero indietro), dal Frosinone è rientrato il difensore Ravanelli, fra i protagonisti della promozione in A dei ciociari. Insomma, valori non ne mancano, in panchina il confermato Ballardini dirigerà una squadra che sembra fatta per i quartieri alti. Altri arrivi saranno possibili solo a seguito di alcune uscite, a iniziare dalla cessione di Okereke (finora offerte non all’altezza di quanto richiesto dai grigiorossi) e Valeri. Il Catanzaro invece, si ripresenta in B a distanza di 17 anni, la piazza vive giorni di grande entusiasmo che potrebbe portare lontano, magari ai fasti degli Anni 70 e 80 quando i calabresi fecero la A. Tuttavia, la squadra vista in Coppa Italia (ko a Udine), nonostante sia salita dalla C a colpi di record, non sembrerebbe in grado di poter fare il doppio salto. Giusto tuttavia premiare il gruppo della promozione e sul mercato operare solo pochi ritocchi. Del 3-5-2 di Vivarini, colpiscono, oltre a Iemmello davanti (ha recuperato ma oggi dovrebbe partire dalla panchina), i “quinti” di centrocampo, del tutto anomali: Situm e Vandeputte infatti, sono ex attaccanti, sempre pronti a pungere. Si gioca anche Cosenza-Ascoli dove il neo tecnico dei marchigiani, William Viali, torna al San Vito-Marulla da ex, dopo aver ottenuto, la scorsa primavera, una bella salvezza ai playout. Ora sulla panchina del Cosenza c’è Fabio Caserta, i suoi hanno fatto un interessante precampionato, c’è insomma la possibilità che la squadra replichi la scorsa positiva stagione, anche se gli ultimi colpi sono ancora in via di definizione. Appena tesserato il difensore Sgarbi (svincolato ex Perugia), dovrebbero arrivare anche i centrocampisti Improta e Viviani dal Benevento. L’Ascoli di Viali invece, è una scommessa. Ci sono state partenze importanti (Leali e Collocolo su tutti) ma diverse cose bollono ancora in pentola, solo alla fine del mercato si avrà un’idea più precisa di che Ascoli sarà. Stasera il portiere Barosi, prelevato in C dalla Juve Stabia, dovrebbe lasciar spazio a Emiliano Viviano, tornato in Italia a 37 anni dopo aver chiuso la sua esperienza in Turchia. Acquisti come Millico e Rodriguez poi, cercano riscatto dopo annate non semplici. In queste ore tiene banco il possibile divorzio in avanti col 36enne Dionisi. LEGGI TUTTO

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    Ranieri e il Cagliari, sarebbe l’ora di svoltare

    TORINO – La 35ª giornata di Serie B si apre oggi con due anticipi, fischio d’inizio alle 16.15 (poi, domani 1° Maggio, tutte le altre gare). Oggi però, occhio alla partita della Unipol Domus, col Cagliari che ospita la Ternana. Entrambe le squadre vivono un momento particolare. I sardi, dall’arrivo a gennaio di Sir Claudio Ranieri, indubbiamente hanno trovato una quadratura che prima, con Liverani, mancava. Però il Cagliari, che in estate era considerata la seconda favorita dopo il Genoa per la A, resta ancora al di sotto delle attese d’inizio stagione, a Ranieri manca la svolta definitiva riuscita invece a Gilardino col Genoa. Per carità, con Sir Claudio la squadra si è rimessa in carreggiata, passando dall’11° posto alla zona playoff. Ma per il passo che stanno tenendo i sardi negli ultimi tempi, non è ancora scontato che il Cagliari possa disputare gli spareggi per la promozione: al momento il Casteddu è sesto, a +4 su Modena e Palermo, le prime squadre fuori dalla zona playoff. Provare a scalzare il Sudtirol dal quarto posto (che assieme al terzo consente ai playoff di saltare il turno preliminare e di scendere in campo dalle semifinali) non appare semplice: gli altoatesini hanno 5 punti di margine, è vero che non corrono più come fino a un mese fa ma l’unico punto che hanno conquistato nelle ultime tre uscite, lo hanno raccolto lo scorso turno in casa della capolista Frosinone. Insomma, fino a non troppo tempo fa Ranieri parlava ancora di A diretta ma il quadro attuale della situazione è ben diverso, qui innanzitutto c’è da mettere in sicurezza il piazzamento playoff e mantenere il 6° posto consentirebbe di disputare il turno preliminare in casa, potendo giocare quasi per due risultati: in caso di parità al 90’, il regolamento dei playoff prevede che al 1° turno si disputino anche i supplementari e se la parità perdura, al 120’ passa la squadra di casa, in virtù del miglior piazzamento in campionato. Resta il fatto che, per non correre rischi nelle ultime giornate, il Cagliari deve cambiare passo già da oggi: non vince da 4 partite, nelle quali ha raccolto 3 pari e il ko dell’ultimo turno a Parma, con gli emiliani che grazie a quella vittoria sono ben più indiziati dei sardi nel provare ad insidiare il Sudtirol quarto. Oggi poi, mancherà ancora Mancosu e si sa quanto sia determinante il suo contributo perché è quello di un giocatore che gioca (anche) per la sua gente, i migliori risultati il Cagliari li ha fatti quando ha potuto averlo in grande spolvero. Sull’altro fronte, ci sarà una Ternana ferita per il tonfo dell’ultima uscita, l’1-4 rimediato dal Venezia che ha mandato su tutte le furie patron Bandecchi: squadra in silenzio stampa, può parlare solo lui che ha utilizzato parole di fuoco per il tecnico Lucarelli, inoltre per giugno ha già annunciato una sorta di rifondazione perché in effetti appare esaurito il ciclo della squadra che nel 2021 riconquistava la B a suon di record. Ma, come ha ammonito Ranieri, guai a sottovalutare gli umbri, per almeno due ragioni. Innanzitutto perché un pensierino ai playoff possono ancora farlo: l’8° posto della Reggina è attaccabile, sia perché il distacco è di soli 3 punti, sia per i problemi giudiziari dei calabresi, già puniti con un -3 e che a breve potrebbero subire altre penalizzazioni. E poi perché se la Ternana è in giornata, può mettere sotto chiunque, non va dimenticato che alla 9ª giornata le Fere erano state capaci di issarsi in testa da sole, grazie a 5 vittorie di fila. Quel clima lì, però, a Terni è evaporato da tempo. L’altra sfida di oggi è un incrocio salvezza che mette i brividi, Spal-Perugia. I padroni di casa oggi sarebbero retrocessi, sono sì penultimi ma ancora vivi, visto che non perdono da 4 giornate, nelle quali la squadra di Massimo Oddo ha messo insieme 6 punti. Vincendo oggi, scavalcherebbero in classifica gli umbri e salirebbero a quota 37, a fine turno potrebbero ritrovarsi in zona playout. Il Perugia di Fabrizio Castori se la passa peggio. Nell’ultima uscita, in casa col Cosenza, non è andato oltre lo 0-0, mancando la vittoria in uno scontro diretto che poteva dare un altro volto al fondo classifica. Prima di quel pari, gli umbri avevano collezionato 3 ko di fila che hanno prodotto la pesante situazione attuale (oggi il Perugia disputerebbe i playout col Cittadella). Nel complesso, da entrambe le squadre era lecito attendersi di più: la Spal in estate aveva fatto un mercato importante e nutriva qualche ambizione; il Perugia veniva dal sorprendente piazzamento playoff della scorsa annata. Ma in una B così competitiva, qualcuno fatalmente deve steccare. Però ci sono ancora 12 punti in palio, un’enormità: anche se inizia a essere tardi, entrambe possono ancora trovare il cambio di passo decisivo. LEGGI TUTTO

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    Il ritorno di Lucarelli sulla strada del Palermo

    TORINO – Scatta il turno infrasettimanale di Serie B (27ª giornata), si giocherà sempre alle. 20.30, si parte oggi con tre anticipi, le altre 7 gare domani. Curiosità per quel che potrà accadere alla Ternana, dopo le dimissioni di Andreazzoli, il quale ha consigliato patron Bandecchi di riprendersi Cristiano Lucarelli, col quale le Fere avevano iniziato la stagione e stavano andando meglio di quanto ha saputo fare Andreazzoli che da fine novembre ha viaggiato alla media di un punto a partita e rispetto al suo predecessore ha perso 6 posizioni in classifica. Gli umbri saranno di scena a Palermo con Lucarelli di nuovo in panchina, definito ieri il suo rientro (ha un contratto fino al 2025), trova una squadra che deve ritrovarsi, reduce da 2 ko di fila. Dall’altra parte ci sarà il Palermo di Corini (oggi squalificato) che dopo l’1-1 in casa del Sudtirol, ha perso la zona playoff che resta comunque a un punto. Battere la Ternana vorrebbe dire mettere pressione alle altre, soprattutto al Cagliari, avanti di una lunghezza, che domani ospiterà il Genoa, sfida cruciale per la A e che può riaprire tutti i giochi per il 2° posto, cioè l’ultimo buono per la promozione diretta. Ma stasera, altro incrocio chiave per i playoff è Parma-Pisa. Entrambe arrivano all’appuntamento con una certa euforia. Venerdì sera gli emiliani si sono tolti lo sfizio di vincere nella tana della capolista Frosinone (3-4, i ciociari non avevano ancora perso in casa), i toscani hanno ribaltato il Perugia (2-1), pur trovandosi in inferiorità numerica, grazie ad un travolgente inizio di secondo tempo. Il Pisa è sesto, un punto sopra il Parma, che è settimo. Ma stasera si gioca anche il derby calabrese Cosenza-Reggina. I padroni di casa sabato sono stati travolti a Como (5-1) e sono sempre più ultimi con la salvezza che ora dista 6 punti, gara chiave per il futuro in panchina di Viali: un’altra prova deludente potrebbe portare patron Guarascio a richiamare Dionigi, che aveva iniziato la stagione. La Reggina invece, ha scacciato la crisi di risultati d’inizio 2023 battendo 2-1 il Modena. Ma su di loro pende la vicenda dei pagamenti Irpef, su cui le altre società hanno chiesto chiarimenti a Balata, presidente della Lega B: si preannuncia una battaglia legale non semplice, da capire che ripercussioni potrà avere sul campionato della squadra di Pippo Inzaghi. Intanto però, stasera in palio c’è la Calabria: sarebbe un derby sentitissimo ma il pubblico di casa diserterà in massa il San Vito-Marulla perché prosegue nella contestazione a Guarascio. LEGGI TUTTO

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    Ternana, Lucarelli ufficiale: torna in panchina dopo tre mesi dall'esonero

    Cristiano Lucarelli è, di nuovo, l’allenatore della Ternana. Dopo le dimissioni di Aurelio Andreazzoli, a seguito del ko col Cittadella, il presidente Stefano Bandecchi ha richiamato il tecnico livornese. Ha iniziato la sua esperienza con i rossoverdi nel 2020 in Lega Pro: al primo anno ha ottenuto subito la promozione diretta con una stagione da record, fatta di 90 punti in classifica e sole 2 sconfitte, a +22 dal Catanzaro secondo. Al primo anno in B ha raggiunto una salvezza tranquilla, chiudendo al decimo posto. L’inizio della stagione 2022/23 è stato più che positivo, con la Ternana che è arrivata addirittura al primo posto. Ma dopo una crisi di risultati (5 gare senza successi), è stato esonerato il 26 novembre. Ora torna in sella, prendendo una squadra all’undicesima posizione e che viene da 4 partite senza vittoria. LEGGI TUTTO

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    Caos Ternana, Bandecchi sputa ai tifosi: “Sono stufo”. Andreazzoli si dimette

    Caos totale in casa Ternana. Andreazzoli al termine della partita ha rassegnato le dimissioni, come comunicato dal presidente Bandecchi: “Andreazzoli si è dimesso. E’ un uomo di calcio. Non è possibile avere un punto a partita a suo avviso. Con mio immenso dispiacere si è dimesso. Nel calcio servono scosse e lui ha detto che le scosse devono essere date. Ha fatto un’operazione molto particolare. Nei suoi panni non mi sarei dimesso. Mi ha anche detto che Lucarelli ha fatto un miracolo. Il mister mi ha consigliato Lucarelli ma io ci devo pensare. Non lo so. Il passo che ha fatto Andreazzoli non l’ho visto fare mai da nessuno. Oggi sembra che qualcuno fosse contento del risultato odierno. LEGGI TUTTO

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    Sulla Ternana, il fantasma di Lucarelli

    TORINO – Uno spettro si aggira per la Ternana, quello di Cristiano Lucarelli. L’allenatore che nel 2021 riportò le Fere in B a suon di record, era stato esonerato il 26 novembre con la squadra al 5° posto ma che in precedenza si era issata in testa da sola alla B con 5 vittorie di fila. Il rapporto con Bandecchi si era logorato, già alla fine della scorsa deludente stagione il patron della Ternana aveva fatto sottoscrivere a Lucarelli una dichiarazione di intenti in cui si regolamentava, d’intesa con la società, il suo operato da tecnico. Tuttavia, il suo successore fa parecchio fatica ad imporsi: Aurelio Andreazzoli era stato chiamato da Bandecchi per cercare di lottare per la A diretta, visto che si presentava in B da imbattuto nella categoria. L’ex collaboratore tecnico della Roma vi aveva allenato solo nel 2017-18, ad Empoli: anche allora subentrò in stagione (a Vivarini) con la squadra in zona playoff e la portò a vincere la B senza neanche un ko. Bandecchi sognava di ripetere quel colpo lì, forse sopravvalutando una rosa che potrebbe essere molto cambiata in questa sessione di mercato. Ma il primo bilancio di Andreazzoli alla Ternana inizia a essere preoccupante: 5 uscite e solo 4 punti, con 3 ko, di cui 2 nelle ultime uscite del 2022, sempre incassando tre gol (a zero), in casa dal Como e nella tana della capolista Frosinone, risultati che hanno fatto scattare l’allarme e le nostalgie dei tifosi per il precedente allenatore: la Ternana di Lucarelli viaggiava alla media di 1.57 punti, quella di Andreazzoli va a quasi la metà, 0.80. Certo, al nuovo allenatore va dato tempo, tant’è che non è in discussione, è in sella da poco più di un mese e andrà valutato con più precisione dopo aver lavorato durante la sosta per soppesare meglio le potenzialità del gruppo. Alla ripresa, domenica 15 la Ternana riceverà l’Ascoli, gara da non fallire per difendere l’8° posto attuale, l’ultimo buono dei playoff, e provare a svoltare. Certo, il calendario di gennaio degli umbri è impegnativo: dopo l’Ascoli, la Ternana farà visita alla Reggina seconda (all’andata battuta da Lucarelli), e chiuderà il mese ospitando il Modena. Servirà un buon bottino, altrimenti, le nostalgie per Lucarelli aumenteranno. Anche perché non va dimenticato che, pur esonerato, ha ancora un contratto fino al 2025, più lungo di un anno di quello di Andreazzoli. LEGGI TUTTO

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    Il Parma cerca lo scatto per la A

    TORINO – Dopo la sosta per le nazionali, torna la Serie B con la 14ª giornata: da oggi e fino a Santo Stefano, quando si chiuderà il girone d’andata, i riflettori puntati saranno maggiori, visto lo stop causa Mondiali di tutti i maggiori campionati europei. Oggi due anticipi, domani le altre otto gare. A Parma, alle 15, gran derby d’Emilia: arriva il Modena, Tardini traboccante d’entusiasmo (e con 1800 tifosi canarini in trasferta). I crociati di Fabio Pecchia inseguono la 5ª vittoria di fila in casa, evento che a Parma non si verifica dal 1964, 3 punti coi quali diventerebbero una seria canditata alla promozione. E Pecchia – che oggi ha problemi d’abbondanza perché la sosta ha svuotato l’infermeria – chiede ai suoi di “alzare il livello”, gettare insomma la maschera per la promozione, argomento di cui a Parma si preferisce parlare il meno possibile, viste le delusioni della passata stagione. Però, a differenza di un anno fa, questo Parma ha un’identità e pure tante potenzialità finora appena intraviste per i tanti elementi importanti rimasti infortunati. Dall’altra parte il Modena di Attilio Tesser che non vince dal 15 ottobre, reduce da appena 2 punti nelle ultime 4 uscite, che hanno fatto scattare l’allarme, vista anche la classifica (è 15°). Il derby sembra la partita giusta per cambiare marcia e poi, anche dopo la sosta di ottobre, il Modena era uscito forte dai blocchi, raccogliendo tre preziose vittorie di fila.Interessante anche Pisa-Ternana (ore 18). I toscani seppur un solo punto sopra la zona playout, hanno tutto un altro passo col ritorno di D’Angelo in panchina: da quando c’è lui, zero sconfitte, 9 posizioni recuperate con una media punti da 1.85 a gara, con la quale a fine stagione si acciufferebbero i playoff, ora distanti 5 punti. Ma attenzione, all’Arena Garibaldi arriva una Ternana che ha due livornesi nei ruoli chiave: l’allenatore Cristiano Lucarelli e il patron Stefano Bandecchi, due che renderanno ancora più interessante la sfida (oltre al centravanti Favilli, candidato a partire titolare visto il ko di Donnarumma, che è pisano). Gli umbri sono reduci da tre 0-0 di fila e hanno perso la brillantezza che li aveva portati in testa da soli dopo aver messo insieme 5 vittorie di fila ma restano comunque la quinta forza del torneo, con gli stessi punti del Parma, a sole 3 lunghezze dalla zona A diretta.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO