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    Mancini, il rifiuto di tre nazionali sauditi: “È la prima volta che mi succede”

    “È una situazione molto strana. È la prima volta che faccio un’esperienza così. Tre giocatori hanno chiesto di giocare titolari, ma sono io l’allenatore, quello che prende le decisioni. Hanno rifiutato la convocazione, ma abbiamo trovato altri giocatori da schierare”. Incredulo e perplesso: così Roberto Mancini, ct dell’Arabia Saudita, alla vigilia della partita di Coppa d’Asia con l’Oman in Qatar.
    Chi sono i nazionali dell’Arabia Sudita che hanno rifiutato la convocazione
    Durante la conferenza stampa di presentazione del prossimo match l’ex ct dell’Italia si è ritrovato nella condizione di dover giustificare l’esclusione di tre nazionali: “Gli abbiamo chiesto due o tre volte se volevano giocare in nazionale e la risposta è stata no. Al-Faraj mi ha detto che non voleva fare le amichevoli. Ho chiesto a Sultan Al-Ghanam se volesse venire, ma mi ha detto che non era contento e che avrebbe voluto giocare titolare. Awaf Al-Aqidi prima ha accettato la convocazione poi ha rinunciato. Ci siamo parlati e ha detto che sarebbe rimasto con noi, ma due giorni fa ha confidato al preparatore dei portieri che se non fosse partito titolare se ne sarebbe andato. Non so spiegarmi questo atteggiamento”. LEGGI TUTTO

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    Aboubakar, il trapianto di capelli e la decisione del Besiktas: cosa è successo

    Le bugie hanno sempre avuto le gambe corte. E’ sempre stato un detto che ha trovato spesso conferme e l’ultima è arrivata proprio dalla Turchia. Il giocatore del Besiktas, Vincent Aboubakar, è stato messo fuori rosa dal suo club, ma il motivo è particolare e riguarda un trapianto di capelli, lo stesso fatto da Klaassen dell’Inter. L’attaccante del Camerun, infatti, ha utilizzato alcue scuse paradossali per cercare di non far capire alla società dei suoi viaggi a Parigi per sottoporsi a questi interventi. 
    Aboubakar, il Besiktas lo mette fuori rosa
    In primis ha affermato che avrebbe accompagnato la moglie per un problema di salute. Il 31enne è volato più volte a Parigi anche nei mesi scorsi e ha utilizzato l’escamotage della bugia perché sapeva che il club non gli avrebbe lasciato il permesso di andare. Ma, una volta che ha effettuato l’operazione, gli è stato detto che per tre settimane avrebbe dovuto evitare di allenarsi per non colpire il pallone con la testa. Per questo al suo rientro non si è presentato agli allenamenti fingendo anche un infortunio. Il club turco però ha scoperto Aboubakar e oltre a una sanzione ha deciso di metterlo fuori rosa. LEGGI TUTTO

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    Mancini, altra sconfitta: Arabia Saudita battuta anche dal Mali

    PORTIMAO (Portogallo) –  Dopo il pareggio per 2-2 al 10′ di recupero contro la Nigeria di Osimhen, l’Arabia Saudita di Roberto Mancini perde ancora in amichevole. Per l’ex ct della Nazionale italiana terzo ko nelle prime quattro partite della sua avventura sulla panchina araba. Questa volta la sconfitta arriva nel test disputato a Portimao, in Portogallo, con il Mali che si impone 3-1. Doumbia sblocca il risultato al 14′, al 42′ raddoppia Traore e si va all’intervallo sul 2-0. Nella ripresa, al 13′, accorcia Al Dawsari per i sauditi, ma al 71′ arriva il definitivo 3-1 per le Aquile africane siglato da Sinayoko. LEGGI TUTTO

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    Juve Next Gen show a Vercelli: tris di Mancini, 5-1 in Coppa Italia

    Esordio show della Juventus Next Gen in Coppa Italia di Serie C. I bianconeri dilagano 5-1 al Silvio Piola contro la Pro Vercelli e si qualificano per il secondo turno della competizione. Un torneo in cui la squadra di Brambilla si è messa in mostra anche lo scorso anno, arrivando fino alla finale, persa poi contro il Vicenza. Anche in questa stagione sono partiti con il piede giusto, trascinati da un super Mancini, autore di una tripletta. Grande prestazione del giovane attaccante, finito anche nel mirino di Allegri e convocato nell’ultima partita contro l’Atalanta.
    La Juve Next Gen “saluta” la Pro Vercelli
    Sembra un paradosso ma a partire meglio è la Pro Vercelli, che passa in vantaggio dopo appena nove minuti con Gheza. I bianconeri però reagiscono subito e trovano il pari al 18′ con Ntenda. Il match continua a vivere di tante fiammate e non c’è un momento di respiro. Prima della fine del primo tempo ci pensa Mancini a portare in vantaggio la Juve Next Gen. Pronti via con la ripresa e subito Nonge aumenta le distanze. I padroni di casa perdono fiducia e lasciano campo alle avanzate degli ospiti. Il poker bianconero porta ancora la firma di Mancini, che poi al 65′ chiude definitivamente i giochi con la tripletta personale. Una prestazione da incorniciare, così come quella di tutta la squadra, che ha rialzato subito la testa dopo la sconfitta contro la capolista Torres.  LEGGI TUTTO

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    Mancini, altra sconfitta: Arabia Saudita ko con la Corea del Sud

    NEWCASTLE (Inghilterra) – Roberto Mancini non riesce a riscattare l’esordio con ko sulla panchina dell’Arabia Saudita e viene sconfitto anche nel secondo impegno della sua nuova avventura, cadendo per 1-0 contro la Corea del Sud. Dopo il tris subito con il Costa Rica, la nazionale dell’ex ct azzurro è costretta ad arrendersi per la seconda volta al St James’S Park di Newcastle.
    Di Cho Gue-Sung, centravanti del club danese Midtjylland, la rete dell’1-0 che ha deciso l’amichevole. Parte con due sconfitte dunque l’esperienza in Arabia Saudita di Mancini che dovrà lavorare, seguendo la Saudi League piena di campioni stranieri, per ottenere una selezione pronta per i prossimi impegni tra qualificazione al prossimo Mondiale e Coppa d’Asia. LEGGI TUTTO

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    Bonucci smentisce l’Italia, saluta Mancini e va a pranzo con la Fiorentina

    Il giocatore della Juventus si è aperto su Instagram sia per ringraziare l’ex commissario tecnico ma anche per fare chiarezza su alcune voci che lo vedevano protagonista in alcune spinose dinamiche interne alla Nazionale come la possibilità di entrare nello staff azzurro.

    Bonucci, il saluto a Mancini ed il chiarimento

    “Grazie Roberto Mancini per gli splendidi anni trascorsi insieme e per le vittorie entrate nella storia del nostro calcio. Ad oggi stufo di essere coinvolto in dinamiche completamente estranee alla mia persona e totalmente destituite di ogni fondamento ci tengo a sottolineare quanto sia lontana da me l’idea di ricoprire ruoli mai nemmeno lontanamente proposti – aggiunge – In quanto giocatore della Juventus, e rispettando il mio contratto con puntualità e correttezza, vedo l’azzurro rimanere per me solo il colore di una maglia da indossare sul campo con orgoglio e riconoscenza”. LEGGI TUTTO

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    Mancini addio alla Nazionale, Chiesa e Zaniolo lo salutano su Instagram

    Giocatori con i quali Mancini ha vinto come nel caso di Federico Chiesa, tra i protagonisti della cavalcata trionfale che ha condotto l’Italia alla vittoria dell’Europeo nel 2021 in Inghilterra.
    Mancini dà l’addio alla Nazionale, il messaggio di Chiesa
    Federico Chiesa ha scritto: “Grazie Roberto Mancini per gli insegnamenti dentro e fuori dal campo e per la fiducia che mi hai dimostrato in questi anni. Un grande in bocca al lupo per il tuo futuro!” a corredo di una foto che lo ritrae in compagnia del ct che gli dà indicazioni poggiandogli una mano sulla spalla destra.

    Zaniolo, post per Mancini
    A fargli eco Nicolò Zaniolo, che Mancini ha lanciato in Nazionale senza esitare nonostante non fosse ancora un calciatore pienamente affermato: “Eternamente grato a te mister per quello che hai fatto per me, per la fiducia che mi hai dato quando ancora nessuno sapeva chi fossi! Ti auguro il meglio in tutto e per tutto! Grazie”. LEGGI TUTTO

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    Copa Sudamericana: esordio flop per il Tigre di Retegui

    MARCATORI: st 12′, 29′ Erison
    TIGRE (4-3-1-2): Marinelli; Blondel (44′ st Badaloni), Aguilera, Luciatti, Montoya (44′ st Garay); Castro (23′ st Armoa), Prediger (44′ st Cardozo), Molinas (44′ st Zabala); Menossi; Retegui, Colidio. A disp. Rojas, Baldi, Flores, Leizza, Medina, Ortega, Vera. All. Diego Martínez
    SAN PAOLO (3-4-3): Rafael; Franco, Arboleda, Lucas Beraldo; Nathan Mendes (39′ st Rafinha), Méndez (31′ st Luan), Rodrigo Nestor (31′ st Marcos Paulo), Michel Araujo; Welington Rato (35′ st Alisson), Erison (31′ st Luciano), David. A disp. Felipe Alves, Jandre, Caio Paulista, Juan, Pablo Maia, Patryck, Rai Ramos. All. Rogerio Ceni
    ARBITRO: Ostojich (Uruguay)
    NOTE: ammoniti Wellington Rato, Castro, Luciatti, Rodrigo Nestor, Rafinha, Armoa, Molinas, Lucas Beraldo. Angoli: 9-4 per il Tigre. Recupero tempo: pt 1′; st 5′
    VICTORIA – Dopo una vigilia di ansia e polemiche figlie anche del precedente del 2012, dopo un arrivo allo stadio totalmente turbolento, con una pioggia di pietre dei tifosi del Tigre che ha colpito, per errore, il bus dove viaggiava la propria squadra, è amaro il debutto amaro nel Gruppo D della Copa Sudamericana per l’azzurro Mateo Retegui: all’Estadio José Dellagiovanna di Victoria passa il San Paolo, che privo di Giuliano Galoppo, uno degli altri oriundi che è nel mirino di Roberto Mancini, vince 2-0 grazie alla doppietta dello scatenato ventitreenne Erison Danilo de Souza. Al Tigre resta un enorme amaro in bocca: il Matador ci ha provato di più e con maggior precisione rispetto al Tricolor paulista (12 tiri con 4 in porta per gli argentini contro i 4 totali, 3 in porta, dei brasiliani), ma la fortuna non è stata dalla parte di Retegui & C.
    Occasione enorme
    La chance da gol capitata sui piedi proprio del Chapita (26′ pt) è stata la macro occasione capitata ai padroni di casa per sbloccare il match, ma Rafael, portiere paulista, è stato abilissimo nel dire di no alla conclusione dell’azzurro lanciato a rete dall’ottimo movimento di Colidio. La ripresa è stata l’esatto opposto del primo tempo: il Tigre pare narcotizzato, il San Paolo invece è cinico e pronto a sfruttare ogni minima incertezza dei rossoblù. E così, dopo i miracoli di Marinelli su Wellington Rato e David sulla seconda giocata, al 12′ il San Paolo passa con Erison che sentenzia di sinistro dopo un contropiede perfetto. Il Tigre patisce il colpo, il San Paolo spinge con più convinzione sfruttando anche la vena dei due esterni di difesa, Araujo e Nathan Mendes, che hanno spesso e volentieri regalato la superiorità numerica in fase offensiva agli ospiti. Il raddoppio, al 29′, è la logica conseguenza del dominio del Tricolor paulista ed è la fotocopia dell’1-0, altro contropiede e altro acuto di Erison, che sfrutta il suo fisico. E’ il gol che chiude il match: a Retegui e al Tigre resta l’amaro in bocca. LEGGI TUTTO