consigliato per te

  • in

    Milan-Como si gioca a Perth: calcio e canguri, troppi canguri

    Mettiamo che a inizio febbraio il Milan di Allegri sia sorprendentemente primo, Inter e Napoli secondi a uno o due punti, Juve poco più indietro con la Roma o con chi volete voi. Il Como di Cesc, invece, a un passo dalla zona Europa League. Con merito.  

    Se film dev’essere, che il finale sia più horror che fantasy. La domenica seguente il Milan è impegnato a Pisa e il Como in casa con la Fiorentina. Per una ragione o per un’altra entrambi perdono. A quel punto si aprono le cateratte e la Lega calcio viene sommersa da offese di vario genere. Mi auguro che risparmino l’incolpevole Simonelli. Gli altri, da De Siervo a Butti, a Mauri, hanno le spalle larghe essendo abituati ad affrontare dissensi societari e popolari. Qualche vaffa raggiunge anche Giorgio Furlani che “ha operato attivamente per far giocare a Perth”. 

    Dicono che queste trasfertone promozionali servano a esportare il calcio nell’altro mondo. Sì, ma quale calcio? Quale genere di spettacolo poi? Non sarebbe più corretto ammettere che si va a quasi 14mila chilometri di distanza per una cifra tra gli 8 e i 9 milioni puliti, sacrificando l’aspetto sportivo? 

    Per amor di verità, devo dire che De Siervo l’ammissione l’ha pure fatta, rispondendo a Rabiot. Adrien aveva definito l’Operazione Kangaroo una follia o una cagata pazzesca. «Rispetti chi lo paga», ha chiosato l’ad. 

    Per cercare un minimo di consolazione, ho dato un’occhiata all’intervento di Ibrahimovic all’ex Eca, il regno dei sultani Nasser e Ceferin. Zlatan ha detto tutto e il contrario di tutto: in fondo mi ha ricordato la composizione degli equilibri societari del Milan. Ha prima esaltato la SuperChampions, i cui effetti sono lo svilimento della serie A e il prossimo dimezzamento dei diritti tv interni. Poi ha criticato i calendari delle nazionali, in particolare gli impegni dei tornei meno importanti, invitando a tutelare i calciatori. Ma ha anche spiegato che ai tifosi piacciono più le partite che gli allenamenti e che le rose di 25 gli sembrano sufficienti e insomma non ho capito dove volesse andare a parare.  

    Quando ha toccato il tema dei guadagni milionari di molti suoi ex colleghi, ha chiarito che la colpa è dei manager. Intendeva i presidenti di club o gli agenti? Io propendo da anni per i primi. Lui no, mi sa. 

    A tal proposito, ho un ricordo legato proprio a Ibra. Serata Eurochampion organizzata ventun anni fa a Udine dalla famiglia Pozzo. A tavola lui, appena arrivato in Italia, Raiola, Rafaela Pimenta, che a quel tempo era l’assistente di Mino, e il sottoscritto. A metà cena Raiola si rivolge a Zlatan: «Slatan (esse iniziale, nda) per guadagnare di più dovresti segnare più gol». Immediata la risposta dello svedese, accompagnata da un sorriso furbo: «Se segnassi di più non avrei bisogno di te». 

    Sempre ieri Ibra ha ricordato che la Juve lo strappò alla Roma: per i social senza attenzione al passato, un’autentica rivelazione, per chi c’era in quegli anni la scoperta dell’acqua calda. 

    PS. Pensierino del giorno di Carole Matthews: «Anche in quest’epoca in cui viaggiare è relativamente facile, dove il mondo è diventato un posto piccolo, un villaggio globale, l’Australia è ancora un “posto maledettamente lontano”».  LEGGI TUTTO

  • in

    Milan, il calendario di Pollicino

    C’è una spiegazione pubblica e una didascalica al nervosismo tradito da Allegri alla fine di Juve-Milan. Qualche minuto prima della chiusura del match ha intimato alla sua panchina: «Che nessuno fiati dopo!». Max, rispetto a tutti gli altri abitanti di casa Milan che guardano sempre all’oggi e non al dopodomani, ha sulla propria pelle l’esperienza necessaria per capire che i LEGGI TUTTO

  • in

    Juve-Milan, diretta: tutte le dichiarazioni, Pulisic grazia Tudor, retroscena Allegri

    22:39

    Triplice fischio: 0-0 e fischi allo Stadium

    93′ – Guida fischia tre volte, termina 0-0 Juve-Milan. I tifosi fischiano a fine partita.

    22:37

    Siamo nel recupero

    90′ – Concessi tre minuti di extra time.

    22:36

    OCCASIONE MILAN!

    90′ – Modric illumina per Leao che a tu per tu con Di Gregorio calcia male e si fa parare il tiro, poi sulla ribattuta il tiro di Loftus-Cheek viene intercettato da Kelly. Allegri si dispera.

    22:31

    Altro cambio nella Juve

    86′ – Kostic prende il posto di Rugani.

    22:20

    Calcia male Openda

    76′ – Il belga si libera bene, punta la porta, ma di contro-balzo tira male.

    22:19

    Ammonito Gatti

    75′ – Fallo tattico del difensore della Juve che viene ammonito.

    22:18

    SPRECA TUTTO LEAO!

    73′ – Pulisic mette un gran pallone in area, Leao stoppa e da due metri calcia fuori.

    22:14

    Triplo cambio Juve

    68′ – Tre sostituzioni per Tudor: fuori Yildiz, Conceicao e David, dentro Openda, Thuram e Vlahovic. La Juve passa al 3-5-2.

    22:13

    Leao ci prova da centrocampo

    67′ – Il portoghese prova a beffare Di Gregorio, fuori dei pali, e il suo tiro esce di poco.

    22:08

    Doppio cambio Milan

    63′ – Allegri fa due sostituzioni: Leao e Loftus-Cheek prendono il posto di Gimenez e Fofana.

    22:04

    Giallo per Bartesaghi

    59′ – L’esterno rossonero stende Conceicao e si prende il giallo.

    22:03

    Retroscena Allegri

    L’allenatore del Milan non ha guardato il rigore e dopo ha chiesto a Landucci: “L’ha parato? No ha tirato alto” – ha risposto il vice. Poi allora Max: “Ha tirato di piatto? Glielo avevo detto in allenamento che non doveva farlo”.

    21:59

    PULISIC SBAGLIA IL RIGORE!

    53′ – Pulisic si presenta sul dischetto ma lo calcia alle stelle.

    21:57

    RIGORE PER IL MILAN!

    52′ – Modric con una palla filtrante trova Gimenez, che cade in area dopo uno scivolne di Kelly, che non fa nulla per fare fallo.

    21:55

    Ammonito Locatelli

    49′ – Il centrocampista della Juve ferma una ripartenza di Modric e si prende il giallo.

    21:53

    MIRACOLO DI MAIGNAN SU GATTI!

    48′ – Dagli sviluppi di un corner la palla arriva a Gatti che da due passi calcia a botta sicura, ma Maignan con un miracolo salva il Milan.

    21:51

    Via con il secondo tempo

    46′ – La Juve muove il primo pallone della ripresa.

    21:50

    Rugani, le parole prima del secondo tempo

    “Juve-Milan è sempre molto tirata e si decide sempre con gli episodi, dovremo essere bravi a stare in partita e portarla dalla nostra parte con qualche episodio” – ha detto Rugani prima dell’inizio del secondo tempo

    21:34

    Fine primo tempo

    45’+1′ – Dopo un minuto di recupero, Guida fischia due volte: 0-0 e poche occasioni all’Allianz Stadium.

    21:32

    Ammonito Fofana

    44′ – Il centrocampista del Milan prova a calciare il pallone, ma prende Locatelli. Primo giallo del match.

    21:31

    Ci prova Gimenez

    43′ – Pavlovic porta palla e crossa bene per Gimenez, che prende bene il tempo alla difesa, ma la sua girata di testa è molto lontana dallo specchio.

    21:22

    DAVID CESTINA UNA GRANDE CHANCE!

    35′ – Locatelli con una palla illuminante manda sul fondo Kalulu, che di prima trova David in area, ma il canadese dopo lo stop e al momento del tiro, scivola.

    21:21

    GIMENEZ DRIBBLA TUTTI!

    32′ – L’attaccante del Milan si smarca bene, salta tra avversari e arriva in area, ma il suo tiro è debole e centrale.

    21:16

    OCCASIONE JUVE!

    29′ – Conceicao è imprendibile, salta un uomo e con un bel traversone trova McKennie, che gira bene sul secondo palo ma David non ci arriva. Poco reattivo il canadese.

    21:12

    Locatelli tenta la rovesciata

    22′ – La Juve spinge ancora sulla destra con Kalulu, che crossa bene e trova Locatelli, che prova a coordinarsi in semirovesciata. Conclusione coraggiosa, ma poco precisa.

    21:10

    Rischia Conceicao, spreca Pulisic

    21′ – L’ala portoghese prova un dribbling di troppo, Pulisic gli ruba il pallone e si invola verso la porta, ma dentro l’area poi perde l’equilibrio.

    21:07

    John Elkann in tribuna

    Il presidente di Exor, la holding che controlla la Juventus, è presente sugli spalti per assistere alla partita.

    20:59

    McKennie non riesce a calciare

    10′ – La Juve muove bene il pallone, con Kalulu che va sul fondo e di tacco libera McKennie, ma l’americano in area non è lesto e non riesce a calciare, grazie anche all’anticipo di Fofana.

    20:54

    Striscione per Allegri

    Non mancano i ringraziementi per l’ex allenatore della Juve all’Allienz Stadium, con uno striscione dedicato proprio ad Allegri e ai suoi trofei conquistati con la Vecchia Signora.

    20:49

    Via a Juventus-Milan!

    1′ – Fischio d’inizio da parte di Guida, inizia il big match.

    20:47

    Cori per un emozionato Allegri

    I tifosi hanno dedicato un olè ad Allegri che in panchina è stato pizzicato con gli occhi lucidi.

    20:46

    L’abbraccio tra Allegri e Yildiz

    Il numero dieci della Juve ha salutato il tecnico rossonero prima della sfida. Fu proprio Allegri a farlo esordire in Serie A.

    20:35

    Tudor prima di Juve-Milan

    Queste le parole dell’allenatore bianconero a Dazn: “David? Scelgo quello che è adatto alla partita, poi giocano tutti: anche quello che non entra. Continuità? Nessuna squadra al mondo può fare 90 minuti. Noi a Villarreal un grande secondo tempo, ma non un primo disastroso. Noi proviamo ad andare sempre forte, ma non è facile e anche noi abbiamo i nostri limiti. Rugani? Lui è un giocatore affidabile, che ha fatto partite importanti ed è giusto farlo giocare. E’ della Juventus, ha giocato poco e oggi gioca. Gabbia per Modric? Non c’è nessuna gabbia, si gioca di squadra. Che vinca il migliore”.

    20:13

    Le parole di McKennie

    “Cosa dirò ad Allegri? Mi viene da ridere sempre. Aspetto di vederlo in campo, sa come giocano tanti nostri giocatori. Sarà un po’ difficile ma anche noi sappiamo come giocano loro” – ha detto McKennie a Dazn.

    20:07

    Statistiche Juve-Milan

    Juventus e Milan hanno registrato un perfetto equilibrio nelle ultime otto partite di Serie A, con due vittorie ciascuna e quattro pareggi. In queste otto sfide sono stati segnati solo otto gol, quattro per ciascuna squadra, con una media di uno a partita.
    La Juventus ha mantenuto la porta inviolata per quattro volte consecutive contro il Milan in Serie A (2 vittorie e 2 pareggi), la sua striscia più lunga contro i rossoneri nella massima serie; l’ultimo gol subito contro di loro in campionato è stato segnato da Olivier Giroud al 40° minuto di una partita disputata nel maggio 2023.
    Il Milan ha vinto le ultime quattro partite di Serie A, la serie di vittorie consecutive più lunga del campionato; l’ultima volta che ha vinto cinque partite di fila è stato nell’aprile 2024 sotto la guida di Stefano Pioli.
    Il Milan è la squadra che ha subito il minor numero di tiri in questa stagione di Serie A (solo 45 in cinque partite) ma la Juventus ha subito solo 13 tiri in porta finora, più solo del Como (12) – i rossoneri ne hanno subiti 16.

    19:58

    Curva Juve, il messaggio per Allegri

    Questo il messaggio della Curva bianconera per Allegri: “L’avvicinamento a Juventus-Milan inizia ovviamente da Mister Allegri che torna a Torino da avversario. Ma diciamolo apertamente, avversario non sarà mai. È e sarà sempre uno di noi dall’altra parte della barricata. Perché Allegri ha diviso tanto per la sua idea di calcio non spettacolare ma tanto concreta. Ma certi numeri resteranno per sempre, 5 Scudetti, altrettante Coppe Italia, 2 Supercoppe e delle serate europee indimenticabili. Un grandissimo lavoratore che è arrivato sulle ceneri di Antonio Conte che riteneva la Juventus un club con 10€ nel portafogli che non si poteva permettere il Ristorante da 100€ ed invece ci ha condotto a Berlino. Gli hanno criticato il fatto di essersi appoggiato sul lavoro di Conte ed eccolo costruire una nuova squadra da urlo che ci ha portato ad un passo dal sogno a Cardiff.

    Non solo il primo ciclo di successi ma quella panchina bollente su cui nessuno voleva sedersi, una Società allo sbando, una Juventus in piena bufera che nonostante tutto, penalizzazioni, cambi di Società e Dirigenti assenti… Ha condotto la Juve ad alzare una Coppa Italia. Non solo tutto ciò ma soprattutto la classe con cui ha difeso la Juventus dagli attacchi provenienti dall’esterno compresi gli scempi arbitrali come in occasione della Finale di Coppa Italia con uno Show contro Rocchi. I critici diranno che ha guadagnato tanti soldi, giustamente perché è un professionista. E che professionista. L’immagine di copertina racchiude quanto ci ha amato Allegri, seduto sul Cartellone Pubblicitario a godersi per l’ultima volta il suo meraviglioso pubblico che festeggiava il trofeo vinto. Una Società INDEGNA ti ha negato l’opportunità di ricevere il doveroso abbraccio della famiglia Juventina. Ma quel giorno Mister sta per arrivare. Perché non ci avrai fatto divertire… MA QUANTO CI HAI FATTO GODERE MISTER!!! Bentornato a casa Massimiliano Allegri”.

    19:49

    Milan, la formazione ufficiale

    Questo l’unidici titolare scelto da Allegri:

    Milan (3-5-2-): Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlovic; Saelemaekers, Fofana, Modric, Rabiot, Bartesaghi; Pulisic, Gimenez. Allenatore: Allegri. 

    19:44

    Juve, la formazione ufficiale

    L’allenatore della Juve ha risolto il ballottaggio in difesa e ha deciso di sostituire Bremer con un esordio in Serie A. Risolto anche il ballottaggio in attacco tra David e Vlahovic, scelto il compagno di Locatelli in mediana. QUI LA FORMAZIONE UFFICIALE.

    19:40

    Tudor, la battuta su Modric e quelle partite al Mondiale

    In conferenza stampa l’allenatore della Juve ha elogiato il centrocampista del Milan e poi con una battuta ha fatto scoppiare tutti a ridere. I due insieme con la Croazia hanno rappresentato generazioni diverse, ma hanno vissuto anche dei momenti insieme.

    19:34

    Il bilancio tra Tudor e Allegri

    Pochi allenatori possono vantare una statistica a favore contro Allegri, Tudor è uno di questi. Il tecnico della Juve è un avversario difficile per Max e quando si incontrano spesso quello che esce con il sorriso è il croato. E i tifosi bianconeri sperano che lo stesso epilogo possa verificarsi al termine della sfida contro i rossoneri. QUI TUTTI I PRECEDENTI.

    19:22

    Allegri show verso Juve-Milan

    “Non ho mai vinto allo Stadium, questa cosa è divertente”. Nel giorno di Juventus-Milan il tecnico dei rossoneri, Massimiliano Allegri, ha presentato la sfida a Dazn da avversario. “Speriamo possa esser la prima volta, sarà comunque una bella partita”. L’allenatore, ex bianconero, ha parlato del campo, delle emozioni e di tutto quello che ruota attorno a questa grande partita. 

    19:12

    Tudor carica la Juve

    Manca sempre meno al fischio d’inizio tra Juve e Milan. Una sfida che sa di storia, ma una storia nella storia è sicuramente rappresentata dal ritorno di Massimiliano Allegri a Torino, da avversario. Eppure per il tecnico bianconero Igor Tudor non c’è spazio per i sentimentalismi, l’obiettivo è “fare una partita di livello”. D’altronde lui se ne intende di sfide con i rossoneri, visti i tanti match vissuti da giocatore. E a Dazn ha caricato l’ambiente in vista del big match.

    19:05

    Juve, la probabile formazione

    Alcune scelte di Tudor verso la sfida coi rossoneri sembrano certe, il nodo più difficile da sciogliere resta quello della difesa. Con Bremer out, il tecnico potrebbe optare… per un esordio da titolare nel reparto arretrato. Davanti, invece, pronto a tornare Conceicao dal 1′ dopo l’iniziale panchina in Champions League.

    19:00

    Tudor senza Bremer: c’è Pedro Felipe

    Juve, contro il Milan senza il totem difensivo: Bremer, dopo il fastidio accusato con l’Atalanta, ha saltato la gara di Champions col Villarreal e salterà anche quella coi rossoneri. Il brasiliano non è stato neanche convocato da Tudor, col tecnico che ha invece chiamato il giovane centrale della Next Gen Pedro Felipe (QUI I DETTAGLI).

    Allianz Stadium – Torino LEGGI TUTTO

  • in

    Allegri e il retroscena sul discorso di Dan Peterson alla squadra: “Una cosa di lui mi ha fatto impazzire…”

    “È stato un momento bellissimo”. Così Massimiliano Allegri in conferenza stampa sull’incontro a Milanello con Dan Peterson nel corso della marcia di avvicinamento a Juve-Milan, gara valida per la sesta giornata di Serie A, in programma domani, domenica 5 ottobre, alle 20:45 all’Allianz Stadium di Torino. LEGGI TUTTO

  • in

    Rabiot, e s’intende di ippica

    Niente di sconvolgente, sia chiaro – i due erano a tavola alla Continassa, peraltro discretamente interessati a un risotto ai funghi – tuttavia gradevole: Rabiot non è tipo che si concede facilmente.  

    Dopo la metà dei ventisei minuti totali, tanto durò la chiacchierata, Rabiot aveva sviluppato prevalentemente un tema: la mentalità vincente di Allegri. «Mi piace avere un allenatore così» le parole del francese. «Max è uno che ti ripete sempre che anche l’allenamento è importante per crescere… Proprio con lui sono cresciuto, lui mi ha dato la continuità». 

    Allegri ha un’evidente predilezione per Rabiot: lo volle anche sei anni fa alla Juve «perché ha il livello ed è solido». 

    Lo volle, dicevo, ma quando nel 2019 Adrien arrivò effettivamente a Torino, Max non c’era già più. Trombato. «Fu Allegri a incontrarmi pochi mesi prima e mi convinse», è sempre Rabiot che parla, «solo che alla fine di quella stagione lui lasciò la Juve e io mi ritrovai con un altro allenatore». Maurizio Sarri «che all’inizio non mi faceva giocare, perciò mi chiedevo perché mi avessero voluto tanto per poi mettermi in panchina…». 

    E veniamo a Juve-Milan. Un anno dopo, un anno di Marsiglia e De Zerbi dopo, Rabiot sembra ulteriormente cresciuto, così almeno sostengono i collaboratori del tecnico: ha più personalità e un controllo superiore della partita. Proprio la solidità del francese e la statura tecnico-tattica di Modric sono i principali elementi di diversità di questo Milan rispetto al precedente che vedeva in Theo e Leao, due atipici, i leader tecnici, di soluzioni, del gruppo, certamente non quelli dello spogliatoio. 

    Rabiot è – con Modric – il giocatore al quale Allegri concede più libertà d’espressione, secondo il dettato tanto caro a Dan Peterson, che ai suoi ripeteva spesso: «Non fate quello che scrivo, fate quello che vedete». 

    Ma poi, per dirla tutta, uno che gli juventini chiamavano Cavallo Pazzo, come fa a non intendersi di ippica?  

    Questa la spiego la prossima volta ai non juventini e ai disinformati sul corto muso.  LEGGI TUTTO

  • in

    Ue durissima, no a Milan-Como a Perth e Villarreal-Barcellona a Miami

    “Le partite europee si giocano in Europa. Portarle altrove, significa tradire i tifosi e i loro sentimenti. Una sola gara di campionato fuori dal continente è già una di troppo e non è una questione di numeri, ma di principio”. Casomai la Lega di Serie A e la Liga spagnola avessero dubbi sulla posizione dell’Unione Europea circa l’assurdo progetto di esportare Milan-Como a Perth e Villareal-Bar LEGGI TUTTO

  • in

    San Siro venduto nella notte: le prossime tappe per il nuovo stadio di Milano

    Ci sono volute oltre undici ore di seduta, ma questa notte il Consiglio comunale di Milano ha approvato la delibera per la vendita di San Siro a Milan e Inter. Poco prima delle 4, ecco il via libera che costituisce un passaggio fondamentale per dotare la città di un nuovo impianto, che promette di essere all’avanguardia e che comprende la riqualificazione dell’intera area. Un passaggio di proprietà da 197 milioni di euro che a LEGGI TUTTO