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    Milan-Como a Perth: se il Ministro dello sport fa il cerchiobottista

    Dal vocabolario della Treccani: “Cerchiobottismo. Nel linguaggio del giornalismo politico, tendenza a non prendere mai una posizione netta, a mantenersi in precario equilibrio, senza compiere una scelta precisa, prendendo il partito ora dall’una ora dall’altra parte”. Dite voi se il termine non s’attagli al Ministro per lo Sport e per i Giovani, Andrea Abodi, a proposito di Milan-Como da giocare in Perth, a 14 mila km da Mil LEGGI TUTTO

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    Atalanta, Lookman è tornato. Milan, Leao e Gimenez sono spariti

    L’uomo della notte di Bergamo è Ademola Lookman: segnando un gran gol al Milan, il primo dopo 168 giorni e risultando il migliore in campo, il Pallone d’oro africano ha dato definitivamente un calcio all’estate tormentata e tormentosa che ha vissuto. Gli scroscianti applausi dei suoi tifosi hanno sottolineato il grande ritorno dell’Eroe di Dublino, calorosamente elogiato da Juric dopo la partita. Lookman è di nuo LEGGI TUTTO

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    Milan, ricordi arbitrali

    Chi si lamenta per qualche fischio ostile in Milan-Pisa (ma si tratta di tifoserie, neanche una parola sull’argomento da parte di Allegri e i suoi) ha dimenticato una serie illuminante di precedenti in materia. Perché da quando è calcio italiano, abbiamo spesso assistito a una sequenza così articolata. C’è un episodio di una partita (esempio: il rigore finale di Milan-Fiorentina che ha divis LEGGI TUTTO

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    Milan, le assenze che pesano

    Non è per valorizzare una tesi molto discussa proprio in questi giorni ma sulla cifra tecnica complessiva del Milan non si può soprassedere. E non basta il vantaggio di giocare una sola partita a settimana per considerarla al pari delle armate calcistiche del campionato. Specie poi se i numeri voluti anche da Allegri (19 giocatori di movimento) per evitare di avere facce scure nello spogliatoio sono così ridotti e basta avere 4-5 LEGGI TUTTO

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    Pioli torna a San Siro: chi sono gli 8 del Milan che lo ringraziano

    MILANO – “Caro mister, grazie”. Magari non tutti glielo diranno esplicitamente, oppure lo hanno già fatto il 2 gennaio scorso, quando in uno degli allenamenti svolti al centro sportivo dell’Al Shabab di Riad prima di giocare le gare della Supercoppa italiana, Stefano Pioli, in quel momento allenatore dell’Al-Nassr, fece visita al Milan per salutare i suoi vecchi giocatori e augurargli buona fortuna. Domenica sera a San Siro ci sarà un atteso rendez-vous. Pioli, il tecnico dell’ultimo scudetto a queste latitudini – stagione ’21-22 -, tornerà a San Siro. L’ultima volta, il 25 maggio 2024, fu salutato con gli onori del caso. Quella sera dissero addio ai colori rossoneri anche due totem del sopracitato scudetto, Kjaer e soprattutto Giroud, ma le lacrime più copiose furono quelle di Pioli.

    E di molti tifosi che domenica lo accoglieranno come si deve. In fondo, a prescindere da un’ultima annata in chiaroscuro, chiusa comunque col secondo posto in campionato – altroché l’ottavo dell’accoppiata Fonseca-Conceição -, Pioli ha vissuto cinque annate più che positive al Milan, riportando il Diavolo non solo in cima alla classifica di Serie A, ma pure in Champions dopo sette stagioni di assenza. In rossonero l’allenatore di Parma ha raccolto 240 panchine, sesto di tutti i tempi dietro i miti Rocco, Ancelotti, Viani, Capello e Liedholm. Allegri per agguantarlo e superarlo avrà bisogno dell’annata ’26-27, visto che attualmente si trova al nono posto con 186 presenze. A proposito, Pioli proprio a San Siro taglierà il traguardo delle 500 gare da allenatore in Serie A. 

    Quando Pioli lanciò Leao 

    Un grosso grazie glielo deve il club, non solo per aver saputo rialzare la squadra nella stagione ’19-20, quando subentrò a Giampaolo – ma allora fu scelto da Maldini e Boban -, e per aver gestito alla grande il periodo del Covid, quando costruì lo spirito di gruppo che accompagnò poi la squadra nelle annate successive. Se il Milan è tornato a essere il Milan, grandi meriti sono suoi. Scaroni, Furlani, Moncada: sono ancora tutti al Milan e un grazie a Pioli lo devono. Anche Ibrahimovic, volendo, ma conoscendo lo svedese sarà lui a chiedere a Pioli di ringraziarlo. Tanti grazie però Pioli li riceverà anche dai “suoi” ragazzi. Ne sono rimasti otto. Uno, su tutti: Rafa Leao, che con l’attuale allenatore della Fiorentina è diventato proprio… Rafa Leao.

    Da giovane prima punta di grande potenzialità, il portoghese è evoluto in un attaccante completo, un ala che quando vuole sa essere devastante. Un rapporto da padre a figlio, forte sul campo – con strigliate quotidiane da parte di Pioli negli allenamenti per pretendere dal ragazzo attenzione e giusto atteggiamento -, ma anche fuori, con Leao che si è speso confidato chiedendo consigli in periodi complicati, come in occasione del rinnovo di contratto del 2023 o quando aveva scoperto che sarebbe diventato papà.

    Pioli e il rapporto con Maignan

    Con Pioli ha avuto un rapporto franco anche Maignan, che nell’annata ’21-22, la prima a Milano, ebbe il suo rendimento più alto in carriera, contribuendo alla vittoria dello scudetto. Prestazioni che permisero a “Magic Mike” di raccogliere nel 2023 l’eredità di Lloris come numero uno titolare della Francia. Pioli e Maignan hanno avuto tante discussioni nello spogliatoio, anche per la gestione degli allenamenti del portiere, ma si sono sempre rispettati.

    E un grazie a Pioli lo devono anche Tomori, Loftus-Cheek e Pulisic, che in rossonero hanno trovato una nuova vita calcistica dopo essere stati accantonati al Chelsea. Saelemaekers con lui è cresciuto, trovando un’identità tattica più precisa – da terzino all’Anderlecht, a esterno tutto fare -; mentre Gabbia, dopo anni di apprendistato, al rientro dal prestito al Villarreal nel gennaio 2024 è diventato un titolare del Milan, conquistando anche la Nazionale. E infine Bartesaghi il 23 settembre 2023 ha esordito in prima squadra contro il Verona. LEGGI TUTTO

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    Milan-Como a Perth? Se Rabiot e i colleghi non giocassero la Lega non esisterebbe

    Calpestano i diritti dei tifosi che credono di tacitare con un voucher da spendere non si sa quando, non si sa come e non hanno manco il coraggio di dire le cose come stanno. Cioè che l’8 febbraio prossimo, Milan-Como si giocherà a Perth, capitale dell’Australia Occidentale, a 14 mila km da Milano, non per soldi, ma per denaro. Dicono 12 milioni di euro. Dicono. Di cui 3 milioni se ne andranno nelle spese di viaggio e soggiorno delle com LEGGI TUTTO

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    Juve-Milan, diretta: tutte le dichiarazioni, Pulisic grazia Tudor, retroscena Allegri

    22:39

    Triplice fischio: 0-0 e fischi allo Stadium

    93′ – Guida fischia tre volte, termina 0-0 Juve-Milan. I tifosi fischiano a fine partita.

    22:37

    Siamo nel recupero

    90′ – Concessi tre minuti di extra time.

    22:36

    OCCASIONE MILAN!

    90′ – Modric illumina per Leao che a tu per tu con Di Gregorio calcia male e si fa parare il tiro, poi sulla ribattuta il tiro di Loftus-Cheek viene intercettato da Kelly. Allegri si dispera.

    22:31

    Altro cambio nella Juve

    86′ – Kostic prende il posto di Rugani.

    22:20

    Calcia male Openda

    76′ – Il belga si libera bene, punta la porta, ma di contro-balzo tira male.

    22:19

    Ammonito Gatti

    75′ – Fallo tattico del difensore della Juve che viene ammonito.

    22:18

    SPRECA TUTTO LEAO!

    73′ – Pulisic mette un gran pallone in area, Leao stoppa e da due metri calcia fuori.

    22:14

    Triplo cambio Juve

    68′ – Tre sostituzioni per Tudor: fuori Yildiz, Conceicao e David, dentro Openda, Thuram e Vlahovic. La Juve passa al 3-5-2.

    22:13

    Leao ci prova da centrocampo

    67′ – Il portoghese prova a beffare Di Gregorio, fuori dei pali, e il suo tiro esce di poco.

    22:08

    Doppio cambio Milan

    63′ – Allegri fa due sostituzioni: Leao e Loftus-Cheek prendono il posto di Gimenez e Fofana.

    22:04

    Giallo per Bartesaghi

    59′ – L’esterno rossonero stende Conceicao e si prende il giallo.

    22:03

    Retroscena Allegri

    L’allenatore del Milan non ha guardato il rigore e dopo ha chiesto a Landucci: “L’ha parato? No ha tirato alto” – ha risposto il vice. Poi allora Max: “Ha tirato di piatto? Glielo avevo detto in allenamento che non doveva farlo”.

    21:59

    PULISIC SBAGLIA IL RIGORE!

    53′ – Pulisic si presenta sul dischetto ma lo calcia alle stelle.

    21:57

    RIGORE PER IL MILAN!

    52′ – Modric con una palla filtrante trova Gimenez, che cade in area dopo uno scivolne di Kelly, che non fa nulla per fare fallo.

    21:55

    Ammonito Locatelli

    49′ – Il centrocampista della Juve ferma una ripartenza di Modric e si prende il giallo.

    21:53

    MIRACOLO DI MAIGNAN SU GATTI!

    48′ – Dagli sviluppi di un corner la palla arriva a Gatti che da due passi calcia a botta sicura, ma Maignan con un miracolo salva il Milan.

    21:51

    Via con il secondo tempo

    46′ – La Juve muove il primo pallone della ripresa.

    21:50

    Rugani, le parole prima del secondo tempo

    “Juve-Milan è sempre molto tirata e si decide sempre con gli episodi, dovremo essere bravi a stare in partita e portarla dalla nostra parte con qualche episodio” – ha detto Rugani prima dell’inizio del secondo tempo

    21:34

    Fine primo tempo

    45’+1′ – Dopo un minuto di recupero, Guida fischia due volte: 0-0 e poche occasioni all’Allianz Stadium.

    21:32

    Ammonito Fofana

    44′ – Il centrocampista del Milan prova a calciare il pallone, ma prende Locatelli. Primo giallo del match.

    21:31

    Ci prova Gimenez

    43′ – Pavlovic porta palla e crossa bene per Gimenez, che prende bene il tempo alla difesa, ma la sua girata di testa è molto lontana dallo specchio.

    21:22

    DAVID CESTINA UNA GRANDE CHANCE!

    35′ – Locatelli con una palla illuminante manda sul fondo Kalulu, che di prima trova David in area, ma il canadese dopo lo stop e al momento del tiro, scivola.

    21:21

    GIMENEZ DRIBBLA TUTTI!

    32′ – L’attaccante del Milan si smarca bene, salta tra avversari e arriva in area, ma il suo tiro è debole e centrale.

    21:16

    OCCASIONE JUVE!

    29′ – Conceicao è imprendibile, salta un uomo e con un bel traversone trova McKennie, che gira bene sul secondo palo ma David non ci arriva. Poco reattivo il canadese.

    21:12

    Locatelli tenta la rovesciata

    22′ – La Juve spinge ancora sulla destra con Kalulu, che crossa bene e trova Locatelli, che prova a coordinarsi in semirovesciata. Conclusione coraggiosa, ma poco precisa.

    21:10

    Rischia Conceicao, spreca Pulisic

    21′ – L’ala portoghese prova un dribbling di troppo, Pulisic gli ruba il pallone e si invola verso la porta, ma dentro l’area poi perde l’equilibrio.

    21:07

    John Elkann in tribuna

    Il presidente di Exor, la holding che controlla la Juventus, è presente sugli spalti per assistere alla partita.

    20:59

    McKennie non riesce a calciare

    10′ – La Juve muove bene il pallone, con Kalulu che va sul fondo e di tacco libera McKennie, ma l’americano in area non è lesto e non riesce a calciare, grazie anche all’anticipo di Fofana.

    20:54

    Striscione per Allegri

    Non mancano i ringraziementi per l’ex allenatore della Juve all’Allienz Stadium, con uno striscione dedicato proprio ad Allegri e ai suoi trofei conquistati con la Vecchia Signora.

    20:49

    Via a Juventus-Milan!

    1′ – Fischio d’inizio da parte di Guida, inizia il big match.

    20:47

    Cori per un emozionato Allegri

    I tifosi hanno dedicato un olè ad Allegri che in panchina è stato pizzicato con gli occhi lucidi.

    20:46

    L’abbraccio tra Allegri e Yildiz

    Il numero dieci della Juve ha salutato il tecnico rossonero prima della sfida. Fu proprio Allegri a farlo esordire in Serie A.

    20:35

    Tudor prima di Juve-Milan

    Queste le parole dell’allenatore bianconero a Dazn: “David? Scelgo quello che è adatto alla partita, poi giocano tutti: anche quello che non entra. Continuità? Nessuna squadra al mondo può fare 90 minuti. Noi a Villarreal un grande secondo tempo, ma non un primo disastroso. Noi proviamo ad andare sempre forte, ma non è facile e anche noi abbiamo i nostri limiti. Rugani? Lui è un giocatore affidabile, che ha fatto partite importanti ed è giusto farlo giocare. E’ della Juventus, ha giocato poco e oggi gioca. Gabbia per Modric? Non c’è nessuna gabbia, si gioca di squadra. Che vinca il migliore”.

    20:13

    Le parole di McKennie

    “Cosa dirò ad Allegri? Mi viene da ridere sempre. Aspetto di vederlo in campo, sa come giocano tanti nostri giocatori. Sarà un po’ difficile ma anche noi sappiamo come giocano loro” – ha detto McKennie a Dazn.

    20:07

    Statistiche Juve-Milan

    Juventus e Milan hanno registrato un perfetto equilibrio nelle ultime otto partite di Serie A, con due vittorie ciascuna e quattro pareggi. In queste otto sfide sono stati segnati solo otto gol, quattro per ciascuna squadra, con una media di uno a partita.
    La Juventus ha mantenuto la porta inviolata per quattro volte consecutive contro il Milan in Serie A (2 vittorie e 2 pareggi), la sua striscia più lunga contro i rossoneri nella massima serie; l’ultimo gol subito contro di loro in campionato è stato segnato da Olivier Giroud al 40° minuto di una partita disputata nel maggio 2023.
    Il Milan ha vinto le ultime quattro partite di Serie A, la serie di vittorie consecutive più lunga del campionato; l’ultima volta che ha vinto cinque partite di fila è stato nell’aprile 2024 sotto la guida di Stefano Pioli.
    Il Milan è la squadra che ha subito il minor numero di tiri in questa stagione di Serie A (solo 45 in cinque partite) ma la Juventus ha subito solo 13 tiri in porta finora, più solo del Como (12) – i rossoneri ne hanno subiti 16.

    19:58

    Curva Juve, il messaggio per Allegri

    Questo il messaggio della Curva bianconera per Allegri: “L’avvicinamento a Juventus-Milan inizia ovviamente da Mister Allegri che torna a Torino da avversario. Ma diciamolo apertamente, avversario non sarà mai. È e sarà sempre uno di noi dall’altra parte della barricata. Perché Allegri ha diviso tanto per la sua idea di calcio non spettacolare ma tanto concreta. Ma certi numeri resteranno per sempre, 5 Scudetti, altrettante Coppe Italia, 2 Supercoppe e delle serate europee indimenticabili. Un grandissimo lavoratore che è arrivato sulle ceneri di Antonio Conte che riteneva la Juventus un club con 10€ nel portafogli che non si poteva permettere il Ristorante da 100€ ed invece ci ha condotto a Berlino. Gli hanno criticato il fatto di essersi appoggiato sul lavoro di Conte ed eccolo costruire una nuova squadra da urlo che ci ha portato ad un passo dal sogno a Cardiff.

    Non solo il primo ciclo di successi ma quella panchina bollente su cui nessuno voleva sedersi, una Società allo sbando, una Juventus in piena bufera che nonostante tutto, penalizzazioni, cambi di Società e Dirigenti assenti… Ha condotto la Juve ad alzare una Coppa Italia. Non solo tutto ciò ma soprattutto la classe con cui ha difeso la Juventus dagli attacchi provenienti dall’esterno compresi gli scempi arbitrali come in occasione della Finale di Coppa Italia con uno Show contro Rocchi. I critici diranno che ha guadagnato tanti soldi, giustamente perché è un professionista. E che professionista. L’immagine di copertina racchiude quanto ci ha amato Allegri, seduto sul Cartellone Pubblicitario a godersi per l’ultima volta il suo meraviglioso pubblico che festeggiava il trofeo vinto. Una Società INDEGNA ti ha negato l’opportunità di ricevere il doveroso abbraccio della famiglia Juventina. Ma quel giorno Mister sta per arrivare. Perché non ci avrai fatto divertire… MA QUANTO CI HAI FATTO GODERE MISTER!!! Bentornato a casa Massimiliano Allegri”.

    19:49

    Milan, la formazione ufficiale

    Questo l’unidici titolare scelto da Allegri:

    Milan (3-5-2-): Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlovic; Saelemaekers, Fofana, Modric, Rabiot, Bartesaghi; Pulisic, Gimenez. Allenatore: Allegri. 

    19:44

    Juve, la formazione ufficiale

    L’allenatore della Juve ha risolto il ballottaggio in difesa e ha deciso di sostituire Bremer con un esordio in Serie A. Risolto anche il ballottaggio in attacco tra David e Vlahovic, scelto il compagno di Locatelli in mediana. QUI LA FORMAZIONE UFFICIALE.

    19:40

    Tudor, la battuta su Modric e quelle partite al Mondiale

    In conferenza stampa l’allenatore della Juve ha elogiato il centrocampista del Milan e poi con una battuta ha fatto scoppiare tutti a ridere. I due insieme con la Croazia hanno rappresentato generazioni diverse, ma hanno vissuto anche dei momenti insieme.

    19:34

    Il bilancio tra Tudor e Allegri

    Pochi allenatori possono vantare una statistica a favore contro Allegri, Tudor è uno di questi. Il tecnico della Juve è un avversario difficile per Max e quando si incontrano spesso quello che esce con il sorriso è il croato. E i tifosi bianconeri sperano che lo stesso epilogo possa verificarsi al termine della sfida contro i rossoneri. QUI TUTTI I PRECEDENTI.

    19:22

    Allegri show verso Juve-Milan

    “Non ho mai vinto allo Stadium, questa cosa è divertente”. Nel giorno di Juventus-Milan il tecnico dei rossoneri, Massimiliano Allegri, ha presentato la sfida a Dazn da avversario. “Speriamo possa esser la prima volta, sarà comunque una bella partita”. L’allenatore, ex bianconero, ha parlato del campo, delle emozioni e di tutto quello che ruota attorno a questa grande partita. 

    19:12

    Tudor carica la Juve

    Manca sempre meno al fischio d’inizio tra Juve e Milan. Una sfida che sa di storia, ma una storia nella storia è sicuramente rappresentata dal ritorno di Massimiliano Allegri a Torino, da avversario. Eppure per il tecnico bianconero Igor Tudor non c’è spazio per i sentimentalismi, l’obiettivo è “fare una partita di livello”. D’altronde lui se ne intende di sfide con i rossoneri, visti i tanti match vissuti da giocatore. E a Dazn ha caricato l’ambiente in vista del big match.

    19:05

    Juve, la probabile formazione

    Alcune scelte di Tudor verso la sfida coi rossoneri sembrano certe, il nodo più difficile da sciogliere resta quello della difesa. Con Bremer out, il tecnico potrebbe optare… per un esordio da titolare nel reparto arretrato. Davanti, invece, pronto a tornare Conceicao dal 1′ dopo l’iniziale panchina in Champions League.

    19:00

    Tudor senza Bremer: c’è Pedro Felipe

    Juve, contro il Milan senza il totem difensivo: Bremer, dopo il fastidio accusato con l’Atalanta, ha saltato la gara di Champions col Villarreal e salterà anche quella coi rossoneri. Il brasiliano non è stato neanche convocato da Tudor, col tecnico che ha invece chiamato il giovane centrale della Next Gen Pedro Felipe (QUI I DETTAGLI).

    Allianz Stadium – Torino LEGGI TUTTO

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    “Camarda cavallo di razza destinato a vincere”: Corvino non ha dubbi

    Corvino esalta Camarda: “Un cavallo di razza”

    A Lecce sognano che possa esplodere definitivamente. Pantaleo Corvino, dirigente con oltre cinquant’anni di esperienza e migliaia di partite vissute da responsabile tecnico, non ha dubbi: “Credo che sia uno destinato a vincere, perché sembra un cavallo di razza. È italiano, e gli italiani bravi ci sono, anche se non quanti ne servirebbero in un campionato come la Serie A”. 

    Un attaccante completo, non solo d’area

    Corvino descrive Camarda come un giocatore moderno e versatile: “Francesco è un attaccante completo: pur essendo strutturato, cosa che fa pensare a un centravanti d’area di rigore, la sua mobilità e lo strappo gli permettono anche di partire da lontano. Ha senso del gol, colpisce bene di testa e ha i tempi giusti”.

    Lecce, Milan e il futuro di Camarda

    Il trasferimento al Lecce è stato costruito su una formula che prevede riscatto e controriscatto. Una strategia che soddisfa tutte le parti in causa, come sottolinea Corvino: “Se Francesco farà bene saremo tutti premiati. Il Lecce, che ha creduto fortemente in lui; il Milan, che ha mandato a valorizzare un suo patrimonio; e il ragazzo, che si misura in un campionato importante”. Un’operazione che dimostra ancora una volta l’abilità dei giallorossi nel puntare su giovani talenti, una strada già percorsa con successo in passato.

    Dalla scoperta di Bojinov al record di Camarda

    Il dirigente salentino ha ricordato con orgoglio un episodio del passato: “Mi sento orgoglioso perché Camarda ha battuto il record di un altro giovane che ho scoperto io, Bojinov, che debuttò e segnò sempre contro il Bologna. Quando vedi un ragazzo di 17 anni che fa gol in Serie A, provi tanta soddisfazione”. Un parallelismo che non è casuale: Corvino, in carriera, ha lanciato nomi di primo piano come Vlahovic, Ljajic, Cuadrado e tanti altri.

    Il pensiero su Vlahovic: “Un grande attaccante”

    Durante l’intervento radiofonico, Corvino ha voluto anche difendere Dusan Vlahovic: “L’ho sempre ritenuto un grandissimo attaccante. Chi lo prende o chi lo tiene fa un grande affare. Lo considero uno dei migliori al mondo, anche nei momenti in cui ha attraversato una gogna mediatica fuori luogo. Lo giudico dai suoi numeri, avuti pure in una Juventus in ricostruzione”. Parole che testimoniano ancora una volta la capacità del dirigente di andare oltre le mode mediatiche e giudicare i calciatori sulla base di numeri e rendimento.

    Corvino e il Lecce: “Un simbolo del Salento”

    Infine, il responsabile tecnico ha parlato del progetto Lecce: “Con gli utili delle campagne acquisti siamo riusciti a fare un centro sportivo tutto nostro. Il Salento si identifica nella squadra, che è un patrimonio sociale e un simbolo del territorio. Sulle nostre spalle ricade questa responsabilità”. Il Lecce continua così a essere laboratorio di giovani e idee, con Camarda pronto a scrivere il suo futuro e Corvino a vigilare da maestro.

    Prossimi step

    Il gol contro il Bologna è stato solo l’inizio: Francesco Camarda ha già catturato l’attenzione di tifosi e addetti ai lavori. Corvino lo ha definito “un cavallo di razza” e la Serie A ora si prepara a osservare con curiosità e aspettativa le prossime mosse del baby bomber. Prossimo appuntamento? Il Lecce e Camarda saranno attesi alla conferma già dal prossimo turno di campionato. LEGGI TUTTO