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    Il Genoa di Gilardino cerca l'allungo

    TORINO – Dopo gli anticipi di ieri (Frosinone-Parma 3-4, Pisa-Perugia 2-1) la 26ª giornata di Serie B prosegue oggi con 7 gare. Tutte le partite alle 14, tranne Genoa-Spal, in programma alle 16.15. I rossoblù di Gilardino dunque, secondi e in zona A diretta, scenderanno in campo sapendo già i risultati delle dirette inseguitrici, con la speranza di incrementare il vantaggio (+3 su Bari e Sudtirol, +4 sulla Reggina). Nel Genoa, smaltita una squalifica di tre giornate ereditata dal Venezia, esordirà sulla fascia sinistra l’esterno Ridgeciano Haps, 29 anni, nato in Olanda ma di nazionalità surinamese, con lui torna dalla squalifica anche il terzino destro Hefti. La Spal invece, giunge a Marassi in una situazione critica: oggi la squadra sarebbe retrocessa, in panchina Oddo, terzo tecnico stagionale dei ferraresi dopo Venturato e De Rossi, cerca il primo successo dopo l’1-1 dell’esordio interno col Como. Il Bari fa visita al Brescia: i pugliesi di Mignani sono una delle squadre più temibili in trasferta, giocano contro i lombardi ancora a zero punti nel 2023 dove in panchina debutta Gastaldello, già contestato dalla piazza assieme a Cellino, invitato dalla tifoseria a farsi da parte ma è difficile vendere un club che rischia seriamente di retrocedere (oggi il Brescia è penultimo, a un punto dalla zona playout). Fra le sfide più interessanti, Sudtirol-Palermo: gli altoatesini di Bisoli vengono da due pari di fila ma nel 2023 sono imbattuti e hanno messo insieme 14 punti; i siciliani, reduci dal pari interno col Frosinone, in caso di vittoria si porterebbero a -2 dal Sudtirol, con la prospettiva di rientrare in gioco pure per la A diretta. Attenzione anche a Reggina-Modena, scontro da playoff. I calabresi vivono un 2023 delicato, in cui hanno perso 5 gare su 6, le ultime 4 di fila e tiene banco anche la possibile penalizzazione della società per la questione dei pagamenti Irpef; il Modena invece, 7 punti nelle ultime tre uscite, cerca quel colpo che lo farebbe entrare a tutti gli effetti in lizza per la zona playoff, traguardo per cui sono state costruite ben altre squadre, ma intanto la squadra di Tesser è lì… D’interesse anche Venezia-Cagliari: i sardi inseguono la prima vittoria esterna sotto la guida di Ranieri che finora fuori casa ha raccolto 2 pari e 1 ko, ma attenzione ai lagunari di Vanoli che nelle ultime 4 uscite hanno messo insieme 8 punti, dimostrando di poter raggiungere la salvezza diretta, i mezzi di certo non mancano. La Ternana, che in queste ore sta per essere ceduta da patron Bandecchi, ospita il Cittadella, altra squadra che sta convincendo nel 2023 (11 punti), al contrario della Ternana, reduce dal 3-0 incassato a Perugia nel derby umbro e che di questo passo rischia di non disputare i playoff. Lo scontro salvezza si gioca al Sinigaglia, dove il Como di Longo riceve il Cosenza di Viali, ultimo in classifica, con 3 punti i lariani potrebbero fare un bel salto in classifica (sempre molto corta) mentre i calabresi se non vincono rischiano di staccarsi sul fondo e di perdere fatalmente quota per playout e salvezza. Il turno si chiude domani alle 16.15 con il posticipo Ascoli-Benevento. LEGGI TUTTO

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    Palermo-Frosinone e Bari-Cagliari: incroci da A

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Pisa-Venezia 1-1) la 25ª giornata di Serie B prosegue oggi con 8 gare. Sono due le partite di cartello. Alle 14, la capolista Frosinone, lanciatissima verso la A dopo aver messo insieme 6 vittorie di fila che l’hanno portata a +12 sul Genoa secondo e addirittura a +15 sulle terze, è attesa a Palermo, coi siciliani in lizza per un posto nei playoff, reduci dal ko di Genova che ha fermato una striscia positiva di 9 giornate. All’andata vinsero i ciociari su autorete di Buttaro ma resta, a livello di piazza, una partita con una certa tensione, da quando le squadre si affrontarono nel giugno 2018 in finale playoff: in A ci andò il Frosinone fra le polemiche, era il Palermo di Zamparini che mai accettò quel verdetto e che un anno dopo dovette fare i conti con l’esclusione dal calcio professionistico. Nella finale di ritorno, successe di tutto: l’arbitro La Penna di Roma (che divenne di Serie A dopo quella partita) prima concesse un rigore solare al Palermo ma poi cambiò idea (non c’era il Var in B, all’epoca) mentre nel finale di gara, dalla panchina del Frosinone venivano gettati in campo altri palloni, motivi che spinsero il Palermo a chiedere, inutilmente, provvedimenti su quella partita falsata che venne comunque omologata. Alla vigilia, i tecnici Corini e Grosso, hanno invitato a guardare oltre e a non soffermarsi più su una vicenda di quasi 5 anni fa ma oggi a Palermo la piazza vorrà la rivincita. L’altra grande sfida, alle 16.15, è Bari-Cagliari che profuma di A. Nell’ultimo turno i pugliesi hanno agganciato al 3° posto Reggina e Sudtirol e sono reduci da due vittorie di fila, ottenute grazie anche alla nuova coppia d’attacco della squadra di Mignani: al capocannoniere della B, Walid Cheddira (14 gol), si è unito Sebastiano Esposito, punta di scuola Inter, entrambi a segno nei due successi in casa della Spal e al San Nicola sul Cosenza. Il Cagliari invece, anche con l’arrivo di Ranieri, continua a zoppicare in trasferta. Con l’avvento di Sir Claudio, fuori casa ha raccolto solo un punto a Cittadella (senza sfruttare nel secondo tempo la superiorità numerica) e ha perso a Modena. Poi i sardi compensano con un formidabile rendimento interno che consente loro di galleggiare in zona playoff al 6° posto. Ma solo migliorando in trasferta potrebbero ambire a qualcosa di più. Sempre alle 16.15, va in scena il sentitissimo derby umbro, Perugia-Ternana, al Curi si farà il sold out col record stagionale di presenze, circa 10mila spettatori. I padroni di casa, dopo due vittorie di fila, sono caduti nell’ultimo turno ad Ascoli e oggi disputerebbero i playout col Brescia. Gli ospiti sono in lizza per i playoff e non sembrano risentire delle grane giudiziarie capitate a patron Bandecchi, il quale sta trattando la cessione della società, ci sarebbero almeno tre offerte sul piatto. Tutte le altre gare alle 14. La Reggina, che nel 2023 ha raccolto solo 3 punti in 5 uscite, ha una trasferta delicata a Cittadella. I veneti nel nuovo anno hanno raccolto 8 punti e si sono portati a +1 sui playout, sfida chiave per il futuro di entrambe ma soprattutto per i calabresi, rimediare la quinta sconfitta del 2023 e la decima in questo campionato, di questo passo potrebbe mettere a rischio anche la stessa disputa dei playoff. La rivelazione Sudtirol è di scena a Cosenza, in casa dell’ultima in classifica. Gli altoatesini non vogliono smettere di stupire, ufficialmente continuano a parlare solo di salvezza ma con un successo al San Vito-Marulla chissà, forse getterebbero la maschera, anche perché vorrebbe dire portarsi a quota 42 ed essere praticamente giù salvi (con altri 13 turni da giocare…). Il Cosenza è reduce dal ko di Bari ma la squadra è viva e per nulla spacciata: i playout distano 3 punti, la salvezza diretta 5. Il Parma che in teoria sarebbe una delle corazzate della B, prova inseguire un minimo di continuità ricevendo l’Ascoli alla seconda uscita con Breda in panchina, dopo aver bagnato l’esordio con la vittoria sul Perugia. Gli emiliani di Pecchia invece, oggi sono ottavi, cioè all’ultimo posto buono per il playoff. Ma hanno tutte le potenzialità per chiudere il campionato ben più in alto. Le altre due sfide sono intriganti scontri salvezza. In Benevento-Brescia si confrontano due allenatori che hanno esordito, con un ko, nel precedente turno, Stellone nei campani, Possanzini nel Brescia. Con un successo i padroni di casa si porterebbero un punto sopra i lombardi, in caduta libera da mesi, zero punti nel 2023, dopo essere stati anche in testa. L’altra sfida è Spal-Como: nei ferraresi, al posto dell’esonerato De Rossi, fa il suo esordio in panchina Massimo Oddo, eredita una squadra che oggi sarebbe retrocessa in C; i lariani invece, sono a +1 sui playout ma la classifica resta cortissima, tanto che con una vittoria la Spal li aggancerebbe a quota 27. Il turno si chiude domani, fischio d’inizio alle 16.15, col posticipo Modena-Genoa. LEGGI TUTTO

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    Spal, Oddo: il no comment sull'amico De Rossi e la promessa ai tifosi

    L’esonero di Daniele De Rossi, poco dopo l’ufficialità del nuovo tecnico: Massimo Oddo è l’allenatore della Spal, con la conferenza stampa di presentazione avvenuta questo pomeriggio. Poco tempo per lavorare con il gruppo prima del debutto sulla panchina biancazzurra: appuntamento sabato alle ore 14.00 contro il Como. Accanto a lui, in sala stampa, presente anche il presidente Joe Tacopina. LEGGI TUTTO

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    Spal, dopo De Rossi un altro campione del Mondo: Oddo in panchina, è ufficiale

    Nuovo cambio di panchina in Serie B. Ancora la Spal che, dopo aver dato l’incarico a De Rossi, ha voluto cambiare ancora esonerando l’ex Roma. La notizia era nell’aria dopo la sconfitta contro il Venezia, Tacopina ha deciso di voler dare un segnale all’ambinte e alla squadra. Una scossa arrivata con l’ufficialità dell’esonero di De Rossi e l’arrivo di un altro campione del Mondo al suo posto. Massimo Oddo, infatti, è pronto a iniziare una nuova avventura.  LEGGI TUTTO

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    Oddo esclusivo: “Giu le mani dal Milan. La società ha un progetto, serve calma”

    Lazio favorita martedì: è d’accordo?
    “Sicuramente a livello emotivo la Lazio ci arriva meglio del Milan…”.
    Che Milan ha visto a Riad?
    “Ho visto un’Inter più convinta in campo, un’Inter più squadra del Milan, con più voglia di vincere”.
    Una prima crisi che sta facendo molto rumore…
    “Io non drammatizzerei così tutto quanto. È normale che ci sia un momento di flessione. C’è stato un Mondiale dove Theo e Giroud sono arrivati in fondo. Questo momento non esaltante coincide con due-tre risultati negativi, con un trofeo che il Milan non è riuscito ad alzare e tutto è un po’ più amplificato. Io credo che il Milan abbia le possibilità di proseguire il suo cammino che è stato straordinario, oltre le più rosee aspettative”.
    Processo esagerato?
    “Facile puntare il dito oggi. Il Milan ha sposato un progetto giovani. Quando vinci lo scudetto si alza l’asticella e ci si aspetta sempre qualcosa di più. Ma mettere in discussione il progetto Milan, i suoi dirigenti, l’allenatore e i giocatori è un errore grande, da non commettere. Non è facile aumentare il livello del Milan, rafforzare la squadra anche nel contesto che vive il calcio italiano”.
    Fiducia quindi al progetto voluto da Paolo Maldini?
    “Prima esaltiamo Maldini, Pioli e giocatori. Facciamo le canzoni e poi buttiamo via tutti dopo qualche risultato no? Ma non scherziamo. Bisogna stare calmi, lavorare ed essere consapevoli che questi momenti ci possono essere. Bisogna credere in quello che si fa e il Milan e Maldini hanno sempre creduto fortemente in questo progetto, in questo allenatore e in questi giocatori. Da quando c’è Paolo il Milan ha preso anche Ibrahimovic, Giroud gente che può far crescere i piccoli campioni. E così ha vinto”.
    A proposito: Rafael Leao è un giocatore fenomenale o deve dimostrare ancora tanto?
    “Io credo che Leao abbia il potenziale per fare molto, ma molto, molto di più di quello che sta facendo. È un giocatore che può davvero ambire a diventare uno dei primi al mondo. Ma i giocatori che vincono il Pallone d’Oro o arrivano sempre nelle prime posizioni sono quelli che hanno talento nei piedi ma anche una grande forza mentale. Sono lì, sempre sul pezzo, non mollano mai. Affinché un talento diventi un campione c’è bisogno di un processo mentale diverso”.
    Ora il Milan rischia di perderlo…
    “È normale che se arriva un grande club di Premier League un pensiero ce lo possa fare, ma questo dipende anche dai progetti del Milan. E questi li conosce Leao attraverso quello che gli dice la dirigenza”.
    Cosa le piace di Pioli e Sarri?
    “Di Pioli mi piace la comunicazione, il modo in cui fa stare in campo le squadre, il modo in cui le fa esprimere. Ha un’identità ben precisa come le squadre di Sarri. Un allenatore che se assecondato riesce a esprimere al meglio le sue idee di calcio”.
    A Torino non è successo…
    “Un po’ per la squadra che aveva, un po’ perché gli allenatori come Sarri devono essere un tutt’uno con il proprio club. Se scegli Sarri devi essere con lui contro tutto e tutti. Un po’ come fece Berlusconi con Sacchi. Da lì il Milan diventò il Milan di Sacchi…”.
    Torniamo all’Olimpico: quanto peserà l’assenza di Immobile?
    “Tanto. Tanto perché fa un gol una domenica e l’altra pure. È un giocatore importante anche dal punto di vista della leadership per i propri compagni. È il capitano e la sua spinta potrebbe mancare anche se non è la prima volta che lui non c’è…”.
    Chi farà volare la Lazio?
    “Dico Luis Alberto. È un giocatore che fa girare la squadra. Se gira lui, gira tutta la Lazio”.
    E per il Milan?
    “Dico Leao. Se è sul pezzo, ha voglia e convinto è dura fermarlo”.
    Se vince il Milan cosa succede?
    “Che si rilancia. Batte una diretta concorrente, una squadra forte e magari torna a credere nei propri mezzi. E la Lazio continuerà a essere una squadra a cui manca il cambio di passo. Una vittoria col Milan sarebbe un grande passo in avanti…”.
    E se vince la Lazio?
    “La Lazio prende grande consapevolezza dei propri mezzi e diventa una bella mina vagante. Per il Milan diventerebbe invece una situazione psicologica ancora più difficile…”. LEGGI TUTTO