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    Via con Palermo-Cremonese. La Samp non può più fallire. Pisa e Spezia: che duello per la A. Guida alla 30ª giornata di Serie B

    Palermo-Cremonese venerdì ore 20.30

     

    Gustoso anticipo che può dare molte risposte in chiave playoff. A non poche domande: il Palermo ha davvero un passo che può permettergli di chiudere il campionato tra 4° e 8° posto? Le ultime prestazioni fanno propendere per il sì ma un po’ di cautela non guasta. E la Cremonese che sbarca al Barbera forte del 4-0 inflitto al Catanzaro, è un test perfetto. Ma come se la caverà Stroppa dopo la squalifica di 10 giornate a Vazquez, bomber principe dei grigiorossi? Lo stop per presunto insulto razzista a Dorval era ampiamente previsto, dunque il tecnico dei lombardi da tempo avrà studiato le contromisure. E comunque, così come il Palermo, anche la Cremonese ha svoltato? O tornerà a fare il campionaticchio delle giornate immediatamente precedenti al trionfo sul Catanzaro, tramortito allo Zini nonostante fosse la squadra più in palla, prima mai sconfitto dal 2025. Solo negli ultimi tempi Dionisi e Stroppa stanno raccogliendo secondo le proprie capacità. Perché la continuità, poi è un’altra faccenda.

    Cesena-Spezia sabato ore 15

     

    Altra partitona coi fiocchi. Il Cesena ha trovato un passo ottimo (11 punti nelle ultime 5 uscite), a dispetto di chi alla fine del mercato di riparazione diceva che s’era indebolito. Battere lo Spezia vorrebbe dire fare un pensierino al 4° posto perché mettere sotto la terza forza della B vorrebbe darsi una botta di autostima che porterebbe ancora più entusiasmo per la banda di Mignani (e pensare che sino a non troppo tempo fa rischiava la panchina). Ma lo Spezia che si presenterà al Manuzzi avrà un’occasione d’oro: con 3 punti acciuffa il Pisa che scende in campo alla fine di questa partita. Dopo la vittoria sui nerazzurri di Inzaghi, gli aquilotti di D’Angelo hanno il vantaggio degli scontri diretti (2-2 e 3-2), dunque basterà loro chiudere il campionato con gli stessi punti del Pisa per superarli in classifica e tornare in A dopo due anni. Quel che un po’ preoccupa in casa Spezia, è l’infortunio a Salvatore Esposito. Il maggiore dei tre fratelli di Castellammare di Stabia contro il Pisa ha giocato – già da infortunato – una partita meravigliosa e stoica ma ora dovrà fermarsi per un po’. Avesse saltato il big match della scorsa giornata, con ogni probabilità ora non saremmo qui a parlare di volata riaperta per il 2° posto. Nella vittoria sul Pisa, sostanzialmente la differenza l’ha fatta lui, e questo va detto, perché di solito si parla molto dei suoi due fratelli e molto meno di lui che sta facendo una stagione splendida. E comunque suo fratello Pio Esposito, col gol segnato al Pisa, è capo cannoniere in solitaria della B con 14 gol. Diciamolo sottovoce, ma forse abbiamo trovato il centravanti italiano del futuro: da quanti anni la B non sfornava e formava un 19enne italiano così promettente? Che buona notizia! Che possa vincere il titolo, da qualche anno la B lo ha intitolato a Paolo Rossi e sarebbe di ottimo auspicio.

    Cittadella-Sassuolo sabato ore 15

     

    Momento delicato per il Cittadella di Dal Canto, travolto nello scorso turno 1-5 dal Sudtirol e reduce da 3 ko nelle ultime 4 gare. Il margine sulla zona playout si assotiglia (+2) e per mettere in sicurezza il campionato bisognerà ritrovare la storica tigna del Citta. Ma la domanda è un’altra: che Sassuolo sarà? La capolista di Grosso, con 12 punti di margine sullo Spezia terzo, ha un piede e mezzo già in A. Dunque è fisiologica la rilasatezza degli ultimi tempi: prima dell’1-1 interno col Bari dello scorso turno (rischiando di perdere), il Sassuolo aveva messo sì sotto il Pisa, tanto per ribadire chi comanda la B. Ma prima ancora c’era stato lo 0-0 alla camomilla di Marassi con la Samp, quelle partite che puoi permetterti perché prima, per mesi, hai avuto una continuità che ha stroncato tutti. Fra l’altro, il Citta ha molti più problemi in casa che fuori, Dal Canto ha raddrizzato la baracca soprattutto con preziose vittorie in trasferta. Ma al Tombolato – dove domenica i granata sono stati contestati – sono passate un po’ troppe squadre: lo farà anche la super capolista?

    Frosinone-Brescia sabato ore 15

     

    Momento magico per il Frosinone, da tre partite affidato a Bianco, ancora imbattuto col successore di Greco e Vivarini, ha messo insieme 7 punti che quando stai in coda, sono tantissimi. Ora in Ciociaria, dopo mesi di scoramento, ci credono tutti alla salvezza, anche diretta. Perché chi sta immediatamente davanti sta peggio (a iniziare dal Brescia, ma non solo loro), e la squadra ha i mezzi per restare in B senza passare dai playout che solo un mese fa parevano un miraggio. Quanto ai lombardi di Maran – da tempo in bilico ma sempre in sella – nello scorso turno hanno mancato una grossa occasione: la vittoria sul Cesena, che avrebbe dato grande fiducia e rasserenato l’ambiente, è sfumata per la sfortunata autorete di Calvani che ha fissato l’1-1 finale. La sensazione è che il futuro del Brescia si definirà meglio tra questa sfida diretta e la successiva trasferta a La Spezia, dopo la sosta per le nazionali (che sarebbe propizia per l’eventuale cambio): come sarà messa la Leonessa dopo queste due partite, giacché oggi è a tutti gli effetti nella bagarre per non retrocedere?

    Juve Stabia-Modena sabato ore 15

     

    Playoff? Vorrei ma forse non posso: la si potrebbe intitolare così questa partita. Le Vespe stabiesi sono ancora in zona playoff ma il passo degli ultimi tempi – un punto nelle ultime tre gare – insinua il sospetto che la squadra si “accontenti” della salvezza (ormai in tasca), traguardo che comunque sarebbe notevole. Un discorso non molto diverso lo si può fare anche per il Modena. Mandelli ha raddrizzato la baracca ereditando una squadra che con Bisoli era penultima, portandola nella pancia della classifica. Nello scorso turno però, il ko di Salerno ha fatto un po’ tramontare il sogno playoff. Che per il valore della rosa, potrebbe ancora essere alla portata (-4 dal’8° posto), senza dimenticarsi di guardarsi alle spalle (+4 sui playout).

    Pisa-Mantova sabato ore 17.15

     

    Come reagirà il Pisa di Inzaghi al ko di La Spezia che ha rimesso in discussione il 2° posto, coi liguri a -3 e in vantaggio negli scontri diretti? Iniziamo col dire che il Pisa, sulla carta, nelle ultime 9 gare, ha un calendario apparentemente migliore dello Spezia anche se la B di fatto si diverte a smentire tanti pronostici. Però la flessione della squadra di Inzaghi, reduce da 2 sconfitte di fila e 3 ko nelle ultime 5 gare, è evidente e serve un’inversione di rotta. E che magari la spinta arrivi dagli acquisti di gennaio: tutti avevano lodato il mercato del Pisa ma i nuovi finora han portato ben poco quando invece avrebbero dovuto fare la differenza nel braccio di ferro con lo Spezia. E all’Arena sbarca il Mantova di Possanzini che non vince da una vita, che sta precipitando in classifica (ma l’1-1 con la Juve Stabia dello scorso turno non era da buttare) e che di questo passo, con le ultime tre in classifica che macinano punti, rischia di non fare neanche i playout.

    Bari-Salernitana sabato ore 19.30

     

    Gran bel derby del Sud che può dire molto per i rispettivi traguardi. Il Bari di Longo è reduce dalla vittoria sfiorata in casa del Sassuolo, un 1-1 che comunque dà autostima, anche perché la squadra negli ultimi tempi ha trovato una buona quadratura e i risultati la stanno premiando. Questo non vuol dire che i playoff sono in tasca, anzi, sono tutti da conquistare. Ma con questo atteggiamento si possono acciuffare. Salernitana permettendo. La vittoria dei granata sul Modena ha riportato la squadra di Breda a -1 dai playout, c’è insomma tutto il tempo – e forse ora anche la giusta carica – per mantenere la categoria, cosa che sino a non troppo tempo fa, pareva una chimera.

    Reggiana-Sampdoria domenica ore 15

     

    Cruciale scontro salvezza, guai a chi lo sbaglia. Squadre appaiate a quota 31, ci sarebbe aria di playout, non fosse che le ultime tre macinano punti e dunque il rischio, se l’andazzo resta questo, è anche quello di non fare nemmeno gli spareggi salvezza. Nella Reggiana, dove Viali rischia il posto per non dire che se lo gioca (poi, c’è la sosta….), il ko dello scorso turno in casa del Cosenza ultimo in classifica ha complicato una situazione già abbastanza ingarbugliata. La squadra, che per larga parte del campionato ha navigato in acque relativamente tranquille, ora ha un passo da retrocessione. Non vince dal 28 gennaio, quando in casa mise sotto il Palermo (2-1), nelle successive 6 gare sono arrivati 3 punti. Questo per dire che la squadra avrebbe dei valori, anche se si sapeva che per la salvezza si sarebbe dovuto sudare non poco. Però, la Regia degli ultimi tempi è molto al di sotto del minimo sindacale. E la Samp? Pur mostrando maggior quadratura e una crescita nel gioco, i punti latitano, Semplici è reduce da tre pari di fila e addirittura ha raccolto, a parità di partite in panchina (13), meno di Sottil (16 contro 14). Però, i progressi degli ultimi tempi, autorizzano un cauto ottimismo. Coda con un gol acciuffa Schwoch (135 gol) in testa alla classifica cannonieri di tutti i tempi della B. Chissà che sia uno stimolo in più, Coda nell’1-1 al Palermo ha segnato il 7° gol stagionale e dovrebbe essere confermato titolare, dopo essere stato, per troppe partite, l’uomo dei minuti finali.

    Sudtirol-Carrarese domenica ore 15

     

    Fabrizio Castori, il decano della B (va per i 71 anni), sta facendo uno dei capolavori più belli della carriera. nello scorso turno, schiantando il Cittadella a casa sua (1-5) s’è cavato dalla zona playout in cui navigava da tempo, dimostrando che la squadra può salvarsi in carrozza, giacché con l’uomo di San Severino Marche sono arrivati 20 punti in 13 partite (passo da playoff), con una squadra che era stata presa all’ultimo posto e che era reduce da 5 sconfitte di fila. Chapeau. Al Druso sbarca una Carrarese che deve mangiarsi le mani per come nello scorso turno è stata battuta in casa dal Frosinone. Magari, prima di lamentarsi di presunti torti arbitrali, bisognerebbe fare ammenda per certi clamorosi gol divorati, prima che il Frosinone colpisse. Comunque Calabro, in rapporto all’organico che ha, sta facendo un ottimo campionato. Ma bisognerà tornare dal Druso con qualcosa in tasca, se no la situazione rischia di farsi brutta.

     Catanzaro-Cosenza domenica ore 17.15

     

    Derby calabrese assai caldo e di gran folklore. Ma pure interessante per la classifica. E, dopo gli ultimi risultati, più incerto di quanto poteva apparire soltanto una settimana fa. Prima il Cosenza ha battuto la Reggiana, tornando a sperare in una salvezza che sarebbe ancor più miracolosa di quelle precedenti, peraltro già epiche. I sostituti di Alvini, il tandem Tortelli-Belmonte, nelle loro due uscite in panchina hanno messo insieme 4 preziosi punti, dimostrando che la squadra è viva. Allo stesso tempo, il Catanzaro che pareva lanciato alla conquista del 4° posto, da imbattuto nel 2025, incappava nella disfatta di Cremona, un 4-0 per il quale il tecnico Caserta ha dovuto chiedere scusa ai tifosi. Il derby dirà se è stato un campanello d’allarme o un incidente di percorso, in attesa di riprendere la corsa per sognare la A. Nel Cosenza è squalificato Artistico, il match winner di venerdì scorso. Nel Catanzaro invece, Iemmello ha scontato la sua. E da catanzarese, chissà che voglia avrà di essere l’uomo derby. LEGGI TUTTO

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    Palermo, il rebus Dionisi: resta, ma è indesiderato. Ora è vietato sbagliare

    PALERMO – Sembrava che il peggio fosse passato, invece è arrivata un’altra tempesta. Ancora più violenta di quella di inizio anno, con tutto lo stadio a gridargli in faccia “vattene via”. È finito di nuovo nell’occhio del ciclone Alessio Dionisi che, alla fine della partita pareggiata con il Mantova, è stato travolto dai fischi dei tifosi. Una contestazione fortissima, ma soprattutto mirata perché la squa LEGGI TUTTO

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    Via con Brescia-Salernitana, il clou è Spezia-Palermo, guida alla 25ª giornata della Serie B

    BRESCIA–SALERNITANA venerdì ore 20.30

     

    
Seconda uscita per il Brescia sotto la guida del Maran-bis. L’esordio ha portato la vittoria di Carrara (1-2), fondamentale per tenere la Leonessa fuori dalla bagarre salvezza. Ora però, l’anticipo propone una sfida analoga. Così come il Brescia ci arriva dopo un successo che mancava dal 3 novembre, la Salernitana si presenta all’appuntamento forte della vittoria ottenuta nello scorso turno all’Arechi contro la Cremonese, un 1-0 dettato non solo dal gol di Raimondo ma anche dalle superbe parate del danese Christensen, azzeccatissimo acquisto di gennaio. In questo febbraio la Salernitana si giocherà una larga fetta di salvezza, dovendo poi affrontare Carrarese e Frosinone. Oggi sarebbe tra le tre squadre che retrocederebbero in C. Ma con un eventuale colpo al Rigamonti, complice una classifica cortissima, i giochi salvezza s’ingarbuglierebbero ulteriormente. Al contrario, un successo delle Rondinelle, darebbe ai lombardi la possibilità di coltivare qualche ambizione playoff.

    COSENZA–CARRARESE sabato ore 15

    Quasi un’ultima spiaggia per il Cosenza, ultimo in classifica, con Alvini confermato alla guida dei calabresi soprattutto per questioni economiche: ha ancora un anno e mezzo di contratto e un ulteriore ingaggio (era stato contattato Cristiano Lucarelli) appesantirebbe la pesante situazione della società, anche se patron Guarascio, spinto dal Sindaco della città, tratta per la cessione del club. Va detto però che al San Vito-Marulla sbarca una Carrarese che non sta tanto meglio, è l’unica squadra delle 20 di B che non ha ancora fatto un punto nel 2025, solo ko, alcuni anche sfortunati, con la squadra comunque viva. Ma di questo passo fatalmente si sarà inghiottiti dalla zona calda (i playout, già ora, distano solo 2 punti). E pensare che gli apuani avevano chiuso il 2024 sbarcando in zona playoff. Interessante sarà vedere gli effetti del mercato sulle due squadre. A naso, la Carrarese potrebbe essersi mossa meglio del Cosenza.


    FROSINONE–CATANZARO sabato ore 15

    Il Frosinone nel 2025 ha fatto un solo punto e ora, come ha detto il tecnico Greco (che rischia il posto), è a un bivio: o ci si compatta e si prova a inseguire una salvezza complicata, oppure ci si sfalda, come già sta accadendo, senza reagire a una classifica che dice penultimo posto. E allo Stirpe sbarca un Catanzaro col vento in poppa. La squadra guidata da Caserta nello scorso turno s’è spinta fino al 5° posto, risultato difficilmente pronosticatile a inizio stagione quando nessuno credeva che i giallorossi potessero bissare la scorsa grande stagione. E invece, sta avvenendo, anche grazie all’infinito Iemmello, capo cannoniere della B con 12 gol.

    
MANTOVA–SASSUOLO sabato ore 15

    Il Mantova di Possanzini è reduce dal brutto ko di Modena (3-1) ma ha i mezzi per impensierire la capolista Sassuolo perché resta uno dei collettivi meglio organizzati della B. D’altro canto, i primi in classifica sbarcano al Martelli con una rosa che è stata ulteriormente rinforzata, con un mercato che profuma già di Serie A. I neroverdi di Grosso sono reduci dal 2-0 sulla Juve Stabia che ha confermato come la squadra, anche se non dà spettacolo, sa imporsi con un certo cinismo. E comunque il Sassuolo ha un attacco atomico che garantisce più di due gol di media a partita. La difesa non è sempre impeccabile e il Mantova potrebbe trovare qualche varco in cui infilarsi. Ma il fatto che le agenzie di scommesse da tempo non accettano più scommesse sulla A del Sassuolo, dice già tutto.

    
PISA–CITTADELLA sabato ore 15

    Stratosferico il campionato del Pisa, capace di restare a soli 2 punti dalla capolista Sassuolo, pur disponendo di un organico neanche lontanamente paragonabile a quello degli emiliani. Sì, Filippo Inzaghi a Pisa potrebbe fare il suo capolavoro. In casa i nerazzurri sono imbattuti ma guai a sottovalutare il Cittadella che nell’ultimo turno ha perso a domicilio dallo Spezia terzo. I veneti sono comunque vivi e si sono già messi alle spalle un momento in cui erano la squadra con l’encefalogramma più piatto di tutta la B. Da qui a fare l’impresa a Pisa però, ce ne corre.


    SAMPDORIA – MODENA sabato ore 17.15

    Nello scorso turno la Sampdoria, con l’1-0 sul Cosenza giocando gran parte della gara in dieci, ha ritrovato quel successo che le mancava da oltre 3 mesi, da qui riparte Semplici – terzo tecnico stagionale dopo Pirlo e Sottil – per provare a salvare la squadra senza passare dai playout che oggi i blucerchiati disputerebbero col Suditirol. Certo, l’impegno col Modena appare ben più tosto di quello col Cosenza. Gli emiliani sono reduci dalla bella vittoria sul Mantova, in cui ha brillato la stella di Palumbo, il giocatore più decisivo della B (7 gol e 9 assist), una bellezza vederlo giocare a tutto campo, trascinando i compagni. Al mercato, la famiglia Rivetti, ha respinto l’interesse per lui prima della stessa Samp, poi del Sassuolo. Perché con questo Palumbo, il Modena può davvero puntare a quel piazzamento playoff che segretamente sogna da due stagioni.


    CREMONESE–SUDTIROL domenica ore 15

    Se a fine stagione volete che si disputino i playoff, fate il tifo per la Cremonese. Nello scorso turno, perdendo a Salerno (1-0), è scivolata a -11 dallo Spezia terzo. Se a fine campionato il distacco tra terza e quarta classificata sarà di almeno 15 punti, i liguri saliranno direttamente in A senza passare dagli spareggi promozione. E il test con gli altoatesini di Castori si preannuncia tosto per i grigiorossi di Stroppa, che qualche volta in casa hanno vissuto passaggi a vuoto di troppo. Il Sudtirol è reduce da due vittorie di fila e potrebbe anche avere i mezzi per salvarsi senza passare dai playout (che oggi disputerebbe con la Sampdoria). Insomma, la Cremo dovrà dare il meglio di sé per far sua la partita perché gli altoatesini sono una delle squadre più in forma della B.


    REGGIANA–CESENA domenica ore 15

    Sulla carta, bel derby emiliano-romagnolo tra due squadre in cerca di riscatto. I granata di Viali vengono dal ko in casa Sudtirol (2-0), sono a due punti dalla zona playoff e a +3 su quella playout. Il Cavalluccio è  reduce dal 4-2 incassato a Catanzaro, sconfitta con la quale inizia a traballare la panchina di Mignani (non aiutato però, da un mercato che appare insufficiente). Insomma, chi la perde poi potrebbe ritrovarsi a respirare una brutta aria, anche se entrambe le squadre hanno i mezzi per chiudere la stagione senza troppi patemi.

    SPEZIA–PALERMO domenica ore 15

    Il match clou della giornata. Lo Spezia si presenta all’appuntamento reduce da 3 vittorie di fila, con 10 punti conquistati nel 2025 sui 12 disponibili. Il Palermo, al contrario, ha perso le ultime due gare ma i tifosi rosanero hanno solo in mente l’arrivo dal Venezia del bomber Pohjanpalo, l’affare più importante del calciomercato, costato quasi 5 milioni, al Picco farà il suo esordio coi siciliani. Gara che può dire molto anche sulla stessa disputa dei playoff. Lo Spezia – rinforzatosi in avanti con un certo Lapadula, che bel duello con Pohjanpalo – oggi terzo in classifica, salirebbe direttamente in A se riuscirà ad avere a fine stagione 15 punti di margine sulla quarta classificata (oggi, una non entusiasmante Cremonese, al 4° posto, è a -11). Dunque, la possibilità che gli spareggi promozione non si disputino, ha una certa concretezza. E ne farebbe le spese il Palermo stesso che per raddrizzare una stagione nella quale avrebbe dovuto puntare alla promozione diretta, punta tutto sui playoff, peraltro lungi da conquistare, visto che oggi i siciliani sono all’8° posto, l’ultimo disponibile, traguardo a cui possono ambire non poche squadre.


    JUVE STABIA–BARI domenica ore 17.15

    Autentico spareggio playoff, ammesso e non concesso che a fine stagione si disputino. La Juve Stabia avrà ancora il dente avvelenato per il ko in casa della capolista Sassuolo, con strascichi polemici che hanno portato, fra le altre cose, alla squalifica dell’allenatore Pagliuca. La sua Juve Stabia comunque, una delle sorprese più belle di questa B, può davvero chiudere la stagione con un piazzamento impensabile a inizio annata. Il Bari di Longo ha gli stessi punti delle Vespe stabiesi e in questo 2025 sta mostrando un passo più che discreto: nessuna sconfitta e 6 punti in 4 gare. Insomma, chi la vince fa un passo importante verso i playoff, anche per i punti che leverebbe all’avversaria ma per entrambe sarebbe un successo che darebbe non poca autostima. E pensare che la sfida d’andata, giocata nel turno d’esordio, vide la Juve Stabia imporsi 3-1 al San Nicola. Ora le squadre, come testimonia la classifica, appaiono sullo stesso piano. Ma il Bari, in più, dovrebbe metterci la voglia di riscattare quella cocente sconfitta. LEGGI TUTTO

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    Palermo: è l’addio alla Serie A diretta

    TORINO – La bella vittoria di una settimana fa sullo Spezia è già un ricordo lontano. Il Palermo di Dionisi ricade nei soliti problemi visti in questo campionato. Anzi, forse peggio del solito, visto che fuori casa stava andando meglio che al Barbera. Davvero brutto il ko di Carrara (1-0): quali ambizioni di Serie A si possono avere se si torna con le ossa rotte dalla trasferta in casa della gagliarda formazione apuana di Calabro, giunta alla sesta partita interna senza ko? Tanto più che, nel frattempo, il Pisa torna a correre, vince a Mantova (2-3) e si ritrova in testa assieme al Sassuolo che sarà di scena oggi, al Mapei Stadium, con la Samp, mentre lo Spezia terzo riceverà il Cittadella. Insomma, le gare del sabato dicono che ormai il Palermo ha abdicato nella lotta per la A diretta che dista 13 punti. E, probabilmente, i risultati della partite della domenica renderanno la possibile riscossa rosanero ancora più complicata, per non dire impossibile. Allo Stadio dei Marmi di Carrara era stato un primo tempo tosto e agonisticamente valido, in cui gli apuani facevano bene la loro parte, limitando non poco la pericolosità offensiva dei rosanero. Di fatto l’unica vera occasione per il Palermo cadeva sui piedi di Henry che in area di rigore, da buona posizione ma contrastato, metteva alto. Nella ripresa Ranocchia, provava, per la terza volta senza fortuna, a sbloccarla con un tiro da fuori. Ma l’occasione clamorosa era per la Carrarese, col duplice salvataggio di Desplanches e soprattutto Ceccaroni sui tentativi di Stiven Shpendi. Che magari non sarà sugli scudi come il fratello Cristian, capo cannoniere della B con 10 gol. Ma che due anni fa veniva acquistato dall’Empoli per due milioni (a Carrara è in prestito) e che dunque, a differenza del più quotato fratello, sa che cos’è la Serie A. Dopo quella occasione, cambiava l’inerzia della partita e Desplanches alla fine doveva fare gli straordinari per provare a mantenere la porta inviolata. Ecco, forse l’unica buona notizia che giunge da questa partita dei rosanero, è la crescita del portiere dell’Under 21: dopo le ultime prestazioni, sta diventando un estremo difensore che può starci in Serie B. Sinché al 77’, proprio su Stiven Shpendi, Desplanches capitolava, primo gol con la maglia degli apuani per l’italo-albanese. Una rete dettata dall’incompresione tra Desplanches e Gomes, col grave errore del secondo, il suo colpo di testa diventava l’assist vincente per Shpendi, abile a superare Desplanches, la cui uscita dall’area forse era stata un po’ avventata. Insomma, il Palermo ha scelto il modo peggiore per perdere la partita, regalando il gol agli avversari. E in ciò, c’è un po’ tutta la stagione, finora abbastanza sciagurata, dei rosanero. Come raccontano le due precedenti stagioni di B del Palermo sotto la guida del City, provare a cambiare guida tecnica non sembra essere nei piani della dirigenza. Ma di fatto, ai primi di dicembre, certe somme sul lavoro di Dionisi si possono già tirare, al di là che si decida o meno di andare avanti con lui. Adesso c’è solo da conquistare la miglior posizione possibile nella griglia playoff, cosa non semplice se si replicheranno prove come quella di Carrara. Comunque vada, un po’ poco per rispettare il pronostico estivo che vedeva il Palermo come la prima favorita per la promozione in Serie A. Com’è lontana l’estate. LEGGI TUTTO

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    Apre Reggiana-Sassuolo: guida alla 15ª giornata

    Reggiana-Sassuolo ore 20.30Derby emiliano che per la prima volta si gioca in B tra due squadre quasi all’opposto, classifica compresa. Mentre il Sassuolo di Grosso nello scorso turno s’è preso la vetta della classifica, la Reggiana di Viali arranca in zona playout, è reduce da tre pareggi di fila (nell’ultimo però, ha sfiorato il colpo a Cesena) e non vince dalla 9ª giornata (20 ottobre, 2-0 al Frosinone, fanalino di coda). Il Sassuolo degli ultimi tempi invece, appare di un’altra categoria rispetto alle altre 19 squadre e sembrerebbe avere i mezzi per scattare ulteriormente in classifica. Ma si sa, i derby sfuggono a ogni pronostico. E talvolta, la squadra più debole in realtà è la favorita.

    Brescia-Bari domani ore 15Il Brescia di Maran è reduce dal deludente pari di Castellammare in cui, nonostante la Juve Stabia si trovasse in 10 già dal 15’, non è riuscito ad andare oltre uno sciapo 0-0. Il Bari invece, viene da due vittorie di fila e ha la serie positiva più lunga del campionato, 12 partite senza ko, cioé ha perso solo le prime due e poi i galletti non sono stati messi sotto da nessuno. Chissà, dal gruppone di squadre che provano a inseguire il trio di testa – Sassuolo, Spezia e Pisa – in grande fuga, forse solo il Bari di Longo potrebbe avere i mezzi per provare a ricucire lo strappo in classifica.

    Cittadella-Juve Stabia domani ore 15Il Cittadella di Dal Canto è penultimo, reduce da due sconfitte di fila che però non hanno ancora compromesso la situazione (che comunque resta pesante): la zona playout dista solo un punto, la salvezza diretta tre. In settimana, dagli svincolati è stato tesserato il difensore Capradossi ma per invertire la rotta, probabilmente servirebbe benaltro. La Juve Stabia non vince dalla 9ª giornata, quando ottenne la storica vittoria di Marassi (1-2 in rimonta alla Samp), datata 4 ottobre. Dopo quel trionfo, le Vespe stabiesi hanno messo assieme solo 4 punti. Restano nei pressi della zona playoff ma tornare dal Tombolato a mani vuote vorrebbe dire far scattare l’allarme, anche perché la classifica della B resta molto corta (appena 3 punti di distacco tra zona playoff e quella playout).

    Sampdoria-Catanzaro domani ore 15Partita della verità per i blucerchiati e per Sottil, il quale, nonostante le smentite ufficiali, potrebbe rischiare qualcosa se la squadra “stecca” anche questa partita. La Sampdoria è soltanto un punto sopra la zona playout (e a -2 da quella playoff), ma era stata costruita per la promozione diretta (che oggi dista 14 punti, cioé dallo Spezia secondo). E a Marassi hanno già fatto il colpo Reggiana, Juve Stabia e Brescia, solo due volte i blucerchiati hanno vinto al Ferraris (con Sudtirol e Mantova), a dimostrazione che la squadra stenta a calarsi nelle dinamiche della categoria. E sull’altro fronte ci sarà il Catanzaro guidato da Caserta, la squadra che pareggia di più (già ben 10 volte), che ha gli stessi punti dei blucerchiati e che in stagione ha perso solo due volte (ma che pure ha vinto soltanto due volte).

    Sudtirol-Cremonese domani ore 15

    Altoatesini alla terza uscita sotto la guida di Zaffaroni, il sostituto di Valente. Sinora con “Zaffa” solo ko, in casa col Sassuolo e nello scorso turno a La Spezia, risultati che fanno gravitare il Sudtirol in zona playout. La Cremonese, chiusa l’infruttuosa parentesi con Corini, dallo scorso turno è tornata sotto la guida di Stroppa, nel suo secondo esordio è arrivata la vittoria in casa sul Frosinone ultimo (1-0) che permette ai grigiorossi di occupare il 5° posto, a -9 dalla A diretta, traguardo che, anche se non ufficialmente, si accarezzava a inizio stagione. Ma se le prime tre in classifica continueranno a fare un altro campionato, ci sarà da accontentarsi del miglior piazzamento possibile nella griglia playoff.

    Mantova-Modena domani ore 17.15I lombardi di Possanzini vengono dall’ottimo 2-2 di Catanzaro, in cui sono passati per due volte in vantaggio, la seconda pur trovandosi in inferiorità numerica, a dimostrazione che il Mantova è uno dei più solidi collettivi della B. Il Modena da due giornate è sotto la guida di Mandelli che sembra aver invertito la china pericolosa che la squadra stava prendendo con Bisoli: 4 punti in 2 partite e squadra che sembrerebbe rimessa in carreggiata, non fosse che la classifica resta piuttosto delicata, coi canarini dalle parti dei playout.

    Frosinone-Cesena domenica ore 15Da cinque partite il Frosinone è guidato da Greco. Il sostituto di Vivarini, dopo 4 pari di fila, è caduto per la prima volta nello scorso turno a Cremona. I ciociari sono falcidiati dagli infortuni e hanno una rosa incompleta. Sono ultimi certo, ma nulla è compromesso, la zona playout dista solo 3 punti, la salvezza diretta 5. C’è insomma da stringere i denti sino al mercato di gennaio, quando ci sarà la possibilità di correggere gli errori fatti in estate. Il Cesena di Mignani invece, nell’ultimo mese, stava tenendo il passo delle prime tre in classifica. Ma nell’ultimo turno è arrivato il sofferto pari interno con la Reggiana, col Cavalluccio che si salvava grazie al 9° gol dell’italo-albanese Cristian Shpendi, sempre più capo cannoniere della B: ma se i romagnoli vogliono coltivare ambizioni, non possono steccare la gara dello Stirpe. Stadio in cui, però, squadre come Pisa e Palermo, hanno solo pareggiato (e i ciociari in quelle gare erano già sotto la guida di Greco).

    Palermo-Spezia domenica ore 15

    Per il Palermo, grossomodo si potrebbero usare le stesse parole della Sampdoria (con cui i rosanero hanno pareggiato nello scorso turno, 1-1 al Barbera): di fatto sono le grandi delusioni del campionato, visto che partivano in estate in pole position per la A. Più dei blucerchiati, i rosanero hanno due punti che li collocano in zona playoff al 7° posto (ma a -12 dalla promozione diretta). Alla squadra di Dionisi, manca soprattutto il rendimento interno. Al Barbera hanno già vinto Cittadella e Salernitana, pareggiato Cosenza, Cesena (e Samp), i rosanero hanno battuto solo la Reggiana. Insomma, non ci fosse un più che buono rendimento esterno, i guai dei rosanero sarebbero ancor più seri. Chissà che partita uscirà con lo Spezia di D’Angelo, l’unica squadra imbattuta del torneo che nell’ultimo turno è sbarcata in zona A diretta, a un solo punto dal Sassuolo capolista. I liguri vivono un momento davvero magico, la squadra ha una solidità unica per la B che si sposa con una concretezza che ha pochi eguali. E pensare che la squadra non è molto diversa da quella che nella scorsa stagione si salvò all’ultima giornata: D’Angelo sta facendo un altro capolavoro, il più bello di una carriera che meriterebbe di essere presa in considerazione anche da club di Serie A.

    Pisa-Cosenza domenica ore 15Giocando dopo Sassuolo e Spezia (che non hanno impegni dei più agevoli), chissà, il Pisa potrebbe anche avere l’occasione di riprendersi quella vetta in classifica che ha perso nello scorso turno dopo la sconfitta nel derby di Carrara (1-0). Un ko sicuramente favorito dal rosso a Touré dopo 26’ ma il Pisa, anche in parità numerica, non aveva approcciato la gara al meglio e alla fine la sconfitta è stata giusta: è un primo, piccolo, campanello d’allarme? Ce lo dirà il Cosenza di Alvini, e la classifica non inganni: senza il -4 in classifica, i calabresi sarebbero in zona playoff, un punto sopra il Palermo. Il Pisa di Inzaghi è avvisato: questo Cosenza sembra proprio la squadra ideale per capire come stanno veramente i nerazzurri toscani.

    Salernitana-Carrarese domenica ore 17.15Dalla scorsa giornata, la Salernitana è sotto la guida di Colantuono, alla sua quarta avventura sulla panchina campana, ha rilevato Martusciello. La squadra è terzultima, dunque oggi sarebbe retrocessa e l’esordio col nuovo allenatore non è stato dei più confortanti (4-0 dal Sassuolo). La vittoria manca dal’8ª giornata (0-1 a Palermo, era il 6 ottobre). La Carrarese invece, in rapporto ai suoi mezzi, sta facendo un’ottima stagione, culminata con la vittoria all’ultimo turno nel derby col Pisa, gol di Bouah, all’ultimo respiro della gara. Risultato che ha confermato come gli apuani guidati da Calabro abbiano tutti i mezzi per salvarsi. A dispetto di tutti i pronostici estivi che consideravano la Carrarese come una delle prime indiziate alla retrocessione. La solita, imprevedibile B. LEGGI TUTTO

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    Apre Cosenza-Modena, chiude Palermo-Samp: guida alla 14ª giornata

    Cosenza-Modena ore 20.30Partita non semplice da decifrare. Da una parte c’è il Cosenza di Max Alvini, una delle squadre sulla carta meno attrezzate della B, cheperò  sta facendo un gran campionato: senza la penalizzazione di 4 punti, ne avrebbe 18 comela Cremonese quinta, risultato enorme, non pronosticabile in estate. Dall’altra parte c’è il Modena, squadra che stava avvitandosi e che prima dell’ultimo turno ha esonerato il tecnico Pier Paolo Bisoli, coi canarini che erano penultimi in classifica. Ma poiché la graduatoria resta molto corta soprattutto in coda, è bastato battere la Carrarese prima della sosta (2-0) per avere gli stessi punti del Cosenza e trovarsi un punto sopra la zona playout (e a -3 dai playoff). Tutto ciò è avvenuto con la promozione di Paolo Mandelli sulla panchina del Modena, ex attaccante che da allenatore si eraoccupato solo di formazioni giovanili: il 4 dicembre festeggerà 57 anni e, probabilmente, tutta una nuova vita.
    Carrarese-Pisa domani ore 15Anomalo derby toscano, non si è abituati a vederlo giocare in B, dove i padroni di casa sono tornati dopo 76 anni, in uno Stadio dei Marmi utilizzabile da pochi turni, prima la Carrarese ha dovuto chiedere ospitalità proprio all’Arena Garibaldi di Pisa. Gli apuani, prima della sosta, sono caduti a Modena (2-0), chiudendo una serie positiva di 6 garein cui avevano raccolto 10 punti, dimostrando di poter stare nella categoria, nonostante abbiano sulla carta la rosa probabilmente meno attrezzata. Il Pisa capolista sembra essere il capolavoro di Filippo Inzaghi, visto che Superpippo allena una squadra non molto dissimile da quella che veniva da un campionato anomalo. Ma forse è meglio riparlarnemercoledì sera, quando il Collegio di Garanzia del Coni avrà l’ultima parola sul caso Desogus, il giocatore del Cittadella che giocò contro il Pisa senza figurare in distinta: l’1-1 del campo divenne 0-3 a tavolino per il Pisa. Si dice in giro che il Coni lascerà al Pisa quei due punti in più che permettono ai nerazzurri di non essere raggiunti in classifica dal Sassuolo.
    Catanzaro-Mantova domani ore 15Ospiti che hanno un punto in più dei calabresi e si trovano a -1 dalla zona playoff, in linea con un campionato da matricola terribile (prima della sosta hanno battuto la Cremonese 1-0). Ma il Catanzaro pur venendo da tre pari di fila (l’allenatore Caserta ne ha già collezionati 9, primato del torneo), s’è assestato a 2 punti sopra i playout e a due lunghezze dai playoff, in linea col valore della squadra, non paragonabile a quella della scorsa stagione che, con Vincenzo Vivarini in panchina, chiuse il campionato al 5° posto e ai playoff uscì in semifinale.?
    Juve Stabia-Brescia domani ore 15I padroni di casa sentono profumo di playoff anche se il traguardo ufficiale resta una salvezza il più possibile tranquilla e la sosta può essere stata utile per metabolizzare lo 0-3 incassato, sempre in casa, dallo Spezia. Il Brescia ha gli stessi punti delle Vespe ma è in fase calante, con il tecnico Maran che inizia a essere in discussione anche se Cellino l’ha confermato dopo aver incassato, prima della sosta, un brutto 2-3 al Rigamonti dal Cosenza, che ha fatto scattare l’allarme per quel che sarà il resto della stagione dei lombardi, col fiatone già a novembre.
    Sassuolo-Salernitana domani ore 15Da più parti si pensa che il Sassuolo sia la squadra più forte della B e che abbia i mezzi per scattare ulteriormente, già ora ha fatto sul campo gli stessi punti della capolista Pisa, che ne ha 2 in più solo per il caso Desogus che ha trasformato l’1-1 dei nerazzurri a Cittadella in vittoria per 0-3 a tavolino. Nella Salernitana, l’allenatore Stefano Colantuono fa il suo quarto debutto sulla panchina amaranto, eredita da Giovanni Martusciello una squadra in zona playout che rischia di avere grossi problemi a mantenere la categoria.? Per giunta, provare a impostare la risalita partendo da Sassuolo in trasferta, rende tutto ancora più arduo, in teoria.
    Cesena-Reggiana domani ore 17.15?Il Cesena di Michele Mignani è l’unica squadra che emerge dal corpaccione della classifica e può provare a frenare la fuga delle tre di testa, da quattro giornate ha di fatto lo stesso passo di Pisa, Sassuolo e Spezia, pur trovandosi a -6 dai liguri e a -7 dalla zona promozione diretta. La Reggiana, prima della sosta, ha dovuto accontentarsi del pari in casa col Catanzaro, un 2-2 pur trovandosi sul 2-0: altre partite così sono sconsigliabili se ci si vuole salvare e oggi la Reggiana ha un solo punto di margine sulla zona playout e non vince da 4 partite (dal 20 ottobre, 2-0 al Frosinone).
    Bari-Cittadella domenica ore 15?Il Bari di Longo ha la serie positiva più lunga del campionato: i pugliesi, dopo i ko rimediati nelle prime due uscite, non hanno più perso e sono imbattuti da 11 partite nelle quali hanno conquistato i 17 punti attuali (3 vittorie e 8 pari) che valgono la zona playoff. Il Cittadella invece, rischia seriamente la retrocessione, è penultimo e prima della sosta ha perso 0-2 dal Cesena. Però, nell’ultima gara in trasferta, i granata veneti avevano sbancato Palermo (0-1, gran gol al 90’ di Pandolfi).
    Cremonese-Frosinone domenica ore 15Nei padroni di casa torna in panchina Giovanni Stroppa: era stato esonerato il’8 ottobre e sostituito da Eugenio Corini, a sua volta esonerato dopo il ko di Mantova (1-0), prima della sosta. Stroppa riprende la squadra trovandola quinta a -10 dalla zona A diretta, in estate era considerata la quarta favorita alla promozione dopo Palermo, Sampdoria e Sassuolo.. Il Frosinone invece, da 4 gare è guidato da Leandro Greco, il quale ha messo insieme altrettanti pareggi, coi quali è dura schiodarsi dall’ultimo posto, anche se i ciociari restano a soli 3 punti dalla zona playout e due dei quattro succitati pareggi sono arrivati in casa bloccando Pisa e Palermo, risultati che danno un filo di speranza.?
    Spezia-Sudtirol domenica ore 15I liguri di D’Angelo sono l’unica squadra imbattuta di questa B, terzi in classifica a -1 dal Sassuolo secondo (dunque dalla A diretta) e a- 3 dal Pisa capolista. La squadra non è molto diversa da quella che nella scorsa stagione si salvò all’ultima giornata, dunque D’Angelo sta portando i suoi oltre i loro limiti. Per il Sudtirol terzultimo, sarà la seconda partita con Marco Zaffaroni in panchina. Il sostituto di Federico Valente ha esordito prima della sosta perdendo in casa (ma a testa alta) dal Sassuolo (0-1), sarà dura mantenere la categoria per il terzo anno di fila ma l’esordio del “Zaffa” è stato più positivo di quanto abbia sancito il risultato.?
    Palermo-Sampdoria domenica ore 17.15Partita della vita tra le due grandi delusioni della B (visibile gratis su Dazn). Il Palermo di Alessio Dionisi è in zona playoff ma a -11 da Sassuolo secondo, cioé dalla zona A diretta; la Samp a -13 e a 2 lunghezze dalla zona playoff, e sarebbero i club più blasonati della B, categoria che da sempre si diverte a fare scherzetti alle big. Prima della sosta il Palermo non è riuscito a vincere in casa del Frosinone? ultimo (1-1). La Samp invece, viene da due sconfitte di fila e prima della pausa ne ha prese tre (a zero) in casa del Pisa capolista. Insomma, o si cambia registro, o entrambe rischiano di chiudere un campionato ancor più deludente dello scorso. Con in più il fatto che entrambe, in questa stagione, non avrebbero dovuto avere rivali. Ma un conto sono le chiacchiere, un conto sono le sentenze delcampo che però stanno bastonando due squadre che sulla carta dovevano essere davvero due corazzate, non bagnarole quasi alla deriva. LEGGI TUTTO

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    Risorgi, Palermo! Guida alla 13ª giornata

    FROSINONE–PALERMO ore 20.30Padroni di casa sempre ultimi, con l’erede di Vincenzo Vivarini, Leandro Greco, sono arrivati tre pareggi, segnali confortanti di maggior solidità ma per salvarsi serve di più. L’arrivo allo Stirpe del Palermo, ogni volta rievoca la finale playoff 2018, quella dei “palloni in campo”, così viene tramandata. Ma sarebbe meglio ricordarla come quella dell’arbitraggio di La Penna di Roma, diventato fischietto di Serie A poco dopo quella finale, pur combinandone di tutti i colori. Il Palermo, allora ancora con Maurizio Zamparini proprietario, intentò una lunga battaglia legale che non portò a nulla ma da allora i rapporti tra le due tifoserie sono pessimi. Il Palermo è reduce del tonfo interno col Cittadella che potrebbe averlo tagliato fuori dalla lotta per la promozione senza passare dai playoff (è a -9 dal 2° posto). Ma attenzione, pur avendo un po’ di problemi con le squadre “piccole”, in trasferta la squadra di Dionisi ha un passo da Serie A diretta. Il problema sono le gare al Barbera.
    BRESCIA–COSENZA domani ore 15La Leonessa torna al Rigamonti dopo la vittoria di Marassi sulla Samp (0-1, Bjarnason), risultato che ha salvato la panchina di Rolando Maran e riportato il Brescia in zona playoff (proprio a discapito dei blucerchiati). Ma occhio al Cosenza di Massimiliano Alvini che nell’ultima trasferta s’è imposto a Reggio Emilia e sul campo, al netto del -4 di penalizzazione, sarebbe a una sola lunghezza dai playoff e a due dai lombardi. I lupi silani oggi sarebbero retrocessi ma sono vivi, imbattuti da 4 turni e forse meritavano di più nell’1-1 con la Salernitana di domenica scorsa al San Vito-Marulla (appena approvati lavori di ristrutturazione dello stadio di Cosenza dal valore di 7 milioni).
    MODENA – CARRARESE domani ore 15Esonerato Pier Paolo Bisoli, il Modena dei Rivetti dà una possibilità a Paolo Mandelli, 56 anni, promosso dalla Primavera, ex attaccante dello scorso millennio, cresciuto nell’Inter e poi passato per Lazio, Sambenedettese, Messina, Reggiana, Monza, Foggia, 5 anni nel Modena dal 1996 al 2001 per poi chiudere al Sassuolo, dove iniziò da allenatore guidando la Primavera neroverde. Da Bisoli eredita una squadra penultima che non vince dal 22 settembre, 3-0 alla Juve Stabia. Gli apuani della Carrarese, guidati da Antonio Calabro, che sulla carta ddovevano essere la squadra meno attrezzata della B, sono dodicesimi e in serie positiva da 6 giornate nelle quali hanno messo insieme 10 punti: niente male.
    PISA – SAMPDORIA domani ore 15Sfida elettrizzante anche per la storica rivalità tra le due tifoserie. La capolista è a +12 sulla Sampdoria nona, caduta un punto sotto la zona playoff, persa dopo il ko di Marassi col Brescia. Se si andassero a vedere i pronostici estivi, le due squadre si scambierebbero di posizione, a dimostrazione dell’ottimo lavoro di Filippo Inzaghi, reduce dalla miglior prova stagionale, l’1-3 di Cremona dove potrebbe essere devvero nata una stella: Matteo Tramoni, classe 2000, corso di Ajaccio, a segno allo Zini con un gol alla Baggio (per lui in questa B, 8 gare, 4 gol e 2 assist). Invece, per il club di Bogliasco invece, precipitato a -10 dalla zona promozione diretta, sono finiti gli alibi. Ma più che processare Sottil, che comunque i suoi errori li ha fatti e forse si sta fossilizzando troppo sul 3-5-2, sono i veterani del gruppo che devono darsi una sveglia, sono loro i maggiori responsabili di questa annata vissuta finora sulle montagne russe.
    SUDTIROL – SASSUOLO domani ore 15Negli altoatesini fa il suo esordio in panchina Marco Zaffaroni, 55 anni, lunedì ha sostituito l’italo-svizzero Federico Valente, rimasto in carica 11 mesi esatti. Il Zaffa nella scorsa stagione è retrocesso a testa alta con la Feralpisalò (ereditata da Stefano Vecchi che era già messa male) ma resta l’allenatore della salvezza miracolosa in A col Verona, nel 2023, dopo aver vinto lo spareggio con lo Spezia. Sudtirol che non vince dal 6 ottobre (0-2 a Cosenza), Il Sassuolo dà l’impressione di essere la squadra più forte della B (i due punti che ha in più il Pisa sono arrivati dal caso Desogus)e, visti gli impegni delle due contendenti, sulla carta il turno potrbbe anche portare il sorpasso al vertice. Grosso, l’eroe del Mondiale 2006, può replicare la cavalcata che fece sulla panchina del Frosinone, portato in A (a sorpresa) nel 2022. Anche coi neroverdi, così come in Ciociaria, potrebbe risultare fondamentale il suo turnover fatto col bilancino del farmacista per spalmare al meglio il minutaggio su tutta la rosa che appare come la più fresca e attrezzata. L’eventuale cessione a gennaio di Berardi (nello scorso turno ha deciso la vittoria sul Mantova dal dischetto, primo gol dopo l’infortunio al tendine d’Achille), sposterebbe poco o nulla, probabilmente, tanto è vasta e qualificata la rosa che vanta il miglior attacco della B (già 24 gol segnati)
    MANTOVA – CREMONESE domani ore 17.15Derby lombardo da non perdere. Per i mantovani, è l’ora di raccogliere meno complimenti e più punti, troppe volte l’organizzata e “dezerbiana” squadra di Possanzini ha fatto belle partite trovandosi alla fine con un pugno di mosche, come nell’ultimo turno, il ko in casa Sassuolo (1-0). La Cremonese da tre giornate è guidata da Eugenio Corini che ha rilevato Giovanni Stroppa. Il tecnico di Bagnolo Mella era partito con due vittorie (in casa Juve Stabia e con la Salernitana allo Zini), quindi il 2-2 di Modena per poi venir travolto in casa dalla capolista Pisa (1-3) nell’ultimo turno, ko che ha lasciato i grigiorossi a metà del guado, cioé com’erano con Stroppa.
    CITTADELLA – CESENA domenica ore 15Incrocio tra salvezza e playoff, coi granata veneti ringalluzziti dal colpo di Palermo, ottenuto con un gran gol di Pandolfi al 90’, attaccante che potrebbe avere i numeri per portare le reti salvezza. E’ stato il primo successo di Alessandro Dal Canto che ha rilevato Edoardo Gorini da 4 turni in cui ha conquistato 5 punti. Il Cesena di Michele Mignani nello scorso turno ha piegato il Sudtirol col 7° gol in questa B dell’italo-albanese Cristian Shpendi, capo cannoniere della B, classe 2003. Un risultato che ha proiettato il Cavalluccio al 4° posto, facendo sognare a tutta Cesena il salto dalla C alla B in due stagioni, come ottenuto tra il 2008 e il 2010.
    JUVE STABIA – SPEZIA domenica ore 15La Juve Stabia è al 6° posto, cioé in zona playoff ma viene da tre pareggi di fila e non vince da 4 gare, l’ultimo successo risale al 4 ottobre quando i campani s’imposero a Marassi sulla Samp. C’è dunque da preoccuparsi? Forse no, le prestazioni non sono mai mancate, oltre ad aver forse trovato un centrattacco d’affidamento (Adorante, 5 gol) che può far sognare anche se per ora non ci si deve schiodare dalla conquista della salvezza.. Tornano a casa loro Salvatore e Pio Esposito, colonne dello Spezia di D’Angelo, l’unica squadra imbattuta della B, con la miglior difesa (8 gol al passivo), terzo in classifica a un solo punto dal Sassuolo e a tre dalla capolista Pisa: La Spezia, che non s’immaginava un campionato simile, sogna in grande.
    REGGIANA – CATANZARO domenica ore 15Scontro salvezza, coi granata di William Viali che non vincono dal 20 ottobre (2-0 al Frosinone). Da allora un solo punto, pesante però, il 2-2 ottenuto nello scorso turno al San Nicola rimontando 2 gol al Bari. Il Catanzaro, a -2 dai playoff e a +1 sui playout, ha un solo punto più della Reggiana e, assieme al Bari, è la squadra che pareggia di più (8 volte).Insomma, un altro pari poco servurebbe a entrambe e rimanderebbe quella svolta che inseguono da tempo. Ma se non si cambia passo, saranno guai.
    SALERNITANA – BARI domenica ore 17.15Un bel derby del Sud all’Arechi, però tra due squadre con non pochi problemi. La Salernitana di Martusciello non vince da 4 partite, ultimo successo il 6 ottobre, colpo a Palermo firmato dal colombiano Tello. Solo due punti nelle successive gare, coi campani che sono nei pressi della zona playout. Invece Moreno Longo al Bari è diventato Mister X: i galletti hanno il primato stagionale di pareggi (ben 8 in 12 gare, record condiviso col Catanzaro) e la X è uscita nelle ultime 6 gare del Bari. L’ultimo, il 2-2 in casa con la Reggiana, coi galletti che erano avanti 2-0, ha fatto scattare l’allarme: si rischia il bis della scorsa stagione, vissuta pericolosamente? LEGGI TUTTO

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    Palermo e Brunori: la stessa crisi

    TORINO – In estate, il Palermo era considerata dalle agenzie di scommesse la prima favorita per la promozione in A. Dopo 8 giornate, i rosanero di Alessio Dionisi sono invece noni, a 8 punti dalla capolista, il Pisa di Filippo Inzaghi. Ancora presto per parlare di fallimento, con 32 turni da giocare. Ma la strada sembra essere quella, considerato che siamo a metà ottobre e il Palermo non ha ancora vinto una partita in casa, quando imporsi con regolarità al Barbera dovrebbe essere il pilastro su cui fondare in ritorno in quella Serie A che per i colori rosanero manca dal 2017. Un dato potrebbe rassicurare: il Palermo, con soli 7 gol al passivo, ha la miglior difesa della B, assieme all’imbattuto Spezia di D’Angelo. Il problema è che Dionisi ha uno dei peggiori attacchi: 8 reti segnate, soltanto Reggiana, Catanzaro, Carrarese e Cosenza ne hanno realizzate meno (7). Questo è il dato più preoccupante che tiene in ansia tutto il clan rosanero, a iniziare dal primo tifoso del Palermo, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. In passato, in visita in città e al suo club del cuore, non ha mancato di incontrare la squadra che da quando è stata rilevata da City Football Group, cioè dal Manchester City, il club più potente e importante al mondo, avrebbe dovuto dominare la B senza colpo ferire. E invece siamo alla terza stagione di fila in Serie B e continuando così, l’obiettivo pare destinato a fallire anche quest’anno. Ma se la squadra non segna, è anche perché in estate la società non ha sciolto l’equivoco Brunori, anzi, forse l’ha creato. Il bomber italo-brasiliano è in rosanero dal 2021 e nelle ultime tre stagioni è stato il munifico capocannoniere della squadra (in rosanero è a 60 reti in 116 presenze). Poi, cosa è successo? Anche se alla fine non si fece nulla perché il Palermo chiedeva troppo,  nei mesi estivi era trapelata una certa voglia, da entrambe le parti probabilmente, di chiudere il rapporto. Erano le scorie nate dopo la mancata promozione in A, il Palermo la scorsa primavera è stato eliminato in semifinale playoff dal Venezia, poi salito in A, dopo aver fatto fuori la Sampdoria di Pirlo al turno preliminare. Fatto sta che in questa annata, Brunori è l’ombra di se stesso, ha segnato una sola rete, su rigore, nella vittoria per 1-3, al Menti di Castellammare, sulla rivelazione Juve Stabia. Questo perché Brunori non è più il leader della squadra, in questa B ha raccolto 8 presenze per 365′ giocati con Dionisi che ha dato gradualmente più centralità al francese Thomas Henry, classe 1994 come Brunori, giunto in estate dal Verona in prestito, ma anche lui con le polveri bagnate (8 presenze, un solo gol sempre nella vittoria di Castellammare, 377’ giocati). Solo che la situazione, prima della sosta per le nazionali, si è ulteriormente ingarbugliata per la sconfitta interna ad opera della Salernitana con cui il Palermo è andato alla pausa: stavolta Brunori è tornato ad essere titolare, la staffetta con Henry è avvenuta al 63’ ma la frittata è arrivata lo stesso. Anche perché in avanti ci si attendeva molto da un altro francese, Jeremy Le Douaron che di mestiere dovrebbe fare l’ala sinistra ma che in estate era stato presentato anche come il possibile attaccante-principe del Palermo, tanto più che arriva dalla A francese ed è stato l’acquisto più oneroso (sui 4 milioni). Ma ad oggi, siamo a 4 presenze anonime (per usare un eufenismo) in B con 165’ di gioco. Insomma, nei prossimi due mesi abbondanti di campionato, tutto l’attacco rosanero sarà sotto esame (e meno male che per gli strappi sulla fascia c’è sempre Di Mariano, il nipote di Totò Schillaci, che non tradisce mai). Però se la squadra non decolla – alla ripresa il Palermo sarà di scena a Modena – e Brunori non riesce a riaffermare la sua leadership sulla piazza, quella cessione che non è arrivata in estate, potrebbe giungere nella sessione di mercato di gennaio 2025. LEGGI TUTTO