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    Palermo, il momento più difficile. A Manchester chiedono, il campo mette tutto in discussione

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    Palermo: il balzo playoff. Catanzaro, così non va!  

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    Guida alla 33ª giornata di Serie B: apre Bari-Palermo. La “Samp dei sampdoriani” comincia dal Cittadella. Sassuolo, 2° match ball serie A

    Bari–Palermo venerdì ore 20.30

     

    Sfida di prestigio e incrocio da playoff, anche se, soprattutto per il Bari, gli spareggi promozione sono tutti da conquistare e col passo delle ultime giornate, dura per la squadra di Moreno Longo riuscire ad arrivare almeno ottava. Discorso diverso per il Palermo di Alessio Dionisi, reduce da due vittorie di fila che hanno proiettato i rosanero al 7° posto, con l’opportunità di conseguire il miglior piazzamento possibile in ottica playoff (il 4° posto della Cremonese dista 7 punti). Dunque, partita più importante per il Bari, oggi a -2 dal’8° posto, cioè dal Cesena. I pugliesi non vincono dal 22 febbraio, quando s’imposero a Mantova (0-1). Da allora, in 5 partite sono arrivati solo 4 punti: il cambio di marcia s’impone, se si hanno ambizioni.


    Carrarese–Catanzaro sabato ore 15

     

    Con una serie positiva di tre partite nelle quali sono arrivati 5 punti, la Carrarese di Antonio Calabro cerca di tenere a distanza di sicurezza la zona playout, sulla quale gli apuani hanno un margine di 3 punti. Battere il Catanzaro – a Carrara hanno già perso squadre come Pisa, Palermo e Bari… – vorrebbe dire mettere le mani sulla salvezza che a quota 40 sarebbe quasi in tasca. Il Catanzaro di Fabio Caserta invece, dopo essere stato la squadra più in palla del 2025, negli ultimi tempi sta perdendo colpi (due sconfitte nelle ultime 4 giornate). Pareva in grado di competere nella volate per il 4° posto ma ora la Cremonese dista 5 punti e c’è più da guardarsi le spalle dal Palermo che insidia il 6° posto dei calabresi (è a -2).


    Cosenza–Brescia sabato ore 15

     

    Di fatto, è davvero l’ultima spiaggia per il Cosenza, tornato dalla scorsa giornata sotto la guida di Max Alvini. A dispetto dell’ultimo posto però, i rossoblù calabresi sono ancora vivi. Nello scorso turno hanno sfiorato il colpo a Frosinone, in casa della squadra più in forma della B, incassando il 2-2 finale soltanto al 97’ e in 10 contro 11. Dunque, prima di considerare il Cosenza di fatto in C, è meglio aspettare l’esito di questa partita. Certo, al San Vito-Marulla non sbarcherà  un Brescia particolarmente in palla, reduce dal ko interno col Mantova (1-2), fra le polemiche di patron Cellino contro arbitraggio e Var. Lo stesso Cellino che sarebbe molto vicino alla cessione della società, affare che andrebbe in porto qualsiasi sia la categoria che affronterà il Brescia nella prossima stagione e dopo l’ultimo ko, le Rondinelle sono cadute in zona playout che oggi disputerebbero con la Reggiana. 


    Reggiana–Pisa sabato ore 15

     

    Venerdì scorso non è stato fortunato l’esordio di Davide Dionigi sulla panchina della “sua” Reggiana (è nato a Reggio Emilia e in granata esordì da attaccante in serie A): un 1-2 con la Cremonese che ha ulteriormente complicato il piano salvezza, con la Reggiana che oggi disputerebbe i playout (ha gli stessi punti della Samp su cui è in vantaggio negli scontri diretti, 0-1; 2-2). Adesso un altro appuntamento in casa, sulla carta ancora più proibitivo, anche se bisognerà vedere come reagirà il Pisa vice capolista alla sconfitta incassata sabato scorso in casa dal Modena (1-2). Un ko che ha riaperto la lotta per il 2°posto,  cioé per la A diretta, visto che lo Spezia s’è riportato a -5 dal Pisa. Filippo Inzaghi invita tutti alla calma, i nerazzurri toscani sono ancora padroni del loro destino. ma se non dovessero vincere a Reggio Emilia, la loro situazione sarebbe più difficile da gestire, come se al Pisa, alla volata per la A, fosse venuto il “braccino”. D’obbligo dunque, imporsi a Reggio Emilia (con tanti tifosi pisani che non faranno mancare il loro supporto), per scacciare quei fantasmi che aleggiano sul Pisa.


    Salernitana–Sudtirol sabato ore 15

     

    Sulla panchina dei campani esordisce Pasquale Marino, quarto allenatore stagionale dopo Martusciello, Colantuono e Breda. Trova una Salernitana che oggi retrocederebbe direttamente. Già nella scorsa stagione Marino allenò una squadra inguaiata che passò da 4 allenatori: era il Bari, Marino fu il secondo dopo Mignani e soltanto il quarto, Federico Giampaolo, riuscì a mantenere i pugliesi in B, vincendo il playout con la Ternana. Esperienza che potrebbe dunque tornare buona a Marino, la Salernitana è una delle grandi malate della B e non c’è più tempo per sbagliare. All’Arechi sbarca un Sudtirol reduce dal pari interno col Cesena (1-1), gli altoatesini hanno un solo punto di margine sulla zona playout. Ma se passano indenni questo scontro diretto, potrebbero mettersi sulla buona strada per la permanenza nella categoria, non va dimenticato che il Suditirol, prima dell’avvento di Castori era ultimo e dato da quasi tutti per spacciato.


    Sampdoria–Cittadella sabato ore 17.15

     

    Dopo l’ultimo tonfo (2-0 a La Spezia) e una classifica sempre più drammatica, è andata in scena la settimana della “Sampdoria ai sampdoriani”: via Semplici, terzo allenatore stagionale dopo Pirlo e Sottil, tocca ad Alberico Evani, già tecnico federale di formazioni giovanili e vice di Roberto Mancini quando era ct della Nazionale. E il Mancio, pur non figurando nel nuovo organigramma ma che s’è fatto vivo a Bogliasco, è il grande regista dell’operazione, in qualità di “primo tifoso” della Samp. Che vede il figlio Andrea tornare a fare il ds dei blucerchiati in sostituzione di Accardi. Con un altro uomo di Mancini, Attilio Lombardo, vice non qualunque di Evani. Oltre a Giovanni Invernizzi – altro elemento della Samp Scudetto 1991 – promosso da club manager a coordinatore dell’area tecnica. Basterà tutto ciò a risollevare il blucerchiati, che oggi retrocederebbero direttamente? Una prima risposta la darà il Cittadella di Alessandro Dal Canto. Bene ha fatto la Samp a varare prezzi popolari per la partita perché i granata veneti nelle ultime due stagioni hanno sempre vinto a Marassi, prima col Genoa e poi con la Samp. Oggi sono a +1 sui playout ma se Evani esordisce con un successo, li raggiunge in classifica.


    Modena–Sassuolo sabato ore 19.30


     

    Con la vittoria di Pisa (1-2) nello scorso turno, il Modena di Paolo Mandelli ha di fatto la salvezza in tasca e può provare a dare l’assalto alla zona playoff, che dista soltanto due punti. Niente male per una squadra che, quando il 3 novembre scorso l’aveva ereditata da Pier Paolo Bisoli, era penultima in classifica, davvero un bel risultato per un allenatore che è quasi all’esordio nella categoria (a 57 anni) e che prima si era quasi solo occupato di giovanili. Al Braglia sbarca la capolista Sassuolo, al secondo match point per la Serie A, il primo è sfumato col 5-3 incassato domenica scorsa a Palermo. Per avere l’aritmetica certezza della A, il Sassuolo dovrà guadagnare almeno due punti sullo Spezia, impegnato il giorno dopo a Mantova. Dunque Grosso deve uscire dal Braglia con una vittoria e sperare che il giorno dopo i liguri non vincano al Martelli. La combinazione non è delle più semplici, prende campo l’ipotesi che il Sassuolo possa festeggiare nel turno successivo, il Lunedì di Pasqua, quando i neroverdi ospiteranno il Frosinone e potranno brindare coi propri tifosi.

    Cesena–Frosinone domenica ore 15

     

    La domanda è: il Cesena di Michele Mignani è in grado di fare i playoff? Delle sei squadre dal 3° all’8° posto, i romagnoli sono quelli più a rischio, non solo perché sono ottavi. C’è proprio da capire se la squadra ha i mezzi per disputarli, dopo aver messo di fatto in tasca la salvezza, traguardo non trascurabile per una neo promossa e visti i fallimenti di squadroni sulla carta più forti. Una prima risposta la potrà dare il Frosinone di Bianco, imbattuto da 8 gare che con una risalita impetuosa dal penultimo posto s’è portato a +3 sulla zona playout e ora cerca di suggellare l’impresa. Per i ciociari, è meglio farlo già in questa partita, visto che poi dovrà affrontare le prime tre della classe che, molto probabilmente, saranno ancora impegnate per la A diretta e non potranno concedere nulla.


    Cremonese – Juve Stabia domenica ore 15


     

    Col successo di venerdì scorso in casa della Reggiana, la Cremonese di Stroppa ha mostrato di avere le carte in regola per vincere la volata per il 4° posto (facendo magari un pensierino al 3° posto, se lo Spezia, che dista 6 punti, dovesse perdere qualche colpo). Ma per aggiudicarsi tale volata, bisogna fare fuori la Juve Stabia di Guido Pagliuca, cioé la rivelazione del campionato, quinta in classifica a -3 dalla Cremonese. Le Vespe stabiesi scoppiano di salute e vengono da 3 vittorie di fila con 10 punti conquistati nelle ultime 4 uscite. Insomma, un posticipo da playoff che in realtà è molto probabilmente un anticipo di una sfida che potrebbe tenersi negli spareggi promozione.

    Mantova–Spezia domenica ore 17.15

     

    Neanche un mese fa il Mantova di Davide Possanzini, dopo due terzi di stagione positivi, all’improvviso pareva avvitarsi verso la C. Poi sono arrivate due vittorie di fila che mancavano come l’aria e ora i lombardi hanno 2 punti di margine sulla zona playout. Insomma, la salvezza è ancora tutta da conquistare e solo confermandosi sui livelli delle ultime uscite potrà arrivare. Lo Spezia avrà il vantaggio di giocare sapendo il risultato del Pisa. Dopo l’ultimo turno i ragazzi di D’Angelo si sono portati a 5 punti dal 2° posto, cioé dalla promozione diretta. E se i toscani dovessero avere problemi sabato a Reggio Emilia, l’occasione per avvicinare ulteriormente la zona promozione diretta si farebbe ghiotta. Senza dimenticarsi che lo Spezia deve anche difendere il 3° posto dall’assalto della Cremonese che scenderò in campo proprio poco prima dei liguri. Insomma, va a finire che, per difendere il 3° posto, alla fine lo Spezia potrebbe trovarsi secondo? Questo, almeno, è ciò che si pensa nel clan aquilotto. LEGGI TUTTO

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    Via con Palermo-Cremonese. La Samp non può più fallire. Pisa e Spezia: che duello per la A. Guida alla 30ª giornata di Serie B

    Palermo-Cremonese venerdì ore 20.30

     

    Gustoso anticipo che può dare molte risposte in chiave playoff. A non poche domande: il Palermo ha davvero un passo che può permettergli di chiudere il campionato tra 4° e 8° posto? Le ultime prestazioni fanno propendere per il sì ma un po’ di cautela non guasta. E la Cremonese che sbarca al Barbera forte del 4-0 inflitto al Catanzaro, è un test perfetto. Ma come se la caverà Stroppa dopo la squalifica di 10 giornate a Vazquez, bomber principe dei grigiorossi? Lo stop per presunto insulto razzista a Dorval era ampiamente previsto, dunque il tecnico dei lombardi da tempo avrà studiato le contromisure. E comunque, così come il Palermo, anche la Cremonese ha svoltato? O tornerà a fare il campionaticchio delle giornate immediatamente precedenti al trionfo sul Catanzaro, tramortito allo Zini nonostante fosse la squadra più in palla, prima mai sconfitto dal 2025. Solo negli ultimi tempi Dionisi e Stroppa stanno raccogliendo secondo le proprie capacità. Perché la continuità, poi è un’altra faccenda.

    Cesena-Spezia sabato ore 15

     

    Altra partitona coi fiocchi. Il Cesena ha trovato un passo ottimo (11 punti nelle ultime 5 uscite), a dispetto di chi alla fine del mercato di riparazione diceva che s’era indebolito. Battere lo Spezia vorrebbe dire fare un pensierino al 4° posto perché mettere sotto la terza forza della B vorrebbe darsi una botta di autostima che porterebbe ancora più entusiasmo per la banda di Mignani (e pensare che sino a non troppo tempo fa rischiava la panchina). Ma lo Spezia che si presenterà al Manuzzi avrà un’occasione d’oro: con 3 punti acciuffa il Pisa che scende in campo alla fine di questa partita. Dopo la vittoria sui nerazzurri di Inzaghi, gli aquilotti di D’Angelo hanno il vantaggio degli scontri diretti (2-2 e 3-2), dunque basterà loro chiudere il campionato con gli stessi punti del Pisa per superarli in classifica e tornare in A dopo due anni. Quel che un po’ preoccupa in casa Spezia, è l’infortunio a Salvatore Esposito. Il maggiore dei tre fratelli di Castellammare di Stabia contro il Pisa ha giocato – già da infortunato – una partita meravigliosa e stoica ma ora dovrà fermarsi per un po’. Avesse saltato il big match della scorsa giornata, con ogni probabilità ora non saremmo qui a parlare di volata riaperta per il 2° posto. Nella vittoria sul Pisa, sostanzialmente la differenza l’ha fatta lui, e questo va detto, perché di solito si parla molto dei suoi due fratelli e molto meno di lui che sta facendo una stagione splendida. E comunque suo fratello Pio Esposito, col gol segnato al Pisa, è capo cannoniere in solitaria della B con 14 gol. Diciamolo sottovoce, ma forse abbiamo trovato il centravanti italiano del futuro: da quanti anni la B non sfornava e formava un 19enne italiano così promettente? Che buona notizia! Che possa vincere il titolo, da qualche anno la B lo ha intitolato a Paolo Rossi e sarebbe di ottimo auspicio.

    Cittadella-Sassuolo sabato ore 15

     

    Momento delicato per il Cittadella di Dal Canto, travolto nello scorso turno 1-5 dal Sudtirol e reduce da 3 ko nelle ultime 4 gare. Il margine sulla zona playout si assotiglia (+2) e per mettere in sicurezza il campionato bisognerà ritrovare la storica tigna del Citta. Ma la domanda è un’altra: che Sassuolo sarà? La capolista di Grosso, con 12 punti di margine sullo Spezia terzo, ha un piede e mezzo già in A. Dunque è fisiologica la rilasatezza degli ultimi tempi: prima dell’1-1 interno col Bari dello scorso turno (rischiando di perdere), il Sassuolo aveva messo sì sotto il Pisa, tanto per ribadire chi comanda la B. Ma prima ancora c’era stato lo 0-0 alla camomilla di Marassi con la Samp, quelle partite che puoi permetterti perché prima, per mesi, hai avuto una continuità che ha stroncato tutti. Fra l’altro, il Citta ha molti più problemi in casa che fuori, Dal Canto ha raddrizzato la baracca soprattutto con preziose vittorie in trasferta. Ma al Tombolato – dove domenica i granata sono stati contestati – sono passate un po’ troppe squadre: lo farà anche la super capolista?

    Frosinone-Brescia sabato ore 15

     

    Momento magico per il Frosinone, da tre partite affidato a Bianco, ancora imbattuto col successore di Greco e Vivarini, ha messo insieme 7 punti che quando stai in coda, sono tantissimi. Ora in Ciociaria, dopo mesi di scoramento, ci credono tutti alla salvezza, anche diretta. Perché chi sta immediatamente davanti sta peggio (a iniziare dal Brescia, ma non solo loro), e la squadra ha i mezzi per restare in B senza passare dai playout che solo un mese fa parevano un miraggio. Quanto ai lombardi di Maran – da tempo in bilico ma sempre in sella – nello scorso turno hanno mancato una grossa occasione: la vittoria sul Cesena, che avrebbe dato grande fiducia e rasserenato l’ambiente, è sfumata per la sfortunata autorete di Calvani che ha fissato l’1-1 finale. La sensazione è che il futuro del Brescia si definirà meglio tra questa sfida diretta e la successiva trasferta a La Spezia, dopo la sosta per le nazionali (che sarebbe propizia per l’eventuale cambio): come sarà messa la Leonessa dopo queste due partite, giacché oggi è a tutti gli effetti nella bagarre per non retrocedere?

    Juve Stabia-Modena sabato ore 15

     

    Playoff? Vorrei ma forse non posso: la si potrebbe intitolare così questa partita. Le Vespe stabiesi sono ancora in zona playoff ma il passo degli ultimi tempi – un punto nelle ultime tre gare – insinua il sospetto che la squadra si “accontenti” della salvezza (ormai in tasca), traguardo che comunque sarebbe notevole. Un discorso non molto diverso lo si può fare anche per il Modena. Mandelli ha raddrizzato la baracca ereditando una squadra che con Bisoli era penultima, portandola nella pancia della classifica. Nello scorso turno però, il ko di Salerno ha fatto un po’ tramontare il sogno playoff. Che per il valore della rosa, potrebbe ancora essere alla portata (-4 dal’8° posto), senza dimenticarsi di guardarsi alle spalle (+4 sui playout).

    Pisa-Mantova sabato ore 17.15

     

    Come reagirà il Pisa di Inzaghi al ko di La Spezia che ha rimesso in discussione il 2° posto, coi liguri a -3 e in vantaggio negli scontri diretti? Iniziamo col dire che il Pisa, sulla carta, nelle ultime 9 gare, ha un calendario apparentemente migliore dello Spezia anche se la B di fatto si diverte a smentire tanti pronostici. Però la flessione della squadra di Inzaghi, reduce da 2 sconfitte di fila e 3 ko nelle ultime 5 gare, è evidente e serve un’inversione di rotta. E che magari la spinta arrivi dagli acquisti di gennaio: tutti avevano lodato il mercato del Pisa ma i nuovi finora han portato ben poco quando invece avrebbero dovuto fare la differenza nel braccio di ferro con lo Spezia. E all’Arena sbarca il Mantova di Possanzini che non vince da una vita, che sta precipitando in classifica (ma l’1-1 con la Juve Stabia dello scorso turno non era da buttare) e che di questo passo, con le ultime tre in classifica che macinano punti, rischia di non fare neanche i playout.

    Bari-Salernitana sabato ore 19.30

     

    Gran bel derby del Sud che può dire molto per i rispettivi traguardi. Il Bari di Longo è reduce dalla vittoria sfiorata in casa del Sassuolo, un 1-1 che comunque dà autostima, anche perché la squadra negli ultimi tempi ha trovato una buona quadratura e i risultati la stanno premiando. Questo non vuol dire che i playoff sono in tasca, anzi, sono tutti da conquistare. Ma con questo atteggiamento si possono acciuffare. Salernitana permettendo. La vittoria dei granata sul Modena ha riportato la squadra di Breda a -1 dai playout, c’è insomma tutto il tempo – e forse ora anche la giusta carica – per mantenere la categoria, cosa che sino a non troppo tempo fa, pareva una chimera.

    Reggiana-Sampdoria domenica ore 15

     

    Cruciale scontro salvezza, guai a chi lo sbaglia. Squadre appaiate a quota 31, ci sarebbe aria di playout, non fosse che le ultime tre macinano punti e dunque il rischio, se l’andazzo resta questo, è anche quello di non fare nemmeno gli spareggi salvezza. Nella Reggiana, dove Viali rischia il posto per non dire che se lo gioca (poi, c’è la sosta….), il ko dello scorso turno in casa del Cosenza ultimo in classifica ha complicato una situazione già abbastanza ingarbugliata. La squadra, che per larga parte del campionato ha navigato in acque relativamente tranquille, ora ha un passo da retrocessione. Non vince dal 28 gennaio, quando in casa mise sotto il Palermo (2-1), nelle successive 6 gare sono arrivati 3 punti. Questo per dire che la squadra avrebbe dei valori, anche se si sapeva che per la salvezza si sarebbe dovuto sudare non poco. Però, la Regia degli ultimi tempi è molto al di sotto del minimo sindacale. E la Samp? Pur mostrando maggior quadratura e una crescita nel gioco, i punti latitano, Semplici è reduce da tre pari di fila e addirittura ha raccolto, a parità di partite in panchina (13), meno di Sottil (16 contro 14). Però, i progressi degli ultimi tempi, autorizzano un cauto ottimismo. Coda con un gol acciuffa Schwoch (135 gol) in testa alla classifica cannonieri di tutti i tempi della B. Chissà che sia uno stimolo in più, Coda nell’1-1 al Palermo ha segnato il 7° gol stagionale e dovrebbe essere confermato titolare, dopo essere stato, per troppe partite, l’uomo dei minuti finali.

    Sudtirol-Carrarese domenica ore 15

     

    Fabrizio Castori, il decano della B (va per i 71 anni), sta facendo uno dei capolavori più belli della carriera. nello scorso turno, schiantando il Cittadella a casa sua (1-5) s’è cavato dalla zona playout in cui navigava da tempo, dimostrando che la squadra può salvarsi in carrozza, giacché con l’uomo di San Severino Marche sono arrivati 20 punti in 13 partite (passo da playoff), con una squadra che era stata presa all’ultimo posto e che era reduce da 5 sconfitte di fila. Chapeau. Al Druso sbarca una Carrarese che deve mangiarsi le mani per come nello scorso turno è stata battuta in casa dal Frosinone. Magari, prima di lamentarsi di presunti torti arbitrali, bisognerebbe fare ammenda per certi clamorosi gol divorati, prima che il Frosinone colpisse. Comunque Calabro, in rapporto all’organico che ha, sta facendo un ottimo campionato. Ma bisognerà tornare dal Druso con qualcosa in tasca, se no la situazione rischia di farsi brutta.

     Catanzaro-Cosenza domenica ore 17.15

     

    Derby calabrese assai caldo e di gran folklore. Ma pure interessante per la classifica. E, dopo gli ultimi risultati, più incerto di quanto poteva apparire soltanto una settimana fa. Prima il Cosenza ha battuto la Reggiana, tornando a sperare in una salvezza che sarebbe ancor più miracolosa di quelle precedenti, peraltro già epiche. I sostituti di Alvini, il tandem Tortelli-Belmonte, nelle loro due uscite in panchina hanno messo insieme 4 preziosi punti, dimostrando che la squadra è viva. Allo stesso tempo, il Catanzaro che pareva lanciato alla conquista del 4° posto, da imbattuto nel 2025, incappava nella disfatta di Cremona, un 4-0 per il quale il tecnico Caserta ha dovuto chiedere scusa ai tifosi. Il derby dirà se è stato un campanello d’allarme o un incidente di percorso, in attesa di riprendere la corsa per sognare la A. Nel Cosenza è squalificato Artistico, il match winner di venerdì scorso. Nel Catanzaro invece, Iemmello ha scontato la sua. E da catanzarese, chissà che voglia avrà di essere l’uomo derby. LEGGI TUTTO

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    Palermo, il rebus Dionisi: resta, ma è indesiderato. Ora è vietato sbagliare

    PALERMO – Sembrava che il peggio fosse passato, invece è arrivata un’altra tempesta. Ancora più violenta di quella di inizio anno, con tutto lo stadio a gridargli in faccia “vattene via”. È finito di nuovo nell’occhio del ciclone Alessio Dionisi che, alla fine della partita pareggiata con il Mantova, è stato travolto dai fischi dei tifosi. Una contestazione fortissima, ma soprattutto mirata perché la squa LEGGI TUTTO

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    Via con Brescia-Salernitana, il clou è Spezia-Palermo, guida alla 25ª giornata della Serie B

    BRESCIA–SALERNITANA venerdì ore 20.30

     

    
Seconda uscita per il Brescia sotto la guida del Maran-bis. L’esordio ha portato la vittoria di Carrara (1-2), fondamentale per tenere la Leonessa fuori dalla bagarre salvezza. Ora però, l’anticipo propone una sfida analoga. Così come il Brescia ci arriva dopo un successo che mancava dal 3 novembre, la Salernitana si presenta all’appuntamento forte della vittoria ottenuta nello scorso turno all’Arechi contro la Cremonese, un 1-0 dettato non solo dal gol di Raimondo ma anche dalle superbe parate del danese Christensen, azzeccatissimo acquisto di gennaio. In questo febbraio la Salernitana si giocherà una larga fetta di salvezza, dovendo poi affrontare Carrarese e Frosinone. Oggi sarebbe tra le tre squadre che retrocederebbero in C. Ma con un eventuale colpo al Rigamonti, complice una classifica cortissima, i giochi salvezza s’ingarbuglierebbero ulteriormente. Al contrario, un successo delle Rondinelle, darebbe ai lombardi la possibilità di coltivare qualche ambizione playoff.

    COSENZA–CARRARESE sabato ore 15

    Quasi un’ultima spiaggia per il Cosenza, ultimo in classifica, con Alvini confermato alla guida dei calabresi soprattutto per questioni economiche: ha ancora un anno e mezzo di contratto e un ulteriore ingaggio (era stato contattato Cristiano Lucarelli) appesantirebbe la pesante situazione della società, anche se patron Guarascio, spinto dal Sindaco della città, tratta per la cessione del club. Va detto però che al San Vito-Marulla sbarca una Carrarese che non sta tanto meglio, è l’unica squadra delle 20 di B che non ha ancora fatto un punto nel 2025, solo ko, alcuni anche sfortunati, con la squadra comunque viva. Ma di questo passo fatalmente si sarà inghiottiti dalla zona calda (i playout, già ora, distano solo 2 punti). E pensare che gli apuani avevano chiuso il 2024 sbarcando in zona playoff. Interessante sarà vedere gli effetti del mercato sulle due squadre. A naso, la Carrarese potrebbe essersi mossa meglio del Cosenza.


    FROSINONE–CATANZARO sabato ore 15

    Il Frosinone nel 2025 ha fatto un solo punto e ora, come ha detto il tecnico Greco (che rischia il posto), è a un bivio: o ci si compatta e si prova a inseguire una salvezza complicata, oppure ci si sfalda, come già sta accadendo, senza reagire a una classifica che dice penultimo posto. E allo Stirpe sbarca un Catanzaro col vento in poppa. La squadra guidata da Caserta nello scorso turno s’è spinta fino al 5° posto, risultato difficilmente pronosticatile a inizio stagione quando nessuno credeva che i giallorossi potessero bissare la scorsa grande stagione. E invece, sta avvenendo, anche grazie all’infinito Iemmello, capo cannoniere della B con 12 gol.

    
MANTOVA–SASSUOLO sabato ore 15

    Il Mantova di Possanzini è reduce dal brutto ko di Modena (3-1) ma ha i mezzi per impensierire la capolista Sassuolo perché resta uno dei collettivi meglio organizzati della B. D’altro canto, i primi in classifica sbarcano al Martelli con una rosa che è stata ulteriormente rinforzata, con un mercato che profuma già di Serie A. I neroverdi di Grosso sono reduci dal 2-0 sulla Juve Stabia che ha confermato come la squadra, anche se non dà spettacolo, sa imporsi con un certo cinismo. E comunque il Sassuolo ha un attacco atomico che garantisce più di due gol di media a partita. La difesa non è sempre impeccabile e il Mantova potrebbe trovare qualche varco in cui infilarsi. Ma il fatto che le agenzie di scommesse da tempo non accettano più scommesse sulla A del Sassuolo, dice già tutto.

    
PISA–CITTADELLA sabato ore 15

    Stratosferico il campionato del Pisa, capace di restare a soli 2 punti dalla capolista Sassuolo, pur disponendo di un organico neanche lontanamente paragonabile a quello degli emiliani. Sì, Filippo Inzaghi a Pisa potrebbe fare il suo capolavoro. In casa i nerazzurri sono imbattuti ma guai a sottovalutare il Cittadella che nell’ultimo turno ha perso a domicilio dallo Spezia terzo. I veneti sono comunque vivi e si sono già messi alle spalle un momento in cui erano la squadra con l’encefalogramma più piatto di tutta la B. Da qui a fare l’impresa a Pisa però, ce ne corre.


    SAMPDORIA – MODENA sabato ore 17.15

    Nello scorso turno la Sampdoria, con l’1-0 sul Cosenza giocando gran parte della gara in dieci, ha ritrovato quel successo che le mancava da oltre 3 mesi, da qui riparte Semplici – terzo tecnico stagionale dopo Pirlo e Sottil – per provare a salvare la squadra senza passare dai playout che oggi i blucerchiati disputerebbero col Suditirol. Certo, l’impegno col Modena appare ben più tosto di quello col Cosenza. Gli emiliani sono reduci dalla bella vittoria sul Mantova, in cui ha brillato la stella di Palumbo, il giocatore più decisivo della B (7 gol e 9 assist), una bellezza vederlo giocare a tutto campo, trascinando i compagni. Al mercato, la famiglia Rivetti, ha respinto l’interesse per lui prima della stessa Samp, poi del Sassuolo. Perché con questo Palumbo, il Modena può davvero puntare a quel piazzamento playoff che segretamente sogna da due stagioni.


    CREMONESE–SUDTIROL domenica ore 15

    Se a fine stagione volete che si disputino i playoff, fate il tifo per la Cremonese. Nello scorso turno, perdendo a Salerno (1-0), è scivolata a -11 dallo Spezia terzo. Se a fine campionato il distacco tra terza e quarta classificata sarà di almeno 15 punti, i liguri saliranno direttamente in A senza passare dagli spareggi promozione. E il test con gli altoatesini di Castori si preannuncia tosto per i grigiorossi di Stroppa, che qualche volta in casa hanno vissuto passaggi a vuoto di troppo. Il Sudtirol è reduce da due vittorie di fila e potrebbe anche avere i mezzi per salvarsi senza passare dai playout (che oggi disputerebbe con la Sampdoria). Insomma, la Cremo dovrà dare il meglio di sé per far sua la partita perché gli altoatesini sono una delle squadre più in forma della B.


    REGGIANA–CESENA domenica ore 15

    Sulla carta, bel derby emiliano-romagnolo tra due squadre in cerca di riscatto. I granata di Viali vengono dal ko in casa Sudtirol (2-0), sono a due punti dalla zona playoff e a +3 su quella playout. Il Cavalluccio è  reduce dal 4-2 incassato a Catanzaro, sconfitta con la quale inizia a traballare la panchina di Mignani (non aiutato però, da un mercato che appare insufficiente). Insomma, chi la perde poi potrebbe ritrovarsi a respirare una brutta aria, anche se entrambe le squadre hanno i mezzi per chiudere la stagione senza troppi patemi.

    SPEZIA–PALERMO domenica ore 15

    Il match clou della giornata. Lo Spezia si presenta all’appuntamento reduce da 3 vittorie di fila, con 10 punti conquistati nel 2025 sui 12 disponibili. Il Palermo, al contrario, ha perso le ultime due gare ma i tifosi rosanero hanno solo in mente l’arrivo dal Venezia del bomber Pohjanpalo, l’affare più importante del calciomercato, costato quasi 5 milioni, al Picco farà il suo esordio coi siciliani. Gara che può dire molto anche sulla stessa disputa dei playoff. Lo Spezia – rinforzatosi in avanti con un certo Lapadula, che bel duello con Pohjanpalo – oggi terzo in classifica, salirebbe direttamente in A se riuscirà ad avere a fine stagione 15 punti di margine sulla quarta classificata (oggi, una non entusiasmante Cremonese, al 4° posto, è a -11). Dunque, la possibilità che gli spareggi promozione non si disputino, ha una certa concretezza. E ne farebbe le spese il Palermo stesso che per raddrizzare una stagione nella quale avrebbe dovuto puntare alla promozione diretta, punta tutto sui playoff, peraltro lungi da conquistare, visto che oggi i siciliani sono all’8° posto, l’ultimo disponibile, traguardo a cui possono ambire non poche squadre.


    JUVE STABIA–BARI domenica ore 17.15

    Autentico spareggio playoff, ammesso e non concesso che a fine stagione si disputino. La Juve Stabia avrà ancora il dente avvelenato per il ko in casa della capolista Sassuolo, con strascichi polemici che hanno portato, fra le altre cose, alla squalifica dell’allenatore Pagliuca. La sua Juve Stabia comunque, una delle sorprese più belle di questa B, può davvero chiudere la stagione con un piazzamento impensabile a inizio annata. Il Bari di Longo ha gli stessi punti delle Vespe stabiesi e in questo 2025 sta mostrando un passo più che discreto: nessuna sconfitta e 6 punti in 4 gare. Insomma, chi la vince fa un passo importante verso i playoff, anche per i punti che leverebbe all’avversaria ma per entrambe sarebbe un successo che darebbe non poca autostima. E pensare che la sfida d’andata, giocata nel turno d’esordio, vide la Juve Stabia imporsi 3-1 al San Nicola. Ora le squadre, come testimonia la classifica, appaiono sullo stesso piano. Ma il Bari, in più, dovrebbe metterci la voglia di riscattare quella cocente sconfitta. LEGGI TUTTO

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    Palermo: è l’addio alla Serie A diretta

    TORINO – La bella vittoria di una settimana fa sullo Spezia è già un ricordo lontano. Il Palermo di Dionisi ricade nei soliti problemi visti in questo campionato. Anzi, forse peggio del solito, visto che fuori casa stava andando meglio che al Barbera. Davvero brutto il ko di Carrara (1-0): quali ambizioni di Serie A si possono avere se si torna con le ossa rotte dalla trasferta in casa della gagliarda formazione apuana di Calabro, giunta alla sesta partita interna senza ko? Tanto più che, nel frattempo, il Pisa torna a correre, vince a Mantova (2-3) e si ritrova in testa assieme al Sassuolo che sarà di scena oggi, al Mapei Stadium, con la Samp, mentre lo Spezia terzo riceverà il Cittadella. Insomma, le gare del sabato dicono che ormai il Palermo ha abdicato nella lotta per la A diretta che dista 13 punti. E, probabilmente, i risultati della partite della domenica renderanno la possibile riscossa rosanero ancora più complicata, per non dire impossibile. Allo Stadio dei Marmi di Carrara era stato un primo tempo tosto e agonisticamente valido, in cui gli apuani facevano bene la loro parte, limitando non poco la pericolosità offensiva dei rosanero. Di fatto l’unica vera occasione per il Palermo cadeva sui piedi di Henry che in area di rigore, da buona posizione ma contrastato, metteva alto. Nella ripresa Ranocchia, provava, per la terza volta senza fortuna, a sbloccarla con un tiro da fuori. Ma l’occasione clamorosa era per la Carrarese, col duplice salvataggio di Desplanches e soprattutto Ceccaroni sui tentativi di Stiven Shpendi. Che magari non sarà sugli scudi come il fratello Cristian, capo cannoniere della B con 10 gol. Ma che due anni fa veniva acquistato dall’Empoli per due milioni (a Carrara è in prestito) e che dunque, a differenza del più quotato fratello, sa che cos’è la Serie A. Dopo quella occasione, cambiava l’inerzia della partita e Desplanches alla fine doveva fare gli straordinari per provare a mantenere la porta inviolata. Ecco, forse l’unica buona notizia che giunge da questa partita dei rosanero, è la crescita del portiere dell’Under 21: dopo le ultime prestazioni, sta diventando un estremo difensore che può starci in Serie B. Sinché al 77’, proprio su Stiven Shpendi, Desplanches capitolava, primo gol con la maglia degli apuani per l’italo-albanese. Una rete dettata dall’incompresione tra Desplanches e Gomes, col grave errore del secondo, il suo colpo di testa diventava l’assist vincente per Shpendi, abile a superare Desplanches, la cui uscita dall’area forse era stata un po’ avventata. Insomma, il Palermo ha scelto il modo peggiore per perdere la partita, regalando il gol agli avversari. E in ciò, c’è un po’ tutta la stagione, finora abbastanza sciagurata, dei rosanero. Come raccontano le due precedenti stagioni di B del Palermo sotto la guida del City, provare a cambiare guida tecnica non sembra essere nei piani della dirigenza. Ma di fatto, ai primi di dicembre, certe somme sul lavoro di Dionisi si possono già tirare, al di là che si decida o meno di andare avanti con lui. Adesso c’è solo da conquistare la miglior posizione possibile nella griglia playoff, cosa non semplice se si replicheranno prove come quella di Carrara. Comunque vada, un po’ poco per rispettare il pronostico estivo che vedeva il Palermo come la prima favorita per la promozione in Serie A. Com’è lontana l’estate. LEGGI TUTTO