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    Vinicius, solidarietà a Maignan: “Sempre con te. Rammarico per chi usa parole vuote”

    Quanto successo sabato sera al Blu Energy Stadium con gli insulti razzisti a Maignan sta ormai diventando una piaga sociale troppo frequente negli stadi e sui campi da calcio. Non è la prima volta che accade e in questi giorni in tanti stanno mostrando il loro sostegno al portiere del Milan. Dalla Politica a Gravina fino ai compagni di squadra, l’arbitro Maresca o lo stesso Rabiot, centrocampista della Juventus. Giorno dopo giorno continuano ad arrivare messaggi di vicinanza all’estremo difensore anche da chi ha subito, e non tanti mesi fa, lo stesso trattamento, ovvero Vinicius Jr del Real Madrid.
    Vinicius, il messaggio a Maignan
    L’esterno brasiliano contro il Valencia ha subito lo stesso trattamento di Maignan a Udine. Cori, ululati e quei beceri “buuu”, gli stessi da cui si è sentito offeso il portiere rossonero tanto da spingerlo a mandare un segnale lasciando il campo per qualche minuto. Al termine della partita il francese ha postato un lungo messaggio, ripreso anche da Vinicius, che ha voluto a sua volta rispondere e mostrare il suo sostegno al collega: “‘Semplicemente parlare non cambierà nulla’ Queste sono le parole di Maignan. È tempo di imprigionare i razzisti in modo che si vergognino di quello che sono. Ringrazio coloro che sostengono realmente la nostra lotta e mi rammarico di coloro che si presentano solo con parole vuote per guadagnarsi la simpatia della stampa. Sempre con te, Maignan”. Anche l’Udinese ha voluto mandare un segnale e ha precisato i proveddimenti verso chi ha fatto i cori… LEGGI TUTTO

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    Vlahovic zingaro, tifosi Juve furiosi sotto il post della Serie A

    BERGAMO – Successo doppiamente importante per la Juventus che espugna il campo dell’Atalanta per 2-0 con protagonista Dusan Vlahovic. Il serbo ha realizzato al 97′ la rete dei titoli di coda in un ambiente ostile nei suoi confronti, come testimoniato dai cori a sfondo razzista nei suoi confronti da parte dei tifosi locali. Vlahovic ha subito ricevuto la solidarietà da parte di tutti: da Allegri, dal Pescara, fino alla federazione serba che via social ha pubblicato una foto emblematica. Anche la Lega Serie A ha postato una foto di Vlahovic sul profilo Twitter, ma senza alcun riferimento o presa di posizione sui cori razzisti. Questa scelta ha fatto infuriare i tifosi Juve che hanno inondato il post con vari commenti. Ma non solo, l'”autogol” della Lega è proseguito anche sul profilo Twitter inglese dove hanno pubblicato una foto delle statistiche di Vlahovic contro l’Atalanta. E anche qui i supporter juventini, ma non solo, non si sono risparmiati con i commenti. LEGGI TUTTO

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    Pescara, dito sulla bocca per sostenere Vlahovic: il post diventa virale

    Con un tweet il Pescara ha condannato i brutti cori razzisti rivolti a Vlahovic nel corso di Atalanta-Juventus, da parte dei tifosi bergamaschi. Il club ha preso immediatamente le distanze, zittendo tutti i colpevoli. La società di Lega Pro è una delle più presenti sui social per lottare contro ogni tipo di discriminazione.

    Il tweet del Pescara a sostegno di Vlahovic

    Non sono tardati ad arrivare i messaggi di sostegno nei confronti dell’attaccante della Juventus. Dalla Serbia, fino alla Serie C, con il tweet emblematico del Pescara che recita un diretto “Notoracism” accompagnato da una serie di faccine per mettere a tacere i brutti cori ricevuti da Vlahovic. LEGGI TUTTO

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    Torino, Karamoh denuncia gli insulti razzisti: la storia sui social

    L’attaccante del Torino, Karamoh, ha denunciato insulti razzisti nei suoi confonti subiti nel corso del match contro la Lazio, vinto dai granata 1-0. Il giocatore ha postato una storia sul proprio profilo Instagram, dove si nota un tifoso biancoceleste insultarlo e offenderlo: “Come è possibile che questo tipo di persone possa ancora entrare allo stadio nel 2023?” – queste le parole del giocatore.
    Lazio-Torino e gli insulti razzisti
    A dieci minuti dal termine del match, le telecamere hanno ripreso l’insulto razzista nei confronti di Karamoh. Un episodio deplorevole nel giorno in cui il presidente della FIGC Gravina ha concesso la grazia a Romelu Lukaku come gesto esemplare per la lotta contro ogni tipo di discriminazione. LEGGI TUTTO

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    Lukaku, Juve-Inter e il razzismo: arriva lo sfogo social, “Come nel 2019”

    Juve-Inter: Lukaku, il razzismo e il riferimento a una partita a Cagliari
    Il riferimento del’attaccante, per quanto riguarda il 2019, è invece relativo a un Cagliari-Inter tristemente passato alla storia per simili epsiodi. Anche in quel caso Lukaku segnò un calcio di rigore, così come accaduto ieri all’Allianz Stadium. In quella circostanza non servì per riacciuffare il pari (dopo il vantaggio dei bianconeri firmato da Cuadrado), ma per vincere la partita del primo settembre, valida seconda giornata di Serie A, a margine dei gol di Lautaro Martienz e Joao Pedro. Una presa di posizione social che rende ancor più infoucato il dibattito dopo quanto accaduto a Torino. LEGGI TUTTO

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    Toro: Beidi e Pellegri in tv contro il razzismo

    La squadra del Torino (con in prima fila l’under 18 Beidi Gallea e Pietro Pellegri) è la protagonista della nuova puntata di “Offside Racism” (mettiamo il razzismo in fuorigioco), il programma di Rai Kids che ogni settimana apre una finestra sul calcio giovanile dei club di A. Appuntamento domani, venerdì 20 gennaio, alle ore 17.45, su Rai Gulp (canale 42 del digitale terrestre) e su RaiPlay. Il programma (giunto al secondo anno) è  realizzato con il patrocinio della Lega di Serie A. Ideato, scritto e firmato da Armando Traverso con Mario Bellina, Giovanna Carboni e Federica Romano (regia di Riccardo Menicatti), va in onda tutti i venerdì e ogni settimana porta in primo piano una squadra diversa. “La maglia del Toro mi ha insegnato che devo sempre mettere il cuore in quello che faccio”: con queste parole Beidi Gallea, difensore centrale della squadra Under 18 del Torino, aprirà la puntata di domani di “Offside Racism”. Beidi è nato in Mali, ma da quando ha tredici mesi vive in Italia. La sua passione per il calcio nasce quando ha tre anni. Da quel momento non molla mai il pallone fino a quando a otto anni non corona un piccolo grande sogno: entrare nel settore giovanile del Torino nel quale cresce fino ad arrivare a giocare nell’Under 18 dove milita attualmente.
    “COSì CONTRO IL RAZZISMO” – Per Beidi il calcio non è solo un divertimento o una professione ma anche un rifugio da tutto quello che di più brutto c’è nel mondo: fare parte di una squadra vuol dire avere sempre qualcuno su cui contare e tenere duro insieme, anche nei momenti più difficili.  E’ questo che gli ha insegnato il calcio a non mollare mai e condividere vittorie e sconfitte con i compagni, nel rispetto di tutti, anche degli avversari. Un rispetto che sui campi di calcio e soprattutto sugli spalti e tra le tifoserie alle volte manca. Lo sa bene Beidi che nella sua giovane carriera si è trovato vittima di insulti razzisti, di parole che fanno davvero male, soprattutto se a subirle è un ragazzo così giovane. E confessa alle telecamere quanto di fronte a quelle offese si sia sentito ferito ma anche come grazie all’aiuto della squadra sia riuscito a lasciarsele alle spalle e a relativizzare l’accaduto.
    PELLEGRI AL FIANCO – Le parole di Beidi sono una testimonianza importante del valore del calcio e dello sport nella lotta alle discriminazioni, una testimonianza che viene premiata da Pietro Pellegri, l’attaccante della prima squadra del Torino, che al termine della puntata dona al giovane calciatore la maglia ideata dalla Lega Serie A con la scritta “Keep Racism Out”, un simbolo concreto della campagna di sensibilizzazione di Lega Serie A contro ogni forma di razzismo e discriminazione. LEGGI TUTTO

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    Roma-Torino: cori razzisti contro Milinkovic-Savic

    ROMA – La partita tra la Roma e il Torino ha offerto moltissime emozioni, ma anche l’ennesima brutta pagina razzista. Attorno alla mezz’ora del secondo tempo, infatti, dalla Curva Sud sono cominciati a partite cori rivolti contro Milinkovic-Savic, il portiere serbo dei granata. “Zingaro di m. …” è stato il deprecabile epiteto con cui è stata accompagnata per alcuni minuti la sua prestazione, ovviamente ignorato da Milinkovic-Savic, che ha risposto con l’indifferenza. Se il coro è stato registrato dagli ispettori della Federcalcio martedì arriverà una multa alla Roma a parte del giudice sportivo. LEGGI TUTTO

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    Juventus-Inter, i tifosi nerazzurri contro Vlahovic: ecco cosa hanno urlato

    TORINO – «Sei uno zingaro, sei uno zingaro». Nient’altro, perché di nient’altro c’era bisogno, perché tutti hanno sentito e tutti si saranno fatti la loro personalissima opinione. Il coro è partito dal settore riservato ai tifosi dell’Inter, tradizionalmente occupato allo Stadium dai sostenitori ospiti e composto da duemila posti e spiccioli, nei minuti precedenti il fischio d’inizio. Il destinatario del coro razzista, Dusan Vlahovic, avrà fatto spallucce, ché del resto non è mica la prima volta che un episodio del genere lo riguarda da vicino. Nell’ottobre 2021 il serbo, allora bomber della Fiorentina, era stato apostrofato alla stessa maniera dai tifosi dell’Atalanta, appena battuta da una sua doppietta. Tempo di presentarsi all’intervista flash del postpartita di Bergamo a bordo campo e poi ecco quei cori spregevoli, con conseguente espressione inequivocabile dell’attaccante che andò oltre la sgradevole situazione. Ieri l’ex viola ha dovuto saltare il derby d’Italia per colpa della pubalgia. Ma Dusan era comunque presente allo Stadium per sostenere i compagni. E sul volto gli si leggeva chiaro il pensiero di chi, per nessuna ragione al mondo, avrebbe voluto saltare Juventus-Inter. Amen, il fattaccio è un altro: seguiranno conseguenze per i “complimenti” ricevuti ieri sera?Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO