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    Diretta Udinese-Roma ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    La Roma scende in campo a Udine nell’incontro valido per la 22ª giornata di campionato. I giallorossi si presentano all’appuntamento con 27 punti e un bilancio di 3 vittorie alternate a 2 pareggi. In palio c’è dunque l’occasione di dare continuità al successo rimediato contro il Genoa e di ritrovare il sorriso dopo l’indigesta sconfitta in Europa League contro l’Az Alkmaar. La classifica riporta riporta 27 punti che valgono la 9ª posizione davanti ai friulani, distanti una lunghezza. La formazione di Runjaic è invece reduce dal ko per 4-1 con il Como: l’ultima vittoria rimanda al 23 dicembre. Quanto ai prossimi impegni stagionali, l’agenda di Ranieri prevede la sfida interna con l’Eintracht valida per l’ultima giornata della fase a girone unico del torneo, in programma giovedì 30 gennaio. A seguire, la sfida con il Napoli all’Olimpico e gli ottavi di Coppa Italia contro il Milan a San Siro. Lucca e compagni ospiteranno invece il Venezia sabato 1 febbraio. 

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    Diretta Udinese-Roma: streaming e diretta tv

    L’incontro tra le formazioni di Runjaic e Ranieri è in programma domenica 26 gennaio alle ore 15 presso il Bluenergy Stadium. Sarà possibile assistere all’evento in diretta streaming sulla piattaforma Dazn e in pay tv sul canale Sky Dazn 1 (214).

    Segui la diretta di Udinese-Roma su Tuttosport.com

    Udinese-Roma: le probabili formazioni

    UDINESE (3-5-2): Sava; Kristensen, Bijol, Touré; Modesto, Lovric, Karlstrom, Payero, Zemura; Thauvin, Lucca. Allenatore: Runjaic.

    A disposizione: Selvik, Padelli, Piana, Palma, Kabasele, Ebosse, Kamara, Atta, Ekkelenkamp, Pafundi, Sanchez, Brenner, Bravo, Pizarro.

    ROMA (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Paredes, Angelino; Dybala, Pellegrini; Dovbyk. Allenatore: Ranieri.

    A disposizione: Gollini, De Marzi, Abdhulamid, Celik, Rensch, Sangaré, Dahl, Soulé, Pisilli, Cristante, Baldanzi, Zaleweski, Shomurodov, El Shaarawy.

    Arbitro: Sozza (Seregno). Assistenti: Mondin-Bercigli. IV Uomo: Arena. Var: Serra. Avar: Maresca. LEGGI TUTTO

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    Pecchia: “Roma rinata. Ma il Parma ha bisogno di punti”

    “Della sconfitta contro il Verona ne abbiamo parlato, non dobbiamo portarcela troppo dietro. È stato pesante, ci ha dato fastidio, ma quest’anno bisogna avere la forza di affrontare la settimana con il massimo dell’entusiasmo e delle energie. Questo è il campionato di Serie A, bisogna gestire i momenti e pensare alla gara di domani”. Sono le parole di Fabio Pecchia, intervenuto in conferenza stampa per fare il punto sulla trasferta contro la Roma di Caludio Ranieri, valida per la 17ª giornata di campionato e in programma alle ore 12.30 di domenica 22 dicembre. I gialloblù di presentano all’appuntamento con 15 punti in classifica e un bilancio di 2 vittorie e 3 sconfitte nelle ultime 5 gare: l’ultima al Tardini contro la formazione gli Scaligeri. calendario ha poi in programma le sfide contro Monza e Torino.
    Pecchia: “Servono punti”
    “Dobbiamo fare grandi partite e soprattutto punti. Questo è l’aspetto più importante, domani affrontiamo una grande squadra in un ambiente bellissimo e stimolante, ha ritrovato serenità con Ranieri. Un bell’ambiente, voglio vedere un Parma battagliero, che ha voglia di fare e confrontarsi con una squadra che ha un po’ di tutto, qualità, struttura e forza fisica. Parlo sempre con la società, a prescindere dal momento. La visione è chiara di ciò che deve essere il Parma del presente e del futuro. Non mi aspettavo di perdere giocatori per così tanto tempo, per come è costruita questa squadra con tanti giovani, non mi è stato possibile gestire la rosa e i ragazzi hanno dovuto giocare tanto e gestire la pressione. Gli infortuni escono un po’ dal nostro controllo, ma in Serie A tante squadre sono in emergenza in un momento delicato del campionato. In campo scende il Parma, al di là dei giovani, è importante un’assunzione di responsabilità”.
    Pecchia: “La Roma ha ripreso forma”
    “Pensare di cambiare tanto non so quanto possa aiutare i ragazzi. Se continuare a mantenere quelle che sono le nostre conoscenze, il nostro modo di stare in campo o cambiare totalmente. Mi piace fare le cose con giudizio, non estemporanee. I numeri sono quelli che sono per alcuni giocatori, è abbastanza facile indovinare la formazione oggi, ma l’importante è avere animo, vivacità e voglia di andare a cercare il gol. Come dire che noi siamo lo squadrone e loro no. Però sono sempre d’accordo con ciò che dice Ranieri. Da ciò che dice sembra ripartiranno in contropiede e che noi siamo la grande. Ranieri? Quello che c’è stato è ovviamente diverso. Domani sarà tutta un’altra storia, c’è da giocare una partita importante. Vedendo le ultime gare, la Roma ha ripreso forma e sostanza. Sono forti, c’è poco da dire. Mihaila? Valentin ho dovuto gestirlo ma oggi mi ha dato segnali molto positivi, sono contento”.
    Pecchia: “I numeri non contano”
    “4-4-2? In questo sono d’accordo con Ranieri, i numeri non contano, conta l’interpretazione. Abbiamo caratteristiche particolari, ma abbastanza chiare. Dobbiamo essere sempre al massimo sia a livello di attenzione che fisico. Può essere una soluzione, lo abbiamo fatto. Poi ci sarà il momento in cui sarà la Roma a metterci in difficoltà, dovremo saperci compattare. Estevez e Bernabé? Al di là dei cambi e delle situazioni, anche a livello numerico. Estevez si tratta di qualcosa di non grave, già settimana prossima potrebbe essere con noi. Nell’ultimo periodo, i cambi vengono fatti con l’idea di cambiare o mantenere una certa situazione. Con Bernabé però ho più scelta, ma questo non porta nulla al risultato di domani. Leoni? Questo non lo so, ora è maggiorenne e possiamo parlare di lui. Questo è un discorso che vale per tutti, anche per Giovanni. Gli inserimenti devono essere graduali e ponderati e aiuta avere la fortuna in alcuni momenti di trovare il momento giusto. In questo momento stiamo accelerando il loro inserimento e il loro fare esperienza, costretti dagli eventi ma anche per merito”.
    Pecchia: “Serve continuità”
    “Sohm? Quello che ho detto anche nel post gara. Nel momento migliore abbiamo preso gol e lo abbiamo pagato a livello psicologico. Anche sul 3-1 abbiamo cercato il 3-2 e anche nel finale abbiamo provato ad agguantare il risultato. Torniamo al discorso dell’equilibrio, maggiore è l’equilibrio e più abbiamo occasione di far gol e subire meno. Ogni partita è un’esperienza forte per noi e farne tesoro serve per la gara successiva. Non si può pensare a chi non c’è, il focus deve essere su cosa c’è da fare. Bisogna mettere attenzione. Nell’ultima partita abbiamo creato tantissimo ed è un peccato perché poi paghi gli errori e perdi le partite. Ma lo spirito c’è stato, questa squadra deve correggere alcune cose e continuare con lo stesso spirito e voglia.  È capitato che la difesa venisse lasciata sola, quando viene messo sotto pressione o sotto accusa un singolo giocatore sono poco d’accordo. Tutto va fatto da squadra per mantenere una certa solidità ed equilibrio, quando si perdono le distanze tutto ricade su una linea sottile. Non possiamo permetterci di farlo in Serie A. Quando abbiamo lavorato bene, anche contro avversari forti, la squadra ha assunto una fisionomia diversa, è stata solida, compatta e più efficace sotto porta. Il lavoro lo facciamo ma bisogna farlo con continuità, è la squadra che fa la fase difensiva”. LEGGI TUTTO

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    Roma, Ranieri si affida a Dybala: “Gli ho chiesto solo una cosa”

    “Non sarà una partita facile e lo sappiamo. Il Tottenham ha vinto 13 partite delle ultime 15 in Europa. Se vediamo le ultime partite che hanno giocato, hanno vinto due volte con il City”. Così Claudio Ranieri, intervenuto in conferenza stampa alla viglia della trasferta di Londra, che vedrà la Roma scendere in campo contro il Tottenham nell’incontro valido per la 5ª giornata di Europa League. I giallorossi, che il 14 novembre sono passati sotto la guida dell’ex tecnico del Cagliari per sostituire l’esonerato Ivan Juric, sono reduci dalla LEGGI TUTTO

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    “Douglas Luiz con noi ha fatto la differenza. Cambiare club e paese non è facile”

    Con l’esaurirsi degli impegni delle nazionali tra qualificazioni ai Mondiali 2026 e la Nations League i campionati sono pronti a ripartire. E, immediatamente dopo, ci sarà anche il terzo turno della nuova Champions League 2024/2025 che vedrà il Bologna sfidare l’Aston Villa. Alla guida dell’area sportiva degli inglesi c’è una vecchia conoscenza del calcio italiano, l’ex Roma Monchi. Proprio in vista di questo importante appuntamento, il dirigente sportivo ha ripercorso i suoi anni in Italia fino alla gara di novembre contro la Juventus dove ritroverà Douglas Luiz.
    Le dichiarazioni di Monchi
    L’Aston Villa è tornato a giocare nella Coppa dalle grandi orecchie dopo molti anni. Una qualificazione arrivata sotto la dirigenza di Monchi: “Siamo stati tanti anni senza giocare in Europa e in Champions, ma la fedeltà dei tifosi non si è mai persa. Abbiamo tante motivazioni per trovare la vittoria. Quando abbiamo raggiunto la qualificazione abbiamo festeggiato, è stato bellissimo. Eravamo tutti là, è stato un momento che ricorderò per tutta la vita. Era il premio a una stagione incredibile”. Ha poi citato un tifoso speciale: “Stiamo parlando di un club storico, ci sono tanti tifosi, compreso il Principe William”.
    Su Unai Emery che ha ritrovato dopo l’esperienza al Siviglia: “Abbiamo un bellissimo rapporto. Sono contento di poter lavorare ancora con lui, è un grande lavoratore, negli allenamenti è il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene”. E sul ruolo degli allenatori in Premier League: “Comandano loro, negli altri campionati dove ho lavorato è diverso”.
    E un’altra novità in Champions è rappresentata dai prossimi avversari degli inglesi, il Bologna: “Essere favoriti o meno non cambia nulla, ognuno può pensare quello che crede. Il nostro inizio di stagione è stato positivo, quello del Bologna così così, sicuramente sarà una sfida difficile, ne sono sicuro al 100% perchè conosciamo bene la squadra rossoblù e le formazioni italiane, è vero che giocando al Villa Park abbiamo forse un piccolo vantaggio, ma sarà una gara di Champions e come tutte sarà molto complicata”. E Giovanni Sartori, sua vecchia conoscenza, è oggi uno dei dirigenti della squadra emiliana: “Ho un buon rapporto con lui, lavorava all’Atalanta quando io ero alla Roma. Per lui parlano i risultati, è un punto di riferimento per la direzione sportiva, in Italia e in Europa”.
    Su Douglas Luiz e la Roma
    A novembre ci sarà il big match contro la Juventus dove ritroverà il grande ex, Douglas Luiz, trasferitorsi dall’Aston Villa in bianconero nell’ultima sessione di calciomercato: “Parliamo di un calciatore forte, l’anno scorso è stato fondamentale per noi. Cambiare paese, squadra e campionato può essere sempre un problema, ma sono convinto che presto ritroverà il suo miglior rendimento diventando un giocatore importante per la Juve”.
    Non poteva mancare il ricordo degli anni a Roma: “Ho vissuto due anni meravigliosi, la prima meglio della seconda, ma è un club che resterà per sempre nel mio cuore. Ricordo il quarto di finale di Champions contro il Barcellona, qualcosa di speciale che ricorderò per sempre così come tutti i tifosi giallorossi. Per me l’esperienza romana è stata bellissima. De Rossi? Non sono lì, non so come siano andate le cose, ma nessuno può mettere in discussione l’amore che Daniele ha nei confronti della Roma. L’anno scorso ha fatto bene, ma non so cosa sia successo quest’anno, quindi non posso parlarne”.
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    Juric: “Roma grande occasione. De Rossi, la carriera insegna. E su Dybala…”

    Roma-Udinese, parla Ivan Juric
    Sulla rosa a disposizione, della quale vuole conservare alcuni concetti tattici messi a punto da De Rossi: “La squadra ha dimostrato che può lottare con chiunque, in 8-9 mesi con Daniele abbiamo visto tanti concetti che mi piacciono, con aggressività e gioco da tre. Poi cerchiamo di amalgamare tutto in una partita”. Con una prima idea di gioco molto chiara: “Ho visto lo scorso anno, con De Rossi, una Roma molto aggressiva e mi sembrava che i giocatori lo potessero fare. Bisogna riprendere questo discorso, è un discorso di posizione, conoscenze, anche a Torino c’erano giocatori magari non adatti ma poi intelligenti. La squadra può fare pressing alto e accettare certe situazioni”.
    Secondo l’ex Toro, nelle prime quattro partite di campionato “a tratti ci sono state cose positive a tratti cose negative. Durante le stesse partite vedevamo movimenti positivi dove si esprimeva buon calcio e momenti dove no. Sicuramente c’è da migliorare questi aspetti. Non è tutto da buttare”.
    E non mancano i complimenti al suo predecessore: “La squadra sta a un buon livello, Daniele ha dato un bel metodo di lavoro, poi vorrei introdurre della cose con il tempo”.
    Incalzato sulle ragioni dell’esonero dell’ex capitano, ha aggiunto: “La carriera ci insegna che se non fai i risultati rischi l’esonero. La squadra ha dato tutto a Daniele, io qui non ho percepito problemi, mi sembra che non ci siano stati problemi, l’unica ragione sono i risultati come per tutti gli allenatori del mondo”.
    All’Olimpico i bianconeri ci arrivano sulle ali dell’entusiasmo: “L’Udinese va forte, ha cambiato mentalità, i giocatori mi piacciono, sono una delle squadre più forti in Serie A. Stanno facendo bellissime prestazioni tanti punti e possono fare i goal in 1000 modi. Sarà durissima affrontarli e hanno una struttura fisica impressionante”.
    Juric, le prime indicazioni tattiche
    Su Dybala: “Paulo è intelligente, sappiamo le sue qualità, fa un ottimo lavoro anche difensivo. Dybala fa tutte e due le fasi benissimo, lo vorrei far giocare a destra così rientra sul sinistro. Non vedo nessun problema, ha tantissima qualità”. Aggiungendo che può giocare tranquillamente con Solulè.
    Su di una possibile difesa a 3: “La difesa è strutturata bene, Hermoso terzo a sinistra, ci ha giocato tanto, lui e Hummels non sono ancora al top ma hanno fatto buonissimo allenamenti. A volte si parla tanto di fisicità, ma bisogna essere intelligenti, saper anticipare il momento, il ruolo si può interpretare bene con intelligenza”.
    Mentre sul possibile reintegro di Zalewski, ancora fuori rosa: “La situazione si sta risolvendo nel modo giusto, mi piace il giocatore, ha iniziato ad allenarsi con la squadra. Per me può essere davvero importante per lo sviluppo di tutta la stagione”.
    Juric: “Roma la mia grande occasione”
    Quella dei giallorossi è stata una chiamata che Juric attendeva da tempo: “Lavoro già da 14 anni, ultimi 8 anni in A, la Roma è la squadra più grande che ho allenato. E’ una grande occasione, non pensi al contratto, pensi solo che puoi fare bene. L’obiettivo è quello di entrare in Champions e restarci, è il principale obiettivo della società”.
    Quali sono state le prime richieste della società? “La proprietà è stata molto chiara e diretta. Secondo me stanno facendo un cambiamento societario in senso che la rosa sta diventando molto più giovane. Che hanno tanti giocatori da crescere e da sviluppare. C’è un buon mix tra giocatori esperti e giovani. C’è tanto da lavorare. Mi hanno chiesto lo sviluppo dei giocatori e certamente i risultati. Alzando il livello di tutta la rosa. L’obiettivo della società è che la Roma debba entrare in Champions e rimanerci nel tempo. Questo l’obiettivo principale”. LEGGI TUTTO

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    Runjaic: “La classifica non ci distrae. Brenner ha fatto bene, su Giannetti ed Ehizibue…”

    Roma-Udinese, le dichiarazioni di Runjaic
    L’Udinese guarda tutti dall’alto in basso della classifica di Serie A dopo quasi 5 giornate: “Non ne abbiamo parlato molto in spogliatoio, ci sono ancora tantissime partite, a Friuli Doc c’è stato un bell’evento, c’è stata una bella atmosfera nonostante il maltempo e vogliamo continuare a trarre entusiasmo. Dobbiamo continuare il nostro processo indipendentemente dai fattori esterni, in squadra ci dev’essere gioia e dobbiamo mantenere questi principi indipendentemente dall’esterno”.
    La squadra capitolina sta vivendo un momento particolare. Cosa si aspetta il tecnico bianconero? “Sicuramente Juric darà le sue indicazioni, giocheranno con energia, ci metteranno pressione, per questo dobbiamo resistere e concentrarci sulla nostra partita, il focus è sulla mia squadrae sul lavoro quotidiano, non posso prevedere se la Roma giocherà uomo su uomo o con quali altri varianti giocheranno. Conosciamo i loro giocatori, ci prepareremo di conseguenza”.
    Poi aggiunge: “In generale ci concentriamo in primis su noi stessi, ciò che succede a Roma non ci deve interessare, siamo contenti di essere primi e di fornire questo momento felice ai tifosi che hanno sofferto in passato. Non stiamo però troppo a pensare sulla classifica, pensiamo alla gara, c’è un nuovo allenatore a Roma e questo porta qualche difficoltà, però so bene come giocherà la mia squadra, non posso sapere bene come giocheranno loro ma quello che è certo è che la pressione e su di loro e quindi giocheranno, ma anche noi andremo lì per fare una partita seria, sono contento di poter giocare questa partita, non ero mai stato a Roma nemmeno da turista e mi farà piacere vederla. Sono arrivati ragazzi nuovi nella Roma, basta guardare il loro valore, hanno tanto talento e se giocheremo come nel primo tempo di Parma le cose possono andare male. Noi dobbiamo fare la nostra partita iniziano bene”.
    Runjaic su Giannetti e Brenner
    Come sta preparando il match e soprattutto, chi schiererà? “Abbiamo molte possibilità, ho una grande fiducia in chi è subentrato dando stabilità alla squadra, parliamo di giocatori che hanno dato un contributo importante. Ci sono tante opzioni, non svelo in anticipo le mie decisioni anche perchè non ne ho prese di definitive, abbiamo anche una settimana con una gara di Coppa Italia in cui giocheremo una gara difficile con la Salernitana. Zarraga ha giocato bene, così come sta crescendo Davis. I ragazzi fin da quando sono arrivato hanno dato un contributo importante. Dobbiamo giocare però insieme, sia dietro che davanti, il mio motto è ‘tutti insieme’, questo deve essere il nostro riferimento e la nostra filosofia di gioco. Vale anche chi è in panchina, solo così possiamo fornire grandi prestazioni. Attualmente Giannetti non è sicuro al 100%, sta molto meglio rispetto a Parma, ma vedremo se sarà a disposizione”.
    Su Brenner partito molto bene in questo primo scorcio di campionato: “Sta giocando bene ma il percorso è ancora lungo, per me sarà interessante vedere se tutti coloro che hanno messo energia ed attenzione riusciranno a farlo anche in futuro, voglio vedere se un giocatori che se non gioca da un po’ di tempo riuscirà ad avere l’attenzione e l’intensità che è necessario avere. Noi se c’è un problema parliamo con un giocatore cercando di trovare soluzioni, sono soddisfatto di come sta andando, abbiamo molta concorrenza, dobbiamo dare gas, tutti dobbiamo farlo lavorando in maniera intensa”.
    Mentre sui nuovi arrivati: “Tutti sono pronti, tutti sono in una buona condizione, forse un paio di giocatori hanno ancora bisogno di tempo per adattarsi ai ritmi dell’allenamento, Ehizibue ha giocato sempre, sta migliorando, può migliorare ancora nei cross, ma corre molto, si impegna molto, corre avanti e indietro sulla fascia e lo ha fatto anche contro il Parma, ha tenuto bene Coulibaly che è giocatore molto pericoloso. Ci sarà dal primo minuto a Roma, vedremo però come si evolverà la partita, in base a questo prenderò decisioni, può essere che farò turnover con la Coppa Italia e lì magari vedremo qualcuno dei nuovi”.
    Nessun turnover in vista della partita di Coppa Italia in programma mercoledì: “Mercoledì vogliamo vincere e i giocatori che sono in panchina hanno la mia fiducia, mi aspetto forniscano una buona prestazione quando scendono in campo. Non testeremo giocatori, sarà una partita molto seria perché vogliamo passare il turno”. LEGGI TUTTO

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    Diretta Genoa-Roma ore 12.30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Gioca a FANTACUP! Parte il nuovo Fantacalcio® di Tuttosport, scopri come funziona e iscriviti subito
    Dove vedere Genoa-Roma: streaming e diretta tv
    L’incontro tra le formazioni di Gilardino e De Rossi è in programma domenica 15 settembre alle ore 12.30 presso il Luigi Ferraris di Genova. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sulla piattaforma Dazn e in tv sul canale Sky Zona Dazn 1 (214).
    Segui la diretta di Genoa-Roma su Tuttosport.com
    Genoa-Roma: le probabili formazioni
    GENOA (3-5-2): Gollini; De Winter, Bani, Vasquez; Sabelli, Frendrup, Badelj, Malinovskyi, Martin; Vitinha, Pinamonti. Allenatore: Gilardino.
    A disposizione: Leali, Sommariva, Vogliacco, Matturro, Bohinen, Thorsby, Ekhator, Ahanor, Accornero, Masini, Ekuban, Marcandalli.
    Indisponibili: Ankeye, Messias, Miretti, Norton Cuffy, Zanoli.
    Squalificati: nessuno.
    Diffidati: nessuno.
    ROMA (3-5-2): Svilar; Ndicka, Hermoso, Mancini; Angelino, Baldanzi, Cristante, Koné, Celik; Dovbyk, Dybala. Allenatore: De Rossi.
    A disposizione: Ryan, Marin, Hummels, Abudlhamid, Dahl, Sangaré, Paredes, Pisilli, Pellegrini, Saelemaekers, Shomurodov, El Shaarawy, Soulé.
    Indisponibili: Le Fee, Zalewski.
    Squalificati: nessuno.
    Diffidati: nessuno.
    Arbitro: Giua (Olbia). Assistenti: Cecconi-Zingarelli. Quarto Ufficiale: Massimi. Var: Gariglio. Ass.Var: Di Paolo.
    Genoa-Roma: scopri tutte le quote. LEGGI TUTTO

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    L’ultimo gioiello di Populous in Arabia. Stadi, qualcosa si muove anche in Italia

    TORINO – Stadi, una meraviglia. Quelli che stanno sorgendo in giro per il mondo, pronti a ospitare i prossimi appuntamenti sportivi di grido. E l’Italia? Qualcosa si muove…  
    Ma partiamo da chi ha il colpo di… genio. Populous è uno studio internazionale, con 28 sedi nel mondo (nei quattro continenti, mille dipendenti; e un ufficio italiano, a Milano, aperto a settembre 2022). Negli ultimi 40 anni, ha disegnato più di 3.000 progetti. Pensate al Tottenham Hotspur Stadium, al nuovo Wembley, allo Stadio Prince Mohammed bin Salman, tanto per citarne tre famosi, belli, moderni, incredibilmente innovativi. Si parte dal concetto di luoghi dove le persone amino stare insieme. I servizi di Populous comprendono infatti architettura, interior design, pianificazione e allestimento di eventi, brand activation, wayfinding, progettazione urbana, architettura del paesaggio e consulenza in materia di design sostenibile.  Il gioiello in visione da poco svelato dal gruppo saudita Aramco riguarda appunto l’Aramco Stadium e il relativo masterplan nella città di Al Khobar, nella Provincia Orientale dell’Arabia Saudita. Il nuovo stadio da 47.000 posti, sarà conforme ai più alti standard internazionali ed avrà le caratteristiche necessarie per accogliere le competizioni calcistiche più importanti al mondo. È previsto infatti che ospiti la prossima Coppa d’Asia Afc 2027 e, rispondendo ai criteri per gli stadi indicati dalla Fifa, potrà essere sede anche delle partite della Coppa del Mondo, fino ai quarti di finale. 
     Mondiali di calcio del 2034  in Arabia
    L’Aramco Stadium è uno dei numerosi impianti progettati da Populous inclusi nella lista ufficiale delle potenziali sedi per la Coppa del Mondo 2034, pubblicata nel bid book dell’Arabia Saudita il 31 luglio. Populous ha guidato la progettazione dalla sua fase concettuale e continuerà a lavorare al progetto fino al suo completamento. Alcuni particolari: lo stadio e il masterplan circostante saranno costruiti su un’area di circa 800.000 metri quadrati; oltre allo stadio, si prevede una serie completa di servizi e strutture comunitarie pensate per offrire un’esperienza sportiva e di intrattenimento senza pari: nuove strutture sportive, aree commerciali, zone dedicate alla socializzazione e spazi pubblici. Si punta a ottenere la certificazione Leed Gold per la sostenibilità ed è stato progettato in conformità con i più alti requisiti internazionali in materia di design inclusivo, per consentire a tutti di utilizzare e godere di questo luogo a pari condizioni. La struttura è ispirata al paesaggio di Al Khobar, che si trova sulle rive del Golfo Persico. La parte esterna, dinamica e accattivante, ha forme organiche che ricordano in particolare l’aggraziato arrotolarsi delle onde. Le vele traslucide sovrapposte che caratterizzano la facciata, delicatamente curve e proporzionate, creano una sequenza fluida che consente alla luce naturale di penetrare negli interni attraverso aperture strategiche. La forma a spirale dell’edificio si specchia all’interno nelle rampe e nei percorsi che conducono gli spettatori alla tribuna, modellata ellitticamente per ridurre al minimo l’ingombro dell’impianto e ottimizzare la ventilazione naturale. Sviluppata dai progettisti specializzati di Populous, la tribuna offrirà durante le partite di calcio una visione impeccabile, con una configurazione compatta e vista ottimale del campo da ogni postazione. Avrà una capacità di circa 47.000 posti, che salirà a 55.000 per concerti e altri generi di eventi. Un sistema di raffreddamento aumenterà il comfort dei giocatori e degli spettatori in tribuna e in alcune altre aree dello stadio. Gli spazi interni e quelli dedicati ai servizi di ospitalità sono progettati da Jump Studios, società di Populous specializzata in interior design, che ha seguito la disposizione spaziale e il design delle aree General Admission, Hospitality, Vip e Vvip.  
    Destinazione vivace in Arabia
    Lo stadio si trova al centro di un vasto masterplan a uso misto, sempre progettato da Populous. L’obiettivo è trasformare l’intera area in una destinazione vivace e attiva tutto l’anno, con un focus sull’inclusività e il coinvolgimento della comunità. Sono previste una gamma diversificata di zone commerciali e dedicate allo svago, oltre a spazi pubblici per l’interazione sociale. Aree innovative come gli hub per gli sport digitali e gli e-gaming sono progettate per richiamare nuove attività commerciali e residenti, andando a creare un ecosistema autosufficiente. Inoltre, un centro di allenamento sportivo con due campi da calcio sarà a disposizione per l’allenamento, le gare e il recupero degli atleti. Punto fondamentale, non fermarsi all’evento. Infatti, Populous Consulting, il ramo dello studio che offre servizi di consulenza aziendale, ha sviluppato un piano completo per l’Aramco Stadium che ne garantisce il successo ben oltre la prossima Coppa del Mondo Fifa 2034 in Arabia Saudita. Attraverso l’analisi dei dati e approfondite ricerche di mercato, sono state condivise preziose previsioni su tre aspetti chiave: esperienza dei visitatori, relazioni con la comunità e fattibilità commerciale. Ciascuno di questi elementi contribuirà al successo a lungo termine dello stadio e al suo impatto.  
    I commenti di Populous
    Soddisfazione nelle parole di Shireen Hamdan, senior principal e general manager di Populous KSA: «Lo sviluppo dell’Aramco Stadium creerà una sede calcistica di livello mondiale in grado di ospitare tornei internazionali di alto livello. La collocazione straordinaria della sede sulle rive del Golfo Persico, ci ha permesso di sviluppare una forma distintiva dell’edificio, unica e altamente riconoscibile. Il suo design aperto invita la comunità a riunirsi, festeggiare e creare ricordi duraturi, rendendolo un simbolo del ricco patrimonio di Al Khobar, del suo futuro vibrante. Il suo design diventerà iconico nel mondo del calcio, esempio della visione dell’Arabia Saudita che vuole sviluppare ulteriormente Al Khobar come destinazione sportiva globale, attraendo visitatori da tutto il mondo». Rhys Courtney, senior principal di Populous e progettista capo del progetto: «Questo progetto di sviluppo di livello mondiale si estende su quasi un chilometro quadrato, creando una connessione continua tra l’impianto e il distretto della Città dello Sport. Ospiterà sport di élite, attività sportive di base e opportunità ricreative. Per dimensioni e offerta di servizi, questo progetto è uno dei più grandiosi del suo genere a livello globale, a sostegno dell’ambizione dell’Arabia Saudita di trasformare Al Khobar in una delle principali destinazioni sportive del mondo».  
    Stadi mondiali, Casablanca sfida Madrid 
    Passando a Casablanca, e al Mondiale del 2030 in più continenti e Paesi, ecco il Grand Stade Hassan II da 115.000 posti. Impianto iconico, maestoso, che sarà il più grande nel calcio mondiale. L’infrastruttura è stata disegnata dagli architetti parigini Oualalou + Choi proprio con Populous, a tutti gli effetti leader mondiale nella progettazione di strutture sportive. Lo stadio s’ispira all’estetica dei tipici eventi di convivialità marocchina, conosciuti con il nome di “moussem”. La struttura è coperta da un grande tetto a tenda che si alza, in un potente effetto scenico, dal paesaggio boschivo circostante. Alle due estremità del gigantesco catino dello stadio, tre spalti scoscesi e compatti offrono un’atmosfera vibrante e spettacolare al pubblico. Ciascuno ospita 29.500 spettatori con ingresso in general admission. Lo stadio sarà del tutto conforme ai requisiti Fifa, con la possibilità di ospitare, quindi, la finale della Coppa del Mondo 2030 (è già sfida lanciata al nuovo Bernabeu); il Marocco è infatti co-organizzatore del torneo con Spagna e Portogallo. Lo stadio sarà anche la sede dei due club locali. Le operazioni di preparazione per i lavori preliminari sono in corso su un sito di 100 ettari nella città di El Mansouria, provincia di Benslimane, a 38 km a nord di Casablanca. Il finanziamento pubblico del progetto è stato approvato ad ottobre 2023.  
    Nel Belpaese quali stadi
    E in Italia? Populous porta avanti i progetti di Roma e Venezia (e dell’Inter, se si andrà nella direzione dei due stadi separati per i club milanesi). Il referente è Silvia Prandelli, l’anima tricolore dello studio senza barriere. Il motto: è sempre più essenziale renderli sostenibili, dal punto di vista degli introiti e dei consumi, ma anche inclusivi e accessibili ad anziani, famiglie e bambini gli stadi e i complessi sportivi. Quindi bisogna cambiare mentalità e il modo di costruirli. Nella Capitale, lo stadio della Roma sarà caratterizzato da un design moderno, con la centralità della curva Sud, destinata a essere la più grande d’Europa. E poi tribune coperte, campo centrale scoperto, aree di riscaldamento e spazi di ristorazione e commerciali. Il design mostra la natura innovativa del progetto e i benefici che promette di generare per gli appassionati di calcio e per la comunità, in termini di modernità, sostenibilità, accessibilità di una struttura che non servirà solo ad ospitare le partite di calcio. Come specificato il giorno della presentazione da Declan Sharkey, senior principal e direttore generale di Populous Italia: «Sarà uno stadio di livello mondiale, una casa per i tifosi e una nuova importante destinazione per i cittadini di Roma e non solo. Il design iconico dello stadio, in una posizione elevata a Pietralata, con vista sulla città e un bellissimo paesaggio circostante, significa che diventerà uno dei più iconici e riconoscibili del calcio mondiale. I suoi benefici nel migliorare l’esperienza dei tifosi e nell’unire i sostenitori e la comunità saranno percepiti da generazioni di tifosi dell’AS Roma a venire». Insomma, siamo indietro, terribilmente indietro, ma qualcosa si muove anche in Italia…  LEGGI TUTTO