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    Spalletti in tribuna per Atalanta-Napoli alla prima di Mazzarri in panchina

    BERGAMO – Nella giornata contro la violenza sulle donne sono numerosi i personaggi del mondo dello sport che si schierano contro la triste e attuale piaga sociale, riportata alla ribalta dopo l’assassinio della giovane Giulia Cecchettin da parte dell’ex fidanzato Filippo Turetta. Ultima, ma non per importanza, la presa di posizione del commissario tecnico della Nazionale italiana Luciano Spalletti, come da lui stesso testimoniato sul proprio account Instagram.
    Il messaggio di Spalletti
    “Nulla e nessuno è così tanto indegno di un piccolo ‘uomo’ che ha bisogno d’essere arrogante e aggressivo di fronte a una donna”. È la didascalia scritta da Luciano Spalletti accanto a un selfie che lo ritrae, con l’immancabile ‘baffo’ rosso disegnato sulla guancia, sugli spalti del Gewiss Stadium di Bergamo mentre assiste alla sfida tra l’Atalanta di Gasperini e la sua ex squadra, il Napoli, recentemente passato nelle mani di Walter Mazzarri dopo l’esonero di Rudi Garcia. Anche la Lega Serie A ha pubblicato, su X, un’istantanea del commissario tecnico della Nazionale azzurra: “Spalletti, un rosso alla violenza”, scrive l’account ufficiale del campionato italiano. LEGGI TUTTO

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    Frosinone, Spalletti da Soulé: opzione Italia e colloqui sul talento Juve

    Allenamento con osservatore speciale. Il Frosinone ha tutta l’intenzione di rialzarsi dopo il ko al Dall’Ara contro il Bologna, e sta preparando la sfida di domenica contro il Cagliari. Nell’allenamento odierno, però, c’è stato un ospite d’eccezione: il commissario tecnico dell’Italia, Luciano Spalletti. Il ct azzurro ha proseguito il tour nei centri sportivi dei club di Serie A: una visita che ha assunto particolare rilevanza vista la situazione legata a Matias Soulé.

    Spalletti e il caso Soulé

    Il fantasista, di proprietà della Juventus, potrebbe optare sia per la nazionale argentina che per quella italiana. Argomento sul quale, nelle scorse ore, si era espresso anche il tecnico gialloblù Eusebio Di Francesco. A margine della visita, nella quale si è intrattenuto oltre che con il tecnico dei ciociari anche con il direttore dell’area tecnica Guido Angelozzi, si è così esposto sulla questione: “Soulé ci interessa, sta facendo molto bene ed è giusto dare un’occasione ai quei giovani che spingono dal basso”. La visita al centro sportivo del Frosinone, nella quale dunque è stata sondata la situazione relativa a Soulé, fa seguito a quelle già avute alla Continassa per la Juventus, a Zingonia per l’Atalanta e al Filadelfia per il Torino. LEGGI TUTTO

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    Buffon: “Juve, scudetto possibile! 100 anni Agnelli solo prima tappa”

    Italia e Turchia ospiteranno gli Europei 2032: è ufficiale. “La candidatura congiunta Italia-Turchia mi è piaciuta perché, in un momento politico difficile, può essere una bella occasione di dialogo” ha commentato Gianluigi Buffon, capo delegazione della Nazionale azzurra, ai microfoni di RaiSport. L’ex numero uno bianconero ha poi parlato anche del centenario della famiglia Agnelli e degli obiettivi che può porsi la squadra.
    Buffon sulla Turchia e la Nazionale di Spalletti
    Buffon ha aggiunto: “La Turchia è una nazione di grandi tradizioni come noi, che si affaccia sull’Oriente e il poter collaborare penso sia una bellissima cosa. Diritti civili? I passi in avanti dobbiamo farli tutti, Turchia compresa”.
    Tornando alla stretta attualità, Buffon ha parlato della Nazionale di Spalletti che è attesa dalla sfida a Bari con Malta e a Wembley con l’Inghilterra per le qualificazioni a Euro 2024: “Provare a fare il colpo in Inghilterra? Siamo nel bel mezzo di un progetto iniziato da poco, qualcosa di buono si è già visto. Il primo tempo in Macedonia e 70 minuti con l’Ucraina sono stati belli da vedere e questo è merito della disponibilità dei ragazzi, del gran sapere calcistico di Spalletti e del suo staff formato da professionisti di grande livello”. LEGGI TUTTO

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    Spalletti all’allenamento del Torino: colloquio con Juric

    Il Torino continua la preparazione in vista del delicato match di domenica contro la Roma. All’allenamento odierno dei granata, però, un ospite d’eccezione: il commissario tecnico della Nazionale italiana, Luciano Spalletti. Il neo ct azzurro, avendo da poco assunto l’incarico, dopo le prime partite ufficiali ha così deciso di iniziare il giro di visite nei vari centri sportivi dei club italiani, partendo dalla Juventus.
    Spalletti visita il Torino di Juric
    Ieri il lungo confronto con Massimiliano Allegri, frangente nel quale ha tenuto un colloquio approfondito anche con Nicolò Fagioli e Moise Kean, in ottica convocazioni in vista degli impegni dell’Italia del prossimo ottobre. Da una squadra di Torino all’altra, dai bianconeri ai granata: quest’oggi il ct è stato ospite d’eccezione al Filadelfia. Accolto dalla dirigenza, il tecnico ha dapprima visitato il centro sportivo del club, per poi assistere all’allenamento della squadra. A fargli compagnia durante la seduta il direttore Davide Vagnati ed Emiliano Moretti. Infine, lungo colloquio con mister Ivan Juric, col quale ha anche scattato una fotografia con tanto di maglia del Toro in vista. LEGGI TUTTO

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    Spalletti, l’Italia e Napoli: durissimo De Laurentiis su Gravina e Figc

    “Dopo la valanga di considerazioni astratte comparse su molti media, svolte da autorevoli commentatori e operatori della comunicazione, ritengo sia necessario fare chiarezza sulla vicenda Spalletti, legata al suo possibile impegno come Ct della Nazionale italiana di calcio. Ho sempre avuto grande rispetto per la Nazionale e quando ero giovane, oltre al Napoli era l’unica squadra che mi appassionava”. Inizia così una lunga lettera sul sito ufficiale del Napoli a firma Aurelio De Laurentiis, che spiega le sue ragioni sulla questione Italia.

    “Luciano Spalletti, pur avendo un ultimo anno di contratto con il Napoli, dopo aver vinto lo scudetto ha manifestato la volontà di prendersi un periodo di distacco dall’attività di allenatore poiché “molto stanco”. Per riconoscenza per il lavoro fatto, non ho battuto ciglio anche se avrei potuto chiedergli il rispetto del contratto. Gli ho quindi dato la possibilità di prendersi questo lungo periodo di riposo. Conseguentemente sono andato alla ricerca di un allenatore che potesse sostituire Spalletti, che fosse una persona di grande esperienza e prestigio. Sono molto contento di aver individuato Rudi Garcia che farà certamente un ottimo lavoro. Tornando a Spalletti, ascoltando la voce ed il sentimento dei milioni di tifosi del Napoli che sentono un profondo legame con l’allenatore della squadra Campione d’Italia, nel concedergli la possibilità di non adempiere al suo contratto, ho chiesto garanzie sul rispetto di questo periodo sabbatico, inserendo una penale nel caso in cui il suo impegno fosse venuto meno”. Continua ADL… LEGGI TUTTO

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    Napoli, Spalletti e i Pulcinella regalati ai giocatori per lo Scudetto

    Napoli, il regalo d’addio di Spalletti
    Dopo essersi fatto verniciare la Panda a tema scudetto ed esserselo addirittura tatuato sul braccio, Spalletti ha deciso di consegnare un regalo d’addio alla squadra. L’allenatore degli azzurri ha infatti commissionato la realizzazione di alcune statue di Pulcinella, attraverso il maestro dei presepi Marco Ferrigno. La particolarità dell’omaggio è che ciascuno di questi Pulcinella vestirà la maglia dei giocatori del Napoli. LEGGI TUTTO

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    Juventus, rabbia e beffa fino alla fine. Napoli: lo scudetto è lì

    Juve, la furia non si placa

    Epperò la Juve di Allegri non si dà pace perché a capo di un match tiratissimo e super equilibrato era riuscita a sbloccarla. Non si dà pace per quella tibia contro tibia che da qualunque parte la si guarda lascia dubbi, eccome. Non si dà pace una squadra che cerca il posto Champions tra penalizzazioni, -15 che vanno e vengono. Non è facile digerire questa stagione, figurarsi questa decisione del signor Fabbri di Ravenna al monitor. Il 2023 continua così, una altissima montagna da scalare per capitan Danilo e compagni. Non finisce mai. Come le beffe. Come le sfide.

    Le mosse Juve di Allegri e il calendario

    Ovviamente, le scelte di Allegri tengono conto del calendario super-intasato: quarti con lo Sporting, Napoli in campionato, Inter in Coppa Italia e vai così senza soste, con l’incastro andata e ritorno con il Siviglia ciliegina sulla torta, per le semifinali in Europa League. Allora ecco il giovane argentino Soulè ad affiancare Milik in attacco, con Vlahovic che si accomoda in panchina. E dietro c’è Rugani ad orchestrare la difesa. Spalletti si affida al tridente Lozano, Osimhen, Kvaratskhelia per strappare un successo dal gusto tricolore.

    Milik, la grande occasione Juve

    Atmosfera delle grandi occasioni e spalti gremiti. Non sarà, questa volta, la madre di tutte le partite, ma resta pesante come impatto. Il primo tiro verso la porta è di Locatelli, ma la mira lascia a desiderare. Buono l’anticipo di Rugani su Osimhen, nel capovolgimento di fronte. Si va di ritmo e di colpi proibiti. Al minuto 10 chance per Cuadrado, Meret respinge. La Juve tiene il pressing alto, il Napoli agisce di rimessa (alto Ndombelè) e il pubblico apprezza la bagarre. Szczesny si avventura in un dribbling su Lozano: brividi allo Stadium. Poi Kostic per Milik che non riesce a schiacciare bene di testa: occasione mancata per i bianconeri. Al minuto 18 Kvara impegna il portiere polacco. Il match è tutto un corpo a corpo, lotta libera a ogni latitudine. Giallo per Locatelli, un handicap non da poco vista la velocità in campo. Al 27′ grande occasione per Rabiot, con pallone taglia l’area e nessuno che interviene. Da Kostic a Milik, assist impreciso e altro contropiede Juve sprecato. Poi, rischia Gatti che prende Kvara: il difensore bianconero chiede scusa e se la cava. Da Lozano a Kvara, altra chance Napoli svanita per un recupero millimetrico di Danilo in angolo. Anche Rabiot prende il giallo per fallo su Anguissa, lo stadio rumoreggia. Locatelli si erge a grande protagonista della partita, dietro e non solo. manca sempre un qualcosa per finalizzare, vero Kostic? E il primo tempo termina così, bloccato sullo zero a zero.

    Quante polemiche per il gol di Di Maria annullato

    L’equilibrio è totale e si ricomincia senza cambi nelle due formazioni. La Juve parte sparata, Kostic è fermato in area. Kvara replica su Szczesny: conclusione facile da bloccare. Poi Locatelli devia su Ndombelè, poi Di Lorenzo cicca dall’angolo. Soffre un po’ la Juve, gli azzurri sono aggressivi, e un tantino confusionari. Cuadrado e Soulé hanno verve, bisognerebbe sfruttarli meglio. Batsa un errore per lanciare l’avversario: Kvara non ne approfitta e spara alto. A bordo campo comincia a scaldarsi Pogba: un segnale per la truppa. Forcing della squadra di Spalletti: la Juve si chiude a riccio. Ed è il momento di muovere le pedine: fuori Kostic e Miretti, dentro Di Maria e Chiesa per osare di più con il 4-3-3. Il Fideo si lancia subito, manca poco a Fede. Dall’altra parte, Kvara e Osimhen spaventano i bianconeri: il muro regge, sorretto anche da Locatelli uomo ovunque e da cavallo pazzo Rabiot. C’è Fagioli per Soulé che lamenta un problema fisico, così in mezzo la Juve pesa di più. Spalletti getta nella mischia peperino Elmas e Zielinski il risolutore. Al 70′ il macedone serve Osimhen che sfiora il palo. Napoli è padrone della manovra, insistita; il nigeriano colpisce ma non uccide la Juve. Allegri urla e chiede alla squadra di salire. Da Locatelli a Rabiot in area, c’è un contatto e l’azione viene fermata. La partita va a sprazzi, manca di brillantezza, con Osi che ha la possibilità di battere Tek, ma spara fuori. Brividi per la Juve che soffre, eccome se soffre. Da un angolo, l’azione che non ti aspetti, ovvero la rovesciata di Rugani: finisce sopra la traversa. Poi Milik mette a lato da buona posizione e impreca pure Allegri. All’82 si invola Di Maria e buca Meret: lo Stadium impazzisce, il Napoli protesta per un possibile fallo in partenza di Milik su Lobotka (il dubbio resta, il polacco mima il tuffo del napoletano). Fabbri va a rivedere e annulla. Questa volta protestano i bianconeri, Fagioli è ammonito. Entra Raspadori per Kvara e la bagarre continua. Si combatte su ogni pallone, si esulta anche per un intervento in difesa. A un minuto dalla fine ecco il momento di Vlahovic per Milik. Al 91′ Chiesa in corsa per Vlahovic che la butta dentro, ma il pallone era già uscito. Cuadrado sprinta di qui, Osi di là e al 93′ è Raspadori al volo a segnare facendo esultare tutta Napoli, mentre Fagioli resta a guardare. Una brutta botta per la Juve che però addosso ha la rabbia di prima, non digerita. Cuadrado e Danilo protestano ancora, il colombiano per un presunto fallo prima. Si scatena il temporale, esultano gli azzurri di Spalletti per l’ennesimo colpo scudetto dell’anno e il tricolore è a un passo. LEGGI TUTTO

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    Napoli aggrappato a Osimhen: speranza Champions, torna in gruppo

    Napoli, Osimhen di nuovo in gruppo
    Il report dell’allenamento di questa mattina del Napoli ha sottolineato proprio le parole di Spalletti: “Osimhen ha svolto parte del lavoro in gruppo e parte individuale in campo”. Il nigeriano è tornato ad allenarsi con la squadra e sta lavorando per tornare a pieno ritmo nella gara di ritorno contro il Milan del Maradona tra meno di una settimana. In queste ultime partite si è sentita molto la mancanza del centravanti ed è proprio lui la speranza per provare a ribaltare il risultato dell’andata e proseguire nel cammino in Champions League.  LEGGI TUTTO