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    Chelsea-Tottenham finisce 2-2: in gol Koulibaly, Kane salva Conte

    LONDRA (Inghilterra) – Si chiude la 2ª giornata di Premier League. A Stamford Bridge finisce 2-2 il primo big match della stagione tra il Chelsea di Tuchel e il Tottenham di Conte. L’1-0 dei Blues arriva al 19′ e porta la firma di due nuovi acquisti di mercato. Calcio d’angolo chirurgico battuto da Cucurella e scelta di tempo perfetta di Koulibaly, che mette a segno un meraviglioso gol al volo di destro, lasciando Lloris pietrificato. A risultato sbloccato, la partita si infiamma. Al 22′ Sessegnon va vicinissimo al pareggio, ma Mendy tira giù la saracinesca. In apertura della ripresa, al 48′, arriva un’altra parata provvidenziale del portiere senegalese in uscita su Son. Il Tottenham attacca con tutte le sue forze, il Chelsea si chiude a riccio e riparte in contropiede. Al 54′ la squadra di Tuchel sfiora il raddoppio con un cross di Mount che diventa insidioso per Lloris, costretto a rifugiarsi in corner. Conte prova a passare all’artiglieria pesante e al 57′ butta nella mischia anche Richarlison al posto di Sessegnon, ma al 61′ è il Chelsea a divorarsi una clamorosa chance per chiudere la partita con Sterling, che spreca da buonissima posizione sparando il pallone alto sopra la traversa dall’interno dell’area di rigore. La seconda metà di gara è un continuo botta e risposta tra le due squadre. Il Tottenham pareggia al 68′ con una conclusione chirurgica di Hojbjerg che si insacca all’angolino basso alla destra di Mendy. L’esultanza plateale di Conte manda su tutte le furie Tuchel, con i due tecnici che si confrontano petto a petto e rischiano di andare alle mani. Al 77′ sembra esserci la svolta definitiva della partita, con il gol del 2-1 del Chelsea siglato da James, ma al 96′ Kane sigla il 2-2 su assist di Perisic (entrato al 79′), salvando gli Spurs dalla sconfitta. La partita si chiude tra le polemiche, con Conte e Tuchel che si confrontano di nuovo in maniera piuttosto accesa e vengono entrambi espulsi.Guarda la galleryConte-Tuchel, rissa sfiorata: scintille nel finale di Chelsea-Tottenham!
    Il Nottingham Forest batte di misura il West Ham di Scamacca
    Il Nottingham Forest vince 1-0 contro il West Ham in casa e conquista i primi 3 punti di questo campionato dopo la sconfitta all’esordio contro il Newcastle di Eddie Howe (2-0). Il gol decisivo in favore della squadra di Cooper porta la firma del nigeriano Awoniyi, al 47′ del primo tempo. Tra i grandi protagonisti del match c’è anche il Var, spesso chiamato in causa dall’arbitro Jones. Poco prima di andare in svantaggio, infatti, la formazione di Moyes si vede annullare la rete di Benrahma al 43′. Al 55′ invece viene vanificato il raddoppio dei padroni di casa realizzato da Brennan Johnson. Nella seconda frazione di gioco gli Hammers provano subito a cambiare marcia per trovare la via del pareggio: dopo nemmeno 60” Fornals colpisce in pieno la traversa e al 61′ Benhrama scheggia ancora il legno su un calcio di punizione piuttosto invitante. La grande chance per l’1-1 però arriva al 65′. Calcio di rigore, ma Henderson riesce a salvare il risultato, iptonizzando Rice dagli undici metri. Moyes allora prova a dare una scossa ai suoi mandando in campo Scamacca al 69′, al posto di Michail Antonio, autore di una prestazione priva di particolari guizzi. Si gioca fino al 98′, ma non c’è nulla da fare: Il West Ham, sconfitto la scorsa settimana 2-0 dal Manchester City, con doppietta di Haaland, resta a quota zero punti in campionato.
    Nottingham Forest-West Ham 1-0, tabellino e statistiche
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    Udinese, Marino: “Udogie-Tottenham? Trattativa in corso”

    UDINE – Intervenuto ai microfoni di ‘Udinese Tonight’, su Udinese Tv, il direttore tecnico friuliano Pierpaolo Marino si sbilancia sul futuro di Destiny Udogie, oggetto dell’interesse del Tottenham di Antonio Conte. Il giocatore potrebbe sbarcare in Premier League ma solo a determinate condizioni: “C’è una trattativa in corso e parlarne quando non ci sono ancora le ufficialità è molto complicato”, ammette Marino. “È bello che ci sia un’offerta importante per Udogie, ma l’Udinese cede i propri giocatori solo per le cifre giuste e tende a tenerli due anni. Cercheremo di non smentire questi parametri”. Il 19enne terzino veronese, obiettivo di mercato della Juventus e dell’Inter, è un profilo che piace alle big nostrane e straniere ma nessuno si era mai avvicinato alle richieste dell’Udinese. Nessuno, fino al concreto interesse di Antonio Conte e del suo Tottenham, pronto a strappare il giocatore alla folta concorrenza ma pronto a lasciarlo in prestito a Udine per un’altra stagione, prima del grande salto in Premier League. Guarda la galleryGolden Boy 2022, tutti i talenti ancora in gara FOTO
    Udinese, Marino sfida il Milan: “Sogno il fattore sorpresa”
    Il club friulano si prepara intanto all’esordio in Serie A, di sabato, a San Siro contro il Milan campione d’Italia. Pierpaolo Marino non nasconde possibili sorprese: “Meglio non si poteva cominciare”, ammette il direttore tecnico dell’Udinese. “È preferibile affrontare prima le squadre di grande valore per sfruttare il fattore sorpresa dei club che sulla carta sono sfavoriti”. Lo stesso Marino sottolinea come l’Udinese stia lavorando duramente per svuotare l’infermeria e recuperare i giocatori lungodegenti: spiccano i rientri di Beto, tornato in panchina nelle ultime amichevoli, e Arslan, vicino al completo recupero.
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    Kulusevski show, poker Tottenham. Pari Liverpool, vince il Chelsea

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    Núñez e Salah salvano Klopp: 2-2 in rimonta col Fulham
    La squadra di Klopp, reduce dal netto successo nel Community Shield, mostra un evidente passo indietro nel gioco rispetto al match contro il Manchester City. Buone indicazioni, invece, per i Cottagers, che oggi lascia in panchina quasi tutti i nuovi acquisti, da Leno a Solomon a Mbabu, e che proveranno ad affidarsi alla vena realizzativa del centravanti serbo (capocannoniere con ben 43 gol nella scorsa Championship) per giocarsi la permanenza nella massima serie inglese. Il nuovo acquisto Núñez parte dalla panchina, con Klopp che sceglie Diaz, Salah e Firmino per il tridente d’attacco: buon avvio del Fulham, che si fa vedere spesso dalle parti di Alisson senza però impensierirlo. Dall’altro lato è invece l’egiziano ex Roma ad essere il più propositivo, mettendo i brividi alla porta dei londinesi con un colpo di testa fuori di poco. Al 32′, dopo un gol annullato a Diaz per fuorigioco di Robertson, il Fulham passa in vantaggio, con Mitrovic che inizia la stagione di Premier come aveva terminato la scorsa Championship: bel cross dalla destra di Tete, colpo di testa del serbo sul secondo palo che beffa Alisson. Il Liverpool prova a ridestarsi, sfiorando due volte il gol del pari con Diaz: prima il colombiano arriva in ritardo in spaccata su un cross di Robertson, e cinque minuti dopo colpisce il palo con un forte sinistro dall’interno dell’area. Nel secondo tempo Klopp si gioca la carta Núñez, che entra al 51′ al posto di Firmino: è però ancora il Fulham a rendersi più pericoloso in contropiede, colpendo anche un palo con Kebano al 57′. L’uruguaiano dei Reds al 61′ impegna per la prima volta Rodak, ma il suo colpo di tacco è troppo centrale per impensierire l’estremo difensore slovacco. Al 67′, però, l’ex Penarol trova il pari: cross basso di Salah e ancora con il tacco il centravanti trova il suo primo gol in Premier dopo quello in Community Shield. Cinque minuti dopo, però, Van Dijk atterra Mitrovic in area e l’arbitro fischia rigore: è lo stesso centravanti serbo a presentarsi dal dischetto, freddare Alisson e riportare i Cottagers in vantaggio. All’80’ i Reds pareggiano nuovamente: Salah approfitta di uno stop non perfetto di Núñez su cross di Arnold e di prima beffa Rodak con un tocco da pochi passi. Ultimo sussulto al 94′, quando Henderson colpisce la traversa con un tiro da fuori: 2-2 il risultato finale.
    Fulham-Liverpool 2-2, tabellino e statistiche
    Tottenham da urlo
    Successo convincente invece per il Tottenham di Antonio Conte, che in casa dilaga in rimonta sul Southampton. Il tecnico italiano schiera titolari l’ex atalantino Romero e gli ex juventini Bentancur e Kulusevski nel suo 3-5-2, mentre l’ex iterista Perisic si accomoda in panchina per lasciare il posto a Sessegnon sulla corsia mancina. I piani tattici degli ‘Spurs’ vengono però subito scompaginati dagli ospiti, che partono forte e trovano il vantaggio al 12′ con un destro vinente di Prowse. Immediata la reazione dei londinesi, costretti a inseguire ma capaci di restituire immediatamente il colpo: Kulusevski pennella per Sessegnon che di testa fa 1-1 (21′). Il pari non può però bastare all’ambizioso Tottenham che mette la freccia e sorpassa al 31′ con un altro colpo di testa, stavolta di Dier su assist di Son. Prima del riposo poi vanno vicinissimi al bersaglio Davies (38′) e capitan Kane (47′), fermati entrambi dal portiere Bazunu. Il tris arriva invece a inizio ripresa, ma il gol di Sessegnon viene annullato per il fuorigioco. Ooco male perché nel cuore del secondo tempo arriva un micidiale uno-due si abbatte sui ‘Saints’: prima l’autorete di Salisu (61′) e poi il colpo mancino di Kulusevski a servire il poker (63′). E nella fase finale del match c’è spazio anche Perisic, dentro al 66′ al posto di Sessegnon, con il risultato che non cambia più: finisce 4-1 per gli ‘Spurs’ che lanciano un primo, forte messaggio alla concorrenza.
    Tottenham-Southampton 4-1: statistiche e tabellino
    Jorginho crea, Koulibaly conserva: il Chelsea piega l’Everton
    Era atteso forse dal debutto più insidioso il Chelsea di Tuchel, impegnato a Goodison Park contro l’Everton dell’indimenticato e indimenticabile Frankie Lampard. Rispondono presente i Blues, che in una gara aspra ed equilibrata si impongono 1-0 grazie al rigore trasformato da Jorginho e conquistano i primi tre punti della stagione. Nel primo tempo gara bloccata, con Mendy decisivo sul tentativo di Tarkowski nella migliore occasione capitata ai padroni di casa e con Sterling che si vede annullare per fuorigioco il primo gol con la maglia del Chelsea. Recupero monstre a causa del brutto infortunio alla caviglia riportato da Godfrey, uscito in barella e per il quale si teme un lungo stop, e amnesia decisiva da parte di Doucourè, che commette un fallo inutile su Chilwell, regalando  Jorginho l’opportunità di realizzare dal dischetto proprio un attimo prima dell’intervallo. Avvio di ripresa furente dei “Toffees”, che con Gray e lo stesso Doucourè vanno a un passo dal pari, costringendo prima l’ex-Milan Thiago Silva e poi il portiere Mendy a due salvataggi miracolosi. Primo e unico vero sbandamento della difesa ospite, già orchestrata dall’ex-Napoli Koulibaly, che a una manciata di minuti dalla fine lascia il posto al costosissimo nuovo acquisto Cucurella, che poco dopo essere entrato offre a Sterling il pallone del raddoppio, prodigiosamente sventato da Mykolenko. Finisce così, dopo altri 10 minuti di recupero, praticamente due tempi supplementari.
    Everton-Chelsea 0-1: tabellino e statistiche
    Gli altri match
    Nelle altre gare parte bene il Newcastle che con le reti di Schar (58′) e Wilson (78′) supera 2-0 il Nottingham Forest, neopromosso come il Bournemouth che invece debutta alla grande sconfiggendo in casa l’Aston Villa: anche qui 2-0 con le firme di Lerma (3′) e Moore (80′). Buona la prima poi anche per il Leeds, che davanti a propri tifosi piega in rimonta il Wolverhampton: vantaggio ospite con Podence (6′) prima della rimonta con l’acuto di Rodrigo (24′) e l’autorete decisiva di Ait Nouri (74′).
    Bournemouth-Aston Villa 2-0: statistiche e tabellino
    Leeds-Wolverhampton 2-1: statistiche e tabellino
    Newcastle-Nottingham Forest 2-0: statistiche e tabellino LEGGI TUTTO

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    Daily Mail: “Juve, Conte punta McKennie per il suo Tottenham”

    LONDRA (Regno Unito) – Il Tottenham avrebbe messo gli occhi su Weston McKennie, centrocampista della Juve: secondo il quotidiano britannico Daily Mail, Conte e Paratici avrebbero individuato nello statunitense il profilo adatto per rinforzare la mediana degli Spurs. Una trattativa che però potrebbe essere ostacolata dall’infortunio occorso a Pogba, che terrà il francese lontando dai campi da gioco per almeno un mese. L’amministratore delegato degli Spurs Fabio Paratici era alla Juve quando ha portato McKennie al club dallo Schalke, inizialmente in prestito e, da quando si è trasferito al Tottenham nel giugno 2021, il dirigente italiano ha esplorato la possibilità di portarlo a nord di Londra con lui. Sebbene il 23enne sia un giocatore chiave e uno dei centrocampisti più affidabili dell’Allianz Stadium, la Juventus potrebbe farsi ‘ingolosire’ dal suo valore di mercato quasi triplicato e l’amministratore delegato del club Arrivabene avallerebbe una vendita se arrivasse l’offerta giusta.
    Juve, McKennie via o sarà il sostituto di Pogba?
    Secondo il media britannico l’ex prodotto giovanile dell’FC Dallas è apprezzato da Conte per la sua fisicità, stile dinamico e versatilità, in quanto può giocare in un centrocampo a tre, quattro o cinque, oltre a servire all’occorrenza come terzino destro. Tuttavia, i problemi di Pogba con il menisco stanno complicando la situazione per la Juventus, che aveva identificato la vendita di McKennie come il modo perfetto per raccogliere fondi per puntare all’acquisto di Zaniolo dalla Roma. Con il centrocampista francese fuori, lo statunitense è però visto come il sostituto più probabile e la Juve potrebbe decidere di rinviare eventuali trattative di una vendita fino a quando Pogba non si sarà ripreso. Lo stesso McKennie ha detto quest’estate, dopo le parole incoraggianti di Allegri: “Le parole di Allegri sono state molto importanti per me. Per un atleta, conta molto essere in un posto dove ti senti desiderato, dove hanno bisogno di te. Si parla molto del mio ipotetico trasferimento, al punto che è difficile ignorare completamente certe voci. Tuttavia, io e il mio agente siamo in stretto contatto e quindi sarei il primo a sapere se qualcosa è vero o no”. LEGGI TUTTO

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    Tottenham, a Conte non basta Kane: 1-1 nell'amichevole con il Siviglia

    SUWON (Corea del Sud) – La seconda uscita in Corea del Sud per il Tottenham di Antonio Conte porta a un pareggio, 1-1 contro il Siviglia. La gara dello stadio della Coppa del Mondo di Suwon si decide tutta nella ripresa, con gli Spurs che trovano il vantaggio col solito Harry Kane su assist di Son al 50′, Il pari degli andalusi arriva al minuto 64′ e porta la firma di Ivan Rakitic, abile a sfruttare l’ottima azione costruita da Jesus Navas e Luismi. LEGGI TUTTO

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    Bremer: «Orgoglio Toro, Juric il top». Inter, Juve o Premier? «Tutto aperto, vado in Champions»

    TORINO – (e.e.) Tormentone? No. Ma è uomo mercato del Toro, al centro di un triangolo tra granata, Inter, Juve. Parliamo di Bremer, non a caso premiato come il miglior difensore del campionato italiano. In Brasile, lo hanno ospitato nella trasmissione Flow Sport Club, conduttore l’ex Bayern Monaco Ze Roberto. Bremer che ha prolungato col Toro fino al 2024 con la promessa di essere lasciato andare in caso di offerta di 25 milioni, ha un accordo da tempo con l’Inter, ma il club di Cairo vorrebbe ottenere di più e allora prova ad alimentare l’asta: così dentro ci finisce la Juve, che da tempo lo ha messo nella lista dei papabili se Matthijs De Ligt andasse nella Premier.Guarda la galleryBremer e il Toro in Brasile: porta la maglia granata in tv

    SI PARTE Ma riavvolgiamo il nastro. Bremer racconta degli inizi difficili, la famiglia, l’arrivo in Italia sotto la Mole. «Ero giovane e dovevo imparare, ho iniziato con Mazzarri. L’adattamento è stato graduale, anche con la lingua. All’inizio dicevo solo “ciao”. In campo? Ero destro e giocavo a sinistra. Sono rapido e così sono cresciuto con il lavoro. Un crescendo continuo, anche di testa, per non prendere troppi cartellini». Ze Roberto: «Mi parlavano di te come un grande atleta, in particolare Rincon». Bremer: «E Rincon mi aiutava, sempre, lui aveva esperienza, era stato anche alla Juve». E ancora: «Ho passato quattro anni della mia vita a Torino, passeggiando per il centro, stando molto bene. Nel derby contro la Juventus, il club top, da titolare, che emozione. Non mi conoscevano… Il sistema di gioco è sempre stato con tre centrali e due esterni e l’ordine era giocare la palla».

    IL FIUTURO Ze Roberto lo elogia: «Il miglior centrale della Serie A, non solo nelle statistiche. Tutti ne parlano, anche qui in Brasile. Oggi vogliono sapere dove andrà a giocare Bremer». Eccolo, il granata, pronto nella risposta: «Ne sto parlando con il mio agente e al momento non c’è nulla di definito. Stiamo parlando. Non so se rimarrò in Italia o andrò all’estero. L’unica cosa fondamentale è giocare la prossima Champions League e questo è importante per continuare a crescere. Si definirà tutto nei prossimi giorni, nelle prossime settimane». Quattro anni in Italia e quindi italiano? «Mia moglie ha antenati italiani e sarà naturalizzata. Automaticamente anche io dopo gli anni di permanenza». L’Italia o la Seleçao? Chiede Ze Roberto, ricordando che il gruppo verdeoro per il Mondiale è fatto: «Il mio sogno è essere convocato dal Brasile. In Italia ho fatto una carriera solida e qui c’è una possibilità aperta, vediamo». Real e Barcellona club che piacciono anche a Bremer, ovvio. «Thiago Silva un esempio. E un onore è stato essere premiato come il top del campionato italiano». Applaude Izzo e Djidji, «idoli». La partita delle partite? «Torino-Juventus». La conquista fatta e quella da fare? «Il titolo individuale di miglior difensore in A, ora sogno di vincere la coppa del mondo». Il migliore allenatore con cui ha lavorato? «Juric, il croato». L’avversario più forte mai incontrato? «Cristiano Ronaldo». Saudade? «Sì, di Bahia». E un po’ anche di Torino, dai…   LEGGI TUTTO

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    Bremer e Inter? Vagnati vaglia la Premier: Chelsea e Tottenham

    TORINO – Cedere Bremer, a meno di una settimana dal raduno al Filadelfia che a sua volta anticiperà di sette giorni la partenza per la prima fase del ritiro austriaco, diventa una necessità. È con i proventi che arriveranno dalla cessione del brasiliano che Vagnati potrà avere mano libera per procedere con qualche ingresso. Bremer ha l’intesa con l’Inter, che resta la grande favorita per assicurarsi il difensore, ma il dt granata non dispera di cederlo a una società che possa pagare più dei nerazzurri il cartellino del giocatore. Vagnati ha così fatto un nuovo giro d’orizzonte per confrontarsi con il Chelsea – si parla pure del Tottenham, ma l’indiscrezione non ha trovato particolari conferme – per verificare se ci fossero offerte in grado di orientare la scelta di Bremer, di suo pronto a trasferirsi alla corte di Simone Inzaghi. Sullo stesso argomentoToro, c’è l’accordo con Solet: si cerca l’intesa con il SalisburgoCalciomercato Torino

    La società di Zhang mette sul piatto una cifra oscillante tra i 30 e i 35 milioni – al netto di eventuali contropartite tecniche: al Toro piacciono Casadei, ma l’Inter lo dà comunque solo in prestito secco, e Dimarco – mentre in un mercato ricco come quello inglese Vagnati potrebbe spuntare tra i 35 e i 40 milioni. Ricordando pure che ad aprile anche l’Arsenal, aveva preso informazioni sull’ex Atletico Mineiro. Il sorpasso da parte di una big della Premier è possibile, per quanto diversi operatori di mercato ritengano che una volta incassato da Skriniar, per cui è in vantaggio il Psg sullo stesso Chelsea e che è pesato dall’Inter non meno 70 milioni, Marotta rivolgerà l’offerta decisiva a Cairo.

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    Guarda la galleryTorino, la probabile formazione: i titolari e le alternative che si aspetta Juric LEGGI TUTTO

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    Toro, appuntamento con il Tottenham per Bremer. Poi Dovbyk, Laurienté e…

    TORINO – Detta con uno slogan: con i soldi Conte potranno arrivare a cascata una serie di rinforzi per Juric con diverse formule contrattuali. Acquisto immediato, prestito con obbligo condizionato di riscatto, altri prestiti onerosi con diritto. È la strada che il Torino sta percorrendo, alla ricerca di un’asta il più possibile allargata su un panorama internazionale per la cessione di Bremer. E anche lo stop venuto alla superficie quanto alla possibile partenza del difensore Bastoni alimenta i desideri del Torino. Chi voleva mettere le mani sull’interista sta ora guardando con maggiore attenzione allo stesso Bremer, già comunque da tempo nel ventaglio degli obiettivi. In testa appunto il Tottenham, con Conte allenatore e Paratici ds.Sullo stesso argomentoToro, intesa con Joao Pedro. Ma c’è distanza col CagliariCalciomercato Torino

    I londinesi giocheranno la Champions, a livello di potenza di fuoco (soldi in mano) possono sbaragliare la concorrenza nostrana (Inter e Milan, a oggi), inoltre anche la presenza di un allenatore italiano che gioca… all’italiana (quanto agli schemi difensivi) può favorire una risposta affermativa di Bremer. Come già rivelato nei giorni scorsi, dunque, è sempre più una lotta a 3, al momento: le due milanesi e il Tottenham. Variabili possibili sullo sfondo: altre inglesi, il Bayern e fors’anche il Psg.

    Il Milan e Pobega

    Circola sul mercato la valutazione di Bremer per Cairo: 50 milioni. Poi, certo, tira di qui tira di là, tutto è trattabile nel mondo del calcio: anche verso il basso, non solo verso l’alto. L’Inter ha già una sorta di preintesa con Bremer: ma non esclusiva. Il Milan ha effettuato un rilancio, a fronte delle problematiche emerse attorno a Botman del Lilla. Il Torino vorrebbe (oltre al cash) il rinnovo del prestito di Pobega, però stavolta con un diritto di riscatto. Ma per ora il Diavolo risponde picche sul centrocampista.

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    Sullo stesso argomentoTorino, la direttiva su Bremer: se si può soltanto cashCalciomercato Torino LEGGI TUTTO