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    Torino, Maripan è tornato: leader dei due mondi

    Guillermo Maripan, assieme a Tonny Sanabria, oggi disputerà il suo primo allenamento con Vanoli dopo le ultime due sue partite “intercontinentali” di qualificazione ai prossimi Mondiali. L’ultima è finita 0-0 contro l’Ecuador all’Estadio Nacional di Santiago del Cile. La Roja del ct Ricardo Gareca, con questo pareggio ottenuto contro la squadra seconda in classifica nel girone dietro all’Argentina, ha aggancia LEGGI TUTTO

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    Futuro Torino, occhi su Siebert. Vanoli in ritiro valuterà Dellavalle

    La perfetta parità nei numeri riflette un andamento anche difensivo che ha trovato un suo equilibrio dopo una fase di sbandamento: a fronte di 34 gol realizzati, i granata ne hanno subiti in egual parte. Trentuno in ventotto sfide li ha incassati Milinkovic Savic, mentre i tre della Lazio – che sarà l’avversaria di lunedì – sono stati segnati a Paleari. Davanti al serbo si sono alternati LEGGI TUTTO

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    Ludergnani, il cruccio sul futuro della Primavera Toro

    La prima squadra ha trovato un equilibrio vitale per un finale di stagione col vento in poppa. La Primavera del Toro, al contrario, vive una fase di grande difficoltà, ma il problema principale all’orizzonte non è certo la classifica dei ragazzi di Felice Tufano, non bellissima ma nemmeno sportivamente tragica. Il vero cruccio sul futuro, infatti, riguarda il destino di Ruggero Ludergnani, responsabile del settore giovanile che ancora non sa LEGGI TUTTO

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    Torino, i rigenerati del nuovo corso: ecco la priorità di Vanoli

    TORINO – C’ è stato un frangente della stagione nel quale la necessità di procedere con una rigenerazione riguardava tutti i granata, Paolo Vanoli compreso: si torna con la memoria al periodo oscuro dell’annata, ai quattro punti in nove partite, alle sette sconfitte sempre su nove gare. Risultati che a guardare adesso dov’è il Toro fanno tirare un sospiro di sollievo alla tifoseria. “Dobbiamo solo pens LEGGI TUTTO

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    Toro, Dellavalle a Modena ha convinto: ora il rientro alla base 

    Nuovi Buongiorno crescono e pure molto bene. Il Toro si gode la crescita di un altro Alessandro, che sogna di ripercorrere il percorso dell’ex gioiello granata, passato in pochi anni dalla Serie B alla Nazionale. Per questo l’estate scorsa Dellavalle ha scelto un palcoscenico in cui crescere e mettersi in mostra. Se Buongiorno aveva svoltato a Trapani, per il classe 2004 la tappa-chiave potrebbe rivelarsi quella di Modena. In Emilia il difensore torinese ha trovat LEGGI TUTTO

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    “Vanoli non si tocca. Sono i giocatori del Toro a dover dare di più”

    Lo spartiacque della stagione è stato l’infortunio di Zapata: la rosa attuale, priva del colombiano, ha risorse tecniche e un grado di personalità tali da pensare a una pronta reazione? 
    “Parliamo di uno tra i pochi centravanti in Italia in grado di fare reparto da solo. Evidentemente c’è un Toro, forte, con Zapata al centro dell’attacco, e uno più modesto privo di Duvan. Anche perché in estate sono andati via tre giocatori che avevano un peso tecnico e morale molto importante: mi riferisco a Buongiorno che cuciva la difesa, a Bellanova che sfornava assist in serie, e pure a Rodriguez che aveva un ruolo decisivo in campo e dentro lo spogliatoio. Il contraccolpo, pur tremendo, era stato in qualche modo assorbito anche perché l’inizio di campionato è particolare, con risultati spesso sorprendenti”.
    La cessione di Bellanova, soprattutto per i modi nei quali si è concretizzata, ha aumentato la già intensa contestazione nei confronti di Cairo. È maturo il tempo perché metta in vendita la società? 
    “Sono nel calcio da tanti decenni, e posso dire che una contestazione simile non l’avevo mai vista. Mi riferisco in particolare alla durata. Il quadro è pesante, e penso che a questo punto rimanere in sella sia molto difficile e sicuramente scomodo. Cairo è maestro nel farsi scivolare addosso le cose, ma adesso credo che la situazione stia diventando non più sopportabile anche per lui. Si è vociferato di un interesse della Red Bull, ma per me sarà un fondo, a rilevare il Torino”.
    Vanoli è l’allenatore giusto, in tale frangente? 
    “È perfetto, è da Toro per gavetta e per sentimento. Viene dalla B come Giagnoni e Radice e ha il trasporto e l’umanità di un Mondonico. Vanoli ha capacità, ma il punto è che la squadra lo deve seguire. Sono i calciatori, che devono tirare fuori la rabbia, la voglia di fare e una buona dose di coraggio. Qualità che ultimamente non hanno espresso. Alcuni si sono seduti sugli allori”.
    A chi si riferisce?
    “Ricci mi dà l’idea di essersi un po’ accontentato: potrebbe dare di più, e invece è come se si stesse dicendo: ‘Va beh, tanto io sono bravo lo stesso’. La società sarà contenta del valore economico del cartellino che sale, e dell’interesse dei grandi club sul ragazzo, ma questo non so se stia aiutando la maturazione di Ricci. Un giocatore della Nazionale dovrebbe essere padrone del centrocampo, dovrebbe prendere in mano la squadra, lanciare, verticalizzare, tirare, e invece troppe volte Samuele si limita al compitino. Prenda da Barella, il quale ha un’intensità nella partita che ancora Ricci non ha. Ilic ha colpi, ma anche da lui è lecito aspettarsi di più. E poi va trovata una quadra alla voce Vlasic: lo vedo bene a ridosso di una punta, in modo tale da irrobustire il centrocampo. Da mezzala avanzata e con due punte, aiuta poco in ripiegamento. Poi c’è Sanabria che sta faticando, ma gli stanno anche arrivando davvero pochi palloni interessanti. In Adams credo, per quanto stia patendo l’assenza di un compagno di reparto con cui si trovava a meraviglia come Zapata”. 
    Quanti granata, allo stato dell’arte, possono assumere il ruolo di leader?
    “Non ne vado. Per un po’ l’ha fatto Linetty, ma dopo qualche complimento pure lui, come Ricci, si è afflosciato. Il problema del Toro non è certo Vanoli: mi arrabbio quando si parla di esonero perché a mancare a monte è stato l’impegno della società, a valle l’apporto dei giocatori. Non oso immaginare come abbia preso il tecnico l’uscita di Bellanova. Sportivamente parlando una partenza drammatica, per questo Torino. La sua cessione, chissà, potrebbe anche essere un residuo dell’operazione che ha portato Zapata al Torino, ma non Buongiorno all’Atalanta”.
    Dal mercato di gennaio cosa si aspetta? 
    “Posso dire cosa serve: un difensore centrale, un esterno e un centravanti come minimo. Poi una soluzione in più a centrocampo, anche per mettere un po’ di pepe a Ricci, Ilic e Linetty, male non farebbe. E dico questo pur tenendo conto del mio gradimento per Gineitis”.
    La prossima gara contro il Monza è l’incrocio migliore per ripartire?
    “Sarà una partita da affrontare con pazienza, senza volerla sbloccare subito. Da una crisi si esce con calma: vincere sarà importante tanto quanto non perdere…”.  LEGGI TUTTO

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    Torino, Vanoli perde Ilic e Sosa: l’esito degli esami strumentali

    Non arrivano buone notizie dall’infermeria per il Torino di Paolo Vanoli. I granata perdono infatti due elementi importanti in vista della gara di domani contro il Cagliari, che si giocherà all’Unipol Domus a partire dalle ore 18. Il Toro dovrà infatti fare a meno sia di Ivan Ilic che di Borna Sosa: entrambi nelle scorse ore hanno sostenuto gli esami strumentali. Due stop che si protrarrano per un lasso di tempo ancora da definire.
    Torino, Ilic e Sosa infortunati: l’esito degli esami
    Lo aveva anticipato Vanoli nella conferenza stampa pre gara: Ilic e Sosa out, oltre al febbricitante Tameze. Ora sono arrivati anche i responsi dagli esami strumentali. Questa la nota diramata dal Torino attraverso i propri canali ufficiali: “Gli accertamenti strumentali cui è stato sottoposto Ivan Ilic hanno evidenziato una lesione focale al tendine del bicipite femorale sinistro. Esami anche per Borna Sosa: per l’esterno croato lesione miotendinea di secondo grado al vasto mediale sinistro”. Si allunga la lista degli assenti dunque, in aggiunta al lungodegente Zapata. LEGGI TUTTO