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Benevento, l'arrivo di Remy è sfumato
BENEVENTO – Benevento, niente Loic Remy. L’arrivo dell’attaccante francese in giallorosso è sfumato per un problema riscontrato nel corso delle visiti mediche che hanno riscontrato nel giocatore un problemino fisico che gli costerà l’idoneità fisica per giocare in Italia. L’arrivo di Remy sembrava cosa fatta, alla luce della volontà del giocatore, che ha rifiutato un’offerta biennale dal Lille: il direttore sportivo giallorosso Pasquale Foggia aveva convinto Remy a sposare il progetto del Benevento, ma ora dovrà sondare piste alternative per il reparto avanzato. LEGGI TUTTO
Chiesa alla Juve, passi avanti. Correa resta l'alternativa
TORINO – Passi avanti. La Juventus, Federico Chiesa e la Fiorentina si avvicinano giorno dopo giorno, ma quand’anche dovessero arrivare alla distanza di stringersi la mano rischierebbero di ritrovarsi separati da una sorta di parete invisibile.
Andiamo con ordine. La società bianconera segue da anni il gioiello viola e l’alternarsi degli allenatori non ha intaccato la determinazione di Fabio Paratici a portarlo a Torino. Anche perché ogni tecnico sarebbe stato d’accordo e Andrea Pirlo non fa eccezione, anzi. La scorsa estate tra la Juventus e il giocatore c’era già anche un’intesa di massima sul contratto, poi il cambio al vertice della Fiorentina avava cambiato tutto: il nuovo patron Rocco Commisso aveva blindato Chiesa, dichiarandolo incedibile a prescindere dal prezzo. Con la concessione al giocatore che nella stagione successiva – questa – a fronte di un’offerta congrua lo avrebbe ceduto. L’attaccante viola ha giocato la scorsa annata e ha iniziato questa con il massimo della professionalità (il campo e le recenti parole del tecnico Iachini lo confermano), ma non ha cambiato idea né sul fatto che la Fiorentina sia un capitolo della sua carriera da chiudere, né sul fatto che il prossimo vuole scriverlo in bianconero o comunque in Italia. Così non ha rinnovato, e non pensa a rinnovare, il contratto in scadenza nel 2022 e ha respinto l’ipotesi di andare all’estero. Vuole restare in Serie A e si aspetta che Commisso mantenga la promessa di lasciarlo partire di fronte all’offerta giusta. Che non può essere da 70 milioni, prezzo fissato dal magnate americano nei mesi scorsi: men che mai nel pieno della crisi economica causata dalla pandemia di coronavirus. Tra la determinazione di Chiesa, la consapevolezza che la prossima estate, a un anno dalla scadenza, il prezzo potrà solo scendere, e il lavoro degli intermediari che stanno preparando la trattativa vera e propria, Commisso si sta ammorbidendo, come lui stesso ha lasciato intendere con le sue recenti dichiarazioni.
Leggi l’articolo completo sull’edizione odierna di Tuttosport LEGGI TUTTOAtalanta, Zapata: “Io al Real Madrid? Speriamo!”
Bogotà (Colombia) – “Io al Real Madrid? Speriamo!“, firmato Duvan Zapata, autentica rivelazione della Serie A che, con i suoi 23 gol, ha trascinato l’Atalanta fino al terzo posto, permettendo al club bergamasco di qualificarsi per la prima volta nella propria storia in Champions League. La frase, ironica per dovere di cronaca, e rilasciata a Noticias Caracol, programma televisivo colombiano, era […] LEGGI TUTTO
Pogba alla Juve, perché si può. Il Polpo ci pensa
Tra poco meno di una settimana Paul Pogba sarà libero di accordarsi con un altro club e firmare un contratto valido dal 1° luglio. Le possibilità che rimanga al Manchester United sembrano davvero poche, visto che il club non parla più di trattativa e le parole di Mino Raiola non hanno lasciato molti dubbi. Sì, ma quindi dove potrebbe andare Pogba? Ci sono due piste principali: quella che porta al Paris Saint Germain, dove Raiola è di casa e che così potrebbe continuare ad avere una stella francese dopo il probabilissimo addio di Mbappè (destinazione Madrid), ma c’è anche l’opzione Real Madrid, club al quale Pogba è stato spesso associato e che deve rinnovare i mostri sacri del suo centrocampo. E la Juventus? Ragionare di un’ipotesi bianconera sembra una follia dato il contesto economico, ma il rischio è quello di sottovalutare un’opzione, certamente meno probabile, ma comunque possibile.Sullo stesso argomentoManchester United, Rangnick: “Pogba? Non devo convincerlo a restare”Calciomercato
La situazione
Pogba si libera a zero e quindi non comporterebbe un investimento per il cartellino (anche se resta da verificare a quanto ammonta la commissione di Raiola, forse il principale freno all’operazione, vista l’aria che tira alla Continassa). Certo, l’ingaggio di Paul Pogba non è indifferente. Per convincerlo a firmare potrebbe essere necessario un salario fra i 12 e i 14 milioni di euro netti a stagione. Ma in compenso potrebbe usufruire del decreto crescita, pensando dunque per una ventina di milioni lordi nella peggiore delle ipotesi. In questo momento la Juventus si è posta come obiettivo quello di non aumentare il monte ingaggi, ma nello stesso tempo ha in rosa due giocatori sommando lo stipendio dei quali si ottiene una cifra di poco superiore ai 20 milioni. Insomma, non solo la partenza dei due centrocampisti libererebbe spazio nel reparto al ritorno di Paul Pogba, ma anche nel monte ingaggi che potrebbe accogliere quello del Polpo senza sforamenti. La quadratura del cerchio?
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