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    Mou e l'arte della polemica (che sposta l'attenzione dalla sua Roma)

    Lo Special One sposta sempre più spesso l’obiettivo, inquadra altre realtà col chiaro obiettivo di togliere pressione alla squadra. E lo sta facendo benissimo Quella di Josè Mourinho è sempre un’opera di distrazione di massa. Sposta l’obiettivo, inquadrando un’altra realtà. Non si limita a indicarla, bensì l’avvicina. La sua missione: togliere pressione alla squadra, scartavetrare la responsabilità. Da quando siede sulla panchina della Roma sta facendo così. Le provocazioni di Mou non sono puro esercizio stilistico, ma risorsa di vita, pane quotidiano. LEGGI TUTTO

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    Pioli studia il vice Leao. E se fra tre soluzioni spuntasse la sorpresa?

    In vista del big match di domenica sera il tecnico rossonero prepara la mossa migliore per sostituire il portoghese, squalificato. Tra gli esperimenti in settimana, è stato provato anche AdliIl cantiere a Milanello sarà breve, ma è un’opera di ristrutturazione importantissima. Stefano Pioli ci sta lavorando dalle 22.30 di sabato scorso, ovvero dalla fine di un Samp-Milan dal quale il suo Diavolo è uscito con una vittoria vitale ma pagata a un prezzo fuori mercato: a casa con i tre punti ma senza Leao. Maledetti cartellini gialli. Uno magari eccessivo, un altro sciocco, però tant’è: Marassi ha tolto di scena il top player rossonero nella sfida col Napoli che così tanto profuma già di tricolore. Cantiere, quindi: come fare? Come rattoppare un giocatore che comunque, a prescindere, non ha repliche in rosa (e nemmeno nell’intero campionato)? Il riassunto, ora come ora, dice: tre soluzioni più logiche e una possibile sorpresa. LEGGI TUTTO

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    Sedici infortuni in due mesi: è allarme in casa Juve

    È il bilancio dei k.o. registrati fra il 16 luglio e il 16 settembre. Un dato che preoccupa. Il preparatore atletico è Simone Folletti, storico collaboratore di AllegriDal 16 luglio al 16 settembre la Juve ha contato 16 infortuni. Sembra un algoritmo ma è solo un numero da record, ovviamente negativo, in soli due mesi esatti di una stagione che è solo all’inizio. L’argomento spinoso non è nuovo dalle parti della Continassa, tant’è che negli ultimi anni la scelta del preparatore atletico ha avuto una particolare attenzione. LEGGI TUTTO

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    Galli e l'alternanza Handa-Onana: “Attento Inzaghi, io ci sono passato: in porta serve chiarezza”

    L’ex portiere del Milan: “In porta serve certezza e fiducia, si può creare una situazione di duello tra due calciatori. Handanovic sa di non essere eterno” Uno in campionato, l’altro nelle coppe. Oggi si stanno dividendo così Samir Handanovic e André Onana nell’Inter di Simone Inzaghi, ma tre decenni prima a provare lo stesso trattamento sulla propria pelle è anche Giovanni Galli, nel 1989-1990, sull’altra sponda del Naviglio. In quella stagione il portiere toscano comincia come titolare del Milan per il quarto anno consecutivo, ma da novembre in poi lo diventa solamente per la Coppa Italia e per la Coppa dei Campioni, perché in Serie A tocca ad Andrea Pazzagli, appena arrivato a Milano. LEGGI TUTTO

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    Juve senza identità né gioco: ecco perché Allegri va esonerato

    Il tema non è se la squadra gioca bene o male, ma è quello di presentare in campo una formazione che sappia cosa fare nelle due fasi, che sia organizzata, che abbia uno sviluppo di gioco riconoscibile. E questo dopo 14 mesi ancora non c’èL’esonero di un allenatore non sempre risolve i problemi ed è più facile che accada nella zona bassa della classifica che non in quella alta. Nel caso di Massimiliano Allegri, poi, ci sarebbe un’enorme motivazione economica a spingere nella direzione opposta. Sarebbe più semplice e più lineare anche con la storia bianconera tirare avanti fino a giugno e poi salutarsi, riportando magari Antonio Conte a casa. LEGGI TUTTO

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    Avvio lento, ma la Juve è “azzoppata” dagli infortuni: ecco perché Allegri va confermato

    Le assenze di Pogba, il figliol prodigo che rientrava alla base, il principale colpo del mercato, il campione più atteso dai tifosi, e di Chiesa rendono l’operato di Max non giudicabile: anche se ora dovrà inventarsi qualche magia… Sembra che l’Italia, in questo momento, sia alle prese con quattro problemi: la bolletta del gas, quella dell’elettricità, che fare se Giorgia Meloni dovesse vincere le elezioni e la Juventus di Max Allegri che gioca male (e ora perde pure). Per le nostre modeste competenze, ci concentriamo sull’ultima delle quattro questioni che angosciano il Paese. Partendo da una considerazione, banale se volete, ma incontestabile: se la Juve avesse i due punti che le sono stati sottratti ingiustamente dallo svarione del Var nella partita contro la Salernitana, ora sarebbe con l’Inter a due punti dal trio di testa composto dallo straripante Napoli di Spalletti, dalla rocciosa Atalanta di Gasperini e dal sempre brioso Milan di Pioli, esempi di bel gioco, fabbriche di spettacolo, fucine di idee e soluzioni. LEGGI TUTTO

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    Stasera Brescia-Benevento, Clotet per l'allungo

    TORINO – Scatta stasera la 6ª giornata di B con un anticipo di lusso: alle 20.30, il Brescia riceve il Benevento (su Sky, Dazn ed Helbiz Live), coi lombardi che se vincono passano una notte soli in testa, in attesa che domani l’altra capolista, la Reggina, affronti in casa il Cittadella. Nel Brescia si continua ad andare a fari spenti. Le vicissitudini economiche di Cellino impongono a parlare solo di salvezza, lasciando alle altre big, per ora attardate, il peso del pronostico. Però Clotet sta facendo un gran lavoro, con una rosa ridotta all’osso, perdipiù stasera priva di Viviani, Van de Looi, Cistana e Jallow. Il tecnico spagnolo parla di punti fatti finora contro dirette avversarie (cioè contro squadre che lotteranno per la salvezza) e considera il Benevento una big che lotterà per la A, anche se è 5 punti sotto il Brescia. Ma sa benissimo che se stasera dovesse arrivare un successo, magari da domani bisognerà alzare l’asticella perché alla sua squadra i valori non mancano. In avanti, Ayé sembra tornato irresistibile (e proprio con Clotet, due stagioni fa, fece le cose migliori), Galazzi è una delle rivelazioni più belle, Moreo, tatticamente una delle migliori punte della B, ha giurato fedeltà (di certo non si lamenterà per il mancato passaggio al Pisa, ora ultimo, bloccato da Cellino). E in difesa, Adorni è tornato a essere uno dei migliori centrali della B, come ai tempi del Cittadella. Dall’altra parte, un Benevento tutto da decifrare, reduce dal ko interno col Cagliari (0-2), in cui ha subito il secondo gol in superiorità numerica. La squadra di Caserta sembrava aver trovato una quadratura passando al 3-5-2 che aveva fruttato in 3 partite i 7 punti attuali. Ma il ko coi sardi ha risvegliato qualche malumore. Dopo la caduta interna alla 1ª giornata col Cosenza, patron Vigorito era andato a un passo dal separarsi con Caserta ed era pronto a sostituirlo con Daniele De Rossi. Un’altra sconfitta a Brescia potrebbe riaprire il discorso esonero? Chissà, di sicuro, dopo questo turno, con la sosta per le Nazionali che favorisce i cambi in panchina, potrebbe esserci più di un avvicendamento. Stasera intanto, nel pacchetto arretrato dei campani, dovrebbe debuttare il francese Leverbe, fra i migliori nel suo ruolo nella passata stagione al Pisa, che potrebbe dare quella solidità difensiva un po’ mancata col Cagliari.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Milan, come mai cambia la proprietà ma non i manager?

    Il nuovo corso di RedBird è cominciato all’insegna della continuità: si punta al salto definitivo del club, con l’occhio vigile di Elliott Cambia la proprietà del Milan, restano il management e i membri del board nominati dai vecchi proprietari. Con la nomina del nuovo cda da parte dell’assemblea degli azionisti è cominciata l’era di RedBird, il fondo di private equity fondato e gestito da Gerry Cardinale. LEGGI TUTTO