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    Il Marsiglia di Tudor frena: assist al Psg per scappare via

    MARSIGLIA (FRANCIA) – Il Marsiglia frena con il Montpellier nell’anticipo della 29esima giornata di Ligue 1 e regala l’assit al Psg di allungare ulteriormente in classifica. L’OM non va oltre l’1-1 in casa: ospiti avanti con Nordin al 12′, poi pareggio al 44′ di Guendouzi su rigore. Nella ripresa però la squadra di Tudor non riesce a ribaltare il risultato e perde l’occasione di accorciare sul Paris capolista, che ora può scappare a +9. Marsiglia secondo con 60 punti, Montpellier 11° con 37. LEGGI TUTTO

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    Ligue 1, il Lens travolge l'Angers e torna secondo. Lille di Fonseca in zona Europa

    Negli anticipi del sabato della 28ª giornata di Ligue 1, vittorie pesanti per Lens e Lille. La squadra di Haise travolge per 3-0 il fanalino di coda Angers con il gol di Fofana e la doppietta di Openda, che valgono il secondo posto alle spalle della capolista PSG, mentre quella dell’ex romanista Fonseca passa a Tolosa grazie all’autorete di Lukeba e al raddoppio di Lacazette per un successo da quinto posto. LEGGI TUTTO

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    Mbappé si fa in due: com'è cresciuto il fratellino. E occhio alla panchina del Psg

    TORINO – Mbappé 1 e Mbappé 2. Agli allenamenti del Psg, ecco la coppia cresciuta a pane e gol. Con Kylian il fratellino Ethan – ha 16 anni e gioca un po’ più arretrato – che da un po’ è aggregato alla prima squadra. Christophe Galtier, nel marasma per i risultati che non sono all’altezza, lo segue da vicino. Ma fra poco i due Mbappé potrebbero essere allenati da un altro tecnico: il club punta su Zinedine Zidane e sul ritorno di Thomas Tuchel. LEGGI TUTTO

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    Il Nizza di Ramsey non si ferma: con l'Ajaccio la 4ª vittoria di fila

    NIZZA (Francia) – Con l’ex Juventus Aaron Ramsey in campo dal 1′, il Nizza batte 3-0 l’Ajaccio tra le mura amiche nell’anticipo della 23ª giornata di Ligue 1, infila la quarta di fila e si porta provvisoriamente al settimo posto della classifica a quota 37 punti, a -3 dal Rennes quinto (ma con una gara in meno). A decidere la sfida dell’Allianz Riviera, che impediscono al club corso di tirarsi fuori dalla zona retrocessione, sono il gol di Dante al 3′ e la doppietta di Brahimi al 69′ e al 90′. LEGGI TUTTO

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    Ligue 1, colpo Nizza: battuto il Marsiglia di Tudor

    MARSIGLIA (Francia) – Si conclude la 22ª giornata della Ligue 1 con il colpo del Nizza. I rossoneri conquistano il 3° successo consecutivo vincendo per 3-1 sul campo dell’Olympique Marsiglia 2° in classifica, facendo anche un favore al Paris Saint-Germain che allunga a 8 punti il vantaggio (54 a 46) sui ragazzi di Tudor. Match subito indirizzato dagli ospiti che in 6′ piazzano un letale 1-2: gol di Diop a 38′ e di Laborde al 44′ per il 2-0. Vana la rete dell’ex Atalanta Malinovsky al 60′ visto che poi all’86’ Brahimi chiude i conti per il 3-1 finale.. Invece il Monaco vince a casa del Clermont per 2-0 e rosicchia punti al Lens salvato dal gol di Gradit all’83 per l’1-1 a casa del Brest: i monegaschi si postano quindi a 44 punti (4°) a -2 dal Lens 3°. LEGGI TUTTO

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    Ligue 1, Tudor mostra alla Juve come si fa: 2-0 al Nantes. Psg vince, ma Mbappé ko

    TORINO – Il Marsiglia di Igor Tudor vince 2-0 in casa del Nantes nella 21esima giornata della Ligue 1 e si porta a quota 46 punti. L’autogol di Joao Victor, al 57esimo e la rete del nuovo acquisto Ounahi nei minuti di recupero condannano alla sconfitta interna il prossimo avversario della Juventus in Europa League. Vincono nettamente Reims (4-2 al Lorient con tripletta di Balogun) e Tolosa (4-1 al Troyes), di misura l’Ajaccio che si vince 1-2 sul campo del fanalino di coda Angers e conquista tre punti importanti per la salvezza. Finisce senza reti, invece, Lille-Clermont.
    Psg, paura per Mbappé
    Vince in trasferta il Paris Saint-Germain, che batte 3-1 il Montpellier e puntella la testa della classifica della Ligue 1, complice anche la sconfitta interna del Lens ad opera del Nizza (0-1, rete di Laborde). La squadra parigina, che nei primi 20′ ha fallito un penalty (due volte) con Mbappé, poi costretto ad uscire per un problema fisico (Psg in ansia visto che mancano 13 giorni all’andata degli ottavi di Champions League contro il Bayern Monaco), si è vista annullare due gol con Messi e Hakimi dopo l’intervento del Var. Poi al 55′ è riuscita a passare avanti con Fabian Ruiz, raddoppiando al 72′ con Messi. Tris nel finale con Zaire-Emery dopo l’1-2 della squadra di Nordin per i padroni di casa. A chiudere il turno di Ligue 1, vincono anche Monaco (2-1 all’Auxerre) e Rennes (3-0 allo Strasburgo). Pari senza reti tra Lione e Brest. LEGGI TUTTO

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    Ligue 1, il Lorient batte 2-1 il Rennes: decidono Talbi e Le Bris

    LORIENT (FRANCIA) – Il Lorient si aggiudica l’anticipo della 20ª giornata di Ligue 1 battendo 2-1 il Rennes grazie alle reti di Talbi e Le Bris e vola a due punti proprio dalla squadra di Genesio, quinta in classifica che, dopo la vittoria contro il Psg, incassa un pesante ko, il terzo nelle ultime cinque di campionato. Serve a poco la rete di Tait nella ripresa. 
    Classifica Ligue 1
    Lorient-Rennes 2-1: la cronaca della partita
    Parte forte il Rennes che, dopo appena 120″, va vicino al gol con Doue, bravo a concludere a rete dopo una bella azione personale sfiorando il palo.  Alla prima vera occasione, però, il Lorient passa avanti con il colpo di testa di Talbi su calcio d’angolo battuto da La Fee. Subito dopo gli ospiti sprecano una ghiotta occasione con Wooh. Passato il pericolo, i padroni di casa raddoppiano alla mezz’ora con uno splendido tiro al sette di Le Bris andando anche a un passo dal tris con Kone poco prima del duplice fischio. Poi, a inizio ripresa, va in gol con Ponceau ma il guardalinee ravvede una posizione di fuorigioco e annulla. Graziato dagli avversari, al 73′ il Rennes torna in gara e accorcia le distanze con Tait. Non basta però: vince il Lorient 2-1. 
    Lorient-Rennes 2-1: tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Kombouaré, dalle piroghe alla sfida Juve: tutto sul tecnico del Nantes

    È nato in un villaggio di pescatori, vicino alla Baia delle Piroghe, a quasi 17.000 chilometri di distanza dall’Italia: la stessa che c’è – sempre in linea d’aria – fra Roma e Hobart, capitale della Tasmania, ovvero ai nostri antipodi. Il posto è semplicemente da sogno. Mare turchese chiarissimo, barriera corallina, pesci variopinti, spiaggia candida, palme. Parliamo di Plum, frazione di Le Mont-Dore, un comune a Sud di Noumea cioè la capitale del dipartimento francese d’Oltremare della Nuova Caledonia. È in questo luogo paradisiaco che ha visto la luce 59 anni fa Antoine Krilone Kombouaré, allenatore del Nantes avversario della Juventus fra un mese esatto (16 febbraio) all’Allianz Stadium di Torino nell’andata degli spareggi di Europa League.

    Piroghe, pesca, nuoto

    Diciamo subito che non esiste sulla faccia della terra un altro allenatore neocaledoniano alla guida di un top club straniero della massima divisione. E, giusto per dovere di cronaca, ricordiamo che la Nazionale di calcio della Nuova Caledonia occupa la posizione numero 161 nell’ultimo ranking Fifa. È preceduta dal trio Singapore, Myanmar, Papua Nuova Guinea ed è incalzata a pochissimi decimi di punto dal terzetto formato da Tahiti, Fiji e Vanuatu. A quelle latitudini, poco più a Nord del Tropico del Capricorno e circondati dall’Oceano Pacifico, non è propriamente la cosa più semplice diventare calciatori e poi, magari, allenatori. Innanzitutto perché lo sport che va per la maggiore è il “tika”, un curioso gioco a squadre dove gli atleti devono lanciare una specie di giavellotto. Poi ci sono le regate veliche, le gare a colpi di pagaia sulle caratteristiche piroghe a bilanciere, il nuoto, i tuffi, la pesca sportiva e subacquea e inoltre perché i campi di calcio scarseggiano. Abbiamo detto di luoghi onirici, paesaggi incredibili, sole cocente, temperature che invitano a buttarsi in mare per rinfrescarsi piuttosto che calzare le scarpette e correre dietro un pallone.

    Jorge maestro tattico

    Ma qualche rarissima eccezione c’è: come appunto Kombouaré che da ragazzino s’iscrive nei pulcini del WS Tanari Plum, la società di calcio dilettantistica del suo paese, e si mette in luce nei tornei giovanili fino al debutto nel campionato locale e la convocazione nella Nazionale Under 20 neocaledoniana.

    È un difensore centrale coriaceo e potente, bravo nell’anticipo, piedi buoni. Un talent scout locale lo segnala al Nantes, club bretone famoso per il suo storico Centro di formazione giovanile della “Jonelière”. È il 1983. Antoine supera il provino e firma il suo primo contratto professionale. Resterà 7 stagioni nella città-natale di Jules Verne, svezzato dal fiero Jean-Claude “Coco” Suaudeau, ex gloria gialloverde. Nel luglio 1990 passa al Tolone, ma si dimostra subito d’un altro livello. Troppo forte. Pronto per il grande salto a Parigi, ufficializzato il 1° dicembre.

    Con il Psg conquista una Ligue 1, due Coppe di Francia e una Coppa di Lega. I suoi allenatori sono i transalpini Henri Michel e Luis Fernández inframmezzati dal portoghese Arthur Jorge, maestro di tattica, sotto la cui guida vince il campionato e la Coppa di Francia. Va quindi a raccogliere altri ingaggi in Svizzera (Coppa elvetica alzata nel 1996 con il Sion) e in Scozia (due stagioni all’Aberdeen) per chiudere la carriera agonistica nella nobile decaduta (in Serie C) Racing Club Parigi.

    Valenciennes promosso

    Mentre tira gli ultimi calci nello storico stadio di Colombes (dove l’Italia di Pozzo conquistò nel 1938 il secondo titolo mondiale), studia e consegue il titolo di allenatore in modo che, poche settimane dopo aver appeso le scarpe al chiodo, comincia la sua nuova avventura di tecnico alla guida della squadra B del Paris Saint-Germain. Dopo 4 anni di gavetta accetta la chiamata dello Strasburgo, che conduce a una comoda salvezza (13° posto). La stagione successiva viene esonerato dopo 9 giornate. Ma pochi mesi dopo, luglio 2005, eccolo al lavoro a Valenciennes, in Ligue 2: annata da ricordare per i “Cigni” rossobianchi che trionfano concludendo al primo posto e guadagnando la promozione nel massimo campionato.

    La gaffe di Al Khelaifi

    Dopo quattro anni nel Nord, giunge la telefonata del Psg che nel 2009 lo richiama per affidargli, stavolta, la conduzione della prima squadra. Al primo colpo, monsieur Antoine conquista la Coppa di Francia e si qualifica per l’Europa League. Seconda stagione di ordinaria amministrazione mentre nella terza ecco l’esplosione.

    I “tricolores”, grazie anche agli ingaggi voluti dal nuovo presidente qatariota Nasser Al Khelaifi e suggeriti dal nuovo ds Leonardo (Pastore, Ménez, Gameiro, Matuidi, Mohamed Sissoko, Sirigu, Lugano, Bisevac), schizzano in vetta alla Ligue 1 e chiudono il girone d’andata con tre punti di vantaggio sul Montpellier. È il 21 dicembre 2011. Kombouaré passa un Natale sereno con la famiglia e si appresta a festeggiare l’avvento del 2012 quando, alla vigilia di Capodanno, viene licenziato a sorpresa da Al Khelaifi: «Mi spiace, abbiamo preso Ancelotti. Grazie lo stesso di tutto… ». Un fulmine a ciel sereno. Il neocaledoniano passa al “Camp des Loges” per ritirare gli effetti personali dall’armadietto e salutare la squadra. Che sotto la guida del nuovo tecnico emiliano perde terreno, perde la testa e conclude il campionato al 2° posto, staccato di tre lunghezze dal Montpellier. «Mi sarebbe piaciuto restare – ripete ancor oggi – soltanto per vedere come si sarebbe classificato il Psg in Ligue 1 con me in panchina. Alla prova dei fatti non posso certo sentirmi inferiore ad Ancelotti… Ho pensato che mi esonerassero in concomitanza con l’avvento della nuova proprietà, ma così, con la squadra prima in classifica e reduce dal successo esterno di Saint-Étienne… »

    «Pensiamo a salvarci»

    Da allora è passata tanta acqua sotto i ponti. Kombouaré è andato a lavorare a Riad (Al Hilal) e ha quindi rifatto un nuova gavetta in provincia fra Lens, Guingamp Digione e Tolosa. Dal febbraio 2021 è tornato al Nantes, suo primo amore, in sostituzione del disastroso e perdente ex ct francese Domenech. Lo scorso maggio monsieur Antoine ha subito regalato al primo colpo la Coppa di Francia, rivinta dai gialloverdi dopo 22 anni. Fra un mese ci sarà l’eurosfida contro la Juve in Europa League, ma lui si schermisce: «Dobbiamo pensare a salvarci, l’Europa non è prioritaria, la Juventus è una grandissima squadra».

    Già, ma poche ore dopo il tracollo bianconero a Napoli, il Nantes ha schiantato 3-0 fuori casa il Montpellier (gol di Girotto, Mohamed e Blas, debutto in difesa del possente 17enne Zézé) risalendo al 13° posto in classifica. Da Arthur Jorge ha anche imparato a fare pretattica. Allegri, occhio… LEGGI TUTTO