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    Napoli e Conte, festa a Dimaro con i tifosi: “Sempre presenti, siete la nostra forza”

    21:01
    Tanto spazio per match analysis e nutrizione
    Nell’impianto del Napoli di Conte, grande importanza anche per le figure di raccordo, a partitre dal reparto di match analysis diretto dal fratello di Antonio, Gianluca, e per la new entry Giuseppe Maiuri, ma anche per quel che concerne la nutrizione, con il rigidissimo preparatore Tiberio Ancora.

    20:52
    Chiude Conte: “Vi renderemo orgogliosi di noi”
    A chiudere l’incontro è di nuovo il mister Conte, che presenta il ds Giovanni Manna: “In questo momento è la persona maggiormente sotto stress e ci sopporta con grande pazienza. Personalmente ringrazio tutti perché sto vivendo sensazioni che non provavo da tempo. Faremo di tutto per rendervi orgogliosi della vostra squadra”.

    20:49
    Oriali su Maradona: “Il più forte mai affrontato”
    L’ultima domanda è ancora per Lele Oriali, che ricorda: “Da ragazzo finii in camera con Burghnic ed ero in soggezione, come nei confronti di Facchetti, Corso, Suarez, tutti compagni di vita oltre che di squadra, che mi hanno aiutato a crescere. C’era più rispetto ed era tutto molto diverso. Maradona? È il giocatore più forte che ho mai affrontato, mi sembra quasi superfluo dirlo anche se ho incontrato grandissimi campioni. È stato un privilegio”.

    20:43
    Stellini fa l’identikit della punta
    Il vice di Conte, Stellini, risponde sulle caratteristiche dell’attaccante che dovrebbe sostituire Osimhen in caso di partenza del nigeriano: “Sicuramente un giocatore con la struttura di Victor, potente e resistente, che sia in grado di legare finalizzare il gioco”.

    20:41
    Coratti fa il punto sulla preparazione
    Il preparatore atletico Coratti spiega le tecniche di lavoro: “Oltre al discorso fisico, stiamo lavorando tanto sulla concentrazione e sull’applicazione psicologica. Per ora siamo contentissimi di come ci sta seguendo la squadra, ma siamo solamente all’inizio”.

    20:37
    Sandreani spiega lo sviluppo del gioco
    Tocca a Mauro Sandreani spiegare tatticamente che Napoli stia nascendo: “I concetti di Conte sono pochi e molto chiari, sia per quanto riguarda la costruzione che per lo sviluppo del gioco, sono certo che i giocatori li apprenderanno presto”.

    20:35
    Gianluca Conte: “L’obiettivo è dare il meglio”
    Gianluca Conte è perfettamente allineato con il fratello: “Sappiamo quanto sia esigente il mister e lo asseconderemo dando sempre il meglio. Con il lavoro saremo in grado di dare fastidio a tutti in Serie A”.

    20:33
    Oriali: “Ero più preoccupato prima”
    Proprio Lele Oriali fa il punto sullo spogliatoio: “Devo dire che ero più preoccupato prima di arrivare, vista la stagione del Napoli lo scorso anno. Invece sono soddisfatto e vedo un gruppo di ragazzi con i giusti valori. Li aspettiamo con pazienza, ma è una pazienza a termine, quindi loro sanno che devono crescere in fretta e allinearsi a quello che chiediamo loro”.

    20:30
    Oriali ‘accompagnato’ da Ligabue
    Parte “Una vita da mediano” di Ligabue per accogliere la figura di Lele Oriali: “Che dire di Lele, ho avuto la fortuna di incontrarlo quando rivestii il ruolo di ct. Il presidente Tavecchio mi chiese chi inserire nello staff della Nazionale, ma io risposi non ho nessuna preferenza e lui mi propose Oriali. Dopo 10 minuti già avevo deciso: è una persona a modo, una persiona seria, che parla poco, ma si fa capire. Per me è importante in tutto e particolarmente nella gestione dei giocatori. Percepisce le situazioni e sono i miei due occhi in più. Non è tenero, ma è giusto e per questo i calciatori lo rispettano”.

    20:25
    Parole al miele per Sandreani
    Parole al miele per Sandreani: “Mauro lo conoscete tutti. Ha allenato per tanti anni, la sua esperienza e le sue analisi sono di alto livello e ci aiuta sotto tutti i puti di vista, soprattutto nella valutazione dei giocatori e degli avversari”.

    20:23
    Abbruscato e il fratello Gianluca Conte giovani rampanti
    Tocca poi ad Elvis Abbruscato e al fratello del tecnico, Gianluca Conte: “Elvis è alla sua prima esperienza con noi e mi piace per l’entusiaso che ci sta mettendo. Gianluca è mio fratello, ma non è qui per questo. È un appassionato di calcio, un match analyst e ci aiuta molto, soprattutto nella fase difensiva”.

    20:21
    Parole d’amore per Stellini
    Conte presenta il suo vice Stellini: “È con me da quando faccio l’allenatore. Lo chiamai quando ancora giocava a Siena, pensava come giocatore, ma quando gli ho detto che lo avrei voluto con me in panchina ha accettato subito. Gli ho regalato una nuova carriera”.

    20:19
    Tutto pronto per la presentazione di Conte e dello staff
    Applausi per Antonio Conte, sul palco per incontrare i tifosi presenti a Dimaro e presentare il suo staff: “Voglio ringraziarvi per la passione e l’entusiasmo che ci state trasmettendo”.

    20:15
    L’allenamento ‘da marines’ del Napoli
    Conte non fa sconti e la squadra lo segue: lavoro ‘da marines’ a Dimaro. Ecco le foto della intensissima seduta odierna.

    20:09
    Anguissa “graziato”, Marin “martellato”
    Bastone e carota in perfetto “stile Conte” durante la seduta di allenamento: il tecnico ha concesso ad uno stremato Anguissa di rientrare in anticipo negli spogliatoi dopo aver “dato tutto”, mentre si è soffermato a lungo con Rafa Marin, sollecitato a liberarsi prima del pallone in fase di impostazione.

    19:54
    Sessione pomeridiana terminata
    Dopo quasi due ore di esercitazioni sul campo e le annotazioni di Conte a fine allenamento, si è conclusa la seduta pomeridiana del Napoli. Appuntamento a breve in Piazza Madonna della Pace per l’atteso incontro tra il tecnico e il suo staff con i tifosi partenopei.

    19:50
    Osimhen suda e aspetta il Psg
    Dopo un paio di giorni di stop per un affaticamento muscolare che pareva “diplomatico”, Victor Osimhen è tornato a lavorare sul campo con il resto della squadra. Grande applicazione da parte del nigeriano, che apetta la conclusione delle manovre tra il Napoli e il Psg, per un affare che potrebbe sbloccarsi sulla base di 100 milioni di euro, con un ingaggio monstre da 14 milioni a stagione per l’attaccante.

    19:38
    De Laurentiis show in tribuna
    Accolto dall’affetto della gente, il presidente De Laurentiis si è accomodato a sorpresa in tribuna insieme ai tifosi per seguire gli allenamenti di Conte. Decine di autografi e qualche battuta delle sue, come la risposta al tifoso che gli chiedeva di acquistare lo spagnolo Hermoso: “Si vede che ti intendi poco di calcio…”, la risposta alla Adl.

    19:27
    Conte e “l’aria che tira”
    In una lunga chiacchierata ai microfoni della Rai, Antonio Conte ha fatto il punto della situazione sul ritiro della squadra e sulle prospettive del Napoli riguardo la stagione che sta per prendere il via. Parole destinate a far discutere, LEGGI QUI

    19:15
    Conte e lo staff si presentano ai tifosi
    Grande attesa tra gli oltre tremila tifosi arrivati in Trentino per seguire il ritiro estivo del Napoli. Nella piazza di Dimaro, per il consueto appuntamento serale con i supporters partenopei, saranno protagonisti il nuovo tecnico Conte, in compagnia del suo staff, pronti a rispondere a tutte le domande e le curiosità.

    Dimaro, Trentino Alto Adige LEGGI TUTTO

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    Napoli, l’azzurro era scritto nel destino di Conte

    E quando nacque Tito Schipa il Signore disse canta come un usignolo, e Tito Schipa cantò la Tosca e la Traviata in tutto il mondo. E un giorno nacque Antonio Caprarica e il Signore ne apprezzò la scrittura e lo mandò in tutte le capitali del mondo perché scrivesse e, infine, lo mandò nella città di Londra ed egli ci andò vestito da inglese perché fosse gradito alla regina Elisabetta.  
    E il Signore fece nascere Regina Bianchi nei camerini di un teatro leccese, e la fece figlia di attori napoletani che la portarono a Napoli da Raffaele Viviani e da Eduardo De Filippo, e Regina Bianchi divenne Filumena Marturano e ancora se ne parla nella città di Napoli.  
    E un giorno il Signore volle dare maggiore gloria alla città di Lecce e creò numerosi giocatori di pallone che andarono per il mondo recando lustro alla città di Lecce, e nacquero Marco Materazzi e Sebastiano Luperto, Sergio Brio e Franco Causio, Aldo Sensibile e quando nacque Francesco Moriero il Signore lo fece ricciolino e per un milione di lire lo mandò a Milano, e un giorno il Chino Recoba segnò due gol al Brescia e il ricciolino Moriero gli pulì gli scarpini in segno di omaggio, così il Signore aveva stabilito perché il ricciolino Moriero diventasse famoso come il più famoso lustrascarpe del pallone.  
    E un giorno di fine luglio fu il giorno in cui, nella via Casanello di Lecce, il Signore assegnò il primo figlio al noleggiatore di automobili e patito di pallone Cosimo Conte e a sua moglie Ada, che faceva la sarta, e il figlio si chiamò Antonio, e tre anni dopo nacque Gianluca che fu il secondo figlio di Cosimo e Ada e fratello di Antonio, e poi si aggiunse Daniele e il Signore disse Oronzo proteggi questa famiglia.  
    E Oronzo affidò Antonio ai frati minori della parrocchia di Sant’Antonio sulla via del mare nella zona della villa del defunto Fulgenzio della Monica perché cantasse la gloria del Signore e conoscesse l’attrazione della palla, e lo affidò agli insegnamenti dei maestri elementari di un edificio di dodici finestre e due portoni di colore azzurro davanti allo spiazzo del Conte Accardo ed era un edificio che sorgeva più in là di Porta Napoli.  
    E così il Signore predispose i primi due segni del futuro quando Antonio avrebbe avuto l’età matura e avrebbe conosciuto l’azzurro di Napoli e non solo la Porta. E Antonio proseguì gli studi con buona applicazione e un carattere particolare nella scuola media Quinto Ennio in via Matteo Renato Imbriani che era un personaggio di Napoli, e quello fu il terzo segno del Signore sul futuro napoletano del figlio di Cosimo e Ada e fratello di Gianluca e Daniele.  
    E Antonio era coccolato dalla nonna e da una sorella della madre che non aveva avuto figli ed ebbe cura di Antonio come fosse figlio suo, e con la madre e la zia Antonio andò per la prima volta al cinema e vide King Kong sullo schermo e, alla domenica, Antonio andava alla Pasticceria Monica con la madre e la nonna ed era goloso dei dolci leccesi chiamati pippette, e Antonio crebbe in una famiglia che il Signore apprezzò per l’educazione rigorosa e gli affetti sinceri, e Oronzo disse al Signore, oh Signore, Antonio ha la fantasia della madre e il rigore del padre.  
    E venne il tempo che Antonio giocò a pallone per strada e gli alberi segnavano le porte, e Antonio ebbe il suo giocatore preferito che era Roberto Baggio, e per strada Antonio inventò le partite di tennis e si faceva chiamare Borg mentre all’amico Giuseppe dava il nome di McEnroe.  
    E fu a quel tempo che Antonio correva più forte dei compagni di corse campestri Luigi Garzya, Gianluca Petrachi e Francesco Moriero, e il padre Cosimo aveva una squadra di calcio, la Juventina Lecce, e decise di premiare il figlio Antonio per i buoni voti a scuola facendolo giocare nella Juventina Lecce di cui Cosimo Conte era presidente, allenatore e magazziniere, e il Signore questo stabilì per il Sud povero e arretrato, ognuno doveva fare tante cose per portare avanti la vita. E un giorno il Signore dispose che Cosimo Conte, da tutti chiamato Cosimino, avesse per sé la più bella automobile mai avuta, e l’automobile fu una Fiat 131, e il Signore volle che fosse tutta azzurra perché il Signore già sapeva che sarebbe stato il colore dell’età adulta di Antonio, il primo figlio di Cosimo e Ada.  LEGGI TUTTO

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    Conte: “Buongiorno colonna del Napoli”. Poi la frase sul test di Ventrone

    Napoli, il commento di Conte sul mercato

    La conferenza inizia subito con il tema mercato: “Stiamo dando dimostrazione di avere una visione chiara sulle cose da fare. Per un club come Napoli è giusto operare per il presente e per il futuro. Rafa Marin ha buone prospettive, un giovane. Lo stessovale per Buongiorno, anche lui giovane, prospetti che per anni possono essere colonne. Si ragiona anche sul presente per migliorare e c’è stata una grande occasione con Spinazzola e l’abbiamo colta. Stiamo facendo mercato in modo giusto, quello che deve fare il Napoli”.

    Quindi sull’ultima stagione degli azzurri: “È inevitabile che certe scorie non sono del tutto andate, non dimentichiamo che è stata veramente molto deludente, sotto ogni punto di vista. Io ho provato a metterci una pietra sopra con i ragazzi, di concentrarci sulla rivoluzione che ci attende, ma non dimentichiamo quella stagione, teniamola lì. Nessuno è contento ed abbiamo quell’esperienza così come due anni fa abbiamo l’esperienza della vittoria. Ci deve far diventare gente più esperta. E’ giusto metterlo in un cassetto, ma nell’eventualità lo riapriamo per rinfrescarci la memoria”.

    Napoli, Conte su Osimhen e lo scudetto

    Conte ha poi affrontato il tema del futuro di Victor Osimhen: “È un top player, un professionista con cui io ho parlato a lungo. È un calciatore del Napoli e sa benissimo che deve lavorare e avere il giusto atteggiamento. Quello che conta è il presente, del futuro non mi interessa”.

    Sullo scudetto: “È stato un gap netto, sono 41 punti di distanza dall’Inter, fino a -15 dalla quinta per la Champions e -10 dalle romane. Questa è la realtà dei fatti. Chi fa pronostici e previsioni deve essere ragionevole, altrimenti si finisce in qualcosa non dico di ridicolo, ma non veritiero. C’è questo margine, in più è andato via un giocatore simbolo come Zielinski che ha rinforzato proprio l’Inter, non sappiamo il nostro mercato come finirà. C’è un accordo, potremmo perdere Osimhen, il più forte, che ha fatto la differenza nell’anno dello Scudetto… Detto questo, a me questi giochino non fanno paura, se vogliono metterci pressione non è un problema, lo accetto, li lasciamo parlare, noi parliamo poco e siamo concentrati dopo un anno assurd e ingiustificabile. Abbiamo il dovere di migliorare, tornare nelle coppe, dalla porta principale, questo è l’obiettivo realistico.”

    Napoli, Conte: “Ho trovato un gruppo consapevole”

    Quindi un commento sulla squadra dopo i primi giorni di ritiro: “Ho trovato calciatori molto responsabili, hanno capito gli errori commessi. Quando abbiamo vinto, abbiamo vinto tutti, mentre l’anno scorso abbiamo perso tutti. I ragazzi hanno fatto una riflessione e penso di ritrovarli con più esperienza. Nei loro occhi ho visto un po’ di delusione quando hanno parlato dell’anno scorso. Il ritiro? Non mi capitava da tanto di vivere un ritiro in mezzo alla gente, sono tornato indietro nel tempo, quando ho iniziato e si andava in montagna. Sono emozioni forti, rivivendo il percorso fatto. In albergo c’è infatti una foto del mio Siena quando abbiamo vinto la B, facemmo ritiro a Dimaro. Queste emozioni mi stanno facendo molto bene”.

    Napoli, Conte: “Kvara e Di Lorenzo? Promessa mantenuta”

    Conte è poi tornato a parlare delle situazioni legate a Kvaratskhelia e Di Lorenzo: “Il presidente mi aveva promesso che sarebbero rimasti ed è stato così. Grande merito va alla società, che ha agito nella giusta maniera. Sono due bravi ragazzi. Di Lorenzo si era legato a vita al Napoli, la grande delusione lo aveva condizionato. Io ho riportato equilibrio in questa delusione, provando a spiegare che non possiamo gettare anni di lavoro. Il club ha agito come doveva, in questo va dato merito al presidente”.

    Spazio poi al campo, con la sceltra tra la difesa a tre e quella a quattro: “Noi lavoreremo su un tipo di costruzione che va bene per entrambe. Cambierà il tipo di pressione che puoi andare a fare in campo. Anche il mercato è stato fatto in funzione di questa idea con calciatori come Buongiorno e Di Lorenzo. Cercheremo di valorizzare le caratteristiche dei nostri calciatori, dando spazio alla qualità di giocatori come Kvara e Politano. La situazione è chiara dal punto di vista tattico, non voglio una squadra passiva. Dobbiamo fare la partita, poi è chiaro che quando giochi contro una squadra più forte devi anche saperti difendere”.

    Napoli, Conte sull’addio di Zielinski

    L’allenatore ha commentato il centrocampo a sua disposizione dopo l’addio di Zielinski: “La coppia Lobotka-Anguissa è una delle più forti. Devo essere bravo a tirare fuori da Cajuste un po’ di cattiveria, perché ha delle potenzialità importanti. Lo stesso vale per Folorunsho, ci dovrò lavorare. Durante questo ritiro farò delle valutazioni. Tutti i giocatori devono essere consapevoli che a fine campionato saranno migliori. Noi dobbiamo diventare una squadra che deve dare fastidio agli altri. In questo momento non è previsto l’arrivo di un nuovo centrocampista, poi in caso di cessione ci penseremo”.

    Conte non dimentica Ventrone: “Faremo lo yo-yo test”

    Conte ha poi dimostrato di non aver dimenticato l’ex preparatore atletico Gian Piero Ventrone, scomparso nel 2022, citando il metodo d’allenamento dello yo-yo test: “Lo faremo in corso d’opera, da ieri abbiamo iniziato a lavorare in maniera giusta. L’approccio non può essere subito duro anche se per alcuni l’approccio soft può sembrare subito duro. Abbiamo iniziato a lavorare tatticamente e fisicamente, ho trovato disponibilità. Se vuoi fare un calcio aggressivo devi averlo nelle gambe, altrimenti resta un’idea. Lavoreremo il giusto, io ho lavorato tanto da calciatore, non c’è paragone oggi con quello che abbiamo fatto noi. Quando a volte mi dicono se davvero facevano quelle corse… è inevitabile che c’è una metodologia e servirà un adattamento, ma ha sempre dato frutti e la porteremo avanti includendo anche un miglioramento di stress, di fatica, resilienza, tutte situazioni su cui non si lavora più”.

    Napoli, l’idea di Conte su Raspadori e Lindstrom

    L’allenatore ha parlato del possibile ruolo dei due calciatori nell’attacco del Napoli: “Per quanto riguarda Lindstrom, lui faceva l’esterno alto nel 3-4-3 al Francoforte. Cercheremo di rispettare le sue caratteristiche come per tutti gli altri. Per quel che riguarda Raspadori, è un calciatore per cui ho in mente un ruolo da sottopunta, ma sicuramente non in fascia. Poi mi aspetto delle risposte forti da parte di tutti”.

    Su Oriali che invece lo ha seguito dopo il percorso insieme all’Inter: “Abbiamo avuto il piacere di conoscerci in Nazionale, dove mi è stato proposto da Tavecchio. Siamo partiti insieme in Nazionale e poi l’ho riportato con me all’Inter e gli ho chiesto di accompagnarmi in questa esperienza al Napoli. Lui poteva stare anche a casa, ed invece ha accettato di buon grado di venire con me. È un po’ il mio braccio destro. È una persona molto importante per me e mi fa piacere che mi abbia seguito qui con grande entusiasmo”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, la prima conferenza stampa di Conte a Dimaro: rivivi la diretta

    16:45
    Conte spreme il Napoli
    Il nuovo allenatore impone un’ora di lavoro di pura intensità: quando fischia la fine, i calciatori crollano sull’erba distrutti.

    16:30
    Napoli, contro chi esordirà Conte
    Esordio in trasferta, per la prima in casa c’è il Bologna: il calendario del Napoli.

    16:15
    Conte show in conferenza
    La battuta sulle scommesse dell’allenatore del Napoli è già diventata virale: ecco cosa ha detto.

    16:00
    L’accoglienza dei tifosi a Dimaro
    Giovedì il Napoli è arrivato in ritiro in Trentino: l’accoglienza speciale dei tifosi per Conte e i suoi ragazzi.

    15:45
    Napoli, i primi convocati di Conte
    Ecco i giocatori chiamati da Conte per il ritiro di Dimaro: la prima lista del nuovo allenatore.

    15:30
    Come Conte sta rivoluzionando il Napoli
    Pressione sul portatore, aggressioni e riaggressioni. A fine allenamento la mano a tutti i marines azzurri: la rivoluzione di Conte parte da Dimaro.

    15:15
    Termina la conferenza stampa
    Si conclude così la prima conferenza stampa di Antonio Conte dal ritiro di Dimaro.

    15:15
    Conte su Lindstrom e Raspadori
    Conte conclude parlando di Lindstrom e Raspadori: “Lindstrom l’ho incontrato in Champions col Tottenham, l’Eintracht giocava 3-4-2-1 e faceva uno dei sottopunta stando dentro o allargandosi. Cercheremo di rispettare le sue caratteristiche, come per tutti. Giacomo è un calciatore che nella costruzione a cui lavoriamo non può andare in fascia, giocherà sempre dentro e può essere uno dei due sottopunta. Proveremo a metterli in condizione, poi mi aspetto risposte da tutti”.

    15:13
    “Bisogna ritrovare la ferocia di due anni fa”
    “Non possiamo pensare che subiamo 48 gol è colpa della difesa o del portiere. È colpa della fase difensiva, magari fatta in maniera non feroce rispetto a due anni fa, forse superficiale. Nell’anno dello Scudetto c’era più determinazione, ma non perché mancava l’anno scorso perché mentalmente non facevi quella cosa con la stessa ferocia, la vittoria ti porta ad essere ottimista, i dettagli fanno la differenza nei top club. Servirà ritrovare quella ferocia di due anni fa nelle due fasi. Dobbiamo ritrovarla, lo dicono i numeri, con 48 gol non torni in Europa”.

    15:12
    Conte sul metodo d’allenamento
    “Da ieri abbiamo iniziato a lavorare in maniera giusta, l’approccio non può essere subito duro, anche se per alcuni l’approccio soft può sembrare subito duro. Abbiamo iniziato a lavorare tatticamente e fisicamente, ho trovato disponibilità, se vuoi fare un calcio aggressivo devi averlo nelle gambe, altrimenti resta un’idea. Lavoreremo il giusto. Io ho lavorato tanto da calciatore, non c’è paragone oggi con quello che abbiamo fatto noi. C’è una metodologia e servirà un adattamento, ma ha sempre dato frutti e la porteremo avanti includendo anche un miglioramento di stress, di fatica, resilienza, tutte situazioni su cui non si lavora più”.

    15:09
    “Vogliamo iniziare bene”
    Secondo Conte, partire bene “dà morale, fiducia, detto questo ho visto partenze a razzo e finali che è meglio non dire. Sarà importante per l’entusiasmo, ma è questione di lavorare per bene, costruire qualcosa di strutturato per tutta la stagione. Poi è chiaro che si vuole iniziare bene”

    15:07
    Conte su Oriali
    Conte ha parlato anche di Oriali: “Ci siamo conosciuti in nazionale, quando io arrivai come CT e mi fu chiesta una figura. Mi furono chiesti amici tra i calciatori, a me però questo non mi interessa e Tavecchio mi propose Oriali. Dopo 10 minuti dissi è lui la persona giusta. All’Inter l’ho riportato con me, a Napoli ho chiesto che mi accompagnasse in quest’esperienza. Lele è una persona che potrebbe stare a casa con i nipoti, ma ha accettato con entusiamo. È il mio braccio destro nella gestione, con i calciatori io chiarisco la sua posizione, anche se la chiarisce da solo. È una persona che ha scritto la storia, molto conosciuta nel calcio, poche parole e tanti fatti come piace a me. Sono contento che sia venuto con entusiasmo”.

    15:02
    “La coppia Lobotka-Anguissa è una delle più forti in assoluto”
    Conte sul centrocampo: “Lo dico senza mezzi termini, credo che la coppia Lobotka-Anguissa sia una delle più forti in assoluto che oggi ci sono. Detto questo, ho visto Frank oggi, anche nella parte finale sono stati utilizzati in quella maniera e Cajuste si alzava. Dietro abbiamo Cajuste al quale devo essere bravo a tirargli fuori un po’ di cattiveria: è un ragazzo che ha potenzialità importanti sotto tutti i punti di vista. Poi abbiamo Folorunsho che può diventare importante, è inevitabile che ci dovrò lavorare. C’è una visione, poi durante i ritiri farò valutazioni su alcuni elementi. Gaetano è un giocatore che sono curioso di vedere. Capisco anche che ci sia la voglia di alcuni che giocano meno di volersi mettere alla prova, ma stiamo facendo valutazioni, ora abbiamo appena iniziato. I calciatori devono sapere una cosa: in ogni caso diventeranno giocatori migliori, in tutto, poi faremo una squadra che dia fastidio. Dobbiamo dare fastidio”.

    14:58
    L’assetto tattico del nuovo Napoli di Conte
    L’allenatore ha parlato anche dell’assetto tattico della prossima stagione: “Lavoreremo su un tipo di costruzione che si può utilizzare sia a 4 che a 3. Nel momento in cui serve equilibrio bisogna dare certezze, ma durante il campionato avremo la possibilità che senza cambiare costruzione si può cambiare solo pressione, può diventare un 4-4-2 e non un 4-3-3. Si può inserire un trequartista o un centrocampista. Col 4-3-3 e la pressione alta, un centrocampista si alza vicino all’attaccante, con un trequarti o Raspa si alza vicino alla punta in pressione. Il mercato è fatto in funzione di questa idea. Buongiorno può giocare da centro-sinistra a 4 o centrale a 3. Non dimentichiamo Olivera che lo vedo anche da braccetto di sinitra oltre che da terzino, così come Di Lorenzo, cercheremo di valorizzare le caratteristiche dei giocatori, quindi la qualità di Kvara, Politano, lo stesso Lindstrom, Ngonge, possono venire anche dentro e qualcuno poi deve aprirsi. Tatticamente la situazione è chiara, dovremo essere intensi, non voglio una squadra passiva ma che faccia la partita. Poi a parole si possono fare gli scienziati, vorremmo essere dominanti e dire tante cose, poi l’altra squadra è più forte e ti mette là dietro e ti devi mettere l’elmetto, perciò parliamo poco, pochi proclami e più bello sarà sorprendere, ma il mercato è finalizzato a questo”.

    14:55
    Conte su Di Lorenzo e Kvaratskhelia
    Conte ha ribadito il concetto sulle permanenze di Di Lorenzo e Kvaratskhelia: “Chiarisco quel ‘comando io’. Sull’aspetto tecnico devo avere voce in capitolo io. il presidente mi aveva promesso questo ed è stato così. Merito al club che ha agito nella giusta maniera, parliamo di due ragazzi perbene, Di Lorenzo si era legato a vita e torniamo al discorso della grande delusione e quanto può infettare. Sono stato un equilibratore, nella delusione ho fatto capire che non si poteva buttare a mare anni e anni di lavoro e il club è stato bravo ad agire nella maniera giusta. E su questo va dato onore al presidente e al club”.

    14:53
    Conte sul mercato
    L’allenatore è tornato a parlare del mercato: “Il mercato aiuta, almeno nella mia testa, per migliorare la rosa. Alcune pedine devono essere importanti per il presente e per il futuro. Buongiorno è un giocatore ambito: aver avuto l’appeal per prenderlo nonostante il decimo posto deve darci la consapevolezza che facendo le cose bene anche sul mercato potremo avere più opportunità, cosa che quest’anno è un po’ più difficile senza l’Europa. Stiamo facendo le cose in maniera giusta. Io ho chiesto chiarezza ed il club mi ha ribadito che non cambia la sua strategia e saremo quinti o sesti per monte stipendi. Investiremo i soldi delle cessioni per altri acquisti, se ci saranno altre cessioni. Io ho accettato, ho visto che con la base che c’è si possono fare cose buone e ricostruire qualcosa di importante”.

    14:51
    Conte torna indietro nel tempo
    Conte continua: “Non mi capitava da tanto di vivere un ritiro in mezzo alla gente. Sono tornato indietro nel tempo, quando ho iniziato e si andava in montagna. In albergo c’è  una foto del mio Siena, quando abbiamo vinto la B facemmo il ritiro a Dimaro. Queste emozioni mi stanno facendo molto bene”.

    14:49
    “C’è stata tanta negatività in tutta la piazza”
    “Dopo un anno fallimentare, presentandosi da campioni d’Italia, non ci giriamo intorno chi più chi meno ha commesso degli errori. Quando vinci è molto diverso quando ti piazzi secondo o terzo, cambiano tutte le dinamiche, ci sono onori per tutti, ma oneri e bisogna cercare di maneggiare con cura la vittoria perchè non è semplice per tanti motivi. Così come è difficile gestire la delusione, dopo uno Scudetto, arriva l’eccesso in negativo. C’è stata tanta negatività in tutta la piazza, dal tifoso al presidente che è stato il primo ad avere una delusione. Io l’ho visto profondamente deluso per ciò che è accaduto, poi si possono dire tante cose. In quel momento pensi sia tutto sbagliato, così come pensi sia tutto corretto nella vittoria, ma non è tutto sbagliato. Non si può mettere tutto in discussione altrimenti serve una vita per ricostruire. Da persona seria, l’analisi del Napoli è che non fosse tutto da buttare, ci sono dei valori che non possono sparire nel giro di un anno. Perciò bisogna riallineare tutto e tutti ed il presidente ha svolto la parte principale. Io posso avere la visione migliore, poi è lui che deve avallare, s’è instaurato un rapporto diretto dove io dirò sempre ciò che penso, che sia giusto o sbagliato, per il bene del Napoli e quindi il bene mio. Non andava distrutto tutto per una forte delusione”.

    14:42
    Conte e la battuta sulle scommesse
    Conte è stato poi informato sul fatto che i bookie danno il Napoli come terza in classifica e gli è stato chiesto se è stato annullato il gap con l’Inter: “In due giorni di lavoro è difficile [ride, ndr]. E’ stato un gap netto, sono 41 punti di distanza dall’Inter, fino a -15 dalla quinta per la Champions, -10 dalle romane. Questa è la realtà dei fatti. Chi fa pronostici e previsioni deve essere ragionevole, altrimenti si finisce in qualcosa non dico di ridicolo, ma non veritiero. C’è questo margine, in più è andato via un giocatore simbolo come Zielinski, ed ha rinforzato proprio l’Inter che ha chiuso a +41, non sappiamo il nostro mercato come finirà. C’è un accordo, potremmo perdere Osimhen, il più forte, che ha fatto la differenza nell’anno dello Scudetto, fossi nell’agenzia di betting un po’ le rivedrei. Detto questo, a me questi giochini non fanno paura: se vogliono metterci pressione non è un problema, lo accetto, li lasciamo parlare. Noi parliamo poco e siamo concentrati dopo un anno assurdo, ingiustificabile e abbiamo il dovere di migliorare, tornare nelle coppe, dalla porta principale, questo è l’obiettivo realistico! Altri discorsi, dovreste internarmi…”

    14:38
    Conte su Osimhen
    Antonio Conte ha parlato anche della situazione che coinvolge Victor Osimhen: “Su Victor parliamo di un professionista, un eccellente giocatore. Ci ho parlato e sa benissimo che non è cambiato assolutamente niente. È del Napoli, sa benissimo che chi è del Napoli deve lavorare ed avere il giusto atteggiamento anche se c’è questo tipo di accordo che ancora oggi non sappiamo come andrà a finire. L’ho trovato col sorriso, conta il presente, oggi pomeriggio l’allenamento e l’atteggiamento con me ed i compagni”.

    14:36
    “Ora il Napoli è tornato protagonista”
    Conte prosegue: “Ho trovato calciatori molto responsabili, hanno capito gli errori commessi. Quando abbiamo vinto, abbiamo vinto tutti, l’anno scorso abbiamo perso tutti, club, tifosi, giocatori, ma i ragazzi hanno fatto una riflessione e penso di ritrovarli con più esperienza. Nei loro occhi ho visto un po’ di delusione quando hanno parlato dell’anno scorso. Dopo la mia firma, la fase più difficile è stata riallineare tutta la situazione e rimettere il club Napoli al centro di tutto, questo è stato l’aspetto più difficile affrontato. La situazione ora ci permette di stare un passo in avanti, per merito di tutti, del club, merito dei calciatori che hanno capito, io mi sono espresso molto chiaramente e con una visione, così difficilmente puoi andare contro. Ora il club è tornato protagonista. “.

    14:35
    “Scorsa stagione molto deludente”
    Conte ha poi parlato delle scorie della scorsa stagione: “È inevitabile che non sono del tutto andate, non dimentichiamo che è stata veramente molto deludente, sotto ogni punto di vista. Io ho provato a metterci una pietra sopra con i ragazzi, di concentrarci sulla rivoluzione che ci attende, ma non dimentichiamo quella stagione, teniamola lì, nessuno è contento ed abbiamo quell’esperienza così come due anni fa abbiamo l’esperienza della vittoria e ci deve far diventare gente più esperta. E’ giusto metterlo in un cassetto, ma nell’eventualità lo riapriamo e ci deve rinfrescare la memoria”.

    14:32
    Inizia la conferenza
    Inizia la conferenza stampa di Antonio Conte: “Sul mercato stiamo dando dimostrazione di avere una visione chiara sulle cose da fare. Per un club come Napoli è giusto operare per il presente e per il futuro. Rafa Marin ha buone prospettive, un giovane, lo stesso per Buongiorno, anche lui giovane, prospetti che per anni possono essere colonne. Si ragiona anche sul presente per migliorare e c’è stata una grande occasione con Spinazzola e l’abbiamo colta. Stiamo facendo mercato in modo giusto, quello che deve fare il Napoli”

    14:20
    Seria A, gli stipendi dell’allenatore: la posizione di Conte
    La classifica stilata da Transfermarkt dei guadagni netti dei tecnici del campionato italiano per la stagione 2024/2025. LEGGI TUTTO

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    E Napoli conquistò Diego: quarant’anni fa l’arrivo di Maradona

    Quarant’anni fa, in una giornata di rinnovato sole, una intera città, di sole e di mare, di anime perdute e di anime salve, di balconi sulla felicità e sulla disperazione, si fermò per salutare, abbracciare e cantare un ragazzo argentino, con il volto da scugnizzo, venuto in uno stadio per miracolo mostrare, per una epifania calcistica che oggi è ballata popolare, odissea della nostalgia e del rimpianto, murales ed ex voto a illustrare la favola per i vicoli antichi, a portare avanti una narrazione che non avrà mai fine, nei secoli dei secoli. Io, giovane inviato di Tuttosport, diretto da Piero Dardanello, avevo seguito da Barcellona e ora lì, a Napoli, centro preciso è perfetto dell’universo del pallone, il trasferimento di Diego Armando Maradona.
    Maradona: la magia di un ricordo
    Il nostro calcio, che soltanto due anni prima, con una impresa epica, da realismo magico, aveva conquistato, passando dal buio al miele, il Mundial ‘82, metteva adesso insieme a quegli assi, da Zoff a Pablito, oltre a fuoriclasse come Zico e Platini, anche il talento più lucente, quel Dieguito che aveva deciso di lasciare il celebrato Barça per portare la sua fantasia e le sue meraviglie in una squadra che, da tempo immemore, tra delusioni e illusioni, attendeva la stella cometa di un nuovo e decisivo profeta: e ora, eccolo lì, sul prato verde al San Paolo, che ora porta il suo nome, come una basilica laica, fare il suo ingresso sul prato verde tra un battere di cuori, un delirio collettivo, tutto esaurito, ottantamila persone e forse anche di più, donne e uomini, anziani e bambini, i neonati, gli ingenui e i furbi, i generosi e gli arroganti, i filosofi e i pescatori, chi aveva letto Matilde Serao e chi sapeva imitare Totò.
    E fuori dallo stadio tanti altri in attesa, a immaginare, a lasciare comunque il segno di una presenza, di una riconoscenza e poi le radio accese da Posillipo ai Quartieri Spagnoli, fermo il traffico, sospeso il tempo. Ma il football, metafora della vita, elemento fondamentale della cultura contemporanea, antidoto alla malinconia, mai aveva conosciuto un momento simile. E là dentro, in quel luogo trasformato in un infinito scrigno capace di raccogliere tutti gli stupori, tutti i sospiri, a quel ragazzo dai capelli arruffati e dal sorriso a girasole, che si portava nell’anima un fanciullino mai domo, bastò calciare la palla al cielo e ringraziare i “napolitani” per entrare già nel mito. Ancora erano lontane le notti sbagliate, le cadute nel baratro della droga.
    Maradona e la “grinta della vita”
    Ma quel Maradona, non avrebbe mai cancellato il Diego della generosità, della partite su campi fangosi per beneficenza, degli scudetti, delle imprese possibili e impossibili, quella punizione a sovvertire le leggi della fisica a Stefano Tacconi, quella rete da centrocampo, quell’altra con le spalle voltate alla porta, in acrobazia, di testa, per terra, e qualcuno giura di averlo visto palleggiare con una goccia d’acqua.
    Osvaldo Soriano, arpiniano bracconiere di tipi e personaggi, non riuscì, prima del suo passo d’addio, a portare a termine due suoi desideri di scrittura: dare un seguito al suo primo capolavoro “Triste, solitario y final” con Emilio Salgari, il padre degli eroi, al posto di Philip Marlowe, il detective americano uscito dalla penna di Raymond Chandler) e dedicare un’avventura a quell’eroe dalla furibonde battaglie, anche politiche, contro il Palazzo della pelota, contro il capitalismo, per la dignità degli ultimi e degli emarginati e degli invisibili, dalla traboccante bravura.
    Diego Armando Maradona. Quel 5 luglio, per i presenti e per gli assenti, per le generazioni future, per i bambini che saranno chiamati Diego, per quello striscione al cimitero con sopra scritto “Cosa vi siete persi”, rimarrà una data da festeggiare, da commemorare, per dire ancora “grazie per averci donato una Utopia realizzata”: perché non è vero che tutto passa, che la memoria lascia vuoti e talvolta cicatrici: camminate per Napoli e a ogni passo sentirete il respiro di Dieguito, rivedrete quel suo sguardo racchiudere tutte le sfumature d’azzurro, quel suo essere un masaniello fragile, ma coraggioso e indomito, un esempio per tutti i suoi compagni.
    Tutti, nessuno escluso. E mi resterà per sempre una sua frase, una delle ultime, capace di riassume tutta la sua essenza di uomo e di calciatore: “Da giovane avevo la grinta della fame. Passata la grinta della fame, ho avuto la grinta della gloria. Adesso, ho la grinta della vita”. Una vita che è finita sulla terra, in solitudine, ma non nel pensiero dominante di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo o, semplicemente, di vederlo all’opera, con il suo abbagliante sinistro a disegnare arabeschi colorati nel suo elemento naturale: un terreno di gioco, tra zolle e avventura, tra la folgore e l’imprevedibilità. Ti vogliamo sempre bene, Dieguito: nostro fratello di luminose primavere, dove in tutto c’è stata bellezza. LEGGI TUTTO

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    Diretta Udinese-Napoli ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e formazioni ufficiali

    Due avversari che come l’Udinese sono chiamati a lottare per non retrocedere. Buona la prestazione invece rimediata nell’ultimo impegno stagionale contro la Roma. Cannavaro scende in campo da terzultimo con 29 punti. La squadra di Nicola non è andata oltre lo 0-0 nello scontro diretto con i ciociari, e pertanto l’aggancio in classifica è un obiettivo raggiungibile già da questa sera. All’andata, il Napoli si impose al Maradona con il finale di 4-1.
    Segui la diretta di Udinese-Napoli su Tuttosport.com
    Dove vedere Udinese-Napoli: streaming e diretta tv
    Il match tra le formazioni di Cannavaro e Calzona è in programma lunedì 6 maggio alle ore 20.45 al Bluenergy Stadium di Udine. L’incontro sarà trasmesso in streaming sulla piattaforma DAZN.
    Guarda su DAZN tutta la Serie A TIM e tanto altro sport. Attiva ora.
    Udinese-Napoli, le formazioni ufficiali
    UDINESE (3-4-2-1): Okoye; Kristensen, Bijol, Ferreira; Ehizibue, Walace, Zarraga, Kamara; Samardzic, Brenner; Lucca. Allenatore: Cannavaro
    A disposizione: Padelli, Mosca, Tikvic, Kabasele, Ebosele, Ferreira, Zemura, Success, Davis, Pereyra.
    Indisponibili: Debosse, Deulofeu, Lovric, Silvestri, Thauvin
    Squalificati: Payero, Perez
    Diffidati: Bijol, Giannetti, Ebosele, Kamara, Success
    NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Ostigard, Olivera; Anguissa, Lobotka, Cajuste; Politano, Osimhen, Lindstrom. All. Calzona.
    A disposizione: Contini, Idasiak, D’Avino, Juan Jesus, Natan, Mario Rui, Mazzocchi, Traorè, Ngonge, Simeone
    Indisponibili: Zielinski, Gollini, Dendoncker, Raspadori, Kvaratskhelia
    Squalificati: nessuno
    Diffidati: Mazzocchi, Lobotka, Osimhen
    ARBITRO: Aureliano di Bologna. ASSISTENTI: Bresmes-Dei Giudici. QUARTO UFFICIALE: Tremolada. VAR: Marini. ASS. VAR: La Penna
    Udinese-Napoli: scopri tutte le quote. LEGGI TUTTO

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    Diretta Napoli-Frosinone ore 12.30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Il match valido per la 32ª giornata di Serie A mette dunque in palio punti fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi stagionali. I ciociari sono inoltre l’unico club in campionato a non aver mai vinto in trasferta. All’andata vinse il Napoli per 3-1, ma le due squadre si sono incontrate anche in occasione degli ottavi di Coppa Italia, quando gli uomini di Di Francesco si imposero proprio al Maradona per 4-0. 
    Segui la diretta di Napoli-Frosinone su Tuttosport.com
    Dove vedere Napoli-Frosinone: streaming e diretta tv
    Il match tra le formazioni di Calzona e Di Francesco è in programma domenica 14 aprile alle ore 12.30 allo stadio Maradona di Napoli. L’incontro sarà trasmesso in streaming sulle piattaforme DAZN, SkyGo e Now e in diretta tv sui canali Sky Sport Uno (201), Sky Sport Calcio (202), Sky Sport 4k (213) e Sky Sport (251).
    Guarda su DAZN tutta la Serie A TIM e tanto altro sport. Attiva ora.
    Napoli-Frosinone, le probabili formazioni
    NAPOLI (4-3-3): Meret; Rrahmani, Ostigard, Di Lorenzo, Mario Rui; Anguissa, Zielinski, Lobotka; Politano, Kvaratskhelia, Osimhen. Allenatore: Calzona
    A disposizione: Gollini, Natam, Mazzocchi, Dendoncker, Traorè, Cajuste, Lindstrom, Simeone, Raspadori
    Indisponibili: Olivera, Juan Jesus, Contini 
    Squalificati: Ngonge
    Diffidati: Mazzocchi, Rrahmani, Lobotka, Osimhen
    FROSINONE (4-3-3): Turati; Okoli, Romagnoli, Valeri, Lirola; Barrenechea, Mazzitelli, Brescianini; Reinier, Soulé, Cheddira. Allenatore: Di Francesco.
    A disposizione: Cerofolini, Frattali, Bonifazi, Marchizza, Lusuardi, Zoltea, Seck, Gelli, Ibrahimovic, Garritano, Kvernadze, Baez, Cuni, Ghedjemis
    Indisponibili: Caso, Harroui, Kalaj, Monterisi, Oyono
    Squalificati: nessuno
    Diffidati: Barrenechea, Oyono, Soulé
    ARBITRO: Fabbri di Ravenna. ASSISTENTI: L.Rossi-Moro. QUARTO UFFICIALE: Santoro. VAR: Serra. ASS. VAR: Irrati. LEGGI TUTTO

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    Diretta Monza-Napoli ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    La classifica concede però ancora margini di speranza per un posto in Europa League, con l’Atalanta a 5 punti di distacco (e una partita da recuperare). Gli uomini di Palladino si collocano invece all’11º posto dietro Fiorentina e Toro e a 3 lunghezze proprio dai partenopei.
    Segui la diretta di Monza-Napoli su Tuttosport.com
    Dove vedere Monza-Napoli: streaming e diretta tv
    Il match tra Monza e Napoli è in programma domenica 7 aprile alle ore 15 al Brianteo. L’incontro sarà trasmesso in streaming sulla piattaforma DAZN e sul canale 214 del satellite.
    Guarda su DAZN tutta la Serie A TIM e tanto altro sport. Attiva ora.
    Monza-Napoli, le probabili formazioni
    MONZA (4-2-3-1): Di Gregorio; Izzo, Marì, Birindelli, Carboni; Akpa-Akpro, Gagliardini; V. Carboni, Colpani, Mota; Djuric. Allenatore: Palladino
    A disposizione: Sorrentino, Gori, Donati, Caldirola, Pedro Pereira, Kyriakopoulos, Bondo, Zerbin, Maldini, Ciurria, Colombo
    Indisponibili: Caprari, Vignato, Machin, Bettella, D’Ambrosio
    Squalificati: Gomez, Pessina
    Diffidati: Gagliardini, Djuric, Caldirola
    NAPOLI (4-3-3): Meret – Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera – Anguissa, Lobotka, Traoré – Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. Allenatore: Calzona
    A disposizione: Gollini, Contini, Mazzocchi, Mario Rui, Natan, Ostigard, Cajuste, Dendoncker, Traoré, Ngonge, Simeone, Raspadori
    Indisponibili: Lindstrom
    Squalificati: nessuno
    Diffidati: Ngonge, Mazzocchi, Rrahmani, Lobotka, Osimhen
    ARBITRO: Doveri di Roma. ASSISTENTI: Meli-Alassio. QUARTO UFFICIALE: Perenzoni. VAR: Abisso. ASS. VAR: Marini.
    Monza-Napoli: scopri tutte le quote LEGGI TUTTO