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    Premier League, poker dell'Arsenal al Crystal Palace: Arteta a +8 sul City

    LONDRA (INGHILTERRA) – Riparte la corsa dell’Arsenal in Premier League. Reduci dalla cocente eliminazione agli ottavi di finale di Europa League per mano dello Sporting Lisbona, i ‘Gunners’ surclassano il Crystal Palace all’Emirates Stadium con un netto 4-1. Partita in discesa per i padroni di casa che trovano il doppio vantaggio tra il 28′ e il 43′ con i gol di Martinelli e Saka. Nel secondo tempo l’Arsenal vola sul 3-0 grazie al gol di Xhaka ma il Crystal Palace non ci sta e accorcia le distanze con l’acuto di Schlupp al 63′. Passanoi 10′ e i ‘Gunners’ chiudono la partita ancora con Saka che firma la sua personale doppietta. Finisce 4-1 per i ragazzi di Arteta che salgono a quota 69 punti, a +8 sul Manchester City di Guardiola che ha una partita in meno. Il Crystal Palace resta dodicesimo con 27 punti a +3 sulla zona salvezza dopo il quarto ko consecutivo. LEGGI TUTTO

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    Le accuse al Manchester City: sponsor falsi e spese sgonfiate

    Nemmeno l’Inghilterra è immune dagli scandali finanziari (o presunti tali) che hanno toccato o solo sfiorato quasi tutte le 5 maggiori Leghe europee. Nell’occhio del ciclone abbattutosi sulla Premier League è finito il club che da oltre un decennio domina la scena calcistica d’Oltremanica, il Manchester City vincitore di 4 degli ultimi 5 campionati. Ad accusare il club di proprietà della City Football Group guidata dallo sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan è, questa volta, la stessa Premier che lo scorso febbraio ha contestato ai Citizens oltre 100 violazioni del regolamento avvenute dal 2009 in poi. Una serie di accuse che trovano origine in un’inchiesta pubblicata 5 anni fa da Der Spiegel e che avevano condotto la Uefa a escludere il club dalle Coppe per due anni: pena che, però, nel 2020 è stata tramutata in una ben meno afflittiva ammenda da parte della Cas (Court of Arbitration for Sport). La Cas aveva concluso che alcuni reati non erano dimostrabili, mentre altri erano caduti in prescrizione. LEGGI TUTTO

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    “Vergogna, spazzatura”: la reazione delle leggende United dopo il 7-0 a Liverpool

    TORINO – Una sconfitta per 7-0 non può essere vissuta come un ko qualsiasi, soprattutto se sei il Manchester United. Ecco perché dopo l’incredibile débacle contro il Liverpool (con un risultato che si era visto nella storia del club di Old Trafford solo nel 1931 contro i Wolverhampton Wanderers), la squadra di Ten Hag, fino all’altro ieri esaltata per la vittoria della Carabao Cup, è finita alla gogna mediatica, soprattutto da chi la maglia dei Red Devils l’ha vestita in passato. Come ad esempio Gary Neville, al Manchester United dal 1992 al 2011, che se l’è presa in particolare con un giocatore: “Bruno Fernandes era in piedi nel cerchio di centrocampo con le braccia alzate e diceva ‘perché non esco?’. Onestamente devo dire che alcuni suoi comportamenti nel secondo tempo sono stati una vergogna. Ne ho abbastanza di uno che agita le braccia, non corre. Non è stata una prestazione da capitano da parte sua”. LEGGI TUTTO

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    Reiss Nelson lancia l'Arsenal in Premier: chi è il giovane del 3-2 col Bournemouth

    L’Arsenal continua a volare in Premier League. Dopo il successo del Manchester City sul Newcastle con tanto di rissa con Erling Haaland protagonista, è arrivata prontamente la risposta dei Gunners. La squadra di Arteta si è imposta sul Bournemouth, ma in una partita tutt’altro che semplice: infatti il successo è arrivato per 3-2 al 97′ e dopo essere stati sotto di due reti. A togliere le castagne dal fuoco e a portare l’Arsenal di nuovo a +5 sul City ci ha pensato il giovane Reiss Nelson. LEGGI TUTTO

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    Osimhen al Crystal Palace o Leao al Leeds, futuro Super Premier

    Leao al Leeds, Osimhen al Crystal Palace e Barella al Southampton. E altri a seguire. Vi sembra assurdo? Possiamo dimostrarvi che non lo è e che a giugno ci sarà solo l’antipasto di quello che diventerà il calcio così come è strutturato ora. Lo strapotere economico della Premier League ormai non fa più notizia e la sessione di calciomercato invernale ci ha fornito un ulteriore dimostrazione di quanto sia difficile per gli altri campionati poter competere con quello inglese. Un’autentica Superlega, la SuperPremier League. Con l’Italia contestualmente estromessa addirittura dal report Fifa per la spesa troppo esigua per i trasferimenti invernali. Ecco allora che tutto il talento presente nella nostra Serie A è monitorato con attenzione da chi ha una forza economica dominante e potrebbe in poche ore aprire e concludere trattative con i club italiani: le voci sull’interesse dei club più forti della Premier League per Osimhen sono solo un esempio: guardate nelle pagine seguenti quanto costeranno i migliori della Serie A e quanto ogni squadra inglese, anche la meno blasonata, potrebbe permetterseli. LEGGI TUTTO

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    Manchester United al Qatar: Glazers al capolinea, miliardi di euro in arrivo

    MANCHESTER (Inghilterra) – Rivoluzione in vista al Manchester United secondo quanto riportato da Sportsmail. Dal Qatar sarebbe pronto infatti un maxi-investimento sui Red Devils, con un’offerta per rilevare il club che sarà presentata nei prossimi giorni, prima della scadenza di metà febbraio fissata dai Glazers. Una proposta che sono convinti si piazzerà in cima alla lista. La richiesta del proprietario dello United è di più di 6 miliardi di sterline, cui andrebbe aggiunta un’altra grande spesa (da circa 2 miliardi di sterline) per riqualificare l’Old Trafford, o addirittura abbattere la sede iconica e costruire una nuova struttura. LEGGI TUTTO

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    McKennie al Leeds: ecco la formula magica per convincere la Juventus

    TORINO – Come è cambiata la prospettiva bianconera del mercato da un anno all’altro. Riavvolgendo il nastro, a gennaio del 2022 di questi tempi a Torino era in arrivo Dusan Vlahovic, che portava con sé un carico di gol e speranze. Trecentosessantacinque giorni dopo, la sessione invernale è volata via, superata a destra da questioni lontane dal campo ma prioritarie per il presente e il futuro. L’unica novità dovrebbe, anzi potrebbe essere l’uscita di Weston McKennie al fotofinish, colui che da mesi è ormai indicato dagli addetti ai lavori come l’elemento sacrificabile sull’altare del bilancio in questa sessione.

    Anche perché l’uscita del centrocampista texano non porterebbe alla necessità di sostituirlo con un elemento in entrata e dunque il club può valutare una cessione anche all’ultimo giorno di trattative, ovvero martedì. Il Leeds resta in pole position, anche perché ha già incassato il via libera di massima da parte del giocatore, che entrerebbe a far parte di un progetto made in Usa, ma la Juventus sta effettuando le opportune valutazioni: del resto, senza fretta e senza l’obbligo di dover tamponare con un rimpiazzo, dalle parti della Continassa bisogna capire se dalla Premier arriverà un’offerta capace di far saltare il banco oppure no.

    Guarda la galleryMcKennie che collezione da urlo: Ferrari, Lamborghini e Nissan da sogno! LEGGI TUTTO