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    Allegri, idee chiare: “Il Milan deve arrivare almeno in Champions”. E sul corto muso…

    13:48

    Tare parla di mercato

    “Per quanto riguarda Jashari e il mercato non ritengo opportuno parlarne oggi, in questo momento. Lui vuole venire, noi speriamo arrivi, ma ora è sotto contratto con un altro club e dobbiamo rispettarlo. Abbiamo fatto un’offerta importante e spero si chiuda presto tutto”

    13:36

    “Le altre offerte? Per me quella importante era il Milan”

    “Per me le altre offerte non erano importanti come quella del Milan”

    13:33

    Allegri e l’analisi del campionato

    “Napoli è la favorita, l’Inter, la Juventus, l’Atalanta, la Roma e la Lazio: non sarà facile arrivare tra le prime quattro”

    13:30

    Allegri: “Aspetto Ibra, non l’ho visto ancora. Ma l’ho sentito”

    “Ibra? L’ho sentito, lo aspetto ma non ancora visto. Theo? Grandissimo giocatore, ha fatto una scelta diversa e gli auguro le migliori fortune. Non serve una rivoluzione, ma bisogna lavorare con ordine e responsabilità”

    13:27

    Il paragone con il passato

    “Quattro anni di Milan, 8 di Juve e 2 di Cagliari mi hanno insegnato tanto. Juve e Milan hanno ingigantito il bagaglio di esperienza, però non esiste mantenimento: bisogna migliorare. Quando non si migliora più si peggiora. Il campionato non mente”

    13:24

    Allegri e l’importanza della difesa

    “I campionati si vincono vincendo le partite dove si gioca male? Io non amo le statistiche, ma negli ultimi 15-16 campionato solo una volta (Sarri con 43 gol alla Juve) chi non ha avuto la miglior difesa non ha vinto il campionato. Se prendi 40 gol non puoi arrivare tra le prime 4”

    13:44

    Allegri: “Se vinci sei bravo, se perdi…”

    Allegri: “Conta il risultato: se vinci sei un bravo ragazzo, se perdi sei… Il calcio è arte, è vero che è un gioco di squadra ma bisogna giocare tecnicamente molto bene”

    13:23

    Allegri e il messaggio ai tifosi

    “Contento di aver pranzato con la società. I tifosi? Dobbiamo lavorare bene giorno dopo giorno, è l’unico modo per riconquistare il rispetto dei tifosi. Responsabilità, serietà e risultati, la cosa che conta di più nel calcio. Avremo bisogno di loro”

    13:20

    “Modric arriverà ad agosto”

    Allegri: “Abbiamo Loftus, Modric quando arriverà, Fofana, Ricci… a seconda dei giocatori vedremo come metterci in campo per farli rendere al meglio possibile”

    13:18

    Allegri conferma Maignan capitano

    Allegri non risponde sul modulo, sui capitani: “Sono contento che Maignan sia rimasto, è il capitano e uno dei migliori portieri d’Europa. Leao? Straordinario, farà una grande stagione, è nell’età della maturazione, ci ho parlato stamattina”

    13:16

    Allegri e la (non) risposta sul mercato

    “Il mercato? C’è il direttore Tare che monitora e condividiamo le opportunità in entrata e in uscita. Sono contento dei 25 giocatori che ho, il 17 agosto abbiamo la prima partita di coppa Italia che per noi è molto importante”: Allegri a precise domande sul mercato (Vlahovic, Theo) non risponde, si limita a dire che “Dusan è un ragazzo straordinario”

    13:14

    “In un’ora ho detto sì al Milan”

    “Sono molto affezionato al Milan, quando mi hanno chiamato Tare e Furlani li ho visti subito e in un’ora abbiamo deciso”

    13:13

    Allegri e la risposta sul corto muso

    “Non è questione di corto muso, dobbiamo riportare il Milan in Champions. Ci possiamo arrivare con il lavoro, migliorando tutti, in primis io. E su questo sono molto fiducioso”

    13:11

    Allegri: “Devo far rendere al meglio la rosa”

    “Lo Spezia ha giocato i playoff con un solo giocatore in più rispetto al gruppo che l’anno prima si era giocato i playout, quindi non so in assoluto cosa possa succedere dall’anno all’altro. Il Milan ha vinto un trofeo e fatto una finale, ha fatto delle ottime singole partite quindi il valore c’è. Sta a me farli rendere al meglio. Bisogna avere l’ambizione di ottenere il massimo senza accontentarsi. Dobbiamo giocare a una velocità di crociera, fare tot di punti con tanti gol fatti e pochi presi”

    13:08

    Allegri: “A marzo dobbiamo essere nelle condizioni per tornare almeno in Champions”

    “Bisogna iniziare con entusiamo, passione, lavoro e senso di reponsabilità. Il Milan, club di livello mondiale, deve tornare in Champions”

    13:06

    Il Milan punta a vincere lo scudetto? Allegri risponde

    “Il 5 è un numero fortunato, è nata mia figlia che mi ha regalato due nipotini. In questi 15 anni ho vinto più del Milan? Ho avuto quattro anni qui con Galliani e Berlusconi e siamo riusciti a vincere. Poi ringrazio la Juventus per gli 8 anni trascorsi lì dentro a partire dal presidente Andrea Agnelli e Jhon Elkann, io metterò i giocatori nelle condizioni di arrivare a risultati importanti. Ma, ripeto, la società deve essere di sostegno e deve essere un blocco unico. La rosa è ottima, a marzo vogliamo arrivare nelle migliori condizioni e poi si decide la stagione”

    13:04

    Allegri: “Al Milan tutte le componenti devono essere unite”

    “Quando ho iniziato a lavorare ho visto un club importante, dove tutte le componenti devono essere unite. Convidiamo quotidianamente le dinamiche, da stamattina abbiamo iniziato ad allenarci, inizia questa fantastica avventura. Con questo entusiasmo sono tornato di nuovo qui”

    13:02

    +++ Via alla conferenza di Allegri +++

    “Mi fa piacere essere qui, cercheremo di toglierci delle grandi soddisfazioni”, dice Allegri al debutto

    12:51

    Alle 13 via alla conferenza di Allegri, con lui ci sarà Tare

    Con Allegri in conferenza stampa a casa Milan ci sarà Tare

    12:39

    Allegri apre l’allenamento ai tifosi

    L’allenamento del pomeriggio, alle 18.30 a Milanello, per decisione di Allegri sarà visibile ai tifosi

    12:09

    Ecco lo staff di Allegri

    Tra volti nuovi e storiche presenze, ecco lo staff di Max Allegri al Milan

    Marco Landucci: vice AllenatoreSimone Folletti: Responsabile preparatori atleticiAldo Dolcetti: collaboratore tecnicoMaurizio Trombetta: collaboratore tecnicoFrancesco Magnanelli: collaboratore tecnicoBernardo Corradi: collaboratore tecnicoClaudio Filippi: responsabile preparatori portieriDaniele Borri: preparatore portieriRoberto Bosco: osservatoreEmilio Doveri: osservatore

    12:03

    Allegri, parte la rincorsa a Conte

    di Franco Ordine

    Rieccolo. Quindici anni dopo la prima fortunata esperienza, Max Allegri si rimette oggi in navigazione con il nuovo Milan, primo della compagnia di serie A, alla ricerca del Milan perduto. É rimasto a spasso per un anno dopo la turbolenta uscita dalla Juve di Giuntoli finita sugli scogli spigolosi di una crisi di fiducia irreversibile costata prima la panchina a Thiago Motta e poi la scrivania allo stesso ds plenipotenziario. È stata la prima rivincita indiretta guadagnata da Max che lasciò la real casa bianconera con la coppa Italia e con una sceneggiata mai vista e della quale si è pentito ripetutamente. Rieccolo allora il Conte… Max che oggi come allora si ritrova a duellare con il nuovo re di Napoli, con lo scudetto sul petto impegnato a smentire prossimamente la sua allergia denunciata alle sfide europee. Fuori dal giro Allegri ha vissuto comunque da protagonista su giornali, siti e talk show i mesi da disoccupato perché la sua candidatura-ombra è stata puntualmente rilanciata ai primi segnali inquietanti di scollamento del Milan di Fonseca, cooling break dell’Olimpico l’episodio chiave di una stagione fuori controllo. Lui, in apparenza distaccato e dedito agli affetti piu autentici, si è messo invece subito a studiare, a seguire ogni dettaglio pubblico e non, a prendere nota, partita dopo partita, di errori e sfondoni registrati a Milanello accumulando un vero e proprio dossier.  

    Per molte settimane, tra aprile e maggio, è diventato una sorta di “sora Camilla” delle panchine di serie A. Lo hanno dichiarato “prenotato” da Adl per il Napoli nell’eventualità di una partenza improvvisa e polemica di Antonio Conte, c’è chi lo ha addirittura messo in contatto con l’Inter di Marotta e Ausilio i cui rapporti personali sono naufragati in occasione di una sfida di coppa Italia finita a male parole dentro le viscere dello stadio torinese. Alla fine é tornato sul luogo del primo scudetto vinto in carriera, erano i tempi belli di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, scanditi dal ricco mercato estivo con Ibrahimovic e Robinho e più tardi (al mercato di gennaio) con Cassano e Van Bommel per completare il team che veleggiò verso il tricolore conquistato a Roma. Anche allora, analogia parziale, la rinascita rossonera giunse dopo il magico triplete dell’Inter di Mourinho uscito di scena nella notte di Madrid. Questa volta l’Inter ha soltanto sfiorato il triplete, Simone Inzaghi è partito per l’Arabia ma il rivale numero uno di Allegri ritorna a essere la sagoma grifagna di Antonio Conte. Proprio come 14 anni fa quando la sfida tra i due passó alla storia per il famoso gol di Muntari e più precisamente per l’accidente muscolare toccato a Thiago Silva che indebolì la difesa rossonera nello snodo decisivo del torneo.  

    Allegri inaugura oggi, con la presentazione ufficiale del suo secondo ciclo in rossonero, la nuova avventura: non ha a disposizione nè Ibra e nemmeno Robinho, ha scelto di puntare sul rilancio di Maignan e Leao, deve ancora completare l’assetto del centrocampo e della difesa, viaggia in perfetta sintonia con Tare e non può certo promettere chissà quali clamorosi successi. Ha di sicuro una voglia matta di dimostrare alla Juve che non c’è più e a chi gli rimprovera un calcio scheletrico che non esiste una sola via allo scudetto. Lui, proprio come Conte, e ancora prima di loro Sacchi e Capello, hanno sperimentato che le strade che portano al trionfo possono essere molto diverse. E che magari giocando solo per il campionato si può accedere a una scorciatoia. 

     

    11:57

    Allegri, come può giocare il suo Milan

    C’è curiosità per capire se Allegri svelerà in conferenza anche qualcosa in più sul modulo o su come vorrà far giocare la sua squadra, considerando pure che il Milan non avrà le coppe europee

    11:54

    Allegri, alle 13 la conferenza di presentazione

    Alle 13 è in programma la conferenza di presentazione di Max Allegri. Stamattina c’è stato il primo allenamento diretto dal tecnico rossonero

    Milano LEGGI TUTTO

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    D’Amico stasera studia il Milan: il ds dell’Atalanta è in corsa con Tare  

    MILANO – Giorgio Furlani e Tony D’Amico, questa sera, non saranno vicini di posto in tribuna autorità per Milan-Atalanta, ma non saranno nemmeno così distanti. L’amministratore delegato dei rossoneri sta proseguendo nel suo casting per la nomina del prossimo direttore sportivo e il nome di quello dei nerazzurri è cerchiato in rosso nella lista dei candidati. Che il profilo di Abbonati per continuare a leggere LEGGI TUTTO

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    Allegri esonerato: Juventus, il comunicato e l’addio a Max

    Juventus, Allegri esonerato: il comunicato ufficiale

    Massimiliano Allegri non è più l’allenatore della Juventus. La dirigenza bianconera ha deciso per l’esonero del tecnico in seguito ai controversi episodi in finale di Coppa Italia. Si conclude dunque il secondo mandato dell’allenatore toscano, dopo una gestione complessiva di 8 anni. Il comunicato ufficiale della società spiega anche le principali motivazioni della scelta.

    Allegri torna alla Continassa

    Dopo l’incontro con il Direttore di Tuttosport Guido Vaciago, Massimiliano Allegri ha fatto ritorno al quartier generale della Juve. Si attendono dunque sviluppi sulle decisioni della dirigenza bianconera in merito al futuro del tecnico toscano. Alla Continassa c’è infatti anche Cristiano Giuntoli. Tra i possibili scenari di fine stagione, il traghettamento della squadra da parte del vice Landucci e la promozione di Montero in prima squadra.

    Il comunicato della Juve

    La Juventus ha inoltre annunciato la ripresa degli allenamenti in vista della trasferta di Bologna. Allenamenti guidati regolarmente da Allegri. Alla Continassa, lavori di scarico per i giocatori che hanno speso più energie all’Olimpico, mentre il resto del gruppo ha partecipato a sedute di possesso palla schierato con partitella finale. I lavori riprenderanno domattina. “Dopo un giorno di riposo per il gruppo, rientrato ieri con la Coppa Italia da Roma, oggi la Juventus è tornata ad allenarsi: obiettivo è concludere al meglio il campionato, forti dei due traguardi conquistati, la qualificazione in Champions League e, ovviamente, la Finale di mercoledì. Alle viste c’è la trasferta a Bologna, in programma lunedì sera al “Dall’Ara”.

    Allegri a Tuttosport subito dopo l’allenamento Juve

    Mea culpa di Massimiliano Allegri. Il tecnico della Juve ha raggiunto la sede di Tuttosport dopo avere lasciato la Continassa al termine degli allenamenti. Qui ha incontrato il Direttore Guido Vaciago per risolvere i dissapori nati dopo i fatti del post finale di Coppa Italia vinta dai bianconeri. Con una nota congiunta, Allegri e Vaciago hanno comunicato di avere risolto “l’incresciosa situazione”. Qui il testo completo.

    Allegri lascia la Continassa

    Allegri ha lasciato la Continassa al termine della seduta di allenamento che si è svolta questa mattina. Intorno alle 13.20, il tecnico è andato via dal quartier generale bianconero. Si attendono ora aggiornamenti circa le decisioni della dirigenza sul futuro dell’allenatore.

    Montero a Frosinone con l’U19. Allegri in allenamento

    Paolo Montero ci sarà a Frosinone. Il tecnico della formazione Under 19, è partito con la squadra per la trasferta contro i ciociari in programma sabato 18 maggio e valida per l’ultima giornata di campionato. La notizia segue le indiscrezioni post finale di Coppa secondo le quali l’allenatore uruguaiano avrebbe traghettato la prima squadra nelle sfide contro Bologna e Monza in caso di sollevamento di Allegri dall’incarico (esonero o licenziamento). Nel mentre, il tecnico bianconero ha preso parte agli allenamenti della Juve in vista della trasferta al Dall’Ara contro gli uomini di Thiago Motta.

    Le ultime 24 ore di Allegri

    Dopo il successo di Roma, in casa bianconera si è vissuta una giornata turbolenta con la posizione dell’allenatore che potrebbe saltare definitivamente nella giornata di oggi. Allegri è stato squalificato per le ultime due giornate di Coppa Italia dopo lo sfogo nei minuti di recupero della finale contro l’Atalanta e il club bianconero sta valutando con i suoi legali su come muoversi (esonero o licenziamento?) dopo i comportamenti fuori luogo tenuti prima della premiazione e prima della conferenza stampa con tanto di inchiesta aperta dalla procura della FIGC. Se la situazione dovesse già precipitare nella giornata di oggi, Max verrebbe sostituito da Paolo Montero per le ultime due sfide contro Bologna e Monza. In attesa di definire l’accordo con Thiago Motta, colui che raccoglierà l’eredità del tecnico uscente. LEGGI TUTTO

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    Quelle parole di Mattarella che Allegri non ha ascoltato

    Insieme con la Juve e con l’Atalanta, con Gasperini e Gravina, Malagò, Spalletti, Abodi e Casini, il 14 maggio al Quirinale, in udienza dal Capo dello Stato prima della finale di Coppa Italia c’era anche Massimiliano Allegri. È un vero peccato che non abbia ascoltato o, per meglio dire, non abbia tradotto in pratica le parole di Sergio Mattarella, in totale antitesi con l’inverecondo show post partita del tecnico, ivi compresa la distruzione del set fotografico denunciato dall’agenzia La Presse e l’intollerabile aggressione verbale a Guido Vaciago. E allora, è il caso di riproporre integralmente l’intervento del Presidente della Repubblica. Non ha bisogno di ulteriori commenti, Mattarella ha detto tutto.
    “Benvenuti al Quirinale. Non potendo venire domani sera a vedere l’incontro, sono molto lieto di incontrarvi qui. Spero che questo non vi distragga dalla concentrazione per l’impegno di domani sera. Anzi spero che possa essere un diversivo, che evita l’eccesso di tensione che precede i grandi appuntamenti, alla vigilia. Rivolgo un saluto al Ministro, al Presidente del Coni, al Presidente della Federazione e al Presidente della Lega. Ringrazio molto il Presidente Malagò, il Professor Casini e i due allenatori, Allegri e Gasperini, per le parole che hanno pronunziato. Il calcio è davvero un fenomeno sociale di grande rilievo, come è stato appena detto. Tra i tanti risvolti vi è quello di dare lavoro a tante persone nel nostro Paese. Ma soprattutto – come poc’anzi veniva ricordato – perché è di grande popolarità, sollecita tante emozioni, passioni, sentimenti molto intensi. Lo vediamo continuamente. Stavo per dire lo vediamo ogni domenica – perché quando ero ragazzo si giocava soltanto la domenica. Adesso per tre, quattro giorni a settimana si gioca continuamente. Vediamo costantemente dunque quanto questo sentimento tra i nostri concittadini sia alto. Lo abbiamo visto poi in maniera eclatante in alcune circostanze particolari. Per la vittoria dei Mondiali del 1982 – sto pensando che nel 1982 pressoché tutti i calciatori in attività non erano neppure nati – o per i mondiali del 2006 o per gli Europei del 2021. Quindi nei momenti di esaltazione. Ma anche nei momenti tristi. Quest’anno ricorre il settantacinquesimo anniversario della sciagura aerea di Superga, in cui persero la vita tutti i calciatori e tutto lo staff del Grande Torino. Siamo nel 1949. Non meravigliatevi c’ero già! Avevo otto anni, seguivo il calcio e quindi, oltre a ricordare nome per nome, la formazione di quella grande squadra, ricordo la commozione che ha conquistato in quel momento l’intera Italia. Non c’erano né tv, né i social, né altro, c’era soltanto la radio – e i giornali – e davano conto, esprimevano, manifestavano quanto la commozione avesse conquistato, avesse preso tutti gli italiani in quei giorni”.
    “Avete responsabilità importante”
    “Il calcio ha accompagnato e accompagna la vita del nostro Paese, anche per questo, naturalmente, ricopre una responsabilità importante. So, e apprezzo molto, che siete impegnati – giocatori e club – sovente, in tante attività di valore sociale, perché siete un riferimento, particolarmente per i nostri giovani, per i ragazzi, per i bambini. Così come le squadre attirano, i club attirano senso di appartenenza, di coinvolgimento. E quindi apprezzo molto quello che è stato detto sull’intendimento di stimolare, sollecitare, proporre e compiere iniziative che facciano crescere il senso della tolleranza e del reciproco rispetto. Va fatto capire anche alle tifoserie, dentro le quali c’è di tutto: esprimono spesso magnifiche coreografie, ma vi sono anche comportamenti sconsiderati. Quindi trasmettere il senso del rispetto e della tolleranza anche nelle tribune, negli stadi, è particolarmente importante. Così come è importante incentivare criteri di comportamento e abiti mentali di rifiuto delle discriminazioni e senso di solidarietà, tutto ciò che lo sport comporta come valore. Dietro alle vostre prestazioni di campioni – come siete – vi è non soltanto il talento, vi è anche il sacrificio della preparazione e degli allenamenti. Un complesso di attività che non sono sovente piacevoli, ma che sono indispensabili per esprimere il talento e mantenere una buona forma, che consente poi ai tifosi, e a quelli imparziali come me necessariamente, di guardare le partite e vedere il livello sportivo che esprimete. In bocca al lupo per domani sera. Sono certo sarà un grande spettacolo di sport”.
    “Solidarietà agli arbitri”
    “Sono convinto che sarà un momento di esaltazione, anche se la tensione delle finali è sempre particolarmente intensa, ma anche per questo sarà uno spettacolo importante e sportivamente di grande valore. Vorrei concludere con alcuni auguri certamente condivisi, in maniera generale. Volevo fare gli auguri agli arbitri – che non vedo qui – non soltanto perché sono spesso il parafulmine per quanto riguarda le reazioni dei tifosi, ma anche per una certa assonanza del loro compito con il mio e quindi avverto solidarietà nei loro confronti. Vorrei fare gli auguri all’Atalanta per la finale di Europa League; e gli auguri al Commissario Tecnico della Nazionale Spalletti: tutti seguiamo il suo lavoro con grande partecipazione e coinvolgimento. E in fondo, domani – con gli auguri per questo grande evento che vivrete, che sarà sulle vostre prestazioni – induce i nostri concittadini, ancora di più, a immedesimarsi nel calcio, nello sport, e a chiedere che vi sia sempre un grande livello. Voi siete due grandi squadre, sarà per questo uno spettacolo straordinariamente interessante e bello da vedere e sarà sicuramente per entrambi una serata da non dimenticare. Auguri!”. LEGGI TUTTO

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    Allegri ritrova Milik per Cagliari ma ne perde due. Convocato Szczesny

    Sono 23 i convocati di Massimiliano Allegri per la gara di domani contro il Cagliari. Due le assenze tra le fila dei bianconeri: non ci saranno Moise Kean, reduce dal fastidio al ginocchio sinistro, e Fabio Miretti, quest’ultimo ancora alle prese col problema all’alluce. Il tecnico bianconero potrà invece contare sia su Wojciech Szczesny, dopo il duro colpo subito nel derby, che sul rientrante Arkadiusz Milik: l’ultima apparizione dell’attaccante polacco risale al 10 marzo, nel 2-2 contro l’Atalanta in cui segnò anche un gol, prima del problema muscolare alla coscia sinistra.
    Cagliari-Juve, i convocati di Allegri
    Nessun calcolo in vista della Coppa Italia, la gara più importante è quella di domani: questo il messaggio trasmesso da Allegri nella conferenza stampa della vigilia, con l’allenatore toscano che dunque rimarca l’importanza della sfida  contro i rossoblù di Claudio Ranieri, reduci dal prestigioso 2-2 contro l’Inter a San Siro.
    Questa la lista completa dei convocati della Juventus: 1 Szczesny, 2 De Sciglio, 3 Bremer, 4 Gatti, 5 Locatelli, 6 Danilo, 7 Chiesa, 9 Vlahovic, 11 Kostic, 12 Alex Sandro, 14 Milik, 15 Yildiz, 16 McKennie, 17 Iling-Junior, 22 Weah, 23 Pinsoglio, 24 Rugani, 25 Rabiot, 26 Alcaraz, 27 Cambiaso, 33 Djalo, 36 Perin, 41 Nicolussi Caviglia. LEGGI TUTTO

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    Allegri, conferenza Juve-Genoa: segui la diretta

    TORINO – Scavalcata in classifica dal Milan, la Juve deve ora guardarsi le spalle e rispondere al successo del Bologna a Empoli nell’anticipo della 29ª giornata di Serie A. I bianconeri, che nelle ultime sette partite hanno racimolato appena sei punti vincendo una sola volta, 3-2 al fotofinish in casa contro il Frosinone, nel lunch match di giornata ospitano all’Allianz Stadium il Genoa. La Vecchia Signora deve cercare di lasciarsi alle spalle questo difficile periodo per archiviare prima possibile il discorso quarto posto: la Roma, attualmente quinta, è a 10 punti di distanza. Di fronte in questo turno ci sarà il Grifone di Alberto Gilardino, tra le rivelazioni in positivo di questo campionato. I rossoblù, reduci dalle sconfitte contro Inter (2-1) e Monza (2-3), sono a quota 33, ben nove lunghezze sopra il Frosinone terzultimo. Massimiliano Allegri, alle ore 14, presenta la sfida contro i liguri nella consueta conferenza stampa della vigilia.  LEGGI TUTTO

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    Ranieri, la salvezza e il momento del Cagliari spiegato alla Allegri

    Allegri non è l’unico ad ammirare i cavalli. Anche Ranieri, nel corso della conferenza stampa in vista del match contro il Monza, ha preso in prestito una metafora dal mondo dell’ippica per caricare il Cagliari in questo rush finale. L’allenatore ha poi analizzato la sfida e ha parlato anche del caso D’Aversa, con il tecnico esonerato dal Lecce in seguito alla testata data ad Henry.
    Monza-Cagliari, le dichiarazioni di Ranieri
    L’allenatore per spiegare il momento del Cagliari si è affidato alla metafora dell’ippica, come Allegri: “Uno pensa ai tre punti e passa tutto in cavalleria ma dobbiamo essere sempre concentrati, mancano ancora 10 partite e la quota salvezza sarà a 36-37 punti. Dobbiamo arrivarci, ci sono 30 punti a disposizione e non possiamo permetterci passi falsi. Siamo nel curvone finale e poi c’è il rettilineo finale. I cavalli si vedono in fondo e spero di avere quelli giusti”. Ranieri ha fatto chiarezza anche sulle condizioni di Gaetano: “Se recupera? Vediamo, tutti stanno migliorando ma dobbiamo capire cosa non mi permetterà di rischiare”. Sul futuro: “Ho sempre le idee chiare ma la cosa più importante è centrare la salvezza, non per me ma per tutta la Sardegna. Ho un altro anno di contratto. Io sto bene, ma fino a quando non raggiungo l’obiettivo non sono in pace. Sarà così anche adesso, devo restare freddo e asettico fuori”. Sul caso D’Aversa: “Non può essere giustificato ma riesco a capirlo. Non va bene però, perché ci sono tanti ragazzi che ci guardano. Può capitare ma è un peccato, anche in passato abbiamo visto scene anche più dure. Non andrebbero fatte ma si vede quanto stress un allenatore sia costretto a tenere a bada”. LEGGI TUTTO

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    Ravanelli: “L’allenatore della Juventus non può dire una frase del genere”

    Futuro Allegri, Ravanelli: “Non sono convinto”
    La Juve e Allegri è il grande punto interrogativo, perché la squadra ha perso la verve del girone d’andata e nelle ultime settimane ha perso tantissimi punti, non soltanto dall’Inter ma si è vista anche superare in classifica dal Milan. Il tifo si è diviso sul tecnico livornese: se all’Allianz Stadium è stato esposto uno striscione per i suoi 1000 punti in Serie A – oltre a qualche fischio tra primo e secondo tempo – non è  stata la stessa cosa sui social visti i continui commenti negativi.
    Anche Ravanelli qualche tempo fa si era espresso così circa il futuro sulla panchina della Juve di Allegri: “Credo che la cosa più importante per lui sia capire se questa Juventus con qualche innesto possa essere competitiva sia in Champions che in campionato. Vorrà delle certezze e giocatori di grande qualità. Per questo non sono convinto che possa rimanere ancora sulla panchina della Juventus. I tifosi non sono contenti di questa Juventus, soprattutto perché dopo la partita contro l’Inter si  è sciolta come la neve al sole”.  LEGGI TUTTO