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    È una Serie B da paura nel pazzo mondo di playoff e playout

    Una scrematura dettata dalla logica, non ancora dall’aritmetica, ma su qualcosa bisogna pur fare perno per uscire dall’ovvio. Anche se il bello della B è proprio l’incertezza che regna sovrana fino all’ultimo e così sarà anche quest’anno. In testa e in coda i primi verdetti potrebbero arrivare a breve.
    La promozione può arrivare sabato
    Il Parma può iniziare a festeggiare già il prossimo week end: se batte il Lecco al Tardini e il Venezia perde in casa con la Cremonese, i punti di vantaggio degli emiliani sul terzo posto sarebbero nove a tre giornate dalla fine. Tra Parma e Venezia gli scontri diretti sono pari, la differenza reti globale in questo momento dice + 3 Parma: con le combinazioni di cui sopra, la Serie A per gli uomini di Pecchia sarebbe ormai cosa fatta.
    A sua volta, il Lecco sa che se perde a Parma non potrà più recuperare i 10 punti che lo separano dalla zona playout e quindi farebbe immediato ritorno in C con ancora tre partite da giocare. La vera lotta, scivolosa e profonda per dirla con De Andrè, è per il secondo posto, gli ultimi due disponibili per i playoff e per evitare due retrocessioni immediate e il playout.
    Il Como sulla scia di Pecchia
    Per accompagnare il Parma, il Como è in pole position e potrebbe persino avvantaggiarsi dallo scontro diretto in programma venerdì sera tra Venezia e Cremonese, a patto s’intende di fare risultato in casa di una Sampdoria in lotta per il playoff.  Il calendario degli uomini del duo Roberts-Fabregas resta comunque più abbordabile rispetto a quello delle due competitor.
    Osian Roberts dice: “Abbiamo la fortuna di non dover guardare gli altri risultati”. Anche l’allenatore del Venezia Paolo Vanoli non vuole fare calcoli, pur sapendo che non dipende solo dalla sua squadra: “Vinciamo le ultime quattro e poi vedremo cosa sarà successo”. L’esterno della Cremonese Luca Zanimacchia ha una certezza: “Tutte e tre arriveremo all’ultima giornata ancora in corsa per salire direttamente”.
    Sul ring dei playoff
    Nella volata playoff, Brescia e Sampdoria cominciano gli ultimi quattro giri di valzer con un leggero vantaggio su Pisa, Cittadella e Sudtirol. Le Rondinelle sono l’unica squadra che potrà affrontare avversarie alle proprie spalle. Di più: quattro squadre attualmente negli ultimi sei posti con il “bonus” Lecco. Il portiere Luca Lezzerini ammette: “Dopo la grande cavalcata, pensando che a dicembre eravamo in zona retrocessione, non riuscire ad acciuffare i playoff sarebbe un peccato”.
    Senza i due punti di penalizzazione, la Sampdoria sarebbe davanti al Brescia, ma stando così le cose deve difendersi dagli assalti di Pisa, Cittadella e Sudtirol. Andrea Pirlo argomenta: “Conosciamo bene il nostro obiettivo ora che abbiamo capito la categoria, non occorre ripeterlo ogni volta”. Il Pisa sembra avere il calendario più difficile, ma con il Sudtirol è stata l’unica tra le cinque in lotta per le ultime due poltrone ad aver ottenuto 4 punti nelle ultime 2 partite e sotto la Torre pendente è tornata la fiducia, anche perché la rosa è la più attrezzata.
    Il centravanti Stefano Moreo non si nasconde: “Il nostro obiettivo è chiaramente raggiungere i playoff e se siamo quelli visti nel primo tempo a Bari sono sicuro che ce la faremo”. Cittadella e Sudtirol, dopo essersi sfidate nell’ultimo turno impattando in uno dei sei 0-0 di giornata, potrebbero essere già contento così perché a 43 punti c’è la salvezza, ma arrivati fin qui non avrebbe senso accontentarsi. Il centrocampista dei veneti Simone Pavan è di questo avviso: “Avendo un solo punto da recuperare è doveroso fare un pensierino alla seconda fase” e per il Cittadella sarebbe un ritorno ai playoff dopo due anni di assenza.
    Chi lotta per la salvezza
    C’è poi la bagarre salvezza. La Feralpisalò ha il calendario più brutto, è a meno cinque dal quart’ultimo posto e deve fare un’impresa: non può più perdere, deve riuscire conquistare almeno 10 punti, se ci riesce entra nella storia. Ad Ascoli il patron Pulcinelli ha deciso il ritiro in vista del decisivo match di Terni e chiede aiuto ai tifosi: “Venire in albergo prima di una partita per urlare in faccia ai giocatori o addirittura esplodere dei petardi a pochi centimetri da loro non aiuta…”.
    Il Cosenza è rinato, mettendosi quasi al sicuro con il poker a Reggio Emilia: meglio così perché il calendario non è un alleato. Sta bene la Ternana, tornata dalla doppia trasferta Cremona-Brescia con 4 punti. Breda predica umiltà: “Con l’Ascoli dobbiamo mettere a frutto quanto fatto nelle ultime due gare per non rovinare tutto”. C’è poi lo psicodramma Bari. In 10 mesi è passato dall’essere a pochi secondi dalla Serie A a vedere la Serie C molto vicina: non vince da nove partite (solo 3 pareggi), Federico Giampaolo è l’ultima speranza. LEGGI TUTTO

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    Samp, Pirlo e la corsa playoff

    Cittadella-Ascoli (ore 14) I padroni di casa sembrano aver messo in sicurezza il campionato e dopo un periodo difficile sono in serie positiva da 4 gare in cui hanno raccolto 6 punti che hanno permesso al Cittadella di riportarsi a 2 punti dalla zona playoff, grazie soprattutto al bel successo nell’ultimo turno in casa della Reggiana. L’Ascoli invece, da tre gare sotto la guida dell’ex Juve Massimo Carrera, in cui ha raccolto 4 punti, resta comunque terzultimo ed è chiamato al cambio di passo, prima che sia troppo tardi.

    Como-Bari (ore 14) I lariani conducono la volata per il 2° posto (l’ultimo buono per andare direttamente in A) con due punti di vantaggio sulla Cremonese e tre sul Venezia. Il duo Roberts-Fabregas viene da tre vittorie di fila e da 4 successi nelle ultime cinque uscite. Il Bari invece, è di fatto in zona playout, con Iachini ha raccolto 8 punti in 9 gare, passo insufficiente per sperare di salvarsi. E oggi mancheranno due colonne come Sibilli e Di Cesare, squalificati. Se Iachini dovesse ancora cadere, gira il nome di Ventura per la sostituzione.

    Cremonese-Ternana (ore 14) I grigiorossi di Stroppa, con la vittoria di Bari nell’ultimo turno, hanno archiviato le due sconfitte con Feralpisalò e Sudtirol che avevano fatto perdere il 2° posto, ora bisogna confermarsi. La Ternana di Breda, che oggi disputerebbe i playout, cerca l’impresa per provare a raggiungere la salvezza, oggi distante 2 punti, sarà priva del portiere Iannarilli, punto di forza degli umbri.

    Pisa-Feralpisalò (ore 14) I toscani di Aquilani, nell’ultimo turno a Brescia, hanno per l’ennesima volta fallito l’occasione per agganciare la zona playoff. La Feralpisalò, nonostante il penultimo posto è ancora viva, ha fatto 4 punti nelle ultime 2 uscite, è a -2 dai playout e a -4 dalla salvezza.

    Sampdoria-Sudtirol (ore 14) I blucerchiati di Pirlo cercano di confermarsi in zona playoff (hanno due punti di vantaggio sul Cittadella nono), squadra comunque lanciatissima, in serie positiva da 5 gare in cui ha raccolto 13 punti, tifosi convocati in massa al Ferraris per continuare l’ascesa. Il Sudtirol di Valente, dopo l’ottimo punto conquistato nell’ultimo turno in casa con la capolista Parma, ormai “vede” la salvezza, mentre la zona playoff dista 5 punti.

    Cosenza-Palermo (ore 16.15) Calabresi alla quarta uscita con Viali in panchina che finora ha raccolto un solo punto, nell’ultimo turno, il pari a Piacenza con la Feralpisalò, un 2-2 con una rete spettacolare del leader Tutino che rientrava dopo il ko rimediato nel derby col Catanzaro. Palermo alla seconda partita con Mignani: il 2-2 del debutto, in casa con la Samp, ha dato discrete indicazioni, ora bisogna confermarsi per cercare di chiudere il campionato con miglior piazzamento possibile, in vista dei playoff.

    Lecco-Reggiana (ore 16.15) Padroni di casa alla seconda uscita con Malgrati, all’esordio 1-1 a La Spezia, anche se agganciare soltanto un posto ai playout è un’autentica mission impossible. La Reggiana di Nesta nell’ultimo turno ha mancato il decollo, sorpresa in casa dal Cittadella. Ma i granata fuori casa si esprimono meglio e nell’ultima trasferta sono stati capaci di vincere a Venezia, passando da 2-0 a 2-3.

    Parma-Spezia (ore 16.15) La capolista emiliana deve dimostrare di non essere in vacanza anticipata: dopo il ko di Pasquetta, in casa col Catanzaro, è arrivato il deludente 0-0 di Bolzano col Sudtirol. Meglio evitare altri passaggi a vuoto perché adesso il Como è a -5 (ma la Cremonese terza resta a -7). Lo Spezia invece, nell’ultimo turno raggiunto in casa dal Lecco sull’1-1, una settimana fa ha perso l’occasione di acciuffare per la prima volta la zona salvezza. LEGGI TUTTO

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    Da Iachini a Pirlo, tutta la B in campo

    Modena-Bari (ore 12.30) Gli emiliani di Bianco, allenatore debuttante in B, non vincono da 8 partite e hanno perso la zona playoff (ora distante 2 punti, +5 sui playout). Anche i pugliesi se la passano male: Iachini ha fatto 7 punti nelle sue 7 uscite, il margine sui playout è di sole 2 lunghezze. Emergenza in attacco: Nasti squalificato, Kallon infortunato, Diaw in ripresa (ma non pronto per l’inizio), Aramu rientrato in lista dopo la rescissione con Menez (ma finora fra i più deludenti) Restano Puscas, di rientro dagli impegni con la Romania e il 2005 Akpa-Chukwu, bomber della Primavera, che aveva debuttato con gol a inizio stagione con Mignani. Ma attenzione anche alla carta Morachioli. Appena 168 tifosi pugliesi al seguito: dopo le proteste, sta prevalendo l’indifferenza?
    Como-Sudtirol (ore 15) Lariani a -2 dal Venezia secondo (cioè dalla promozione diretta), reduci da tre vittorie nelle ultime quattro uscite. Altoatesini carichi per il 3-0 inflitto alla Cremonese prima della sosta, ora sono a -1 dai playoff ma ufficialmente puntano solo a salvarsi (però la permanenza nella categoria è quasi in tasca).
    Cosenza-Brescia (ore 15) Nei calabresi, seconda uscita in panchina per Viali (che ha rilevato Caserta), all’esordio, ko a Terni. Il cambio in panchina era stato fatto per provare ad agguantare i playoff ma ora i playout sono a 2 punti. Sull’utilizzo del totem Tutino, al rientro dopo l’infortunio avvenuto nel derby col Catanzaro, si decide all’ultimo. Il Brescia vuole continuare a sognare la conquista dei playoff (ora è ottavo, l’ultimo posto buono), sarebbe un gran risultato, se si considera che il confronto di oggi era stato il playout della scorsa stagione e Maran guida un Brescia molto simile a quello dell’ultima annata (con davanti bomber Borrelli in più).
    Lecco-Cittadella (ore 15) Lombardi reduci da 4 ko di fila e ormai condannati al ritorno in C dopo un anno, la società potrebbe essere ceduta al cinese Alex Lin, sponsor dell’Inter attraverso Skyland Energy, sostenuto da imprenditori lombardi. Il Cittadella, che fino alla 1ª giornata di ritorno lottava per la A diretta, dopo 7 ko di fila ha messo insieme due pareggi, ora è 10°, a -1 dai playoff e a +6 sui playout.
    Parma-Catanzaro (ore 15) Gli emiliani di Pecchia hanno la A in tasca (+8 sul Venezia, +9 sulla Cremonese), al Tardini non perdono da oltre un anno (21 partite), vorrebbero battere i record del Benevento di Inzaghi, promosso nel 2020. Pecchia punta a vincere le prossime 4 e chiudere ogni discorso sulla A. I calabresi di Vivarini, che al Tardini saranno seguiti da 2mila tifosi, cercano il miglior piazzamento playoff, sono sesti ma hanno gli stessi punti del Palermo quinto, è già un grande risultato ma a Catanzaro si sogna come non accadeva da almeno 40 anni.
    Pisa-Palermo (ore 15) Toscani in lotta per i playoff (distano un punto), reduci dal ko di Como, giunto dopo due vittorie di fila che avevano fatto sperare nella svolta per Aquilani. Il Palermo di Corini, che in estate era fra le favorite per la A diretta, ha perso tre delle ultime 4 partite e ora è 8 punti dalla A diretta. Inizia la “gestione” del 5° posto per poi provare a  essere al top ai playoff?
    Spezia-Ascoli (ore 15) Autentico spareggio per non finire in C, hanno gli stessi punti (31) e sono a -3 dalla salvezza. I liguri di D’Angelo all’andata vinsero 2-1, sarebbe importante per loro mantenersi in vantaggio negli scontri diretti. L’Ascoli è alla seconda uscita con Carrera, all’esordio 4-1 al Lecco.
    Venezia-Reggiana (ore 15) Prima della sosta, col trionfo di Palermo (0-3, 2 gol Pohjanpalo salito a 18, re dei bomber di B, 1 Gytkjaer) il Venezia di Vanoli s’è ripreso il 2° posto e ha i mezzi per difenderlo dall’assalto di Cremonese e Como. La Reggiana di Nesta ha il record stagionale di pareggi (16), è a -2 dalla zona playoff e nella gara d’andata superò il Venezia con un gol di Gondo.
    Cremonese-Feralpisalò (ore 18) I grigiorossi di Stroppa devono dimostrare che il tonfo di Bolzano col Sudtirol è stato un episodio (è stata pur sempre la prima sconfitta dei grigiorossi nel girone di ritorno). I gardesani di Zaffaroni, seppur penultimi, a  -4 dai playoff e a 7 punti dalla salvezza, sono ancora vivi e nelle ultime due trasferte hanno vinto a Modena e La Spezia.
    Sampdoria-Ternana (ore 20.30) I blucerchiati di Pirlo vengono da tre vittorie di fila che li hanno proiettati al 7° posto, in linea, dopo una stagione travagliata, con l’obiettivo-playoff, quello per cui la squadra era stata costruita. C’è ottimismo nella Samp, nel finale di stagione potrebbero esserci tutti i big che in stagione hanno avuto non pochi problemi fisici. Pedrola compreso: il talentino spagnolo è tornato ad essere convocato dopo 5 mesi fuori. Gli umbri di Breda prima della sosta hanno battuto il Cosenza, rendendo ancora più ingarbugliata la lotta per restare in B. Scenderanno in campo sapendo il risultato di Cosenza e Bari, le ultime a essere salve e avanti di due punti. LEGGI TUTTO

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    Catanzaro: a Parma si fa la storia!

    TORINO – Catanzaro, qui si fa la storia. A Pasquetta, tutta la B in campo. Ma il match clou sarà al Tardini, dove la capolista Parma, con più di un piede in Serie A, si misura coi giallorossi di Vivarini, a sorpresa con gli stessi punti del Palermo quinto e alla ricerca del miglior piazzamento playoff, dopo una bella stagione come da oltre 40 anni non si vedevano a Catanzaro. In cui in questi giorni è scoppiata la febbre per la gara di lunedì: saranno almeno tremila i tifosi calabresi che spingeranno Iemmello e compagni verso quella che sarebbe un’autentica impresa, il Parma non perde in casa da più di un anno, 21 partite senza ko. Non solo, all’andata la sfida assunse contorni umilianti che vanno riscattati. Era il 17 settembre, i calabresi ospitavano il Parma al Ceravolo condividendo con loro il primato in classifica a quota 10 punt dopo 4 uscitei. Finì 0-5 (gol di Man, doppietta di Benedyczak, uno su rigore, Partipilo e Colak), un castigo eccessivo ma dal quale il Catanzaro seppe risollevarsi alla grande, il campionato attuale dice già tutto. E al Tardini, nonostante la difficoltà dell’impresa, si cercherà di ottenere tutt’altro risultato, più fedele al valore reale della squadra. Anche perché il Catanzaro si presenta all’appuntamento con un attacco coi fiocchi, non molti ce l’hanno in B. Di Pietro Iemmello, tornato a casa e trascinatore dei colori giallorossi, ormai nel pantheon del Catanzaro assieme a Palanca e Bivi, praticamente s’è detto tutto: non solo gli 11 gol stagionali (alcuni fantastici) ma per come s’è calato nella parte di alfiere di Catanzaro è davvero l’uomo copertina dei calabresi. Vicino a lui, occhio a Tommaso Biasci, nell’ultimo impegno prima della sosta è andato a segno nel pari di Brescia, salendo a 9 gol e su di lui aumentano i rimpianti: a novembre farà 30 anni, avrebbe meritato di giocare molto di più in B, in tandem con Iemmello raccoglie il buon lavoro iniziato già durante la scorsa stagione, in cui il Catanzaro vinse la C a suon di record, mettendo le basi per l’attuale formidabile annata. Ma non ci sono solo i due bomber, attenzione al belga Jari Vandeputte, il terzo attaccante, lo scardina-difese partendo solo apparentemente più arretrato: è a quota 7, piace molto in A perché effettivamente da tempo è un giocatore di categoria superiore. In settimana, sull’edizione cartacea di Tuttosport, le due parti si sono fronteggiate in due diverse interviste che hanno innescato una piccola ma pertinente polemica. Prima, Vivarini – l’allenatore che col Catanzaro sta raccogliendo ciò che meritava da anni e che troppi, inopinatamente, gli avevano portato via – ha detto che il Parma vince perché ha la squadra più forte ma tuttavia non fa un calcio spettacolare. Il giorno dopo gli rispondeva da Parma il difensore venezuelano Osorio, fresco del confronto in amichevole con l’Italia spallettiana, dicendo che il dominio del Parma è frutto di un duro lavoro. Comunque, l’uscita di Vivarini qualche effetto l’ha sortito, l’ambiente emiliano non ha affatto gradito che qualcuno incrinasse il loro primo posto. Ma Vivarini va capito. Nel suo giudizio, probabilmente pesa lo 0-5 dell’andata: i giallorossi ebbero un approccio garibaldino alla gara e misero subito il Parma alle corde. Poi però, la corazzata della B alla prima occasione passò e le altre quattro reti arrivarono giocando – sostanzialmente – all’italiana che, com’è noto, da qualche tempo è considerata da una certa critica sportiva una bestemmia,. Di fatto dunque, quel Parma in campo non fece la partita come magari ci si aspettava e non espresse quel dominio del gioco che lascerebbe intendere il risultato finale. Allo stesso tempo va detto che sì, il Parma ha la squadra più forte della B, formata da 20 titolari potenziali. Ma patron Krause, nelle due precedenti stagioni di B degli emiliani, aveva allestito un organico non molto dissimile (quest’anno più completo) che aveva mancato la A, il primo anno in maniera clamorosa. Dunque non vanno sottaciuti i meriti di Pecchia, vicino alla sua terza promozione in A dopo quelle di Verona e Cremona, che in meno di due anni ha spazzato al meglio le macerie che avevano lasciato prima Maresca e poi Iachini nel primo anno dopo la retrocessione del 2021. Fa parte del gioco, fossero tutte così le polemiche calcistiche, vivremmo un football più sano. Comunque l’uscita di Vivarini ha colto nel segno, fa parte della partita, in cui questo Catanzaro ha tutti i mezzi per provare a stupire anche al Tardini, a patto che si evitino certi blackout visti in stagione fuori casa. LEGGI TUTTO

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    Samp e Pirlo: a Bari assalto ai playoff

     / Calcio / Serie BOggi in B, 8 gare della 30ª giornata: i blucerchiati vogliono svoltare definitivamente in casa dei pugliesi, dove Iachini sta facendo peggio di Mignani e Marino. Parma a Piacenza con la Feralpisalò. Como, esame Pisa, Catanzaro a Brescia. Cosenza, via al Viali-bisGianluca Scaduto16 LEGGI TUTTO

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    Parma batte Brescia, continua la corsa verso la Serie A: decide Del Prato

    PARMA – Il sipario del 29° turno di Serie B si alza sul Tardini con il Parma che supera in rimonta il Brescia allo scadere e continua la corsa verso la Serie A. La formazione di Pecchia ribalta lo svantaggio iniziale con le reti di Man e Del Prato, consolidando il primato in classifica e portandosi momentaneamente a +10 dal Como terzo. Per gli uomini di Maran tanti rimpianti e una sconfitta con tante polemiche nel finale per l’esultanza di Bernabé nei confronti della panchina lombarda.
    Serie B, la classifica
    Parma-Brescia, la partita
    Subito occasione in apertura per i padroni di casa con Benedyczak, ma al quarto d’ora sono gli ospiti a passare con Jallow che è il più rapido a sfruttare una deviazione della difesa del Parma per battere a rete. La possibilità del pari arriva al 41′ con Benedyczak che si fa ipnotizzare dagli undici metri da Avella e all’intervallo le Rondinelle vanno negli spogliatoi avanti di uno. Dopo 5′ della ripresa arriva però il pareggio ducale: ingenuità della difesa bresciana e Man non perdona trovando il gol dell’1-1. Al 66′ è il neo entrato Patripilo ad accarezzare il possibile sorpasso Parma, Avella è super nel drigli di no. Ad un quarto d’ora dal termine tornano a farsi vedere gli uomini di Maran, ma all’88’ è folle l’applauso di Huard all’arbitro che costa l’uomo in meno al Brescia e permette al Parma di portarsi in vantaggio. All’89’ cross di Osorio per la testa di Del Prato vale i tre punti e la festa del Tardini. E’ l’esultanza di Bernabé davanti alla panchina di Maran a far scoppiare il caos in campo, dopo 8′ di recupero arriva il triplice fischio. LEGGI TUTTO

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    Pirlo, altro tonfo in casa. Parma fermato dal Cosenza e il Como accorcia

    Nel 27° turno di Serie B il Parma capolista rallenta in casa non riuscendo ad andare oltre l’1-1 contro il Cosenza. Bastano 90″ ai ducali per sbloccarla con un gran gol al volo di Cyprien, ma a ridosso dell’intervallo è Camporese a rimettere tutto in equilibrio con un colpo di testa da corner. Nella ripresa la formazione di Pecchia resta in 10 per il rosso a Balogh e sfiora il colpo del ko con Man che viene fermato solamente dalla traversa. Il rimpianto finale è però per i Lupi che con Tutino sprecano al 95′ il possibile gol vittoria. Approfitta del passo falso di Pecchia, la Cremonese che infilgge un’altra sconfitta alla Sampdoria di Pirlo: Johnsen apre al 5′ per i grigiorossi, Ghilardi pareggia al 13′, decide Falletti che mette nuovamente la freccia al 70′. Stroppa sale al secondo posto a -6 dal primo posto.
    Parma-Cosenza, tabellino e statistiche
    Il Como vince il derby e sorpassa il Palermo
    Crollo casalingo del Palermo con la Ternana che passa per 3-2. Al 10′ Gaston Pereiro porta avanti gli ospiti, Lund risponde al 19′ con un siluro sotto l’incrocio. Ad inizio ripresa Pyyhtia firma il nuovo vantaggio umbro e Raimondo cala il tris, Brunori accorcia troppo tardi. Ko rosanero e sorpasso Como che si aggiudica il derby del Lario contro il Lecco: Goldaniga al 3′, Bellemo al 21′ e Abildgaard allo scadere bastano al duo Fabregas-Roberts per salire al terzo posto in classifica a -1 dalla Cremonese. Accorcia sui siciliani, ora quinti, anche il Catanzaro (6°) che con una splendida punizione di Vandeputte al 4′ e il raddoppio all’80’ di Iemmello riesce a battere il Bari per 2-0.
    Palermo-Ternana, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Samp e Pirlo, esame Cremonese

    TORINO –  Scatta il turno infrasettimanale, la 27ª giornata di B va in scena fra oggi e domani: stasera 7 gare (2 alle 18.15, 5 alle 20.30), domani le altre 3 (tutte alle 20.30). La capolista Parma che guidata da Pecchia corre verso la Serie A (ha 7 punti di vantaggio sul Venezia e 8 sulla Cremonese), reduce dal pari di sabato in casa del Como, può fare un altro grosso passo verso la promozione se in casa batte il Cosenza (ore 20.30), coi calabresi reduci dalla sconfitta interna con la Samp, nel giorno del loro 110° compleanno, risultato che ha un po’ spento la corsa dei lupi silani, ora la zona playoff dista tre punti. Test intrigante per la Cremonese di Stroppa che sempre alle 20.30 sarà di scena a Marassi, in casa di una Samp che col successo di sabato al San Vito-Marulla ha dato ossigeno alla classifica. La zona playoff dista 4 punti, al momento Pirlo è chiamato a fare i punti per evitare guai (i playout sono a 4 lunghezze), prima di sperare di svoltare. Sempre alle 20.30, appuntamento da non fallire per il Palermo che riceve la Ternana di Breda. I siciliani di Corini, sabato a Cremona, hanno perso una grande occasione: sfruttando la superiorità numerica, allo Zini s’erano portati sullo 0-2. Salvo poi nella ripresa incassare due gol nell’arco di due minuti che hanno impedito ai rosanero di sorpassare in classifica i grigiorossi. Per il Como di Roberts-Fabregas invece, alle 20.30 c’è il derby del Lario al Rigamonti-Ceppi di Lecco: Como ovviamente favorito ma è un derby, dunque può succedere di tutto e il Lecco, alla terza uscita con Aglietti in panchina, dopo aver perso le prime sei partite del 2024, sabato ha fatto un punto in casa della Ternana (ma avrebbe meritato di più), anche se i blucelesti ultimi in classifica a 5 punti dai playout e a 8 dalla salvezza, il mantenimento della categoria resta assai complicato. E alle 20.30 si gioca anche un bel derby del Sud, Catanzaro-Bari: calabresi sesti in classifica e reduci dalla vittoria di Cittadella, griffata dalla doppietta di bomber Iemmello, pugliesi alla quar LEGGI TUTTO